Cosa vedere a Moena in un giorno

Itinerario alla scoperta di Moena - Cosa vedere nel centro storico

Se stai raggiungendo o ti trovi già in Val di Fassa per una vacanza, difficilmente non sarai passato per Moena. Il mio consiglio è di fermarti qui qualche ora per visitare questa bella cittadina, la più grande di tutta la vallata, in cui le piazze sono vivaci e ricche di persone, ma allo stesso tempo avvolte da un paesaggio incantato fatto di cime montuose che sorgono tutto intorno alla città.

Celebre come la Fata delle Dolomiti, Moena è una tappa che unisce la bellezza della natura a una storia antica e a monumenti e palazzi storici.

Ecco cosa vedere in città.

Dove si trova Moena ^

Moena è in Val di Fassa e appartiene alla provincia di Trento, quindi è in Trentino Alto Adige. Immersa tra le cime delle Dolomiti con i gruppi del Latemar, del Catinaccio, della Marmolada e della Cima Bocche, è a poca distanza dalla Val di Fiemme.

Il territorio comunale di Moena è attraversato dal fiume Avisio.

Altitudine di Moena ^

Il comune di Moena ha un’altitudine che varia dai 1094 metri sul livello del mare ai 2823 metri. Il centro storico è posto a 1148 metri.

Perché Moena si chiama la Fata delle Dolomiti ^

Il nome di Fata delle Dolomiti è attribuito a Moena per via dell’enrosadira, un effetto di luci che si verifica al tramonto e all’alba quando le cime circostanti si tingono di colori caldi e rosa, dando vita a uno scenario magico e che ricorda i paesaggi fiabeschi.

Cosa vedere a Moena ^

Moena è la cittadina più grande della Val di Fassa e passeggiare per il suo centro storico ti immergerà tra antichi palazzi e vie animate, con il suggestivo e costante sfondo delle montagne.

Potrai percorrere questo itinerario in poche ore per scoprire la Fata delle Dolomiti. Ecco tutte le attrazioni che devi vedere.

Chiesa di San Vigilio ^

Inizia l’itinerario alla scoperta di Moena da uno dei suoi monumenti principali, la chiesa di San Vigilio. Potrai facilmente riconoscerla perché domina il centro storico dalla sua posizione rialzata.

Come potrai immaginare vedendone le forme, l’aspetto attuale della chiesa di San Vigilio è frutto di diverse ricostruzioni e ampliamenti avvenuti durante i secoli. La sua prima consacrazione avvenne nel 1164, come celebrato dal dipinto al di sopra del portale principale. Nell’anno 1534, riportato sulla volta del presbiterio, avvenne la terza consacrazione dopo che la chiesa fu ricostruita in stile gotico.

Le modifiche continuarono anche nei secoli successivi, basta considerare che le ultime risalgono al 1929, quando la chiesa di San Vigilio fu ulteriormente ampliata.

Oggi puoi osservare l’antica abside gotica intorno alla quale sono state costruite una serie di cappelle laterali con archi a tutto sesto.

Gli spazi sono divisi in tre navate, per lo più decorate con affreschi della prima metà del novento in stile liberty. Gran parte delle decorazioni sono risalenti al novecento e realizzate dall’artista moenese Cirillo Dell’Antonio. Tra queste ci sono i disegni delle vetrate e i pannelli lignei dei portali.

Chiesa di San Volfango ^

Chiesa di San Volfango - Moena

Al fianco della chiesa di San Vigilio sorge la piccola chiesetta di San Volfango. È talmente vicina alla chiesa principale di Moena da sembrarne un’ala distaccata. In realtà la chiesa di San Volfango risale al XV secolo e dietro la facciata spiovente conserva alcuni preziosi affreschi risalenti al quattrocento.

Anche sulla facciata della chiesa di San Volfango si possono leggere, purtroppo mal conservati, i resti di alcuni affreschi quattrocenteschi raffiguranti diversi Santi. Oltre a ciò la sua forma è piuttosto lineare, con un piccolo portale di ingresso posizionato tra due finestre squadrate e con sopra due apertura: un foro circolare e uno a forma di croce.

Soppressa sul finire del settecento, la chiesa di San Volfango tornò ad essere un luogo di culto nella seconda metà dell’ottocento. A questo stetto periodo risale il campanile in legno.

Piazza de Sotegrava ^

Scendi ora percorrendo le belle strade del centro che conducono fino alla piazza de Sotegrava. Questa è una delle due piazze principali del centro storico ed è piuttosto ampia, oltre ad essere praticamente tagliata in due dalla strada che la attraversa.

Lungo la piazza si affacciano diversi palazzi storici dalle forme variegate e dai colori pastello che contrastano con lo sfondo delle montagne. Finestre con le imposte colorate, bovindi, terrazzi decorati da fiori e portici ai piani terra sono delle costanti che rendono piacevole passeggiare in questa piazza.

Municipio di Moena ^

Municipio di Moena in piazza de Sotegrava

Tra gli edifici che trovano posto in piazza de Sotegrava c’è anche il municipio di Moena, un bel e vasto palazzo dalle tinte calde conosciuto anche come Ciasa de Comun. Potrai riconoscerlo sia per la targa dipinta sulla facciata, che per le bandiere che sventolano davanti all’ingresso.

Nel vasto palazzo municipale di Moena non trovano posto solo gli uffici comunali, ma anche altri servizi per la cittadinanza, come la biblioteca comunale.

Piazza Ramon ^

L’altra piazza principale di Moena è la piazza Ramon, riconoscibile per la presenza delle lettere rosse che compongono la scritta “Moena”. Questa richiama infatti diversi turisti che passano di qui anche solo per un scattarsi un selfie.

Tutto intorno le aiuole curate e i palazzi antichi hanno come sfondo le alte montagne che sembrano sorgere a un passo dal centro storico. Piazza Ramon è stata convertita in un’area pedonale ed ospita lungo la sua superficie numersi bar, ristoranti e negozietti per i turisti, oltre che essere considerata il punto centrale per lo shopping dagli abitanti.

Su piazza Ramon sorge anche Ciasa Ramon, un palazzo trecentesco ricostruito in muratura tre secoli più tardi. Due affreschi, in condizioni precarie, decorano la casa. Particolare è anche il Tabià Janac, che rappresenta una tipica costruzione antica. Questo presenta un piccolo ponte all’entrata, con un terrazzino dotato di spazio per l’essicazione delle pannocchie di grano.

Davanti al Tabià Janac c’è la casa del dazio, mentre sul lato opposto un altro fienile (Tabià Bander) e la Ciasa Cioto, una delle case più imponenti di tutta la città.

Ciasa Chiochet ^

Ciasa Chiochet con affresco del 1658

Tra gli edifici presenti su piazza Ramon c’è anche la Ciasa Chiochet, un edificio storico del centro di Moena, caratterizzato da affreschi risalenti al 1658.

Gli affreschi sono opera del pittore Forcellini, proveniente dalla vicina Agordino, in provincia di Belluno.

Rione Turchia ^

Durante l’itinerario alla scoperta di Moena non può mancare una passeggiata per il rione Turchia, un piccolo e curato borgo nel cuore del centro storico. Questa zona del centro è talmente curata che gli abitanti si sono riuniti in un’associazione per salvaguardare e promuovere l’area.

E così gli antichi fienili, le fontane e le legnaie sono abilmente decorate e agghindate con fiori e sculture in legno.

Il perché questo rione porti il nome di Turchia è avvolto nella leggenda. Se da una parte potrebbe essere riconducibile al nome di torchia, che indicava il luogo in cui si torceva il lino, dall’altro potrebbe essere ricondotte alla storia di un soldato turco. Questo spiegherebbe perché le feste organizzate qui hanno richiami con la cultura orientale.

Secondo la leggenda, nel 1683 un soldato turco prigioniero a Vienna riuscì a scappare e si trovò a vagare per Moena ferito e molto stanco. Gli abitanti del quartiere gli prestarono soccorso fino a farlo guarire. Commosso dalla loro generosità, il soldato decise quindi di trasferirsi qui. Durante la festa del rione gli abitanti del rione Turchia si vestono con abiti tipici della cultura orientale e interpretano sultani, schiavi e soldati.

Al centro del quartiere potrai vedere la Brenz de Turchia, la fontana simbolo dell’intero rione, che riporta su di sè un’iconografia che rimanda direttamente alla Turchia.

Tabià del Copeto ^

Tabià del Copeto - Antico fienile

Qui con il termine Tabià si indicano i fienili, che sono numerosi e spesso valorizzati.

Tra tutti i fienili presenti nel rione Turchia, il più bello è il Tabià del Copeto. Questo è anche ottimamente conservato se si considera che la costruzione è avvenuta nel 1693, data riportata anche sopra il portone.

Affacciandoti, oltre ai fiori che decorano il fienile, potrai scorgere all’interno anche oggetti antichi come utensili, macchinari agricoli e attrezzi che raccontano la storia di questo territorio e della sua gente.

Tabià de Biada ^

Tabià de Biada - Fienile del 1586 - Moena

Ancora più antico del Tabià del Copeto è il Tabià de Biada, risalente al 1586. A questo puoi accedere durante la festa del rione.

La festa del rione Turchia va in scena ogni estate nella seconda metà di agosto. In questo contesto potrai vedere gli abitanti del quartiere vestirsi con costumi tradizionali ottomani e sfilare per le strade di tutta la città di Moena. Ad accompagnare la sfilata ci sono musiche tradizionali, bancarelle con prodotti di artigianato e gastronomici tipici della tradizione ladina.

C’è inoltre il Tabià del Bronza che ospita una mostra dedicata alla fauna e curata dai cacciatori locali, e la cui struttura risale al 1567.

Teatro Navalge ^

Teatro Navalge di Moena

Concludi la passeggiata per il centro storico di Moena con il teatro Navalge, una struttura moderna che sorge proprio al fianco del grande parcheggio del centro storico e che nella sua sala principale si estende per ben 400 metri quadri in cui si possono accomodare circa 500 persone.

Il teatro Navalge ospita al suo interno anche mostre d’arte, tra cui La Gran Vera, ovvero una mostra sulla prima guerra mondiale che ti porterà tra trincee, uniformi, cimeli e ricostruzioni di quel periodo.

Lago di Soraga ^

Lago di Soraga - Val di Fassa

Lascia ora il centro storico di Moena e dirigiti verso la frazione di Someda. Per farlo passerai per il lago di Soraga.

Il lago di Soraga è conosciuto anche lago di Pezzè. Si tratta di un bacino artificiale posizionato a 1190 metri di quota, ottenuto sbarrando il torrente Avisio in corrispondenza della diga di Pezzè. All’interno di questo lago vengono accumulati fino a 460.000 metri cubi di acqua che vengono periodicamente svuotati per ripulire il fondo dal limo che si deposita.

Intorno alle sponde del lago di Soraga troverai una vegetazione rigogliosa, con tanto di alberi e uno sfondo suggestivo formato dai profili delle vicine montagne.

Frazione di Someda ^

Riparti ora in direzione Someda. Questo piccolo borgo sormonta la città di Moena e può essere raggiunto più velocemente in auto. Dal lago di Soraga la strada sale velocemente e passa anche per il Forte di Someda, costruito originariamente sulla fine dell’ottocento per difendere l’impero austro-ungarico, ma non ebbe mai nessun ruolo rilevante durante i conflitti mondiale.

Chiesa dei Santi Rocco, Sebastiano e Fabiano ^

Il monumento principale del borgo di Someda è la chiesa dei Santi Rocco, Sebastiano e Fabiano. Questa piccola chiesa risale al cinquecento ed è affiancata a un museo dedicato alla storia del fronte dolomitico durante la prima guerra mondiale.

La chiesa dei Santi Rocco, Sebastiano e Fabiano venne ampliata nel 1750 e ha una facciata semplice e a capanna, con un portale ad arco ogivale raggiungibile dopo una breve scalinata. Al di sopra c’è un oculo circolare e ancora più su un’apertura a forma di croce. Sul fianco sinistro spunta l’alto e massiccio campanile realizzato a metà del settecento, ma venne ricostruito dopo che nel 1883 fu distrutto da un incendio insieme alla copertura della chiesa stessa.

Gli interni sono disposti su di un’unica navata formata da quattro campate e con una copertura con volte a botte. La pala d’altare raffigura la Madonna con Bambino sopra i santi Rocco e Sebastiano.

Mappa dell’itinerario di Moena ^

Ecco la mappa dell’itinerario che puoi seguire per visitare Moena.

Dove dormire a Moena ^

Nella scelta di dove dormire a Moena le opzioni migliori non possono che essere nella cittadina stessa. Abituata al gran numero di turisti che ogni anno visitano questa parte del Trentino, Moena ha oltre 160 strutture che possono accoglierti, tra hotel, bed and breakfast e appartementi.

A questo link puoi vedere tantissime strutture disponibili a Moena.

Il mio consiglio è quello di scegliere una sistemazione centrale, così da apprezzare maggiormente la città e poter eventualmente sfruttare l’autobus di linea, compreso con il pernotto negli hotel della zona, che ti trasporterà lungo tutta la vallata. In questo modo potrai approfittare dei vari impianti di risalita per le tue sciate o per trekking suggestivi.

Tra le tante sistemazioni disponibili ti consiglio questo hotel in pieno centro storico, dotato anche di parcheggio privato, oppure questa sistemazione, leggermente più fuori dalle vie centrali ma dotato di ogni comfort.

Paesi da visitare vicino a Moena ^

Anche se chi si trova a visitare la Val di Fassa lo fa solitamente per sciare sulle sue cime o fare lunghi e appassionanti trekking, intorno a Moena ci sono altri paesini che potrai visitare dopo un’intera giornata in montagna.

Tra questi ti consiglio:

  • Canazei, considerata la capitale dell’Alta Val di Fassa, ha un centro storico animato e ricco di negozi, ristorantini ed edifici da vedere;
  • Campitello di Fassa, di dimensioni decisamente raccolte, può essere raggiunta a piedi da Canazei attraverso una bella ma breve passeggiata. Oltre alle cime suggestive che sembrano incombere sul centro storicio di Campitello di Fassa, non perdere anche la sua chiesa;
  • Vigo di Fassa, con un centro storico abbastanza ampio e con attrazioni sparse per l’intero territorio comunale. Qui non puoi perdere la chiesa di Santa Giuliana che pare essere il più antico luogo di culto dell’intera vallata e che, oltre a regalare un panorama suggestivo sul centro, è a pochi passi dal cimitero militare austro-ungarico.
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Lorenzo Taccioli