Agnone – Cosa Vedere in Un Giorno

Storia millenaria delle campane di Agnone

Agnone è la città del Molise celebre per la produzione di campane. Non è però solo questa, nasconde infatti un vasto centro cittadino con palazzi storici, vicoli suggestivi, ampi panorami e un numero quasi infinito di chiese.

Il Touring Club Italia ha fregiato il comune di Agnone con la Bandiera Arancione, titolo che certifica la qualità turistico ambientale della località.

Quando l’ho visitato le aspettative non erano alte. Questa è stata l’ultima tappa di un viaggio di qualche giorno alla scoperta del Molise e spesso ho sentito parlare della città definendola come sopravvalutata. In realtà ho trovato un vasto centro storico ottimamente conservato e ritengo sia una delle tappe assolutamente da non perdere durante un viaggio in regione.

Dove si trova Agnone ^

Come anticipato Agnone è in Molise. Più precisamente in provincia di Isernia, da cui dista 45 chilometri in direzione nord. È invece molto più vicina al confine con l’Abruzzo, infatti è una delle principali città nel nord del Molise.

La città di Agnone sorge su di un’altura ed è completamente circondata da vallate con boschi e praterie che la separano da altre montagne.

Altitudine di Agnone ^

Il borgo di Agnone sorge a un’altitudine di 830 metri sul livello del mare.

Perché è famosa Agnone? ^

Agnone è famosa nel mondo per la sua produzione di campane, che ancora oggi viene portata avanti con metodi artigianali rimasti invariati lungo i secoli.

Le campane di Agnone ^

La principale bottega artigiana che ancora oggi produce le campane ad Agnone è la Pontificia Fonderia di campane Marinelli. Posizionata a pochi passi dal centro storico cittadino, è meta di turisti incuriositi da questa produzione. Questo è infatti il più antico stabilimento al mondo per la fusione delle campane, fondato addirittura nel 1040.

La millenaria fucina è rimasta immutata e continua ancora oggi la fusione del bronzo. È stata poi affiancata dal museo intitolato a Giovanni Paolo II.

Nell’itinerario delle cose da vedere ad Agnone che ti propongo qui di seguito, tra le prime tappe troverai proprio la visita alla fonderia e al museo.

Cosa vedere ad Agnone ^

Il centro cittadino di Agnone è nato in epoca sannitica, come testimoniato da alcuni resti delle mura ciclopiche e vari altri reperti tra cui la Tavola di Agnone, risalente al III secolo avanti Cristo e conservata al British Museum di Londra.

Dopo una breve dominazione romana divenne Città Regia nel 1404. Durante i secoli successivi sviluppò un commercio fiorente, favorito anche dall’arrivo di numerosi artigiani veneziani al seguito di Landolfo Borrello, appartenente alla celebre famiglia feudale di Pietrabbondante che aveva prestato i suoi servizi presso il Doge di Venezia. Fu in questo contesto che in città si diffuse l’arte orafa e della lavorazione del rame e del ferro. Mestieri che ancora oggi caratterizzano la produzione artigiana locale. Troverai numerose testimonianze dell’influsso veneziano camminando per i vicoli di Agnone, a partire dal cosiddetto Quartiere Veneziano. Questo era quello inizialmente abitato dagli artigiani veneti.

Agnone è celebre anche per tutte le sue chiese. Se ne contano una dozzina dentro le mura cittadine, più numerose altre sul territorio comunale.

Ecco cosa vedere nel centro di Agnone.

Piazza Unità d’Italia ^

Piazza Unità d'Italia di Agnone e monumento ai Caduti

L’itinerario alla scoperta delle cose da vedere ad Agnone parte da piazza Unità d’Italia. Il motivo è semplice: qui ho parcheggiato l’auto con la quale sono arrivato in città. Questa piazza è inoltre affiancata alla piazza XX settembre, dove continuano i parcheggi e ci sono delle piccolo aiuole.

