Coira è una bellissima cittadina, rinomata per essere la più antica di tutta la Svizzera. Capoluogo del cantone dei Grigioni, la città è contornata da alte montagne. Lungo la passeggiata che ti porterà a scorpire l’intera centro storico potrai anche raggiungere un punto panoramico che ti regalerà una vista privilegiata sul centro e sui suoi palazzi.
Passeggiando per le vie incontrerai innumerevoli piazze e tantissimi palazzi antichi, alcuni dei quali sono stati riqualificati e adattati durante i secoli per rispondere alle nuove esigenze della cittadinanza.
Potrai tranquillamente scoprire tutta Coira in una giornata muovendoti a piedi. Ecco tutti i dettagli e un itinerario completo per vedere la città.
Dove si trova Coira
Che lingua si parla a Coira
Coira, il centro storico più antico della Svizzera
Cosa vedere a Coira
Obertor – Porta cittadina
Fontana park
Palazzo delle poste
Banca cantonale dei Grigioni
Fontana di Postplatz
Kunsthaus e Kunstmuseum – Museo d’arte dei Grigioni
Altes Gebäu – Tribunale cantonale
Ochsenplatz
Rathaus – Municipio di Coira
Majoranplatz e la fontana dello Stambecco
St. Martinsplatz
Chiesa di San Martino
Arcas platz
Casa Metzg
Palazzo con meridiana
Museo Retico
Hofturm – Torre vescovile
Cattedrale di Coira
Palazzo vescovile
Chiesa di San Lucio
Punto panoramico su Coira
Sennhof – Vecchie prigioni
Regierungsplatz – Piazza del Governo
Teatro di Coira
Cartina dell’itinerario di Coira
Dove dormire a Coira
Immagini di Coira
Coira è il capoluogo del Cantone dei Grigioni, un’area della Svizzera orientale. Sorge sulle rive del fiume Plessur, a poca distanza da dove questo confluisce nel fiume Reno. Non a caso la zona è anche conosciuta come alta valle del Reno.
A Coira la lingua principale è il tedesco, ma in realtà si parlano anche l’italiano e il romancio, ovvero una lingua romanza diffusa in tutto il cantone dei Grigioni.
Coira è a tutti gli effetti considerata come la città più antica di tutta la Svizzera. Questo è dovuto al fatto che sono state trovate tracce della presenza di umani insediatisi qui in maniera stabile risalenti a oltre 5000 anni fa, anche se da alcune testimonianze locali, sarebbero stati ritrovati reperti archeologici risalenti a 11000 anni fa legati ad accampamenti temporanei.
Coira è una bellissima cittadina ricca di architetture suggestive e palazzi storici, ma anche di musei, chiese e scorci suggestivi. In questo itinerario alla scoperta i cosa vedere a Coira ti porterò nel centro storico della città e sui colli circostanti, che puoi raggiungere a piedi e da cui puoi godere di una vista panoramica sull’intera città.
Ecco cosa vedere durante la visita di Coira.
Il centro storico di Coira era protetto da mura cittadine che si sono in parte conservate, così come tre torri che funzionavano da ingresso alla città. La principale di queste è Obertor, ingresso sud occidentale alla città che immette direttamente su Ochsenplatz.
Di origine medievale come le altre due torri (Maltesertor e Sennhofturm), è oggi uno dei simboli di Coira. Lungo i suoi quattro piani potrai notare che le dimensioni vanno via via restringendosi. L’ampio ingresso centrale è composto da un arco al pian terreno, mentre sul resto dell’altezza piccole finestre anticipano un grande orologio posto sulla sommità.
I dipinti presenti nell’arco dell’Obertor sono invece piuttosto recenti e risalngono al secolo scorso. Questi riprendono vecchie vedute cittadine.
A poca distanza dall’Obertor c’è uno degli spazi verdi cittadini: il Fontana park o parco Fontana. Nato come giardino barocco nel 1860, nel tempo è diventato un parco pubblico aperto alla cittadinanza.
Qui le aiuole piantumate si alternano a bassi arbusti, panchine e sedute poste all’omba di grandi alberi. Gli edifici intorno al parco godono di un affaccio rilassante e verde durante ogni stagione dell’anno. Al centro del Fontana park è anche presente una fontana con un getto che si innalza dal centro della vasca circolare.
Praticamente davanti al Fontana park sorge l’ex palazzo delle poste di Coira, un imponente e decoratissimo edificio della città che oggi ospita la biblioteca comunale, un bar e un piccolo ufficio postale.
