Cartasia – Lucca Biennale Paper Art 2018

Eu Taze - Silent Shell - Cahotic Shell - Loggiato Pretorio Lucca - Durante Cartasia 2018

Cartasia è il festival della carta che va in scena nella città toscana di Lucca, ed è giunto alla nona edizione. Durante l’estate inoltrata le vie del centro e due importanti location si arricchiscono di opere accomunate dalla materia prima con le quali vengono prodotte: la carta.

Certo il caldo può essere un grosso deterrente per visitare questo festival, soprattutto durante il mese di agosto, ma con un pizzico di buona volontà si parte con l’obiettivo di rinfrescarsi la memoria anche sui vicoli di Lucca (ecco la guida completa alla città), una bellissima cittadina della Toscana.

Cartasia o Lucca Biennale Paper Art Design? ^

Cartasia venne fondata nel 2004 con questo nome e, alla nona edizione, cambia nome e diventa Lucca Biennale Paper Art Design. Il nuovo appellativo serve per esprimere al meglio un concetto più ampio, che ha come tema comune la carta, la quale viene impiegata per fini artistici, di design e legati all’architettura. Questo nuovo nome, a detta degli organizzatori, si è reso necessario anche per sottolineare la posizione autorevole raggiunta a livello internazionale. Cartasia è infatti diventato il festival più importante a livello mondiale sull’arte, il design e l’architettura creati con la carta.

La più importante evoluzione rispetto alle edizioni precedenti è data dall’adozione di un paese ospite, che varierà ogni anno. Del paese prescelto verranno esposti numerosi pezzi e verrà fatto un focus inerente alle tecniche di produzione artistica.

Cartasia 2018 - Lucca Biennale Paper Art Design

Perché Cartasia è a Lucca ^

Non è un caso che Cartasia venga organizzato a Lucca. Questa città e le sue immediate vicinanze sono infatti il più importante polo cartario di tutta Europa. La produzione di Carta in quest’area si è sviluppata a partire dal XIV secolo: nel 1307 venne fondata la Corporazione dei Cartolai a Lucca i quali si occupavano di creare carta pergamena, ottenuta per lo più dalle pelli animali. L’abbondanza di acqua nei dintorni è stata uno dei motivi per cui questo settore ha conquistato sempre più successo: si tratta di un ingrediente fondamentale per la lavorazione della carta.

L’attività dei Cartolai terminò all’inizio del XV secolo, ma fu soppiantata dalla creazione di carta ottenuta dagli stracci. A metà del secolo successivo, invece, nacque la prima vera cartiera di Lucca, all’interno di un vecchio mulino. Se per un secolo non vi fu concorrenza, ma alla fine del XVII secolo si contavano già otto importanti cartiere in città.

Grande Uomo di Carta Rossa a Lucca Cartasia

La tipica cartiera era divisa in tre livelli:

  • Al piano terra erano presenti le vasche in cui venivano lavati gli stracci e i macchinari che servivano a sminuzzarli via via in maniera sempre più fine;
  • al primo piano, invece, gli stracci venivano preparati e rifiniti per essere poi ridotti a risme vendute sul mercato;
  • al secondo piano, infine, si trovava lo stenditoio nel quale avveniva l’asciugatura del materiale.

Coi secoli il successo di questa produzione continuò esponenzialmente, stando al passo con le nuove esigenze e con le nuove evoluzioni tecnologiche, che soppiantarono via via l’utilizzo degli stracci e arrivarono alla nostra carta. Non a caso arrivando in città, si potranno notare lungo l’autostrada le maggiori marche di prodotti cartacei, tra le quali anche quelle di carta igienica, scottex e fazzolettini. Una produzione più di nicchia e con materiale cartaceo più pregiato, si trova sempre in centro Italia, ma nella piccola cittadina di Fabriano.