Piazza Unità d’Italia si sviluppa su di una pianta trapezoidale e lungo il suo perimetro è arricchita dalle chiome di bassi alberi. Al centro della piazza c’è un piccolo marciapiede con delle panche che termina nel monumento ai Caduti delle guerre mondiali.

Su di una grossa base in pietra sono posizionate due sculture in bronzo: l’allegoria della Morte, in basso, nella quale un soldato aiuta un collega morente, e quella della Vittoria, in alto, con una figura femminile armata di lancia e scudo.

Vecchia chiesa Maria Santissima di Costantinopoli ^

Lungo il perimetro di piazza Unità d’Italia sorge la vecchia chiesa Maria Santissima di Costantinopoli. Questa è conosciuta come vecchia chiesa perché, proprio al di là di piazza XX Settembre, sorge la nuova chiesa Maria Santissima di Costantinopoli, con un’architettura molto più moderna e una forma decisamente particolare.

La vecchia chiesa di Maria Santissima di Costantinopoli rimane comunque aperta e si presenta piccola e compatta. La facciata è interamente costruita in pietra e dalla forma a capanna. Il portale d’ingresso, squadrato e formato da blocchi di pietra chiara, è collegato al piano stradale per via di una manciata di scalini. Al di sopra potrai notare un rosone murato e, più in alto, un ulteriore rosone circolare che dà luce agli interni. Sul fianco sinistro sorge anche il piccolo campanile a vela.

Gli interni sono organizzati su di un’aula unica di forma rettangolare e sulla quale si affacciano diverse nicchie ad arco che contengono statue di Santi. Il soffitto non è più quello originario e, anzi, è stato rifatto con listelli di legno che scaldano l’ambiente attraverso il riflesso della luce delle finestre laterali.

La chiesa è interamente intonacata in bianco e ciò rende ancora più evidente le decorazioni barocche dell’altare.

Fonderia Marinelli ^

La fonderia Marinelli è uno dei simboli della città di Agnone. Con una storia millenaria questa bottega ha partorito importantissime campane, sparse per tutto il mondo: dall’abbazia di Montecassino, alla basilica di San Paolo a Roma, dal santuario di San Giovanni Rotondo a quello quello di Pompei, ma anche in luoghi molto più distanti, quali Gerusalemme, Rio de Janeiro, Buenos Aires e New York.

All’interno della fonderia Marinelli c’è il museo storico della Campana, titolato a Giovanni Paolo II. Questo si snoda proprio all’interno della grande bottega artigiana e presenta una grande collezione di campane che vanno dall’anno Mille fino ai giorni nostri.

Percorrendo i suoi spazi potrai assistere a un video e passeggiare tra icone, disegni, bozzetti, riproduzioni e manoscritti sulle campane e sull’abilità degli artigiani della fonderia Marinelli che stanno continuando a utilizzare vecchissime tradizioni immutate nel tempo per dare vita alle campane odierne. Vedrai anche una campana in stile gotico risalente a circa un millenio fa e fusa proprio qui.

La famiglia Marinelli ha poi avuto il permesso da papa Pio XI, nel 1924, di forgiarsi dello Stemma Pontificio.

La visita termina nella sala dove potrai vedere un mastro campanaro all’opera, oltre ai materiali della bottega in cui puoi vedere le varie fasi di produzione di una campana.

Chiesa di Sant’Antonio Abate ^

Procedi ora fino alla chiesa di Sant’Antonio Abate. Le sue origini sono nel 1128, in epoca normanna. Molto particolare è il fatto che all’epoca solo la facciata della chiesa ricadesse all’interno delle mura cittadine, collegata all’omonima porta, mentre il resto della struttura si sviluppava esternamente.

La facciata presenta un portale con arco ogivale con decorazioni intarsiate con motivi floreali. Questo è uno dei pochi elementi dell’edificio originario arrivato ai giorni nostri. Al di sopra del portale c’è una grande finestra tardo barocca.