Costruito agli inizi del novecento, il palazzo delle poste venne progettato dagli architetti Jean Béguin e Theodor Gohl ed è il principale esponente degli edifici neorinascimentali della città. Questo perché in quell’epoca l’intera Svizzera promuoveva uno stile conosciuto come Rinascimento Federale e infatti questo palazzo delle poste somiglia ad altri presenti nello stato elvetico.
Già le sue forme imponenti ed elaborate, con grandi archi al pian terreno e finestre squadrate nei piani superiori con le ale laterali chiuse da frontoni triangolari basterebbero a rendere la bellezza del palazzo. Ma ad incentivarla ulteriormente ci sono le decorazioni nella sua parte centrale e che sfruttano ogni spazio lasciato libero delle facciata dal piano rialzato fino al tetto.
Al lato opposto della strada sorge un altro massiccio edificio, un cui lato confina con il Fontana park. Si tratta del palazzo della banca cantonale dei Grigioni, il principale istituto bancario di questo cantone.
Il palazzo è un’alternanza dell’utilizzo della pietra a vista, mischiata con pareti intonacate dal colore chiaro. Le finestre al pian terreno, dotate di inferriate, hanno una forma ad arco, mentre quelle al piano superiore sono squadrate e disposte su due file, divise tra loro da alcuni simboli.
Il palazzo della banca cantonale dei Grigioni risale al 1911.
Raggiungi ora la Postplatz. Questa è la zona di passaggio tra la viva Bahnhofstrasse e il centro cittadino. L’ingresso alla Postplatz è evidenziato dall’imponente scultura Obiter di Robert Indermaur: un trampoliere alto ben 13 metri che guarda verso il viavai continuo di gente che passa da qui.
A poca distanza c’è anche la fontana di Postplatz: una grande vasca circolare dal cui centro si innalza una vasca a conchiglia da cui si erge una venere che versa l’acqua da un’anfora nella vasca sottostante.
In pochi passi potrai arrivare al cospetto della Kunsthaus e del Kunstemuseum, ovvero gli spazi che ospitano il museo d’arte dei Grigioni. L’edificio storico è ospitato nell’ottocentesca Villa Planta e si affianca all’ampliamento realizzato tra il 2014 e il 2016 realizzato da Barozzi Veiga. Potrai facilmente riconoscere questo nuovo palazzo grazie alla sua superficie che sembra essere quasi un gioco geometrico di forme regolari. L’ingresso fuorisce con una semplice cornice dal cubo principale, interamente rivestito di piastrelle con quadrati inscritti in altri quadrati.
Davanti all’ingresso di Villa Planta c’è anche un bel giardino curato da cui potrai godere della vista sulla facciata principale del palazzo.
All’interno del museo d’arte dei Grigioni sono ospitate circa 8000 opere che vanno dal settecento ai giorni nostri. A rappresentare Coira ci sono le opere di Angelina Kauffmann, vissuta a cavallo tra il settecento e l’ottocento. Molto importanti sono anche le opere di Giacometti.
Alla collezione permanente si affiancano poi circa 5 o 6 mostre temporanee ogni anno.
Raggiungi ora l’Altes Gebäu, un edificio storico della città che ospita al suo interno il tribunale cantonale dei Grigioni. Più che per la sua funzione in sè, insediatasi solo recentemente dentro all’edificio eretto tra il 1727 e il 1729, Altes Gebäu colpisce per il suo stile barocco.
Se da fuori si nota per il suo portone d’ingresso, incorniciato dalla pietra e sormontato da un terrazzo, oltre che per il rialzo centrale che si chiude in una stanza dal tetto spiovente, a colpire sono gli interni, estremamente decorati e costellati di dipinti. Una camera è in stile cinese, mentre un’altra è dotata di un soffitto con montatura di cristalli di rocca.
Proprio al fianco dell’Altes Gebäu sorge il Fontana park in cui sei stato all’inizio dell’escursione in città.
In pochi passi ti troverai poi in Ochsenplatz, ovvero la piazza posta proprio dietro ad Obertor. Potrai riconoscerla per la presenza della porta con il suo grande arco al pian terreno. Gli edifici accanto sembrano quasi essere incastrati gli uni negli altri e sulla superficie della Ochsenplatz spunta poi la fontana Ochsenbrunnen, realizzata nel 1929.
Questa fontana è una replica di una precedente risalente alla seconda metà del seicento.
Passeggia fino al Rathaus, ovvero il particolare palazzo municipale della città risalente al tardo medioevo e realizzato in stile gotico.
