Nonostante prediliga i viaggi verso i paesaggi freddi del nord Europa non mi dispiaceva l’idea di visitare la Puglia, una regione italiana che sta suscitando sempre maggior interesse turistico anche all’estero. Chi è attratto da queste destinazioni, solitamente ama unire cultura e visita a città e borghi al relax in un mare bellissimo. E questo è quello che abbiamo fatto anche noi nel nostro itinerario completo della Puglia, in un viaggio di 8 giorni in Puglia.
Tour della Puglia e Matera
Giorno 1 – Gargano e Trani
Peschici – Borgo Antico
Le Scogliere di Vignanotica
L’arrivo a Trani
Giorno 2 – la Terra di Bari
Trani – l’incantevole città sul mare
Castel del Monte e i suoi Misteri
Ruvo di Puglia – una Meta Improvvisata
Bari e i Bellissimi Scorci di Bari Vecchia
Giorno 3 – la Terra di Bari e la Valle d’Itria
Polignano a Mare
Alberobello e i suoi Trulli
Locorotondo
Martina Franca
Ostuni – la Città Bianca
Giorno 4 – l’Arrivo in Salento
Lecce – il Capoluogo del Salento
Otranto – il Borgo Arroccato sul Mare
Sant’Andrea di Lecce e i suoi Faraglioni
Le Due Sorelle – gli Scogli Gemelli del Salento
Giorno 5 – Mare in Salento
Santa Maria di Leuca e il suo Santuario
Spiagge selvagge di Punta della Suina
Gallipoli
Giorno 6 – Mare del Salento – Punta Prosciutto
Giorno 7 – L’Arco Ionico Tarantino e l’Arrivo in Basilicata
Massafra e le sue Gravine
Craco – il Paese Fantasma
Matera e i suoi Sassi
Giorno 8 – nel Nord della Terra di Bari
Gravina in Puglia e il Ponte Antico
Altamura – la Città del Pane
Mappa itinerario di 8 Giorni in Puglia
Quando Andare in Puglia
Dove dormire nel tour della Puglia
Una volta scesi verso sud e passandoci a poca distanza, abbiamo scelto di unire alla visita della Puglia anche qualche destinazione della vicina Basilicata, Matera sopra a tutte le altre.
Il Tour della Puglia (e parte della Basilicata) non poteva che includere la visita ai tantissimi borghi e alle città storiche che si trovano in questa magnifica regione italiana, ma anche qualche (mezza) giornata di mare, approfittando di quello che è ormai conosciuto come le Maldive del Mediterraneo, per via delle incantevoli spiagge e del mare cristallino.
Non da sottovalutare il cibo: se c’è una cosa da riconoscere è che durante i miei viaggi al nord non ho mai mangiato bene quanto in Puglia, un insieme di sapori autentici e di verdure cucinate in maniera casereccia ma veramente gustosa.
Nell’organizzazione del viaggio abbiamo voluto toccare buona parte delle ‘regioni’ che compongono la Puglia e, più precisamente da nord verso sud:
Ecco dunque il nostro itinerario completo per 8 giorni in Puglia.
Il primo giorno partiamo di buonissima ora dalla Romagna, per arrivare in Puglia in mattinata ed, essendo il periodo estivo, ne approfittiamo per viaggiare con un po’ più di fresco sulla rete autostradale e con la speranza di evitare il traffico.
Per spezzare il viaggio evitiamo di arrivare direttamente in Salento, ma cominciamo la nostra visita di 8 giorni in Puglia dalla parte più settentrionale: il Gargano, con le sue bellissime scogliere e i piccoli centri storici.
Arriviamo a Peschici intorno alle 9.00 di mattina, dopo poco meno di 5 ore di viaggio. La città sembra ancora dormire e non troviamo quasi nessun turista intorno a noi.
Ci ‘risvegliamo’ con le persone che cominciano a tirare su le serrande per questa nuova giornata estiva. Già all’ingresso del borgo storico vediamo alcune bancarelle che vendono specialità tipiche anche per colazione e così non ci tiriamo indietro e cominciamo subito ad approcciarci alle generosi porzioni del cibo pugliese.
Il paese di Peschici sorge su di una rupe a strapiombo sul mare e regala spesso dei bellissimi panorami. Come le cittadine vicine, in secoli lontani, Peschici era un borgo fortificato dotato di torri di vedetta.
