Non avevo grosse aspettative dalla visita di Basilea, ma mi sono dovuto ricredere. Ho scoperto una città dalle mille anime e dove la cultura la fa da padrona. Passeggiando per il suo centro storico ho trovato piazze e palazzi storici suggestivi. Attraverando il fiume Reno invece ho goduto di panorami bellissimi su entrambi i lati della città.
Ma Basilea è anche una città piuttosto viva. Tra i tanti eventi che la animano ci sono il carnevale, annoverato nel patrimonio dell’umanità UNESCO, e la manifestazione riservata all’arte contemporanea Art Basel.
Questa è una città piuttosto ricca, ha infatti il PIL pro capite più alto dell’intera Svizzera, anche grazie al grande polo dell’industria farmaceutica, che da solo genera il 30% del prodotto nazionale lordo.
Eccoti pronto a scoprire Basilea e cosa vedere in città.
Dove si trova Basilea
Che lingua si parla a Basilea?
Cosa vedere a Basilea
Stazione di Basilea
Elisabethenkirche – Chiesa di Sant’Elisabetta
Kunsthalle Basel
Stadttheater – Teatro comunale di Basilea
Scuola Gymnasium Leonhard
Piazza Barfüsser
Museo storico di Basilea – Barfüsserkirche
Hauptpost – Edificio delle Poste e Telegrafi
Marktplatz – Piazza del Mercato
Rathaus – Palazzo del Municipio
Ponte Mittlere Brücke
Käppelijoch- la Cappella sul Ponte Mittlere Brücke
Messe Basel – Centro Congressi
Werkraum Warteck – Complesso Riqualificato
Roche-Turm – Torri Roche
Kunstmuseum – Museo d’arte di Basilea
Munsterplatz di Basilea
Cattedrale di Basilea
Chiostri della Cattedrale
Pfalz – Terrazza della Cattedrale
Museo delle culture
Kunstmuseum Basel | Gegenwart – Museo d’arte contemporanea
Saint Alban – La piccola Venezia
Saint Alban Tor
Basler Stadtmauer – le Mura di Basilea
Museo della Carta di Basilea
Banca dei Regolamenti Internazionali – Palazzo di Mario Botta
Spalentor – Porta di Spalen
Sankt Johanss Tor
Holzpark Klybeck – Il quartiere culturale di Basilea
Alter Hafenkran – la Gru Portuale di Basilea
Fondazione Beyeler – Il museo progettato da Renzo Piano
Mappa dell’itinerario di Basilea
Dove dormire a Basilea
Basilea è, tra le principali città della Svizzera, quella spostata più a nord. Il suo centro storico dista appena due chilometri e mezzo dalla Francia e tre chilometri dalla Germania. La città, nata sulla sponda meridionale del fiume Reno, si è poi sviluppata anche su quella settentrionale. Il Reno la taglia quindi a metà.
Appartiene al Cantone Basilea Città, del quale è capoluogo.
Proprio per via della sua posizione di confine le lingue parlate a Basilea sono diverse. Nonostante quella ufficiale sia il tedesco (con quasi l’80% di madrelingua), è parlato anche il francese. Una piccola percentuale della popolazione parla abilmente anche l’italiano.
Basilea è la terza città per popolazione della Svizzera, dopo a Zurigo e Ginevra. È però considerata la capitale culturale della Svizzera, per via dei suoi numerosi musei, tra cui il primo in Europa dedicato all’arte contemporanea.
Qui ha anche sede l’università più antica della Svizzera, risalente al 1460, che ha visto alcuni celebri studenti durante i secoli, tra cui Erasmo da Rotterdam e Friedrich Nietzsche.
Il centro storico ha dimensioni vaste, ma può essere girato tranquillamente a piedi in una giornata e saprà decisamente sorprenderti per via dei suoi palazzi antichi che si mischiano a quelli contemporanei e per la varietà dei suoi quartieri.
Se sei in auto, o attraverso i mezzi pubblici, a fine giornata potrai raggiungere anche la bella location della fondazione Beyeler, oppure sconfinare in Germania e vedere il Vitra Design Museum. Preparati a partire, il punto di inizio è la stazione dei treni cittadina.
Se arrivi in treno a Basilea, ma anche se arrivi in automobile e cerchi un comodo parcheggio, la stazione di Basilea sarà la prima tappa che farai all’interno della città.
La stazione centrale di Basilea è attiva dal 1854, ma il suo edificio è stato completamente ricostruito tra il 1900 e il 1907. Questo è uno snodo fondamentale per la Svizzera, rappresenta infatti la stazione di frontiera internazionale più trafficata d’Europa. Da qui, oltre i collegamenti interni alla nazione, partono treni per l’Italia, la Germania e la Francia.