Gli interni sono invece organizzati su di un impianto basilicale ad un’unica navata su cui si affacciano diverse cappelle di piccole dimensioni.

Il campanile della chiesa di Sant’Antonio Abate è del 1725, ma ancora oggi risulta essere incompleta, in quanto privo di cuspide. Lungo la sua superificie ci sono diversi fregi che sfruttano la visualizzazione prospettica.

Porta San Nicola ^

Porta San Nicola - Agnone

Giungerai così alla prima delle porte cittadine di Agnone che vedrai durante questo itinerario. Porta San Nicola risale al XII secolo e rappresenta una delle cinque porte di accesso al borgo oroginario.

Porta San Nicola fu anche l’ingresso attraverso il quale i soldati di Alessandro Sforza riuscirono ad assediare Agnone nel luglio del 1463.

Porta San Nicola funge oggi da collegamento tra due case ed è costruita in pietra. Il suo grande arco ogivale consente agilmente il passaggio anche alle auto.

Chiesa di San Nicola ^

Facciata della chiesa di San Nicola ad Agnone
Chiesa e campanile di San NIcola da Bari

A poca distanza da porta San Nicola potrai vedere la chiesa di San Nicola, anch’essa risalente al XII secolo. Si tratta di una delle chiese più antiche di Agnone, insieme ad altre sei, e sorge lungo la strada che collega la chiesa di Sant’Antonio Abate a quella di San Marco Evangelista.

Durante i secoli venne più volte rimaneggiata, facendole perdere l’aspetto classico iniziale. La facciata è piuttosto stretta e semplice. Tra le pietre che la compongono si apre il portale sul quale è scolpito una tiara e le chiavi di San Pietro Apostolo.

Gli interni sono disposti su di un’unica navata con due altari in legno intagliato da parte di artigiani locali.

Particolare è l’alto campanile normanno che affianca la chiesa e la cui sommità è decorata con maioliche gialle e verdi.

Palazzo Tirone ^

Palazzo Tirone - Facciata in mezzo agli alberi

Passeggiando per le vie di Agnone, oltre alle numerosissime chiese, vedrai svariati palazzi storici. Tra questi c’è anche palazzo Tirone, che ti comparirà tra le fronde di alcuni alberi che si affacciano sulla strada.

Palazzo Tirone, come gli altri più importanti della città, è caratterizzato da un portone con un grande arco in pietra decorato con motivi geometrici e uno stemma nobiliare. Questo edificio nasce infatti come residenza nobiliare, mentre oggi è stato diviso in porzioni, ma ancora impiegato come residenza.

L’edificio costruito in pietra si sviluppa per tre piani fuori terra a cui si aggiungono le cantine ed ha dimensioni considerevoli.

Chiesa di San Marco Evangelista ^

Anche la chiesa di San Marco Evangelista è piuttosto antica. Venne costruita nel 1144 su volontà del conte Odorisio Borrello e del figlio Gualtiero e occupa il punto più orientale del centro antico, su di uno sperone roccioso. Quando venne costruita era il momento in cui prendeva vita anche l’omonimo rione San Marco grazie alla presenza dei veneziani.

Questa è la chiesa madre di Agnone e fino al 1884 fu anche l’unica in cui era presente una fonte battesimale per i neonati, poi aggiunta anche alle altre chiese per via del crescente numero di abitanti.

La chiesa di San Marco Evangelista ha una facciata in stile romanico molto semplice, a cui si collega la torre campanaria di dimensioni considerevoli e a base quadrata con cuspide a cipolla. Sulla facciata si apre il portale romanico, che rende particolare la facciata, in pietra bianca e ad arco a tutto sesto. Qui puoi vedere un leone in bassorilievo che, ancora una volta, richiama la Repubblica della Serenissima.

Gli spazi sono organizzati su di un’unica navata, con una pianta quadrilatera irregolare, su cui si aprono diverse cappelle laterali. Il soffitto è a cassettoni in stile barocco veneziano.

