Cascate del Volturno – Guida alla Visita

Passeggiata fino alle Cascate del Volturno

Le cascate del Volturno sono una delle meraviglie naturali della regione Molise. Visitandole ti sembrerà di immergerti in un giardino incantato, dove numerosi rivoli d’acqua scendono lungo delle sculture verticali di muschio creando giochi di luci e colori.

Intorno, oltre che le pozze del fiume, ci sono le sponde del fiume Volturno ricche di alberi e vegetazione verdeggiante, che rendono ancora più magico questo contesto naturale.

Potrai visitare le cascate del Volturno durante tutto l’anno, condizioni meteo permettendo. Ciò significa che durante l’estate, salvo forti temporali, non ci saranno problemi, mentre nei mesi invernali potresti trovare il sentiero chiuso per inagibilità anche per diverse settimane.

Cascate del Volturno - Molise
Cascate del Volturno - Nature in Molise

Dove si trovano le Cascate del Volturno ^

Questo bellissimo spettacolo della natura è in Molise, in provincia di Isernia. Più precisamente ci troviamo all’interno del comune di Castel San Vincenzo in località Cartiera, ai piedi del monte Santa Croce e a pochissima distanza dal confine con Lazio e Abruzzo. Io le ho visitate durante il mio viaggio di una settimana in Molise.

Le cascate del Volturno sono a circa due chilometri, in linea d’aria, dalle sorgenti del fiume Volturno. Più precisamente sono alla confluenza del fiume Volturno con il rio Iammare. Proprio qui le acque del fiume prendono velocità a causa di un’improvvisa pendenza che segue la piana di Rocchetta.

Come arrivare alle Cascate del Volturno ^

Passeggiata fino alle Cascate del Volturno

Per arrivare alle Cascate del Volturno non ci sono mezzi pubblici a disposizione, perché i più vicini arrivano al lago di Castel San Vincenzo (a circa 3 chilometri di distanza). Dovrai quindi raggiungere in automobile la località Cartiera e da qui procedere a piedi. Il percorso a piedi non è più lungo di 5 o 10 minuti ed è ben segnalato anche se, in alcuni tratti, un po’ ripido e scivoloso.

Dove parcheggiare ^

Arrivando in automobile dovrai trovare un parcheggio per la tua automobile. Questo non è affatto problematico, infatti sul lato opposto della strada in cui comincia il sentiero che ti condurrà alle Cascate del Volturno troverai una via secondaria con numerosi posteggi lungo la strada.

Se vuoi impostare il tuo navigatore satellitare puoi settare questa posizione per il parcheggio.

Breve storia degli opifici sul Volturno ^

Durante il periodo medievale, più precisamente dall’VIII secolo, l’Alta Valle del Volturno ha cominciato una graduale trasformazione grazie all’opera dei monaci che risiedevano nella vicina abbazia di San Vincenzo. A quel tempo i monasteri avevano dimensioni talmente grandi da rappresentare delle vere e proprie cittadine, governando non solo gli interessi religiosi, ma anche quelli economici e sociali.

A livello economico le abbazie producevano anche grazie alla costruzione di mulini ad acqua che davano vita a piccoli opifici meccanici. Non a casa nelle vicinanze delle cascate del Volturno potrai vedere i resti di un piccolo opificio. Non era l’unico però, infatti nei dintorni se ne contavano ben 29.

Durante i secoli la loro prorietà passò gradualmente alle potenti signorie locali e infine ai comuni. I mugnani si occupavano invece del funzionamento del mulino, ponendosi come mediatori tra le signorie e il mondo rurale, divenendo così il ceto borghese.

Ex opificio sul Volturno

Agli inizi dell’800 alcune norme conosciute come Legge sulla eversione della feudalità trasformarono i mugnai in proprietari dei mulini. Tra questi c’era un tale Donatantonio Martino che nel 1818 acquisì i possedimenti baronali del luogo. Questo permise alla sua famiglia, durante tutto il XVIII secolo, di estendere in vari settori produttivi il complesso degli Opifici sul Volturno. Tra questi c’era una cartiera, più volte ingrandita, due mulini, un marmificio, una segheria e un lanificio. Di quest’ultimo si possono ancora vedere i resti nei pressi delle Cascate del Volturno.