Caos e Silenzio: il tema dell’edizione 2018 ^

Il tema che accompagna l’edizione 2018 di Cartasia è “Caos e Silenzio” e accomuna tutte le opere in esposizione. La riflessione si basa sulla sovraesposizione a stimoli e notizie, che tende a uniformare gli input ricevuti rendendoli gli uni simili agli altri. In maniera spontanea avviene quindi una ricerca di silenzio e di chiarezza che si contrappone al caos a cui siamo sottoposti. Mi è capitato più volte di sperimentare questa sensazione, nella vita privata come sul lavoro, alle volte quasi percependo un senso di oppressione rispetto alla vastità di informazioni che mi bombardano.

Raija Jokinen - Figure Umane di Carta che Fluttuano - Lucca Biennale Paper Art Design

Le Opere di Cartasia – Lucca Biennale Paper Art Design 2018 ^

Il paese ospite dell’edizione 2018 di Cartasia, o meglio del Lucca Biennale Paper Art Design, è la Cina. La scelta è stata abbastanza semplice, proprio in questo paese è infatti nata la carta. Siamo circa nel 105 D.C. quando l’imperatore viene informato da Ts’ai Lun circa la fabbricazione di un nuovo materiale che ben si presta ad essere scritto. Attraverso la lavorazione di vecchi stracci, reti da pesca e ‘scorza’ d’albero, hanno preso vita dei sottili laminati su cui scrivere. La partnership con la Cina si manifesta attraverso due grandi collaborazioni: una con l’università di Tongji di Shangai (tra le università più prestigiose di tutta la Cina) e l’altra attraverso il China Design Centre, fondato a Londra nel 2013 e che si occupa di mettere in comunicazione i più importanti artisti cinesi.

Le opere della Biennale Paper Art Design sono sparse in diversi luoghi della città: alcune sono nelle piazze cittadine, mentre due grossi agglomerati si trovano negli spazi del Mercato del Carmine e di Palazzo Ducale.

Raija Jokinen - Wrapped Sleep

Mercato del Carmine ^

Il Mercato del Carmine è stato appositamente chiuso al libero accesso del pubblico, per ospitare le opere di Cartasia. Quest’edificio, venne costruito durante il rinascimento come chiesa, ma nei secoli fu trasformato per ospitare il mercato cittadino. Un grande spazio libero al centro veniva impiegato per le bancarelle, oggi sostituite dalle opere in carta. Durante il resto dell’anno il suo perimetro è occupato da negozi ed è possibile accedere liberamente a questo spazio.

Mercato del Carmine durante Cartasia 2018 - Festival della Carta

Temperature of Hand – China Academy of Fine Art ^

Una delle installazioni che più mi colpiscono all’interno del Mercato del Carmine è quella a cura del China Academy of Fine Art. Una serie di studenti hanno preso parte al progetto che ha realizzato “Temperature of Hand”. I vari strati di carta Xuan sono stati pazientemente intagliati uno ad uno, creando elementi sulla carta nera che, sempre più fini vanno via via sgretolandosi. L’installazione rappresenta le emozioni umane durante le diverse fasi della vita.

Temperature of Hand - China Academy of Fine Art
Installazione di China Academy of Fine Art - Mercato del Carmine

Radiate Eternal – Marie Schirrmacher-Meitz ^

L’installazione “Radiate Eternal” di Marie Schirrmacher-Meitz è estremamente scenografica. Una lunga parete di carta rossa e bianca che scende sul pavimento e qui si adagia. L’opera è stata ispirata dal terremoto di Tohoku dell’11 marzo 2011 che ha scatenato anche un grosso maremoto in Giappone che ha portato al decesso di oltre 19.000 persone.

Nei numerosi fili di carta che compongono la bandiera giapponese si può immaginare le vite di quelle persone, che scendono e si scontrano, infine adagiandosi, sul terreno. Con quest’opera Marie vuole simboleggiare il silenzio che è calato da parte della stampa mondiale su questo disastro. La quasi indifferenza della maggior parte delle persone a questo fatto non è solo a causa del silenzio dei media sullo specifico avvenimento, ma anche la grande mole di notizie che ci avvolge e che ci parla dei numerosi disastri ambientali che colpiscono il nostro pianeta. La grande mole di queste notizie ci porta quasi a una sordità nei loro confronti.

