Guida alla visita del Castello di Fénis

Castello di Fénis - Castello medievale in Valle d'Aosta

Il castello di Fénis è uno dei castelli più visitati e celebri della Valle d’Aosta. È diventato un’icona del periodo medievale alpino e domina una porzione di territorio controllata dalla famiglia Challant fin dal XII secolo.

Durante i secoli venne più volte modificato e decorato, anche con affreschi nel cortile e nella cappella interna, proprio quelli che lo rendono tanto famoso.

Oggi si presenta con le sue mura merlate e le sue torri in una zona di forte passaggio, nei pressi della viabilità principale della regione, utilizzata già in epoca romana.

Puoi visitare il castello di Fénis in giornata o durante un viaggio alla scoperta della Valle d’Aosta.

Dove si trova il castello di Fénis ^

Il castello di Fénis è in Valle d’Aosta, quindi in provincia di Aosta. Siamo all’interno del comune di Fénis, nella frazione Chez Sapin, e intorno al castello trovi un centro abitato con case e negozi.

Siamo a poche decine di metri dalla strada a scorrimento veloce della regione, quindi, al contrario di altri castelli costruiti su speroni di roccia, questo è privo di difese naturali. Il castello è infatti sulla cime di una collina, circondato solamente da prati.

Altitudine del castello di Fénis ^

L’altitudine del castello di Fénis è di appena 541 metri sul livello del mare.

Come arrivare al castello di Fénis ^

Il metodo più pratico per arrivare al castello di Fénis è in automobile. Sia che tu arrivi in autostrada A5 che attraverso la strada statale 26, l’uscita da prendere è quella di Nus. Prosegue poi per un paio di minuti sulla strada regionale 13 in direzione di Fénis.

Se preferisci arrivare con i mezzi pubblici, invece, puoi prendere il treno e scendere ad Aosta o Nus. Da qui potrai giungere al castello attraverso i bus di linea che fanno tappa a Fénis. Da Aosta i tempi di percorrenza saranno di circa 45 minuti, mentre da Nus di circa 20 minuti. Eventualmente puoi arrivare a piedi da Nus, percorrendo circa 2 chilometri di strada.

Parcheggio castello di Fénis ^

Se giungi al castello di Fénis in automobile dovrai trovare un parcheggio. Ai piedi del castello ci sono una manciata di posti auto. Se sarai fortunato ne troverai uno libero e ti troverai ai piedi della salita che conduce all’ingresso (con una camminata di 3/5 minuti).

In caso questo sia pieno puoi optare per il parcheggio del castello, in questa posizione, che dista circa 650 metri (8 minuti) a piedi. Se sei in bassa stagione puoi provare a cercare un posto più vicino nei dintorni del castello: sei infatti in un centro abitato e di tanto in tanto troverai dei posteggi liberi.

Breve storia del castello di Fénis ^

La storia del castello di Fénis è molto antica, ha inizio nel XII secolo. In quell’epoca il territorio era controllato dai visconti di Aosta e proprio loro vollero costruire un primo castello in questa posizione. Nel 1242 il castello venne infeudato a Gotofredo di Challant e ai suoi fratelli da parte di Amedeo IV di Savoia.

La struttura era formata da un corpo residenziale e da altri edifici collegati tra loro attraverso più cortine murarie. Tra questi c’erano la torre colombaia e la torre quadrata a sud.

Nella metà del trecento il castello era nelle mani di Aimone di Challant, appartenente a una delle più importanti famiglie della regione. Lui decise di avviare dei lavori di ricostruzione che accentuarono ulteriormente l’aspetto fortificato di quest’edificio. Intorno al 1340 fu costruito il corpo centrale che inglobò al suo interno le strutture già esistenti. A questo fu poi aggiunta una torre maestra quadrata.

I lavori non erano però conclusi. A distanza di cinquant’anni il figlio Bonifacio I decise di ingentilire il cortile e gli interni con gli spettacolari affreschi in stile gotico internazionale che ancora oggi rappresentano una delle maggiori attrazioni della struttura.

Durante il quattrocento poi Bonifacio II di Challant fece tramezzare la parte orientale del loggiato e altre modifiche furono poi operate dal figlio Aimone II. Da lì non vennero fatte modifiche degne di nota.

Nel 1716 Georges-Francois di Challant decise di vendere il feudo al conte Baldassarre Castellar di Saluzzo Paesana e successivamente l’edificio passò diverse volte di mano ad altri proprietari che utilizzarono il castello di Fénis come deposito per i raccolti e il ricovero degli animali. Ridotto in stato di semiabbandono venne acquistato nel 1895 dall’architetto Alfredo d’Andrade, direttore dell’ufficio regionale per la conservazione dei monumenti del Piemonte e della Liguria. Sia lui che lo Stato, che ne entrò in possesso nel 1906, operarono una lunga campagna di restauro per riportare allo splendore il castello di Fénis.

