Cosa vedere a Sciaffusa

Fortezza di Sciaffusa - Vista panoramica

Sciaffusa è il capoluogo dell’omonimo cantone svizzero, al confine con la Germania. Visitare il suo centro storico significa immergersi tra palazzi antichi, molti dei quali affrescati e riccamente decorati, in una passeggiata tra i numerosi bovindi e le belle piazze frequentemente adornate da fontane.

È presente una fortezza che domina il centro cittadino e che potrai visitare completamente, così come un antico monastero che ospita quella che era la cattedrale della città. Tra le destinazioni da non perdere, poi, ci sono le vicine e suggestive cascate del Reno, il fiume che lambisce la parte meridionale del centro cittadino.

Ecco tutti i dettagli per organizzare la tua visita a Sciaffusa.

Dove si trova Sciaffusa ^

Sciaffusa si trova nella Svizzera nord orientale, a una manciata di chilometri dal confine con la Germania. La città è anche capitale dell’omonimo cantone e sorge sulle acque del fiume Reno che bagna il centro cittadino.

Intorno alla città ci sono diverse colline e belle vallate verdeggianti e, a poca distanza, dal centro ci sono le famose cascate del Reno.

Io ho visitato Sciaffusa durante un viaggio sul lago di Costanza e dintorni.

Itinerario di Sciaffusa – Centro storico ^

Itinerario del centro storico - Vista di Sciaffusa dal forte

L’itinerario alla scoperta di Sciaffusa ti porterà a passeggio per tutto il centro cittadino. Qui troverai numerosissimi e interessanti palazzi storici, molti dei quali con facciate estremamente decorate e dipinte. Non solo, la città di Sciaffusa è anche nota per i suoi 171 tra bow windows e bay windows, ovvero le particolari finestre o balconi finestrati che sporgono dalle facciate delle case e sono caratterizzati da ampie vetrate.

Inoltre, durante la visita della città, non potrai perdere l’importante monastero di Allerheiligen che comprende anche la cattedrale cittadina e che risiede ai piedi della fortezza di Munot, altra attrazione da visitare.

A poca distanza dal centro c’è infine lo splendido spettacolo naturale delle cascate sul Reno.

Ecco tutti i dettagli sulle attrazioni da vedere a Sciaffusa in un giorno.

Mura storiche di Sciaffusa ^

Le mura storiche di Sciaffusa ti accoglieranno all’inizio dell’itinerario in città. La parte meglio conservata collega il centro storico al castello. Durante il quattrocento le precedenti mura medievali vennero ulteriormente rinforzate aggiungendo antemura, ovvero mura esterne che furono poi integrate nalla ricostruzione del Munot, la fortezza o castello di Sciaffusa.

Queste nuove mura erano parallele a quelle già esistenti ed erano riempite di terra per essere più resistenti considerando la comparsa delle armi da fuoco. Inoltre erano regolarmente interrotte da torri semicircolari dotate di una scala in pietra arenaria per raggiungere la base della torre e sparare a eventuali nemici e di una piattaforma difensiva posta sulla sommità della struttura.

Queste mura erano circondate da un imponente fossato per aggiungere un ulteriore livello di protezione alla città. Oggi gli spazi occupati dal fossato sono stati in parte rimpiazzati da giardini. La maggior parte della cinta muraria venne infatti demolita durante l’ottocento.

La torre romana ^

Torre romana nelle mura storiche

Lunga le mura si innalza la Torre Romana, più antica addirittura del castello. Risale al 1360 e serviva come torre di guardia all’interno delle fortificazioni medievali della città. A caratterizzarla c’è la sua forma slanciata e le strette fessure delle finestre, tipiche dell’architettura difensiva di quell’epoca.

Al momento della sua costruzione aveva una copertura in legno che sporgeva verso l’esterno e che veniva utilizzata come prigione militare, mentre il lato interno era aperto. Questo permise di risparmiare sui materiali di costruzione, ma anche di lasciare più spazio di manovra ai tiratori che si trovavano sulla torre. Solo agli inizi del quattrocento anche questa parte fu murata e la prigione rimossa.

