L’Austria è una meta ideale per chi ama la natura ma non vuole rinunciare alla visita di città e arte. Il suo territorio, grande poco meno di un terzo rispetto a quello italiano, è coperto per la maggior parte da aree montuose, spesso disseminate di laghi. Le sue città ottimamente curate sono cosparse di palazzi imponenti e ricchi di storia. 8 giorni in Austria saranno sufficienti per visitare le sue destinazioni principali e qualcuna più particolare. Rimarrà anche il tempo per un paio di destinazioni bonus oltre confine.
Nell’itinerario completo degli 8 giorni in Austria ripercorro tutte le mete visitate, attraverso un viaggio itinerante che mi ha portato a cambiare albergo quasi ogni sera, toccando tutte le regioni austriache: la Carinzia, la Stiria, l’Austria Inferiore e il Burgenland, l’Austria Superiore, Salisburgo e il Tirolo con il Vorarlberg.
Organizzare il viaggio in Austria
– L’Austria in Automobile – tutte le regole
Klagenfurt e Graz – Giorno 1
– Klagenfurt, la Capitale della Carinzia
– Graz, la Capitale della Stiria
Seegrotte e Bratislava (bonus) – Giorno 2
– Lago Sotterraneo di Seegrotte
– Bratislava – Giornata Bonus in Slovacchia
Vienna – Giorni 3 e 4
Melk e Mauthausen – Giorno 5
– Abbazia Benedettina di Melk
– Visita al campo di concentramento di Mauthausen
Hallstatt, St Wolfgang e Fuschl am See – Giorno 6
– Hallstattsee, il lago patrimonio dell’UNESCO
– Lago e Paese di St Wolfgang
– Lago Fuschl am See, al quartier generale di Red Bull
Salisburgo e Berchtesgaden (bonus) – Giorno 7
– Salisburgo, la città di Mozart
– Berchtesgaden – visita bonus alla Baviera tedesca
Innsbruck e Ritorno – Giorno 8
Mappa dell’itinerario del viaggio in Austria
Dove dormire durante il tour dell’Austria
In Austria si parla la lingua tedesca, ma nella stragrande maggioranza dei casi si potrà parlare indifferentemente anche l’inglese. Nelle aree di confine con l’Italia e nelle città preferite dagli italiani (come Innsbruck) spesso si incontrano persone che parlano fluentemente anche l’italiano. L’Austria fa parte dell’unione europea, quindi la moneta utilizzata è l’euro e non sono presenti confini di stato sorvegliati o sottoposti a dogana: per muoversi all’interno dei suoi territori è sufficiente la carta d’identità italiana valida per l’espatrio.
Al contrario di quanto succede in Italia, in Austria si osserva ancora la chiusura domenicale per moltissimi negozi e anche i musei hanno mantenuto un giorno di chiusura settimanale. Per questo motivo è necessario pianificare bene cosa vedere e quando.
Essendo l’Austria una meta così vicina all’Italia si è favoriti nella pianificazione del viaggio, soprattutto se si decide di raggiungere questo stato con la propria auto per muoversi liberamente durante la permanenza. In alternativa si può scegliere di arrivare in aereo a Vienna e proseguire da lì la visita: in questo caso si può optare per il noleggio di automobile oppure per muoversi con i treni. La rete ferroviaria austriaca è efficiente e permette di raggiungere tutte le maggiori città, ma inevitabilmente bisognerà rinunciare a qualche destinazione più di nicchia, ma molto meritevole. L’ultima possibilità è quella di arrivare in Austria in treno: in questo caso si passerà da Innsbruck.
Noi optiamo per l’automobile. Ci si può muovere liberamente con la patente di guida italiana, ma prima di partire è necessario verificare di essere in regola. Viaggiare in automobile in Austria richiede quattro piccole accortezze che da noi non sono considerate:
Ovviamente l’acquisto della vignetta è indispensabile per un viaggio on the road, a meno che non si vogliano allungare i tempi di percorrenza oltre il necessario. Le uniche altre strade austriache a pagamento, non comprese nella vignetta, sono il passo del Brennero (A13 – 9 €) e l’autostrada da Salisburgo a Villach (A10 – 11,50 €). I limiti di velocità sono invece simili a quelli italiani: 130 km/h sulle autostrade, 100 km/h sulle strade secondarie e 50 km/h nei centri urbani.
