Il Lario - Raggi di sole al tramonto

Nel nostro girovagare sul lago di Como ci imbattiamo in Castello di Vezio. Avendo un’intera giornata a disposizione ed essendo nel periodo primaverile, dove le giornate iniziano ad allungarsi, ci siamo informati sulle possibili destinazioni intorno a Bellano, cittadina affacciata sul Lario e nella quale siamo andati alla scoperta dell’Orrido di Bellano.

Tra le diverse destinazioni, Castello di Vezio aveva attirato la nostra attenzione e, effettivamente non ci ha deluso.

Dove si trova il Castello di Vezio ^

Ci troviamo sulla sponda occidentale del Lago di Como, in provincia di Lecco nella parte più bassa della Val d’Elsino. Il Castello di Vezio si trova proprio sopra lo splendido borgo di Varenna ed è possibile raggiungerlo attraverso una passeggiata in mezzo alla natura per un sentiero che si arrampica su per il crinale della montagna.

Il castello, per quanto piccolo sia, si estende sul territorio di due comuni: nonostante buona parte risieda sul territorio comunale di Varenna, ce n’è una piccola parte che occupa il territorio di Perledo.

Sentiero in salita per il Castello - Lago di Como

Visita al Castello di Vezio ^

Si può raggiungere il castello di Vezio in due modi. In entrambi i casi bisognerà lasciare l’automobile a qualche centinaio di metri di distanza, perché il castello non è dotato di una strada accessibile con le auto e di un parcheggio. La via più veloce è quella di arrivare quanto più possibile vicini al castello seguendo le indicazioni per il castello e proseguendo fino al termine della via transitabile, lasciando l’auto nei piccoli parcheggi. Da qui si può continuare a piedi fino a raggiungere la via al Castello che condurrà fino all’ingresso.

Noi optiamo per l’opzione più lunga, ma sicuramente più suggestiva: ci fermiamo a Varenna, fuori dal centro storico lasciamo l’auto in un parcheggio multipiano e proseguiamo salendo per la piccola strada asfaltata che comincia a salire il crinale e che regala suggestivi scorci sul lago di Como. Su questa via ci sono numerose villette che sembrano aver guadagnato un posto in paradiso!

Lasciamo questa strada per prendere una piccola deviazione a sinistra che dopo averci condotto fino a un bar, ci fa trovare proprio davanti ad un sentiero che sale ripidamente la montagna infilandosi in mezzo al verde e alla natura. Il sentiero è stretto e in alcuni tratti è contenuto da terrazzamenti in pietra. Si tratta di un percorso leggermente faticoso, ma che vale sicuramente la pena per gli scorci che regala. Il castello di Vezio rimane sempre nascosto dagli alberi e della montagna e solo una volta arrivati in cima si noteranno le sue torri, che svettano sul promontorio del lago di Como.

I giardini del castello e la Falconeria ^

Arrivati davanti al castello camminiamo lungo la stradina che ci porta davanti al cancello. Qui è necessario fare il biglietto per accedere al castello (4€ l’intero, 3€ il ridotto). Quello che mi sento di consigliare è di verificare sempre gli orari e i periodi di apertura del castello, che rimane chiuso in caso di mal tempo e comunque per la stagione invernale. A questo link sono indicati gli orari di apertura.

Dopo aver fatto i biglietti procediamo lungo il sentiero che si lascia il castello in pietra a sinistra e raggiunge un bellissimo belvedere sul suggestivo lago di Como. Intorno a noi si trovano tanti ulivi in piccole aree verdi protette, dove si possono anche vedere le strutture che servono d’appoggio ai rapaci che qui vengono esibiti. Infatti Castello di Vezio è famoso anche per le mostre di falchi e rapaci diurni e notturni che proprio qui vengono addestrati.
Quando il tempo e le temperature lo permettono, vengono organizzati i voli dei rapaci quotidianamente. L’orario dello spettacolo è disponibile sul sito ufficiale del castello e si tiene sempre nei giardini del castello.

Arrivati al punto di osservazione sul Lario, non si possono non notare le statue di fantasmi che guardano il panorama insieme a noi.

I sotterranei ^

Al fianco della balaustra si trova una scaletta che scende fino a dei giardini sottostanti, meno curati dei precedenti, ma che nascondono l’ingresso ai sotterranei del castello. Una lunga scala si addentra nel cuore della montagna e più si scendono i suoi scalini più la luce si fa fioca e l’odore di umidità aumenta.

Un’illuminazione calda supplisce alla mancanza di luce naturale e arrivati al piano completamente interrato si aprono diverse grandi stanze, attualmente vuote.