Fortezza di Munot – il Castello di Sciaffusa ^

La fortezza di Munot è anche nota come castello di Sciaffusa. Tuttavia, da quando venne costruito, subì numerosi cambiamenti e variazioni alla sua struttura. In una fase iniziale, dal 1376, era presente solo l’Annot, ovvero una torre rettangolare che aveva lo scopo di sorvegliare il territorio,

È tra il 1571 e il 1573 che l’Annot venne sostituito da una grande edificio circolare con un cortile aperto che nel giro di pochi anni venne coperto da una volta. Questo aveva lo scopo di fornire più protezione alla città.

La fortezza di Munot si presenta come un grande bastione a tutto tondo con casematte ad arco e una piattaforma che ospitava i cannoni. In realtà la struttura servì ben poco per scopi bellici: l’unico bombardamento risale al 1799 quando fu occupata dalle truppe francesi. Da quel momento la fortezza entrò in uno stato di degrado che la portò ad essere utilizzata come cava, fino a quando nel 1835 la città di Sciaffusa decise di ristrutturarla.

Oggi il castello di Sciaffusa è liberamente aperto ai turisti e viene utilizzato come location per ricevimenti ed eventi cittadini.

Stadtbibliothek – Biblioteca di Sciaffusa ^

Stadtbibliothek - Biblioteca di Sciaffusa

Appena scesi dalla fortezza di Sciaffusa ti troverai davanti alla biblioteca cittadina, la Stadtbibliothek. La sua storia è antica, infatti sebbene esistesse già la biblioteca dell’abbazia cittadina, questa aveva testi principalmente teologici. Per questo motivo, nel 1636, alcuni cittadini fondarono una propria biblioteca basandosi sul modello della biblioteca cittadina di Zurigo.

Alla Stadtbibliothek si trovavano principalmente testi accademici, ma per ampliare la sua collezione si aprì alle donazioni da parte dei cittadini.

Durante i secoli cambiò diversi sedi, fino ad arrivare nel Korn und Kabishaud (casa del grano e dei cavoli) nel 1923, dove ha la sede attualmente. In realtà però, nel 1986 la biblioteca si divise su due sedi, la seconda delle quali è in Munsterplatz.

IWC Museum ^

IWC Museum - Edificio sotto tutela

Un’altra tappa nelle vicinanze è l’IWC museum, ovvero il museo del noto marchio di orologi IWC. Il museo è ospitato nel palazzo storico del marchio che venne aperto più di 150 anni nel frutteto del monastero di Allerheiligen.

La facciata dell’edificio è oggi posta sotto tutela, mentre al suo interno è stato allestito il museo che espone oltre 230 pezzi in vetrine appositamente illuminate. Ogni pezzo è poi illustrato su schermi interattivi.

Monastero di Allerheiligen ^

Un’altra importante tappa nella visita di Sciaffusa è il monastero di Allerheiligen, ovvero di Ognissanti: una grande struttura che occupa il cuore del centro cittadino. Questo comprende la cattedrale cittadina, un giardino delle erbe e il grande chiostro. Gli spazi precedentemente adibiti a refettorio e tre cappelle appartengono dal 1928 al museo di Ognissanti.

Il monastero di Allerheiligen fu fondato nel 1050 dal conte Eberardo III di Nellenburg.

Cattedrale di Sciaffusa ^

Campanile della cattedrale

La chiesa del monastero è la cattedrale di Sciaffusa e venne consacrata nel 1103. Ha una pianta basilicale con transetto dotato di cappelle laterali e tre navate divise tra loro da colonne. È inoltre presente un coro quadrato. Oggi la cattedrale di Sciaffusa è l’edificio religioso in stile romanico più grande di tutta la Svizzera.

Visitando il monastero di Allerheiligen potrai vedere la facciata della cattedrale dotata di un vasto porticato antistante la chiesta e in cui si aprono sette grandi archi. Al di sopra, il tetto e la parte sommitale della chiesa composta da una facciata a capanna. Potrai poi accedere alla cattedrale scendendo nel portico.