Negli interni puoi vedere la statua di San Cristanziano, patrono della città di Agnone. Il suo culto fu importato dai mercanti ascolani che commercializzavano i prodotti in rame provenienti dalle botteghe artigiane locali. Oltre all’altare maggiore in marmo policromo e sormontato da una tela seicentesca con San Marco che scrive il Vangelo, vedrai anche alcuni altari tardo barocchi con intarsi in legno e statue del XV e XVI secolo, oltre che un ostensorio d’argento in colore dorato.

Completano la chiesa di San Marco Evangelista un coro in legno seminavale e le reliquie di Santa Teodora, protrettice della città di Agnone e copatrona insieme a San Cristanziano.

Porta Semiurna ^

Porta Semiurna - Agnone

Raggiungi ora la porta Semiurna, risalente al XII secolo. Questo era l’accesso cittadino più importante alla città di Agnone e al suo fianco sorgeva la sede del Portolano. La porta trova posto in un setto murario di pietra con una copertura inclinata ed ha la forma di un arco ogivale.

La porta Semiurna è arrivata praticamente intatta ai giorni nostri e rappresenta ancora una vivida testimonianza dell’antichità del borgo.

La porta, di cui si vede ancora lo scasso, veniva chiusa per proteggere la città dai briganti e dagli assedi di eserciti oppure in occasione di cordoni sanitari.

Chiesa di San Pietro Apostolo ^

La prossima tappa è la chiesa di San Pietro Apostolo, risalente al X secolo. Il suo aspetto è però più recente e legato a diverse ricostruzioni e ristrutturazioni. Nonostante ciò rappresenta la chiesa più antica di tutta Agnone.

Ogni anno, nella data del 21 novembre, è al centro delle celebrazioni della festa della Madonna delle Grazie, quando si rinnova l’antica tradizione della pastorale, anche nota come Natale Aragonese.

La facciata ha una forma semplice e rettangolare, suddivisa in grandi riquadri grazie l’utilizzo di paraste. L’intera struttura è in pietra calcarea e, al pian terreno, si apre il grande portone incorniciato in pietra chiara, con sopra, il timpano spezzato. Scorrendo verticalmente la chiesa potrai notare due finestre rettangolari che danno luce agli interni.

Gli spazi interni della chiesa di San Pietro Apostolo sono disposti su di un’unica navata e conservano al loro interno dei pregevoli altari in legno del seicento.

Chiesa di Sant’Amico ^

Facciata della chiesa di Sant'Amico - Agnone
Interni della chiesa di Sant'Amico

A poca distanza dalla chiesa di San Pietro Apostolo c’è la chiesa di Sant’Amico. Risale al XII secolo, ma ha preso il posto del più antico tempio dei Gentili, che era dedicato a Marte.

Sant’Amico era il santo abate della badia di San Pietro Avellano, morto all’età di 120 anni. All’interno della chiesa è conservata la pace di Sant’Amico, risalente al 1520 e fatta baciare dai fedeli durante le feste principali. Questa è una tavoletta in argento del 1520 che raffigura la scena in cui Gesù, deposto dalla croce, viene accolto dalla Madonna.

La facciata rinascimentale è divisa verticalmente in due sezioni grazie a una cornice. Nella parte bassa si apre il grande portale di accesso con timpano spezzato, mentre nella parte alta c’è una grande finestra rettangolare, sormontata da una piccola monofora.

La chiesa di Sant’Amico ha una pianta a croce greca irregolare, dove il transetto è piuttosto ampio. Ciò fa pensare al fatto che durante i secoli gli siano stati ruotati durante alcuni interventi di ristrutturazione. Gli interni sono decorati in stile rinascimentale.

