Castel Trauttmansdorff e i suoi Giardini – Guida Completa

Panorama sui giardini botanici di Castel Trauttmansdorff - Laghetto delle ninfee, giardini all'italiana e labirinto

Tra i luoghi più suggestivi da visitare nei dintorni di Merano non si può non annoverare il Castel Trauttmansdorff. Celebre oltre che per la sua storia e l’edificio del castello in sè, soprattutto per i suoi fantastici giardini che lo circondano sui quattro lati, attira ogni anno migliaia di visitatori.

Non è necessario essere appassionati di botanica per apprezzare la visita al castello, la sua bellezza e la sua varietà è tale da colpire chiunque ami la natura.

Castel Trauttmansdorff e i suoi Giardini Botanici

Dove si trova Castel Trauttmansdorff ^

Castel Trauttmansdorff si trova in Alto Adige e, più precisamente all’interno della provincia di Bolzano. La visita al castello è ideale per chi soggiorna a Merano, dal centro della quale dista appena dieci minuti in automobile (poco più di 4 chilometri). Il castello si trova ad est del centro storico, lungo la strada che conduce alla località di Merano 2000.

Il castello è costruito su di una collina, tanto che affacciandosi dalle sue sale è possibile ammirare la vallata sottostante e anche la passeggiata per il parco che lo circonda è un continuo sali e scendi che crea degli scorci suggestivi.

Come arrivare a Castel Trauttmansdorff ^

Il modo più semplice per arrivare a Castel Trauttmansdorff è in automobile. Da Merano la si raggiunge attraverso la viabilità secondaria in appena dieci minuti, mentre se si proviene da sud, dopo aver lasciato l’A22 a Bolzano si procede sulla strada statale 38 che si lascia a Sinigo per immettersi sulla strada provinciale 117 nella quale sono poi ben visibili le insegne che conducono fino a qui.

Da Merano è anche possibile prendere l’autobus dalla stazione (linea 4 o linea 1B) che conduce fino a qui o, se vi piace camminare, percorrere il sentiero di Sissi che dal centro di Merano conduce fino al castello in 3 chilometri, percorribili in circa 45 minuti.

Parcheggio di Castel Trauttmansdorff ^

Per chi giunge in automobile al Castel Trauttmansdorff è utile sapere che questa destinazione è ben strutturata per accogliere i turisti. Nonostante la posizione in collina, lungo una strada trafficata, ha a disposizione 345 posti auto a cui è possibile accedere attraverso il pagamento del biglietto giornaliero del costo di 4,00 €.

Dal parcheggio poi, attraverso un tunnel sopraelevato, si attraversa la strada e si giunge fino agli ingressi del castello e dei suoi giardini.

Breve Storia di Castel Trauttmansdorff ^

La storia del Castel Trauttmansdorff ha inizio nel trecento, quando al suo posto sorgeva un precedente castello, conosciuto come Neuberg, di proprietà dei Angerheim e dei Suppan. Quando la famiglia Trauttmansdorff si trasferì qui dalla Stiria, in Austria, decise di acquistarlo insieme ad altri due castelli nei pressi di Trento. Siamo nel 1543 e una volta entrati in possesso di questa struttura i nuovi proprietari decisero presto di farlo ampliare. Dopo qualche decennio però, la famiglia dei proprietari si estinse e il castello cominciò un lento declino che intorno al 1777 portò al crollo delle torre e delle cappella, oltre a un notevole degrado negli altri ambienti e nel parco.

Nel 1846 un lontano discendente della famiglia, il conte Joseph von Trauttmansdorff si trasferì a Merano e decise di riacquistare il castello, riportandolo a nuovo e ampliandolo ulteriormente con elementi neogotici oltre a dargli la forma e l’aspetto che ancora oggi è possibile vedere. Da quel momento il castello portò il nome della famiglia anche se, alla morte del conte, passò di proprietà al cavalier Moritz von Leon, suo probabile figlio illegittimo.

