Comune di Garda – Cosa Vedere

Palazzo Fregoso nel centro storico di Garda

Il nostro tour sul basso Garda continua, dopo aver visitato qualche cittadina sul lato occidentale del lago, ci dirigiamo verso quello orientale, abbandoniamo quindi la Lombardia e la provincia di Brescia, per raggiungere la sponda Veneta e, più precisamente, la provincia di Verona. Arriviamo a Garda, la piccola cittadina che dà il nome all’intero lago su cui si affaccia.

Garda in passato ricoprì un ruolo da protagonista su tutte le cittadine lacustri, infatti era dotata di una fortezza che in epoca medioevale era tra le più importanti del circondario. Il suo nome è legato proprio alla presenza di questo castello, infatti in tedesco “fortezza” si dice “warte“.

Panorama sul basso lago di Garda

Cosa vedere nel comune di Garda ^

Come per tutte le altre cittadine affacciate sul lago di Garda, anche Garda si può visitare in pochissimo tempo. Le attrazioni sono raccolte nel centro storico, piuttosto piccolo, e tra i suoi vicoli e il lungolago si nasconde la maggior parte di quello che Garda ha da offrire.

Inizialmente non avevamo nemmeno previsto di fare tappa qui, ma a causa di alcune coincidenze dei traghetti ci siamo ritrovati sul suo porticciolo e così abbiamo deciso di approfittarne per scoprire cosa nasconde questo paesino.

Ecco dunque cosa vedere nel comune di Garda in un’ora o poco più.

Villa Albertini ^

Già arrivando in traghetto alla città non si può fare a meno di notare villa Albertini, caratterizzata da una facciata piuttosto particolare, in cui due edifici sembrano essere fusi in uno: i merletti delle parti color rosso si fondono con lo stile rinascimentale della facciata chiara. Scesi dal traghetto ci si ritrova praticamente davanti alla villa, solamente dalla parte opposta della strada.

Villa Albertini fonda le sue origini nel cinquecento, quando venne fatta costruire dalla famiglia Becelli, ma il suo nome è legato a un’altra proprietà, quella dei conti degli Albertini che la possederono a partire da un paio di secoli più tardi. I nuovi proprietari, durante l’ottocento, decisero di operare una profonda ristrutturazione di villa Albertini, dandole un aspetto che richiamasse quello di un castello medievale, proprio come è visibile ora.

Solo la facciata occidentale del palazzo conserva l’aspetto cinquecentesco, oltre che la chiesetta dedicata a San Carlo Borromeo, sempre all’interno della proprietà ma distaccata dalla villa. Suggestiva è anche la visita al parco della villa, a patto che si trovi l’acceso aperto. Questo è ricco di giochi d’acqua, come piccole cascate e fiumiciattoli, oltre che di grotte, belvederi e tempietti, tutti raggiungibili attraverso un viale decorato con magnolie.

Piazza Catullo e Palazzo dei Capitani ^

Proseguiamo infilandoci nel fitto intrico di vicoli del centro del comune di Garda: ristoranti e negozietti sono una costante alle volte anche un po’ ingombrante, che riduce a una sottile striscia il passaggio per i pedoni. In pochissimi passi siamo in piazza Catullo, la principale piazza di tutta la città.

Piazza Catullo è anch’essa invasa dai tavolini dei locali che accolgono i numerosi turisti in visita in questi luoghi così amati del lago di Garda. A rendere celebre questa piazza c’è il palazzo dei Capitani.

Noi lo troviamo quasi nascosto a causa dei tantissimi ombrelloni aperti davanti alla sua facciata. Questo palazzo è così chiamato perché anticamente ospitò il magistrato che rappresentava l’autorità della Repubblica di Venezia sul lago di Garda. La sua presenza diede anche un grande lustro alla cittadina, rispetto alle altre vicine.