Marie Schirrmacher-Meitz - Radiate Eternal - Instsallazione al Mercato del Carmine
Radiate Eternal - Marie Schirrmacher-Meitz Cartasia 2018

Island 006-1 – Ho Yoon Shin ^

Il mercato del Carmine di Lucca è sormontato dall’installazione Island 006-1 di Ho Yoon Shin. Numerosi strati di fogli appesi con graffette alla struttura che li sorregge, compongono una grande figura umana di colore rosso. La ragazza che sorveglia lo spazio ci ha spiegato che Ho Yoon Shin è arrivato insieme alla moglie e piano piano, dopo averli estratti dalla loro custodia, ha stirato i fogli uno ad uno per renderli così perpendicolari al terreno.

Alla base di Island 006-1 c’è una distanza del soggetto verso gli altri e una quasi alienazione dello stesso. Non mancano però i lati positivi, ovvero poter riflettere sulla propria vita durante questi momenti.

Ho Yoon Shin - Island 006-1 Lucca Paper Art Design

House of Cards – Kataryna Lyszkowska ^

Le case di Kataryna Lyszkowska simboleggiano uno spazio intimo per il singolo, dove questo può crescere e aprirsi verso l’esterno. Le opere sono interattive, infatti i visitatori sono invitati a dare un’occhiata dal loro interno, inserendovi la testa. Ogni pezzo di House of Cards si rifà a un preciso momento della vita: la casa di bambole si riferisce all’infanzia, la casa a forma di gabbia all’adolescenza in cui il singolo si sente come imprigionato in una sensazione contemporanea di protezione e soffocamento.

Città Sospese – Giada Ambiveri ^

Città Sospese - Giada Ambiveri - Cartasia 2018

Molto curiosa è l’installazione di Giada Ambiveri, Città Sospese. Si tratta di una giovane artista (nata nel 1991), che affascinata da “Le città invisibili” di Calvino sviluppa questo progetto.

I cartoni utilizzati nell’opera sono materiale di recupero proveniente dai mercati cittadini e rappresentano la crescita del tessuto urbano che, come fa il corpo, tende a coprire le ferite del territorio. La società si fonda sulle macerie delle società precedenti e continua a rovinare la Terra e la natura, la quale riesce però a rigenerarsi e a coprire le sue ferite, un po’ come la pelle umana.

The Sights and Sounds of The Cosmos – Ankon Mitra ^

L’installazione di Ankon Mitra era stata inizialmente prevista all’esterno e, infatti, sulla mappa del Lucca Biennale Paper Art Design, risulta adiacente al Mercato del Carmine. In realtà per motivi di conservazione e delicatezza è stata mantenuta all’interno.

Mitra è un architetto indiano e nella sua opera “The sights and sounds of the cosmos”, attraverso un grandissimo origami, sostiene la sua teoria secondo la quale l’universo viene fatto e disfatto continuamente attraverso piegature. Tutti gli avvenimenti dell’universo, che ai nostri occhi appaiono silenziosi, in realtà danno origine a grandissimo caos: stelle comete, fusioni di galassie e buchi neri sono continue pieghe di un gigantesco origami.

Ankon Mitra - The Sights And Sounds of The Cosmos - Origami Gigante

Palazzo Ducale ^

Il palazzo Ducale si trova su piazza Napoleone e ospita la sede della Provincia di Lucca e la procura. In realtà gli spazi sono talmente ampi e prestigiosi, che spesso vengono occupati per mostre ed eventi. Si narra che il disegno originale di palazzo Ducale venne fatto da Giotto. Le sale interne sono ricchissime di affreschi e la scalinata di ingresso è piuttosto suggestiva: le volte sono decorate da numerosi fiori scolpiti tutti diversi gli uni dagli altri.