Negli anni successivi a Castel Trauttmansdorff transitarono numerosissime personalità, tra cui la più celebre è senza dubbio la principessa Sissi che giungeva a Merano per curarsi nelle sue acque termali e che fu ospite per ben 2 volte nel castello, insieme al suo entourage di 102 persone e alle due figlie.

Nonostante ciò il cavalier Moritz von Leon si vide costretto in seguito a vendere il castello, che fu acquistato da Friedrich von Deuster, il quale mantenne e incrementò il nome di questo luogo e contribuì attivamente allo sviluppo di Merano. Fu grazie a lui che si sviluppò anche il parco intorno a Castel Trauttmansdorff, con l’inserimento di giardini e frutteti e la costruzione di una nuova sala in stile neorococò.

Si giunge così alla prima guerra mondiale, in seguito alla quale Friedrich von Deuster venne espropriato dei suoi beni da parte dell’Italia. Tra questi beni ovviamente figurava anche il castello che divenne la sede dell’Opera Nazionale Combattenti e fu rinominato momentanamente Castel di Nova, dal nome del torrente che vi scorre al fianco. In questo periodo storico andarono persi molti degli arredi originari e l’edificio divenne decadente. Nel 1977 l’associazione nazionale combattenti venne sciolta e il castello entrò tra i possedimenti della provincia di Bolzano, che nel 1990 lo trasformò nella sede del Touriseum, aperto però al pubblico solo nel 2003, mentre nel 2001 vennero aperti i giardini botanici che lo circondano.

Visita di Castel Trauttmansdorff ^

La visita di Castel Trauttmansdorff comprende l’accesso al castello, in cui si susseguono numerosi ambienti: dalla cripta, alla cappella, fino a tutta l’esposizione del museo del turismo e infine alcune sale storiche del castello.

Prima o dopo è possibile visitare tutti i giardini botanici che circondano il castello, suddivisi per aree tematiche e dotati di alcuni belvedere su tutta la vallata. La visita di questi giardini sarà interessante anche per i più piccoli, grazie a giochi e passatempi studiati appositamente per loro. Ciò non la rende però un’attrazione esclusivamente per bambini ma, anzi, piuttosto trasversale.

Buona parte dei giardini sono visitabili anche da persone in carrozzina o da famiglie con passeggini, ad esclusione di solo alcuni piccoli spazi.

Se decidete di visitare sia il castello che i giardini prevedete una permanenza di almeno 4 ore, che può scendere a tre ore se non entrerete nel castello.

Biglietti per Castel Trauttmansdorff ^

I biglietti per Castel Trauttmansdorff possono essere acquistati direttamente alle casse del parco o, nei giorni di maggiore affluenza, conviene acquistarli anticipatamente online con la garanzia di poter accedere. Tutti i biglietti sono in vendita anche sul sito web.

La biglietteria è facilmente raggiungibile dal parcheggio turistico e si trova all’interno dell’edificio in cui è ospitato lo shop e un piccolo ristorante.

Prezzi e orari di ingresso a Castel Trauttmansdorff ^

Il costo di ingresso al parco e al castello è di 14 euro per gli adulti, mentre i bambini sotto i 6 anni entrano gratuitamente. Sono previsti anche pacchetti famiglie e convenzioni con le terme di Merano per ingressi combinati a prezzo agevolato. Non sono previsti biglietti per la sola visita del parco o solo del castello.

Importante è sapere che non è consentito l’accesso agli animali, quindi nemmeno ai cani di nessuna taglia.

Il castello è aperto dal 1 aprile al 15 novembre di ogni anno e, durante questo periodo, non è previsto alcun giorno di chiusura. Gli orari di apertura variano invece in base al periodo:

  • dal 1 aprile al 15 ottobre è aperto dalle 9.00 alle 19.00, con ultimo ingresso alle 17.30;
  • dal 16 ottobre al 31 ottobre è aperto dalle 9.00 alle 18.00, con ultimo ingresso alle 16.30;
  • dal 1 novembre al 15 novembre è aperto dalle 9.00 alle 17.00, con ultimo ingresso alle 15.30.

