6 Giorni in Valtellina – Vacanza tra Natura e Borghi

Chi ama la montagna, non può che apprezzare la Valtellina. Destinazione turistica conosciuta leggermente meno del vicino Alto Adige, ma altrettanto suggestiva, che affascina visitatori italiani ed europei. 6 giorni in Valtellina sono l’ideale per scoprire buona parte di questa località, ma lo stesso itinerario può essere spezzato su più vacanze (o weekend) e preso un pezzetto alla volta.

In 6 giorni in Valtellina scoprirai incantevoli valli incontaminate, splendidi borghi di montagna, castelli ridotti a ruderi, destinazioni da brivido, città storiche e rimarrà anche il tempo per un breve sconfinamento in Svizzera.

Ecco dunque la guida per trascorrere 6 giorni in Valtellina.

Dove si trova la Valtellina ^

La Valtellina è l’area più settentrionale della regione Lombardia, e confina ad est con l’Alto Adige, collegato per la strada dello Stelvio, e a nord con il cantone dei Grigioni della Svizzera. Questa valle è l’unica fluviale, tra quelle alpine, ad essere disposta da est ad ovest.

Tutto il territorio valtellinese è compreso all’interno della grande provincia di Sondrio. Queste zone alpine sono caratterizzate da alte montagne che circondano i centri abitati e che raggiungono anche i 4020 metri di altitudine della Punta Perrucchetti, appartenente al Massiccio del Bernina.

La Valtellina separa le Alpi Retiche occidentali (ovvero le Alpi centro orientali) dalle Alpi e Prealpi Bergamasche e Alpi Orobie (Alpi sud orientali).

Cosa comprende la Valtellina ^

La Valtellina è lunga ben 120 chilometri e larga circa 65. All’interno del suo territorio comprende due valli principali: la valle dell’Adda e quella del Liro e della Mera. La prima inizia nei dintorni di Bormio e attraversa l’Alta, la Media e la Bassa Valtellina per giungere al lago di Como. La seconda, conosciuta anche come Valchiavenna, parte dal passo dello Spluga e giunge al lago di Mezzola.

Dalla Valtellina partono poi una serie di vallate perpendicolari, che sono sempre comprese all’interno del suo territorio.

I comuni principali di quest’area sono Livigno, Bormio, Tirano, Sondrio, Morbegno e Chiavenna.

Lungo tutta la vallata scorre il fiume Adda, che collega il territorio di Bormio con la punta settentrionale del lago di Como.

6 Giorni in Valtellina – Cosa Vedere ^

6 giorni in Valtellina ti permettono di farti un’idea piuttosto chiara di questo territorio e della sua natura rigogliosa. Destinazione turistica amata sia in inverno che in estate, consente di unire sport e cultura. Sci (d’inverno) e trekking, arrampicate o bicicletta (d’estate), a centri storici tutti da scoprire.

Questo itinerario è estivo, ma può essere facilmente adattato anche all’inverno, eliminando i lunghi trekking e soppiantandoli con giornate sulle piste. In ogni stagione, però, c’è sempre il buon cibo. Sostanzioso e ricco di calorie, è difficile dire di no alle specialità locali come gli sciatt o i pizzoccheri valtellinesi, chiudendo poi il pasto con un buon Braulio (amaro o nella variante sorbetto).

Ecco come organizzare l’itinerario di 6 giorni in Valtellina.

Giorno 1 – Trekking della Val di Mello ^

Il primo dei 6 giorni in Valtellina è interamente dedicato alla Val di Mello, l’ultima valle laterale della Val Masino. Siamo all’estremità occidentale della Valtellina, a circa 50 minuti in auto (35 chilometri) da Sondrio.

Perché la Val di Mello è una destinazione imperdibile? Semplice, questa è una riserva naturale dal 2009 e ti farà spalancare la bocca per la sua bellezza. Il trekking è diviso in due parti. La prima, piuttosto semplice e adatta alle famiglie, conduce fino a Rasica su di una stradina in leggerissima pendenza. La seconda, invece, prevede un bel dislivello di circa 500 metri e conduce nella conca dell’Alpe Pioda. Salendo potrai affacciarti su tutta la vallata e vedere la strada percorsa.