L’edificio della stazione di Basilea è annoverato tra i siti di importanza nazionale da parte dei beni culturali. È un palazzo neo barocco dalla lunghezza insolita, che gli conferisce un aspetto ribassato. Gli ingressi sono in corrispondenza delle due torri dell’orologio laterali, mentre la lunga parte centrale è caratterizzata da un tetto spiovente dotato di una grandissima area vetrata che illumina gli interni.
Procedendo verso il centro città noterai l’alto campanile dell’Elisabethenkirche. Il suo aspetto è maestoso e il suo stile l’ha resa la chiesa neogotica più importante dell’intero paese.
Nonostante una chiesa dedicata a Sant’Elisabetta fosse già esistente alla fine del duecento, l’attuale chiesa risale alla metà dell’ottocento ed è frutto di un concorso di architettura. Questa fu la prima chiesa costruita a Basilea dopo la Riforma. Nel 1864, dopo 7 anni di lavoro, la chiesa fu aperta al pubblico e l’anno successivo furono aggiunte le grandi vetrate colorate che ancora oggi caratterizzano il presbiterio.
All’interno dell’Elisabethenkirche, divisa su tre navate, troverai nella cripta due sarcofagi in marmo che ospitano i corpi di Christoph Merian e Margarethe Merian-Burckhardt, i due donatori che diedero i fondi per la sua costruzione. Questi avevano anche uno spazio privato per assistere alla funzioni, proprio di fronte al pulpito in pietra.
Potrai inoltre salire sul campanile, vedendo le travi in acciaio che sorregono la struttura, nella stessa modalità con cui si sostiene la Tour Eiffel. Se ne dovessi avere bisogno, inoltre, all’interno della torre del campanile c’è un bagno pubblico.
Proprio sul fianco destro dell’Elisabethenkirche troverai il lungo muro della Kunsthalle Basel. Questo è solo uno dei tanti musei cittadini, costruito nel 1869 e inaugurato nel 1872. Insieme con i vicini Stadttheater e Stadtcasino, è il terzo pilastro di un insieme di edifici culturali che racchiudono le belle arti, la musica e il teatro. Da fine ottocento iniziò ad aprirsi a un serrato programma di mostre con nomi altisonanti, tra cui Paul Klee, Mondrian, Van Gogh e Chagall.
Il Kunsthalle Basel si è avvicinato all’arte contemporanea oltre 25 anni fa, mettendo a disposizione la parete esterna di fondo dell’edificio per opere di arte contemporanea. Durante la mia visita l’opera che occupa il muro è The Future Doesn’t Need Us di Yoan Mudry ed è un grande insieme di riferimenti pop corredati da frasi che richiamano film, titoli di libri e meme tratti da internet.
Adiacente alla Kunsthalle c’è lo Stadttheater, il teatro comunale di Basilea. La sua architettura è decisamente particolare e moderna e occupa un intero lato della grande piazza su cui si affaccia. Nonostante il teatro comunale sia stato fondato nel 1834, fu ricostruito nel 1873 in stile neobarocco, ma la struttura subì un grosso incendio che portò alla realizzazione di un terzo teatro nel 1909 e poi di un quarto, l’attuale, nel 1975. Quest’ultimo è opera degli architetti Schwarz e Gutmann.
Il teatro comunale di Basilea ha un’altezza che riprende quella degli edifici vicini e nei suoi ampi spazi, oltre alle sale per gli spettacoli, ospita ben nove piani di officine, laboratori e uffici.
All’interno dello Stadttheater vanno in scena spettacoli di balletto, di opera, ma anche commedie, musical e operette. Qui ci sono tre palchi (Gran Stage, Small Stage e Playhouse) che vedono l’esibizioni di ben 600 spettacoli l’anno.
Nella piazza davanti al teatro potrai vedere anche la grande fontana dotata di numerose sculture in metallo mobili. Questa si chiama Fasnachts Fountain ed è opera dell’artista Jean Tinguely. Costruita tra il 1975 e il 1977, occupa lo spazio del vecchio teatro cittadino. Nella sua produzione l’artista ha riutilizzato elementi scenici del teatro municipale.
Dalle vie intorno alla piazza ti capiterà di vedere, in posizione rialzata sulla collina, la scuola Gymnasium Leonhard. Ovviamente non è visitabile, ma è possibile che come me tu ti chieda che cosa sia quel grande e bell’edificio in stile liberty che sovrasta la collina e coronato da una piccola torretta.