Questo particolare edificio si sviluppa su di una pianta irregolare con un tetto spiovente. La sua forma è legata al fatto che dopo la sua costruzione fu vittima di un devastante incendio nel 1464 che ne chiese la ricostruzione e, successivamente, venne ampliato a più riprese. Inoltre, fino alla metà del cinquecento, ospitava al suo interno anche l’ospedale cittadino.
Oggi camminando per gli spazi interni del palazzo municipale troverai numerose opere provenienti da differenti epoche che testimoniano la storia della città. Anche la facciata del palazzo è decorata con dipinti che mostrano scene religiose e leggende locali.
Tra le più particolari sale interne c’è quella del Consiglio che incorpora tracce da differenti epoche. Progettata in stile tardo-gotico fu ristrutturata con influenze barocche durante il seicento. Oggi al suo interno sono ospitati gli arredi in legno dell’epoca, ovvero panche e un grande tavolo.
A rendere particolare il palazzo c’è anche il suo campanile, con una campana installata nel 1466 e sostituita solo in seguito ai danni riportati durante la seconda guerra mondiale.
Arrivato in Majoranplatz non potrai fare altro che ammirare i bellissimi edifici d’epoca che circondano l’intera piazza e che risalgono al periodo successivo all’incendio della città del 1464.
Qui trovi anche un’altra delle attrazioni di Coira: la fontana dello Stambecco. Questa fontana dalla vasca esagonale ha una stele su cui si innalza la scultura di una testa di uno stambecco. La scelta dell’animale non è casuale, questo appartiene infatti all’araldica del cantone dei Grigioni.
Lungo i tre lati del pilastro che sostiene la scultura ci sono gli altrettanti stemmi dello Tre Leghe: uno stato libero nel territorio dell’attuale Cantone Svizzero dei Grigioni formatosi tra il trecento e il quattrocento.
St. Martinsplatz è la prossima tappa ed è una delle belle piazze di Coira. Costruita nella parte più antica della città, è praticamente a metà strada tra due delle tre torri cittadine: Obertor, vista all’inizio dell’itinerario, e l’Untertor. Segna quindi un punto intermedio nel passaggio nord-sud del centro cittadino.
La piazza deve il suo nome alla presenza della chiesa di San Martino e davanti alla chiesa c’è la fontana di San Martino, costruita nel 1716 e la cui vasca è decorata dai segni zodiacali.
A completare la piazza ci sono diverse case storiche con bovindo.
Tra le chiese da vedere a Coira c’è anche la chiesa di San Martino, che prese il posto di una chiesa carolingia dopo che questa fu distrutta da un incendio in città. Terminata sul finire del quattrocento, è stata rivista durante i secoli.
Ad esempio, il campanile costruito nel 1509 ricevette l’attuale copertura nel primo dopoguerra. Oppure le tre grandi e imponenti vetrate sulla parete sud sono opera di Augusto Giacometti e furono posizionate qui nel 1919.
Tra le piazze più belle di tutta Coira c’è senza dubbio Arcas platz. Questo spazio dalla forma triangolare è nella parte iniziale della città vecchia, a pochi passi dalla Obertor.
A rendere così particolare questa piazza c’è la lunga fila di case medievali che si innalzano lungo il suo perimetro e che confluiscono in una piacevole visione prospettica. Fino a qualche decennio fa la piazza era invasa da capannoni, fatti abbattere nel 1971 contestualmente alla costruzione di un parcheggio multipiano interrato.
Queste case sono oggi una bellissima testimonianza storica e quando vennero erette furono costruite sull’antica cinta muraria. Se vuoi rilassarti un po’, potrai anche sederti a uno dei caffè o ristorantini che circondano la piazza.
Tra gli edifici che si affacciano sull’Arcas Platz c’è anche la casa Metzg, risalente al 1538 e che al suo interno ospitava il macello cittadino. La posizione non era scelta a caso, perché l’edificio riusciva ad attingere acqua dal Muhlbach e a scaricare nel Plessur.
A testimoniare il passato di questo edificio c’è un murales del 1600 che raffigura la macellazione di un bue.
Davanti alla casa Metzg venivano poi posti diversi banchi dei macellai che vendevano direttamente qui la carne appena macellata.
Successivamente casa Metzg venne impiegata come ferramenta, poi ospitò le aule di una scuola e infine la biblioteca, prima che del trasferimento di questa nell’ex ufficio postale di Coira.