Una passeggiata di circa un’ora per il suo centro è sufficiente per godere della sua bellezza. A questa pagina tutti i dettagli sulla visita di Peschici e le immagini del borgo.
Il sole comincia a battere e noi vogliamo inaugurare il soggiorno in Puglia con già un po’ di mare. Questo ci permette anche di riposarci un po’ dopo il lungo viaggio in automobile.
Quale tappa migliore, in Gargano, di Vignanotica? Ci spostiamo quindi in poco meno di un’ora di automobile dalla parte settentrionale del Gargano a quella meridionale.
Vignanotica è famosa per le sue alte scogliere o falesie che si gettano a strapiombo nel mare, ma bisogna informarsi un po’ per capire esattamente come raggiungerla. Scopri come arrivare alla spiaggia di Vignanotica e cosa non perdersi nei dintorni.
Una volta giunti a Vignanotica notiamo che la spiaggia è letteralmente divisa in due, da una parte quasi deserta e dall’altra sovraffollata. Noi decidiamo di stare larghi e sederci nella parte con meno persone, solo dopo qualche ora capiamo il motivo: quando il sole gira, quella parte rimane completamente all’ombra.. Ne approfittiamo comunque per rigenerarci nelle acque cristalline del mare Adriatico e rilassarci un po’ sulla spiaggia di sassi.
Una volta ritornati dalla spiaggia cerchiamo, e avvistiamo, lungo la strada l’arco di Portogreco, una suggestiva creazione della natura che emerge dall’acqua.
Ormai è pomeriggio inoltrato ed è giunta l’ora di ripartire per arrivare al primo hotel di questo tour di 8 giorni in Puglia.
La prima serata la trascorreremo nella città di Trani, a circa un’ora e mezza di auto dalle spiagge di Vignanotica lasciato il Gargano. Ci trasferiamo quindi nell’area più a sud conosciuta con il nome di Terra di Bari.
Arriviamo in città verso sera, quando le vie si popolano di turisti e di persone del luogo che arrivano in centro storico. Questo ci causa un po’ di problemi nel trovare parcheggio, ma una volta lasciata l’automobile e dopo aver fatto check in in hotel, ci muoveremo esclusivamente a piedi.
La sera facciamo una passeggiata per il centro storico alla ricerca di un ristorantino dove cenare.. c’è veramente l’imbarazzo della scelta, ma conviene muoversi per tempo se non si vuole attendere troppo tempo per farsi servire.
Il centro storico illuminato dalle luci della sera è piuttosto suggestivo, ma rimandiamo la visita vera e propria alla mattina successiva.
Il secondo dei nostri 8 giorni in Puglia ci risvegliamo a Trani e terminiamo la visita del suo centro storico prima di raggiungere il capoluogo della regione. Siamo già all’interno dell’area conosciuta come “terra di Bari”, la zona cioè che va dalle Murge fino al mare Adriatico e già circoscritta durante il regno di Napoli. Quest’area, oltre alla provincia di Bari, comprende anche le città di Andria, Barletta e Trani.
Trani ci lascia piacevolmente sorpresi. In maniera un po’ ignorante pensavamo sarebbe stato il luogo dove dormire e poco di più, invece ci ricrediamo e scopriamo un centro storico veramente suggestivo.
È molto piacevole perdersi tra le vie del suo centro storico e tra le sue antiche chiese. Ecco le cose da non perdere nella visita di un giorno a Trani:
Leggi l’itinerario completo della visita di un giorno a Trani.
È ancora mattina quando ripartiamo da Trani in direzione di Bari. Prima di arrivare nella città capoluogo della Puglia, però, facciamo una tappa al vicino Castel del Monte, ad appena 30 minuti di automobile da Trani.
Intorno a Castel del Monte si trovano numerosi parcheggi in cui è possibile lasciare l’automobile e proseguire poi a piedi nel tratto finale che conduce fino al castello, inaccessibile alle automobili.
Castel del Monte è una tappa imperdibile per chi si trova in zona. Venne costruito nel XIII secolo e dal 1996 rientra tra i bene protetti dal patrimonio dell’UNESCO.
La sua particolare forma è avvolta nel mistero: ritorna più volte una numerologia particolare e la sua esatta posizione a livello internazionale non fa che aumentare i misteri riguardo a questo castello.
Scopri tutti i misteri di Castel del Monte e come visitarlo.
