Cosa vedere a Genzano di Roma in un giorno

Centro storico di Genzano di Roma - Chiesa colleggiata della Santissima Trinita e piazza IV Novembre

Se stai facendo un tour dei Castelli Romani o se vuoi fare una gita fuori porta in Lazio, ti consiglio di visitare Genzano di Roma. Questa cittadina di circa 24000 abitanti ha un piccolo centro storico estremamente vivace.

Passeggiando per le sue vie scoprirai un bel centro, che si anima incredibilmente in occasione dell’infiorata, e potrai godere di un panorama suggestivo sul lago di Nemi.

La visita della città è abbastanza veloce e potrai quindi approfittarne per vedere qualche altro borgo dei Castelli Romani nelle vicinanze.

Dove si trova Genzano di Roma ^

Genzano di Roma è in Lazio e più precisamente in provincia di Roma. Dista circa 30 chilometri dal centro della capitale e fa parte del territorio noto come parco regionale dei Castelli Romani, un territorio di origine vulcanica generatosi dall’esplosione del Vulcano Laziale.

È inoltre una delle cittadine note come Castelli Romani e si affaccia sul lago di Nemi. Il cuore del centro cittadino è a 435 metri sul livello del mare, ma alcune frazioni scendono anche a 106 metri di altitudine minima, mentre la massima è a 480 metri.

Genzano di Roma sulle sponde del lago di Nemi - Castelli Romani

Come arrivare a Genzano di Roma ^

Puoi arrivare a Genzano di Roma sia in automobile che con i mezzi pubblici. Se arrivi in auto potresti avere qualche difficoltà a parcheggiare nei pressi del centro storico, perché i posteggi sono pochi e il centro è piuttosto movimentato. Nel caso allontanati un po’ dalle vie centrali e troverai facilmente posto. Un ampio parcheggio si trova in questa posizione.

Se invece prediligi i mezzi pubblici puoi arrivare in treno:

  • con la linea Roma-Velletri scendendo alla stazione di Cecchina o di Genzano-San Gennaro;
  • con la linea Roma-Albano Laziale scendendo alla stazione di Albano.

In ogni caso dovrai poi prendere l’autobus per proseguire e arrivare in centro città. Sono presenti anche degli autobus che partono direttamente dalla stazione Anagnina di Roma (raggiungibile dal centro di Roma con la metro A).

Cosa vedere a Genzano di Roma ^

Centro storico di Genzano di Roma - Chiesa colleggiata della Santissima Trinita e piazza IV Novembre

Genzano di Roma è una bella e vivace cittadina. Visitandola troverai un centro storico estremamente vivo e con svariati palazzi storici. Il centro sorge sul crinale di una collina ed è quindi in pendenza: la parte più bassa è la Genzano Nuova, mentre quella più alta è la Genzano Vecchia.

Genzano Vecchia è la parte più antica del centro cittadino e ha origini medioevali, quando l’intero borgo della città era racchiuso all’interno delle mura del castello. Solo nel seicento c’è stata un’espansione che ha portato alla costruzione del resto del paese.

Collegiata della Santissima Trinità ^

Inizia il tour tra le cose da vedere a Genzano di Roma dalla chiesa collegiata della Santissima Trinità, la sua chiesa più importante.

I genzanesi chiamano questa chiesa Duomo Nuovo, contrapponendola alla vicina chiesa di Santa Maria della Cima, nota come il Duomo Vecchio. Infatti in epoca seicentesca, mentre il vecchio duomo cittadino veniva ristrutturato, iniziarono una serie di lavori urbanistici che rividero completamente l’assetto di Genzano di Roma. Fu in quel contesto che la città iniziò un progressivo sviluppo che portò, nel 1781, alla costruzione della chiesa collegiata della Santissima Trinità, dedicata anche al patrono San Tommaso di Villanova. Nel 1808 venne aperta al pubblico.

La chiesa collegiata della Santissima Trinità è in stile neoclassico con una facciata a due ordini. Quello inferiore tuscanico e quello superiore ionico. Il grande portale centrale è accompagnato da due ingressi laterali ed è racchiuso da due colonne massicce. Sopra all’ingresso c’è un timpano curvo sorretto da mensole e con sopra lo stemma della città di Genzano. Anche al piano superiore c’è una grande apertura: una finestra sormontata da un timpano triangolare.

Gli interni sono a tre navate disposte su di una pianta a croce latina. L’abside circolare contiene l’altare maggiore, mentre altri dieci sono distribuiti lateralmente. Entrandoci rimarrai colpito dalle decorazioni delle volte e della cupola. Qui sono rappresentati i quattro evangelisti sui pilastri lesenati.

Nonostante anticamente ci fossero due campanili, oggi ne è rimasto uno solo, con delle monofore sul lato destro. Questo campanile è più recente di tutta la chiesa, perché ha sostituito il campanile storico crollato agli inizi del novecento.

Piazza IV Novembre e piazza Tommaso Frasconi ^

Prendi corso Don Giovanni Minzoni e in appena un minuto a piedi giungerai in piazza IV Novembre. Divisa solamente dalla strada c’è piazza Tommaso Frasconi. Questo è il cuore del centro storico di Genzano di Roma e rappresenta un grande spazio a pianta rettangolare totalmente sgombero che dal tardo pomeriggio si riempie di genzanesi che qui si ritrovano per trascorrere qualche ora in compagnia.

La piazza Tommaso Frasconi è titolata al sindaco socialista che all’inizio del novecento morì al confino e prende il posto della chiesa di San Sebastiano, distrutta nel 1916. Al termine della piazza puoi vedere gli alti alberi che si innalzano del parco sottostante, su cui puoi affacciarti. Qui trovi anche il monumento ai caduti, risalente al 1928 e creato in travertino e bronzo. Ospita nella sua struttura le lapidi dei caduti della prima guerra mondiale alle quali, successivamente, si sono aggiunte quelle della seconda guerra mondiale. Dalle lapidi si innalza un’asta che porta il tricolore italiano.

Piazza IV Novembre è invece il vertice del tridente, ovvero delle tre vie che da qui partono e salgono lungo il crinale della collina su cui è costruito il centro storico: via Garibaldi, via Buozzi e via Belardi.

Fontana di San Sebastiano ^

Su piazza IV Novembre il monumento principale è senza dubbio la fontana di San Sebastiano, a ricordo della chiesa abbattuta che occupava la confinante piazza Tommaso Frasconi. Questa fontana, risalente al 1776, è dotata di una recinzione esagonale ed è interamente costruita in tufo peperino. Le decorazioni e le statue che ospita sono frutto di grandi abilità.

Dalla vasca tondeggiante della fontana di San Sebastiano si innalza una colonna su cui è scolpita a spirale un tralcio di vite ed uva. Per questo motivo è anche nota come Fontana del Vino. Sul culmine della colonna trova posto una croce. Sul basamento che emerge dalla vasca ci sono invece tre stemmi papali.

Collegate al basamento della colonna ci sono inoltre tre teste antropomorfe dalle quali fuoriesce l’acqua.

L’attuale posizione della fontana di San Sebastiano è stata assunta nel 1836, mentre prima era più vicina alla sua chiesa. In quell’occasione sono stati fatti alcuni lavori di modifica, come l’aggiunta dei mascheroni e l’eliminazione di una vasca superiore. Lo stemma di papa Pio VI, sotto il cui papato vennero conclusi i lavori degli acquedotti, fu sostituito da quello cittadino. Ulteriori lavori si resero necessari dopo la seconda guerra mondiale, a causa della parziale distruzione della vasca originaria.

Fontane Clementine ^

Dalla fontana di San Sebastiano prendi la strada in salita che conduce fino alla chiesa di Santa Maria della Cima: via Italo Belardi. Dall’incrocio con via Cesare Battisti potrai vedere le fontane Clementine.

Le fontane Clementine sono due fontane gemelle, poste ai lati della scalinata che conduce verso la parte più antica del centro cittadino. Entrambe costruite nel 1776 devono il loro nome ai papi Clemente XIII e Clemente XIV, a cui sono dedicate, come recitano le targhe che vi sono apposte.
I genzanesi erano particolarmente grati a questi due papi perché fu grazie a loro che arrivò acqua corrente e potabile nella città.

Le fontane Clementine sono interamente costruite in travertino e sono composte da una vasca che ricorda un sarcofago in cui l’acqua viene gettata da due facce. A sinistra c’è quella più giovane, mentre a destra c’è quella più anziana. Al di sopra delle vasche c’è un’edicola con l’iscrizione dedicata ai papi, sormontata dagli stemmi papali.

L’autore di queste due fontane e della fontana di San Sebastiano è Virginio Bracci, figlio di Pietro Bracci che scolpì i gruppi centrali della Fontana di Trevi a Roma.

Chiesa di Santa Maria della Cima ^

Facciata della chiesa di Santa Maria della Cima - Duomo vecchio di Genzano di Roma

Prendi la scalinata Costa Maratti, in mezzo alle fontane Clementine, e giungerai alla chiesa di Santa Maria della Cima, ovvero il duomo vecchio di Genzano di Roma. In questa posizione era già presente una chiesa fin dal trecento, ma l’attuale risale al seicento.

Anticamente questo era il borgo di Genzano Vecchio, ovvero il nucleo più antico sorto come castello fortificato sulle sponde del lago di Nemi. In epoca seicentesca aveva l’aspetto di un borgo medioevale sviluppatosi dentro la cinta muraria e attorno alla vecchia chiesa che aveva dimensioni più piccole rispetto all’attuale.

Proprio le dimensioni insufficienti ad ospitare i cittadini fece sì che la chiesa di Santa Maria della Cima venisse ricostruita. In quell’occasione la facciata principale venne rivolta verso valle, ovvero nella direzione in cui il centro storico si sarebbe ampliato nella Genzano Nuova.

Durante la seconda guerra mondiale subì alcuni bombardamenti che, insieme ad alcuni successivi terremoti, richiesero un intervento di restauro agli inizi degli anni ottanta. Questi lavori portarono alla luce alcuni reperti archeologici risalenti all’età imperiale.

Lo stile della chiesa di Santa Maria della Cima è dorico barocco e la sua facciata è chiusa da un grande timpano triangolare in cui confluiscono le volute laterali. Gli interni sono invece ad unica navata, dotata di quattro cappelle laterali di ordine ionico. Le volte sono interrotte da un grande arco che immette sull’altare maggiore.

Dal 1669 all’interno della chiesa trovano riposo i corpi delle Sante Tigri e Vincenza, prima ospitati nelle catacombe dei Santi Marcellino e Pietro nei pressi di Roma.

Palazzo Sforza Cesarini ^

Passeggiando per il cuore del centro antico di Genzano di Roma imbocca la via Scaloni. In appena due minuti giungerai al grandissimo palazzo Sforza Cesarini. Nato come castello medioevale agli inizi del duecento, venne trasformato in palazzo nel 1590 quando lo acquistò la famiglia Cesarini (signora di questo feudo) per farne una residenza estiva. Con questo obiettivo Giuliano II Cesarini acquistò anche le proprietà limitrofe, per poter ampliare maggiormente l’edificio.

Palazzo Sforza Cesarini - Vecchio castello sui Castelli Romani

La facciata attuale dell’edificio risale agli inizi del settecento, quando il palazzo Sforza Cesarini venne rivisto e ampliato. Guardando attentamente il portale di ingresso ti accorgerai che questo è leggermente deformato. L’obiettivo era simulare una visione prospettica per chi giungeva al palazzo dalla vicina via dell’Olmata. L’intera facciata si presenta come un rifacimento del palazzo Farnese di Roma e racchiude in se elementi classici, barocchi, manieristi e tardorinascimentali.

Oggi il palazzo Sforza Cesarini è impiegato come spazio per mostre artistiche. Tra queste ci sono più di 100 opere della collezione Hager-Sportelli, che spaziano da sculture a dipinti del periodo seicentesco e settecentesco. Al piano nobile c’è invece la mostra Ritmo Barocco di Pablo Echaurren, artista contemporaneo che mescola elementi lontani tra loro: ceramica, basso elettrico e lo stile barocco.
È possibile accedere al museo solo tramite le visite guidate che si tengono nei giorni di sabato e domenica.

Olmata di Genzano di Roma ^

A rendere celebre Genzano di Roma, e quindi immancabile nell’itinerario in città, è la sua olmata. Dal palazzo Sforza Cesarini prendi via Morosini che si trasforma poi in via Vittorio Veneto. Siamo sempre nella parte superiore del centro storico cittadino e qui si origina una lunga via alberata che fa parte di un antico progetto di riqualificazione cittadina.

L’olmata di Genzano di Roma risale infatti al 1643, creata su volontà di Giuliano III Cesarini, quando decise di trasformare il piccolo borgo sorto all’interno del castello cittadino in una vera e propria città che si aprisse anche al di fuori delle mura fortificate.

In realtà l’Olmata è diventata le Olmate, perché si tratta di diversi viali totalmente alberati che raggiungono circa un chilometro di lunghezza. Parte di questi sono aperti al traffico di automobili, mentre altri sono esclusivamente pedonali. Nonostante il nome, durante i secoli, i tigli hanno preso quasi totalmente il posto degli olmi.

Chiesa della Santissima Annunziata ^

Facciata della Chiesa della Santissima Annunziata a Genzano di Roma

Torna ora nel centro storico di Genzano di Roma e raggiungi la chiesa della Santissima Annunziata. Purtroppo il sagrato è utilizzato come parcheggio, ma ti permetterà comunque di vedere la sua bella facciata.

La chiesa della Santissima Annunziata venne ricostruita nel 1736 su di una precedente chiesa seicentesca e la sua facciata è stata completata nel 1786. Danneggiata durante la seconda guerra mondiale, venne totalmente chiusa nel 1987 quando un terremoto ne compromise la stabilità.

Come le altre chiese di Genzano di Roma, anche la facciata della chiesa della Santissima Annunziata si presenta su due ordini. Tuscanico nella parte bassa e ionico in quella superiore. Il portone d’ingresso è stretto tra due colonne e due lesene, oltre le quali ci sono due nicchie vuote con una decorazione a conchiglia che si ripete anche nelle nicchie dell’ordine superiore.

Gli spazi interni sono distribuiti su di un’unica navata con due altari per lato. Sia la volta a chiusura della navata che l’abside sono riccamente affrescati con dipinti risalenti al tardo cinquecento o inizi del seicento.

Panorama sul lago di Nemi ^

Il lago di Nemi con Nemi sulla sponda - Panorama da Genzano di Roma

L’itinerario tra le cose da vedere a Genzano di Roma è praticamente concluso. Prima di lasciare la città ti consiglio però di raggiungere il punto panoramico sul lago di Nemi. È ad una manciata di passi dalla chiesa della Santissima Annunziata e ti regalerà uno scorcio davvero suggestivo, soprattutto verso l’ora del tramonto. Da piazza dell’Annunziata prendi via Costarella e poi via Perino.

All’inizio di questa via, che se percorsa interamente ti porterà alla spiaggia sul lago, potrai godere di una bellissima vista su tutto il lago di Nemi e sulle sue sponde verdeggianti.

Dalla parte opposta del lago potrai anche scorgere chiaramente il borgo di Nemi, un’altra delle tappe che ti consiglio di non perdere in un tour dei Castelli Romani!

Mappa dell’itinerario di Genzano di Roma ^

Ecco la mappa dell’itinerario di Genzano di Roma. Puoi seguirlo totalmente a piedi per visitare la cittadina in qualche ora.

L’infiorata di Genzano di Roma ^

A rendere nota la cittadina di Genzano di Roma è anche una sua manifestazione, quella dell’infiorata. Ha origini antiche, risale infatti al 1778 e da quella data, ogni anno nella giornata del Corpus Domini, l’intera via Italo Belardi (che da piazza IV Novembre sale al vecchio duomo) viene ricoperta da un lungo tappeto di fiori che creano 14 quadri.

L’infiorata di Genzan di Roma occupa circa 2000 metri quadri di superficie con l’impiego di circa 415.000 garofani. A questo fiore, protagonista assoluto, si associano anche altri: le ginestre, i crisantemi, la corteccia di pino, il granoturco, la salvia e tanti altri.

Sono i Mastri Infioratori a disporre tutti questi elementi vegetali al fine di creare degli splendidi quadri che variano di anno in anno.

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Cosa vedere a Genzano di Roma in un giornoGenzano di Roma è uno dei borghi dei Castelli Romani. Scopri cosa vedere nella guida alla città, tra monumenti storici e panorami suggestivi.https://www.lorenzotaccioli.it/cosa-vedere-a-genzano-di-roma-in-un-giorno/
Lorenzo Taccioli