Chi viveva nel castello di Fénis? ^

Il castello di Fénis ospitò al suo interno la famiglia Challant, una delle più prestigiose famiglie della Valle d’Aosta. Se visiterai altri dei numerosi castelli presenti in regione, sentirai ricordare spesso il loro nome.

In particolare il primo ad insediarsi nel castello fu Gotofredo di Challant, durante il duecento. Successivamente ci abitarono i suoi discendenti: Aimone, Bonifacio I, Bonifacio II, Aimone II, fino a Georges-Francois.

La leggenda del castello ^

Come ogni castello che si rispetti anche il castello di Fénis è al centro di alcune leggende. C’è chi parla di urla, suoni di catene e strani rumori provenire dalle stalle, dove oggi ci sono i bagni per i visitatori. Ma a rendere più inquietante il castello c’è la leggenda su di una salma ospitata qui.

Sarebbe quella di un bambino ucciso dalla matrigna, sposa in seconde nozze di uno dei padroni del castello. La donna uccise il figliastro per fare in maniera che l’eredità del padre andasse a suo figlio, che considerava l’unico erede. Si narra che l’anima del figliastro vaghi ancora per le sale del castello e si manifesti spostando gli oggetti, soprattutto nelle cucine.

Visita al castello ^

Il castello di Fénis si presenta maestoso e quasi disteso sulla collina che lo ospita. Ha una pianta pentagonale con torrette circolari agli angoli ad esclusione degli angoli sud-ovest, in cui c’è una massiccia torre, e sud con una torre a pianta quadrata.

L’intero perimetro è circondato da una cinta di mura esterna, accoppiata ad una cinta muraria interna. Facendo il biglietto, in attesa che parta la visita guidata (unico modo per visitare il castello) puoi passeggiare all’interno dell’area fortificata. Subito dopo aver varcato l’ingresso ti troverai sotto alla massiccia torre Barbacane, a pianta quadrata. Andando a destra, invece, potrai vedere la torre Colombaia, a pianta circolare. Questa fa parte delle torrette di guardia collegate tra loro con un camminamento di ronda. Proseguendo ti troverai sulla sinistra l’ingresso al corpo residenziale, cuore del castello, mentre davanti a te ci sono le antiche scuderie, che oggi ospitano i servizi igienici aperti ai visitatori.

Torri del castello di Fénis - torre Barbacane e torre Colombaia

Non è invece possibile visitare il secondo piano del castello, accessibile per via di una scala a chiocciola. Questo era utilizzato come alloggi per la servitù e i soldati, oltre che per le camere degli ospiti e le soffitte. Da qui si raggiungeva anche il tetto dotato di un ulteriore camminamento di ronda.

Quando partirà la visita guidata sarai radunato nel cortile interno, uno dei luoghi più sorpredenti di tutto il castello di Fénis. All’interno delle sale del castello potrai inoltre vedere una collezione di mobili alpini raccolti negli anni 1935 e 1936.

Ecco come si snoda la visita dentro al castello di Fénis.

Il cortile e gli affreschi del castello di Fénis ^

Dopo aver passeggiato all’interno delle mura del castello di Fénis è giunto il momento di entrare nella sua parte più interna. Raggiungi il cortile, da dove iniziano le visite guidate. Qui ti troverai davanti una scala semicircolare, non accessibile durante la visita, che conduce al piano rialzato.

L’aspetto del cortile e del suo loggiato è frutto delle volontà di Bonifacio I di Challant, che lo fece sistemare in questa maniera alla fine del trecento. A distanza di pochi anni, nel 1415, fece inoltre aggiungere tutti gli affreschi in stile gotico che ancora oggi puoi vedere. Il primo affresco che vedrai è quello che ritrae San Giorgio mentre libera la principessa. Lungo le pareti dei loggiati, invece, c’è una teoria di saggi che reggono cartigli con massime moraleggianti in lingua francese antica.

Poco prima della metà del quattrocento furono aggiunti nuovi affreschi su volontà di Bonifacio II di Challant. Questi sono opera di Giacomino da Ivrea e si trovano nella parete orientale. Qui sono affrescate storie dei santi Uberto, Bernardo, Apollonia e Ambrogio, oltre che la scena dell’Annunciazione e un verziere sul muro di fondo al primo piano.

Estremamente d’impatto è anche il grande ritratto di San Cristoforo.

Vano della cisterna ^

Vano della cisterna nel cortile

Nel cortile si apre anche il vano della cisterna. Il suo nome è legato al fatto che questo spazio è al di sopra della cisterna nella quale erano raccolte le acque piovane. L’acqua veniva poi estratta attraverso dei secchi che, per via di una carrucola, venivano calati nel pozzo.