I parcheggi a pagamento o riservati hanno invece una segnaletica differente dalla nostra. Spesso, soprattutto nelle grandi città, si trovano dei parcheggi con indicato un numero massimo di ore di sosta: vuol dire che sarà necessario pagare attraverso parchimetro la sosta e non si potrà eccedere il numero di ore esplicitato. Gli stessi sono invece parcheggi liberi per i residenti, che potranno lasciare l’automobile senza esporre tagliandi e per il numero di ore che vorranno.
Il primo giorno partiamo prestissimo, è ancora notte quando ci mettiamo alla guida, per arrivare a Klagenfurt in mattinata e poterla visitare prima di raggiungere Graz. La pioggia batte forte come non succedeva da mesi e sotto questa bomba d’acqua arriviamo fin’oltre il confine. Giusto un paio di tappe in autogrill per una seconda colazione e sgranchirci un po’ le gambe durante le 5 ore di tragitto.
Arriviamo a Klagenfurt, la capitale della regione della Carinzia, che ancora la città si deve svegliare. Una tregua dalla pioggia ci permette di visitare il centro storico in tranquillità, fino a quando ormai concluso il nostro itinerario, non ricomincia a piovere.
Klagenfurt è una città piuttosto raccolta e ci si muove benissimo a piedi. La storia della città è piuttosto affascinante, perché le sue origini sono avvolte nella leggenda. Questa è la prima grossa città che si incontra passando oltre il confine italiano prendendo per Udine. Da Klagenfurt capiamo già quanto gli austriaci tengano al loro territorio e al mantenimento delle loro città, così ordinate e curate da sembrare spesso molto distanti da quelle italiane.
La città venne fondata nel XII secolo e diventò velocemente un importante snodo commerciale. A seguito di un incendio, l’intero centro venne ricostruito sui progetti di alcuni architetti italiani, avvicinandone lo stile a quello italico. Il periodo barocco, invece, fu il momento di maggior espansione e ancora una volta gli edifici vennero rimaneggiati.
La visita a Klagenfurt è abbastanza veloce e si snoda tra l’Alter Platz e la Neuer Platz. In una o due ore si può vedere tutto il centro storico. Essendo domenica, tutti i negozi sono chiusi e quindi non possiamo nemmeno farci distrarre da botteghe che vendono prodotti tipici.
Una veloce visita, se si passa nelle vicinanze, è altamente consigliata!
Ecco cosa vedere a Klagenfurt.
Ci rimettiamo in automobile e raggiungiamo Graz in circa mezz’ora. La distanza è poca, ma siamo passati dalla capitale della Carinzia a quella della Stiria. La città di Graz è bellissima da visitare, la mia meta preferita di tutto il tour dell’Austria.
Il centro storico, conosciuto come Altstadt (città vecchia), è l’eredità di un ramo cadetto della famiglia degli Asburgo, e per via della sua ottima conservazione rientra anche questo nei territori patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. L’altra parte della città, la città nuova, si estende su entrambi i lati del fiume Mur proprio ai piedi del monte Scholssberg. La presenza di un’università e il clima fresco e giovanile, le è valsa anche il titolo di capitale europea della cultura nel 2003, che ha portato a nuovi investimenti in città.
Le sue dimensioni sono l’ideale per essere visitata a piedi, ma è comunque sensibilmente più grande di Klagenfurt, tanto da essere la seconda città austriaca per dimensioni. Il centro storico ha tantissimi punti di interesse e anche diversi spazi verdi. La città di Graz si sviluppa a cavallo del fiume Mura, sul quale è stata costruita una piccola isola artificiale in cui si trova un café. Merita tantissimo anche la salita (possibilmente a piedi sugli scalini che percorrono la roccia) del monte cittadino: Schlossberg, su cui sorgeva il castello ed è tutt’ora visibile l’Uhrturm, la torre dell’orologio cittadina.
Una volta saliti fino alla sede del vecchio castello, si può scendere passando per il duomo e il mausoleo dell’imperatore Ferdinando II, due opere degne di nota.
Anche qui in una giornata si può vedere quasi tutto quello che la città ha da offrire. Noi allunghiamo la visita fino alla serata, prima di tornare in albergo a riposare.
