Castello di Issogne – Guida Completa alla Visita

Castello di Issogne - Valle d'Aosta

Il castello di Issogne è uno dei tantissimi castelli da visitare presenti in Valle d’Aosta. Le sue particolarità sono i dipinti del porticato e delle sale interne, oltre ai graffiti lasciati dai visitatori i quali venivano incentivati a farlo. Non da meno è anche l’albero di melograno che sorge al centro del cortile.

La posizione del castello di Issogne è particolare. Non si trova infatti su di un punto di osservazione privilegiato, ma in una zona più pianeggiante e facilmente attaccabile. L’edificio non nacque infatti come castello ma fu trasformato in tale durante i secoli.

Dove si trova il castello di Issogne ^

Il castello di Issogne si trova nel comune di Issogne, in località La Place. Siamo in Valle d’Aosta, quindi in provincia di Aosta e più precisamente nella parte sud orientale della regione.

Arrivarci è molto semplice, perchè dista appena una manciata di minuti dalle principali vie di comunicazione che tagliano la regione: l’autostrada e la strada statale 26.

Leggende sul castello di Issogne ^

Come ogni castello che si rispetti anche il castello di Issogne ha dato vita ad alcune leggende. Come sempre al centro di queste ci sono storie di castellani e fantasmi…

Fantasma del castello di Issogne ^

Leggenda del fantasma del castello di Issogne

La leggenda più conosciuta è quella legata al fantasma di Bianca Maria Gaspardone. Questa donna ebbe un trascorso molto particolare: venne offerta in sposa ad Ermes Visconti alla tenera età di 12 anni. Era molto bella, ma allo stesso tempo estremamente provocante e libertina, al punto da avere relazioni extraconiugali con i servi. Dopo sei anni di matrimonio il Visconti la rispedì a casa.

Dopo qualche anno Bianca Maria Gaspardone accettò di sposarsi con Renato di Challant, primo signore di Challant. A causa delle lunghe assenze del marito decise di scappare a distanza di pochi mesi dal matromonio. Tornò a Milano a intessere relazioni con i suoi numerosi amanti. Ciò la mise in cattiva luce e nel 1526 venne condannata a morte a Milano per l’assassinio del suo presunto amante: Ardizzino Valperga.

Nell’ala orientale del castello, non aperta ai visitatori, c’è una loggia con volte a crociera posizionata nei pressi della cappella del castello. Qui ci sono alcune stanze e delle scale che portano fino alle soffitte del castello. Si narra che nelle notti di luna piena nel loggiato appaia il fantasma di Bianca Maria Gaspardone con il suo capo mozzato tra le mani. Il fantasma chiederebbe alle persone che incontra di pregare per lei.

La leggenda narra inoltre che il fantasma di Bianca Maria Gaspardone di tanto in tanto si diverta ad importunare con delle avance anche i visitatori più affascinanti.

Breve storia del castello di Issogne ^

Il castello di Issogne nacque come residenza signorile dei vescovi di Aosta, per poi passare nelle mani della famiglia Challant. Sotto la loro proprietà gli edifici esistenti vennero più volte rivisti, ampliati ed uniti. Infatti il castello è nato da Ibleto di Challant nel trecento, incorporando al suo interno parti di una struttura più antica.

Tra il quattrocento e il cinquecento il priore Giorgio di Clannt lo trasformò completamente in un sontuoso palazzo residenziale con ricche decorazioni che fondono lo stile tardo gotico con quello rinascimentale. Lo scopo era quello di ospitare la cugina Margherita de La Chambre e il figlio Filiberto. In quell’occasione il palazzo assunse la forma attuale e la sua pianta a ferro di cavallo. Agli inizi del cinquencento furono aggiunte la maggior parte delle decorazioni che ancora oggi rendono celebre il castello di Issogne: affreschi e dipinti sulle mura interne sono i più famosi.

Dopo il cinquencento il castello iniziò un periodo di declino fino a che non venne acquistato all’asta dal pittore torinese Vittorio Avondo, nel 1872. Fu lui ad operare dei grossi lavori di recupero. Avondo non si limitò a ripristinare parte degli affreschi, ma integrò gli antichi arredi con esemplari della stessa epoca o con copie fedeli alle originali.

