Se ti trovi in Molise e ti piacciono i castelli dovrai inserire tra le tue tappe anche Cerro al Volturno. Questo bellissimo borgo è caratterizzato da un grande castello che sormonta l’intero abitato. Il centro è costruito su di uno sperone di roccia che si innalza dalla pianura ed è rinforzato dalle storiche mura cittadine.
Il borgo di origine medievale, risalente più o meno all’anno mille, deve il suo nome alla presenza di un vecchio albero secolare, il quercus cerri.
Potrai visitarlo in poco tempo grazie alle sue dimensioni compatte. Potrai poi dedicarti alle altre attrazioni nelle vicinanze, scoprile nella mia guida a 7 giorni in Molise.
Ecco invece cosa vedere in città.
Dove si trova Cerro al Volturno
Itinerario tra le cose da vedere a Cerro al Volturno
Piazza Santa Maria
Chiesa di Santa Maria Assunta
Castello Pandone di Cerro al Volturno
Mura storiche di Cerro al Volturno
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Mappa dell’itinerario di Cerro al Volturno
Cerro al Volturno è un piccolissimo borgo molisano in provincia di Isernia. Più precisamente si trova nell’alta valle del Volturno, nella parte nord occidentale della regione, a circa 25 chilometri di distanza dal suo capoluogo e a poca distanza dal confine con l’Abruzzo.
Il borgo sorge su di una collina, all’ombra di uno storico castello, a circa 572 metri di altitudine sul livello del mare. Il territorio comunale occupa una posizione ai margini del grande parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ed è bagnato dal Rio dell’Omero.
La passeggiata alla scoperta delle cose da vedere a Cerro al Volturno ti richiederà poche decine di minuti. L’intero borgo ha infatti dimensioni estremamente raccolte e si sviluppa sulla sommità di una collina. Camminando tra le sue case e i suoi murales raggiungerai il castello Pandone.
La parte superiore del borgo è stata decorata da alcuni murales, alcuni con elementi geometrici, che arricchiscono le facciata di alcune abitazioni malandate.
Puoi iniziare la visita del centro storico di Cerro al Volturno dalla sua piazza Santa Maria, la piazza principale nel cuore del borgo. Purtroppo utilizzata in parte come parcheggio, è contornata da bassi edifici residenziale.
Un intero lato della piazza è chiuso dal fianco della chiesa di Santa Maria, al quale è stata aggiunta una struttura in muratura, più recente, che ha permesso di recuperare ulteriore spazio. Questa si allunga inoltre verso la piazza per mezzo di un porticato squadrato che sorregge una grande terrazza.
Dalla piazza parte poi una breve strada in salita che conduce alla parte superiore del borgo, attraverso un grande arco in pietra.
Piazza Santa Maria deve il suo nome alla presenza della piccola chiesa di Santa Maria Assunta. Questa chiesa risale all’XI secolo e fu profondamente restaurata nel XV secolo.
La sua facciata esterna dà su di un piccolo sagrato ed è costruita totalmente in pietra, con un doppio tetto a spiovente sormontato da una piccola croce. Sulla facciata ci sono diverse aperture, tutte incorniciate in pietra. Il grande portone rettangolare è accompagnato da due finestre laterali e simmetriche e sormontato da un’altra finestra. Sul fondo della chiesa di innalza invece il campanile a vela, composto da tre archi uguali tra loro.
La particolarità della chiesa di Santa Maria Assunta è conservata al suo interno, dove puoi vedere il quadro cinquecentesco della Madonna di Loreto con Cristo Bambino proprio al di sopra dell’altare maggiore. I due personaggi sono rappresentanti in piedi sulla casa di Loreto, trasportata in volo da due angeli con ai lati raffigurati San Giovanni Battista e San Francesco accompagnati da due santi monaci. Sotto alla casa di Loreto sono raffigurati un uomo e una donna con un rosario in mano. Si pensa che questi siano i committenti del dipinto.