Qui l’itinerario completo di Graz di una giornata.
Il secondo giorno del viaggio in Austria ci porterà dritti verso il primo bonus al di fuori dei confini nazionali. Ci svegliamo di buon’ora a Graz, perché vogliamo partire presto e raggiungere la prima destinazione poco dopo l’orario di apertura, ottimizzando la giornata.
Seegrotte dista circa 200 km da Graz e ci arriviamo poco prima delle 10 di mattina. C’è un solo motivo per visitare questa cittadina a pochissima distanza da Vienna: il suo lago sotterraneo. Il lago di Seegrotte è il lago sotterraneo più grande di tutta l’Europa e si è formato a causa di una mina fatta brillare erroneamente in quest’area, che ha provocato l’inondazione della preesistente miniera. Questo fatto l’ha reso in fretta una celebre attrazione turistica, ma durante la seconda guerra mondiale le venne temporaneamente cambiata la destinazione d’uso.
Si può visitare il lago sotterraneo di Seegrotte esclusivamente attraverso una visita guidata, piuttosto frequente e in diverse lingue. La visita turistica, all’interno dei tunnel a temperatura costante di 9 gradi centigradi, si conclude con la navigazione sul lago.
Non è una meta imperdibile ma se si ha tempo e si passa da queste parti è qualcosa da provare, per lo meno per vedere un paesaggio insolito. Qui la guida della visita al Seegrotte e come organizzarsi.
Dopo aver visitato il lago sotterraneo si può decidere di recarsi direttamente a Vienna, che dista poche decine di minuti, o proseguire varcando il confine austriaco e arrivare fino a Bratislava.
Bratislava, la capitale della Slovacchia, si trova estremamente vicina all’Austria, tanto che dalle ultime cittadine austriache si può vedere il bianco castello di Bratislava sulla collina della città. Essendoci così vicini, pensiamo sia un peccato non fermarci a visitarla.
Anche in questo caso il centro storico è abbastanza piccolo da girarlo comodamente a piedi. Una grande arteria stradale divide in due il centro storico: da una parte la salita fino al grandissimo castello, mentre dalla parte opposta, dietro le mura, si sviluppa tutto il rimanente centro.
Una delle attività preferite dai turisti di Bratislava, oltre che visitare i suoi numerosi e vicini palazzi storici, è quella di andare a caccia delle particolari statue che caratterizzano le bellissime piazze.
La giornata del lunedì, quella in cui ci troviamo noi, molti musei sono chiusi, come quello all’interno del castello. Via libera invece alle numerose chiese, dove è possibile entrare a qualunque ora del giorno.
L’itinerario di visita di Bratislava si sviluppa dalla lunga Piazza Hviezdoslav, fino al castello, passando per la cattedrale di San Martino e le numerose piazze interne. A fine giornata, dopo una cena tipica slovacca, si può fare una passeggiata sul lungo fiume: il Danubio bagna la città e regala bellissimi scorci sul centro storico.
Qui l’itinerario di cosa vedere a Bratislava in un giorno, sarà sufficiente!
Arriviamo a Vienna nella mattinata del terzo giorno di viaggio. Vienna, la capitale dell’Austria, dista circa un’ora da Bratislava e una volta risolto il problema parcheggio (consiglio di lasciare l’automobile in uno dei cari parcheggi sotterranei, onde evitare fatiche inutili di ricerca) cominciamo la visita della città.
Abbiamo cambiato nuovamente regione dell’Austria e ci troviamo all’interno di quella conosciuta come Austria inferiore.
La capitale austriaca è la città più grande, perciò sarà l’unica in cui ci fermeremo due notti. Sarà infatti l’unica destinazione in cui spenderemo 2 dei nostri 8 giorni in Austria. All’interno di Vienna ci si può muovere comodamente con i mezzi pubblici (metro, tram e autobus), anche grazie alcuni biglietti cumulativi che permettono di viaggiare senza limiti e su tutte le linee. In realtà, una volta fatto il biglietto, scopriamo che ci si muove molto bene anche a piedi tra i vari punti di interesse.