Nel 1907 il castello di Issogne fu infine donato allo Stato e oggi appartiene alla regione Valle d’Aosta.

Quando è stato costruito? ^

Il castello di Issogne non è nato come castello, per cui la data precisa della sua costruzione non è definibile. Un primo insieme di palazzi risale al XII secolo, ma solo nei secoli successivi questi sono stati raggruppati nel castello e trasformati in quello che possiamo vedere ora.

La maggior parte dei lavori che hanno portato a questo risultato risalgono al periodo tra il quattrocento e il cinquecento.

Visita al castello di Issogne ^

L’accesso al castello di Issogne è possibile esclusivamente con visita guidata, ma queste vengono organizzate continuamente all’interno della giornata. Vale la pena prendervi parte anche perché in questo modo riuscirai a contestualizzare e a capire meglio la sua storia durante i secoli.

All’interno del castello di Issogne troverai un particolare cortile con porticati affrescati. Accederai alle prime stanze per poi salire ai piani superiori, scoprendo preziosi decori alle pareti e sui soffitti.

Ecco ciò che potrai vedere all’interno del castello.

Il cortile ^

La visita del castello di Issogne inizia dal cortile interno. Entrandovi puoi vedere il Miroir pour les enfants de Challant, ovvero una monumentale composizione ottenuta con gli stemmi principali della casata e disposta sulle pareti degli edifici che si affacciano sul cortile. Questi avevano lo scopo di mantenere vivo il ricordo delle generazione passate.

Dal cortile si accede anche al bel giardino all’italiana, ancora curato e contornato da un muro di cinta sul quale erano dipinte le figure di saggi ed eroi con colori monocromatici che evocavano le virtù delle antiche tradizioni. Purtroppo buona parte di questi affreschi risultano essere quasi totalmente cancellati.

Al centro del cortile Giorgio di Challant fece collocare la fontana caratterizzata dalla scultura di un albero di melograno in ferro battuto. Probabilmente questo era un omaggio al matrimonio tra Filiberto di Challant e Louise D’Aarberg.

Il porticato ^

Molto suggestivo, prima di accedere alle sale del castello, è il suo porticato. Qui trovi infatti affrescate diverse scene di vita quotidiana nelle lunette del portico. C’è un estremo realismo nella descrizione degli attimi qui ritratti, tratti dalle attività del borgo. Questi affreschi, ben conservati, servivano a sottolineare il clima di benessere economico e l’operosità degli abitanti di Issogne. Ovviamente il merito di ciò era da intendersi come frutto di un saggio ed illuminato governo da parte degli Challant.

Tra le scene dipinte nel porticato potrai vedere la bottega del fornaio e del beccaio, il mercato, la bottega del sarto, quella dello speziale e infine quella del formaggiaio e salumiere.

Nel porticato del castello di Issogne sono ospitate anche due panche in legno di noce. Queste fanno parte degli arredi originari di stile tardogotico del castello.

La sala da pranzo ^

Sala da pranzo al pian terreno

Dal pian terreno accederai poi alla sala da pranzo che, nel 1565, era conosciuta come poyle. Questo termine, in francese antico, significa stanza riscaldata. Infatti la sala da pranzo riceva calore dal camino dell’attigua cucina, che faceva le vesti di una stufa.

Nel cinquecento qui si trovavano panche in legno d’abete intagliate e disposte su tre lati. Davanti c’era un tavolo in legno di noce e un’arca in legno di abete. Oggi sono state aggiunte delle riproduzioni dei suppellettili dell’epoca, per lo più vasellame in ceramica e metallo, posate e vetri. I mobili qui presenti sono invece dei rifacimenti risalenti all’ottocento, ma ispirata ai modelli originari.

La cucina ^

La cucina è la sala attigua alla sala da pranzo. Qui lo spazio è diviso in due per via di una cancellata in legno. La zona più ampia era dotata di un grande camino, di un forno e di due ripostigli ricavati nelle mura. Attraverso uno sportello era possibile da qui passare i piatti direttamente alla sala da pranzo.