Terminiamo la visita a Castel del Monte che è circa orario di pranzo, ma nelle vicinanze sembra non esserci nulla che valga la sosta. Decidiamo quindi di metterci in auto in direzione Bari. La distanza è di circa un’ora in auto, ma ci ripromettiamo di fermarci lungo la strada se troviamo qualcosa che possa valere la pena.
Ingegnosi come pochi, quando si tratta di mangiare, vediamo che più o meno a metà strada si trova la cittadina di Ruvo di Puglia, che non avevamo minimamente preso in considerazione prima, ma che adesso ci sembra poter essere il posto più bello del mondo 🙂
Effettivamente non ci è andata male: parcheggiamo l’automobile fuori dal centro storico e raggiungiamo le piazze centrali a piedi alla ricerca di un posto dove poterci fermare. Qui è evidente che il turismo sia molto inferiore rispetto alle città vicine e intorno a noi c’è una grande desolazione e molti locali sono chiusi per pranzo durante i mesi estivi più caldi. Nonostante ciò apprezziamo molto il centro storico: i vicoli si snodano tra gli alti edifici e si aprono su piazzette interne.
Una visita a Ruvo di Puglia non può prescindere da:
Guarda le foto e leggi la guida su cosa vedere a Ruvo di Puglia in mezza giornata.
Con la pancia piena si sta molto meglio, e così ci rimettiamo in viaggio verso la città che ospiterà la nostra seconda notte degli 8 giorni in Puglia: Bari.
Arriviamo a Bari in circa mezz’ora e dopo aver raggiunto l’albergo procediamo con la visita del centro storico a piedi.
Molto bello è scoprire il centro storico di questa città passeggiando, infatti ad ogni angolo c’è uno scorcio suggestivo con scene tipiche di questi vicoli e che mostra la reale differenza tra nord e sud: qui la vita è all’aria aperta, molte case nel vecchio centro storico, sono piccole e buie, perché le persone sono abituate a vivere le piazze creando un clima di fratellanza che si estende volentieri anche ai turisti.
Nella visita di un giorno a Bari non possono mancare queste tappe:
Qui tutti i dettagli sulle destinazioni di Bari da vedere in un giorno.
Noi rimaniamo in centro fino a tardi, terminando la nostra serata in un pub all’aria aperta e, qualcuno di noi, ne approfitta anche per un panzerotto all’una di notte prima di andare a dormire.
Dopo un sonno ristoratore, seppure breve, ci svegliamo a Bari. Facciamo una veloce colazione prima di metterci in marcia. Oggi non c’è tempo per rilassarsi al mare, ma dobbiamo vedere diverse cittadine che ci porteranno in breve nella valle d’Itria.
La valle d’Itria è una striscia sottile di terra, nel cuore della Puglia e racchiusa tra le province di Bari, Brindisi e Taranto, caratterizzata dalla presenza di trulli e masserie.
Parlando con le persone che abitano questi territori veniamo a conoscenza di altri borghi che non avevamo previsto di visitare, ma che meritano una piccola sosta ed, essendo i centri storici veramente piccoli (tanto da essere visitati in appena mezz’oretta) non ci tiriamo indietro, aiutati anche dal fatto che la lunghezza delle giornate estiva ci permette di allungare le nostre visite.
La prima tappa della mattina è Polignano a Mare. Non perdiamo la buona abitudine di svegliarci presto per scoprire ciò che la Puglia ha da offrire e così, ancora una volta, arriviamo a destinazione mentre la città si sta ancora svegliando.
Questo gioca a nostro favore, perché ci permette di trovare più facilmente parcheggio.. d’estate si sa che Polignano a Mare viene presa d’assalto dai turisti!
Non possiamo fare a meno di rimanere a bocca aperta vedendo l’intero borgo costruito a strapiombo sul mare.. proprio qui Red Bull organizza infatti una competizione di tuffi direttamente dalle scogliere (Red Bull Cliff Diving). Ma oltre il panorama mozzafiato è imperdibile anche camminare tra i vicoli del centro storico.. fino ad arrivare alla Scala di Guido il Flâneur, ormai diventata famosissima.
In appena mezz’ora di automobile lasciamo il centro di Polignano a Mare, sulla costa, e prendiamo per l’entroterra in direzione sud. Entriamo ufficialmente nella valle d’Itria e raggiungiamo Alberobello.