Le origini di questi sotterranei sono da ricercare nel tentativo di proteggere eserciti e popolazioni da eventuali attacchi nemici. Si tratta infatti di un sistema difensivo costruito per un’eventuale battuta in ritirata dell’esercito italiano dalla frontiera nord, dove avrebbe incontrato il territorio neutrale della Svizzera. Nonostante la svizzera fosse considerata innocua, da questo fronte sarebbero potuti scendere i tedeschi.

Dopo essere risaliti alla luce del sole ci siamo rivolti verso il castello, le cui mura sono circondate dai giardini.

Il castello ^

Il sentiero curvo che passa tra gli ulivi e i falchi, durante i loro spettacoli, conduce a un portale sopra ad una scalinata. Varcato l’ingresso ci si ritrova davanti ad un castello tanto spoglio, quanto suggestivo. A parte la struttura stessa, non si trova nulla di antico al suo interno, ma è possibile camminare nel piccolo cortile, abbellito da qualche statua, e salire su di uno dei bassi torrioni.

Arrivati in cima si trovano in esposizione un’armatura e qualche arma piuttosto pesante. Da qui si ha già un buon panorama sulla struttura del Castello di Vezio, ma una vista ancora migliore la si può avere dall’alta torre centrale, che svetta verso il cielo e sulla quale qualche pianta rampicante ha tentato la salita.

L’accesso all’alta torre centrale è consentito da un ponte levatoio che permette di entrare al piano rialzato. Da qui una scala in legno che segue aderente al perimetro della torre permette di arrivare fin su in cima. La vista è impagabile, sia sul lago di Como, che sul piccolo paese di Varenna, ma anche sulle rimanenti strutture del Castello di Vezio, che a questa altezza sembrano sensibilmente più piccole. Lo spettacolo che si gode affacciandosi tra i merletti della torre è estremamente suggestivo e vale la pena combattere contro eventuali vertigini per vedere questo panorama spettacolo della natura, tra il blu delle nuvole e quello del lago, e il verde brillante della vegetazione selvaggia che contorna la costa in questa parte del Lario.

Dopo essere rimasti qualche minuto sulla torre, cominciamo a scendere per tornare verso l’automobile, siccome dista qualche decina di minuti dal castello e non vogliamo fare troppo tardi. La luce inizia progressivamente a scaldarsi sempre più a causa del tramonto che avanza, e ad ogni curva del sentiero godiamo di uno scorcio sempre diverso, ma altrettanto bello, sul lago.

Storia del Castello di Vezio ^

Non sono molto chiare le origini del castello di Vezio. Anche da dove derivi il nome è frutto solo di una supposizione legata ad alcuni cognomi di famiglie romane presenti nei dintorni.

Le ipotesi più caldeggiate riguardo alla costruzione del castello vogliono che questo fosse stato eretto in epoca tardo romana, con una funzione di controllo militare su tutto il lago, grazie alla sua posizione rialzata, e sulla via che congiunge Bellano a Esino Lario. La presenza di un borgo vicino al castello, così come la struttura del castello stesso, fa pensare alla classica conformazione dove un centro abitato ospitava i servi che dipendevano dal vicino castello.

Le prime fonti certe che parlano del castello derivano da alcuni emigrati dalla città di Como, che nella seconda metà del ‘500 descrivono l’esistenza di due rocche nei due rami del lago di Como, ed una di queste rocche sarebbe proprio il Castello di Vezio, che però si pensa abbia origini ben antecedenti a questi scritti.

Quando il borgo di Varenna cominciò ad essere popolato, venne creata una fortificazione che raggiungeva il castello di Vezio, in maniera tale da poter essere utilizzato a protezione della popolazione durante i frequenti attacchi che venivano subiti durante l’epoca bassomedievale.

Durante il XVII secolo il castello risultava essere di proprietà della parrocchia di San Giorgio di Varenna, ma a causa dell’occupazione della torre da parte del Duca di Monte Marcino, nel 1600 venne istituita una causa che, clamorosamente, assegnò la proprietà proprio al duca. Pare che a seguito di ciò, nel 1635, venne ricostruita interamente la torre del castello, ma si tratta di una notizia non confermata ne verificata.

Successivamente il castello passò nelle mani della famiglia Crivelli Serbelloni, che ne rimase proprietaria fino alla fine dell’ottocento, quando venne ceduta alla famiglia Greppi Di Robilant, la quale ne mantiene tuttora la proprietà.

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Castello di VezioAlla scoperta del Castello di Vezio che tra falconeria e sotterranei regala scorci suggestivi sul Lago di Como. Cosa vedere e quali sono le sue origini?https://www.lorenzotaccioli.it/castello-di-vezio-come-visitarlo/
Lorenzo Taccioli