La seconda parte, di dimensioni più piccole, ospitava un camino e un acquaio.

In entrambe le parti della cucina erano presenti tavoli e panche. Nella zona più ampia accedevano i signori del castello, mentre quella più piccola era riservata alla servitù.

Nella cucina del castello di Issogne sono conservati alcuni arredi originari. Tra questi la panca più lunga, il tavolo da pranzo e la catena tripla appesa al camino monumentale. Le stoviglie e gli utensili sono invce riproduzioni come nella sala da pranzo.

La cappella ^

Il percorso di visita dentro al castello di Issogne prosegue poi al piano superiore. Passando per le scalinate interne arriverai fino alla cappella.

La cappella del castello di Issogne è uno degli spazi più particolari. È riccamente decorato da affreschi che occupano volte, costoloni e lunette, fino alle ante del polittico. Dietro al cancello che protegge questo spazio puoi vedere inoltre l’altare a sportelli originario di inizio cinquecento. Anche qui le decorazioni sono numerose e illustrano le scene della Natività, dell’Annunciazione, dello Sposalizio della Vergine, dell’Adorazione dei Magi, della Circoncisione e della Strage degli Innocenti.

La camera di Giorgio di Challant ^

Uscito dalla cappella passerai per il porticato e salirai al secondo piano. Prima di accedere alle prossime stanze vedrai le decorazioni sui muri, con scritte sibilline che mettono in guardia gli ospiti. La particolarità di questo castello è anche il ricco insieme di graffiti incisi sui muri che testimoniano il passaggio di tantissimi ospiti. Questi si trovano un po’ ovunque sparsi per il castello, ma sono molto presenti soprattutto nel porticato, nei corridoi e nelle strombature di porte e finestre. Queste scritte sono spesso commenti dei viaggiatori, massime sulla vita e sul denaro e confessioni di innamorati.

Giungi così alla camera e all’oratorio di Giorgio di Challant. La prima stanza era nota come chambe de Sainct Mauris, per via delle croci mauriziane che decorano l’intero soffitto a cassettoni. Originariamente anche i muri erano decorati, per mezzo di una tappezzeria in lana con le insegne Challant, che richiamavano lo stemma di Giorgio di Challant ancora oggi visibile sul camino.

L’arredo attuale è stato sistemato così da Avondo ed è composto da un letto di inizio cinquecento, una seggetta e una credenza gotica risalenti alla fine dell’ottocento.

L’oratorio di Giorgio di Challant ^

Affresco con Giorgio di Challant nell'Oratorio
Stanza dell'oratorio di Giorgio di Challant con cassa in legno

La visita prosegue poi nell’oratorio di Giorgio di Challant. Qui c’è un bell’affresco alla parete che rappresenta la scena della crocifissione, ridipinto nel 1936. In questa scena è presente anche la figura di Giorgio di Challant, rappresentato mentre è in ginocchio ai piedi della croce.

Oltre a questa scena sono anche affrescate la Deposizione nel Sepolcro e la Pietà.

Nell’oratorio del castello di Issogne sono sistemati una credenza e un cassone dal fronte in stile gotico fiorito. Questi sono stati assemblati nell’ottocento riutilizzando dei pannelli antichi.

La camera verde, la camera di passaggio e la camera della torre ^

Camera della torre del castello di Issogne
Bagno nella camera della torre

Dopo l’oratorio è presente una piccola stanza che si apre sul corridoio. Questo spazio è conosciuto come cabinet de la librairie o, ai tempi di Avondo, come stanza verde per via del colore alle pareti. La camera verde è decorata da un soffitto a cassettoni con rosoni.

A seguire c’è la camera di passaggio e infine la camera della torre, posizionata nella torre nord-occidentale. Si pensa che questo sia il donjon della costruzione fortificata eretta dal vescovo nel XII secolo. Questa stanza domina infatti la valle e permette di includere all’interno del raggio visivo ben tre castelli: il castello di Verrès, il castello Arnad e il castello Challand-Villa. Ciò conferma il fatto che la camera della torre venisse utilizzata per le segnalazioni da e verso gli altri castelli.