Gli interi sono luminosi grazie alle finestre laterali e al tetto piatto in legno chiaro. Raggiungendo il transetto potrai vedere i resti di alcuni antichi affreschi e anche alcune sepolture segnalate direttamente nella pavimentazione della chiesa.

Chiostro e giardino delle erbe ^

Il chiostro del monastero di Ognissanti è il più grande chiostro liberamente accessibile dai visitatori di tutta la Svizzera. Si tratta di un chiostro romanico risalente al periodo tra l’XI e il XII secolo, mentre l’ala meridionale è quattrocentesca.

Gli spazi del chiostro sono divisi in due da un portico che separa il chiostro principale dal giardino delle erbe. Quest’ultimo è un piccolo spazio con aiuole ben definite che raccolgono piante officinali e non solo, ancora oggi presenti e ben indicate da cartellini.

Il chiostro principale ha invece dimensioni molto maggiori ed è sostanzialmente un vasto giardino con piante ed alberi. All’interno del chiostro è presente anche una campana del 1486, la cui iscrizione ispirò una poesia di Schiller.

Museo di Ognissanti ^

Il museo di Ognissanti occupa gli spazi del refettorio tardo medievale e di tre cappelle dell’antico monastero di Sciaffusa. Al suo interno potrai viaggiare tra tante mostre. Qui sono infatti riunite esposizioni di archeologia, storia, arte e storia naturale.

Le collezioni permanenti sono poi affiancate da svariate mostre temporanee che si alternano ogni anno in questi spazi.

Thiergarten ^

Thiergarten - Palazzo con torrette

Uscendo dalla visita del monastero ti troverai davanti al Thiergarten, un alto palazzo con due torrette angolari e dalle imposte bianche e blu.

Il palazzo Thiergarten venne costruito a partire dal 1529, quando apparteneva al monastero. Il nome di Thiergarten è dovuto al fatto che l’edificio serviva da zoo del monastero. Divenne poi un edificio residenziale e commerciale e progressivamente subì degli ampliamenti. Nel 1622 fu aggiunta l’ala sud, in stile rinascimentale e caratterizzata da due torri a bovindo. Al 1737 risale invece l’ala occidentale in stile barocco.

Purtroppo durante un raid aereo del primo aprile 1944, la città di Sciaffusa fu scambiata per una città tedesca e due bombardieri americani sganciarono bombe sul centro cittadino. In questo attacco morirono circa 40 persone e danneggiarono il monastero e questo edificio, andato praticamente interamente distrutto. Venne poi prontamente ricostruito secondo i progetti originali. Una testimonianza di questo fatto è riportato nella facciata, al di sotto di una meridiana dipinta.

Fontana Tellenbrunnen ^

Fontana Tellenbrunnen di Sciaffusa dedicata a Guglielmo Tell

All’incrocio delle due strade del centro storico Vordergasse e Brunnengasse sorge la fontana Tellenbrunnen, ovvero la fontana di Guglielmo Tell realizzata nel 1868 come tributo a uno dei più importanti cittadini svizzeri.

La Tellenbrunnen è formata da una vasca ottagonale con lati di poco superiori ai due metri e, dietro a dei fiori che si ergono sopra al filo dell’acqua, c’è una colonna sulla cui sommità è posta una statua di Guglielmo Tell. Questa simboleggia l’amore della Svizzera per la libertà.

La statua originale era datata 1522, ma fu rimossa ed oggi è conservata nel museo di Ognissanti. Quella ora visibile è una riproduzione seicentesca dello scultore Lorenz Schreiber.

Lungo la colonna che sorregge la fontana sono scolpite le teste di quattro leoni che lasciano cadere l’acqua nella vasca sottostante.

Chiesa di San Giovanni ^

Procedi ora fino alla chiesa di San Giovanni (St. Johann), la chiesa protestante del centro cittadino di Sciaffusa. Le origini dell’edificio sono piuttosto antiche, venne infatti costruita a partire dagli inizi dell’XI secolo e durante l’epoca medievale rispondeva al monastero di Allerheiligen.

In seguito alla Riforma, la chiesa di San Giovanni divenne la chiesa principale della città, relegando la cattedrale in seconda posizione.