Conosciuta in maniera affettuosa come Leo, è un liceo in cui si prediligono le materie legate all’arte e alla lingua e in cui si studiano principalmente arte, musica, italiano e spagnolo. La sua storia risale al 1813, con la creazione di una scuola riservate alle donne poi trasformatasi in un liceo aperto a tutti.
Raggiungi ora la piazza Barfüsser. Durante la mia visita è invasa dalle giostre del luna park, ma rimangono ben visibili gli splendidi palazzi storici che vi si affacciano. Questi sono edifici di diverse altezze affiancati tra loro, dotati di numerose torrette e tinteggiati di colori chiari che contrastano con le persiane variopinte.
Il grande spazio vuoto della piazza Barfüsser fa sì che sia frequentemente scelta per manifestazioni di ogni genere, dalla fiera d’autunno ai mercatini natalizi.
Tra le location più particolari dei musei svizzeri c’è senza dubbio quella del museo storico di Basilea. Questo museo è infatti allestito all’interno della Barfüsserkirche, una chiesa oggi sconsacrata che si affaccia sulla piazza Barfüsser.
Il museo storico di Basilea ha aperto i battenti nel 1894 e mette in mostra elementi tipici della cultura dell’Alto Reno a partire dal tardo medioevo. Qui potrai vedere manufatti e strumenti appartenenti alla vita quotidiana, ma anche degli importanti arazzi tardo gotici, il tesoro della cattedrale di Basilea, alcune pitture su vetro e tanto altro, derivante anche dal periodo rinascimentale e barocco.
Ad appena tre minuti di distanza a piedi, potrai vedere l’Hauptpost, lo splendido edificio delle Poste e Telegrafi di Basilea, su via Rudengasse.
Questo bell’edificio massiccio è stato l’ufficio postale principale della città fino a novembre 2021. Dopo diversi decenni di utilizzo è infatti stato chiuso al pubblico per la bassa affluenza e oggi è in attesa di essere reimpiegato in altra maniera. La sua particolarità sono soprattutto gli esterni, che nonostante i tre piani di altezza si sviluppano in orizzontale. A coronamento della parte centrale della facciata ci sono due torrette con in mezzo una sorta di merlatura che precede il tetto spiovente.
L’ingresso principale è anticipato da tre grandi archi ogivali.
All’interno sono presenti alcuni ritratti della seconda metà dell’ottocento ospitati in medaglioni. Questi raffigurano alcune importanti personalità della scienza e della tecnologia, tra cui Alessandro Volta. Degli inizi del novecento sono invece i murales che occupano gli spazi posizionati dietro agli sportelli.
Questo palazzo, risalente al 1853, venne costruito sugli spazi precedentemente occupati da un grande magazzino costruito nella seconda metà del trecento. Nel nuovo edificio delle possenti colonne in ghise sorreggono la facciata neogotica
Procedi nell’itinerario tra le cose da vedere a Basilea con Marktplatz, la piazza del Mercato. Il nome è decisamente esplicativo, infatti ancora oggi ospita il mercato cittadino durante tutti i giorni feriali. Qui troverai bancarelle che vendono frutta, verdura e fiori.
Nel mercato potrai trovare prodotti tipici locali, altri provenienti dall’intera Svizzera, dalla Germania e anche internazionali.
La piazza del Mercato si sviluppa in lunghezza. Ha infatti una vasta pianta rettangolare su cui si affacciano i numerosi palazzi residenziali e non solo…
Il vero protagonista della piazza del Mercato di Basilea è il Rathaus, ovvero il palazzo del municipio cittadino. Questa è la sede del governo e del parlamento del cantone di Basilea Città.
A renderlo così particolare, oltre alla forma imponente e il suo stile tardo gotico, è il suo colore rosso, l’alta torre sul lato destro e le decorazioni trompe l’oeil che ne caratterizzano la facciata e il cortile interno.
Il palazzo del municipio fu costruito agli inizi del cinquecento dopo che il terremoto del 1356 portò distruzione in città e fece crollare il precedente edificio. La facciata è però decisamente più recente, fu infatti ricostruita dopo l’adesione di Basilea alla Confederazione Svizzera e infatti qui sono rappresentati i 12 stemmi dei cantoni che all’epoca componevano il paese. Risalenti al seicento sono le decorazioni trompe l’oeil, opera dell’artista Hans Bock, che lavorò sul palazzo dopo un ulteriore ampliamento.
Più recenti sono invece l’alta torre a destra e la bassa torretta di sinistra, aggiunte agli inizi del secolo scorso.
