Porto di Bellano su Lago di Como - Provincia di Lecco

Dopo la visita al suggestivo Orrido di Bellano, una profonda gola scavata dal torrente Pioverna che scende fino al Lago di Como, decidiamo di visitare il centro storico e il lungolago di questa bella cittadina in provincia di Lecco e bagnata dal Lario (altro nome del Lago di Como).

Ci troviamo circa all’ora di pranzo e dopo la passeggiata in mezzo alla natura cominciamo a sentire un languorino. Decidiamo di fare un breve tratto a piedi, che ci porterà fino all’ingresso del Sacrario di San Rocco  per poi rifocillarci in una delle tante osterie e ristorantini che si trovano nella città lacustre.

Come Arrivare a Bellano ^

Arrivare a Bellano è piuttosto semplice. Se non avessi già letto come arrivare all’Orrido, che si trova in pieno centro nella cittadina di Bellano, devi sapere che ci troviamo sulla sponda orientale del Lago di Como, in provincia di Lecco, nella parte più a nord del territorio provinciale a circa mezz’oretta dalla città di Lecco.

Da Lecco si può percorrere la strada panoramica sul lungolago oppure quella superiore, la strada statale 36, che si muove su di un livello rialzato ed è leggermente più veloce. Ovviamente bisogna percorrere entrambe entrambe in direzione nord.

Arrivati all’altezza di Bellano si prende la strada provinciale 62 che scende con qualche tornante verso la sponda del Lago di Como in un dislivello abbastanza marcato, ma che già dall’inizio regala degli ottimi scorsi sul Lario.

Pranzo a Bellano ^

Ci troviamo a Bellano all’incirca ad ora di pranzo e, affamati da una passeggiata all’interno dell’Orrido, non vediamo l’ora di mettere qualcosa sotto i denti. Già durante il tragitto per la prima destinazione avevamo identificato una piccola locanda che aveva attirato la nostra attenzione e che ci sembrava interessante.

Non è complicato trovare un posto dove pranzare a Bellano: i numerosi turisti che animano la cittadina hanno fatto sì che nascessero diverse osterie e ristoranti dove rifocillarsi; molti si trovano sul lungolago ma non ne mancano anche nelle vie più interne del centro storico.

Noi, dopo una veloce occhiata a Trip Advisor, optiamo per la Taverna Malanotte. Ci aveva colpito la vetrina e l’atmosfera di una volta che si poteva ammirare già da dietro i vetri dell’ingresso. Si tratta di una taverna abbastanza piccola, dove lavorano tre persone. La scelta di piatti è limitata e il servizio abbastanza lento, anche a causa di una sola piastra disponibile per scaldare il pane e altre pietanze, ma il cibo è buono e il servizio cortese. Insomma si tratta di un’ottima opzione a patto di non avere fretta, soprattutto se il locale è già mezzo pieno.

Cosa Vedere a Bellano ^

Dopo il pranzo decidiamo di visitare con calma la cittadina di Bellano, per vivere anche le classiche atmosfere del Lago di Como. Come le tante città lacustri che ho visitato anche questa è abbastanza piccola e ci permette di visitarla in poco tempo, lasciando spazio anche ad altre destinazioni poco distanti e sempre affacciate sul lago.

Orrido di Bellano ^

Ci troviamo in questa città con la scusa di visitare l’Orrido di Bellano. Si tratta di un bello spettacolo naturale il cui ingresso si trova all’interno del centro storico, quindi è comodamente raggiungibile a piedi una volta parcheggiata l’automobile.

L’Orrido di Bellano è una bella e antica gola scavata dal torrente Pioverna durante numerosi secoli. Il comune ha ben pensato di valorizzare questo luogo aggiungendo delle lunghe passerelle in legno ancorate alla roccia che permettono di visitare tutto il parco, fino all’arrivo ad una cascatella principale. Qui sarebbe possibile fermarsi anche per un pic-nic o un po’ di tempo in relax.