Appena dietro a casa Metzg si innalza il palazzo riconoscibile dai suoi affreschi in facciata e dalla meridiana. Quest’edificio, il Bundner Volksbibiothek, ha infatti una meridiana estremamente particolare al di sotto di un terrazzino che si sporge dall’ultimo piano.
La meridiana è rivolta ad ovest e per questo motivo riceve luce solo al pomeriggio e l’asta, per poter funzionare, è quasi parallela al muro.
La prossima tappa nelle cose da vedere a Coira è il museo Retico, o Ratisches Museum, ovvero il museo di storia dei Grigioni. All’interno di questo museo sono raccolti reperti archeologici ed è descritta la storia della civilità e del folclore di questo cantone, lungo un periodo che va dalla preistoria agli inizi del XX secolo.
Il museo Retico è ospitato all’interno di un edificio patrizio in stile barocco risalente al 1675 e costruito su volontà del barone Paul von Buol zu Strassberg und Rietberg. Il museo al suo interno venne inaugurato nel 1872 e prevedeva una biblioteca e una prima collezione di reperti di storia naturale e di antichità.
Al fianco del palazzo che ospita il museo Retico prende il via la scalinata che conduce all’Hofturm, ovvero la torre che porta all’Hof, termine con il quale si identifica il cortile che insiste sulla città vecchia.
Questa zona del centro storico era già abitata in epoca preromana e nel 451 divenne una sede vescovile con la costruzione di una basilica. Solo nell’VIII secolo fu arricchita con la costruzione della cattedrale dell’Assunzione della Vergine Maria.
La torre Hofturm fa parte del più ampio complesso che comprende anche il palazzo vescovile ed è caratterizzata da una pianta squadrata con un tetto spiovente e da tre piani di finestre, differenti tra loro per numero e dimensioni delle aperture. Al pian terreno, invece, la scalinata passa al di sotto di un arco e attraversa completamente la torre.
La cattedrale di Coira è dedicata all’Assunzione della Vergine Maria. Qui già durante l’epoca romana era presente una chiesa, risalente al 451 circa. Una seconda costruzione risale all’VIII secolo e di questa si conservano alcune sculture in marmo.
L’attuale cattedrale di Coira venne invece costruita tra il 1150 e il 1272 e nel suo stile conserva influenze provenienti da tutte le principali culture occidentali dell’epoca. La facciata è divisa orizzontalmente in tre sezioni, di cui la centrale costruita in pietra ed è scandita da due lesene laterali. Il portale è inscritto in una serie di sei archi a tutto sesto con colonne dai capitelli a bocciolo ed è sormontato da una grande finestra anch’essa ad arco.
Gli interni conservano l’altare maggiore in stile tardogotico risalente al 1492, il coro ligneo sapientemente intagliato e alcune sculture romaniche sulle basi e sui capitelli dei pilastri che dividono le navate. Ci sono inoltre importanti e antichi affreschi sulle volte e su alcune pareti della chiesa.
Praticamente al fianco della cattedrale c’è il palazzo vescovile di Coira. Le sue forme sono particolari e sono considerate monumento nazionale e pertanto protette.
La prima costruzione di questo edificio risale al 1272, ma il suo aspetto attuale è legato alla ristrutturazione barocca avvenuta nella prima metà del settecento sul volere dell’allora vescovo di origini tirolesi. Fu proprio lui a richiedere che nella facciata ci fossero dei rimandi alla sua terra d’origine. Sono inoltre presenti decorazioni in stucco tra i quattro pilastri che caratterizzano la facciata, dietro la quale si trova anche un cortile interno.
I due portali di ingresso sono simmetrici e dotati di due maschere che raffigurano leoni e che fungono da porta anelli.
Ancora oggi il palazzo vescovile di Coira ospita il vescovo e la sede dell’ufficio e della cancelleria vescovile.
Particolare è sapere che all’interno del palazzo vescovile venne scritto il più antico libro di cucina di tutta la Svizzera: l’Ein schon Kochbuch, redatto nel 1559. Oggi invece al suo interno, oltre alla residenza del vescovo, è ospitato il museo del tesoro della cattedrale.
Raggiungi ora la chiesa di San Lucio, la cui versione attuale è frutto di una rielaborazione della preesistente chiesa carolingia a tre absidi, costruita agli inizi dell’VIII secolo. Di questa prima costruzione è ancora possibile vedere la cripa ad anello.