Attraverso i tre grandi archi ogivali potrai accedere al suo cortile interno, noto come Corte d’Onore. Qui troverai numerose altre decorazioni che seguono anche lo Scalone che conduce al piano rialzato. Proprio all’inizio dello Scalone c’è la statua di Munazio Planco, ritenuto il fondatore della città di Basilea.
Raggiungi in pochissimi minuti di camminata il ponte Mittlere Brücke, uno dei simboli della città di Basilea. Questo ponte, risalente in una prima costruzione al 1226, è anche uno degli attraversamenti del fiume Reno più antichi. Voluto dal vescovo principe Heinrich von Thun, rappresentava un’opera strategica, tanto che per proteggerlo sulla sponda destra del fiume fu costruita la cittadella fortificata di Kleinbasel.
Inizialmente utilizzato solo dai basileesi, divenne nel trecento un’importante infrastruttura strategica grazie alla costruzione della strada sul passo del San Gottardo. Da qui passavano i più importanti commercianti internazionali. L’attuale ponte è stato ricreato nel 1905, in seguito all’introduzione del tram elettrico in città. Per realizzarlo fu impiegato il granito proveniente dal vicino massiccio del San Gottardo.
Passeggiando sul ponte potrai godere di un bellissimo panorama sui palazzi storici della città e potrai vedere in lontananza gli edifici francesci e tedeschi. A pochi metri da qui c’è infatti il confine tra le tre nazioni divise tra loro dal fiume Reno.
Il Mittlere Brücke collega tra loro la Grande Basilea, ovvero la città vecchia, alla Piccola Basilea, un quartiere nato per ospitare lavoratori e immigrati.
A metà del ponte Mittlere Brücke c’è la Käppelijoch. Questa è una ricostruzione dell’antica cappella medievale che veniva impiegata sia per pregare, sia per celebrare le condanne a morte. Oggi è avvolta da dalle strutture in cemento e posta al culmine di quattro scalini.
A colpire della Käppelijoch è il tetto, estremamente ripido e variopinto e nel quale è posizionata una piccola campana. Al di sotto c’è un bel bassorilievo che sormonta la cancellata invasa dai lucchetti appesi dai ragazzi innamorati.
Subito al di là del Mittlere Brücke sorge il Messe Basel, il grande centro congressi progettato dagli architetti Herzog e de Meuron. Anche grazie alla sua posizione di confine, Basilea è una delle principali città europee per fiere e congressi e per questo nel 2013 è stato costruito questo grande polo.
Il Messe Basel occupa uno spazio di 141.000 metri quadri e dispone di 5 grandi sale e 25 sale conferenza estremamente tecnologiche.
A rendere molto particolare questo moderno complesso è la struttura del suo tetto che si fonde con le pareti in vetro. Nella piazza centrale il tetto assume una forma circolare che guida l’occhio verso il cielo.
Sulla sponda settentrionale del fiume Reno c’è anche il Werkraum Warteck, un importante simbolo di riqualificazione cittadina. Questo grande edificio industriale, risalente agli inizi del novecento, era la sede della birreria Warteck.
Oggi la sala caldaie, caratterizzata anche dall’alta torre, è la sede di Liste, ovvero una fiera di arte moderna. Questa zona dell’edificio è caratterizzata da una bella scala esterna in metallo, dalle forme spigolose e dal colore chiaro, che contrasta con quello dei mattoni in cui è costruito l’intero edificio. La scala è opera di Stefan Eisele e Fabian Nichele e dà accesso ai ben nove piani che collega. La sera, grazie a una particolare illuminazione, la scala stessa diventa un’installazione.
All’interno del complesso Werkraum Warteck trovano poi spazio alcuni laboratori artigiani, una cantina, ristoranti e uffici.
Alla Werkraum Warteck vanno poi in scena diversi corsi, workshop, mostre ed eventi che coinvolgono artisti e artigiani.
Rimani su questa sponda del fiume, dove si ergono anche le Roche-Turm, ovvero le torri Roche. Queste sono il simbolo della modernità della città di Basilea e definiscono lo skyline cittadino. I due palazzi in questione sorgono affiancanti e con i loro 178 e 205 metri rappresentano gli edifici più alti di tutta la Svizzera e possono essere visto da oltre i confini del paese.
La prima delle torri Roche è stata completata nel 2015, mentre la seconda, più alta, risale al 2021. Entrambe hanno una forma a scala e sono opera degli architetti Herzog e de Meuron, che avevano già progettato il Messe Basel.
Le torri Roche ospitano gli uffici dell’omonimo gruppo farmaceutico. L’operazione immobiliare, oltre a dare prestigio alla società, si è resa necessaria per raggruppare sotto a uno stesso tetto tutti gli uffici prima sparsi per l’intera città.
