Acireale – Cosa Vedere in Un Giorno

Acireale - Piazza Barocca

Durante un viaggio alla scoperta della Sicilia orientale, ti consiglio di fare tappa anche ad Acireale. Questa bella cittadina ha un centro storico barocco creato dopo che il devastante terremoto del 1693 che ha colpito la Sicilia orientale ha portato distruzione anche qui.

Particolare è anche l’area naturale protetta che sorge al fianco del centro cittadino e che collega l’altopiano che ospita il centro storico alla costa.

In questo itinerario tra le cose da vedere ad Acireale scoprirai una bellissima città a poca distanza da tante altre attrazioni della Sicilia orientale.

Dove si trova Acireale ^

Acireale è in Sicilia, in provincia di Catania, quindi sulla costa orientale a pochi chilometri dal vulcano Etna. Dista circa trenta minuti in direzione nord dal centro di Catania e si affaccia direttamente sul mar Ionio.

Il territorio su cui sorge Acireale è un altopiano terrazzato formatosi grazie alle eruzioni vulcaniche e conosciuto con il nome di Timpa. Attraverso i suoi 161 metri di altezza è proprio a strapiombo sulla costa.

Perché si chiama Acireale? ^

Il nome della città è legato alla mitologia greca. Si narra infatti che qui vivesse Aci, un pastore che durante la sua vita si innamorò della ninfa Galatea, la stessa ninfa che faceva battere il cuore al ciclope Polifemo. Quest’ultimo, per sconfiggere il rivale in amore schiacciò Aci sotto un masso. Dal sangue di Aci nacque il fiume Akis che scorreva prevalentemente sottoterra e che oggi è scomparso.

Fu poi il re Filippo IV di Spagna, nel 1642, ad elevare la città di Aci, conferendole il nome di Acireale.

Per cosa è famosa Acireale? ^

A rendere celebre Acireale, oltre alla sua particolare posizione su di un altopiano lavico e la bella piazza del Duomo, è uno dei suoi eventi. Mi riferisco al Carnevale di Acireale, che è considerato uno dei più belli d’Italia e il migliore di tutta la Sicilia.

La celebrazione del Carnevale di Acireale risale al XVI secolo e prevede la sfilata di carri allegorici in cartapesta e di carri infiorati lungo le vie del paese. La festa è completata da musica, fiori, maschere e pupi tradizionali.

Il Martedì Grasso avviene poi la premiazione dei carri, tra fuochi d’artificio e il rogo del Re Carnevale. Ma la festa non finisce qui, infatti i carri infiorati tornano a sfilare l’ultimo weekend di aprile (Carnevale dei fiori), mentre nel periodo estivo (Carnevale estivo) tornano a sfilare i carri allegorici.

Quanto tempo ci vuole per visitare Acireale? ^

Per visitare Acireale puoi considerare circa una mezza giornata. Le sue dimensioni compatte la rendono una destinazione ideale da vedere insieme ad altre cittadine o mete naturali nelle vicinanze, come Messina, le gole dell’Alcantara, Acitrezza, Aci Castello o una breve passeggiata sull’Etna.

Cosa vedere ad Acireale ^

La visita di Acireale merita anche solo per una passeggiata nel suo bel centro storico. Qui ti immergerai tra bellissimi palazzi barocchi, suggestive piazze e imponenti chiese. In realtà, se hai un po’ di tempo a disposizione, puoi fare una passeggiata all’interno della Timpa, l’area naturale protetta che dal centro storico scende fino alle spiagge sottostanti. Raggiungi poi il borgo di Santa Maria la Scala, un vecchio paesino di pescatori che ha mantenuto intatto il suo fascino.

Ecco l’itinerario completo alla scoperta di Acireale.

Chiesa di Santa Maria del Suffragio ^

La chiesa di Santa Maria del Suffragio risale al 1634, quando gli abitanti del quartiere richiesero una chiesa locale per celebrare le funzioni. Durante gli anni le sue forme vennero riviste, e nella metà del settecento divenne uno scrigno d’arte barocca, grazie ai numerosi affreschi all’interno creati da Pietro Paolo Vasta.