Leone Veneziano ^

A questo punto dell’itinerario tra le cose da vedere ad Agnone ti trovi nell’antico quartiere veneziano, oggi conosciuto come quartiere Ripa. Lo puoi capire anche dai numerosi simboli sulle chiese e sui palazzi intorno a te. E quale icona, più di tutte le altre, rappresenta la Serenissima? Certamente il suo leone veneziano.

Alzando gli occhi potrai trovare il leone rampante sparso un po’ ovunque, è davvero impressionante il numero di volte con cui ricorre questo simbolo. Dalle statue che sembrano emergere dalle facciate della case, a quelli scolpiti su bifore o architravi. Insomma non c’è dubbio che, nonostante ci troviamo a centinaia di chilometri di distanza da Venezia, l’influsso di questa città è vivo ancora oggi dal XII secolo.

Belvedere La Ripa ^

Panorama dal belvedere La Ripa - Agnone

Dove l’antico quartiere veneziano si apre sulla vallata sottostante, in una specie di appendice che si allunga verso sud, c’è il belvedere La Ripa.

Questo punto panoramico è un grande parco dove durante le belle giornate troverai numerosi bambini a giocare tra altalene e un grande prato. L’intero parco è costruito sulla rupe che scende a strapiombo sulla vallata e il grande spazio verde è circondato da un sentiero lastricato da cui puoi vedere, oltre che la verde vallata sottostante, anche le montagne che circondano la città di Agnone.

Dal belvedere La Ripa potrai notare chiaramente anche il viadotto che conduce in città, principale via d’accesso ad Agnone.

Antica Bottega Orafa ^

Tornando verso il cuore del centro storico di Agnone passerai davanti al palazzo dei Conti Minutolo, o palazzo Nuonno. Questo edificio duecentesco venne costruito nel periodo di influsso veneziano sulla città.

Nell’ottocento vi venne aperta una bottega orafa, appartenuta al maestro orafo Ruggiero Carlomagno. Tramite le generazioni successive la bottega è rimasta aperta fino agli anni sessanta. Al suo interno venivano seguite tutte le fasi di lavorazione dell’oro, dalla fusione nel crogiolo alla laminatura, dalla trafilatura allo stampo, dalla pulitura fino alla creazione dei gioielli. Ancora oggi al suo interno conserva i suoi arredi e i suoi attrezzi.

Il palazzo Nuonno fa angolo e presenta le facciata costruite interamente in pietra. Su di un lato si apre il classico ingresso delle botteghe, sagomato per poter esporre le merci. L’altro lato ha invece numerose finestre, oggi murate, e ancora una volta il Leone di San Marco posizionato su di una colonna inglobata nelle mura.

Quest’edificio è conosciuto anche come palazzo dei fantasmi, per gli strani fenomeni che si narrano avvengano al suo interno.

Chiesa di San Francesco ^

Nel cuore del centro storico di Agnone troverai anche la chiesa di San Francesco, dichiarata monumento nazionale nel 1926. La chiesa nacque nel 1343 su volontà dei frati minori conventuali.

La chiesa di San Francesco ha una facciata che ancora oggi rivela l’originario stile gotico, dal portale al rosone. Anche qui potrai vedere l’influsso veneziano sulla città, come nel decoro di una corona intorno al rosone che poggia su sottili colonne sorrette da due leoni.

Notevole è anche la cupola a tamburo aggiunta alla chiesa agli inizi del settecento, mentre al secolo precedente risale il campanile.

Gli interni della chiesa di San Francesco sono stati rivisti tra il seicento e il settecento e oggi sono formati da un’unica navata decorata in stile barocco. Su questo spazio si affacciano ben undici altari a cappella, divisi con pilastri gli uni dagli altri. Qui sono sepolti alcuni nobili e religiosi di Agnone.
Tra le opere più notevoli ci sono la Tavola dell’Assunta, un dipinto cinquecentesco della scuola del Beato Angelico, e l’altare dell’Annunziata che rappresenta una significativa opera d’intarsio. Oltre alla balaustra che separa l’altare maggiore c’è un bellissimo coro ligneo intagliato.