Le dimensioni della chiesa di San Giovanni sono decisamente generose: con i suoi 34 metri di ampiezza è superata, in Svizzera, solo dalle cattedrale di Berna e Basilea.

Gli interni sono suddivisi su cinque navate chiuse da stucchi barocchi realizzati nel 1733. Sulla parete occidentale, al fianco del grande organo, c’è un affresco cinquecentesco del trasporto della Croce che ha sullo sfondo la più antica veduta di Sciaffusa. Lungo gli spazi interni della chiesa sono inoltre presenti altri affreschi.

La chiesa è infine completata dal campanile che raggiunge un’altezza di circa 68 metri e domina l’intero centro cittadino. Costruito in pietra grezza, è sormontato da un tetto a forma di piramide.

Zum Ritter – Casa affrescata ^

Zum Ritter - Casa affrescata a Sciaffusa

In via Vordergasse 65 c’è la Zum Ritter, una casa riccamente affrescata realizzata tra il 1492 e il 1566 al posto di due residenze aristocratiche di origine medievale.

Oltre ai numerosi affreschi, al primo piano della Zum Ritter è presente una finestra gotica risalente proprio al 1492 e composta da un bovindo poligonale in legno con cappa a tenda. Gli affreschi dell’intera facciata risalgono invece agli anni tra il 1568 e il 1570 e sono opera di Tobias Stimmer.

Questi affreschi in stile rinascimentale rappresentano le virtù civiche, d’onore e d’amore per la patria e la disponibilità al sacrificio, rifacendosi alle icone della mitologia antica. Il nome Zum Ritter significa Al Cavaliere e il motivo è la presenza del cavaliere romano Marco Curzio dipinto mentre si getta nell’abisso minaccioso per salvare la sua città di origine.

Ovviamente questi affreschi sono stati ripresi e ridipinti, in maniera fedele agli originali, tra gli anni ’30 e gli anni ’40 del novecento.

Municipio di Sciaffusa ^

Municipio di Sciaffusa e ufficio informazioni turistiche

Vicino alla Zum Ritter è presente l’antico municipio di Sciaffusa, il cui palazzo risale al 1394 ed è caratterizzato da una struttura in pietra al piano terra con grandi archi. I due archi più piccoli anticipano un porticato dietro al quale trova posto l’ufficio per le informazioni turistiche, mentre l’arco più grande, sempre a tutto sesto, nasconde il passaggio da una parte all’altra dell’edificio.

Il palazzo del municipio di Sciaffusa è inoltre dotato di un primo piano caratterizzato da ampie finestre che illuminano gli spazi riservati al governo cantonale, ma anche ad un paio di associazioni locali.

Dalla facciata emerge inoltre la raffigurazione gotica di un ariete, simbolo della città.

Herrenstube – Palazzo barocco ^

Herrenstube - Palazzo barocco di Sciaffusa

La prossima tappa è ancora un palazzo del centro di Sciaffusa: l’Herrenstube, ovvero un palazzo barocco, in Fronwagplatz 3. Inizialmente costruito come sede della società per gentiluomini (herrengesellschaft), risale al duecento, ma venne sostituito da un nuovo edificio nel 1568.

Purtroppo nel 1746 l’Herrenstube registrò gravi danni a causa del crollo dell’adiacentetorre Fronwag e per questo motivo tra il 1747 e il 1750 venne ricostruito in stile tardo barocco, come lo possiamo vedere oggi. Nel 1860 il palazzo venne venduto a privati che lo trasformarono in abitazione, mentre, dopo una ristrutturazione negli anni trenta del novecento, divenne una filiale bancaria.

L’Herrenstube si presenta con una facciata a tre piani riccamente decorata. Il portale riporta nel timpano lo stemma della società, ovvero due lance incrociate, mentre a sinistra e a destra ci sono le figure di Pallade Atena con la testa di Medusa e di Marte.

