Arriviamo a Bergamo in treno a metà mattina ed usciti dalla stazione ci troviamo in un quartiere ben tenuto e pulito a differenza della maggior parte delle altre città italiane. Davanti a noi c’è il corso che prosegue fino al centro città. Ci incamminiamo ed arriviamo all’inizio di Bergamo Bassa, da cui si scorge tutta la città Alta arroccata nelle sue mura Venete, così chiamate perché costruite nella seconda metà del 1500, quando la città era sotto la Repubblica di Venezia e rappresentava l’estremità occidentale del regno.
Per la costruzione delle mura venete vennero mobilitate tantissime persone, perché oltre alla considerevole dimensione, fu necessario abbattere anche diverse abitazioni (circa 250). Tra queste persone ci furono anche diversi soldati che sarebbero serviti per placare le proteste della popolazione. Addirittura furono abbattuti 8 edifici religiosi e la chiesa reagì a suon di scomuniche verso i responsabili.
Dalla nostra posizione scorgiamo sulla sinistra un forno davvero rifornito di tantissime pizze, per cui decidiamo di fare subito una prima sosta per poi cominciare la salita.
Arriviamo con la funicolare a Bergamo Alta e, passeggiando tra le sue strette vie storiche, raggiungiamo la successiva stazione della funicolare che ci permette in breve tempo di arrivare sui colli vicini alle Prealpi Orobiche. Da qui c’è una splendida vista su tutta la città vecchia ed un breve percorso ci porta al Castello San Vigilio sull’omonimo colle. Il castello costruito nel VI secolo, nacque in realtà come cappella religiosa e solo poi, vista anche l’ottima posizione di dominanza, venne utilizzato per scopi difensivi.
Ci incamminiamo nel percorso tra i colli della città, ma ben presto ci accorgiamo che a piedi non sarebbe stato fattibile, perché troppo lungo. Torniamo indietro e scendiamo nella città alta. Camminando tra le vie storiche, ci ritroviamo in una stretta via da cui scorgiamo un palazzo molto chiaro che spicca tra le ombre del vicolo tra le case. Si tratta del Palazzo Nuovo inizialmente nato per ospitare il comune dal 1928 è la sede della biblioteca civica Angelo Mai.
Ci avviciniamo e ci troviamo in Piazza Vecchia: la piazza principale di Bergamo Alta in cui si trova la fontana Contarini e sullo sfondo il Palazzo della Ragione (o Palazzo Vecchio) con la sua bella scalinata. Il Palazzo della Ragione è il più antico palazzo comunale d’Italia (costruito nella seconda metà del 1100) e con l’arrivo della Repubblica di Venezia divenne un palazzo di “giustizia”. Salendo la sua scalinata, decorata con fiori, ci si affaccia sull’altra importante piazza della città alta: piazza Duomo che, come suggerisce il nome ospita la cattedrale della città, dedicata a Sant’Alessandro. Questa chiesa si contese il titolo di cattedrale a lungo con la basilica di Sant’Alessandro, fino a quando quest’ultima non venne distrutta per la creazione delle mura venete. Informazioni più precise sulla storia di questa cattedrale si ebbero solo durante i lavori di restauro del 2004, che permisero di scoprire alcuni resti risalenti all’età romana.
Tra la cattedrale ed il palazzo della ragione, si trova invece la basilica di Santa Maria Maggiore e dalla parte opposta della piazza anche il battistero, fino al 1660 ospitato all’interno della basilica e poi smontato e ricostruito nel cortile dei canonici nel 1856.
Scendendo per le vie del centro, ma rimanendo comunque dentro le mura si arriva alla piazza dei lavatoi, dove fino ad un paio di generazioni fa si riunivano le donne a lavare i vestiti. Questi vennero costruiti alla fine del 1800 per ovviare alla mancanza di acqua corrente nelle case che era una delle prime cause delle epidemie della città.
Prima di scendere raggiungiamo anche il chiostro di San Francesco, costruito tra il XIII ed il XVI secolo sul colle di Sant’Eufemia da cui si gode di un’ottima vista sulla valle Brembana. Quando entriamo notiamo subito il palco scenico con qualche ragazzo che sta montando la sceneggiatura all’interno del chiostro, dove probabilmente verrà fatto uno spettacolo.
Per scendere in Bergamo Bassa ci si può avvalere di uno dei diversi ponti che collega le due parti della città, noi torniamo verso quello che arriva in Porta San Giacomo, una delle porte meglio conservate della città e scendiamo fino al secondo centro storico. Chiaramente la parte Bassa della città è più moderna della precedente, ma comunque piuttosto curata e popolata di gente che visto l’orario fa l’aperitivo. Camminiamo avanti e indietro per le sue vie principali, fino a fermarci per la cena.