Al fianco della chiesa di San Francesco sorge il convento che, durante gli scorsi secoli, era piuttosto ricco. Nel settecento possedeva ben tre vigne, un mulino, sei botteghe e numerosi ettari di terreno. Un portale barocco dà accesso a questi spazi che si sviluppano su due piani e che si affacciano su di un chiostro interno.

Chiesa di Santa Croce ^

Facciata della strana chiesa di Santa Croce - Agnone

La chiesa di Santa Croce ha invece una forma decisamente particolare. Passandoci davanti un occhio non attento potrebbe non notare che si tratta di una chiesa a causa della sua forma decisamente squadrata e priva di orpelli.

L’intera struttura è costruita in pietra a vista, con pietre squadrate sugli angoli. Solo il portone di ingresso tradisce l’importanza dell’edificio. Questo è infatti accolto da una cornice in pietra che sorregge un timpano spezzato. In mezzo potrai vedere tre teschi e una croce in pietra locale.

La pianta della chiesa di Santa Croce è a croce gotica, con transetto e presbiterio. Visitandola troverai diverse opere di artigianato locale, come gli altari in marmo intarsiati, il confessionale e un organo in legno intagliato.

Chiesa di San Biase ^

Facciata della chiesa di San Biase

Come avrai avuto modo di capire, Agnone è la città delle chiese. È incredibile quante ce ne siano nell’arco di pochi passi. La chiesa di San Biase è la prossima tappa. Nonostante il suo aspetto, questa risale al VII secolo, quando fu costruita in mezzo a un bosco sacro di abeti appartenente al monastero di San Pietro Avellana. Nel tempo la chiesa è cambiata molto, così come la città di Agnone che l’ha inglobata.

Oggi la facciata della chiesa si presenta divisa in tre sezioni sia verticalmente che orizzonalmente. Il portone è dotato di un timpano triangolare sul quale si apre una monofora e una finestra. Quattro lesene scandiscono lo spazio e si spezzano in cornici che dividono in tre sezioni verticali la facciata, sormontata da un grande frontone triangolare.

Gli interni sono chiari e disposti su di un’unica navata con cappelle laterali.

Piazza Plebiscito ^

Giungerai così in piazza Plebiscito, uno dei luoghi più belli di tutta Agnone. La sua pavimentazione in pendenza accoglie una piccola fontana ottocentesca, nota come fontana dei quattro grifoni, e la facciata di diversi palazzi storici, tra cui abitazioni, il Caffè Letterario, alcuni ristoranti, il palazzo del Governatore e il palazzo dei conti Martisciano.

Piazza Plebiscito è il cuore del borgo antico cittadino ed è qui che da secoli si svolge il mercato. Questa è conosciuta anche piazza del Tomolo, per via di una pietra di misura che era posizionata qui e che serviva come riferimento per la vendita delle granaglie. Solo nel 1860 cambiò di nome, per omaggiare il voto popolare di annessione all’Italia.

Chiesa della Santissima Trinità o San Giacomo Apostolo ^

Su piazza Plebiscito si affaccia la chiesa della Santissima Trinità, anche conosciuta come chiesa di San Giacomo Apostolo, di cui prese il posto. Questa risale al duecento ed è direttamente collegata alla confraternita della Trinità.

La facciata della chiesa si sviluppa in verticale e nella parte più bassa, oltre che negli angoli, ha un decoro pietra a vista. La parte più alta è invece intonacata di un colore chiaro e presenta una grande finestra rettangolare. Al di sotto un grande portale rettangolare è incorniciato in pietra liscia e dotato di architrave con un timpano semicircolare.
Il campanile, che sorge nella parte posteriore, venne realizzato successivamente alla chiesa, nel 1895.

Gli interni presentano un’unica navata di forma rettangolare chiusa da un tetto a due falde. L’apparato decorativo è piuttosto ricco, nonostante un po’ buio, e dotato di numerosissimi affreschi.