Il palazzo dei Capitani venne costruito tra il XIV e il XV secolo, secondo lo stile gotico veneziano, ed è caratterizzato da tre archi, disposti in ordine non regolare e da una bifora e tre monofore suddivise su due piani. La monofora centrale è anche dotata di un piccolo terrazzino. Anticamente la piazza Catullo non era presente e alcune barche del lago di Garda venivano attraccate direttamente al palazzo dei Capitani attraverso degli anelli posti sulla facciata sotto il porticato. Il compito del capitano residente a Garda era quello di sorvegliare sulla sicurezza e impedire qualsiasi forma di contrabbando.

Il lungolago ^

Come per gli altri paesi sul lago di Garda, è imperdibile una passeggiata sul lungolago. Su questa bella via si affacciano alcuni dei più importanti palazzi di tutto il centro storico, come palazzo La Losa che vedremo tra poco. Inoltre di tanto in tanto sono presenti anche delle passerelle in legno sull’acqua che portano ad alcune sedute coperte da una piccola cupola.

I tavolini dei bar e dei ristoranti hanno una vista privilegiata sul lago e, rispetto alle altre cittadine visitate in giornata, notiamo che questo lungolago è maggiormente verde grazie ad alcuni alberi, parte dei quali anche piuttosto grandi e dalle chiome abbondanti.

Passeggiare sul lungolago è sempre un’esperienza bellissima, che mi suscita una sensazione di pace mista a malinconia che mi piace sempre parecchio. Nonostante i turisti siano numerosi anche qui, ho l’impressione che questo lungolago sia più vivibile, probabilmente anche grazie alle sue larghe dimensioni.

Palazzo La Losa ^

Proseguendo lungo la nostra passeggiata per il lungolago di Garda non possiamo fare a meno di notare un edificio molto particolare, dotato di ampissimi spazi all’aperto, tanto che viene l’idea che potesse essere utilizzato esclusivamente durante i periodi più caldi dell’anno. Si tratta del palazzo La Losa, che si sviluppa su due piani, entrambi dotati di un grande porticato scandito da cinque archi sulla facciata.

Palazzo La Losa - Garda

La Losa è un palazzo se stante, ma visto come prolungamento in direzione lago del nobile palazzo Pincini Carlotti, che vedremo tra poco. La sua particolare architettura ha però un motivo: inizialmente venne costruito per ricoprire il ruolo di piccola darsena e per questo motivo al pian terreno ha un ampio porticato a volta, mentre al piano superiore, più protetto dalle acque del lago di Garda, è presente un loggiato con belvedere.

Il palazzo La Losa venne progettato durante il cinquecento dall’architetto Michele Sammicheli, molto attivo qui e nella provincia di Verona.

La pieve di Garda ^

Continuando nella nostra visita tra le cose da vedere a Garda, arriviamo alla chiesa di Santa Maria Maggiore, ma prima di dedicarci a lei ci introduciamo nella piccola porta che si trova al suo fianco destro e che ci immette nelle pieve di Garda. In realtà questa è un’unica struttura con la chiesa, testimone di un antico passato.

La pieve di Garda nasconde infatti tracce provenienti dal V secolo di un vecchio edificio religioso che sorgeva in questo luogo e che fu al centro per svariato tempo di una delle più grandi circoscrizioni ecclesiastiche del territorio piuttosto influente anche nelle scelte operate nella vicina Verona e nella nomina dei vari vescovi. Entrando nel cortile della pieve è possibile vedere tre capitelli antichissimi, due dei quali risalenti al V secolo. 

La pieve di Garda venne costruita ai piedi del monte San Giorgio, dove si trovava la rocca cittadina, eretta nello stesso secolo e anch’essa dotata di una cappella interna, oggi sostituita dall’eremo dei camaldolesi. Non è quindi chiaro quale fosse il ruolo di una e quello dell’altra, probabilmente all’interno della cappella si diceva solo messa, mentre la pieve diventava un centro di aggregazione dei religiosi o, ancora, la cappella poteva essere utilizzata solo in caso di attacchi alla città quando le persone si rifugiavano all’interno della rocca. Secondo una terza teoria, invece, la rocca poteva essere abitata dai Goti, che erano insediati nell’altura in cui la rocca venne costruita, e la pieve dedicata ai romani che abitavano invece l’antico borgo già esistente di Garda.