Gli interni del Castel Trauttmansdorff ^

Noi cominciamo la visita del grande parco dagli interni del Castel Trauttmansdorff. Dalla biglietteria è sufficiente seguire il percorso per arrivare fino al cortile interno del castello. Da qui si viene accolti e comincia la mostra permanente che lascerà poi spazio alla visita delle sale più storiche.

Cripta del Castello ^

Cripta di Castel Trauttmansdorff

Prima di arrivare al cortile interno, però, attraverso una piccola porta chiusa da un vetro scuro è possibile vedere l’antica cripta di Castel Trauttmansdorff. Ci troviamo esattamente sotto alla cappella del castello e una targa in marmo alla parete ci ricorda che qui è seppellito Moritz von Leon, morto nel 1899 a Vienna.

La cripta è totalmente spoglia e oltre alle pareti in roccia sono presenti solo le strutture che sostenevano le volte a chiusura della sala.

Cortile interno ^

Un cancello in ferro battuto sormontato da un portico sospeso in legno, ci accoglie nel cortile interno del castello. Già qui si vedono diverse statue con valigie, che fanno intuire il tema del museo interno.

Varcato l’ingresso ci troviamo davanti a un movimentato cortile interno, dove le strutture sui quattro lati presentano diversi spazi e altezze differenti tra loro. Portici, torrette, portoni e porte si alternano a finestre, grandi piante verdi e orologi che scandiscono l’orario.

Da qui prende il via la visita agli interni di Castel Trauttmansdorff.

Cappella del Castello ^

Cappella di Castel Trauttmansdorff

Subito prima dell’ingresso al cortile interno, sulla sinistra, notiamo una porta: è l’ingresso alla cappella del Castello che poi avremo modo di vedere anche da un punto di vista rialzato. Questo è uno spazio intimo e dalle dimensioni raccolte, l’unica navata chiusa da volte colorate di blu conduce lo sguardo fino all’abside. Qui due grandi finestre illuminano l’altare e la statua della Madonna con in braccio Gesù bambino che veglia dall’alto l’intera cappella.

Mostra permanente – Touriseum ^

Valigia e abiti dei turisti ottocenteschi

Il viaggio all’interno del Touriseum ci fa percorrere ben 250 anni di turismo alpino. Oltre venti sale sono state allestite con arredi e soprattutto pezzi antichi che descrivono come si è evoluto il turismo in questi territori.

Da fenomeno esclusivo, per chi sapeva vivere la montagna, si è progressivamente ampliato ai nobili, che giungevano a Merano per le sue acque terapeutiche. Grandi bauli con abiti da sera venivano trasportati nelle carrozze che giungevano fino a qui.

Interessante è sapere come la chiesa abbia inizialmente condannato questo fenomeno, che allontanava le persone dalla spiritualità e del focolare domestico.

Grandi tabelloni, poster e oggetti antichi ospitati in sale affrescate, lasciano progressivamente spazio a opere decisamente più moderne e interattive che permettono anche ai bambini di conoscere di più sul settore turistico che oggi rende ricco l’Alto Adige. La mostra permanente del Touriseum si conclude in una sala interamente dedicata al flipper intagliato nel legno più grande del mondo. Il suo sviluppo orizzontale riprende le località e le bellezze dell’Alto Adige.

Sala Deuster ^

Sala Desteur per ricevimenti serali

Terminato il Touriseum comincia la visita alla sale storiche del Castel Trauttmansdorff. La prima che incontriamo è la Sala Deuster, fatta costruire nel 1899 dall’allora proprietario Friedrich von Deuster per creare uno spazio adatto ai ricevimenti serali.

Si tratta di una grande sala allungata, con finestroni che inondano di luce naturale lo spazio. I muri in tinte pastello incontrano un soffitto decorato con bassorilievi e un affresco al centro. Lungo la parete esterna è presente anche un grande camino che serviva a riscaldare l’ambiente.

Sala dell’imperatore ^

La sala successiva, dai colori molto più cupi e dal soffitto con le travi in legno che richiamano il pavimento e le decorazioni ai muri, è la sala dell’imperatore.