La chiesa della Santissima Trinità è il luogo in cui l’ultima domenica di aprile si celebra l’incoronata che rievoca il ritorno dei pastori dalla Puglia, dopo il periodo di transumanza.

Palazzo Bonanni ^

Palazzo Bonanni - Agnone

Procedi nell’itinerario tra le cose da vedere ad Agnone con palazzo Bonanni. Questo grandissimo palazzo duecentesco è servito a innumerevoli funzioni durante i secoli. Nel 1881 è stato rinominato collegio Bonanni, perché ospitò gli studenti della Regia Scuola Tecnica, ritenuta una delle migliori in Italia da lì a pochi anni.

Ma già prima di questo era un importantissimo palazzo. Ad esempio in epoca quattrocentesca ospitò Giovanna II, la regina di Napoli durante un periodo di riposo trascorso ad Agnone. Ancora oggi palazzo Bonanni rappresenta uno dei palazzi nobiliari cittadini meglio conservati.

Oggi al suo interno si vuole aprire un grande museo.

Chiesa della Santissima Annunziata ^

Stiamo arrivando verso la fine dell’itinerario tra le cose da vedere ad Agnone. La prossima tappa è la chiesa della Santissima Annunziata o chiesa del Carmelo.

Risalente agli inizi del cinquecento, come testimoniato dalla data incisa su di una lastra murata nella parete esterna del campanile. È collegata alla confraternita Maria Santissima del Carmine e contigua al convento dei padri Filippini.

La facciata della chiesa della Santissima Annunziata è il risultato di diversi rimaneggiamenti dell’edificio. Si sviluppa in verticale ed è in stile neoclassico. Dopo una breve scalinata puoi giungere al portale di ingresso, dalla forma squadrata e contenuta tra due coppie di paraste che sorreggono la parte superiore della facciata. Qui continua la presenza delle paraste e, in mezzo, puoi vedere una grande finestre rettangolare. Ancora al di sopra c’è un frontone triangolare che contiene un piccolo orologio.

Gli interni sono disposti su di un’unica navata con cappelle laterali caratterizzati da alti archi a tutto sesto. I decori sono in stile barocco e tra questi puoi vedere anche una statua settecentesca della Madonna, nel secondo altare di destra.

Al suo interno accolse le spoglie di San Francesco Caracciolo, che vennero esposte al pubblico e a cui, secondo la leggenda, fu prelevato il cuore e nascosto in un luogo segreto all’interno del convento da Don Francesco De Bonis nel 1633.

Chiesa di Sant’Emidio ^

Tra le chiese più particolari di tutta Agnone c’è senza dubbio la chiesa di Sant’Emidio. Fondata nel duecento era originariamente adibita ad oratorio benedettino.

La facciata conserva un enorme rosone circolare sormontato da una piccola cornice e, al di sotto, il grande portone di ingresso sollevato dal piano stradale attraverso qualche scalino. L’arco ogivale del portone è sottolineato da una serie di colonnine e decori geometrici, mentre a lato trova posto una croce stazionaria. Sulla sommità delle decorazioni del portone c’è un piccolo agnello, che rappresenta il simbolo dei lanai di Ascoli Piceno. Furono proprio loro, che avevano grossi rapporti commerciali con la città per la compravendita di tessuti, a titolare la chiesa al Santo protettore dai terremoti.

La facciata in stile romanico gotico pugliese risale agli inizi del duecento e rende l’ingresso alla chiesa di Sant’Emidio il più artistico tra quelli di tutte le chiese di Agnone.

Entrando nella chiesa di Sant’Emidio ti accorgerai della sua assimetria. Gli interni sono infatti disposti su due navate, quella originaria a sinistra e una aggiunta successivamente, a destra, sfruttando le mura di cinta del secondo ampliamento urbanistico della città. La navata di destra presenta un soffitto a cassettoni, mentre quella sinistra è a capriate, probabilmente ritenute antisismiche all’epoca. Gli archi che dividono le due navate erano inizialmente l’accesso a due cappelle.

