Finalmente è visitabile (e lo sarà fino al 3 Luglio 2016 a Sulzano, sul lago d'Iseo) l'opera di Christo e di Jeanne Claude: The Floating Piers. Attorno all'installazione di land art si è creata tantissima attesa anche grazie ad un comprensibile tam tam mediatico nei giorni precedenti l'inaugurazione.
I due artisti ideatori dell'opera trovano la loro massima espressione nella land art intervenendo sul paesaggio e modificandolo in maniera provvisoria. Sono noti soprattutto per le opere realizzate con il tessuto, "imballando" monumenti o stendendo lunghi teli in luoghi naturali. Per la loro ultima creazione “The floating Piers” è stato il scelto il lago di Iseo sul quale è stato creato un percorso pedonale di 3 km composto da una serie di passerelle galleggianti rivestite in un tessuto giallo vivo che permettono al visitatore di camminare sul lago e raggiungere a piedi le isole di San Paolo e Monte Isola. L'installazione avviene a distanza di diversi anni dall'ideazione del progetto, passati alla ricerca di un luogo che gli fornisse tutti permessi per poter procedere alla sua messa in atto. Il lago di Iseo diventa quindi protagonista di un'opera di Christo a circa 40 anni dall'ultima sua opera in Italia.
Sono attese migliaia di visitatori e per agevolare il traffico l'intera città di Sulzano è stata chiusa al traffico e sono state predisposte diverse navette in tutti i paesi vicini. Noi adottiamo una scelta che negli anni si è rivelata vincente per raggiungere destinazioni molto frequentate: arriviamo in macchina in un paese poco distante dalla destinazione ma abbastanza anonimo, parcheggiamo la macchina in stazione e proseguiamo per gli ultimi chilometri in treno..
La nostra giornata inizia all’alba: sveglia alle 5.45 del mattino con destinazione la stazione ferroviaria di Borgonato Adro, a pochi chilometri da Sulzano.. La scelta si rivela ancora una volta ottimale: arrivati (un po' di fretta per via del ritardo accumulato durante il viaggio) parcheggiamo l'automobile in uno dei diversi posti disponibili e raggiungiamo i binari. Qui scopriamo che oltre alla biglietteria mancano anche le macchinette automatiche e, dopo esserci informati, apprendiamo che è possibile effettuare i biglietti direttamente sul treno.
Il traffico è evitato ma non si può dire lo stesso dello stress quando il nostro treno si presenta carico più di un regionale Rimini Bologna durante il controesodo estivo; il treno entra in stazione con il capotreno affacciato dal finestrino che in una scena tragicomica supplica le persone di non tentare di salire sul treno. Ci atteniamo alla richiesta, anche se non molto convinti, e riusciamo a salire sul treno successivo che come il precedente accumula un notevole ritardo alla stazione successiva (Iseo). Arriviamo a Sulzano intorno a mezzogiorno.
Oltre l'incredibile numero di persone che prendono il treno per raggiungere l'installazione di arte contemporanea, gioca a sfavore di Trenord il boicottaggio della linea ferroviaria avvenuto in mattinata al fine di protestare contro i proprietari dell'isola San Paolo (famiglia Beretta), coinvolta nell'opera.
Già usciti dalla stazione troviamo molte guide che indicano il percorso da prendere per raggiungere i pontili di Floating Piers. La cittadina che si affaccia sul lago d'Iseo è adornata con metri e metri del tessuto giallo cangiante che ricopre anche le passerelle. Questo tessuto, prodotto in Germania, è stato frutto di diversi studi cromatici ed ha la particolarità di cambiare tonalità a seconda delle condizioni meteorologiche: sole o pioggia ne cambiano le sfumature. In pochi minuti raggiungiamo l'ingresso dove si trovano diverse centinaia di persone in fila sotto il sole di mezzogiorno.
Molte guide ci ricordano che è necessario avere la museruola per il cagnolino che ci accompagna e ci vediamo quindi costretti ad acquistarla alla vicina ferramenta (che ne venderà diverse centinaia in queste due settimane).
Se anche voi doveste visitare The Floating Piers con un cane non sognatevi di tentare di accedere senza avere una museruola perché è un chiodo fisso di tutte le guide che si trovano lungo il percorso: se il cane se la toglie chiedono puntualmente di ripristinarla.
In circa un'oretta di fila raggiungiamo il primo pontile che collega la terraferma a Monte Isola. Il panorama che ci si presenta è davvero suggestivo, il percorso che è ricoperto per tutta la sua lunghezza dal telo giallo sgargiante contrasta alla perfezione con il verde della natura e il blu del lago. Le larghe piattaforme su cui si cammina si muovono sul lago calmo ed ondeggiano seguendo il ritmo del vento. Per motivi di sicurezza sono previsti diversi gradi di 'allerta' a seconda del meteo. Non appena il vento si alza leggermente viene fatto divieto a carrozzine e passeggini di accedere all'installazione e qualora il vento e la pioggia continuino ad insistere sull'opera questa verrà sgombrata in pochi minuti per questioni di sicurezza. Al momento ci troviamo tra momenti in cui l'accesso è libero ed altri in cui viene interdetto ai passeggini.
Appena arrivati su Monte Isola la fame inizia a farsi sentire, perciò facciamo un pit stop nel primo forno che incontriamo per rimpinzarci con pizzette e focacce.
Continuando a camminare lungo il percorso di The Floating Piers che prosegue anche nei vicoli dell'isola è possibile, come è successo a noi, essere provvisoriamente bloccati a causa dell'alto numero di visitatori presenti sulle passerelle.