Già alla metà del XII secolo vennero operate diverse modifiche, con la costruzione di un monastero, l’ampliamento della chiesa di San Lucio in stile romanico e la costruzione del coro. Durante i secoli la chiesa subì diversi incendi e altrettante modifiche, come quelle di inizio ottocento, quando venne fondato il seminario.
All’interno della chiesa di San Lucio è conservato anche l’altare tardogotico intagliato risalente al 1520 circa.
Dalla chiesa di San Lucio puoi prendere la via panoramica che, in circa 400 metri, sale sopra ai filari di vite della vigna della diocesi e arriva fino al punto panoramico su tutto il centro storico. Questo è noto come Haldenhüttli e potrai riconoscerlo per la presenza di un padiglione in legno.
Haldenhüttli è di dimensioni raccolte e risale al 1879, quando la città lo costruì per valorizzare il territorio in ambito turistico. Da qui potrai chiaramente riconoscere le attrazioni viste fino a questo momento in città e anche quelle che devi ancora vedere, come le ex prigioni. C’è inoltre una mappa che ti permette di identificare le cime montuose che sorgono nei dintorni del centro cittadino di Coira.
Dal punto panoramico sul centro storico di Coira avrai sicuramente identificato il Sennhof, ovvero il vecchio penitenziario cittadino, ben riconoscibile per la sua forma e per la torre tozza che ne cinge un lato.
La sua storia è particolare, perchè questi spazi nacquero per terreni agricoli nel cinquecento e per ospitare una latteria. Successivamente il complesso venne trasformato in fabbrica di sapone, e nel 1817 gli spazi vennero acquistati dal Cantone dei Grigioni per farne una prigione.
Se Sennhof era un tempo un luogo in cui le persone venivano rinchiuse, oggi è un’area residenziale che accoglie numerose famiglie, come testimoniato dai bambini che si ritrovano a giocare a palla nel cortile. Inoltre Sennhof è aperto alla cittadinanza, grazie alla presenza di bar e ristorantini. È inoltre presente un ostello ricavato riadattando numerose celle. Particolare è sapere che, per mantenere un collegamento con la prigione, ogni camera è dotata di un’unica e piccola finestra e le porte sono rimaste quelle in acciaio che chiudevano le celle.
L’itinerario alla scoperta di Coira è quasi ultimato, ma prima di lasciare la città recati nella Regierungsplatz, la piazza del Governo, nella parte orientale del centro cittadino. Prima che la piazza assumesse questo aspetto, erano presenti 14 case e altrettante scuderie, che andarono a fuoco in un incendio del 1829.
Su questa piazza con alberi e giardini sorveglia la Graues haus, costruita nel 1752 come sede del governo dell’allora Stato Libero Retico. Oggi al suo interno c’è invece la Cancellaria di Stato.
Sulla piazza del Governo c’è anche il monumento di Vazerol, un obelisco in memoria dell’anno 1471, ovvero l’anno in cui le Tre Leghe si unirono tra loro in località Vazerol. L’obelisco ha proprio tre lati e ogni lato commemora una delle leghe.
L’ultima tappa della visita di Coira è il suo teatro. In questo polo culturale avviene che spesso lo spazio antistante il teatro sia occupato da installazioni temporanee. Il teatro vero e proprio è il più grande di tutto il cantone dei Grigioni ed è nato nel 1876 anche se solo dal 1959 ha trovato posto in questa sede precedentemente utilizzata come armeria.
Ovviamente nella trasformazione vennero fatti diversi lavori per adeguare l’edificio alla nuova funzione ed oggi è una struttura con richiami al periodo neorinascimentale e al medioevo italiano.
All’interno del teatro di Coira vengono ospitati spettacoli sia internazionali che regionali, offrendo così alla cittadinanza un vasto cartellone.
Puoi seguire l’itinerario sopra descritto grazie alla mappa qui sotto, dove sono evidenziati tutti i punti da vedere.
Coira ha dimensioni tutto sommato raccolte, ma nonostante ciò, vista l’importanza della città, ha numerose sistemazioni pronte ad ospitare i turisti.
A questo link puoi vedere le sistemazioni a Coira.
Il mio consiglio, soprattutto se arrivi in auto, è quello di scegliere una sistemazione nella primissima periferia, così da riuscire a parcheggiare l’automobile senza troppi problemi. Da qui potrai poi muoverti a piedi e visitare l’intera città.
Tra le varie opzioni c’è anche questo bell’hotel che dispone anche di parcheggio e che è vicino alle principali attrazioni del centro storico.
Ecco qualche ulteriore immagine di Coira e del suo centro storico.