Penso che Alberobello sia invasa da turisti estate e inverno, mattina, pomeriggio e sera e quindi sarà complicato trovare una giornata tranquilla. Di positivo però, ci sono i grandi parcheggi a pagamento alle porte del centro storico, dove poter lasciare l’automobile senza troppo faticare.
Alberobello è annoverata tra i patrimoni dell’UNESCO dal 1996 e il suo centro storico è diviso in due quartieri: il Rione Aia Piccola dove abita la maggior parte dei cittadini e il Rione Monti, dove si contano la maggior parte dei trulli.
Andiamo alla scoperta di queste particolarissime strutture, che resistono al caldo mantenendo una temperatura piacevole anche durante le estati più torride. La vista mostra trulli a perdita d’occhio, in un panorama decisamente insolito.
Alla visita di Alberobello non si dedicano più di un paio d’ore, essendo il percorso veramente compatto.
Ad appena 10 minuti d’auto da Alberobello raggiungiamo Locorotondo. Ci dimentichiamo delle orde di turisti che affollano le vie della città dei trulli, nonostante anche qui se ne possano vedere alcuni.
Questo è un altro piccolo borgo incantevole della valle d’Itria e il suo nome è dovuto alla particolare struttura (tondeggiante) delle case di questa città che ha poi fatto si che anche il borgo avesse una forma ‘rotonda’..
Ancora una volta ci troviamo in un paese estremamente piccolo e in appena un’oretta (scarsa) si sono percorse tutte le sue suggestive vie. Il sole illumina le pareti chiare delle case che brillano e riflettono la luce in tutte le vie.
Rimango entusiasta nella visita di questa cittadina, quasi sconosciuta al turismo di massa.
Qui l’itinerario completo per la visita di Locorotondo.
Proseguendo verso sud, sempre a circa una decina di minuti di automobile, arriviamo a un altro paese che caratterizza la valle d’Itria: Martina Franca.
Ancora una volta si tratta di un piccolo borgo, la cui visita si riduce ad una passeggiata di nemmeno un’ora.
Anche il centro storico di Martina Franca è incantevole. Come a Locorotondo le pareti chiare delle case riflettono una luminosità a cui non sono abituato. Inoltre penso che questo colore sia stato adottato per combattere il sole che spesso batte cocente sulle case.
La cosa più particolare da vedere a Martina Franca è senz’altro la sua piazza semitondeggiante sulla quale si aprono i porticati: piazza Maria Immacolata. Procedendo con la visita del centro storico arriviamo anche in piazza Plebiscito, dove si trova la torre civica risalente al XVIII secolo e che innescò una sfida con la chiesa locale..
Non siamo ancora stanchi di così tante meraviglie e vogliamo chiudere la giornata in bellezza! La meta è Ostuni, dove ci fermiamo anche per dormire..
Ostuni mi lascia letteralmente senza parole, è probabilmente la città che più mi colpisce in tutto il viaggio di 8 giorni in Puglia. Estremamente raccolta, da poter essere visitata comodamente a piedi in meno di mezza giornata, ma altrettanto bella. Le mura cittadine sono imbiancante a calce e le diverse mani distribuite durante gli anni hanno arrotondato gli spigoli, creando degli scorci insoliti e suggestivi.
Nella visita di Ostuni non può mancare:
Scopri tutte le meraviglie di Ostuni, nell’itinerario completo della visita alla città bianca.
A pomeriggio inoltrato terminiamo la visita in città e ci dirigiamo verso Lecce, che dista poco meno di un’ora di automobile. Arriviamo qui proprio per l’orario di cena e ne approfittiamo per vivere il suo centro storico di sera e iniziare già a deliziarci con le sue architetture e i suoi monumenti.
Molti giungono in Puglia per passare una vacanza in Salento, che è solo una delle aree in cui la regione è suddivisa. Sicuramente questa terra bellissima merita una visita e così anche noi gli dedichiamo alcuni giorni.
Il Salento occupa la maggior parte del territorio pugliese e si estende a cavallo tra due mari: l’Adriatico e lo Ionico. Questa terra è stata spesso il ponte tra culture e civiltà, tra i primi punti di approdo tra chi giungeva in Italia nei secoli scorsi.
Una visita in Salento non può prescindere dalla scoperta di Lecce, il suo capoluogo, ma anche i tanti altri borghi storici e gli spettacoli naturali che hanno plasmato questi territori.