Adiacente alla chiesa di Sant’Emidio c’è anche la biblioteca Emidiana, che conserva il manoscritto “Statua Capitula Terre Angioini“, lasciato ad Agnone da San Bernardino da Siena e da San Giovanni da Capestrano.

Chiesa di Maiella San Pietro Celestino ^

L’ultima chiesa che incontrerai durante questo itinerario tra le cose da vedere ad Agnone è la chiesa di Maiella San Pietro Celestino, risalente al XIII secolo. Venne infatti consacrata nel 1232, quando era collegata a un monastero fondato da San Pietro Celestino.

La leggenda narra che quando il Santo si avvicinò alla chiesa, si spalancarono le porte da sole e iniziarono a suonare a festa le campagne.

Particolare è sapere che durante l’epidemia di peste del 1656, la chiesa di Maiella San Pietro Celestino ricoprì il ruolo di lazzaretto.

Piazza Vittoria ^

Piazza Vittoria di Agnone e monumento a Libero Serafini

L’itinerario alla scoperta delle cose da vedere ad Agnone si conclude in piazza Vittoria. Questa è la piazza che dà accesso al centro storico della città, e consiste in un grosso incrocio stradale.

Al centro di piazza Vittoria svetta l’obelisco del monumento a Libero Serafini. Il tozzo obelisco in pietra grigia termina con una stella, mentre alla base c’è una statua che rappresenta un’aquila in bronzo che tiene una bandiera tra gli artigli. Il monumento commemora il patriota dei primi dell’ottocento. Libero Serafini era un notaio e sindaco durante l’epoca della repubblica partenopea, giustiziato dopo la restaurazione borbonica per avere abbracciato le idee della rivoluzione francese.

Su piazza Vittoria si affacciano diverse abitazioni e palazzi antichi. Da qui parte anche il viale XI febbraio che sale fino alla chiesa di Sant’Antonio Abate e che avrai probabilmente percorso all’inizio di questo itinerario alla scoperta di Agnone.

Mappa dell’itinerario tra le cose da vedere ad Agnone ^

Ecco la mappa dell’itinerario tra le cose da vedere ad Agnone. Puoi seguirla interamente a piedi, scoprendo la città in una lunga e piacevole passeggiata.

Dove dormire ad Agnone ^

Agnone è una località a metà tra borgo e città. È molto conosciuta per la sua produzione di campane e ciò la rende anche un richiamo turistico. Per questo motivo dispone di diverse sistemazioni per i turisti sia nel centro storico che nella vicinanze.

Se desideri vistare ad Agnone e vuoi dormire il più vicino possibile alla città, non avrai problemi a trovare un hotel o un bed and breakfast. Io ti consiglio di sceglierne uno alle porte del centro storico, così da poter comodamente parcheggiare l’automobile. A questo link trovi le sistemazioni disponibili in città.

Tuttavia, se come me stai visitando Agnone all’interno di un viaggio itinerante per il Molise, puoi considerare che starai in città da mezza giornata a una giornata. Per questo motivo quindi, io ho scelto di non soggiornare qui, ma in una posizione più comoda per visitare anche gli altri borghi e meraviglie naturali di questa zona. Un buon compromesso è la città di Isernia, che dista 45 minuti da Agnone. Qui trovi le numerose strutture disponibili ad Isernia.

Personalmente ho scelto questo bed and breakfast ai piedi del borgo (da visitare!) di Fornelli. Le camere sono piuttosto nuove, è dotato di ampio parcheggio e la colazione è davvero ricca.

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Agnone - Cosa Vedere in Un GiornoScopri l'itinerario completo e dettagliato delle cose da vedere ad Agnone, con mappa, fotografie e descrizioni delle attrazioni.https://www.lorenzotaccioli.it/agnone-cosa-vedere-in-un-giorno/
Lorenzo Taccioli