Palazzo Ducale di Lucca - Durante Cartasia 2018

No More Message – Wu Wai Chung ^

Nel terrazzo esterno di Palazzo Ducale si trova “No More Message”, di Wu Wai Chung. Questo architetto crea opere che hanno lo scopo di coinvolgere il pubblico in qualcosa di multimediale. In questo caso una struttura simile a un tunnel riempito di grandi piramidi di cartone, dovrebbero ridurre le onde sonore. I visitatori che si pongono ai lati opposti della struttura, possono provare a comunicare ma il suono dovrebbe risultare distorto. L’obiettivo è quello di far riflettere su come, attraverso alcuni filtri, non si riesca a comunicare in modo chiaro tra le persone.

In realtà noi l’abbiamo provato e non abbiamo avvertito la sensazione desiderata dall’artista, lodevole e suggestiva comunque l’installazione.

Asina – Paola Margherita ^

All’interno della prima sala di Palazzo Ducale di Lucca si trovano diversi artisti. Su di una parete ci sono le opere tridimensionali di Paola Margherita: umani e animali, come l’asina, che attraverso cuciture della carta si sviluppano su tre dimensioni. Tutte queste opere hanno al centro un’esortazione dell’artista verso le donne per “sottrarsi a un carico troppo pesante” a cui sono spesso costrette. L’inserimento nelle sue opere di un’asina simboleggia l’invito alle donne a scalciare violentemente per rimanere vive e autonome, proprio come fa l’animale.

Paolo Margherita - Asina - Installazione in Carta a Cartasia 2018

Vita di Cartone e No-People Boat – Gianfranco Gentile ^

Davanti agli affreschi di palazzo Ducale, tre pannelli sostengono altrettante opere di Gianfranco Gentile. Il materiale utilizzato, ovvero il cartone, simboleggiano la fragilità del soggetto studiato: l’immigrazione. Le opere, descrittive di una tragedia, colpiscono con un senso di angoscia il fruitore. In una delle tre installazioni sono presenti anche bottiglie di acqua che, lentamente, bagnano l’opera accartocciandola su se stessa.

Capovolti – Gianluca Traina ^

Lo studio di Gianluca Traina si basa sul concetto di ‘razza’, purtroppo tornato alla ribalta con le recenti derive della società. Le differenze fisiche, culturali e di gusti vengono spesso utilizzate per sottolineare le differenze e non come arricchimento per l’intera popolazione. I visi capovolti in mostra a Cartasia racchiudono in un’unica ‘testa’ mille identità.

Gianluca Traina - Capovolti - Cartasia

I ritratti di Paola Bazz ^

Sempre nella prima sala si trovano anche le opere di Paola Bazz. Una serie di ritratti sviluppati attraverso carta riciclata, cartone e legno. I materiali utilizzati sottolineano il caos prodotto dalla sovrainformazione delle opere e allo stesso tempo vogliono far riflettere sull’utilizzo dell’immagine femminile nella pubblicità e nella comunicazione legata al consumismo.

Paola Bazz - Installazione Artistica con la Carta

I Manufatti di Hyacinta Hovestadt ^

Nella seconda sala di Palazzo Ducale, sono esposti vari pezzi. Al centro si trovano i manufatti di Hyacinta Hovestadt, artista tedesca che lavora come scultrice di oggetti che riproducono antichi manufatti sepolti dal tempo. In realtà, avvicinandosi, appare subito chiaro l’utilizzo di cartone ondulato che compone i pezzi che rappresentano la bellezza dell’antico e della decadenza.