Così, nei nostri 8 giorni in Puglia, non ci tiriamo assolutamente indietro e siamo pronti a scoprire cosa il Salento ha da offrire, partendo proprio da Lecce.
Lecce si trova nel cuore del tacco della Puglia, ovvero il Salento. Questa è una città dalla storia affascinante e ricca di dominazioni. I romani la vollero congiungere al loro impero attraverso la via Appia e, ancora oggi, si possono vedere le tracce della loro presenza grazie al teatro e all’anfiteatro presenti nel cuore della città.
Tutto il centro storico è una museo a cielo aperto dell’arte barocca, i palazzi riccamente decorati, costruiti per lo più in pietra leccese, creano un vero spettacolo per gli occhi.
Ecco dunque cosa non perdere nella visita di Lecce:
Leggi l’itinerario completo e la storia in breve della città di Lecce, capitale del barocco.
Il nostro viaggio in Salento, continua con la visita di Otranto, un altro bel borgo sulla costa Adriatica della Puglia. Per raggiungerlo ci spingiamo molto a sud, a circa 40 chilometri da Lecce.
Anche Otranto è un borgo arroccato costruito in posizione rialzata rispetto al mare, in maniera tale da controllare cosa succedesse nei dintorni. La cittadina è anche conosciuta con il nome di “Porta d’Oriente”, per via della sua vicinanza all’Albania e a tutta l’Europa orientale.
Il centro storico, come numerosissimi altri centri di questa bellissima regione, è piccolissimo. In un’oretta lo si gira tranquillamente tutto e, volendo fare le cose con calma, è più che sufficiente mezza giornata in città.
Le cose da non perdere visitando Otranto sono:
Lasciando Otranto e tornando verso nord seguendo la strada costiera, in appena un quarto d’ora di auto arriviamo nei pressi di Sant’Andrea di Lecce.
Questo luogo è uno dei più conosciuti di tutto il Salento, grazie ai suoi splendidi faraglioni che sorgono dall’acqua e creano un panorama paradisiaco.
Dalla strada si vedono a mala pena, perché sono coperti dall’alta scogliera rocciosa che scende a strapiombo sul mare. Su questa scogliere decine e decine di bagnanti si affollano in una delle spiagge con la vista più bella dell’intera regione, se non dell’intera penisola italiana.
Qui è davvero bellissimo e anche uno come me, che non ama le vacanze al mare, non può che farsi suggestionare da questi scorci. Evitiamo però di farci un bagno qui perché le persone che affollano gli scogli sono talmente tante da non lasciare uno spazio per il nostro asciugamano..
La giornata non è ancora conclusa e vogliamo fare un po’ di mare prima di tornare ad Otranto per cena. La costa in questa parte del Salento è davvero suggestiva e in appena 3 minuti arriviamo a un’altra famosa attrazione naturale: la spiaggia delle Due Sorelle.
Questa spiaggia deve il suo nome alle due formazioni che emergono dall’acqua a poca distanza dai bagnanti. Questi due grandi scogli sono al centro di una leggenda, a tratti un po’ inquietante.
Noi facciamo una passeggiata sull’altopiano che sormonta la spiaggia e che lentamente declina verso di essa. Da qui, dopo un po’ di relax, raggiungiamo a nuoto i due scogli e poi attendiamo il tramonto sulla sabbia.
Questa vacanza al mare.. non è poi così male!
Ormai la sera comincia ad avvolgerci, così torniamo ad Otranto dove avevamo prenotato un ristorantino per la cena.
Dopo la scoperta degli spettacoli naturali di Sant’Andrea e i territori vicini, siamo galvanizzati dal mare pugliese (mai mi sarei aspettato di dire una cosa del genere riguardo passare i miei giorni di vacanza al mare!) e così il quinto giorno di vacanza scegliamo di passare mezza giornata in spiaggia.. ma attenzione all’affollamento!
Il nostro viaggio di 8 giorni in Puglia continua alla scoperta del Salento. Vogliamo arrivare al punto più a sud del tacco d’Italia e, più precisamente, a Santa Maria di Leuca.
Questa cittadina sul mare è piuttosto distante dalle altre, impieghiamo infatti circa un’ora in auto da Otranto e più o meno ci vorrebbe lo stesso tempo da Lecce.