Deve il suo nome all’imperatore austriaco Francesco Giuseppe, che in più occasioni soggiornò qui, per un totale di cinque volte tra il 1870 e il 1889. Questa sala veniva utilizzata dall’imperatore come camera da letto e studio. A omaggiare quest’imperatore è presente un busto in marmo che lo ritrae.

In un angolo della sala si trova invece la grande stufa in ceramica che riscaldava l’ambiente.

Stanza del conte ^

Stanza del conte a Castel Trauttmansdorff

Arriviamo così alla stanza del Conte, che per via delle numerose porte sembra quasi più un corridoio che una sala. Affascinante è il soffitto a cassettoni decorato, che è ripreso dai decori sulla parte più alta dei muri. Al di sotto di una fascia in legno intagliata, invece, i decori si fanno più chiari e trova posto anche qui una stufa in ceramica.

Su di un lato della stanza del Conte una piccola porta immette in una piccola torretta che dà sull’esterno.

Questa sala veniva impiegata come sala da pranzo dal conte Joseph Trauttmansdorff, mentre l’imperatrice Sissi e la regina Carolina di Sassonia la utilizzarono come soggiorno durante le loro permanenze al castello.

Stanza degli affreschi ^

Stanza degli affreschi di Castel Trauttmansdorff - Con affreschi del cinquecento

Proseguiamo poi verso la stanza degli Affreschi, che rappresenta la parte più antica di tutto il castel Trauttmansdorff. Alle pareti si trovano infatti alcuni affreschi risalenti al 1564 e la sua bellezza è tale che l’imperatrice Sissi la scelse come camera da letto nel primo soggiorno tra il 1870 e il  1871 e come stanza da toletta nel soggiorno del 1889.

Gli affreschi sui muri della sala sono accompagnati da dipinti nella parte più alta delle pareti e da un soffitto anche qui a cassettoni. In un angolo della stanza è conservata la grande stufa in ceramica.

Studiolo ^

Studiolo di Castel Trauttmansdorff - stanza da toletta di Sissi

Lo studiolo, nonostante il nome, è una sala dalle dimensioni non così contenute. Utilizzato inzialmente come biblioteca privata del conte Trauttmansdorff, venne poi modificata durante le permanenza dell’imperatrice Sissi: prima come stanza da toletta e successivamente come camera da letto.

I quattro muri sono ricoperti da decori in legno che lasciano spazio a una carta da parati che giunge fino al soffitto ricco di dipinti.

Salone del Castello ^

L’ultima delle sale storiche di Castel Trauttmansdorff è il salone, dove il conte conservava le sue importanti collezioni. Oggi risulta essere una stanza spoglia, dove il grande pannello a tutta altezza nasconde una scala a chiocciola, affiancata alla stufa in ceramica scura.

Anche questa sala venne rivista dall’imperatrice Sissi, che la impiegò come anticamera e salotto durante le sue permanenze.

Varcata la porta ci troviamo davanti alla scalinata che conduce al porticato in legno che sormonta l’ingresso al cortile interno del castello. Le pareti qui sono decorate con motivi floreali e stemmi.

I giardini di Castel Trauttmansdorff ^

I giardini di Castel Trauttmansdorff sono un ricchissimo e vasto patrimonio naturale, che si presenta lungo 7 sentieri, di cui 3 panoramici, dalla lunghezza totale di circa 7 chilometri su di un terreno di ben 12 ettari. Il dislivello che si percorre visitando questi giardini è di circa 100 metri, ma lo si affronta senza grosse difficoltà.

La passeggiata comprende belvederi, grandi voliere, spiaggette panoramiche, laghetti, installazioni artistiche ed architettoniche e veri e propri boschi con alberi e vegetazione provenienti da una moltitudine di luoghi del mondo che qui riescono a crescere grazie al microclima di Merano. Il tutto è conservato in oltre 80 ambienti botanici che richiamano luoghi di tutto il mondo.

La bellezza dei giardini di Castel Trauttmansdorff è tale che nel 2013 vennero proclamati Giardini Internazionali dell’Anno da parte della Garden Tourism Conference di Toronto.

