Sul piano dell’arte contemporanea a Milano, dal 2015 si affaccia una nuova realtà: l’Armani Silos è infatti uno spazio adibito a mostre temporanee di arte contemporanea, unito alla collezione permanente sulle collezioni di moda di Giorgio Armani.
Come arrivare all’Armani Silos
L’architettura degli Armani Silos
Mostre Temporanee all’Armani Silos
La mostra permanente sui vestiti di Giorgio Armani
Lo Stile Androgino – Primo Piano
Accessori – Primo Piano
Le Etnie – Secondo Piano
Stars – Terzo Piano
Archivio Digitale – Terzo Piano
Organizzare la visita
L’Armani Silos si trova a Milano, in via Bergognone 40, una bella via dal verde curato e sulla quale si affacciano importanti palazzi dirigenziali e molto curati. Siamo nella zona conosciuta come Design District e lungo tutta la via sono disponibili parcheggi pubblici, ma come spesso accade a Milano, trovare un posto libero potrebbe trasformarsi in una lotteria.
Se si decide di arrivare con i mezzi pubblici, saggia decisione, ci sono diverse possibilità, tutte molto comode:
Un’ulteriore possibilità è data dal bike sharing. A pochissimi passi dall’Armani Silos si trova una stazione di Bike Mi, si tratta della stazione 164 tra via Bergognone e via Tortona in Largo delle Culture.
Una volta giunti in via Bergognone sarà impossibile non riconoscere l’Armani Silos, che si contraddistingue per l’architettura bianca, le cui forme ripetitive della facciata emergono dagli alberi e dal verde della siepe che segue il profilo dello stabile.
Il progetto architettonico dell’Armani Silos è stato seguito in prima persona anche da Giorgio Armani, che è andato alla ricerca di un forte rigore, di uno stile razionale e di un’architettura sobria e monumentale.
Nella creazione del nuovo spazio Armani ha deciso di conservare la sagoma originale di questo luogo, fortemente legata alla sua iniziale funzione. Qui erano infatti presenti dei silos: un deposito di granaglie di una grande industria multinazionale (Nestlé). L’edificio venne costruito nel 1950 e, in seguito all’ultima ristrutturazione, sviluppa una superficie di 4.500 metri quadrati distribuiti su quattro piani.
Differentemente dall’aspetto originario è stata inserita una fascia di finestre nella parte alta della facciata, quasi a voler ricordare una corona che cinge i piani alti di questo palazzo. Lo spazio interno ricorda lo schema distributivo di una basilica, con un foro al centro dal quale partono le scale e sul quale si affacciano le sale di ogni piano divise su una sorta di due navate laterali. Gli spazi sono molto ampi e regolari: grandi stanze squadrate permettono di allestire facilmente le mostre, modulandone gli spazi.
Lo stile interno è piuttosto minimale e ai soffitti dipinti di nero, con le tubature e gli impianti dello stesso colore e a vista, si contrappongono le pareti e i pavimenti in cemento di colore grigio.
Al piano terra è presente il gift shop, separato dall’ingresso attraverso un grande muro retroilluminato. A seguire si trova la stanza riservata alla biglietteria, con l’accesso ai servizi igienici, e poi l’intero piano terra dedicato alle mostre temporanee. Durante la mia visita si trova in mostra Racconti Immaginari di Paolo Ventura.
Al piano terra è presente anche un piccolo spazio per la caffetteria, che si affaccia sull’esterno, dotato di ombrelloni e diversi tavoli.
Salendo, si trovano altri tre piani superiori delle stesse identiche dimensioni tra loro. Questi piani sono riservati alla mostra permanente sul genio e la creatività di Giorgio Armani.
Ogni volta in cui capito in palazzi di questo genere, dove l’estetica e il design giocano una parte fondamentale, sono incuriosito nello scoprire i bagni. In un ambiente rigoroso e asettico come quello dell’Armani Silos non so bene cosa aspettarmi e così, varcando la porta, mi ritrovo davanti una stanza totalmente Black & Gold.
L’intero piano terra dell’Armani Silos è dedicato a mostre temporanee, di arte contemporanea, che si susseguono nei mesi creando un’ulteriore scelta sul panorama artistico di Milano e che segue l’esempio di altre case di moda, come Prada con la sua Fondazione Prada e l’Osservatorio Prada.
La mostra permanente sui vestiti e gli abiti di Giorgio Armani, si sviluppa dal secondo al quarto piano dell’Armani Silos. All’ultimo piano si trova anche una sezione dedicata all’archivio digitale, dove è possibile navigare attraverso appositi computer nelle collezioni dello stilista piacentino. In questa stanza è presente anche uno spazio separato in cui vengono proiettati gli spot televisivi che in tutti questi anni hanno accompagnato il brand Armani.
Io non sono un appassionato di moda e, con ogni probabilità, non sarei mai entrato in questo edificio se non fosse per la mia curiosità verso l’architettura, e per l’occasione che mi si è presentata di unire la visita alla mostra di Paolo Ventura. Già che c’ero, quindi, ho fatto una passeggiata tra la vastissima collezione di abiti (oltre 600) e accessori (circa 200) che ripercorrono la storia del brand Armani dagli anni ottanta ad oggi.
La collezione non segue un ordine cronologico, ma è stata pensata suddivisa per tematismi che seguono le suggestioni attraverso le quali Giorgio Armani ha dato vita alle sue creazioni.
Percorrendo la scalinata centrale dell’Armani Silos arriviamo al primo piano. Nelle sale che si susseguono viene raccontato l’amore di Giorgio Armani per lo stile androgino. A tal proposito Armani ha affermato “Trovo lo stile androgino carico di un fascino misterioso e seducente”. Non a caso nelle collezioni di questo stilista si ritrova un ricorrente concetto di pulizia e semplicità.