Un forte terremoto agli inizi del XII secolo causò gravissimi danni alla pieve di Garda, tanto che venne interamente ricostruita e l’aspetto attuale è riconducibile proprio a questo periodo. Nel cortile interno della pieve erano presenti diversi edifici che svolgevano differenti funzioni, i quali vennero inglobati in uno unico palazzo tra il XV e il XVI secolo.

Chiesa di Santa Maria Assunta ^

Al fianco del cortile della pieve è presente la chiesa di Santa Maria Assunta, facente in realtà parte della stessa pieve. La chiesa che oggi possiamo vedere è il frutto di differenti ricostruzioni che si basano tutte sull’antica chiesa del V secolo, di cui oggi rimane ben poco.

Facciata della Chiesa di Santa Maria Assunta a Garda

La chiesa di Santa Maria Assunta venne infatti ricostruita dopo il terremoto del 1117 e mantiene ancora il suo assetto, ma subì un totale rifacimento nel XVI secolo su richiesta del vescovo Giovanni Matteo Giberti, e diverse ristrutturazioni tra il XVIII il XIX. Accedendo alla chiesa di Santa Maria Assunta, però, è possibile ritrovare alcuni elementi piuttosto antichi, come il sarcofago in pietra di San Vigilio risalente all’VIII / IX secolo, un arco di epoca longobarda, un crocifisso in legno, un affresco della Madonna con il Bambino e una pala di San Biagio tutti quattrocenteschi. 

La facciata della chiesa è ben visibile dal piazzale antistante, dove i grandi platani creano uno splendido intreccio di rami e foglie durante la bella stagione, dando vita a un po’ di ombra sulla piazzetta in cui è possibile fermarsi a riposare un po’. La facciata è divisa in tre sezioni sia orizzontalmente che verticalmente e dotata di tre portoni di ingresso separati da lesene. L’ingresso centrale è chiuso da un piccolo timpano triangolare in pietra bianca e al piano superiore due nicchie ospitano altrettante statue. Alla sinistra della facciata si trova invece il campanile a pianta quadrata costruito nel 1571 e chiuso da piccoli merletti. La cella campanaria è invece aperta grazie alle bifore presenti sui quattro lati.

All’interno della chiesa gli spazi sono suddivisi su tre navate, nella quale la centrale è significativamente più grande delle due laterali. 

Palazzo Pincini Carlotti ^

Tornando nel cuore del centro storico di Garda arriviamo in piazza Calderini, una delle piazzette della cittadina che si aprono direttamente sulle acque del lago. Costruito nei pressi della torre dell’Orologio, il palazzo Pincini Carlotti deve il suo nome alla famiglia Carlotti, una delle più importanti di Garda. Questo palazzo ha una forma piuttosto lineare e i suoi colori caldi sono rotti solamente da una breve scala monumentale in pietra chiara che scende fino alla piazzetta in cui si trova e si collega all’accesso principale al primo piano.

Palazzo Pincini Carlotti a Garda

Le decorazioni in pietra bianca si ritrovano anche nelle numerose finestre che si aprono sulla facciata di Palazzo Pincini Carlotti, delle quali compongono delle cornici piuttosto lineari. Questo edificio è molto lungo e nonostante l’ingresso sia spostato verso il centro urbano, il palazzo arriva nei pressi del lungolago, attraverso palazzo La Losa.

Attualmente il palazzo Pincini Carlotti è utilizzato come galleria per mostre d’arte.

Torre dell’Orologio o Torre Civica ^

Piazza Calderini, nel lato più interno, è chiusa dalla torre dell’Orologio, nota anche come torre Civica di Garda.

La torre dell’Orologio è una bassa, ma massiccia torre cittadina con un passaggio ad arco al pian terreno che segna formalmente l’ingresso al cuore del centro storico di Garda. Dalla torre infatti comincia Corso Vittorio Emanuele, attraverso il quale raggiungiamo anche la prossima destinazione del tour tra le cose da vedere a Garda: palazzo Fregoso. La torre dell’Orologio di Garda è a pianta quadrata e chiusa da merletti dislocati sulla sua struttura. Le facciata sono scandite da coppie di monofore ad arco e, quasi al limite della sommità, è installato l’orologio con numeri romani presente su due facciate opposte.

