Castel Savoia – Guida alla Visita

Castel Savoia in Valle d'Aosta

Castel Savoia è uno dei castelli più belli tra quelli da vedere in Valle d’Aosta. Se sei da queste parti, magari durante una vacanza in Valle d’Aosta, ti consiglio di non perderlo. Le sue dimensioni sono modeste, ma le sue forme con le cinque torri aguzze e il contesto naturale in cui è posizionato già bastano e renderlo bellissimo.

Aggiungi a ciò anche degli interni riccamente decorati e ottimamente conservati e non potrai che rimanerne affascinato.

Castel Savoia è il castello che la Regina Margherita volle fare costruire nella vallata che amava tanto e che ha continuato ad utilizzare fino a tarda età.

Castel Savoia in Valle d'Aosta

Eccoti tutti i dettagli sul castello e sulla sua visita.

Dove si trova Castel Savoia ^

Castel Savoia si trova in località Belvedere del comune di Gressoney Saint-Jean. Siamo nella valle del Lys, conosciuta anche come valle di Gressoney, una delle vallate più a est della Valle d’Aosta.

Il castello è posto a 1440 metri di altitudine e dalla sua posizione ha una bellissima vista sul Monte Rosa e sul ghiacciaio Lyskamm.

Come arrivare a Castel Savoia ^

Puoi arrivare a Castel Savoia in auto. Dovrai prendere l’uscita autostradale di Pont-St-Martin e seguire poi le indicazioni per Gressoney. Prima di raggiungere il centro di Gressoney Saint-Jean troverai le indicazioni stradali che ti indicheranno di svoltare a sinistra.

Dall’uscita autostradale al castello ci sono circa 30 chilometri, percorribili in quaranta minuti in auto.

Se invece ti trovi in centro a Gressoney Saint-Jean puoi raggiungere il castello a piedi in circa mezz’ora, percorrendo 2,5 chilometri circa.

Parcheggio di Castel Savoia ^

Seguendo le indicazioni stradali arriverai al parcheggio di Castel Savoia. I posti sono limitati, ma solitamente sufficiente per i visitatori di questo luogo. È un parcheggio gratuito posizionato al fianco del viale d’ingresso che immette nel grande parco del castello.

In circa 5 minuti a piedi raggiungerai poi la biglietteria e l’ingresso di Castel Savoia.

Breve storia del castello ^

La posa della prima pietra di Castel Savoia avvenne nel 1899. Nonostante la sua forma articolata la costruzione richiese appena cinque anni. Questa fu la posizione in cui la regina Margherita volle costruire la sua residenza estiva e re Umberto I la accontentò. Umberto I pose inizialmente qualche resistenza, preferiva infatti soggiornare nel castello di Sarre, più comodo per le sue lunghe battute di caccia. Il re non potè mai benificiare di castel Savoia, in quanto fu assassinato ad appena un anno dall’inizio della costruzione.

La regina Margherita amava molto questi luoghi, tanto che prima di costruire il castello ci veniva ospite del barone Beck Peccoz. Il progetto fu affidato all’architetto Emilio Stramucci, il quale per rendere bene l’idea dell’edificio, prima di iniziare i lavori, ne realizzò un preciso modellino.

La regina Margherita continuò a frequentare il castello fino alla sua morte, nel 1926. Lei amava molto la montagna e in particolare questa vallata. La scelta di costruirvi Castel Savoia però non si limitava a un mero piacere personale, ma anche alla volontà di finanziare l’economia locale e di influenzare gli altri nobili che, successivamente, iniziarono a popolare i paesi adiacenti, tra cui Gressoney.

Nel 1936 il castello passò nelle mani dell’industriale Moretti, il quale decise di vendere buona parte degli arredi originari che, pertanto andarono persi. Solo nel 1981 l’edificio passò nelle mani della regione Valle d’Aosta. La regione, oltre ad aprirlo al pubblico, iniziò una serie di trattative per tornare in possesso del maggior numero possibile di arredi e suppellettili originari che va avanti tuttora.