Nello sviluppare le collezioni donna, Armani ha spesso attinto dallo stile più rigoroso maschile, declinando i capi sulla femminilità e sull’eleganza tipicamente femminile. Conscio di questa tendenza l’ha innalzata ad elemento distintivo, ribadendo “Il gioco della fusione di maschile e femminile è da sempre uno dei caratteri del mio stile. Penso che una donna in abiti di taglio maschile sia quanto mai intrigante.”.
Il primo piano, così come quelli successivi, si sviluppano tutto intorno al foro centrale, che si affaccia verso il piano terra.
In una stanza separata, accessibile su tre lati, si trovano diverse decine di accessori creati da Giorgio Armani. Tra collane colorate, borsette compatte e anelli, spille e chi più ne ha più ne metta, ci sono anche delle bellissime confezioni di profumi.
Tutti questi accessori sono disposti su teche in vetro illuminate dall’interno e costantemente presidiate dal personale di Armani Silos.
Dopo aver girato l’intera selezione di abiti, maschili e femminili, e accessori procediamo verso il piano superiore.
Giorgio Armani, a quanto apprendo guardando questa mostra, è stato spesso attirato dalle culture non occidentali e questo lo si ritrova in diverse collezioni. Tra i luoghi che più hanno ispirato lo stilista si trovano l’Africa, il Giappone, la Cina, la Siria, l’India, la Persia, l’Arabia e la Polinesia. Ciò che ha attirato Armani di queste culture, oltre i colori e i tagli, è il concetto di abito senza tempo, non influenzato dalla moda, che diventa archetipo di eleganza assoluta.
Sulle etnie e su come queste abbiano esercitato un grosso fascino sulle sue creazioni, Armani dice: “Nella mia ricerca di moda pura, ho sempre avvertito una naturale affinità con etnie lontane, con modi di vivere l’abito che hanno la perfezione senza tempo dell’archetipo e l’eleganza assoluta di ciò che ha superato la storia senza corrompersi, diventandone parte, per sempre. C’è un’allure speciale negli abiti tradizionali dei popoli, nel gusto sempre singolare della decorazione e della linea, nella ricchezza dei colori e nella portabilità. C’è anche poesia, almeno ai miei occhi di viaggiatore della fantasia, che si lascia trasportare dalle onde del pensiero e dello stile. Evitando la citazione tale e quale di forme, stili e decori, preferisco la reinterpretazione insieme decisa e sfumata. È questa la mia personale idea di esotismo: immaginare e reinterpretare l’altrove, cogliendone la purezza, la capacità di emozionare.”
Arriviamo all’ultimo piano, quello più luccicante, attraverso la scalinata interna che vista dall’alto sembra quasi diventare un labirinto di corridoi e alti spazi sgombri e lineari.
In quest’ultimo piano, per oltre metà della sua superficie, si trovano gli abiti che hanno vestito le stars di Hollywood e non solo. C’è un fortissimo legame tra Giorgio Armani e il mondo del cinema e dello spettacolo, avendo vestito – e continuando a farlo – svariati divi e dive che diventano inevitabilmente suoi amici ed estimatori.
“La notte degli Oscar, con il red carpet che la precede, è da sempre per me un momento di grande emozione: perché amo il cinema e perché con Hollywood ho un rapporto privilegiato.
Quando ho cominciato a vestire le star di Hollywood, era un momento di forte e generalizzato cambiamento. Gli attori desideravano indossare capi che li esaltassero, ma che non fossero travestimenti, ed era esattamente il tipo di rivoluzione che io stavo portando avanti con la mia moda. Il dialogo è nato in modo spontaneo e naturale. E ancora oggi le star del cinema trovano nei miei abiti un mezzo per esprimersi al meglio e mettere in risalto la loro personalità”, è quanto affermato da Giorgio Armani relativamente agli abiti progettati appositamente per questi grandi divi.
Al terzo piano dell’Armani Silos si trova un’accurata selezione di questi abiti, dove paillettes ed elementi luccicanti si alternano ad abiti più semplici e longilinei, ma mai banali.
L’archivio di una casa di moda rappresenta un po’ il filo conduttore del processo creativo che dà origine alle due collezioni che di anno in anno si susseguono. L’archivio digitale nasce allo scopo di fornire al visitatore una chiave di lettura delle collezioni di Giorgio Armani comprendendo appieno il processo di progettazione degli abiti e il metodo di lavoro dello stilista.
L’archivio è fruibile attraverso diversi computer messi a disposizione in un’ala del terzo piano dell’Armani Silos e apre l’accesso a circa mille outfit suddivisi in stagioni e collezioni. In totale si possono vedere circa duemila tra capi e accessori e svariati bozzetti, oltre a materiale pubblicitario.
In una sezione dedicata e divisa dai computer, è possibile sedersi e godere delle pubblicità che negli anni si sono susseguite sulle televisioni, su internet e sulle copertine giornalistiche.
L’estrema facilità con la quale raggiungere la sede dell’Armani Silos, unito ad un edificio dall’architettura pulita e minimale e alle collezioni che contiene, non possono che essere un ottimo richiamo per gli amanti della moda. Se invece non lo siete particolarmente, potete approfittare di qualche mostra accattivante per visitare anche il resto del palazzo.
Il biglietto di ingresso alla mostra vi permetterà infatti di visitare anche la collezione permanente del palazzo e i vari piani dell’edificio. Sul sito ufficiale dell’Armani Silos sono disponibili informazioni dettagliate sui costi di ingresso e orari di apertura.