La sala del re di Francia ^

Proseguendo l’itinerario dentro al castello di Issogne giungerai alla sala del re di Francia. Il suo nome è legato alla presenza dello stemma con tre gigli della colonna francesce sui cassettoni del soffito e sul camino.

Questo stemma è parte del ricco insieme di decorazioni della stanza che, nel cinquecento, rappresentava la camera da letto nuziale di Renato di Challant e di Mencia del Portogallo. I loro nomi ricorrevano nella tappezzeria, nel baldacchino e nel copriletto in velluto nero.

Il letto nella sala del re di Francia è originario e venne riacquistato da Avondo da un contadino di Ussel. Questo è a baldacchino e riporta gli stemmi degli Challant di Aymavilles. Gli altri arredi sono invece risalenti all’ottocento.

Nella sala del re di Francia, sopra ad un cassone in legno, sono posizionate tre statue quattrocentesche di San Maurizio, Santo Vescovo e Santo Apostolo.

La sala di giustizia ^

La visita del castello di Issogne è quasi conclusa. Prima di lasciare l’edificio tornerai però al pian terreno dove si trova la sala di giustizia. Questa è la stanza più particolare di tutto il castello. Era infatti il principale ambiente di rappresentanza, dove il signore amministrava la giustizia.

L’intera sala è decorata tramite affreschi dipinti da un’équipe franco-fiamminga. Questi simulano un loggiato continuo sorretto da colonne in cristallo (mai viste prima in un dipinto, ne esistenti all’epoca, rappresentano uno stratagemma per non precludere il panorama dipinto dietro le colonne), alabastro e marmo. Queste si alternano a parati in cuoio impresso. Sullo sfondo delle colonne ci sono paesaggi varieragati.

Su di una parete della sala di giustizia c’è anche il Giudizio di Paride che richiama un’iconografia nordica. Sul camino invece è riportato lo stemma di Giorgio di Challant, sorretto dal leone e dal grifone.

Purtroppo gli stalli originari della stanza sono andati persi e quelli presenti ora sono risalenti al tardo ottocento.

Quanto dura la visita al castello di Issogne? ^

La visita al castello di Issogne è possibile esclusivamente attraverso visita guidata. Questa dura circa una mezz’ora e percorre l’itinerario sopra riportato.

Le partenze sono circa una ogni mezz’ora, ma possono variare a seconda dell’afflusso di gente.

L’accesso è consentito anche a cani di piccola taglia esclusivamente se tenuti in braccio o in un trasportino portato a mano.

Il castello è solo parzialmente accessibile ai disabili in carrozzina, limitatamente al cortile e al pian terreno.

Dopo aver visitato il castello potrai continuare a visitare ciò che la regione ha da offrire. Scopri tante altre destinazioni nell’itinerario di 7 giorni in Valle d’Aosta.

Orari di apertura ^

Gli orari di apertura del castello di Issogne sono i seguenti:

  • da ottobre a marzo tutti i giorni ad esclusione del lunedì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00;
  • da aprile a settembre tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00.

Dove dormire per visitare il Castello di Issogne ^

La località più comoda in assoluto per visitare il castello di Issogne è… Issogne ovviamente! Nonostante le dimensioni estremamente raccolte della città, questa dispone di qualche sistemazione per i turisti. Clicca qui per vedere gli hotel disponibili ad Issogne.

Considerando invece questo castello come una tappa all’interno di un viaggio più ampio, magari alla scoperta della Valle d’Aosta, io ti consiglio di optare per la città principale della regione. Questa dista infatti appena una mezz’ora in auto ed è posizionata a una distanza accettabile dalla maggior parte dei punti di interesse regionali. Scopri le sistemazioni disponibili ad Aosta.

https://www.lorenzotaccioli.it/wp-content/uploads/2022/09/Castello-di-Issogne-Valle-d-Aosta-600x400.jpg
px600
px400
Castello di Issogne - Guida Completa alla VisitaLeggende, orari, graffiti, foto e percorso di visita del castello di Issogne. Scopri tutti i dettagli sul castello degli Challant.https://www.lorenzotaccioli.it/castello-di-issogne-guida-completa-alla-visita/
Lorenzo Taccioli