Steinbock – Casa del Capricorno ^

Steinbock - Casa del Capricorno

Un altro palazzo da raggiungere nell’itinerario delle cose da vedere a Sciaffusa, è lo Steinbock, o casa del Capricorno, in via Oberstadt 16. Potrai riconoscerlo pe il bovindo al primo piano e per le decorazioni tridimensionali su tutta la facciata, intorno alle finestre.

Le decorazioni in stucco vennero realizzate intorno al 1760 e sono poste nell’asse centrale dell’edificio. Queste ritraggono alcune figure allegoriche, come la Spes, ovvero la speranza romana e la Prudentia, ovvero la prudenza, rappresentata con specchio e bastone. Sopra al primo piano c’è invece uno stambecco tridimensionale dotato di corna vere. Altre decorazioni sono intorno alle finestre del primo piano.

Questo edificio fu la sede della corporazione dei macellai fino agli inizi del cinquecento, poi divenne una locanda/ristorante. Mantenne questa funzione fino al 1646.

Torre Obertorturm ^

Torre Obertorturm - Sciaffusa

Al termine della via Oberstadt, ai margini del centro storico, sorge la torre Obertorturm, menzionata la prima volta nel 1273. Costruita come torre residenziale per la famiglia di nobili Fridbolt, venne acquistata dalla città di Sciaffusa nel 1461 e innalzata all’attuale altezza nel 1513. I blocchi angolari rossi, ancora visibili illustrano qual’era l’altezza precedente.

Sul lato meridionale della torre a pianta quadrata c’è una bifora romanica, mentre sul tetto sono presenti due bovindi in legno in stile tardo gotico risalenti al 1513, difficilmente visibili dalla base della torre stessa.

Herrenacker – La piazza più grande di Sciaffusa ^

Herrenacker - Piazza più grande di Sciaffusa

Raggiungi ora Herrenacker, ovvero la piazza più grande di tutto il centro storico di Sciaffusa. Posizionata sul limite sud occidentale del centro, per via delle sue vaste dimensioni e della superficie sgombera, ospita frequentamente eventi e manifestazioni. Durante la mia visita è presente un vasto assortimento di food truck. Durante il mese di agosto, invece, Herrenacker ospita il festival musicale Stars in Town.

Tutto intorno alla piazza ci sono case dalle facciate color pastello e con ripidi tetti di tegole. Anticamente queste facevano da sfondo a tornei cavallereschi e in seguito a un vasto parcheggio. Solo successivamente divenne la location perfetta per gli eventi della città.

Fiume Reno ^

In una manciata di passi potrai arrivare alla sponda settentrionale del fiume Reno. Questo fiume è uno dei più lunghi d’Europa, con i suoi 1.326 chilometri di lunghezza e nasce proprio in Svizzera dai suoi due principali tributari chiamati Reno Anteriore e Reno Posteriore, che sgorgano rispettivamente dal lago Toma e dai ghiacciai del gruppo dell’Adula. Passando poi per Basilea segna per buona parte il confine tra Francia e Germania e dopo essere passato per la Germania attraversa i Paesi Bassi e sfocia nel mare del Nord.

Il tratto, largo e impetuoso, che puoi ammirare qui a Sciaffusa è quindi uno dei punti iniziali del fiume e viene sfruttato dagli abitanti del posto per fare il bagno e rinfrescarsi durante l’estate. Per questo motivo, lungo le sponde del fiume, potrai vedere numerose strutture in legno che rappresentano gli stabilimenti balneari della città.

Schmiedstube – Stanza del fabbro ^

Schmiedstube - Stanza del fabbro

Ritorna nel centro storico cittadino per le prossime tappe da scoprire a Sciaffusa.

Una stretta facciata bianca con una colonna di bovindi su tre piani è la Schmiedstube, ovvero la stanza del fabbro, su Vordergasse 61. Risalente al 1393, nacque come casa della corporazione dei fabbri. Già nel secolo successivo, nel 1471, venne ingrandita e poi ricostruita nel 1590. Dal 1848 l’edificio appartiene a privati e svolge uno scopo residenziale.