Santa Maria di Leuca è famosa per tantissimi motivi, oltre per la sua posizione geografica. Già la sua storia è ricca di leggende che la vedono protagonista di sbarchi mitologici.
Inoltre questo è proprio il punto nel quale si incontrano i due mari, Adriatico e Ionio e si fondono in un’unica grande massa d’acqua, rendendo ben visibile il punto di congiunzione.
Arriviamo qui salendo in cima al promontorio japigeo che domina tutta la cittadina di Leuca ed è precisamente qui dove è stata costruita la basilica di Santa Maria de Finibus Terrae costruita nel XVIII secolo e successivamente fortificata per resistere agli attacchi via terra e via mare.
La visita di questo luogo non richiederà più di un’oretta, ma se si vuole scendere fino in paese e, eventualmente fare un bagno tra i due mari, potete mettere in conto anche mezza giornata.
Scopri tutte le leggende su Santa Maria di Leuca e cosa vedere oltre la basilica sul promontorio.
Noi decidiamo di non approfittare di Leuca ma di dirigerci più a nord per una mezza giornata di spiaggia. Direzione.. Punta della Suina!
In poco più di mezz’ora di auto siamo alle porte della spiaggia, all’interno del parco naturale di Punta Pizzo e Isola di Sant’Andrea, un paradiso naturale dalla rara bellezza.
Per arrivare in spiaggia lasciamo l’automobile in uno degli ampissimi parcheggi direttamente sulla sabbia. Da qui si prosegue a piedi attraverso la profonda pineta fatta di alberi e arbusti. Arriviamo infine in spiaggia dove ci aspetta un’amara sorpresa: un sovraffollamento che ci rende quasi impossibile trovare un posto sulla già ridotta area sabbiosa.
Per trovare dove poterci sistemare dobbiamo proseguire lungo gli scogli e prendere posto qui, con tutte le scomodità di avere delle rocce sotto l’asciugamano. Il malcontento passa però non appena decidiamo di farci un bagno: davanti a noi l’acqua è limpida e invita ad immergersi.
Ovviamente queste condizioni non sono l’ottimale per fermarsi troppe ore in spiaggia, ma, soprattutto se non fate la vostra vacanza nelle settimane centrali di agosto, la situazione dovrebbe essere migliore.
Guarda le foto e scopri tutti i dettagli sulla spiaggia selvaggia di Punta della Suina.
Da qui ripartiamo per l’ultima destinazione della giornata, dove ci fermeremo a pernottare: Gallipoli!
Arriviamo a Gallipoli circa a metà pomeriggio e, dopo aver depositato i bagagli nel nostro hotel adiacente al centro storico, decidiamo di scendere a piedi per la visita della città.
Negli ultimi anni Gallipoli è salita alla ribalta come capitale degli eccessi del sud Italia, ma in realtà è molto di più. Il centro storico raccolto si divide in due parti: il centro storico vero e proprio, che sembra praticamente un’isola ancorata alla seconda parte sulla terra ferma, dove si trova il borgo nuovo. In entrambe le parti c’è qualcosa di bello da vedere.
Una visita al tramonto sul centro storico è molto romantica, perché permette di passeggiare tutto intorno al centro e di fermarsi per un aperitivo o per una cena direttamente con il mare come sfondo. La città è viva e pullula di turisti che animano le sue vie, soprattutto nelle ore serali quando il sole si placa e batte meno forte.
In un giorno a Gallipoli non bisogna perdersi:
Leggi l’itinerario completo di cosa vedere a Gallipoli in un giorno.
Il sesto degli 8 giorno di vacanza in Puglia, lo dedichiamo interamente al mare. Approfittiamo delle spiagge di Punta Prosciutto, più spaziose di Punta della Suina, per un po’ di relax sul mar Ionio.
Qui la situazione è decisamente migliore del giorno precedente! Lunghe spiagge libere ci consentono di trovare comodamente spazio tra famiglie che organizzano pic nic al mare e bambini urlanti, senza essere troppo infastiditi.
Anche qui c’è una bella pineta ricca di vicoli dove passeggiare per un po’ di relax. La spiaggia fine, l’acqua cristallina e il venticello piacevole restano comunque un’ottima meta per rilassarsi un po’ dopo qualche giorno a spasso per la Puglia.
Ecco dove si trova la spiaggia di Punta Prosciutto e qualche foto dello splendido mare.