Suddividiamo la visita secondo le varie zone del centro storico:
In due giorni è possibile girare tutto il centro storico di questa imponente città, ma non si riusciranno a visitare troppi musei o il castello Belvedere, un’altra importante meta turistica a sud del centro storico. Per farlo si può aggiungere un giorno all’itinerario austriaco o, alternativamente evitare la visita di Bratislava, guadagnano più di mezza giornata.
A questo indirizzo è disponibile la guida del primo giorno a Vienna: centro storico e zona a sud della Ringstrasse, mentre qui tutti i dettagli sul castello di Schönbrunn, la zona a nord del centro storico e l’Hundertwasserhaus.
Gli 8 giorni in Austria continuano e siamo entrati nel classico mood da viaggio. Purtroppo oltre la metà della vacanza è trascorsa e siamo pronti ad affrontare la seconda parte. Partiamo da Vienna per raggiungere l’abbazia benedettina di Melk e successivamente ci recheremo in visita al memoriale costruito nel campo di concentramento di Mauthausen.
La città di Melk dista poco più di un’ora da Vienna. Per arrivarci percorriamo quasi esclusivamente la rete autostradale, dalla quale si vede la forma della grande abbazia, quando ci si trova nelle sue vicinanze. A Melk si trova una delle più grandi abbazie benedettine del mondo e la sua struttura, costruita sulla roccia, copre praticamente tutto il centro storico cittadino sviluppatosi grazie alla presenza di questo convento.
La visita all’abbazia dell’XI secolo, protagonista del romanzo “Il nome della rosa” dura circa un paio d’ore e si sviluppa tra le sale dell’abbazia, i cortili interni, la grande chiesa Stiftskirche, e i giardini esterni. Si può considerare circa un’altra ora per la visita del centro storico, nel quale sono numerose le botteghe che vendono prodotti tipici locali e di artigianato.
Dopo aver mangiato qualcosa, nel pomeriggio raggiungiamo Mauthausen attraverso un’altra ora in auto. Questa località austriaca, un tempo ridente destinazione turistica, è divenuta la custode delle terribili angherie messe in atto durante la seconda guerra mondiale.
Arrivati al campo di concentramento di Mauthausen il tempo è repentinamente cambiato e dal sole, ci troviamo sotto una pioggia fine e fitta. La visita al campo di concentramento è piuttosto dura e toccante. All’ingresso si può richiedere un audioguida o utilizzare un’APP per smartphone appositamente dedicata e che ci guida all’interno delle sale del campo, fino ai forni crematori.
Nel campo di concentramento c’è anche un museo che racconta il susseguirsi dei fatti storici all’interno di questo Lager, e mette in mostra anche alcuni oggetti arrivati fino a noi, scampando alla distruzione messa in atto dagli austriaci quando avevano ormai capito che sarebbero stati sconfitti.
Adiacente al campo si trova il parco dei monumenti, dove le nazioni che ebbero vittime all’interno del lager, costruirono alcune opere a memoria dei deportati. Qui si trova anche la scala della morte che conduceva i prigionieri fino al lavoro forzato nella miniera. La presenza di questa miniera fu il motivo per il quale venne scelta questa zona per la costruzione del campo di concentramento.
La visita al lager di Mauthausen è piuttosto forte, ma penso sia utile per scontrarsi apertamente con la nostra triste storia e cercare di non ricadere negli errori già commessi.
Qui tutte le informazioni per organizzare la visita al campo di concentramento di Mauthausen.
Il sesto giorno del tour di 8 giorni in Austria, parte in maniera molto più leggera rispetto al pomeriggio precedente. Il nostro programma prevedere per questa giornata un po’ di sfogo e camminate in mezzo la natura. Siamo nella regione dell’Austria superiore, che porta questo nome per la sua posizione a nord del fiume Danubio. I confini della regione arrivano fino alla Repubblica Ceca e si stringono tra i fiumi Inn (ovest) e Enns (est).
Questa regione, con capoluogo Linz, è la più ricca, subito dopo a Vienna. La ricchezza non è però il motivo che ci ha spinto a visitarla, ma lo è piuttosto l’alto numero di laghi e aree naturali alternati alle miniere di sale che hanno reso così benestante quest’area già in tempi antichi. Il parco naturale di questa regione è conosciuto con il nome di Salzkammergut.