Hyacinta Hovestadt - Manufatti antichi
Hyacinta Hovestadt - Manufatti e Resti di Carta alla biennale della Carta di Lucca

Resti – Marco Zecchinato ^

Marco Zecchinato è un altro giovane artista italiano che partecipa all’edizione 2018 di Cartasia. Nato nel 1992 costruisce i suoi oggetti mostrando una metamorfosi della carta, un po’ come avviene anche in natura. La carta viene piegata in origami, ai quali vengono innestati piccoli bastoncini. Intrinseco all’opera il richiamo alla nascita degli origami: le popolazioni cinesi emigrate verso l’America venivano imprigionate in attesa di un verdetto sulla loro integrazione. Questi iniziarono a creare figure tradizionali attraverso l’utilizzo della carta.

Marco Zecchinato - Resti di Carta - Lucca Paper Art Design

Geistergeldrustung 1 – Oliver Czarnetta ^

Oliver Czarnetta - Geistergeldrustung - Statua di Denaro

Sul lato della sala una figura a grandezza umana controlla i visitatori. Geistergeldrustung è un guerriero di carta, composto di banconote che simboleggia ironicamente l’effetto del denaro sull’anima delle persone e sullo spirito di ogni essere umano.

Listening a Lake e Wrapped Sleep – Raija Jokinen ^

Veramente suggestive sono le opere dell’artista finlandese Raija Jokinen. Paiono in cotone, mentre sono fatte in carta di lino, un materiale facilmente rimodellabile. Attraverso diverse tecniche (scultura, pittura e cucitura), le figure umane appese alle tele o sospese nella stanza, prendono vita. Una delicatezza del tutto femminile simboleggia l’analogia tra materiale e immateriale e i corpi umani, rompendo la definizione del limite tra fisicità ed emotività.

Abandoned Dog – Island 002-1 – Islanda 001-1 – Ho Yoon Shin ^

Le opere di Ho Yoon Shin sembrano quasi realizzate con una stampante 3D. Gli strati di carta, gli uni accanto agli altri, danno vita a delle figure tridimensionali che viste in prospettiva risultano piene. Solo una visione frontale rivela l’accostamento dei numerosissimi strati di carta che formano l’opera.

Ho Yoon Shin ha scelto la carta come materiale per le sue opere, per via delle sue proprietà simili alla natura sensibile dell’uomo: trasparenza, popolarità, capacità di trattenere il calore e la levigatura..

Ho Yoon Shing - Abandoned Dog - Cartasia 2018

Le Piazze del Centro Storico ^

Alcune delle opere più grandi in termini di dimensioni, si trovano sparse per il centro cittadino. Così può capitare di mangiarsi un gelato e di imbattersi in un’enorme scultura di carta. Ovviamente queste opere hanno delle protezioni ai materiali, che gli permettono di resistere qualche mese alle intemperie. Se devo trovare un difetto al festival di Cartasia è proprio quello di non specificare, per ogni opera, il materiale impiegato e la finitura o il processo che questi ha subito. Ovviamente si tratta sempre di carta, ma le diverse opere sfruttano lavorazioni molto differenti di questo stesso materiale.

Trovo un’ottima idea quella di lasciare alcune opere fruibili all’intera cittadinanza e ai turisti: anche chi non viene in città per visitare la Biennale di Paper Art Design, può essere incuriosito da queste sculture e decidere di approfondire il tema.

Paperman – James Lake ^

La scultura in carta di James Lake si trova in piazza San Frediano ed  è un autoritratto. Lake, a causa di un tumore durante la carriera universitaria, si vede costrutto ad amputare una gamba. Il profondo disagio subito, lo ha guidato nel mondo dell’arte, imparando da autodidatta a creare grandi sculture in cartone. Successivamente ha cominciato a diffondere la tecnica in varie scuole, interpretando la sua abilità come un mezzo di unione della società.