Ritorna ora sui tuoi passi e attraversando nuovamente il Ponte Mittlere Brücke raggiungi il Kunstmuseum, il museo d’arte di Basilea. In realtà parlare al singolare è sbagliato, perché il museo si compone di tre grandi e imponenti edifici. Non a caso il Kunstmuseum di Basilea ospita la più grande collezione d’arte di tutta la Svizzera.
L’Hauptbau, il grande parallelepipedo chiaro con una lunga fila di archi su di un lato, è il primo degli attuali edifici e risale al 1936. Nel 1980 venne fatto un primo ingrandimento degli spazi con l’apertura del Kunstmuseum Basel | Gegenwart, in posizione distaccata. L’ultimo arrivato è invece il Neubau, aggiunto nel 2016 proprio dal lato opposto della strada rispetto all’Hauptbau, a cui si collega grazie a un passaggio sotterraneo.
La fondazione del Kunstmuseum risale al 1661, quando la città acquistò il gabinetto Amerbach. Al suo interno le mostre temporanee affiancano la collezione permanente con pezzi che vanno dal quattrocento ai giorni nostri. Il punto forte sono però i dipinti provenienti dall’area dell’Alto Reno risalenti al periodo tra il XV e il XVII secolo. Importante è anche l’area ottocentesca dedicata agli impressionisti, con opere di Manet, Monet, Gauguin, Cézanne e van Gogh.
Spostati ora in un altro degli spazi più amati dai baseelesi.
La Munsterplatz è una delle piazze principali di tutta Basilea. Le sue dimensioni sono decisamente ampie ed è per questo motivo che spesso viene scelta per organizzarvi eventi e feste. Lungo il perimetro ci sono numerosi edifici residenzali con facciate barocche. Inizialmente erano case per i canonici, mentre oggi ospitano la borghesia cittadina.
La vera protagonista della Munsterplatz è però la cattedrale cittadina. Attraverso la porta di San Gallo della chiesa puoi anche raggiungere la Pfalz, ovvero la terrazza panoramica della cattedrale.
La cattedrale, risalente all’epoca medioevale, è un altro degli edifici che caratterizza lo skyline di Basilea.
La cattedrale di Basilea è una costruzione articolata, per lo più in pietra arenaria rossa, con tegole colorate e con due alte torri simmetriche e gotiche che si innalzano verso il cielo e che cingono l’ingresso principale. Queste presentano piccole differenze tra loro e quella settentrionale, leggermente più alta, arriva ai 64 metri. La sua costruzione è stata fatta a più riprese, infatti è durata dal 1019 al 1500. Ciò le ha donato uno stile che fonde il romanico al gotico. La costruzione iniziale, in stile romanico, fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1356 e durante la ricostruzione le è stato conferito un aspetto gotico.
Poche modifiche vennero apportate in seguito, tra queste ci sono le finestre neogotiche aggiunte nel XIX secolo.
Al suo interno troverai numerosi elementi suggestivi, a partire dalla cripta della cattedrale, fino al coro, dal sepolcro di Erasmo da Rotterdam alla porta di San Gallo, ovvero la facciata secondaria della chiesa. Questa porta è il punto di accesso nordoccidentale al transetto e rappresenta una delle principali sculture romaniche in tutta la Svizzera. La struttura è organizzata su di una pianta basicale con tre navate a cui si aggiungono delle cappelle laterali collegate tra loro.
Dal 1529 viene utilizzata per la professione del culto protestante.
La cattedrale di Basilea è celebre anche perché nel 1440, nella piazza antistante, venne proclamato antipapa Amedeo VIII di Savoia.
A testimonianza del passato della cattedrale di Basilea ci sono anche i suoi due chiostri interni che occupano il lato sud orientale della chiesa. Puoi accedervi sia attraverso la chiesa che dall’esterno, attraverso l’ingresso che ti riporterà direttamente nel XV secolo.
I due chiostri sono divisi tra loro per mezzo del foyer, dotato di un grande soffitto in legno di abete che un tempo era riccamente decorato con intagli e che risale al 1490. Le pareti di questo spazio sono decorate con lapidi e fino alla riforma qui si tenevano alcune cerimonie religiose.
In epoca medioevale all’interno dei due chiostri erano presenti sei altari, utilizzati per celebrare le funzioni religiose, ma anche le funzioni funebri. Infatti questi spazi vennero impiegati anche come cimitero fino all’ottocento, ospitando consiglieri cittadini, studiosi e mercanti.
Tra le tombe presenti c’è anche quella di Wolfgang von Utenheim, morto nel 1501 e nipote del vescovo Christoph von Utenheim. Il monumento funerario presenta ricche decorazioni, salvate dal tempo grazie al fatto che rimasero per secoli sotto a strati di intonaco.
Il primo chiostro è dotato di un’aula intermedia chiusa con volte decorate con stemmi e immagini di santi ed è affiancato dalla cappella di Maria Maddalena, consacrata alla fine del XII secolo.
Dietro al coro della cattedrale si estende la Pfalz, ovvero la terrazza della cattedrale che si affaccia direttamente sul fiume Reno. Questa altura è artificiale e serviva proprio per proteggere la chiesa dalle acque del fiume.
Ciò le conferisce una posizione privilegiata, infatti da questa piazzetta lunga e stretta è possibile guardare la sponda settentrionale del fiume Reno con le sue architetture industriali e moderne.
L’aspetto della Pfalz è barocco e alterna gli scorci sulle mura esterne della cattedrale a possenti alberi e qualche panca in cui fermarsi a riposare.
Continua l’itinerario tra le cose da vedere in un giorno a Basilea raggiungendo il museo delle culture. Probabilmente non avrai tempo a sufficienza per entrarci, ma vale la pena dare un’occhiata al suo particolare edificio.
L’ingresso è direttamente da un arco che si apre sulla Munsterplatz e ti porterà in un piccolo cortile con particolari portici. Uno sorretto da sottili colonne in legno, un altro dal cui tetto rivestito da formelle esagonali scendono delle liane verso il terreno.
Il museo delle culture di Basilea è il principale museo etnologico svizzero e uno dei più grandi a livello europeo. Al suo interno ci sono circa 300.000 oggetti e altrettante fotografie che provengono da tutto il mondo. Oltre all’Europa è qui rappresentata anche l’Africa, l’Asia, l’Oceania e l’America precolombiana.
Procedi ora in direzione del quartiere Saint Alban e raggiungi il principale museo d’arte contemporanea di Basilea, il Gegenwart. Questo fa parte del Kunstmuseum, nonostante sia in una sede distaccata. Aggiunto nel 1980 al corpo centrale, è frutto di una donazione dell’edificio al museo. Una seconda parte della sede del Gegenwart è stato costruito successivamente, per fare spazio alle opere più grandi, e poi è stato collegato attraverso un’ala intermedia al palazzo esistente.
La clausola per la donazione dell’edificio fu che il museo avrebbe dovuto acquistare opere di artisti che utilizzavano nuovi mezzi espressivi orientati al futuro e ancora non totalmente compresi ai giorni nostri.
Gli spazi del Kunstmuseum Basel | Gegenwart sono esclusivamente dedicati alle mostre di arte contemporanea, che si alternano in una serie di esposizioni temporanee.
Sei ora pronto a tuffarti nel quartiere Saint Alban di Basilea, conosciuto come la piccola Venezia per via del suo canale che scorre direttamente in mezzo alle case e che regala scorci davvero suggestivi.
Questo quartiere di origine medievale sembrerà riportarti indietro nel tempo e regalarti un’atmosfera differente dal resto della città. Camminandoci ti lascerei alle spalle le numerose persone che passeggiano per le vie principali e troverai una serie di calmi vicoli. Sentirai lo scorrere dell’acqua vicino alle case e, di tanto in tanto, la strada si aprirà sul canale, dotato anche di piccole chiuse.
Il nome del quartiere è legato alla vicina chiesa di Saint Alban.
La porta cittadina che dava accesso al quartiere di Saint Alban è la Saint Alban Tor, ancora oggi in piedi. Questa è infatti una delle tre ancora visibili rispetto ai cinque ingressi storici. Faceva parte della cinta muraria del XV secolo e permetteva di accedere al centro storico da nord.
La Saint Alban Tor è oggi circondata da un piacevole parchetto ed è dotata di un’alta torretta con al pian terreno la grande porta in legno che veniva chiusa attraverso dei pesanti pilastri in caso di pericolo.
Nel quartiere Saint Alban potrai vedere anche le Basler Stadtmauer, ovvero le mura di Basilea. L’intero centro storico venne infatti fortificato in tre riprese, tra il 1080 e il 1860. Questo tratto di mura rimasto in piedi è l’unica traccia, insieme alle tre porte cittadine arrivate ai giorni nostri, di queste antiche strutture.
La prima cinta muraria risale al 1080, seguita da una seconda, che ne ricalcava più o meno il perimetro, nel 1230. La città continuò però ad espandersi e la periferia si sviluppò subito fuori le mura. Questo richiese l’erezione di una cinta più ampia, risalente al 1362 che si sommò a quella esistente. Per gestire un’ulteriore espansione di Basilea, queste ultime mura comprendevano anche un vasto territorio non ancora urbanizzato.
A causa del repentino aumento della popolazione e del limite allo sviluppo delle infrastrutture causato dalle mura, il parlamento del Cantone di Basilea decise di far abbattere le mura e le porte nel 1859. Rimasero in piedi solo tre porte e il tratto di mura che puoi vedere davanti a te. Completamente verticale sul lato esterno e con piccolissime finestre che servivano al camminamento di ronda per verificare cosa avvennise all’esterno. Nel tratto interno puoi vedere il camminamento in legno, ancorato alla struttura in muratura.
Sempre all’interno del quartiere Saint Alban c’è il museo svizzero della carta, della scrittura e della stampa di Basilea. Lo riconoscerai facilmente grazie al mulino che ancora oggi gira grazie al canale Dych in cui è parzialmente immerso.
L’edificio del museo della Carta ha origine medioevale. Già all’epoca era impiegato per la produzione di carta e oggi puoi rivivere qui i metodi cinquecenteschi con cui avveniva questa attività artigianale. I macchinari non sono certo moderni e richiedono pertanto molto lavoro manuale in cui potrai cimentarti durante la visita.
Raggiungi ora la Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI). Ovviamente non è visitabile internamente, ne interessante per quello che rappresenta. Dovresti vederla semplicemente perché l’edificio in cui è ospitato è stato progettato dalla celebre archistar svizzera Mario Botta.
In questo palazzo ci sono gli elementi architettonici che rendono riconoscibile lo stile dell’architetto. L’edificio ha una pianta circolare e le intere facciate sono completamente rivestite in pietra naturale posata in modo da crare delle strisce bicolore. Particolare è anche la forma di scala scavata nella facciata, che va assottigliandosi verso l’alto.
Eccoti pronto nell’itinerario tra le cose da vedere a Basilea per raggiungere la Spalentor, ovvero la porta di Spalen, posizionata sul lato occidentale del centro. Questa è una delle tre porte storiche della città ad essere sopravvissute e, senza ombra di dubbio, è la più bella e imponente.
Inserita all’interno delle mura del XV secolo, era anticamente utilizzata per introdurre in città le merci che provenivano dall’Alsazia.
La struttura della Spalentor è caratterizzata da una torre principale a pianta quadrata e con un tetto spiovente estremamente colorato. Sui due angoli esterni si ergono poi due torrette a base rotonda chiuse da merletti e in mezzo alle quali si allunga la porta vera e propria.
Mentre sul lato interno è posizionato solo un orologio, su quello esterno ci sono cinque statue. Queste rappresentano i tre consoli quattrocenteschi, una Madonna col bambino e due profeti.
Al fianco della porta c’è il giardino botanico dell’università di Basilea.
La Sankt Johanss Tor è l’ultima delle porte storiche di accesso alla città appartenente alle mura cittadine. Questa è posizionata nella parte nord occidentale del centro storico.
Quest’accesso apparteneva alla terza cinta muraria di origine medioevale e fu costruita tra il 1367 e il 1375. Come le altre è dotata di una torretta a base quadrata e, al piano terreno, c’è la porta vera e propria posta in posizione avanzata verso l’esterno. Sui lati della Sankt Johanss Tor ci sono degli orologi, proprio al di sotto delle finestre dell’ultimo piano.
Al suo interno, all’ultimo piano della torre, oggi si ritrova l’assocazione dei tiratori a segno della polizia di Basilea.
Dirigiti ora nel quartiere Klybeck. Questo si trova nella zona settentrionale di Basilea, vicinissima al confine con la Germania e separata dalla Francia dal fiume Reno. Qui troverai anche l’Holzpark Klybeck, anche noto come Wood Park.
Siamo nella zona portuale della città e tra le fabbriche e i capannoni nel 2014 è sorto un vero e proprio centro culturale che ha costruito qui la propria sede con piccoli locali, laboratori, ristoranti e bar attraverso l’utilizzo di materiali di scarto. Il progetto è stato prorogato fino a tutto il 2024 da parte dell’amministrazione comunale, con un’opzione già prevista per arrivare alla fine del 2029.
Vieni a passeggiare qui per respirare un’atmosfera frizzante e lasciati coinvolgere dai frequenti eventi culturali che vengono organizzati: musica e teatro sono quelli principali e possono ospitare fino a 300 persone. Sulla sommità del faro rosso, adiacente a una grande nave, c’è un piccolo studio radiofonico che trasmette nel quartiere.
Al centro del Klybeck c’è la nave faro degli anni cinquanta totalmente rossa e aperta al pubblico. Questo è il cuore della comunità. Intorno prendono vita le altre costruzioni attraverso l’impiego di container e strutture in legno e vetro che, soprattutto verso il tramonto, regalano un’atmosfera davvero suggestiva. Particolare è anche l’Hafe Brocki, un atelier / negozio di antiquariato aperto nei pomeriggi dei weekend, in cui trovare mobili, vestiti e complementi d’arredo molto ricercati e di seconda mano.
Qui puoi trovare la mappa con tutte le attività all’interno dell’Holzpark Klybeck.
Il limite meridionale del quartiere Klybeck è segnalato dall’Alter Hafenkran. Questa è una vecchia gru del porto che risale al 1971, anche nota come Goliath.
L’Alter Hafenkran non è più in funzione, anzi era stata smantellata nel 2010 in seguito alla chiusura del porto di Basilea. Solo più tardi è stata ricostruita qui, sulla sponda opposta, per commemorare il passato di questa zona.
Nonostante il suo aspetto industriale e minaccioso, la sua struttura è stata adeguata per ospitare un piccolo cafè a nove metri di altezza dal suolo. Inoltre è stata completata con l’aggiunta di una piattaforma panoramica di circa 60 metri quadri di superficie. Il cafè avrebbe dovuto aprire al pubblico nel 2018, ma a fine 2021 non era ancora stato completato.
Concludi la visita di Basilea con un po’ di cultura. A circa sei chilometri dal centro storico di Basilea c’è la fondazione Beyeler, un bellissimo museo di arte moderna e contemporanea arricchitto da continui eventi dedicati a bambini ed adulti.
La location della fondazione Beyeler è decisamente suggestiva, sia per il suo bellissimo e curato parco con alberi secolari, stagni con ninfee e installazioni all’aperto, sia per l’edificio progettato da Renzo Piano, sia per l’edificio iniziale, che rappresenta la classica casa svizzera di campagna.
La fondazione è nata grazie alla figura di Enrst Beyeler, classe 1921 e figlio di un impiegato delle ferrovie svizzere. Il giovane Ernst inizia presto a lavorare per una libreria antiquaria mentre studia storia dell’arte. Alla morte del suo datore di lavoro rileva la libreria aiutato dalla sua futura moglie Hildy Kunz. Nel 1952 la libreria diventa ufficialmente una piccola galleria d’arte in cui trovare pezzi di artisti quasi sconosciuti ma estremamente originali ed espressivi. Beyeler oltre gallerista diviene presto anche collezionista e accumula presto oltre 250 opere. Dopo un contatto ritenuto non soddisfacente per Beyeler con il Kunstmuseum, acquista questa proprietà di campagna e vi fa costruire l’edificio principale da Renzo Piano, inaugurato nel 1997.
All’interno del museo puoi ammirare le opere della fondazione Beyeler che conta circa 400 opere tra classiche, moderne e contemporanee, con dipinti e sculture. Tra questi ci sono pezzi di Matisse, Giacometti, Picasso, Bacon e Monet solo per citarne alcuni.
Alle mostre sulla collezione Byeler si affiancano poi importantissime mostre temporanee.
Ecco la mappa dell’itinerario alla scoperta di Basilea. Puoi percorrere quasi l’intero tragitto a piedi, ricordati però di indossare delle scarpe comode, perché a fine giornata avrai percorso diversi chilometri.
Se hai tempo a sufficienza raggiungi anche la fondazione Beyeler in auto o con i mezzi. Nella mappa è l’ultimo punto, segnalato in giallo.
Dopo aver visitato Basilea, perché non visitare anche le altre principali città della Svizzera tedesca? Ecco la guida dell’itinerario.
Il centro storico di Basilea è diviso in due dal fiume Reno. Qui si affacciano i quartieri Altstadt Grossbasel e Altstadt Kleinbasel. Per posizione questi quartieri sono i migliori in cui soggiornare per visitare la città. Si tratta però di quartieri piuttosto costosi, in linea con il costo della vita in Svizzera.
A questo link trovi hotel e bed and breakfast di Basilea.
Basilea è però una città di confine e a distanza di pochissimi chilometri dalle piazze centrali ci sono la Francia e la Germania. Oltre il confine il prezzo degli alloggi crolla incredibilmente e considerando che queste sono ben collegate al centro di Basilea con pochi minuti di mezzi pubblici (o auto), diventano una validissima alternativa se vuoi risparmiare un po’.
Se vuoi optare per questa opzione puoi cliccare qui per vedere gli hotel più vicini in Francia (10 minuti di distanza) o cliccare qui per vedere gli hotel più vicini in Germania (15 minuti di distanza).