Lungo il trekking ci sono dei bei laghetti, ormai divenuti celebri. Parlo del lago del Qualido e del “Bidet della Contessa”

Se ami fare trekking in montagna in 5 o 6 ore riuscirai a fare andata e ritorno, ma ti consiglio di dedicare l’intera giornata a questo luogo suggestivo, magari fermandoti in uno dei rifugi a mangiare o, semplicemente, a rilassarti in una delle sue piane al fianco del fiume.

Puoi partire con il trekking dalla località di San Martino, dove trovi diversi parcheggi (a pagamento). Nei weekend e nei mesi estivi conviene arrivare di buon’ora, perché i posti sono limitati.

Scopri tutte le informazioni per organizzare il trekking in Val di Mello, nella guida completa.

Giorno 2 – Val Nera e tappa in Svizzera ^

Dopo la bellissima escursione nella natura della Val Mello, una bella dormita riposante è quello che ci vuole. Ma il secondo giorno di vacanza è già pronto con altre fantastiche destinazioni naturali da vedere.

La prima è la Val Nera e, a meno che non soggiorni nei dintorni di Bormio (o Livigno), per raggiungerla farai prima tagliando dalla Svizzera (nei soli mesi più caldi quando i passi sono aperti). Ne approfittiamo quindi per qualche tappa anche in territorio elvetico.

Escursione in Val Nera in breve ^

Passando per il cantone dei Grigioni arriviamo alla Val Nera, dove a una decina di chilometri a sud di Livigno prende il via un bel trekking ad anello che conduce alle Cascate della Val Nera.

Questo è un trekking semplice, che può essere percorso in appena un’ora e mezza. Per la maggior parte si snoda in un punto rialzato, sopra al fiume che scorre a fondo valle. In corrispondenza delle cascate attraverserai il fiume per mezzo di un piccolo e traballante ponte tibetano, ma nulla di pericoloso.

All’inizio e alla fine del trekking potrai accomodarti alla Malga del Vago per gustare qualche prodotto tipico.

Scopri di più sul trekking della Val Nera, dove parcheggiare e tutti i dettagli sul percorso e le cascate.

Passo del Bernina e il Lago Bianco in breve ^

Tornando indietro dal cantone dei Grigioni svizzero passiamo nei pressi del lago Bianco. Decidiamo quindi di fare una piccola deviazione per raggiungere il celebre passo del Bernina.

Con i suoi 2330 metri sul livello del mare, il passo del Bernina è il più alto transitabile lungo la strada che collega Tirano a St. Moritz. A renderlo celebre è anche il passaggio del trenino rosso del Bernina, patrimonio UNESCO e conosciuto per essere il treno più alto d’Europa.

Sotto al passo del Bernina sono presenti anche alcuni laghi, come il lago Nero e il lago Bianco, circondati da ghiacciai e nevi perenni. Vale la pena, una volta giunto qui, che tu ti prenda un po’ di tempo per fare un altro breve trekking, facendo almeno il giro del lago bianco.

Tutti i dettagli sul Passo del Bernina e sul lago Bianco in questo approfondimento.

Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia in breve ^

La strada che ci riporterà a Tirano, dove soggiorniamo, passa sotto alla località Cavaglia. Sicuramente più facile da raggiungere in treno per via delle strette strade di montagna, è però dotata di un piccolo parcheggio.

Saliamo in quota, fino ai suoi 1752 metri, per vedere uno spettacolo naturale decisamente insolito: le marmitte dei giganti al giardino dei Ghiacciai di Cavaglia. Qui potrai vedere delle grandi conche scavate e levigate nella roccia, testimonianza dei ghiacciai che un tempo ricoprivano l’intera zona.

Davanti agli occhi avrai un paesaggio incredibile e ti affaccerai su grandi cavità che potrebbero contenere decine di persone. Se le esplori con una visita guidata (organizzata quotidianamente), potrai anche scendere all’interno di alcune di queste. All’interno del giardino dei ghiacciai di Cavaglia troverai anche un particolare biotopo e potrai godere di un paesaggio suggestivo sulla Valposchiavo.

Scendendo sotto al giardino, invece, c’è l’orrido di Cavaglia, un sistema di passerelle dal quale potrai ammirare il torrente e le bizzarre forme che nei secoli ha scavato nella roccia.

Scopri tutte le informazioni sul Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia e come visitarlo.

Viadotto Elicoidale di Brusio ^

La seconda giornata dei 6 giorni in Valtellina (con sconfinamento) sta giungendo al termine. Prima però di andare a cena e godere ancora delle specialità valtellinesi, vale la pena fare una veloce tappa a Brusio. Questa località svizzera è a pochissimi chilometri dal confine italiano e ti troverai a passarci per forza durante il ritorno.

Apri bene gli occhi e guarda al fianco della strada: qui è presente il viadotto elicoidale del Trenino Rosso del Bernina. Questa struttura, caratterizzata da grandi archi in salita, permette al treno di prendere rapidamente quota e salire lungo la via ferroviaria più alta d’Europa. Se avrai fortuna potrai vedere il Bernina Express passare proprio durante la tua presenza. Se così non fosse, potrai consultare la timetable nella vicina stazione, che ti permetterà di conoscere i prossimi passaggi e appostarti in attesa…

Viadotto elicoidale del Bernina Express

Giorno 3 – Parco delle Incisioni Rupestri e Tirano ^

Eccoci giunti al terzo dei 6 giorni in Valtellina. Questo è il primo nei quali alle destinazioni naturali aggiungiamo anche qualche cittadina. L’itinerario tra le città della provincia di Sondrio inizia proprio da Tirano.

Parco delle Incisioni Ruspestri di Grosio in breve ^

Prima di dedicarci alle città, però, c’è un’altra attrazione da vedere: il parco delle Incisioni Rupestri di Grosio. Nonostante questo lasci a bocca aperta i bambini, è un’ottima destinazione anche per gli adulti che possono riscorprire tracce lasciate dall’uomo diversi millenni fa.

Il Parco delle Incisioni Rupestri è un’area all’interno della quale potrai vedere, con una visita guidata, la grande Rupe Magna: una roccia di 84 metri per 35 su cui sono state ritrovate ben 5000 antiche incisioni. I soggetti sono variegati: figure antropomorfe, animali, coppelle, rastrelli, croci e figure geometriche.

Al fianco della grande Rupe Magna potrai visitare, liberamente e senza orari di apertura, i ruderi del Castello Nuovo e del Castello di San Faustino, sorti su di un colle terrazzato.

Se ti è possibile ti consiglio di visitare il parco delle Incisioni Rupestri durante le visite guidate del pomeriggio, perché la luce del sole più radente aiuta a vedere meglio le antiche incisioni.

Qui tutti i dettagli sul Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio e i suoi castelli.

Tirano in breve ^

La seconda e ultima tappa della giornata, che può essere facilmente invertita con la prima, è la città di Tirano. Celebre nell’antichità come meta di passaggio e nota come crocevia delle Alpi, mette in diretta comunicazione l’Italia con la Svizzera. Questa città è infatti dotata di una doppia stazione. Tirano è capolinea della linea ferroviaria italiana e di quella Svizzera.

A Tirano potrai prendere il Trenino Rosso del Bernina, che conduce fino a St. Moritz passando per tanti luoghi naturali incantenvoli, alcuni dei quali visti nella giornata di ieri. Oltre a questa attrazione, a cui eventualmente potete dedicare un’ulteriore e intera giornata, vale la pena prendersi qualche ora anche per vedere il centro storico di Tirano. Il suo aspetto è un po’ malandato, ma racconta di storie antiche e bei palazzi.

Una visita di Tirano, nel breve, deve includere queste attrazioni:

  • Santuario della Madonna di Tirano, celebre destinazione di pellegrinaggi. Costruito nel XVI secolo nel punto in cui la Madonna apparve a un cittadino locale;
  • la piazza delle stazioni, in cui troverai i capolinea delle due linee, ospitate in particolari edifici;
  • piazzetta Quadrio e gli edifici circostanti, caratterizzata da case in pietra e un bel pergolato verde;
  • porta Poschiavina, accesso al centro storico nelle mura quattrocentesche. Caraterrizzata da numerosi affreschi;
  • piazza Cavour, la piazza centrale di Tirano, con il municipio e il palazzo Pretorio;
  • piazza San Martino, un’altra importante piazza cittadina. Qui è ospitata la chiesa di San Martino, patrono di Tirano;
  • i numerosissimi palazzi storici di Tirano. Per citarne solo alcuni, palazzo Quardio Curzio, palazzo Merizzi, palazzo Salis e la casa museo d’Oro Lambertenghi. Molti di questi sono visibili solo esternamente, in altri è possibile accedere ai cortili e, in alcuni, potrete fare una visita guidata;
  • la torre Torelli, costruita a metà del XIX secolo da un’importante famiglia tiranese in stile finto medievale;
  • il maniero Quadrio, un maniero trecentesco nascosto tra i palazzi del centro storico;
  • piazza Parravicini, con ogni probabilità la parte più bella del centro di Tirano. Con palazzi antichi, case in pietra e suggestive vie che si biforcano da qui;
  • il Castellaccio di Tirano. Appena fuori dal centro storico è oggi un pugno di ruderi, da cui svetta il torrione all’interno della cinta muraria.

Se hai poco tempo a disposizione e una buona resistenza, eventualmente puoi percorrere l’itinerario di Tirano alla fine del terzo giorno, dopo essere rientrato dalla Svizzera. Visitando in mattinata il Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio, potrai dedicarti fin dal primo pomeriggio a Bormio (previsto per il quarto giorno) e risparmiare un giorno di vacanza. 

Scopri tutti i dettagli per la visita completa di Tirano, con mappa, descrizione e fotografie di tutte le attrazioni.

Giorno 4 – Bormio e Dintorni ^

Dopo una terza giornata più rilassante delle prime due, arriviamo al quarto dei 6 giorni in Valtellina. Proseguiamo la risalita della valle e giungiamo fino alla sua estremità orientale: Bormio, in Alta Valtellina!

L’intera giornata è dedicata a questa cittadina e ai suoi dintorni. 

Bormio in breve ^

Arriviamo la mattina a Bormio e scopriamo un cento storico davvero bello e ben mantenuto. Tra tutte le città viste in Valtellina questa è quella più bella: l’aspetto è quello di un borgo di montagna con vicoli suggestivi e alte montagne a circondarla.

L’itinerario dentro al centro storico di Bormio richiederà qualche ora, ed ecco a seguire le tappe principali da non perdere:

  • Chiese del Santo Spirito e di San Vitale, poste sulla via principale della città. Sono due piccole chiesette, famose per i loro affreschi, che è impossibile non notare;
  • una passeggiata per la suggestiva via Roma fino alla torre Alberti. Di origini medievale si innalza per 24 metri in pieno centro;
  • la chiesa ottagonale di Sant’Ignazio e la sua cupola riccamente affrescata;
  • piazza Cavour, o piazza del Kuèrc, con la particolare struttura che le dà il nome, la chiesa dei Santi Gervasio e Protasio e i diversi palazzi storici;
  • il quadrilatero degli Alberti e la torre Bajona, simbolo della ricca famiglia cittadina;
  • la salita fino alla Gesa Rota, che regala un panorama suggestivo sull’intero centro;
  • il santuario di Sant’Antonio legato al culto del crocifisso e i palazzi affrescati che gli stanno intorno;
  • il palazzo De Simoni, sede del municipio e del museo civico di Bormio.

Se ti è piaciuta l’anteprima di questa città, leggi l’itinerario completo alla scoperta di Bormio, con mappa, dettagli e fotografie.

Terme e Bagni di Bormio ^

Terminata la visita del centro storico di Bormio puoi dedicare il resto della giornata alla vicina località dei Bagni di Bormio. Qui puoi fare un bel trekking nel bosco facente parte del Parco Nazionale dello Stelvio, tra le varie sorgenti termali. Successivamente scendi a valle e addentrati nella corolla di montagne alpine dall’aspetto decisamente suggestivo. 

Dopo tanto camminare potrai finalmente rilassarti. A Bagni di Bormio ci sono tre terme tra cui scegliere. Le terme libere, ovvero la pozza Leonardo da Vinci (che ospita al massimo una quindicina di persone), oppure i bellissimi stabilimenti balneari dei Bagni Vecchi e dei Bagni Nuovi di Bormio, entrambi gestiti da QC Terme.

In alternativa, a pochi passi dal centro storico di Bormio, trovi Bormio Terme. Forse meno suggestivo, ma più adatto alle famiglie.

Ecco la guida completa alle terme di Bormio e alla località dei Bagni di Bormio.

Giorno 5 – Sondrio e dintorni in breve ^

Terminata la risalita verso l’Alta Valtellina, è giunto il momento di tornare indietro. Il quinto giorno è dedicato alla Media Valtellina e alla città provinciale di Sondrio. 

In realtà, prima di arrivare al centro storico, o dopo averlo visitato, ci sono altre importanti tappe nei primi dintorni, tra cui:

  • il Castel Grumello, risalente agli inizi del trecento e con la particolarità di essere un raro castello gemino…;
  • il Santuario della Casa della Madonna Nera di Loreto, in località Tresivio. La noterai imponente sulla collina, così come ricostruita nel 1630;
  • il Santuario della Madonna della Sassella, le cui origini risalgono a prima dell’anno mille. Anche questa è meta di parecchi pellegrinaggi.

La seconda parte della giornata è da dedicare al centro storico di Sondrio, le cui dimensioni sono tutto sommato contenute. Anche qui c’è qualche chicca che non puoi perdere:

  • piazza Garibaldi e i suoi storici edifici;
  • piazza Campello, sulla quale venne costruita la chiesa principale della città, il cui campanile funge anche da torre civica;
  • la via Scarpatetti, che sembra quasi essere un borgo all’interno della città. Caratterizzata da case in pietra e ballatoi in legno, ti riporterà indietro nel tempo, quando questo quartiere era abitato solo da contadini;
  • palazzo del Governo, che ospita diversi uffici pubblici all’interno di un edificio ispirato dalla natura e cultura dell’intera Valtellina;
  • lo storico palazzo Sertoli e gli altri edifici affacciati su piazza Quadrivio;
  • l’itinerario tra le stue di Sondrio, ovvero particolari stanze degli edifici storici completamente rivestite in legno e dotate di grandi stufe in maiolica;
  • Castel Masegra, sul colle che sormonta il centro. Questo castello ha una storia un po’ travagliata, da forte a caserma, oggi ospita un paio di musei.

Leggi di più nella guida completa alla scoperta di Sondrio e dei suoi dintorni in un giorno.

Giorno 6 – Ponte Tibetano della Valtellina e Morbegno ^

Eccoci giunti all’ultimo dei 6 giorni in Valtellina, alla scoperta di questa bellissima area montana della Lombardia.

Prima di lasciarla dedicati a due attrazioni della Bassa Valtellina: il ponte tibetano e il centro storico di Morbegno.

Ponte nel Cielo in breve ^

Raggiungi la località di Campo Tartano, in val Tartano una vallata perpendicolare alla Valtellina. Qui c’è un suggestivo attraversamento pedonale della valle: il celebre Ponte nel Cielo. 