Percorso di Visita di Castel Savoia ^

Castel Savoia si presenta in stile eclettico e unisce in se elementi neomedievali, neorinascimentali e influenze dell’Art Noveau. Tuttora conserva intatto l’apparato decorativo: vetrate, ricchi intagli in legno, dipinti murali e un piccolo sottoinsieme degli arredi originari. Spesso nelle decorazioni ritorna il fiore di Margherita, un omaggio alla regina.

Percorso di visita dentro a Castel Savoia

Il percorso di visita di Castel Savoia è esclusivamente guidato. Non può essere svolto in autonomia, ma solamente accompagnati da una guida che illustra, stanza per stanza, le particolarità del castello e la storia della sua abitante, la regina Margherita.

Castel Savoia è caratterizzato da cinque torri con cuspide tutte diverse tra loro. A rendere però davvero unico questo castello è il particolarissimo scalone interno in legno.

Durante la visita ti verrà fatto notare quanto l’edificio fosse moderno nella progettazione di inizio novecento, con elementi che ormai noi diamo scontati nelle nostre case, ma che per l’epoca significano una fortissima innovazione, tra cui termosifoni, acqua riscaldata, impianto di illuminazione elettrica e un binario sotterraneo di collegamento tra la sala da pranzo e le cucine.

Visiterai le sale su due piani: il pian terreno e il primo piano, mentre non è invece possibile salire all’ultimo. Ecco come si snoda il percorso di visita all’interno di Castel Savoia.

Cucine ^

Stabile delle Cucine di Castel Savoia

Sembra strano iniziare il percoso di visita a Castel Savoia proprio dalle cucine. In realtà il motivo è presto spiegato: la biglietteria per accedere al castello si trova proprio nello stabile delle antiche cucine, collegato al corpo principale attraverso una via sotterranea costruita in pietra a vista.

Questo spazio dista oltre trenta metri dal castello e per questo motivo tra il 1905 e il 1907 venne costruito un sistema di porta vivande ad hoc su binari che scorreva ai lati della galleria. Arrivati al castello i piatti venivano caricati su di un montacarichi che li portava fino al fianco della sala da pranzo.

Atrio ^

Atrio interno al castello

La visita guidata all’interno di Castel Savoia comincia dall’atrio, vero fulcro del castello. Conosciuta anche come Hall, da qui si diramano le varie sale circostanti.

L’atrio di Castel Savoia è caratterizzato da grossi pilastri in pietra locale con capitelli scolpiti, mentre il soffitto è a cassettoni in legno decorati con gli stemmi del casato Savoia, della corona reale e del motto sabaudo “Fert”. Tutto questo impianto decorativo risale agli inizi del novecento.

Anche le cinque porte in legno che si aprono nelle due esedre sono riccamente decorate, attraverso intagli operati dallo scultore torinese Michele Dellera.

Scalone ^

Protagonista di tutto Castel Savoia è senza dubbio il suo scalone. Si tratta di una vera e propria opera d’arte: due rampe sinuose a sbalzo che si innalzano simmetriche dal pian terreno verso il primo piano.

Anche queste sono opere di Michele Dellera, che le lavorò utilizzando un legno di rovere. Nascoste alla vista ci sono anche delle parti in ferro a sostenere la struttura e utilizzate durante il montaggio effettuato nel 1904.

Impressionante, vedendo lo scalone, è anche tutto il sistema decorativo: i muri a doppia altezza sono tutti affrescati da Carlo Cussetti, con elementi d’ispirazione medievale, d’art nouveau e con modelli leonardeschi. Al piano superiore ci sono dei lunghi rami vegetali intrecciati a nastri sinuosi che compongono le iniziali del nome delle regina Margherita e del figlio Vittorio Emanuele III.

Anche il grande lampadario in ferro battuto è quello originale, così come erano già presenti all’epoca le due cassapanche intagliate dal figlio di Michele Dellera.