Gli affreschi interni ricoprono tutta la volta e rappresentano personaggi dell’Antico Testamento. Tra questi spicca il Mistero Eucaristico sulla volta, il cui bozzetto è esposto addirittura al Louvre di Parigi.

Sempre al settecento risale il portale laterale, prima inesistente.

Timpa di Acireale e Spiaggia del Mulino ^

Ai confini del centro storico di Acireale e a pochi passi dalla chiesa di Santa Maria del Suffragio, troverai uno degli ingressi alla Timpa, ovvero la riserva naturale orientata della Sicilia. Quest’area naturale protetta è formata da una scarpata rocciosa piuttosto imponente che scende rapidamente verso la costa e il mare e conduce alla spiaggia del Mulino.

La particolarità della Timpa è data dal fatto che il terreno si è formato grazie a progressive eruzioni vulcaniche che hanno depositato qui diversi strati lavici, estremamente fertili per la crescita della flora.

Percorrendo il sentiero delle Chiazzette che scende verso la spiaggia ti imbatterai anche nei resti della fortezza del Tocco, ovvero un bastione difensivo costruito agli inizi del seicento.

Teatro Bellini ^

Facciata del dismesso teatro Bellini di Acireale

Ritorna ora nel centro storico di Acireale e raggiungi il teatro Bellini. Questo teatro, costruito tra il 1862 e il 1864 è un esempio di teatro all’italiana, composto da tre ordini di palchi a cui si somma il loggione. Svolse a lungo la funzione di teatro, per poi essere trasformato in un cinema negli anni trenta dello scorso secolo.

Purtroppo un incendio scoppiato nel 1952 portò distruzione all’interno del teatro Bellini che da quel momento venne chiuso. Tuttavia è ancora possibile ammirarne gli esterni, che sono un ottimo esempio di neoclassicismo, dove archi e paraste si incontrano e sorreggono un grande timpano triangolare sul quale ha preso a crescere una timida vegetazione.

Piazza Duomo di Acireale ^

Sei ora pronto per raggiungere la piazza Duomo di Acireale, una delle più belle piazze della Sicilia. La sua particolare pavimentazione le conferisce un aspetto decisamente scenico, anche se si tratta di un’opera piuttosto recente. Infatti il suo motivo ad anelli concentrici è stato aggiunto nel 2009 per richiamare le forme dei classici rosoni gotici, simili a quelli che si possono vedere nella cattedrale che si affaccia sulla piazza.

A completare questa bellissima piazza ci sono diversi imponenti palazzi, come il duomo cittadino, la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, il palazzo di Città e il palazzo Modò. Quest’ultimo ha a lungo ospitato al suo interno il teatro Eldorado.

Duomo di Acireale – Basilica cattedrale di Maria Santissima Annunziata ^

La basilica cattedrale di Maria Santissima Annunziata è il duomo di Acireale e le sue origini si fondano nel quattrocento, quando prese il posto di un altarino dedicato alla Vergine Annunziata. La struttura venne modificata durante i secoli, come a fine cinquecento quando attraverso l’aggiunta delle absidi, della cupola e del transetto, acquisì un impianto basilicale.

La facciata del duomo di Acireale si presenta squadrata e stretta tra le due torri campanarie. Il portone d’ingresso è anticipato da un protiro dotato di timpano spezzato su cui trova posta un complesso insieme di statue e l’antico stemma della città. Accedendo alla basilica potrai salire su di una delle torri e godere di un bellissimo panorama dall’alto sulla città, sulla bellissima piazza Duomo e sul vicino vulcano Etna.

Risale invece a fine settecento l’apertura dell’ingresso laterale con portale in pietra bianca di Siracusa.

Gli interni, in stile barocco, sono disposti su di una pianta a croce latina con tre navate, attraverso le quali potrai raggiungere anche la cappella di Santa Venera, nella quale è conservato lo gnomone del 1844 appartenuto a un’importante meridiana costruita appositamente per dare lustro alla città. Sempre qui si trova il busto reliquiaro di Santa Venera, la principale patrona della città. Anche questa chiesa presenta un ricco impianto decorativo con affreschi barocchi rappresentanti diverse scene, tra cui vari episodi della vita della Vergine.

Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo ^

Sempre su piazza Duomo si affaccia un’altra delle importanti chiese cittadine: la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo. Risalente agli inizi del seicento, dista pochissimi passi dal duomo.

La facciata in pietra bianca di Siracusa della cattedrale dei Santi Pietro e Paolo scintilla sotto i raggi del sole e mette in bella mostra il suo stile elaborato che lascia immaginare che l’interno sia diviso in tre navate. Questa fu rivista agli inizi del settecento, per adeguarla allo stile elaborato del capanile.

In realtà gli spazi interni sono organizzati su di un’unica navata, arricchitta da stucchi e cornici neoclassiche. Tra queste decorazioni c’è anche la statua in cartapesta del Cristo alla Colonna, risalente al seicento e molto venerata in città.

Palazzo di Città ^

Facciata del palazzo di Città - Acireale

Un intero lato della piazza Duomo è chiuso dal Palazzo di Città, il palazzo municipale di Acireale. Conosciuto anche con il nome di Loggia Giuratoria, dall’antico nome degli amministratori cittadini (Giurati), rappresenta un significativo esempio di architettura civile barocca siciliana.

Il Palazzo di Città venne costruito in seguito al terremoto del 1693 che portò distruzione nella Sicilia orientale e sostituì il precedente edificio gravemente danneggiato. Per poter finanziare il nuovo edificio fu introdotta una tassa sull’olio. A fine seicecento il primo piano del palazzo era già completato, mentre il piano superiore, come la scala d’ingresso in pietra nera e quella interna in marmo, vennero realizzate nel secolo successivo.

La facciata è caratterizzata da una serie di paraste con bugne diamantate e da una serie di balconi a doppio affaccio. L’importante impianto decorativo prosegue sugli stipiti e sulle mensole a sostegno di balconi e portoni d’ingresso. Particolarmente d’impatto è la bicromia ottenuta attraverso l’impiego di pietra lavica dell’Etna e la pietra bianca di Siracusa. La pietra scura è utilizzata principalmente per elementi figurativi grotteschi e mostruosi.

All’interno del palazzo di città è custodita anche una collezione di uniformi storiche.

Chiosco Ligneo ^

Chiosco Ligneo su piazza Lionardo Vigo

Prosegui nella visita di Acireale e raggiungi la piazza Lionardo Vigo. Qui troverai un particolare chiosco di legno di fine ottocento. Questo occupa l’angolo sud occidentale della piazza e comunica con un chiosco gemello sul lato opposto.

La piazza Lionardo Vigo venne creata nel 1866 dal barone Agostino Pennisi di Floristella che deteneva la proprietà del palazzo che vi si affacciava e voleva costruire una piazza giardino.

Oggi questo chiosco ligneo è uno dei punti informativi per i turisti sulla città di Acireale.

Basilica Collegiata di San Sebastiano ^

Praticamente sulla stessa piazza Lionardo Vigo si affaccia anche la basilica collegiata di San Sebastiano, massima espressione del barocco ad Acireale. Rimarrai colpito dalla sua facciata interamente costruita in pietra bianca di Siracusa e preceduta da una balaustra con dieci statue. La facciata è divisa in due ordini, la parte più bassa è dotata di pilastri bugnati, mentra la parte superiore è sormontata da una loggetta campanaria. Su tutta la superficie sono presenti statue, fregi, putti e festoni, quasi a celebrare la goia dell’aver passato il devastante sisma del 1693 che portò distruzione in tutta la Sicilia orientale.

La costruzione della basilica collegiata di San Sebastiano iniziò infatti nel 1609, per accogliere un numero sempre crescente di fedeli. Non ancora terminata venne colpita dal devastante terremoto, ma in una manciata di anni i lavori vennero terminati.

Gli interni della chiesa sono divisi in tre navate scandite da pilastri che conducono l’occhio fino al transetto dove si erge la cupola.