Questa torre fa parte del tracciato delle antiche mura cittadine che chiudevano la parte orientale del paese.

Torre dell'Orologio o Torre Civica del comune di Garda

Palazzo Fregoso ^

Percorrendo Corso Vittorio Emanuele arriviamo a uno dei palazzi più antichi e più importanti di Garda: il palazzo Fregoso, di epoca quattrocentesca. 

Nonostante i tavolini del bar e le botteghe che occulteranno in parte la visuale, sarà impossibile non riconoscerlo, per via della sua antica scalinata e della bifora costruita sopra all’arco attraverso il quale è possibile attraversarlo passandogli sotto.

Il nome di palazzo Fregoso gli venne assegnato in quanto ricoprì il ruolo di dimora del condottiero genovese Cesare Fregoso, che estasiato da questi luoghi, decise di trasferirsi proprio qui. Lo stile adottato per questo palazzo si distingue in parte da quelli che lo circondano ed è un ottimo esempio di stile veneziano. La bifora che si apre sopra l’arco richiama lo stile rinascimentale e al di sopra è ancora leggibile lo stemma della famiglia Fregoso.

Sulla scala d’ingresso si può invece leggere il motto “la virtù fa sempre vivo” e al termine della scala si trova la porta, ampiamente decorata da una cornice in pietra con un motivo riportato in bassorilievo e sopra al quale è posizionato un piccolo timpano a completamento della struttura.

Gli esterni suggestivi del palazzo Fregoso nascondono al loro interno un appartamento di cento metri quadri dato in affitto per brevi periodi e nel quale la storia secolare dell’edificio è rivissuta solo in piccoli particolari.

Punta San Vigilio ^

Se avete ancora tempo a disposizione potete arricchire la lista delle cose da vedere a Garda, raggiungendo anche Punta San Vigilio, a circa tre chilometri dal centro storico. Punta San Vigilio è una bella zona naturale che si affaccia anche sulla piccola Baia delle Sirene. L’ingresso al parco di Punta San Vigilio è a pagamento, ma se si è da queste parti è quasi imperdibile, viene infatti considerata la Portofino del Lago di Garda.

Durante la passeggiata che porta qui si possono notare numerose ville nobili alcune anche abbastanza antiche. Tra queste ci sono ad esempio Villa Dora, Villa Maggio, Villa Canossa e, a San Vigilio, Villa Brenzoni Guarienti. 

Punta San Vigilio è praticamente un piccolo borghetto in cui sorgeva anticamente una locanda, oggi riconvertita in un ristorante, un piccolo porticciolo e, appunto, la Baia delle Sirene dotata di una spiaggia a pagamento in cui fermarsi per qualche ora durante i mesi estivi.

A completare questo borgo c’è anche l’immancabile chiesa, titolata a San Vigilio, che nella facciata fronte lago nasconde la statua del protettore dei naviganti: San Giovanni Nepomuceno.

Mappa Itinerario di Garda ^

Ecco la mappa dell’itinerario alla scoperta del comune di Garda in poche ore. Inutile dire che è un itinerario che va percorso a piedi, sia per la breve distanza tra una destinazione e l’altra, sia per i continui scorci suggestivi che si incontreranno percorrendolo. Solo l’ultimo tratto, facoltativo, che porta a Punta San Vigilio è quello più lungo.

Scopri come visitare il basso Garda in un giorno. Leggi l’itinerario completo.

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Comune di Garda - Cosa VedereMappa e Itinerario alla scoperta di Garda, tra palazzi storici, antiche pievi e anfratti naturali. Tutto quello che c'è da vedere con foto e descrizionihttps://www.lorenzotaccioli.it/comune-di-garda-cosa-vedere/
Lorenzo Taccioli