Ormai cominciamo a sentire l’avvicinarsi della fine della nostra vacanza: siamo al penultimo giorno del nostro tour di 8 giorni tra Puglia e Basilicata e cominciamo a lasciare la regione del tacco d’Italia. Nel settimo giorno arriviamo nel pomeriggio a Matera, la città famosissima in tutto il mondo per i suoi sassi, ma prima passiamo per un borgo meno conosciuto ma piuttosto suggestivo: Craco. Per arrivarci transitiamo per l’area della regione Puglia conosciuta come Arco Ionico Tarantino, facente capo principalmente alla provincia di Taranto.
Dopo una giornata dedicata al mare di Punta Prosciutto raggiungiamo in serata Massafra. La distanza è di un’ottantina di chilometri che si percorrono in poco meno di un’ora e mezzo in automobile. Stiamo continuando la risalita per il ritorno a casa e abbandoniamo così il Salento.
Già in serata facciamo una passeggiata per la città e scegliamo un ristorantino dove fermarci per la cena. I locali qui sono piuttosto suggestivi e molti di questi sono scavati direttamente nella roccia che caratterizza la città. La mattina dopo ci svegliamo molto presto e facciamo una passeggiata per il centro storico, mentre la luce del sole comincia a illuminare i vicoli di Massafra.
Come ci raccontano i suoi abitanti, la spettacolarità di questi luoghi non ha nulla da invidiare alla vicina Matera, con la quale è nata un po’ di sana competizione. A differenza della città della Basilicata, però, qui il turismo è molto meno presente e sarebbero necessarie attività di promozione territoriale. Passeggiando per il centro storico ci accorgiamo in effetti dell’estrema bellezza di Massafra, il cui centro storico è diviso su due gravine: la Gravina San Marco e la Gravina della Madonna della Scala. Già arrivando si vede il grande ponte che collega le due parti della città e sotto il quale si è creato un grosso vuoto. Molte attrazioni si trovano nel centro storico, ma alcune sono raggiungibili solo a valle ed è quindi necessario arrivarci in automobile per proseguire successivamente a piedi.
Una visita a Massafra deve per forza comprendere:
Scopri l’itinerario completo della visita di un giorno a Massafra.
Lasciata Massafra proseguiamo sulla costa ionica e, giunti in Basilicata prendiamo verso l’interno, cominciando ad arrampicarci su per una strada che sale apparentemente in mezzo al nulla.
La nostra meta è Craco, conosciuto anche come il Paese Fantasma, per via dello stato di abbandono in cui versa a causa di alcune calamità naturali (e non) che durante lo scorso secolo hanno fatto fuggire buona parte della popolazione e spinto i pochi rimasti ad abbandonarla per motivi di sicurezza.
La triste storia cittadina è cominciata con una frana negli anni sessanta e una serie di scelte sbagliate l’ha portata alla sua attuale situazione. Qui un gruppo di giovani ragazzi ha deciso di tentare di valorizzare il territorio promuovendo delle visite guidate all’interno della città. Non è infatti possibile vederla se non accompagnati e dotati di tutto il materiale di sicurezza.
Attraverso l’escursione guidata di Craco si conoscerà la sua storia e si passerà tra le macerie di abitazioni, chiese ed edifici pubblici ancora oggi abbandonati a se stessi, ma che permettono di farsi un’idea chiara su quanto successo qui.
Leggi la storia completa di Craco e guarda le immagini della visita guidata.
Quando terminiamo la visita di Craco è ancora mattina e ci dirigiamo subito verso la destinazione finale del penultimo dei nostri 8 giorni tra Puglia e Basilicata: Matera!
Appena arrivati a Matera vediamo lo splendido panorama sui Sassi e sulla murgia materana. Decidiamo di visitare questo luogo, patrimonio UNESCO, con una visita guidata, prenotabile anche a pochi minuti di distanza in uno dei punti informazioni dislocati per la città. L’entusiasmo della guida ci coinvolge nella passeggiata lungo i tre quartieri della città vecchia: Civita, Sasso Barisano e Sasso Caveoso.
Lo spettacolo di Matera è davvero unico al mondo e non può che sorprendere. Un’intera città scavata nei sassi e nella roccia. Grotte e caverne trasformate come case, una volta simbolo di disagio ed oggi ambite dai turisti per trascorrervi una notte. La storia della città è affascinante quanto la vista spettacolare sui Sassi.