Boschi dal mondo ^

Cominciamo l’itinerario tra il grandissimo giardino botanico di Castel Trauttmansdorff percorrendo il sentiero “Boschi dal mondo”, che rappresenta un insieme di boschi in miniatura dell’America e dell’Asia.

Questa bella passeggiata, che procede poi con il sentiero panoramico, richiede circa 15 minuti. Il sentiero occupa la parte sud orientale di tutto il parco ed è un insieme di alti alberi verdeggianti.

Sono tanti e suggestivi i luoghi boschivi qui riprodotti, dal bosco di bambù, tipico delle terre orientali, alla valle delle felci viventi. Sono presenti anche due sentieri particolari al di fuori del tragitto: il pendio dei rododendri (una bellissima passerella in legno che passa attraverso queste verdi piante) e il padiglione dei boschi decidui di latifoglie.

Sentiero panoramico verso la Spiaggia delle Palme ^

Decidiamo poi di prendere il sentiero panoramico che sale lungo la collina. La sua percorrenza è stimata in altri 15 minuti e la parte più bassa è ampiamente decorata dai fiori della raccolta delle ortensie, di cui si possono ammirare innumerevoli varietà.

L’arrivo è del tutto particolare e inaspettato: all’ombra di un lungo porticato creato con delle viti vediamo davanti a noi la spiaggia delle palme. Su un terrazzo di sabbia si trovano diverse palme e alcune sdraio da cui si può ammirare il panorama.

Da qui la vista è davvero suggestiva, oltre che sulla vallata con i suoi filari di uva, anche sulle montagne circostanti e sul castello di cui si può ammirare la struttura dall’alto.

Sentiero panoramico verso la Voliera ^

Già che siamo sulla parte ‘in quota’ dei giardini botanici, procediamo verso il percorso più alto: il sentiero panoramico verso la voliera. Per raggiungere la destinazione ci sono tantissime tappe: i cedreti dell’Himalaya occidentale e la macchia mediterranea sono alcune di queste, lungo un percorso stimato di 20 minuti.

L’arrivo però è la grande voliera che si vede anche da sotto. Si tratta di una struttura particolare, cilindrica e in ferro ricoperta dalla vegetazione, dalla quale parte una lunga passerella che regala un bel panorama sui Boschi del Mondo e sui Giardini del Sole, oltre che sul castello e sui vicini dintorni.

Nella voliera si entra un po’ per volta e attraversando due porte per evitare che escano gli uccelli qui ospitati. Per lo più si tratta di pappagalli, dalle diverse razze ed estremamente colorati. Attraverso una seconda doppia porta si raggiunge poi la lunga passerella che, sul culmine, riporta la frase “solo il pensiero vola”.

Sentiero panoramico verso il Binocolo di Matteo Thun ^

Già che siamo qui imbocchiamo anche l’ultimo sentiero panoramico, della durata di circa 20 minuti, noto come sentiero panoramico verso il binocolo di Matteo Thun.

Il nome è piuttosto didascalico, perchè il percorso conduce fino alla struttura in metallo che, ancora una volta, si innalza nel vuoto come punto di osservazione. Questa volta la struttura è composta da una scalinata al cui culmine è presente una copertura che ricorda la forma di un binocolo. Matteo Thun è il nome dell’architetto bolzanese che lo ha progettato.

Questa volta il panorama è sul lato del castello che si innalza sopra al laghetto dei fiori di loto e regala una vista davvero suggestiva su tutto il giardino botanico e il castello. Alla sua sinistra, invece, una bella vista d’insieme sul percorso conosciuto come Paesaggi dell’Alto Adige.

Giardino degli innamorati ^

Prima di scendere verso la parte più bassa del giardino botanico di Castel Trauttmansdorff saliamo ancora un po’ fino al Giardino degli Innamorati. Questo è un particolare percorso anticipato da archi con piante rampicanti e con, a terra, la scritta “Ti amo” in diverse lingue.

La sorpresa è però all’arrivo, dove ci accoglie un grande laghetto su cui sono state costruite delle isolette raggiungibili con delle apposite pedane e da cui svettano degli alberi artificiali dalle grandi foglie in vetro colorate.

All’interno di ognuna di queste isole si trovano delle piccole installazioni artistiche.