Gran Sala ^

Gran Sala di Castel Savoia con soffitto a cassettoni decorati

La Gran Sala affianca l’atrio. Questa era la sala di rappresentanza, utilizzata anche per l’ascolto della musica. Non a caso sopra un grande tappeto orientale era posizionato un pianoforte a mezza coda.

Se guardi attentamente le aperture della Gran Sala verso gli altri spazi ti renderai conto di un attento utilizzo della carpenteria metallica, mascherata e dipinta per imitare la matericità della pietra.

Il passaggio aperto verso nord era chiuso da una grande tenda in tessuto broccato, mentre la porta verso la vicina sala da pranzo era anch’essa intagliata. Questo lavoro d’intaglio fu affidato nel 1907 a Giacomo Borra.

Sala da pranzo ^

Procedi la visita di Castel Savoia raggiungendo la Sala da Pranzo. Tutte le pareti sono rivestite in legno attraverso un’alta boiserie intagliata sempre da Dellera nel 1903. L’ispirazione è quella del castello di Issogne.

Le cucine erano invece in uno spazio diviso dal castello, perché la regina Margherita voleva evitare di avere odori in casa. Queste sono raggiungibili attraverso un passaggio sotterraneo (chiuso al pubblico) che conduce fino alla palazzina della biglietteria, la quale svolgeva anticamente la funzione di cucina.

Per questo motivo nella sala da pranzo c’era anche un piccolo angolo, ad ovest, chiamato Office. Questo serviva per scaldare i piatti che provenivano dalla cucina. Per scaldare la stanza, invece, c’è un grande camino in pietra decorato con elementi gotici. Il resto delle decorazioni della sala sono sculture e dipinti vivaci, ancora una volta affidati a Cussetti e che richiamano la regina Margherita.

Degli arredi originari della sala da pranzo rimane oggi solo il grande tavolo. Questo ha la particolarità di essere allungabile fino ad ospitare ben trenta coperti.

Veranda ^

Veranda di Castel Savoia intorno alla torre
La veranda visto da dentro

La torre nord orientale di Castel Savoia è circondata quasi interamente dalla veranda. Questo spazio, che regala un panorama davvero unico sul verde circostante e sulle montagne vicine, era utilizzato prevalentemente durante le giornate estive. Dalle sue sette grandi finestre è possibile vedere chiaramente anche il Monte Rosa.

Questo spazio era un ambiente piuttosto informale, in cui la regina Margherita e i suoi ospiti si rilassavano e passavano il tempo tranquillamente. Originariamente era infatti arredato con numerose sedie, poltroncine e tavolini in materiale naturale (giunco, midollino o canna).

La veranda venne assemblata interamente nel 1903 ed è composta da legno di larice.

Sala di ricevimento ^

Durante l’inverno o gli eventi più importanti gli ospiti della regina Margherita si spostavano nella sala di ricevimento. Questo era un salotto molto amato dalla sovrana e dalle sue dame di corte.

Una grande architrave sul camino, ispirata a quella del castello di Fénis, porta la data del 1904, a testimonianza della costruzione del castello. Purtroppo non sono molti gli arredi originari conservati. Tra questi c’era il banco con la traversa inclinata e le tre librerie ancora oggi presenti. Questi sono una testimonianza del grande apparato decorativo fatto di intagli eseguiti da Michele Dellera.

Il resto della sala di ricevimento è inoltre decorato con dipinti del Cussetti.

Oggi, al centro della stanza, c’è un grande biliardo in legno. Non presente nell’allestimento originario, fu aggiunto dopo il 1911.

Studio della Marchesa di Villamarina ^

Studio della Marchesa di Villamarina

Al fianco della sala di ricevimento c’è il piccolo studio della marchesa di Villamarina. Paola Pes fu la dama d’onore della regina Margherita per oltre trent’anni, ma il loro rapporto andava oltre e le due erano diventate grandissime amiche.

La posizione dello studio è privilegiata, qui infatti c’è una grande finestra che si affaccia sul Monte Rosa e, per ammirarlo al meglio, la marchesa poteva sedersi su di un grande seggio in legno di noce.