Sacrario di San Rocco ^

Usciti dall’Orrido di Bellano, raggiungibile dopo una breve scalinata, decidiamo di proseguire la salita per la scalinata anziché tornare subito in direzione del centro storico.

A metà della salita troviamo il Sacrario di San Rocco più o meno in corrispondenza del punto in cui il torrente Pioverna si tuffa all’interno dell’orrido. Si tratta di una chiesa antica, risalente addirittura al 1489 e convertita nel 1969 in sacrario dedicato ai caduti di guerra.

L’attuale chiesa adotta uno stile settecentesco ed ha dimensioni piuttosto raccolte. Quello che più sorprende però, è ciò che troviamo nel portico antistante l’ingresso e cioè due grandi bombe proprio ai lati del portone sul quale fa bella mostra di se la data del 1489 a ricordarne la costruzione. Queste bombe, risalenti alla prima guerra mondiale, furono donate nel 1991 alla città di Bellano da parte della città di Chiavenna e vennero posizionate qui proprio perché la chiesa di San Rocco e Sebastiano al Ponte commemora i caduti bellanesi.

All’interno della chiesa di San Rocco si trovano infatti alcune targhe di pietra con scritti i nomi dei caduti in caratteri dorati.

Centro Storico ^

Scesa la lunga scalinata che ci riporta al centro storico ci tuffiamo nei vicoletti che si snodano tra le case, facendo ombra l’una all’altra e creando dei piani terra delle case piuttosto bui. Come d’abitudine questi vicoli sono abbastanza stretti, rapportati a quelli di città lontane dai laghi e creano quell’atmosfera tipica che le renderebbe ancora più affascinanti durante una giornata di nebbia.

Il centro storico non è troppo vasto e non è nemmeno troppo ricco di esercizi commerciali. Questo gli conferisce quell’aspetto tipico di un piccolo borgo residenziale e che amo particolarmente non avendo una passione per le città troppo turistiche in cui i piani terra delle case sono totalmente occupati da negozi.

Uscita da orrido di Bellano - Casa del Diavolo e tubature

Lungolago e i Mercatini ^

Dopo la nostra passeggiata lungo i vicoletti del centro, giungiamo al lungo lago. La giornata è a tratti nuvolosa e a tratti soleggiata, creando dei giochi di luce che variano sul riflesso del lago. Questa parte della città è già più turistica e infatti la gran parte di persone la incontriamo proprio qui. Il panorama sul lago è bellissimo e la forma del lago ci permette di ammirare chiaramente la vicina sponda opposta.

Buona parte del lungolago si sviluppa nel viale Tommaso Grossi, poeta le cui sembianze sono riprodotte in una bianca statua posizionata in una piccola piazzetta con un giardinetto. Tommaso Grossi fu un poeta e scrittore italiano, nato a Bellano alla fine del ‘700 che nella sua vita entrò in contatto e fu amico anche di Alessandro Manzoni. Grossi non disdegnava il genere satirico e amava scrivere anche in milanese. Morto a causa di una meningite venne sepolto all’interno del cimitero monumentale di Milano.

Sul lungolago, nella giornata in cui visitiamo Bellano, troviamo anche un mercatino con diversi oggetti, soprattutto di antiquariato. Le banchette ordinate in fila si sviluppano su di un’unica linea per diversi metri e sul lato opposto si trova direttamente il parapetto che si affaccia sul lago di Como.

Il porticciolo ^

Durante tutta la passeggiata sul lungolago troviamo numerosi porticcioli o punti di attracco. Sono tante le barche ferme qui e in attesa di solcare le acque del Lario. Probabilmente molti residenti sono dotati di barca per potersi muovere velocemente tra le altre destinazioni lacustri.

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BellanoCosa fare e cosa vedere a Bellano in un giorno. Non c'è solo lo splendido orrido, ecco cosa nasconde la piccola città sul Lago di Como!https://www.lorenzotaccioli.it/bellano-cosa-vedere/
Lorenzo Taccioli