Paesaggi dell’Alto Adige ^

Per scendere imbocchiamo nuovamente il sentiero panoramico verso il binocolo di Matteo Thun e ci imbattiamo, tra le altre cose, nel padiglione delle piante d’autunno. Di tanto in tanto, infatti, oltre alla vegetazione rigogliosa si incontra qualche installazione artistica o architettonica come questa.

Giunti nella parte bassa dei giardini del Castel Trauttmansdorff sentiamo l’umidità avvolgerci. Eccoci infatti ad attraversare il laghetto della vegetazione lacustre, grazie a una passerella di legno che si affaccia sui due lati sulle piante acquatiche e qualche rana, all’interno del sentiero dei paesaggi dell’Alto Adige.

Il percorso continua poi nel giardino geologico, un gioco di parole in cui si trovano diverse pietre, dalle dimensioni più disparate, disposte in un semicerchio. Prendiamo poi il ponte delle avventure, un insieme di ponticelli in legno sospesi che ci immergono nella natura, proprio al di sotto del frutteto e del tabernaculum, che raggiungiamo in pochi minuti.

Anche il settore dei paesaggi dell’Alto Adige è uno dei più lunghi e richiede circa 20 minuti per essere percorso, inoltre è quello dove si concentrano la maggior parte delle attrazioni per bambini.

I giardini acquatici e terrazzati ^

Eccoci arrivare così al cuore dei giardini di Castel Trauttmansdorff: i giardini acquatici e terrazzati. Questa è forse la zona più suggestiva. In un battibaleno ci ritroviamo a rivivere l’arte del giardinaggio in Europa ai piedi del castello.

Questo percorso, di circa 15 minuti, ha come cuore il grande laghetto dei Fiori di Loto, unito a quello delle ninfee. Una piattaforma al centro, raggiungibile per via di un ponticello, permette di avere una vista a 360 gradi su quanto si trova intorno. Non si può non rimanere impressionati dalle importanti dimensioni delle Palme da Miele del Cile o da quelle più contenute, ma comunque notevoli, del successivo palmeto. Intorno al laghetto è presente anche il padiglione sulla riva che nelle sere estive ospita concerti nei quali si sono esibiti anche artisti di fama internazionale.

Salendo si può ammirare dall’alto anche il labirinto, il giardino all’italiana con le sue fontane, e il giardino dei sensi.

Giardini del sole ^

Eccoci infine, incamminarci nei Giardini del Sole, la parte conclusiva del percorso dove in 15 minuti si può rivivere l’atmosfera mediterranea. In realtà noi ci soffermiamo ben più a lungo: inizialmente incantati dal padiglione delle succulente e, subito sotto, dal semideserto in cui si trova ogni genere di cactus, dalle dimensioni anche piuttosto generose e diverse altre piante grasse.

Proprio dal padiglione delle succulente si ha una delle migliori viste sul castello e sul laghetto dei fiori di loto.

Procediamo lungo il percorso e un vasto campo di girasoli lascia poi il passo all’oliveto e alla limonaia, in cui si trova una struttura che permette di corprire le piante durante i mesi più rigidi. Il sentiero procede poi curvandosi più volte su se stesso e conducendo infine all’ingresso del castello, dal quale prendiamo verso l’uscita.

Castel Trauttmansdorff è stata davvero una piacevole scoperta e ne consiglio la visita a tutti colori i quali si lasciano ammagliare dalla natura. I giardini botanici, estremamente rigogliosi e ottimamente tenuti, affascinano tutti i visitatori. Certamente è meglio visitarli in giornate senza pioggia.

Gli interni del castello sono invece meno sorprendenti, ma una volta acquistato il biglietto può valore la pena farci comunque una visita.

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Castel Trauttmansdorff e i suoi Giardini - Guida CompletaCastel Trauttmansdorff e i Giardini Botanici. Leggi la storia, scopri i sentieri nei giardini con tante foto e il museo sul turismo alpino.https://www.lorenzotaccioli.it/castel-trauttmansdorff-e-giardini-botanici-guida-completa/
Lorenzo Taccioli