La prima tappa del nostro viaggio attraverso il sud della Francia è Eza, situata nelle Alpi Marittime che si affacciano sulla Costa Azzurra.
Eza è una splendida cittadina arroccata nella roccia, con uno splendido giardino esotico sulla sua sommità, davvero grande e suggestivo. Questa città è conosciuta anche per le visite di Nietzsche, al quale è stato dedicato il sentiero che era usuale percorrere durante la sua permanenza qui.
Cosa Vedere a Eza
Il Borgo Storico
Il Giardino Esotico di Eza (Jardin Exotique)
Costi di Ingresso e Orari del Giardino Esotico di Eza
Il Chateau di Eza (il Castello)
La Vista da Eza
Chiesa di Nostra Signora dell’Assunzione
Chapelle des Pènitents Blancs
Il Sentiero di Nietzsche
Organizzare la Visita di Eza
Eza ha un centro storico piuttosto compatto e non ci vorrà troppo tempo per poterlo visitare. In un paio d’ore si percorreranno le sue belle vie e si vedranno tutte le attrazioni che la città ha da offrire. Si può considerare un altro paio d’ore se si intende percorrere interamente anche il sentiero di Nietzsche che scende fino al mare della Costa Azzurra.
Il primo impatto con questa parte della Costa Azzurra, lontano da città trafficate e dal mare, è davvero piacevole. Una volta raggiunta Eza (Eze Village in francese) ci lasciamo stupire dai continui scorci che ci appaiono tra le sue vie, dove gli edifici in pietra si incastrano gli uni negli altri.
Si tratta di un borgo di origine medievale e pertanto il verde all’interno dei vicoli storici è piuttosto limitato, se non nei grandi giardini esotici. Nonostante ciò gli abitanti e i negozianti hanno fatto di tutto per aggiungere piante e fiori attraverso vasi e rampicanti che ben si inseriscono nelle facciate delle case.
Nel labirinto delle abitazioni non mancano porticati o larghi tunnel che si aprono su suggestive scalinate in pietra. Durante i mesi estivi la pietra risplende illuminata dal sole, creando un paesaggio ancora più suggestivo. I numerosi archi e le strette vie che corrono lungo il centro cittadino medievale non sono stati costruiti a caso in questa maniera. L’obiettivo di questa struttura era infatti quello di rallentare eventuali nemici durante un ipotetico attacco in direzione del castello cittadino.
Se siete arrivati ad Eza probabilmente siete a conoscenza della sua maggiore attrazione, il Giardino Esotico o Jardin Exotique. Nel caso vi assalga il dubbio se pagare o meno i sei euro dell’ingresso, non pensateci oltre e spendeteli immediatamente.
Il Giardino Esotico di Eza è davvero meraviglioso e piuttosto grande, quasi quanto il sottostante centro storico. Inoltre, raggiungendo un’altitudine di 429 metri sul livello del mare, godrete di una delle più belle viste sulla Costa Azzurra e sull’intero borgo. Nelle giornate più terse si riesce addirittura a scorgere la Corsica.
La passeggiata all’interno del Jardin Exotique è ben segnalata da targhe che spiegano le varie sezioni. Dopo aver percorso il contorno del monte si sale fino alla sua sommità dove si trovano le rovine del castello. Sotto un’alternanza di scalinate, vaporizzatori, panche e scorci suggestivi si alternano ad alte piante grasse e cuscini spinosi. La varietà di piante qui presenti è davvero impressionante e affascinante e prendersi qualche minuto di riposo nell’area contemplativa regalerà una rigenerazione immediata.
Questo giardino venne creato successivamente alla seconda guerra mondiale, grazie alla lungimiranza del sindaco dell’epoca che, aiutato da Jean Gastaud (creatore del giardino esotico di Monaco) coinvolse la cittadinanza in questa opera. Gli uomini trasportavano a spalla, in grandi sacchi, terra e ciottoli nelle quali mettere a dimora le piante. La posizione poco riparata dal sole era ed è l’ideale per il crescere di queste piante che, in alcuni punti, raggiungono altezze davvero impressionanti.
Dall’inverno 2004, alle piante che nel corso dei decenni hanno continuato ad aumentare, sono stati affiancati altri percorsi di relax o di arte, come la quindicina di statue di Jean Philippe Richard che rappresentano le Dee della Terra.
L’area contemplativa, arredata con comode sedute davanti ad una cascata d’acqua, è un terrazzo isolato dal resto del percorso che permette di fermarsi qualche minuto e godere del panorama, lontano dal via vai dei visitatori.
Il costo di accesso del giardino botanico di Eza varia dal ridotto di 3,5 euro alla tariffa intera di 6 euro. Il giardino è aperto tutti i giorni dell’anno a partire dalle nove di mattina. A cambiare è l’orario di chiusura che varia in base ai mesi, dalle 16.30 dei mesi invernali, alle 19.30 dei mesi estivi, passando per le 18.30 delle mezze stagioni.
A questo indirizzo si trovano le informazioni di ingresso aggiornate.
Arrivati sulla sommità del Giardino Esotico, nel punto più alto della città di Eza, si possono vedere i resti del castello (chateau). In realtà non è nulla di spettacolare, se non fosse per la natura insolita che li circonda. Solo un paio di muri definiscono il perimetro di quello che era l’antico castello.
Questa costruzione è infatti molto antica e legata a stretto giro alla storia della città, che vede essere popolata già dall’età del ferro. In un primo momento le persone che abitavano questi luoghi si rifugiavano tra le rocce che compongono la montagna su cui sorge il borgo. Nei secoli l’evoluzione ha portato alla costruzione di case e di una prima fortezza che, nel XII secolo, è stata trasformata in castello dalla famiglia Eze.
L’obiettivo del castello era quello di controllare il territorio circostante, per questo la posizione scelta è la più alta dell’intero borgo. All’interno del castello vivevano i “castellans”, persone nominate dalla famiglia Eze che cambiavano ogni anno e che avevano l’obiettivo di proteggere la città da invasioni esterne.
La storia del castello termina all’inizio del XVIII secolo, quando durante la guerra di successione spagnola Luigi XIV ordina la distruzione del castello, perché se occupato dal nemico avrebbe potuto interrompere la via di comunicazione che univa Villefranche e Monaco.
Arrivati in cima, dal castello si potrà godere della bellissima vista panoramica che dal castello di Eza scende attraverso il Jardin Exotique a 360 gradi. Da una parte il mare della Costa Azzurra e Cap-Ferrat. Dall’altra l’area rocciosa che circonda la città e sulla quale si snoda la strada che prenderemo per raggiungere le gole del Verdon, il canyon più grande di tutta Europa.
Ecco alcuni delle fotografie da questo punto di vista panoramico.
Una volta terminata la visita al giardino botanico di Eza e dopo essersi rilassati per i suoi sentieri, si può fare tappa alla chiesa di Nostra Signora dell’Assunzione. Per la verità, se si effettua il giro completo dei giardini, si sarà già passati davanti a questa che è la principale chiesa cittadina.
Non si tratta di una chiesa particolarmente affascinante rispetto alle altre che si potranno vedere nei piccoli paesini della Provenza e della Costa Azzurra, ma vale la pena fare una tappa all’interno delle sue mura risalenti al XVIII secolo. La chiesa di Nostra Signora dell’Assunzione è stata costruita sui resti di una precedente chiesa crollata pochi anni prima e venne progettata da un architetto italiano.
Il campanile è invece più moderno, risalente al XIX secolo e venne più volte rivisto a seguito dei numerosi incendi che portarono alla scomparsa della cupola. Sul campanile è presente un orologio dal colore blu, in omaggio al colore della Madonna, a cui la chiesa è titolata.
All’interno è presente un’unica navata in stile barocco, affiancata da numerose cappelle laterali.
La Chapelle des Pènitens Blancs, o cappella dei Penitenti Bianchi, è la cappella della Santa Croce. Il suo nome è riconducibile al colore delle vesti della confraternita laica che era usuale riunirsi all’interno di questa cappella. Nelle riunioni venivano fatti atti di penitenza assistendo malati di peste e diseredati.
Attualmente, all’interno della Chapelle des Pènitents Blancs, si trova un’esposizione di arredamenti sacri.
La cappella dei Penintenti Bianchi è nota principalmente perché fu qui che gli abitanti di Eza votarono la riannessione alla Francia nel 1860, con esito affermativo.
Appena usciti dal borgo medievale di Eza, subito a destra della via che riconduce al parcheggio cittadino, si trova l’ingresso al sentiero di Nietzsche.
Questa suggestiva passeggiata porta il nome del famoso scrittore, perché Nietzsche era usuale percorrerlo durante le sue permanenze in città. Si narra inoltre che proprio risalendo questo sentiero avesse composto uno dei capitoli del suo Così parlò Zarathustra.
Il sentiero di Nietzsche è da percorrere tassativamente con scarpe da trekking o almeno da ginnastica: il fondo a tratti scivoloso potrebbe altrimenti diventare pericoloso. Consigliabile è anche avere con se qualche goccio d’acqua, soprattutto in estate, per via della mancanza di servizi lungo il percorso.
In circa quarantacinque minuti o un’ora si sarà percorso tutto il tragitto che collega Eze Village a Eze Bord de Mer, la frazione affacciata sul mare, percorrendo quindi i circa 400 metri di dislivello.
A poca distanza si trova infinine Eze sur Mer, dove è presente la stazione ferroviaria.
Per visitare Eza sono consigliati tutti i mesi dell’anno, la sua natura di borgo la rende sempre piacevole e attraente per i turisti. Ovviamente nei mesi di Luglio e Agosto il borgo potrebbe essere preso d’assalto dai turisti, rendendo la visita meno suggestiva. Inoltre, oltre al sentiero di Nietzsche, anche quasi tutto il giardino botanico è direttamente esposto al sole, e nelle giornate più calde il sole potrebbe diventare un po’ fastidioso.
La permanenza ad Eza può essere di circa due ore per visitare tutto il centro e il giardino esotico con la dovuta calma. Se si intende percorrere anche il sentiero di Nietzsche nei due versi saranno necessarie un altro paio di ore.
Ai piedi del borgo è presente un comodo parcheggio che in un paio di minuti di salita conduce fino all’ingresso del centro storico. Nei mesi estivi in metà di questo parcheggio viene allestito un mercato cittadino, che va a ridurre ulteriormente i posti auto a disposizione. Alternativamente alcune indicazioni conducono a parcheggi più esterni, alcuni dei quali dotati di navetta. In ogni caso il ricambio di automobili nel parcheggio principale è piuttosto alto, quindi pazientando un po’ si riuscirà a trovare una postazione.
Come in quasi tutto il resto della Francia, nel parchimetro si dovrà indicare la targa della propria auto e sarà possibile effettuare il pagamento anche con carta di credito.
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