Oggi nel vano della cisterna puoi vedere un carro in legno di noce, decorato con tralci di vite e girali vegetali. Sulla sbarra centrale c’è invece il nodo sabaudo. La particolarità di questo carro, riccamente intagliato, è che risale a un periodo tra il seicento e il settecento.

Grande Salle Basse e Chambre Basse ^

Proseguirai la visita all’interno del castello di Fénis nella Grande Salle Basse e nella Chambre Basse. La prima grande stanza era accessibile attraverso una bussola e acquisì queste forme durante i lavori operati a fine trecento. Nonostante ciò divenne una sala da pranzo solamente nell’allestimento del 1936.

In quell’occasione furono posizionati qui diversi tavoli, tra cui due rustici risalenti al periodo tra il cinquecento e il seicento. La loro particolarità è che sotto al piano era presente uno scomparto utilizzato per impastare e conservare il pane. Il tavolo al centro, invece, è caratterizzato da sostegni a foggia di anfora, molto utilizzata nell’Italia centrale.

La seconda stanza, la Chambre Basse, è grande circa la metà della precedente ed è accessibile direttamente dalla prima. Queste due stanze rappresentavano la sala d’armi e il refettorio per i soldati e i servitori.

Entrambe le stanze erano dotate di un grande camino che poteva scaldare l’ambiente.

La cuysine e il camino del castello di Fénis ^

La stanza successiva è conosciuta come la cuysine, ovvero la cucina del castello di Fénis. Questa è caratterizzata dalla presenza di un camino monumentale le cui dimensioni sono talmente ampie da rappresentare quasi una stanza a se. Il piano è rivestito di pietra, in maniera tale da limitare i danni che la brace e il fuoco potevano fare e tutte le pareti sono estremamente annerite per via dell’uso come camino.

Questo enorme camino aveva una duplice funzionalità, serviva infatti sia per cucinare che per scaldare il castello.

In epoca cinquecentesca qui erano presenti tutti gli utensili utili per preparare il cibo e l’allestimento odierno non si discosta dall’utilizzo originario. Qui infatti puoi vedere diversi tipi di credenza. Tra queste una copia di fine ottocento di una credenza tardogotica presente nel castello di Issogne e una credenza di fine cinquecento.

Cucina nobile ^

Sali ora al primo piano attraverso la scala ricavata nella torre maestra. Gli spazi che puoi vedere qui erano quelli riservati ai signori.

Arriverai in una stanza lunga e stretta, dalla forma irregolare. Non è chiaro come venisse impiegata originariamente, ma la presenza dell’acquaio oltre che del grande camino lascia pensare che anche questa stanza fosse utilizzata come cucina.

Oggi ci trovi una campionatura di vari sedili presenti nella collezione del castello. Tra i più particolari ci sono le sede pieghevoli a stecche, modelli molto diffusi nell’arco alpino tra il quattrocento e il cinquecento.

Chambre des tolles ^

Chambre des tolles con grande camino

Prosegui la tua visita nel castello di Fénis con la chambre des tolles. Anche qui un grande camino occupa buona parte di uno dei muri, e il soffitto è in legno come già visto nella sala precedente.

Oggi all’interno della chambre des tolles sono posizionati alcuni cassoni accomunati dallo stile a doppia facciata: il lato anteriore è caratterizzato da una facciata decorativa ad arcatelle cieche, come d’uso in epoca medievale. Al loro interno questi cassoni conservavano il corredo delle spose.

Poelle – Stanza riscaldata ^

Poelle - La stanza riscaldata del castello di Fénis
Affresco sul camino - Sala del Tribunale con affresco con stemma

Dopo essere passato per i loggiati del primo piano arriverai alla Poelle, ovvero la stanza riscaldata. Il camino, in realtà presente in quasi tutte le stanze del castello di Fénis, le ha conferito questo nome. Lo stesso camino ha fatto sì che le venisse attribuito un altro nome in epoca moderno, ovvero tribunale. Il motivo è che sopra di lui è presente un affresco con le virtù cardinali, tra cui spicca la figura della Giustizia.

Al centro dell’affresco c’è un grande stemma che rappresenta Emanuele Filiberto di Savoia o Carlo Emanuele I, duchi tra la seconda metà del cinquecento e la prima metà del seicento.

I mobili esposti qui sono dei cassoni da corredo tipici della zona del Monviso.

Chambre blanche ^

Prosegui l’itinerario dentro al castello di Fénis con la chambre blanche che, nel 1936, è stata trasformata nella camera da letto del barone.

Questa stanza è caratterizzata dal camino monumentale in pietra sul cui bordo è scolpito lo stemma Challant.