All’interno della basilica collegiata di San Sebastiano è conservata la Sacra Sindone di Acireale, ovvero una copia della Sindone di Torino. È stata realizzata nel 1644 dipingendo il lenzuolo secondo le forme dell’originale e sovrapponendola a questa per assumerne la sacralità attraverso il contatto. Ancora oggi viene portata in processione durante il venerdì santo.

Chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti ^

Facciata dell'ex chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti

Lungo la strada ti imbatterai nella stretta facciata di una chiesa dal portone verde con paraste laterali che sorreggono un timpano spezzato. Questa era la chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti ed è stata eretta nel settecento per una confraternita che si occupava di dare l’ultima comunione e la sepoltura ai condannati a morte. Al suo interno era presenta una piccola cella in cui venivano rinchiusi i condannati a morte in attesa di esecuzione.

La targa apposta sul portale ricorda una ricostruzione avvenuta agli inizi del novecento, ma ai giorni nostri la chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti risulta essere sconsacrata. Oggi è infatti utilizzata come sede da un’associazione locale.

Chiesa di Sant’Antonio di Padova ^

Facciata della chiesa di Sant'Antonio di Padova

Procedi lungo via Vittorio Emanuele II fino a raggiungere la chiesa di Sant’Antonio di Padova. Le condizioni di questa chiesa di inizio settecento non sono delle migliori, ma le dimensioni compatte e il piccolo campanile affiancato al lato destro creano un aspetto decisamente piacevole.

Come potrai notare guardando la facciata, avrai l’impressione che questa sia ottenuta attraverso la combinazione di più elementi. Infatti è così: la parte centrale, contenente il portale in stile gotico, risale alla precedente chiesa quattrocentesca dedicata a San Sebastiano.

Anche il campanile ha una colorazione strana, infatti è stato ottenuto utilizzando sia pietra basaltica dell’Etna che la pietra bianca di Siracusa.

Chiesa di Santa Maria dell’Itria ^

Facciata della chiesa di Santa Maria dell'Itria

Un’altra tra le tante chiese che puoi vedere ad Acireale è la chiesa di Santa Maria dell’Itria. Dedicata alla Madonna dell’Odigitria, ovvero Colei che indica la via, risale alla fine del cinquecento.

Purtroppo il terremoto del 1693 colpì anche questa chiesa, che venne prontamente ricostruita e dotata dell’imponente cupola che ancora oggi brilla sotto al sole grazie alle sue piastrelle policrome.

Le sue dimensioni sono raccolte e la facciata presenta una base scura in cui si innestano due coppie di paraste che sorreggono un frontone ad arco. Gli interni conservano il dipinto della Madonna dell’Oditrigia e una statua del Cristo Morto, realizzata in cartapesta alla fine del settecento.

Piazza Marconi ^

Piazza Marconi di Acireale

Un’altra importante piazza di Acireale è piazza Marconi, da secoli teatro del mercato cittadino. La piazza è stata inoltre al centro di un’opera di riqualificazione, che ha visto aprire nuove botteghe e laboratori artistici e letterari sulla cultura siciliana.

Teatro Opera dei Pupi ^

Sempre parlando di cultura, e di cultura siciliana nello specifico, se lo trovi aperto, ti consiglio di visitare anche il teatro che contiene la mostra permanente dell’Opera dei Pupi. Con il termine Pupi si intendono le marionette che venivano utilizzate per creare dei veri e propri spettacoli.

Il teatro dell’Opera dei Pupi venne fondato nel 1887 da Mariano Pennisi, ultimo discendente di una famiglia di pupari itineranti. La prima sede era in una grande stanza di via Tono, per poi essere trasferito qui nel 1928. Grazie ad Emanuele Macrì, figlio adottivo di Mariano, l’arte dei pupi siciliani venne esportata in tutto il mondo e qui, nel museo permanente dell’Opera dei Pupi, puoi vedere pupi, cartelloni e attrezzatture che ti permettono di rivivere la storia di quest’antica arte sicula.