James Lake - Paperman - Installazione in Piazza San Frediano a Lucca - Cartasia 2018

Life Space – Kubo Novak ^

In piazza San Francesco, proprio davanti all’ingresso della chiesa, si trova Life Space, di Kubo Novak. Kubo è un’artista slovacco nato nel 1986 che dopo la laurea in architettura si è concentrato sul suo percorso artistico. Life Space paragona la vita a uno spazio limitato che ognuno di noi riempie con le cose che considera speciali. Si tratta di cose non definitive, ma che evolvono durante il tempo e che fanno cambiare il punto di vista del singolo.

Kubo Novak - Life Space - Installazione in Piazza San Francesco - Lucca Biennale Paper Art Design

Silent Shell, Chaotic Shell – Eu Tazé ^

La più impattante opera esterna del Lucca Biennale Paper Art Design 2018, è a parere mio Silent Shell, Chaotic Shell, nel loggiato di palazzo Pretorio. Eu Tazé è una scenografa franco-peruviana che mescola nelle sue opere l’anatomia umana con quella animale. La gigantesca donna di carta porta il nome di “Turtle Woman” e scaturisce dalla riflessione di come il genere umano può evolversi, adattando il proprio corpo a nuove forme che via via andrebbero a coprirlo diventando una sorta di protezione.

Le strutture poste sulla schiena della donna, mi ricordano vagamente delle case, quasi come a simboleggiare anche il peso che la donna porta sulle proprie spalle nella cura dell’ambiente domestico e della famiglia.

Path of Paradox – Dosshaus ^

Una delle opere meno riuscite, a mio modesto parere, di Cartasia 2018 è “Path of Paradox”, in piazza Cittadella. Un grande pianoforte che da un punto di vista frontale sembra più una scarpa con tacco, spaccato da una grossa moneta. Quest’opera ha in realtà un messaggio molto forte, ma la realizzazione mi ha lasciato perplesso, rispetto alla qualità degli altri pezzi esposti. Il messaggio si rifà a una frase di William Blake che sostiene che “Dove esiste qualsiasi visione del denaro, non può essere portata avanti l’arte, ma solo la guerra”. Per questo motivo il profilo della moneta ricorda vagamente quello di una ghigliottina.

Dosshaus - Path of Paradox - Piazza Cittadella

Liminal Space – Manuela Granziol ^

In piazza Guidiccioni si trova infine Liminal Space, di Manuela Granziol. Una bambina gigante, chiusa in se stessa nel tentativo di fuggire dalle pressioni che arrivano dal mondo esterno. Nel periodo dell’adolescenza i condizionamenti che arrivano dalla società, dai media, dai genitori e dai coetanei rischiano di diventare un grosso problema per il singolo individuo.

Avvicinandosi si può ammirare l’abilità con la quale la carta è stata intrecciata o arrotolata per dare la forma tridimensionale di questa grande opera in esposizione a Cartasia.

Manuela Granziol - Liminal Space - Installazione in piazza Guidiccioni Lucca - Cartasia 2018
Bambina Gigante di Carta - Liminal Space - Lucca Biennale Paper Art Design

Informazioni Utili ^

Cartasia 2018 è aperta dal 4 agosto al 27 settembre. Per accedere alle mostre indoor, aperte dalle 10 della mattina alle 19, è necessario munirsi di biglietto il cui costo di ingresso è di 10€ per gli interi e di 8€ per i ridotti (over 65, under 30, residenti a Lucca, soci Coop, soci Touring Club e un’altra serie di riduzioni legate anche agli ingressi ai monumenti cittadini). Le opere outdoor, invece, sono fruibili liberamente notte e giorno durante le giornate del festival.

Le biglietterie si trovano sia a Palazzo Ducale che al Mercato del Carmine. Sul sito ufficiale del festival si trovano tutte le informazioni dettagliate.

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Cartasia - Lucca Biennale Paper Art 2018Cartasia diventa Lucca Biennale Paper Art Design. Ecco cosa vedere nell'edizione 2018 del festival incentrato sulla carta come materia prima.https://www.lorenzotaccioli.it/cartasia-lucca-biennale-paper-art-2018/
Lorenzo Taccioli