I mobili presenti qui sono l’esempio di numerose tecniche decorative per gli arredi: dall’intaglio alla pittura, passando per incisione, tornitura, intarsio e pirografia. Tra questi c’è un cassone a sarcofago con pannelli a riquadri concentrici degli inizi del cinquecento.

Da non perdere anche il letto con colonne tortili che riproduce un modello toscano di fine cinquecento.

Salle de la Chapelle ^

Salle de la Chapelle del castello di Fénis con pareti affrescate

La visita negli interni del castello di Fénis si conclude nella salle de la Chapelle. È facile immaginare il perché del nome, vista la presenza della cappella del castello su di un lato. In realtà però si pensa che questa stanza fosse originariamente separata dalla cappella per mezzo di una chiusura in legno, come nel castello di Issogne.

Sulle pareti corre una pittura geometrica che arriva fino al camino. Questa risale al novecento, ma è stata ricreata basandosi su dei frammenti del trecento ritrovati proprio al fianco del camino.

I mobili qui esposti hanno la particolarità di avere uno stile tardogotico, con pannelli provenienti da arredi antichi e mobili d’epoca. Alcuni sono realmente antichi e risalenti anche al cinquecento, altri sono invece delle copie o dei falsi in stile.

La cappella ^

Un lato della salle de la chapelle è poi occupato dalla… cappella! Questa è caratterizzata da numerosi affreschi, fatti eseguire intorno al 1415 da Bonifacio I di Challant insieme a quelli nel cortile interno. Anche questi sono in stile gotico internazionale, lo stile che impazzava nelle corti europee alla fine del quattrocento.

Sulle pareti laterali della cappella sono rappresentati gli apostoli e vari santi su due ordini sovrapposti. Sulla parete orientale sono affrescate la Crocifissione (che faceva da sfondo all’altare) e una Madonna della Misericordia che accoglie i fedeli al di sotto del suo mantello. Tra le figure inginocchiate in questo affresco sono ritratti alcuni personaggi della famiglia Challant, tra cui Bonifacio I in primo piano sulla destra, riconoscibile dal cappotto rosso.

All’ingresso della cappella c’è un crocifisso apposto sulla trave di catena. Questo risale agli anni tra il duecento e il trecento.

Quanto dura la visita guidata al castello di Fénis? ^

La visita guidata al castello di Fénis dura tra la mezz’ora e tre quarti d’ora. A questo tempo puoi sommare un altro quarto d’ora scarso durante il quale potrai passeggiare tra la cinta muraria interna e quella esterna.

Quanto costa visitare il castello di Fénis? ^

Il costo d’ingresso al castello di Fénis, comprensivo di visita guidata, è di 9€ per l’intero e 7€ per il biglietto ridotto (gruppi di almeno 25 persone, studenti universitari). È invece gratuito per i ragazzi fino a 25 anni d’età, portatori di handicap e accompagnatori e per tutti i possessori dell’abbonamento musei Piemonte e Lombardia.

Film ambientati nel castello di Fénis ^

Il castello di Fénis, oltre a essere uno dei monumenti più celebri della Valle d’Aosta è stato protagonista di film, e non solo. Le pellicole per le quali hanno girato qui parte delle loro scene sono:

  • Fracchia contro Dracula di Neri Parenti del 1985;
  • La miniseria televisivia La Freccia Nera del 2006.

Inoltre il castello di Fénis è stato protagonista di un francobollo di Poste Italiane nel 1976 e di una moneta da 10 euro coniata dalla zecca italiana nel 2013.

Dove dormire per visitare il castello di Fénis ^

Se desideri visitare solo il castello di Fénis la posizione in assoluto più comoda in cui trovare una sistemazione è il centro cittadino di Fénis. Qui trovi gli hotel disponibili.

A seconda della sistemazione scelta infatti potrai arrivare a piedi al castello o con pochissimi minuti di auto. Inoltre questa posizione è comoda anche per raggiungere altre destinazioni nelle vicinanze, come il forte di Bard, il castello di Verrès, il castello di Ussel e il monte Avic per fare un trekking.

Se invece sei all’interno di un viaggio più lungo, magari alla scoperta dell’intera regione Valle d’Aosta, ti consiglio di pernottare nei dintorni di Aosta. Questa città è infatti più o meno al centro e a media distanza dalle varie destinazioni. Guarda qui gli hotel disponibili in città e dintorni.

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Guida alla visita del Castello di FénisGuida completa al castello di Fénis. Scopri cosa vedere nel castello e come organizzare la visita, con fotografie e descrizioni degli ambientihttps://www.lorenzotaccioli.it/castello-di-fenis-guida-completa-alla-visita/
Lorenzo Taccioli