Bassano del Grappa

Arriviamo a Bassano del Grappa nel tardo pomeriggio, perciò abbiamo giusto poche ore per visitarne il centro prima che scenda la sera.  Non so bene il motivo, ma avevo sempre pensato a Bassano come ad una nebbiosa città industriale del nord-est Italia, senza mai informarmi realmente, perciò la sorpresa nel vedere questo paese è stata doppiamente piacevole.

A Bassano sono state trovate tracce di insediamenti antecedenti l’epoca romana, ma anzi risalenti ad un periodo tra l’XI ed il IX secolo A.C. Nel 1400 poi, come tutta l’area circostante, divenne anch’essa parte della Repubblica di Venezia ma senza subire particolari sconvolgimenti, come successe invece a Bergamo.

Lasciata la macchina poco fuori il centro storico la prima cosa che vediamo da un ponte parallelo è il Ponte degli Alpini (o Ponte Vecchio), che permette di raggiungere la parte più antica della città passando sul fiume Brenta.

La struttura attuale del ponte deriva dalla progettazione di Andrea Palladio (risalente alla seconda metà del 1500). Anche se una piena distrusse il ponte intorno al 1750, questo venne ricostruito secondo l’aspetto originale. Inizialmente il progetto del Palladio era quello di un ponte in pietra totalmente diverso da quello attuale, ma l’idea venne bocciata dal consiglio cittadino perché troppo diversa dal ponte precedentemente esistente (del 1200) anch’esso distrutto dal Brenta.

Il nome attuale “Ponte degli Alpini“, deriva dal fatto che durante la seconda guerra mondiale il ponte fu nuovamente distrutto in una lotta partigiana contro i tedeschi e proprio in quel momento tutta la popolazione, ma soprattutto gli Alpini si impegnarono per ricostruirlo nuovamente e questo venne riconosciuto in un discorso dell’allora presidente del consiglio Alcide De Gasperi.

Il ponte (pedonale) è sicuramente l’icona di Bassano del Grappa ed è effettivamente unico nel suo genere: la struttura è totalmente in legno e ci si può passeggiare tranquillamente anche in una giornata di pioggia grazie alla sua copertura.

Noi ci arriviamo e lo attraversiamo per raggiungere il resto del centro storico. Da qui sopra è possibile ammirare le case che si affacciano sul Brenta ed anche un magnifico giardino estremamente curato.

Ci fermiamo subito per un veloce aperitivo e ripartiamo in salita per le vie storiche, fino ad arrivare al castello degli Ezzelini. Già intorno all’anno 1000 esisteva la chiesa di Santa Maria, interna al castello e nei secoli successivi furono costruite le mura di fortificazione che costituiscono il castello e che sarebbero servite per proteggere la popolazione e le derrate alimentari in caso di attacchi.

Passeggiando ancora nella parte alta del centro, attraversando piazza Terraglio e soffermandoci qualche minuto sul panorama sul Brenta, raggiungiamo la piazza Garibaldi che ospita la chiesa di San Francesco con il suo particolare ingresso, costruita nella seconda metà del 1100 sembrerebbe essere il frutto di un voto: Ezzelino II di ritorno dalla Seconda Crociata incappò in una furiosa tempesta e si ripromise che, se fosse tornato vivo, avrebbe reso omaggio alla Madonna; così fu con la costruzione della chiesa a cui in un secondo momento venne cambiato il nome dai frati che vi si insediarono. Piazza Garibaldi è conosciuta anche come piazza della Fontana o piazza delle Erbe, per il consueto mercato degli ortaggi che vi si è tenuto per secoli.

Adiacente a piazza Garibaldi si trova piazza Libertà che ha tutta l’aria di essere la piazza principale di Bassano del Grappa. La piazza, già nota come piazza dei Signori, è stata ottenuta riempendo il fossato attorno alla seconda cinta muraria dell’antico paese.

Nella piazza si possono vedere due colonne su cui campeggiano altrettante statue, una delle quali è il Leone di San Marco, a ricordo del dominio della repubblica di Venezia sul territorio. Su questa piazza si affacciano i più bei palazzi di tutto Bassano del Grappa: quelli dell’antica Stamperia Remondini, la loggia del comune ed anche la chiarissima facciata della chiesa di San Giovanni Battista.

La sera si fa sempre più scura, perciò è ora di riporre la macchina fotografica e di fermarsi per cenare in uno dei numerosi locali sparsi per la città.

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Bassano del GrappaA Bassano del Grappa, alla scoperta delle origini del Ponte degli Alpini e del Castello degli Ezzelini. Nelle foto anche la bellissima Piazza della Libertà.https://www.lorenzotaccioli.it/bassano-del-grappa/
Lorenzo Taccioli