Chiesa di San Domenico ^

Facciata della chiesa di San Domenico di Acireale

Quello che noterai visitando Acireale è l’incredibile numero di chiese imponenti, in una città di queste dimensioni. Tra queste c’è anche la chiesa di San Domenico, la cui costruzione risale agli inizi del cinquecento, quando fu eretta in onore di San Giuseppe. Solo nel 1643, quando passò ai frati domenicani, cambiò anche di titolo.

La facciata simmetrica e neoclassica della chiesa di San Domenico è dotata di due campanili laterali, tra cui emergono una moltitudine di statue. Un ulteriore campanile è posto in posizione arrettrata rispetto alla facciata.

Gli interni sono invece decorati con affreschi di Alessandro Vasta e custodiscono la statua della Madonna del Rosario, opera tipica dell’artigianato napoletano settecentesco.

Palazzo Musmeci ^

Portone in pietra lavica e mascherone del palazzo Musmeci

A poca distanza dalla chiesa di San Domenico trovi il massiccio palazzo Musmeci, splendido esempio di architettura civile barocca.

Costruito agli inizi del seicento su volontà di Saverio Musmeci, subì inevitabilmente i danni del terremoto di fine secolo per poi essere prontamente ristrutturato. Ancora oggi puoi vedere i suoi tre piani, con al piano terra un imponente portone in pietra lavica sormontato da un bel mascherone che sembra voler spaventare ogni persona che si trova a passare di qui.

Il primo piano di palazzo Musmeci è scandito da una serie di balconi con ringhiere in ferro battuto, mentre l’ultimo piano presenta solo delle piccolissime finestre decorate con cornici e mascheroni. Il motivo di tali disinteresse per l’illuminazione di questi spazi è dovuto al fatto che questo piano fosse riservato alla servitù del palazzo.

Non è possibile accedere al palazzo Musmeci, perché di proprietà privata, ma dietro al grande portone è presente un grande atrio con colonne in pietra lavica sormontate da due leoni, uno che stringe lo stemma della famiglia Musmeci e l’altro con le zampe sopra a un globo.

All’interno di questo palazzo sono passate importantissime personalità, quali re Ferdinando IV e re Umberto I di Savoia.

Chiesa di San Rocco ^

Facciata della chiesa di San Rocco - Acireale

Raggiungi ora la chiesa di San Rocco, appena fuori le antiche mura di Acireale. Qui era presente un lazzaretto utilizzato come ricovero per i malati di peste e quando una grossa epidemia colpì la città nel 1526 si pensò di erigere la presente chiesa in questo luogo.

All’interno della chiesa di San Rocco sono custodite le quattro candelore di Santa Venera, ovvero dei ceri votivi che le antiche corporazioni cittadine fecero scolpire tra il seicento e il settecento per celebrare la Santa. Le quattro corporazioni coinvolte erano quelle dei muratori, dei falegnami, dei calzolai e dei panettieri.

Piazza Garibaldi ^

Piazza Garibaldi di Acireale

Durante la tua passeggiata tra le cose da vedere ad Acireale raggiungi anche piazza Garibaldi. Questo è un bello spazio verde all’interno della città, riccamente decorato con alberi, piante e panchine nelle quali puoi fermarti a guardare il monumento ai Caduti, posizionato al centro della piazza.

Il monumento ai Caduti risale alla fine degli anni venti dello scorso secolo ed è realizzato in travertino bianco e bronzo ottenuto attraverso la fusione di cannoni utilizzati durante la guerra. Particolare è il fatto che non vi fu nessuna inaugurazione ufficiale del monumento, perché nessuna personalità si sentiva di pronunciare un discorso per via delle nudità rappresentate nelle statue.

Piazza Garibaldi è anche al centro di molte manifestazioni estive, feste e sagre in cui vengono esposti prodotti artigianali.

Villa Belvedere ^

Un altro bello spazio verde di Acireale è la villa Belvedere, titolata a Vittorio Emanuele III. La villa Belvedere è infatti il parco pubblico più grande della città.

Creato nel 1848, vede sparsi tra le aiule sei busti di importanti personaggi locali. Sempre qui potrai vedere la particolare struttura del Cafe’ Chantant Eden, un palazzo in stile moresco che ospitava spettacoli di concerti ed operette, ma fu teatro anche della prima proiezione cinematografica cittadina nel 1905.