La mattina raggiungiamo Hallstattsee, uno dei laghi più a sud della regione, sul quale si affaccia un bellissimo borgo che sembra essere fermo nel tempo e che ha origini molto antiche. La miniera di sale visitabile sopra il borgo ha infatti popolato questa zone fin da tempi antichissimi: alcuni scavi hanno fatto riemergere resti databili all’età del bronzo.
Durante la visita al centro storico di Hallstatt è possibile fare una breve tappa al Beinhaus: l’ossario adiacente la chiesa principale che accoglie al suo interno teschi decorati con alcuni dipinti.
La salita fino al punto di osservazione, lo Skywalk, ci dà l’occasione di fare un piccolo trekking in mezzo al verde e alla natura, su di questo lago inserito all’interno dei beni patrimonio dell’UNESCO austriaci.
Poco più a nord di Hallstatt c’è il Wolfgangsee, un lago di dimensioni più contenute del precedente e sul quale si affaccia un altro piccolo borgo: St Wolfgang. La visita a questo lago è più rilassante rispetto la precedente: il paese è dotato di un lungolago incantevole dove le passerelle di legno sull’acqua si alternano a piccoli capanni. Il paese, la cui nascita si trova al centro di una leggenda, è piuttosto piccolo e ha come attrazione principale la chiesa del pellegrino, bellissima e con suggestivi affacci sul lago attraverso alcuni porticati nelle piazze adiacenti l’edificio.
Ecco l’itinerario per un paio d’ore a St Wolfgang.
L’ultima tappa del sesto giorno in Austria è una meta non prevista. Proprio mentre puntiamo dritti a Salisburgo, passiamo al fianco dell’ennesimo lago: Fuschl am See. Non abbiamo intenzione di fermarci.. ma pensando che si tratterà di una sosta piuttosto veloce decidiamo di fare tappa anche qui.
Il lago è di dimensioni contenute ma a poca distanza dalle sue sponde notiamo un edificio estremamente moderno e particolare. Dopo qualche secondo capiamo che è il quartier generale di Red Bull. Così parcheggiamo la macchina all’interno della sua piazzetta e non perdiamo l’occasione di vedere meglio almeno la parte esterna della sede.
Sul lago c’è il piccolo paese Fuschl am See risalente al XV secolo, ma che non conserva quasi più nulla di quel periodo. Attualmente si tratta di una delle più rinomate aree di villeggiatura austriache, anche grazie alle vicine montagne sulle quali praticare sport invernali o trekking nelle stagioni migliori.
In poco più di un’ora è possibile visitare il quartier generale di Red Bull e affacciarsi sulla sponda del lago Fuschl am See. Qui la visita completa.
Siamo ormai giunti alla fine dei nostri 8 giorni in Austria e nella lista di cosa vedere ci manca ancora qualche importante destinazione. Oggi è il turno di Salisburgo, che oltre ad essere una delle città più conosciute dell’Austria, dà anche il nome alla regione che occupa.
Successivamente, nel tardo pomeriggio, raggiungiamo il secondo bonus del tour, una destinazione fuori dai confini austriaci: Berchtesgaden, nella Baviera tedesca.
Siamo arrivati a Salisburgo la sera del sesto giorno dei nostri 8 giorni in Austria e, nonostante l’ora tarda, ne abbiamo approfittato per fare una passeggiata in città verso la stazione. La mattina, dopo una veloce colazione, partiamo per la visita alla città di Mozart.
Salisburgo è divisa in due parti dal fiume Salzach. Da una parte si trova la città nuova, le cui maggiori attrazioni sono il palazzo Mirabell, la residenza di Mozart e il Kapuzinerberg, una collina dalla quale si gode di un bellissimo panorama su tutta la città.
Dall’altra parte, nella città vecchia, i luoghi da visitare sono molto più numerosi. Tra le numerosissime chiese di Salisburgo, le porte di accesso alla città, la casa natale di Mozart, l’imponente duomo con le sue piazze e la fortezza di Hohensalzburg si riuscirà benissimo a riempire una giornata di visita. Qualora si voglia accedere ai musei cittadini e a quelli su Mozart, conviene acquistare la Salzburg card, che consente di risparmiare parecchio sugli ingressi.