Il Ponte nel Cielo è tra i ponti tibetani più alti d’Europa, sospeso a 140 metri di altezza con una lunghezza di 234 metri. Per percorrerlo dovrai acquistare un biglietto a 5€ che, nei weekend e in tutto il mese di agosto, dovrai prendere preventivamente sul sito ufficiale, visto che in queste giornate gli ingressi sono contingentati.

Dopo aver attraversato il Ponte nel Cielo potrai immergerti nella natura e seguire uno dei trekking che attraversa la Val Tartano. Ce ne sono di tutti i tipi, ma la maggior parte si conclude in due o tre ore.

Scopri tutte le informazioni sul Ponte nel Cielo della Val Tartano.

Morbegno in breve ^

Per concludere la vacanza in Valtellina non c’è niente di meglio che scoprire un ultimo borgo. Quello di Morbegno

Celebre per la manifestazione Morbegno in Cantina, dove puoi gustare vini e prodotti tipici, in realtà ha un centro storico tutto da scoprire. Le sue vie raccolte e i palazzi storici regalano una bella atmosfera.

Tra le cose che non puoi perdere a Morbegno ti segnalo:

  • la chiesa di San Martino e il Santuario della Beata Vergine Assunta, due chiese antiche e famose, alle porte del centro storico;
  • i chiostri di Sant’Antonio, con begli affreschi quattrocenteschi;
  • l’imponente chiesa di San Giovanni Battista, esempio di barocco celebre in tutta la Valtellina;
  • piazza San Pietro, con i suoi vecchi palazzi, l’edificio comunale e l’omonima chiesetta;
  • palazzo Malacrida, conosciuto per i suoi ricchi decori rococò e barocchi;
  • il ponte del Bitto, che attraverasa in pieno centro storico il torrente omonimo;
  • piazza Tre Fontane, circondata da storici palazzi e dotata di una fontanella con solo due cannelle…;
  • il ponte di Ganda, a una manciata di chilometri dal centro e famoso per la sua forma a schiena d’asino.

Qui puoi trovare la guida completa per la visita di Morbegno e delle sue attrazioni.

Mappa dell’Itinerario di 6 Giorni in Valtellina ^

Ecco la mappa con l’itinerario di 6 giorni in Valtellina. Le destinazioni sono colorate di un colore differente per ogni giorno. Nei post di approfondimento puoi trovare la mappa con l’itinerario di visita delle singole città.

Considera che la partenza e l’arrivo dell’itinerario è sempre in bassa Valtellina, sulla strada per Milano e verso sud. Volendo puoi modificare l’itinerario per procedere poi verso la Val Venosta, se vuoi allungare ulteriormente la vacanza in montagna.

Dove dormire in Valtellina ^

La scelta di dove dormire in Valtellina è del tutto personale e varia in base a come decidi di organizzare il viaggio. Bisogna sapere che più si procede verso l’Alta Valtellina (Tirano, Bormio, …) più i prezzi degli hotel tendono a salire. Sondrio ha diverse sistemazioni con prezzi decisamente abbordabili, ma può non essere la città più comoda in cui pernottare.

Se segui l’itinerario descritto di 6 giorni in Valtellina le opzioni sono due:

  • scegli un’unica struttura, allora ti conviene soggiornare più o meno al centro tra le varie destinazioni. Tirano è un buon compromesso tra le varie distanze, anche se la presenza della stazione del Trenino Rosso del Bernina può causare qualche problema a trovare disponibilità. Io ho scelto questo hotel dal buon rapporto qualità prezzo e mi sono trovato molto bene anche grazie all’ottimo ristorante al pian terreno;
  • decidi di cambiare hotel durante la vacanza. In questo caso conviene pernottare le prime tre notti in Alta Valtellina (Tirano o Bormio) e le rimanenti in Media Valtellina (Sondrio). Per Tirano rimane valido il consiglio di questo hotel, mentre per Sondrio puoi dare un’occhiata a queste sistemazioni.

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Lorenzo Taccioli