La facciata della stanza del fabbro risale al 1653, quando venne aggiunto il bovindo angolare sui tre piani e il portale rinascimentale che ancora oggi caratterizza l’intero edificio. Questo spicca per la pietra scura impiegata e per la sua forma ad arco, sul quale fa bella mostra di sè lo stemma della corporazione dei fabbri, realizzato dallo scultore Lorenz Schreiber.

Fronwagplatz ^

Un’altra importante piazza del centro di Sciaffusa è la Fronwagplatz, molto amata dai cittadini che si ritrovano qui per incontrarsi o bere qualcosa in uno dei caffè che si affacciano sulla piazza.

Fronwagplatz è un’isola pedonale in cui sono presenti anche numerosi negozi. Questa vocazione commerciale risale a tempi antichi, infatti durante il Medioevo era il luogo in cui si teneva il mercato cittadino. Bancarelle di ortofrutta, dei fornai e dei macellai venivano allestite qui, mentre quelle del pesce erano in Vordergasse al fianco della chiesa di San Giovanni e quelle del bestiame in Vorstadt.

Torre Fronwag ^

Torre Fronwag con orologio astronomico

Tra gli edifici storici che si affacciano su Fronwagplatz c’è anche la torre Fronwag, l’edificio più alto tra quelli qui presenti e a cui anticamente veniva appesa la grande bilancia del mercato impiegata per pesare le merci che venivano scaricate dalle barche che transitavano sul fiume Reno. La bilancia è ora esposta al museo di Ognissanti.

Oggi puoi riconoscerla per via dell’orologio astronomico risalente al 1564, opera di Joachim Habrecht. La sua particolarità è che svolge contemporaneamente dieci funzioni. Dall’indicare le ore ai giorni della settimana, dal percorso della luna attraverso i segni zodiacali alle stagioni, dagli equizoni alle eclissi e così via.

Fontana dei Lanzichenecci ^

Fontana dei Lanzichenecci a Sciaffusa

Praticamente davanti alla torre Fronwag c’è una delle due fontane che adornano la piazza: la fontana dei Lanzichenecchi (Landsknechtbrunnen o Metzgerbrunnen), risalente al 1524.

Dotata di vasca decagonale di 2,1 metri per lato, ospita al suo centro una colonna su cui si erge la statua di un mercenario. Questa simbolegga la capacità di difendersi della città. La statua non è però quella originale, perché questa è esposta nel museo di Ognissanti.

La fontana dei Lanzichenecchi è dotata di quattro canne ed è la fontana ornamentale più grande della città.

Winterhaus – Ex sede della corporazione dei macellai ^

Winterhaus - Ex sede della corporazione dei macellai

Anche su Fronwagplatz c’è un palazzo che fu sede della corporazione dei macellai. Questo edificio fu anche la residenza di Gotz von Hunenberg, il primo sindaco di Sciaffusa eletto nel 1411. Solo nel 1517 l’immobile fu acquistato per sostituire la precedente sede della corporazione, presente in città alta.

Dopo una profonda ristrutturazione avvenuta a metà del seicento, l’immobile fu venduto nel 1857 e subì una completa ristrutturazione che gli conferì la facciata neorinascimentale. Dal 1869 appartiene alla famiglia Rausch, che la utilizza come residenza invernale e da qui deriva il nome di Winterhaus.

Fontana del Moro ^

Fontana del Moro in piazza Fronwagplatz a Sciaffusa

Sull’estremità settentrionale della piazza c’è una seconda fontana, ovvero la fontana del Moro (Moherenbrunnen). Anche questa fontana ha una vasca a dodici lati in cui ogni lato misura 1,8 metri. Al centro, davanti a un cuscino fiorito, sorge la colonna che sorregge la statua di un Moro, probabilmente Gaspare dei Re Magi. Per questo motivo si pensa che la fontana rappresenti il cittadino benestante di Sciaffusa.

Risalente al 1520, la fontana ospitava originariamente un’altra statua, ma anche quella del Moro che puoi vedere oggi non è originale. L’originale venne spostata nel 1922 al museo di Ognissanti.

Zum Goldenen Ochsen – Al bue d’oro ^

Un altro palazzo da vedere nel centro storico di Sciaffusa è il Zum Goldenen Ochsen, caratterizzato da una facciata con ricche decorazioni. Il grande portale rinascimentale ad arco a tutto sesto è stretto tra due colonne ed è sormontato da un grande stemma.

Al di sopra, al primo piano, è presente un grande bovindo riccamente decorato durante il 1609. Qui sono rappresentati i cinque sensi, ovvero la visita, il tatto, l’olfatto, l’udito e il gusto, resi attraverso i ritratti di cinque vergini.

Anche il resto della facciata è riccamente decorato: tra le finestre spuntano infatti affreschi della prima metà del seicento, che presero il posto di affreschi più antichi. Qui sono rappresentate figure eroiche della guerra di Troia e della storia babilonese, oltre che un bue d’oro che è il simbolo dell’edificio e da cui deriva il nome del palazzo.

Questo edificio ospitò al suo interno una locanda fino al 1608, ma poi venne trasformato nella residenza della famiglia Hageloch.

Haus zum Grossen – Alla gabbia grande ^

Haus zum Grossen - Alla gabbia grande - Palazzo storico di Sciaffusa

Procedi ora fino all’Haus zum Grossen, edificio riccamente decorato che fu casa della famiglia nobile Wiechser fino al 1371. Nel 1586 venne ricostruito per il nuovo proprietario Hans Ulrich Peyer, il cui stemma in rilievo si trova al confine destro della facciata.

L’affresco che decora l’intera facciata risale al 1675 e al centro vede dipinta la scena che dà il nome al palazzo: il trionfo del conquistatore mongolo Timur sul sultano turco Bajazet, intrappolato in una gabbia. Sopra ci sono invece immagini allegoriche con didascalie in cinque lingue differenti. Qui sono rappresentate le virtù e i vizi umani.

Nel 1907 l’Haus zum Grossen venne acquistato dal comune di Sciaffusa.

Schwabentor – Porta degli Svevi ^

Un’altra delle torri cittadine è la Schwabentor, risalente al 1361. Questa rappresentava il lato settentrionale della fortificazione medievale creata per proteggere la città dagli Svevi. Da qui deriva il nome di porta degli Svevi, anche perché oltre alla funzione di torre questa struttura è anche una porta che immette nella città vecchia.

Sul lato occidentale della torre puoi ancora notare un piccolo tratto delle mura storiche con un parapetto merlato e la torre angolare Finsterwaldturm. Sulla sommità sono invece presenti degli orologi con affrescate delle scene realizzate nel novecento:

  • Cosmo, ovvero un uomo e una donna nel ciclo cosmico tra morte e i demoni, con un angelo custode delle fiamme che protegge la coppia;
  • Ciclo, ovvero le quattro età della vita lungo la sequenza inarrestabile del movimento delle lancette.

Fontana di Platz 7 ^

Fontana di Platz 7 a Sciaffusa

Al centro di Plazt 7 c’è una fontana risalente al 1596. Non è particolarmente valorizzata considerando che è posta nel bel mezzo di un parcheggio di auto.

Questa fontana prese il posto di una precedente colonna coronata da un vaso e vede sulla sommità della nuova colonna la figura del lanzichenecco Richard Petraschke, ispirandosi alla statua della fontana del mercato del pesce in Vordergasse, andata persa nel 1840.

Sul capitello della colonna c’è un’iscrizione latina tratta dall’Eneide di Virgilio la cui traduzione significa “perché non guidi i cuori degli uomini, maledetta avidità d’oro!“.

Haus zu den Drei Konigen – Ai Re Magi ^

Haus zu den Drei Konigen - Palazzo storico
Haus zu den Drei Konigen - Ai Re Magi - Decorazione palazzo

Sempre su Platz 7 c’è l’Haus zu den Drei Konigen, un palazzo in gran parte ricostruito intorno alla metà del settecento.

L’alta facciata chiara in stile rococò è decorata da un bovindo trapezoidale in pietra scura, così come in pietra scura sono le decorazioni intorno alle finestre dei tre piani. A dare il nome al palazzo sono le decorazioni delle finestre al secondo piano. Qui ci sono infatti i busti dei tre re magi: Melchiorre, Gaspare e Baldassarre.

Altes Zeughaus – Vecchia Armeria ^

Altes Zeughaus - Vecchia Armeria di Sciaffusa

Un ulteriore palazzo degno di nota è l’Altes Zeughaus, ovvero l’edificio che ospitava l’armeria di Sciaffusa. L’edificio è stato quasi completamente ricostruito nel 1617 e presenta un’imponente facciata rinascimentale simmetrica. Dal 1854 svolse il ruolo di caserma, ma già nel 1887 ospitò un locale commerciale. Dopo una riprogrettazione degli interni, tra il 1912 e il 1914 divenne la sede del governo cantonale.

Il portale al pian terreno è inglobato in una cornice in pietra e sormontato da un cartiglio dell’architetto Johann Jakob Meyer con un’iscrizione latina che racconta la destinazione d’uso originale di armeria. Al di sopra c’è lo stemma e il moto della città di Sciaffusa.

Particolare è la sommità a gradoni della facciata, che ospitano figure di draghi e lumache.

Le case di Sciaffusa ^

Quelle descritte finora sono le attrazioni che devi vedere a Sciaffusa, ma in realtà ti ritroverai a camminare con il naso all’insù per ore all’interno del centro storico. Qui i palazzi sono tutti diversi gli uni dagli altri e tutti estremamente curati.

La particolarità delle case è che oltre la loro architettura tipica del nord Europa, queste sono frequentemente decorate con affreschi (come molte di quelle che ti ho descritto) o con giochi di finestre e bovindi. Va infatti ricordato che Sciaffusa è la città dai 171 bovindi.

Cascate del Reno ^

A tre chilometri dal centro storico (ti consiglio però di percorrerli in auto o autobus) c’è una delle attrazioni più famose di tutta la zona: le cascate del Reno. Si tratta di una destinazione imperdibile se ti trovi a visitare la città.

Con i loro 150 metri di larghezza sono le cascate più larghe d’Europa e con un salto di 23 metri trasportano centinaia di metri cubi d’acqua al secondo.

Al centro delle cascate è presente anche una roccia che divide in due il salto d’acqua e che potrai raggiungere per un’esperienza suggestiva nel bel mezzo delle cascate.

Una volta giunto all’ingresso delle cascate potrai scegliere di guardarle dalla riva o di imbarcarti in uno dei battelli che percorrono il fiume Reno proprio al di sotto del salto d’acqua. Sono presenti differenti giri per diverse esperienze.

Scopri di più nella guida alle cascate del Reno.

Mappa dell’itinerario di Sciaffusa ^

Ecco la mappa che suoi seguire per il tuo itinerario alla scoperta di Sciaffusa. Per raggiungere le cascate del Reno dovrai muoverti in auto o con i mezzi pubblici.

Dove dormire per visitare Sciaffusa ^

Nella scelta di dove dormire per visitare Sciaffusa ti consiglio di valutare principalmente due destinazioni: Sciaffusa stessa che, in quanto città turistica dispone di numerose sistemazioni per i turisti e qualche cittadina in Germania, subito al di là del confine. Quest’ultima opzione potrebbe essere valida qualora tu voglia risparmiare un po’ e nel caso tu ti muova in auto. I prezzi tedeschi sono infatti tendenzialmente più bassi di quelli svizzeri.

Cliccando qui puoi vedere le sistemazioni disponibili a Sciaffusa. Tra queste ti consiglio questo bell’hotel centrale, a 5 minuti dalla stazione dei treni e con convenzioni per il parcheggio auto.

Se invece vuoi optare per la Germania puoi cliccare qui per vedere le sistemazioni disponibili. In questo caso ti consiglio quest’hotel distante appena quindici minuti in auto dal centro storico di Sciaffusa.

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Cosa vedere a SciaffusaEcco tutti i dettagli sulle attrazioni da vedere a Sciaffusa. Guida completa alla visita della città capoluogo dell'omonimo cantone svizzero.https://www.lorenzotaccioli.it/cosa-vedere-a-sciaffusa-guida-completa/
Lorenzo Taccioli