A completare gli arredi ci sono anche un tavolo e un divano intagliati. Quest’ultimo conserva anche l’originario tessuto in velluto di seta verde.

Gran Torre ^

Castel Savoia è caratterizzata da cinque torri, nelle quali sono ricavati delle sale interne del castello. Sono tutte diverse tra loro, ma la Gran Torre è quella più imponente e aguzza tra tutte. Internamente è dotata di una scala ellittica in pietra che dal seminterrato sale fino all’ultimo piano, dove trova una camera circolare.

Quest’ultima stanza era utilizzata dal Corpo dei Reali Carabinieri perché attraverso le sue finestre si riesce a sorvegliare il territorio a 360 gradi. Attraverso un sistema estremamente innovativo, per l’epoca, di campanelli elettrici era possibile comunicare con tutte le altre stanze di Castel Savoia.

Sala centrale ^

Sala centrale di Castel Savoia - sala al primo piano dello scalone

Salendo al primo piano arriverai alla Sala Centrale. Questo spazio è quello a cui si arriva percorrendo anche lo Scalone (non accessibile ai visitatori). Ai lati della scala sono disposte due balconate dalle quali si può ammirare la scala sottostante.

Attraverso la sala centrale è possibile poi accedere agli appartamenti privati utilizzati dalla regina Margherita, dai principi reali e dalle persone più vicine alla regina.

Il soffitto in legno è decorato al centro con un dipinto di Cussetti che riporta una scritta beneaugurante: Hic manebimus optime, ovvero Qui soggiorneremo benissimo.

Camera da letto di sua maestà ^

Camera da letto di Regina Margherita

Attraverso la sala centrale puoi accedere alla camera da letto di sua maestà. La stanza è caratterizzata da una tappezzeria in seta con il disegno a doppi nodi dei Savoia, prodotta nel 1903 nell’opificio Pasquina a Settimo Torinese.

Anche in questa stanza c’è la mano di Dellera, che si è occupato di scolpire due intagli lignei nel soffitto a cassettoni. In particolare ha realizzato le iniziali della regina al di sopra del letto e il suo stemma posizionato al centro della sala.

Purtroppo non sono presenti i mobili originali utilizzati dalla regina, perché questi furono trasferiti pochi anni dopo alla sua morte, avvenuta nel 1926.

Gabinetto: bagno e toeletta di sua maestà ^

Gabinetto della Regina Margherita - Bagno e Toeletta

Dalla camera da letto si accede al gabinetto, ovvero il bagno e la toeletta della regina Margherita. Questo, per i tempi d’inizio novecento, è un bagno super accessoriato e dotato di tutti i comfort.

È presente un lavabo a bacinella e una vasca da bagno realizzata su misura. Entrambi sono dotati di acqua corrente, che arrivava anche riscaldata. In un piccolo vano a sinistra della vasca è inoltre ospitato il WC.

La tappezzeria a quadrille di tela che corre lungo tutti i muri del gabinetto è quella originaria, così come lo sono il rivestimento a doghe della vasca e il mobile ad angolo appositamente realizzati per questo spazio.

Studio di sua maestà ^

Studio della regina Margherita con finestre sul Monte Rosa

Dalla camera da letto della regina puoi affacciarti sullo studio. Questo ambiente intimo è estremamente luminoso, grazie al fatto che è ricavato nella torre circolare che punta verso nord. Era qui che la regina Margherita, contemplando il panorama verso il Monte Rosa, amava scrivere le sue lettere e le sue poesie.

Le pareti dello studio sono dipinte a trompe-l’oeil da Carlo Cussetti e riproducono i motivi di una stoffa quattrocentesca che si ispirava a sua volta ai drappi affrescati nella Salle Basse del castello di Issogne.

Lo scrittoio in legno di noce è originale ed è dotato di guarniture in ferro battuto.

Camera da letto della marchesa di Villamarina ^

Camera da letto della marchesa di Villamarina con mostra fotografica su Regina Margherita e plastico delle montagne

Prima di concludere la visita a Castel Savoia raggiungi la camera da letto della marchesa di Villamarina. Nelle intenzioni dell’architetto Emilio Stramucci questa stanza era destinata al re Umberto I. È infatti speculare a quella creata per la regina.