In una giornata a Matera bisogna assolutamente vedere:
Scopri l’itinerario completo della visita di un giorno a Matera e la storia della città.
Ormai il sole comincia a tramontare e la luce scalda il panorama coi suoi sassi. Noi ci godiamo questo spettacolo e ci riposiamo un po’ a contemplare il tramonto mentre mangiamo qualche cibo di strada comprato in uno dei tanti bar del centro storico.
In serata raggiungiamo Gravina in Puglia, dove soggiorniamo per quest’ultima notte.
Siamo giunti all’ultimo dei nostri 8 giorni in Puglia, e dalla Basilicata rientriamo brevemente in Puglia per un paio di ultime destinazioni, nel nord della regione.
Non possiamo lasciare la Puglia senza fare tappa ad Altamura e portarci via, come souvenir, un po’ del suo famosissimo pane.
Ripartiamo circa a metà pomeriggio per arrivare a casa ad un orario decente senza stancarci troppo lungo il viaggio di quasi sei ore in automobile.. sì, la Romagna non è poi così vicina ad Altamura!
Già in serata abbiamo dormito a Gravina in Puglia e la stanchezza del viaggio ci ha fatto crollare poco dopo l’arrivo in hotel.
La cittadina di Gravina in Puglia, nel nord della regione, si sviluppa sui bordi di un burrone (gravina) già abitato durante l’età del bronzo. Anche qui, ovviamente, sono presenti numerose chiese rupestri.
Una delle maggiori attrazioni della città è il ponte Viadotto che congiunge i due lati della gravina e attraversato il quale si può godere di un ottimo panorama sul centro storico.
Ecco cosa vedere in un giorno a Gravina in Puglia:
Leggi la guida completa su cosa vedere a Gravina in Puglia in mezza giornata.
Partiamo da Gravina in Puglia per l’ultima tappa in terra pugliese. Raggiungiamo la vicinissima Altamura in appena venti minuti di auto, con l’obiettivo di prendere una forma di pane pugliese come souvenir.
Proprio questa città è la capitale del pane pugliese, tanto da produrre il famoso “pane di Altamura”. Nel centro storico i forni sono numerosissimi e ad ogni angolo. Molti hanno uno spazio di vendita ai clienti, in altri si entra direttamente nella stanza in cui si impasta e si inforna.
Il centro storico di Altamura è veramente piccolo e, oltre ai suoi chiari vicoli in cui la luce si riflette in tutte le direzioni, l’attrazione principale è la cattedrale di Santa Maria Assunta risalente al XIII secolo.
Il viaggio di 8 giorni in Puglia è ormai volto al termine, perciò ci rimettiamo in auto per un tragitto di circa sei ore per tornare in Romagna. Per parecchio tempo ricorderò i borghi, i sapori e gli spettacoli naturali di questa terra.
Ecco la mappa dell’itinerario di 8 giorni in Puglia. Ogni giornata ha un suo colore, così da rendere riconoscibili tutte le giornate. L’itinerario comincia dal Gargano, nella parte nord orientale della regione e scende fino al Salento per poi risalire lungo il versante Ionico.
La Puglia è magnifica un po’ in tutte le stagioni, anche gli inverni tendenzialmente più miti rispetto a quelli del nord Italia la rendono una meta ideale per un break fuori dal periodo di massima stagione turistica.
Ovviamente se tra i vostri interessi c’è quello di rilassarvi un po’ al mare, la stagione migliore è quella estiva, ma già da fine aprile fino agli inizi di ottobre, questa regione del tacco d’Italia saprà regalarvi grosse soddisfazioni.
Se invece vivete bene anche senza le spiagge, potete trovare molto interessante un viaggio di 8 giorni in Puglia anche nei mesi meno caldi, saranno anzi l’ideale per muoversi tra le numerose città storiche e le meraviglie che questa regione può offrire, con il vantaggio di non avere orde di turisti che durante le ore serali affollano i centri storici.
La cucina e l’ospitalità pugliese sono un ulteriore plus per la visita di questa regione che non potrà far altro che lasciarvi a bocca aperta.
Durante questo tour della Puglia abbiamo cambiato sistemazione quasi ogni notte. Questo ci ha permesso di visitare tutta la regione passando da una costa all’altra e dalla parte più settentrionale a quella più meridionale.
A seguire ti metto i consigli su dove pernottare ogni notte: