Cosa vedere a San Valentino in Abruzzo Citeriore in un giorno

Itinerario alla scoperta di San Valentino in Abruzzo Citeriore - chiesa di San Rocco

San Valentino in Abruzzo Citeriore è un piccolo borgo con il primato del comune con il nome più lungo d’Italia. Noto per essere la porta al settore nord occidentale del Parco Nazionale della Majella, è una cittadina che vale la pena visitare.

Il suo centro storico ben conservato è ricco di vicoli piacevoli e di alcuni belvedere che ti regaleranno un vasto panorama sulla vallata sottostante e sul centro cittadino.

Puoi visitare questo borgo all’interno di un weekend invernale in Abruzzo. Scopri tutte le tappe.

Dove si trova San Valentino in Abruzzo Citeriore ^

San Valentino in Abruzzo Citeriore, come suggerisce già il nome, si trova in Abruzzo. Più precisamente siamo in provincia di Pescara, sulle alture che si allungano verso le falde settentrionali della Majella.

Il centro cittadino è tra il fiume Orta e il torrente Lavino e regala un bel panorama sulla Val Pescara.

Altitudine di San Valentino in Abruzzo Citeriore ^

Il borgo di San Valentino in Abruzzo Citeriore sorge su di un colle a 457 metri di altitudine sul livello del mare.

Perché si chiama San Valentino in Abruzzo Citeriore? ^

Originariamente noto come Castel di Pietra, il nome di San Valentino è legato al fatto che qui furono trasferiti i resti del martire San Valentino. Solo nel 1863, dopo la proclamazione del Regno d’Italia, mutò in San Valentino in Abruzzo Citeriore. Particolare è sapere che divenne così il comune italiano con il nome più lungo.

Abruzzo Citeriore significa invece che il paese è situato in Abruzzo ‘al di qua‘, ovvero verso di noi, rispetto a un’altra parte della regione che, in questo contesto assume il nome di Ulteriore.

Cosa vedere a San Valentino in Abruzzo Citeriore ^

Palazzi Antichi e castelli a San Valentino in Abruzzo Citeriore

San Valentino in Abruzzo Citeriore è un bellissimo borgo alle porte della Majella. Le sue origini sono molto antiche, si pensa infatti che qui fosse presente una città romana nota come Interpromium. Ricostruito poi nel 1006 come Castel di Pietra, passò all’identità di San Valentino nel 1078, quando in epoca normanna furono trasferiti nel castello cittadino (oggi palazzo Farnese) i corpi dei martiri Valentino e Damiano.

In poche ore, circa un paio, potrai passeggiare tranquillamente per i suoi vicoli e scoprire tutto ciò che il borgo ha da offrire ai turisti. Chiese, musei, palazzi antichi si affacciano sulle stradine che salgono e scendono per la collina che ospita il centro storico.

Ecco dunque cosa vedere.

Chiesa di San Nicola da Tolentino ^

Inizia il tuo itinerario tra le cose da vedere a San Valentino in Abruzzo Citeriore dalla chiesa di San Nicola da Tolentino. Direttamente collegata al monastero agostiniano, risale al 1595. La chiesa venne inizialmente titolata a Santa Maria delle Grazie e solo in un secondo momento al patrono cittadino San Nicola da Tolentino.

L’ingresso alla chiesa è per via dell’antico portale in pietra che porta ancora sulla sua sommità lo stemma dell’ordine degli agostiniani. La facciata è molto semplice e stretta. Sopra al portone c’è una finestra semicircolare sormontata da una particolare immagine di San Nicola. Questa venne realizzata nel 1939 su delle piastrelle in ceramica.

Gli interni sono a navata unica con cappelle latarali e altari estremamente decorati con degli stucchi. L’altare principale è dotato di un dipinto di una Madonna con Gesù, mentre nella controfacciata c’è un organo del 1830, decorato con lesene e motivi floreali.

A seguito della soppressione degli ordini religiosi il con il Regio Decreto del 1861, la chiesa viene ceduta allo Stato, il quale si impegnava a tenerla aperta per celebrare la religione.

Villa Delfina Olivieri De Cambacérès ^

Davanti alla chiesa di San Nicola da Tolentino trovi la villa Delfina Olivieri De Cambacérès. Non puoi non notarla, perché per arrivare alla chiesa dovrai passare attraverso l’arco a tutto sesto di questo edificio.

Il complesso nome di villa Delfina Olivieri De Cambacérès è dovuto alla giovane aristocratica che nell’ottocento vi abitò con i suoi genitori. Delfina, nata nel 1874, si trasferì qui da piccola e, prima di morire a soli 23 anni visse qui con i suoi genitori.

Villa Delfina Olivieri de Cambaceres a San Valentino in Abruzzo Citeriore

I suoi antenati erano personaggi illustri, tra questi c’era Silvino Olivieri considerato un eroe in epoca risorgimentale. Ucciso in Argentina nel 1856 attraverso un complotto di legionari con il governo di Buenos Aires, si fece notare anche da Giuseppe Mazzini, che non esitò a dire che avrebbe potuto prendere il posto di Garibaldi nell’opinione pubblica.

Villa Delfina Oliveri De Cambacérès è un lungo edificio ricavato nel monastero degli agostiniani, risalente alla fine del cinquecento. Non a caso il cortile interno è il sagrato della chiesa di epoca duecentesca. Fu proprio a causa della soppressione napoleonica degli ordini che gli agostiniani videro confiscarsi questo palazzo che nel 1885 fu in parte venduto alla famiglia Olivieri. Dopo essere stato un monastero divenne dunque un palazzo aristocratico. Passò infine nelle mani del comune di San Valentino in Abruzzo Citeriore che, dal 2004, lo utilizza come sede per varie associazioni e per il museo dei fossili e delle ambre.

Museo dei fossili e delle ambre ^

Nel museo dei fossili e delle ambre, ospitato all’interno di villa Delfina Olivieri De Cambacérès, puoi trovare una ricca collezione.

Qui sono esposti i resti fossili di animali provenienti dal quaternario e una serie di reperti che raccontano l’evoluzione dell’uomo. Non mancano numerosi fossili provenienti direttamente dalla Majella, come denti di squalo, conchiglie, alghe e scheletri di coralli.

Ci sono poi alcune ricostruzioni di dinosauri affiancate da una ricca collezione di ambre provenienti da tutto il mondo.

Fontana della Venere Giulia ^

Ritorna ora sulla strada principale. Su largo San Nicola non potrai non notare la fontana della Venere Giulia. Questa rappresenta il benvenuto in paese per via della sua posizione davanti ai vicoli principali che risalgono la collina.

Fontana Venere Giulia e il borgo di San Valentino in Abruzzo Citeriore sullo sfondo
Fontana Venere Giulia in ghisa

La sua colonna centrale è competamente in ghisa, risalente alla fonderia di Glasgow Mac Naughton. Risiede qui da fine ottocento, quando nel 1886 il comune l’acquistò. A coronare la colonna centrale c’è la stauta di una ninfa, che è stata erroneamente ribatezzata Venere. In realtà questa rappresenta Giulia Farnese, discendente della nobile famiglia romana che nel 1583 acquistò il feudo di San Valentino in Abruzzo Citeriore.

Lungo la colonna ci sono alcune piccole vasche, impreziosite da ulteriori tre statue di amorini inginocchiati e mascheroni di leoni che sputano l’acqua nella più ampia vasca circolare in pietra sottostante.

Monumento ai Caduti ^

Sempre su largo San Nicola, sotto al grande masso in roccia che puoi vedere vicino al centro storico, noterai il monumento ai caduti. Questo monumento risale agli anni trenta del novecento.

Monumento ai Caduti delle due guerre - San Valentino in Abruzzo Citeriore
Monumento ai Caduti e Belvedere Stella

Durante la visita a San Valentino in Abruzzo Citeriore ho scoperto che nel 1926 fu emanata una legge secondo la quale per ogni soldato morto durante la prima guerra mondiale doveva essere piantato un albero e i monumenti ai caduti dovevano avere una lapide, possibilmente al termine di un viale alberato. Bisogna considerare che la prima guerra mondiale ha fatto circa 500.000 morti tra i militari italiani.

I bassorilievi in bronzo che vedi sulla lapide di questo monumento ai caduti sono opera di Torquato Tamagnini. Il monumento subì diverse modifiche nei decenni. Ad esempio la via alberata ha lasciato posto a uno slargo e nel 1989 il monumento fu integrato da degli altari in marmo dedicati ai caduti della seconda guerra mondiale.

Belvedere San Nicola ^

Panorama dal Belvedere San Nicola sulla valle di Pescara

Dal monumento ai Caduti attraversa nuovamente la strada e raggiungi il belvedere San Nicola. Deve il suo nome al fatto che salendoci ti troverai proprio al di sopra della chiesa di San Nicola da Tolentino.

Giradonti leggermente potrai vedere anche i palazzi del centro storico e i campanili del duomo cittadino.

Come potrai vedere non si tratta dell’unico belvedere rialzato in città. Questa zona è infatti ricchissima di formazioni rocciose, risalenti a un periodo tra 14 e 4 milioni di anni fa. Non a caso prima di chiamarsi San Valentino in Abruzzo Citeriore, questo paese era conosciuto come Castrum Petrae o Castel Pietra, a sottolineare la frequente presenza di rocce che affiorano dal terreno.

Il belvedere San Nicola, detto anche Lu Candune di San Nicola, ai tempi in cui era attivo il monastero agostiniano faceva parte della sua struttura.

A terra potrai notare alcuni fiori bianchi molto profumati. Questi sono dei gigli bianchi noti come Giglio di San Nicola.

Belvedere Stella ^

Attraversando la strada potrai salire su di un altro belvedere, praticamente al di sopra del monumento ai caduti. Questo è il belvedere Stella, così conosciuto per via della stella che sormonta l’alta piramide al di sopra di questa formazione rocciosa.

Non a caso l’altro nome di questo punto di osservazione è belvedere della Piramide. Questa struttura risale al 1966 ed è opera degli scalpellini di San Valentino in Abruzzo Citeriore Camillo Aloisio e Silvino Antinucci. Anche questo rappresenta un omaggio ai caduti delle due guerre mondiali e Silvino Antinucci è uno dei due artisti che nel 1989 integreranno il monumento sottostante che hai visto qualche minuto fa.

La piramide è composta dalla stessa pietra impiegata per la costruzione delle case locali e veniva estratta nelle cave in disuso di Riparo e di Trovigliano. Questa pietra veniva poi impiegata in tutta la regione, diventando così un buon volano economico per San Valentino in Abruzzo Citeriore.

Dal Belvedere Stella avrai un punto di vista privilegiato sull’ingresso al centro storico cittadino e sulla sottostante Val Pescara.

Municipio di San Valentino in Abruzzo Citeriore ^

Municipio di San Valentino in Abruzzo Citeriore e la sua scalinata

Prosegui verso il centro storico e ti imbatterai nel municipio cittadino. L’edificio risalente agli anni trenta è posto al culmine di una breve scalinata.

Quest’area si trovava inizialmente al di fuori del centro storico e infatti prima degli anni trenta le scuole e gli uffici comunali erano nella parte alta del paese. Purtroppo però il terremoto della Marsica del 1915 danneggiò gravemente i palazzi e si decise quindi di costruirne di nuovi.

La struttura del municipio è piuttosto semplice, ed è composta da un corpo centrale sul quale si apre un portico con terrazzo dotato di tre grandi ingressi ad arco. Ai lati sono presenti due ali simmetriche.

Chiesa di San Rocco ^

Raggiungi ora la parte alta del centro di San Valentino in Abruzzo Citeriore. Stai per scoprire una delle sue attrazioni più belle: la chiesa di San Rocco.

Questa chiesetta, risalente al cinquecento, è il classico esempio di chiesa di campagna posta fuori dalle mura. Solo col tempo e con lo sviluppo del paese la sua posizione arrivò ad essere vicina alle vie più centrali.

La struttura della chiesa di San Rocco è estremamente semplice, con un unico ingresso centrale caratterizzato da una cornice in marmo riccamente decorata e un timpano triangolare, affiancato da due finestre squadrate. Al di sopra c’è un rosone circolare in pietra bianca della Majella che dà luce agli interni, mentre sul lato destro si innalza dal tetto un piccolo campanile a vela.

La chiesa è titolata al culto di San Rocco e della Madonna del Carmine e nel suo interno, ad aula unica, c’è il dipinto seicentesco della Madonna di Costantinopoli (o Madonna del Carmine) incoronata da angeli, con sant’Elia, sant’Eliseo e le anime purganti.

Ex carcere borbonico ^

Ci stiamo girando intorno da un po’, ma è finalmente arrivato il momento di accedere alle vie centrali del borgo di San Valentino in Abruzzo Citeriore. Per farlo passerai davanti a un grande edificio in pietra. Questo era il carcere borbonico e il monte frumentario della città.

Ex carcere borbonico e monte frumentario di San Valentino in Abruzzo Citeriore

Il carcere rimase in attività fino agli anni ottanta dello scorso secolo e i detenuti al suo interno divennero spesso personaggi celebri tra gli abitanti locali. Viene ad esempio ricordato Carmine Pelaccia, noto come Papé e condannato per aver dato supporto a vari briganti, tra cui Occhi di Celli.

L’uso come monte frumentario è testimoniato dall’iscrizione sull’architrave dell’ingresso che recita Pauperu et ecclesiae pio monti frumentario/constructum A.D. MDCCXVI, testimoniando così la costruzione di questo edificio nel 1716. Lo scopo del monte frumentario, istituzione nata alla fine del quattrocento, era quello di prestare ai contadini più poveri le semenze di grano e orzo per la stagione entrante.

Ci troviamo nella zona nota come Porta Grande, dalla quale si accedeva direttamente alla parte alta del borgo.

Duomo di San Valentino in Abruzzo Citeriore ^

Il duomo di San Valentino in Abruzzo Citeriore è il monumento più imponente della città, ben visibile anche dai suoi belvedere.

Costruito sul luogo in cui sorgeva già una chiesa in epoca trecentesca, è nel punto più elevato del centro storico. Qui vennero portate le spoglie dei santi Valentino e Damiano, divenuti martiri nel IV secolo e sepolti in località Zappino.

Il duomo e il borgo di San Valentino in Abruzzo Citeriore visti dal belvedere

L’attuale duomo di San Valentino in Abruzzo Citeriore risale invece al 1770. Costruito su volontà dei Borbone che, pare, abbiano affidato il progetto a Luigi Vanvitelli, anche se questo fatto non è mai stato certificato. La facciata che puoi vedere oggi, però, è molto più recente: venne infatti costruita a seguito del terremoto del 1915 su di un progetto di Antonino Liberi, cognato di Gabriele D’Annunzio. La sua costruzione durò dal 1916 al 1926, ma si può ritenere ufficialmente conclusa nel 1931 con la costruzione del secondo campanile.

L’intera facciata è definita dai due alti campanili gemelli, che differiscono solamente per il fatto che quello di sinistra è dotato di orologio. In mezzo alle due torri c’è l’ingresso della chiesa, scandito da due colonne e somontato al primo piano da una trifora con archetti a tutti sesto. Al piano superiore c’è invece una grande finestra semicircolare.

Gli interni del duomo di San Valentino in Abruzzo Citeriore si dividono tra la navata, il transetto e una profonda abside, al centro della quale c’è l’organo monumentale degli inizi del settecento.

La scalinata davanti al duomo risale al 1905 e fa parte di un progetto di risistemazione idrica del paese che faceva spazio a degli abbeveratoi e un lavatoio.

Palazzo Farnese ^

Adiacente al duomo di San Valentino in Abruzzo Citeriore c’è il palazzo Farnese. Questo edificio ha una struttura molto complessa. Racchiude infatti in sè i resti di un castello dotato di torre e cinta muraria fortificata.

Nel corso dei secoli il castello medievale fu modificato più volte, trasformandolo in una villa nobiliare. Le sue origini si fondono però con quelle della costituzione del borgo e risalgono all’anno 1006 circa.

Il nome di palazzo Farnese è legato al fatto che dopo che la cittadina passò per le mani di varie famiglie feudatarie (Acquaviva, Orsini, Della Tolfa), arrivò nelle mani dei Farnese. Successivamente San Valentino in Abruzzo Citeriore venne controllata dai Borbone.

Oggi l’imponente palazzo Farnese è lasciato un po’ a se stesso e inizia a sentire il peso degli anni. Utilizzato in parte come abitazione privata conserva ancora il grande cortile, a cui puoi accedere e vedere lo scalone che conduce al piano superiore. Nell’androne c’è ancora un’epigrafe del 1507 che ricorda l’intervento voluto dai Della Tolfa.

Chiesa di Sant’Antonio Abate ^

Facciata della chiesa di sant'Antonio Abate

Tra le numerose chiese di San Valentino in Abruzzo Citeriore c’è la chiesa di Sant’Antonio Abate, a pochi passi dal duomo.

Il suo stile barocco è ben visibile nella facciata, dotata di un timpano curvilineo e di un campanile a vela. Il portale, così come il resto della facciata, sono dotati di rilievi in pietra locale. Sull’architrave c’è anche un’iscrizione latina che riporta l’anno di costruzione della chiesa, ovvero 1715. La facciata è divisa su due piani. Quello inferiore è dotato di possenti lesene che terminano in capitelli che sembrano sorreggere la parte superiore in cui si apre una grande finestra rettangolare.

Gli interni sono a pianta a croce greca. Anche qui i decori sono numerosi e sempre in stile barocco. Ci sono rosette, stucchi e una cupola molto bassa dotata di una croce in stucco che emerge tra le stelle. Il pavimento su cui camminerai è ancora quello originario.

Tra le cose più antiche che puoi vedere all’interno c’è il tabernacolo in legno risalente al settecento e l’organo a canne dello stesso secolo.

Fontana di Sansone ^

Fontana di Sansone ai piedi del duomo cittadino

Proseguendo lungo la strada ti troverai al di sotto del duomo. Quest’ultimo fa da sfondo alla fontana di Sansone. Come quella della Venere Giulia è realizzata completamente in ghisa, ma a differenza di quella sottostante non è arricchita da una vasca in pietra.

La fontana di Sansone è dotata di quattro vasche decorate con motivi floreali e sorrette da dei leoni che arrivano fino a terra. Dalla colonna centrale si erge la statua di Sansone mentre si divincola dai legacci. L’intera colonna è decorata con foglie di ulivi.

Anche la fontana di Sansone è stata acquistata dal comune nel 1886 da una fonderia di Glasgow: la Walter MacFarlane. Ciò è testimoniato dall’iscrizione sul drappo di Sansone.

Particolare è sapere che la fontana di Sansone rappresenta una drinking fountain, ovvero una fontana pubblica utilizzata per bere. Questo è il motivo per cui alla fontana erano fissati con catenelle in metallo dei bicchieri ad uso comune.

Palazzo Trojani e i resti delle mura cittadine ^

Procedendo tra le cose da vedere a San Valentino in Abruzzo Citeriore, raggiungi il palazzo Trojani. Nato come dimora signorile a metà ottocento, ha una particolarità. L’edificio è infatti collegato ai resti delle antiche mura di cinta del paese e proprio qui c’è anche la torre perimetrale.

Palazzo Trojani addossato al duomo cittadino

Come puoi vedere dalla struttura questa torre serviva sia per avvistare eventuali nemici che arrivavano dalla vallata, sia come sistema difensivo.

Il nome di palazzo Trojani è legato a Pietro Trojani, il quale agli inizi dell’ottocento fece costruire l’edificio al fianco del duomo. Suo nipote, che portava lo stesso nome, fu amico di Corradino d’Ascanio, inventore della Vespa. Con lui fondò una società nel 1925 che lavorò su di un primo prototipo di elicottero, noto come D’A.T.1 (iniziali dei due cognomi).

Al D’A.T.1 seguirono il D’A.T.2 e il D’A.T.3 che nel 1930 conquistò il primato mondiale di durata, distanza e altezza di volo.

Chiesa di San Donato ^

Facciata della chiesa di San Donato - San Valentino in Abruzzo Citeriore - Abruzzo

Tra le chiese più antiche di tutta San Valentino in Abruzzo Citeriore c’è la chiesa di San Donato, esistente già nel 1324.

Ancora oggi il suo aspetto è estremamente semplice, dotato di una facciata molto pulita su cui si apre un portale dotato di timpano spezzato e una grande finestra semicicolare nel livello superiore. Su di un lato della facciata c’è un’iscrizione che testimonia l’esistenza di un anfiteatro costruito a proprie spese dal magistrato Sesto Pedio Lusiano Hirruto.

Gli interni della chiesa di San Donato sono a navata unica chiusa da un abside semicircolare dotato di una piccola cupola affrescata. Lungo la navata sono presenti numerosi altari laterali in stile barocco. Sulla parete di destra c’è invece un pulpito in legno recentemente restaurato.

Piazza Cesarone ^

Piazza Cesarone e la sua scalinata

Continua il tuo itinerario alla scoperta di San Valentino in Abruzzo Citeriore raggiungendo la piazza Cesarone. Precedentemente era nota come piazza degli Uffici, perché nel lungo palazzo Bottari furono ospitati a lungo gli uffici comunali del registro e delle imposte, poi spostati a causa del terremoto che danneggiò questa sede.

Solo successivamente la piazza venne titolata ad Emilio Cesarone, il partigiano noto come Anguilla. Originario di San Valentino in Abruzzo Citeriore, operò in provincia di Imperia, ma fu tradito da alcuni infiltrati fascisti che lo fucilarono a Sanremo nel 1945.

Piazza Cesarone è costruita su di un terreno in pendenza e infatti potrai accederci per via di una lunga scalinata e, percorrendola, continuerai a scendere verso la parte più bassa del centro. Lungo il suo perimetro ci sono numerosi edifici residenziali.

Palazzo Bottari ^

Palazzo Bottari su piazza Cesarone

Un lato di piazza Cesarone è per buona parte occupato dal palazzo Bottari. Questo palazzo dalla forma piuttosto semplice e regolare ospitava il registro delle imposte. Prima di diventare un’abitazione privata, fu però al centro della vita di San Valentino in Abruzzo Citeriore. Al pian terreno, dopo la guerra, era stato istituito un piccolo cinema.

Il nome di palazzo Bottari è legato alla famiglia che lo fece costruire e che era presente in città già nel seicento. Nonostante ciò non ci sono atti che testimonino l’epoca di costruzione di questo lungo edificio.

Palazzo Bajocco ^

Hai praticamente concluso la visita di San Valentino in Abruzzo Citeriore ritornando nei pressi della fontana Venere Giulia. Provenendo dal centro storico sarai praticamente davanti al palazzo Bajocco, risalente al 1897.

L’edificio è composto da due corpi collegati tra loro attraverso un’ala centrale caratterizzata da colonne che anticipano una terrazza con corte centrale. L’intero palazzo segue la pendenza naturale della collina qui tra corso Umberto I e via Duca degli Abruzzi.

Il palazzo Bajocco, voluto dall’omonima famiglia presente in città dagli inizi dell’ottocento, ha alcuni elementi di rottura rispetto all’architettura classica degli altri edifici del borgo. I due ingressi principali marcati da lesene, le fasce marcapiano, il portale bugnato sormontato da un balcone con mensole sono solo alcuni degli elementi caratterizzanti del palazzo.

Gli esponenti della famiglia Bajocco furono importanti per la città. Tra questi vi fu Agostino che fu avvocato, consigliere comunale, sindaco e consigliere provinciale.

Mappa dell’itinerario di San Valentino in Abruzzo Citeriore ^

Ecco la mappa dell’itinerario alla scoperta di San Valentino in Abruzzo Citeriore. Potrai percorrerlo interamente a piedi. Le sue strade sono in continua salita e discesa, perché il centro è posto su di una collina. Le sue dimensioni sono però contenute, quindi con un paio di scarpe comode non avrai problemi.

Dove dormire a San Valentino in Abruzzo Citeriore ^

Il borgo di San Valentino in Abruzzo Citeriore ha dimensioni contenute, ma può essere una buona base d’appoggio per trascorrere qualche giorno alle porte della Majella, sulle alture sopra a Pescara.

La disponibilità di strutture è abbastanza limitata, ma anche il numero di turisti che affollano i suoi vicoli è tutto sommato limitato. Qui puoi vedere gli hotel disponibili a San Valentino in Abruzzo Citeriore.

Allontanandoti di qualche chilometro puoi invece trovare una maggiore disponibilità di strutture. Puoi scegliere di raggiungere Chieti (ecco gli hotel disponibili a Chieti) oppure a Caramanico Terme (ecco le strutture in città).

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Lorenzo Taccioli