Salisburgo è molto bella e abbastanza piccola da essere girata tranquillamente a piedi. La figura di Mozart ritorna continuamente in città, tra le piazze, le statue e i palazzi il filo conduttore è la musica e il noto compositore nato in questa città.
I giorni ideali da trascorrere a Salisburgo, secondo me, sarebbero due. Due giorni permettono di vedere tranquillamente tutto il centro storico e di entrare nei diversi musei della città. La nostra visita è decisamente rovinata dalla pioggia continua, che oltre al disagio per l’acqua provoca anche il fastidio di avere decine e decine di ombrelli sempre addosso, a causa dei numerosi turisti in città. Per questo motivo, nel tardo pomeriggio decidiamo di andarcene anziché sfruttare anche la serata per vedere la città con più calma.
La città è davvero molto bella, a questo link è disponibile l’itinerario completo e dettagliato della visita in un giorno a Salisburgo.
Prima di raggiungere Innsbruck, facciamo una piccola deviazione nuovamente oltre confine. Arriviamo nella Baviera tedesca, nella città-borgo di Berchtesgaden. Con questo nome non si identifica solo la città, ma anche una regione particolarmente verde nella quale si trova il parco nazione del Berchtesgaden.
Qui c’è un bellissimo lago meta di pellegrinaggi chiamato Konigssee, dietro al quale si nasconde la cascata più grande dell’intera Germania. Prima di arrivare al lago, sul quale trascorreremo giusto una mezz’oretta, visitiamo la città di Berchtesgaden. Incastonata tra le montagne, le sue vie sono rese speciali dai numerosi dipinti sulle facciate delle case. Anche i porticati del castello hanno un grande dipinto dedicato ai caduti delle due guerre mondiali.
Il piccolo borgo, distante appena mezz’ora da Salisburgo, richiederà pochissimo tempo per essere visitato: in un’ora si gira tutto il centro e si entra nella storica chiesa collegiata dei santi Pietro e Giovanni Battista. Qui l’itinerario dettagliato della visita a Berchtesgaden.
Dopo la tappa tedesca tiriamo dritti fino a Innsbruck, dove pernotteremo, e che dista circa due ore in automobile.
L’ultima destinazione dei nostri 8 giorni in Austria è Innsbruck, probabilmente la meta austriaca più conosciuta dagli italiani insieme a Vienna. La fortuna non è dalla nostra e ci svegliamo con la pioggia, portandocela dietro tutto il giorno, fino a quando non rientreremo in Italia attraverso il passo del Brennero.
Innsbruck, la capitale del Tirolo austriaco, non è solo mercatini di Natale, ma la città ha molto di più da offrire nonostante il suo centro storico sia meno curato rispetto a tutte le altre città che abbiamo visitato in Austria. Tutto il centro storico si sviluppa al di là del fiume Inn, che dà il nome alla città. Anche ad Innsbruck c’è una grande abbondanza di chiese, che possono essere visitate al di fuori degli orari di celebrazione delle funzioni e che sono particolarmente diverse le une dalle altre.
Uno dei palazzo più visitati è il palazzo imperiale, l’Hofburg, attualmente utilizzato come area espositiva. La meta più famosa della città è però il Goldenes Dachl, ovvero il tettuccio d’oro dal quale, di tanto in tanto, va in scena qualche concerto tradizionale.
Ecco l’itinerario completo di cosa vedere a Innsbruck in un giorno.
Dopo l’intera giornata a Innsbruck, termina il nostro tour dell’Austria. Un paese ricco di storia ed estremamente curato, probabilmente anche per via del dovere civico instillato nei cittadini. La natura qui è rigogliosa e oltre i laghi e le Alpi, mi colpisce il verde che circonda le città e le strade. 8 giorni in Austria sono ottimi per avere un’idea di tutte le migliori destinazioni, ma un paio di giorni in più sarebbero ottimi per vedere con più calma alcuni musei. In particolare, avrei scelto di allungare di un giorno la permanenza a Vienna e di un altro giorno quella a Salisburgo.
Questo tour dell’Austria è un percorso piuttosto itinerante. Dovrai essere pronto a cambiare spesso d’hotel per essere più veloce negli spostamenti. Durante l’intero viaggio di 8 giorni abbiamo cambiato sei hotel. Ecco a seguire dove abbiamo pernotatto: