Caramanico Terme e Valle dell’Orfento – Cosa Vedere

Panorama sulla valle dell'Orfento - Majella

Caramanico Terme è un piccolo borgo, annoverato tra i borghi più belli d’Italia, all’interno del parco nazionale della Majella. Il paese conta all’incirca duemila abitanti ed è diventato celebre per i suoi stabilimenti termali.

Visitare il borgo richiede poche ore, per via delle sue dimensioni contenute, ma può essere la meta ideale di un giorno o due grazie alla presenza della valle dell’Orfento, un territorio protetto in cui la natura incontaminata ha creato un profondo canyon e delle alte pareti rocciose verticali.

Vicoli di Caramanico Terme - Cosa vedere

Dove si trova Caramanico Terme ^

Caramanico Terme si trova in Abruzzo e più precisamente in provincia di Pescara. Siamo sulla falda nord occidentale del massiccio della Majella e proprio qui si incontrano il fiume Orta e il suo affluente Orfento. Poco distante c’è anche l’alto monte Morrone.

Il borgo, celebre per le sue sorgenti termali, sorge a circa 50 chilometri dalla città di Pescara, mentre è più vicino a quella di Chieti con una distanza di 36 chilometri.

Al fianco del borgo c’è il suggestivo ambiente naturale della valle dell’Orfento, meta ideale per piacevoli trekking, mentre l’intero borgo è all’interno del parco nazionale della Majella.

Altitudine di Caramanico Terme ^

Il centro storico di Caramanico Terme è ad un’altitudine di 600 metri sul livello del mare.

Cosa significa Caramanico ^

Il nome Caramanico ha origini longobarde e deve il suo significato a motivi bellicosi. Pare infatti che la parola Caramanico derivi da ariman, che significa uomo in armi. Un’altra possibilità, poco differente dalla precedente, lo fa invece risalire ad harimann, ovvero insediamento di uomini armati.

Le terme di Caramanico Terme ^

A rendere celebre Caramanico Terme, tanto da portarlo nel nome, sono i suoi stabilimenti termali. Questi hanno permesso al borgo di prosperare e di diventare ricco e celebre.

Le acque termali di Caramanico sono antiche, già scoperte e utilizzate nel 1576 per curare malattie ai bronchi grazie alle sue sorgenti zolferine.

La struttura termale vera e propria è invece risalente al 1836, quando venne eretto un capannone molto spartano intorno al fiume. Fu ad inizio novecento, quando si sparse la voce delle terme curative, che venne creato un vero e proprio impiano termale. A testimonianza dell’antichità di questi luoghi, nel parco delle terme ci sono ancora oggi due fontanelle con mascheroni settecenteschi da cui sgorga l’acqua.

Durante la seconda guerra mondiale lo stabilimento andò in difficoltà, ma nel dopoguerra gli imprenditori locali si rimboccarono le maniche per far ripartire il turismo, ampliando e ammodernando lo stabilimento termale.

Il centro termale ha una superficie di ben 5500 metri quadri coperti, e un parco con alberi secolari di ben 11,5 ettari. Purtroppo però da qualche anno risultano chiuse, nonostante l’alto interesse da parte degli abitanti. Ciò causa forti problemi anche alle numerose strutture alberghiere che negli anni hanno prosperato proprio per la presenza delle terme. Tuttavia lungo le strade pubbliche sgorga ancora l’acqua termale, prelevabile liberamente dalle fontanelle.

Cosa c’è da visitare a Caramanico Terme ^

Durante la visita di Caramanico Terme sarà facilissimo vedere le sue attrazioni. Queste si trovano praticamente una via l’altra direttamente sulle strade principali del paese. L’itinerario qui proposto parte da sud e arriva a nord del centro, fino a raggiungere l’ingresso alla valle dell’Orfento e la zona termale.

Il borgo di Caramanico Terme è molto piccolo e può essere quindi visitato in poche ore. Ciò lo rende una destinazione ideale da unire ad una giornata termale o a una passeggiata durante i suoi mercatini natalizi o a un trekking all’interno della valle dell’Orfento o, in ultimo, unito a qualche altro borgo nelle vicinanze come quello di San Valentino in Abruzzo Citeriore.

Queste tappe sono comprese all’interno dell’itinerario di due giorni in Abruzzo. Scopri l’itinerario completo!

Chiesa di Santa Maria Maggiore ^

L’itinerario tra le cose da vedere a Caramanico Terme inizia dalla sua chiesa principale. Sto parlando della chiesa di Santa Maria Maggiore, praticamente all’ingresso della parte storica del paese.

La sua prima costruzione risale al IX secolo, a testimonianza dell’antichità di questo centro abitato. Durante i secoli venne rivista più volte e ancora oggi conserva elementi provenienti dalle diverse revisioni. Un esempio è il suo antico portale quattrocentesco dotato di una lunetta con uno splendido basso rilievo realizzato da maestranze germaniche. Questo è incorniciato da una serie di archi con colonne finemente scolpite.

Un altro esempio è la cappella dell’Assunta, risalente agli ultimi anni del XVI secolo e decorata con affreschi e marmi policromi.

Passeggiando lungo la via non vedrai la sua facciata, per la quale dovrai scendere nella stradina che ti trovi sulla sinistra, ma la parte in cui si innesta il massiccio campanile. Questa facciata, in pietra chiara come il resto della costruzione, è dotata di diverse aperture e statue, oltre che una nicchia ceca.

Municipio di Caramanico Terme ^

Palazzo del municipio di Caramanico Terme

Percorrendo costo Gaetano Bernardini arriverai al municipio di Caramanico Terme. Questo è ospitato in un bel palazzo dalle dimensioni contenute, così come lo sono le esigenze di un piccolo borgo come questo. Il palazzo è però estremamente curato e l’ingresso è posto al culmine di una breve scalinata e protetto da un piccolo protiro con colonne con capitelli che sorreggono il balcone al piano rialzato.

All’interno dell’arco del portone di ingresso c’è scolpito lo stemma comunale: una torre posta sopra ad un castello da cui fuoriescono due ruscelli. Questo simboleggia la posizione di Caramanico Terme, alla confluenza dei fiumi Orta e Orfento. Al di sopra, la corona di principe ricorda il riconoscimento del Principato di Caramanico, assegnato dal 1641 alla famiglia d’Aquino.

Chiesa della Santissima Trinità ^

Dal municipio puoi scendere fino alla chiesa della Santissima Trinità. Ti accorgerai che questa è adiacente alla chiesa di Santa Maria Maggiore.

Chiesa della Santissima Trinità di Caramanico Terme addossata alla chiesa di Santa Maria Maggiore
Interni della chiesa della Sanitissima Trinità

Questa chiesetta ha una forma e un aspetto decisamente meno vistosi della sua vicina. Risale al settecento, nonostante una prima costruzione sia trecentesca, ed è dotata di una facciata estremamente semplice, dalla forma a capanna. Gli unici elementi di decorazione sono due coppie di paraste lineari che si congiungono nel timpano triangolare posto a sommità della facciata e dotato di uno stemma centrale. Il portone ha a sua volta una cornice in marmo e un timpano triangolare con lo stemma cittadino.

All’interno della chiesa della Santissima Trinità, a navata unica con tre nicchie per lato, ce n’è una con la statua che rappresenta San Filippo Neri. Da qui c’è un collegamento diretto con l’oratorio di San Filippo Neri. Il soffitto interno è a capriate in legno.

Chiesa di San Nicola di Bari ^

Per raggiungere la chiesa di San Nicola di Bari devi prendere corso Umberto I e attraverso via Silvino Olivieri raggiungere piazza Garibaldi.

Arriverai dal suo fianco, ma quando sarai in piazza potrai godere dell’imponente facciata neoclassica al termine di una scalinata semicircolare.

La facciata della chiesa di San Nicola di Bari è divisa in tre sezioni verticali, scandite da lesene. Quella centrale contiene l’ingresso principale in stile barocco stretto tra colonnine tortili scolpite e dotato di un impianto di sculture e decorazioni molto suggestive. Questa è la sezione della facciata più alta ed è accompagnata da due ali laterali più squadrate.

Anche gli ingressi laterali sono decorati, attraverso lesene e timpani spezzati. Sull’intera facciata, che testimonia la divisione interna in tre navate, si aprono tre finestre rettangolari.

La chiesa di San Nicola di Bari è stata ampliata sul finire del XVI secolo e i suoi interni sono decorati in stile rococò e conservano diversi altari dedicati alla Madonna.

Fonte di San Nicola ^

Praticamente adiacente alla chiesa di San Nicola puoi vedere l’omonima fonte di San Nicola. Ricavata direttamente nelle mura, è costituita di blocchi differenti di pietra e una piccola mensola sulla sommità. La sua forma è squadrata e dai blocchi emergono tre cannelle.

Due di queste fuoriescono da due mascheroni, mentre quella centrale è contenuta in un cerchio inscritto in un quadrato, il tutto in pietra. La fonte di San Nicola non ha poi una vasca sottostante, ma semplicemente tre fori di scarico in cui le cannelle gettano la loro acqua.

La fonte di San Nicola è una delle più antiche in città, risale infatti al XV secolo.

Via San Maurizio ^

Procedendo da piazza Garibaldi imboccherai via San Maurizio. Questa stradina, che conduce fino all’ex monastero delle Clarisse e alla chiesa di San Maurizio, segue il crinale della montagna.

Su via San Maurizio è stata costruita la parte bassa del paese. Qui lungo la strada in discesa, accompagnata da lunghi scalini, si trovano le case meglio conservate del paese. Piccoli ingressi in pietra, piazzette e fontane con mascheroni si alternano a icone settecentesche della Vergine.

Al termine della via raggiungerai l’ex monastero oggi utilizzato come centro congressi e gli edifici del convento che persero questa funzione nell’ottocento. Oggi parte di questi ospitano il museo della Fauna e il centro degli studi universitari “Marino da Caramanico“.

Porta da Piedi ^

Nella parte più bassa del centro abitato di Caramanico Terme puoi vedere i resti della porta da Piedi. Siamo vicini all’ex monastero delle Clarisse. Tra ciò che rimane delle fortificazioni cittadine puoi vedere anche la porta medievale restaturata.

La porta da Piedi era del tipo “a camera” ed era sormontata da un vano in cui trovavano riparo le sentinelle che sorvegliavano l’ingresso al borgo.

Probabilmente il nome della porta da Piedi è legata al fatto che siamo nella parte più bassa del borgo.

Porta delle Nasse ^

Tornando sui tuoi passi, prima di arrivare a piazza Garibaldi, prendi la via del Morrone. Questa breve stradina porta a un altro punto in cui termina il borgo. Qui puoi vedere un’altra delle porte storiche che permettevano l’accesso al borgo medievale. Da qui avrai un bellissimo affaccio verso l’alta valle e il vicino borgo di Roccacaramanico.

La porta delle Nasse è direttamente collegata agli altri palazzi della città e al di sopra del suo arco è presente lo stemma cittadino. Questo è stretto tra la porta d’ingresso e una finestra di un’abitazione privata, originariamente utilizzata come spazio per le sentinelle.

Porta delle Nasse deve il suo nome alla vicinanza con il fiume Orta. Le nasse sono infatti delle particolari reti utilizzate per la pesca.

Via Vittorio Emanuele ^

Via Vittorio Emanuele e la sua particolare pavimentazione a Caramanico Terme

Ad un certo punto noterai lungo il tuo percorso una bella via con negozi e casette che scende verso valle. È la via Vittorio Emanuele, puoi riconoscerla dalla bella pavimentazione con motivo geometrici che accompagna le lunghe pedate della scalinata.

Prendi questa via per arrivare alla prossima destinazione dell’itinerario tra le cose da vedere a Caramanico Terme.

Chiesa di San Domenico ^

Percorrendo via Vittorio Emanuele ti imbatterai anche nella chiesa di San Domenico. La sua presenza è discreta, infatti dietro al fianco ben intonacato che segue l’andamento della strada, si nasconde l’imponente facciata in pietra dalla forma squadrata e d’impianto romanico.

Qui, dopo una breve scalinata, si apre il possente portone di ingresso ricavato in un arco decorato con lesene e cornici e sorretto da leoni stilofori. Al piano superiore un grande rosone anticipa la cornice al di sotto del tetto. Sia il rosone che il portale sono strombati.

Oggi la chiesa di San Domenico, conosciuta anche come chiesa di San Tommaso d’Aquino, è stata sconsacrata ed è utilizzata come auditorium. Le sue origini si fondono con quelle del convento dei Padri Domenicani, istituito nel quattrocento e ancora oggi riconoscibile nel palazzo privato adiacente alla chiesa.

Sorgente dell’acqua sulfurea – La Salute ^

Sorgente di acqua sulfurea La Salute di Caramanico Terme

Imbocca ora la strada che, in salita, esce dal centro storico. Procedendo in direzione dello stabilimento termale, arriverai alla sorgente dell’acqua sulfurea. Nota come “La Salute” ha questo aspetto dal 1927.

Puoi bere l’acqua che sgorga da qui. Ovviamente si tratta di acqua sulfurea termale, quindi il suo sapore non sarà poi così invitante. Tuttavia è stata riconosciuta da anni dal ministero della salute come cura idropinica. È consigliato berla su inidicazione dei medici termali e le sue proprietà aiutano a curare l’apparato digerente e quello renale.

Da indicazione, i suoi benefici decadano prelevando e trasportando l’acqua, ma dovrebbe essere bevuta direttamente sul posto, preferibilmente la mattina a digiuno e in una quantità tra i 200 millilitri e il mezzo litro.

Fonte Santa Croce ^

Fonte Santa Croce a Caramanico Terme

Continuando a salire, praticamente nei pressi dell’accesso alla valle dell’Orfento, c’è la fonte Santa Croce. Questa fontana è talmente celebre da aver dato il nome a questa piccola frazione.

La fonte Santa Croce è inglobata nella parete di un’abitazione ed ha una struttura in pietra dalla forma a capanna. La sua forma è lineare e senza troppe decorazioni. Le tre cannelle principali gettano l’acqua in tre fori della base, la quale scarica poi in un vascone a vista rettangolare al fianco della fontana.

L’acqua in eccesso, oltre che dalle tre cannelle, fuoriesce anche da un ulteriore foro che si unisce alla vasca rettangolare.

Monumento al caduto ^

Monumento al Caduto di Caramanico Terme

Sempre nella parte alta del borgo, dove trovi le sorgenti termali, c’è anche il Monumento al Caduto. Questo è piuttosto recente, è stato infatti inaugurato il 25 aprile del 2019 dall’allora sindaco Antonio Di Marco.

Il monumento al caduto di Caramanico Terme è un omaggio a memoria di Pasquale di Pierdomenico, nato nel 1915 ad Abbateggio e trucidato proprio qui il 20 novembre del 1943. Furono i nazisti ad ucciderlo, ma il suo gesto permise di salvare le vite di due caramanichesi che secondo i tedeschi erano colpevoli di aver soccorso i prigionieri di guerra che, dopo l’armistizio dell’8 settembre passarono nei pressi della città scappando dal campo di concentramento di Acquafredda, frazione di Roccamorice.

Fonte Grande ^

Fonte Grande a Caramanico Terme

Tornando sui tuoi passi arriverai nuovamene all’inizio dell’itinerario alla scoperta di Caramanico Terme. Qui trovi la fonte Grande. Come avrai avuto modo di capire questo piccolo borgo è ricchissimo di acqua e di conseguenza di fontane.

La fonte Grande, come testimonia il suo nome, è la più massiccia tra quelle presenti in città. Anche il numero di cannelle è il maggiore, con ben cinque, ognuna delle quali emerge da un rosone in pietra finemente lavorato. Ogni cannella è divisa da quella vicina per mezzo di una colonnina con capitelli e getta la sua acqua in una fessura sottostante.

L’intera fonte Grande è chiusa da una struttura in pietra a forma spiovente, sulla quale puoi vedere scolpito lo stemma cittadino.

La valle dell’Orfento ^

Dopo la visita del borgo puoi dedicarti ad una delle più belle vallate della Majella.

La valle dell’Orfento come dice il nome è la profonda valle scavata dal fiume Orfento. Te ne parlo qui nell’articolo su cosa vedere a Caramanico Terme perché questo borgo è il principale accesso alla vallata. Ci troviamo sul versante nord occidentale della Majella, riconosciuta come riserva naturale dello stato già dal 1971.

La particolarità della valle dell’Orfento è che tra tutte le valli della Majella è l’unico canyon ad avere un corso d’acqua perenne durante tutto l’anno. Ciò significa che anche durante i tuoi trekking estivi potrai godere del fiume che a valle scorre e scava le altissime pareti di roccia che ti troverai davanti.

Gli ambienti naturali che potrai visitare nella valle sono i più disparati, dal querceto dominato dalla Roverella nella parte più bassa della valle, alla faggeta che si trova sugli 800/900 metri di altitudine. All’interno di questi boschi vivono gli orsi marsicani e i lupi, ma anche cervi, caprioli e gatti selvatici.

Sopra alla fascia del faggio ci sono invece i pini mugo, che raggiungono anche i 1800/1900 metri di altitudine, lasciando poi spazio a una rada copertura vegetale in alta quota, dove puoi trovare la stella alpina dell’Appenino.

Ci sono diversi sentieri che puoi affrontare con un trekking per visitare la valle dell’Orfento. Questi hanno diverse difficoltà e durata. I più conosciuti sono:

  • sentiero delle Scalelle, della durata di un’ora per 4 chilometri di lunghezza e un dislivello di 120 metri;
  • anello del ponte del Vallone, della durata di 3 ore per 8 chilometri di lunghezza e un dislivello di 180 metri;
  • anello del ponte della Pietre ed eremo di Sant’Onofrio, della durata di 6 ore per 16 chilometri di lunghezza e un dislivello di 400 metri;
  • eremo di San Giovanni da Decontra, della durata di circa 8 ore e un dislivello di 700 metri;
  • anello di guado Sant’Antonio, della durata di circa 8 ore e un dislivello di 700 metri;
  • anello di Decontra, della durata di 5 ore per 11 chilometri di lunghezza e un dislivello di 400 metri.

Più informazioni sui sentieri puoi trovarle al link del sito ufficiale della valle dell’Orfento.

Trekking del Vallone delle Scalelle ^

Per visitare la valle dell’Orfento da Caramanico Terme puoi percorrere un breve trekking che dal paese scende fino a valle e al fiume che scorre ai piedi della città.

Il percorso, noto come sentiero delle Scalelle o vallone delle Scalelle, comincia alla Santa Croce di Caramanico Terme e si conclude al ponte di Caramanico nei pressi della strada statale 487. Dal paese e più precisamente dalle sue sorgenti sulfuree, prendi la stradina che costeggia il centro visite, la casa del lupo e l’area faunistica della lontra europea. Qui il sentiero comincia a scendere e sarebbe meglio percorrerlo con scarpe da trekking perché a tratti può essere umido o scivoloso.

Arriverai presto a un punto panoramico spettacolare sulla vallata. Da qui ti puoi rendere conto anche di quanto dovrai scendere ancora, considerando che dovrai arrivare praticamente all’altitudine del letto del fiume. Il sentiero procede semplificato grazie a dei gradini intagliati nella roccia, seppure ripidi. In pochi minuti arriverai vicino a una curva del percorso proprio in corrispondenza di una grande cavità di roccia. Questo era il luogo che ospitava l’eremo di San Cataldo.

Continuando a scendere camminerai parallelo al fiume, in mezzo alla vegetazione. Alcuni tratti si fanno più stretti, ma procedendo arriverai a fondo valle e potrai oltrepassare il fiume attraverso un piccolo ponte in pietra.

Procedendo incontrerai una cascata artificiale e costeggerai l’antico canale che portava l’acqua ad un mulino, oggi non più in funzione. Il sentiero qui è praticamente pianeggiante. Arriverai infine a degli scalini che risalgono la vallata e ti porteranno fino alla destinazione del ponte di Caramanico.

Durata e dettagli del trekking ^

Il trekking ha una lunghezza di circa 1,7 chilometri, percorribili in un’ora e mezzo. Il dislivello in salita è di circa 90 metri, mentre quello in discesa è di 120 metri.

Cani nella Valle dell’Orfento ^

L’accesso agli amici a quattro zampe all’interno della valle dell’Orfento non è consentito, nemmeno se tenuti al guinzaglio. Tuttavia solo nel trekking sopra descritto, senza prendere deviazioni, è consentito, seppure sconsigliato, avere al proprio fianco il proprio amico a quattro zampe tenuto al guinzaglio.

Mappa dell’itinerario di Caramanico Terme ^

Ecco la mappa dell’itinerario alla scoperta di Caramanico Terme. Si tratta di un percorso da svolgere interamente a piedi. Se hai intenzione di fare anche il sentiero all’interno della valle dell’Orfento sono caldamente consigliate delle scarpe da trekking.

Dove dormire a Caramanico Terme ^

Caramanico Terme è prosperata durante i decenni grazie alla presenza degli stabilimenti termali. Questi hanno portato alla costruzione di vari alberghi. Buona parte di questi sorgono proprio intorno alle strutture in cui rilassarsi e fare i trattamenti.

Non mancano però alcuni alberghi anche tra i vicoli del centro storico, concentrati per lo più nella parte alta del borgo storico.

Qui puoi trovare diverse strutture disponibili a Caramanico Terme.

Io ti consiglio di scegliere un hotel nei pressi delle terme se sei qui per rilassarti o per fare il trekking nella valle dell’Orfento, in questo caso infatti il percorso parte non distante dal centro termale. Diversamente scegliere una sistemazione nel centro storico ti permetterà di vivere a pieno la sua atmosfera.

Se invece preferisci pernottare in una città di più vaste dimensioni, la prima che incontrerai sul tuo percorso è Chieti. Qui trovi diverse sistemazioni da scegliere in questa città.

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Caramanico Terme e Valle dell'Orfento - Cosa VedereGuida completa su Caramanico Terme e la valle dell'Orfento. Ecco l'itinerario nel borgo, le informazioni sulle terme e i trekking da fare.https://www.lorenzotaccioli.it/caramanico-terme-e-valle-orfento-cosa-vedere/
Lorenzo Taccioli