Re Umberto I venne però assassinato nel 1900 e la stanza venne quindi riassegnata alla marchesa, fedele amica della regina.

Siccome anche qui gli arredi originari vennero portati via, la stanza è stata riallestita con una mostra fotografica che testimonia la vita da alpinista della regina e le sue escursioni nella valle di Gressoney. A poca distanza da qui si trova il rifugio più alto d’Europa: il rifugio Capanna Margherita.

Al centro della camera da letto della marchesa di Villamarina è presente anche un plastico che mostra le formazioni rocciose delle montagne circostanti.

Quanto dura la visita di Castel Savoia? ^

Visita di Castel Savoia - Valle d'Aosta

La visita guidata di Castel Savoia dura circa un’ora, mentre puoi dedicarti liberamente alla visita del parco circostante e del giardino botanico. Il biglietto è infatti previsto solo per la visita degli interni, mentre alle aree esterne puoi accedere gratuitamente.

Le visite guidate partono ogni mezz’ora e sono per gruppi di massimo 25 persone per volta.

Scopri anche gli altri castelli della Valle d’Aosta nella guida dedicata.

Accesso con cani ^

È possibile accedere alla visita di Castel Savoia esclusivamente con cani di piccola taglia, tenuti in braccio o portati all’interno di borse o trasportini.
Il motivo è che all’interno del castello sono presenti pavimenti in legno pregiati che potrebbero facilmente rovinarsi.

Tuttavia sono ammessi cani di qualsiasi taglia all’interno del grande parco del castello, ovviamente con la precisazione che debbano essere tenuti al guinzaglio.

Orari di apertura ^

Gli orari di apertura di Castel Savoia sono:

  • da ottobre a marzo tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00 con chiusura il lunedì, il 25 dicembre e il 1 gennaio;
  • da aprile a settembre tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00.

Il Giardino Botanico ^

Dal 1990 davanti al Castel Savoia c’è un suggestivo giardino botanico. Quando arriverai al castello provenendo dal parco te lo troverai davanti durante la tua passeggiata. Il colpo d’occhio è notevole, infatti il giardino rappresenta una bellissima quinta per il panorama circostante.

Qui troverai numerose specie botaniche alpine che crescono tra le rocce e nel terreno diligentemente curato quotidianamente. Puoi camminare all’interno del giardino anche grazie alle scalinate in pietra che lo attraversano e che salgono fino a i piedi del castello.

Film a Castel Savoia ^

All’interno di Castel Savoia è stato al momento ambientato un unico film. Questa è la location in cui è stato girato Il peggior Natale della mia vita, film diretto da Alessandro Genovesi nel 2012.

Dove dormire per visitare Castel Savoia ^

Se vuoi visitare Castel Savoia e pernottare nelle strette vicinanze, la scelta migliore è quella di scegliere una struttura a Gressoney. Attenzione però, perché la cittadina si divide in più centri storici e dovrai scegliere quello più vicino al castello che dista circa 30 minuti a piedi. Scopri qui le strutture più vicine disponibili.

Pernottare qualche notte qui ti permette di unire alla visita del castello anche la scoperta di Gressoney e qualche trekking nelle montagne circostanti arrivando fino ai piedi dell’imponente monte Rosa.

Se invece sei all’interno di una vacanza più lunga in Valle d’Aosta, potrebbe risultare più comodo pernottare nei pressi delle strade principali, a valle di Gressoney. Da qui potrai muoverti velocemente verso il resto della regione. In questo caso puoi controllare le disponibilità in questa località.

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Castel Savoia - Guida alla VisitaCosa vedere a Castel Savoia e come organizzare la visita. Ecco tutti i dettagli per scoprire il suggestivo castello a Gressoney.https://www.lorenzotaccioli.it/castel-savoia-guida-alla-visita/
Lorenzo Taccioli