Il nome di villa Belvedere non è sceso a caso. Infatti percorrendo la sua intera profondità arriverai fino a una balaustra dalla quale potrai affacciarti su di un suggestivo panorama. Davanti a te avrai il mare, ma guardandoti intorno vedrai a destra le colline di Augusta, a sinistra Taormina e le coste della Calabria e, al di sotto, la Timpa. Alle tue spalle c’è invece la montagna dell’Etna.

Borgo di Santa Maria la Scala ^

Dal centro di Acireale scendi ora al borghetto di Santa Maria la Scala. Ti consiglio di farlo in auto, per accorciare le distanze. Alternativamente puoi prendere il sentiero Le Chiazzette, un bel percorso naturalistico all’interno della riserva naturale La Timpa.

Il suggestivo borgo di Santa Maria la Scala era un borgo marinaro, abitato dai pescatori. È infatti per sua natura un piccolo porticciolo chiamato, quasi ironicamente, Scalo Grande. Qui c’è anche un antico mulino, chiamato Miuccio per via della famiglia proprietaria, ancora oggi funzionante ed alimentato ad acqua.

Facendoci una passeggiata all’ora del tramonto ti capiterà di vedere le insolite immagini del rientro dei pescatori, che si fermano qui a riparare le loro reti prima della battuta di pesca del giorno successivo.

Oltre agli scogli che proteggono il porto noterai anche i resti di una torretta di avvistamento costruita su altri scogli.

Da una parte vedrai il mare, mentre dall’altra vedrai la grande falesia che sostiene la città di Acireale, a cui piedi si trova proprio il borgo di Santa Maria la Scala.

Chiesa di Santa Maria la Scala ^

Qui trovi anche una piccolissima chiesetta, la chiesa di Santa Maria la Scala. Non è chiaro quando questa venne costruita, ma alcuni documenti testimoniano la sua esistenza già nel trecento. La chiesa che puoi vedere oggi è però una ricostruzione, fatta dopo il terremoto del 1693 ed è in una posizione diversa rispetto la sua precedente che si trovava su di una piccola altura vicino allo scoglio noto come Rocca di Santa Maria.

La nuova chiesta serviva sia i pescatori locali, che i ricchi villeggianti che qui avevano preso la casa delle vacanze. La semplicità della facciata della chiesa di Santa Maria la Scala è arricchita dal portone seicenteco in stile barocco prodotto con pietra nera dell’Etna. Gli interni sono a navata unica e contengono il dipinto seicentesco della Madonna della Scala con Santa Venera e Santa Tecla.

Mappa dell’itinerario di Acireale ^

Ecco la mappa con l’itinerario tra le cose da vedere ad Acireale. Puoi percorrerlo interamente a piedi ad esclusione dell’ultima parte dove raggiungerai il borgo di Santa Maria la Scala, che ti consiglio di raggiungere in auto.

Dove dormire per visitare Acireale ^

Se il tuo viaggio ha come unica destinazione Acireale, magari per assistere al suo Carnevale, ti consiglio di scegliere una sistemazione in città, magari non nelle vie più centrali, così da poterci arrivare comodamente in auto.

A questo link trovi un elenco di sistemazioni disponibili ad Acireale.

Acireale è una destinazione comoda anche se cerchi un luogo tranquillo in cui soggiornare per visitare la parte nord orientale della Sicilia.

Se invece sei alla ricerca di una sistemazione in una città con innumerevoli servizi per i turisti e più comoda per visitare anche la parte centro e sud orientale dell’isola, ti consiglio di scegliere Catania.

Qui trovi tanti alberghi e bed&breakfast nella città di Catania.

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Acireale - Cosa Vedere in Un GiornoScopri l'itinerario tra le cose da vedere ad Acireale. Dal centro storico al borgo di pescatori, fino all'area naturale. Ecco foto e mappahttps://www.lorenzotaccioli.it/acireale-cosa-vedere-in-un-giorno/
Lorenzo Taccioli