Gli spazi interni della chiesa sono distribuiti su di un’unica navata con una copertura lignea a capanna e che conduce fino al grande arco a tutto sesto che anticipa l’abside. Qui puoi vedere anche due cippi funerari di epoca romana, risalenti al III secolo.
Sulla sommità del piccolissimo borgo di Cerro al Volturno svetta il suo monumento più celebre: castello Pandone. Questo edificio è costruito su di uno sperone di roccia con un forte strapiombo. Ciò ha sicuramente complicato la sua costruzione, ma lo ha anche reso più sicuro grazie alla sua posizione isolata.
L’intero castello si è dovuto adattare alla forma della roccia sottostante, che solo in parte è stata abilmente intagliata per rispondere alle esigenze di costruzione. Si pensa che la prima costruzione dell’edificio risalga al X secolo, mentre una ricostruzione avvenne durante il quattrocento, quando Camillo Pandone volle edificare un castello dalle forme tipicamente medievali.
I successori di Camillo, Francesco e Federico, operarono poi una serie di trasformazioni al castello, con l’obiettivo di consolidare la cinta muraria e ammodernare la struttura. A questo periodo risale l’aggiunta delle torri cilindriche che servivano a rendere il castello più efficiente nella difesa dalle armi da fuoco.
A inizio seicento castello Pandone passò nelle mani dei Colonna e fu proprio la moglie di Filippo Colonna, Lucrezia Tumacella, a disporre le ultime modifiche che hanno conferito al maniero l’aspetto attuale. L’influenza di questa donna è testimoniata dalla lapide che sovrasta lo stemma della famiglia Colonna sul muro principale dell’edificio. Successivamente la proprietà passò alla famiglia Carafa.
Lungo il perimetro del castello Pandone ci sono tre torri cilindriche, di cui due sono difese da bastioni con una punta a sperone. L’ingresso principale è realizzato attraverso una stretta via che sale dalla chiesa di Santa Maria Assunta e che conduce al portale settecentesco. Varcandolo arriverai in un’ampia corte sulla quale si affaccia anche la cappella interna.
Attuamente il castello Pandone di Cerro al Volturno è di proprietà della famiglia Lombardi.
Come avrai notato avvicinandoti al borgo di Cerro al Volturno, l’interno centro storico è racchiuso dalle mura storiche, che gli danno protezione ma sembrano anche sostenere l’abitato posto in cima alla collina.
Le mura storiche di Cerro al Volturno risalgono al XIV secolo e lungo il loro perimetro sono ancora evidenti le tracce delle torri e di alcune abitazioni. Una volta visitato il centro storico e il castello Pandone puoi scendere e tornare al centro attraverso la cinta muraria che ti regala dei suggestivi panorami sulla vallata circostante.
Di tanto in tanto il passaggio si fa stretto e, sembrerebbe, non troppo in sicurezza, proprio al di sotto delle alte pareti verticali che cingono il castello Pandone. In uno slargo che funge anche da balcone panoramico sulla vallata sottostante troverai una colonna che sorregge la statua della Madonna, che fa da sfondo al possente castello.
Abbandona ora la parte più alta del centro storico e scendi alla sua base. Qui puoi vedere la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, proprio lungo la via stradale. Le sue origini si fondano nel 1318, come testimoniato dall’iscrizione sul portale. Durante i secoli subì però diverse modifiche, soprattutto agli interni.
La sua costruzione segnò la nascita di un nuovo borgo, più recente e alla base di quello storico già esistente sulla sommità della collina.
La facciata della chiesa è a capanna e realizzata con pietre di fiume, in stile romanico. Un oculo sormonta il portale ad arco a tutto sesto. Completa la chiesa dei Santi Pietro e Paolo un campanile a torre, con conci robusti in pietra di fiume, sovrastato da una cuspide piramidale. Al suo interno c’è una campana del 1300.
Gli interni della chiesa dei Santi Pietro e Paolo sono a navata unica in stile neoclassico, totalmente intonacati in bianco, con una volta a botte lunettata. Qui puoi trovare un altare in marmo policromo di epoca settecentesca.
Ecco la mappa dell’itinerario tra le cose da vedere a Cerro al Volturno.