Tutto l’assetto produttivo venne però sconvolto a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, quando la città di Napoli ebbe l’esigenza di produrre grandi quantità di energia elettrica per soddisfare i suoi bisogni (illuminazione pubblica, trasporti e fabbriche). Proprio la zona delle sorgenti del Volturno fu valutata adatta per rispondere a questa esigenza e nel 1904 la gestione delle acque locali fu affidata al comune di Napoli.

Ciò determinò una deviazione del corso del fiume Volturno a poca distanza dalle sue sorgenti con l’obiettivo di alimentare la centrale idroelettrica di Rocchetta al Volturno. Purtroppo però la ricaduta fu immediata, con la chiusura inevitabile di diversi opifici, di cui oggi rimangono solo i ruderi.

Percorso delle Cascate del Volturno ^

Una volta parcheggiata l’automobile dovrai raggiungere le cascate del Volturno a piedi. Attraversando la strada arriverai in un piccolo parco che scende verso il sentiero che ti porterà al fiume. Questo parchetto è stato allestito con qualche giostra e altalena per bambini e un piccolo bar con delle sedute all’ombra degli alberi.

Qui puoi acquistare anche il biglietto del costo di 2 euro che ti permetterà di scendere fino alla cascate del Volturno attraverso una breve passeggiata e risalire poi dalla parte opposta in un giro ad anello. Il percorso è piuttosto breve e in appena cinque minuti ti troverai al fiume. Il percorso, seppur sistemato da alcuni volontari, è in alcuni tratti un po’ scivoloso e ripido, vale quindi la pena avere delle adeguate scarpe da trekking per affrontarlo.

Una volta arrivato al fiume, potrai vedere le cascate del Volturno che si presentano sulla stessa sponda da cui sei sceso. Per questo motivo vale la pena seguire il consiglio di passeggiare all’interno del letto del fiume, la cui acqua non è troppo profonda durante il periodo festivo, per avere una migliore visione delle cascate.

Ovviamente bisogna prestare massima attenzione, perché il fondo è piuttosto scivoloso e instabile. Può valere la pena portare con se delle scarpe da fiume e un asciugamano per asciugarsi gambe e piedi una volta usciti dall’acqua. Fai particolare attenzione se porti con te attrezzatura fotografica.

Usciti dal fiume puoi poi riprendere il giro ad anello che ti riporta al parco attraverso pochissimi minuti di passeggiata. Passerai così davanti all’ex opificio caduto in disuso.

Dove dormire alle Cascate del Volturno ^

Se intendi visitare le cascate del Volturno il luogo più vicino in cui fermarsi a dormire è Castel San Vincenzo. Questa cittadina dista nemmeno 4 chilometri dalle cascate ed è in una zona turistica, proprio sull’omonimo lago che durante il periodo estivo richiama molti turisti. Qui puoi vedere le poche strutture disponibili.

Qui il turismo è per lo più locale, quindi la disponibilità di hotel e bed and breakfast è tutto sommato limitata. Una scelta più ampia la trovi invece ad Isernia, che dista circa 23 chilometri da qui (poco meno di mezz’ora in auto). Guarda gli hotel disponibili ad Isernia.

Personalmente io ho scelto questa struttura ai piedi del borgo di Fornelli, più vicina rispetto ad Isernia. Questo bed and breakfast è piuttosto recente, con un grande parcheggio a disposizione e un’abbondante scelta a colazione.

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Cascate del Volturno - Guida alla VisitaDove si trovano, come arrivare e dettagli sul percorso che conduce alle Cascate del Volturno. Ecco la guida completa alla visita.https://www.lorenzotaccioli.it/cascate-del-volturno-guida-alla-visita/
Lorenzo Taccioli