Cosa vedere a Sluderno in un Giorno

Municipio di Sluderno e statua del cavallo avelignese

Se state organizzando una vacanza in Val Venosta vi capiterà senza alcun dubbio di passare davanti a Sluderno. Il mio consiglio è quello di prevedere una tappa in questa cittadina, il cui centro storico è raccolto e suggestivo e nasconde alcune piccole perle da non perdere. Prime tra tutte c’è Castel Coira, ma se avete tempo a sufficienza potete incamminarvi anche nel bellissimo sentiero delle rogge che parte proprio da qui.

Chiesa di San Michele e Santa Caterina a Sluderno

Dove si trova Sluderno ^

Sluderno si trova in Val Venosta e, più precisamente, lungo la strada statale 40 che da sud procede verso nord in direzione del celebre lago di Resia e, oltre, dell’Austria. Sluderno è proprio in corrispondenza del bivio con la strada statale 41 che porta fino in Svizzera passando per Glorenza.

Siamo nella zona nord occidentale del Trentino Alto Adige, a una manciata di chilometri dai confini di stato con Svizzera e Austria e a pochi chilometri dalla Lombardia che si può raggiungere attraverso la suggestiva strada dello Stelvio che per via del passo dello Stelvio conduce fino a Bormio.

Sluderno sorge sul versante occidentale del Monte Sole, esattamente dove la valle di Mazia si inserisce tra le alture delle Alpi Venoste.

Distanza tra Sluderno e Glorenza ^

Sluderno è un piccolo paesino, come ce ne sono tanti in questa zona dell’Alto Adige. Molto celebre e a poca distanza è Glorenza, la città più piccola di questa zona, ma di notevole bellezza.

Glorenza ha un forte richiamo turistico e la distanza tra Sluderno e Glorenza è di nemmeno 3 chilometri, 2.9 per la precisione, che si percorrono facilmente in 6 minuti d’auto o in una mezzoretta a piedi (anche se il percorso corre lungo la strada e non è un affascinante sentiero di montagna).

Molti optano anche per dei bei giri in bicicletta, sfruttando le ottime ciclabili dell’Alto Adige e della Val Venosta. Questa è comunque un’ottima opzione anche per spostarsi tra queste due cittadine.

Altitudine di Sluderno ^

Il centro storico di Sluderno si trova a 921 metri sul livello del mare, ma sale velocemente percorrendo i sentieri dietro al centro storico che salgono sul crinale del monte Sole.

Cosa vedere a Sluderno ^

Sono diverse le cose da vedere a Sluderno. Nonostante il piccolo centro storico che può essere percorso in nemmeno mezz’oretta a piedi, qui ci sono diversi monumenti che vale la pena vedere e che richiederanno qualche tempo in più. Tra questi la chiesa tardo gotica di Santa Caterina, il museo della Val Venosta, il celebre e imponente Castel Coira, il trekking nel sentiero delle rogge che conduce anche al sito archeologico di Ganglegg e tanto altro.

Ecco dunque cosa vedere a Sluderno.

Chiesa di Santa Caterina ^

Tra le cose da vedere a Sluderno l’itinerario non può che partire dall’edificio religioso più importante della città, la chiesa di Santa Caterina, titolata al patrono della cittadina.

Questa chiesa è una costruzione tardo gotica del 1493 che venne ampliata agli inizi del novecento. La parte più antica di tutta la chiesa è senza dubbio il campanile di epoca romanica che risale alla prima costruzione dell’edificio.

La chiesa di Santa Caterina sorge nel mezzo del cimitero cittadino ed è affiancata dalla chiesa di San Michele al Cimitero. Rispetto a questa ha uno stile molto più ricco come si può già percepire dalla facciata a capanna, dotata di un ingresso anticipato da una struttura in legno e affiancato da due finestre ad arco. Al livello superiore un grosso rosone floreale permette di illuminare gli interni e, ancora sopra, cinque archi ne movimentano lo stile. I tre centrali hanno un’altezza doppia dei due laterali e sono a loro volta sormontati da una finestra cieca e una piccolissima monofora sotto il tetto.

Gli interni sono divisi su due navate: la principale, quella di sinistra, e una secondaria di altezza inferiore. Le due navate sono divise a loro volta da delle massicce colonne che sorreggono gli archi divisori. In fondo alla navata principale si trova l’altare maggiore, illuminato anche da tre vetrate riccamente decorate.
A sinistra dell’altare maggiore è presente anche un grande bassorilievo in marmo che nasconde la porta di accesso al campanile.

Il campanile è l’unico elemento rimasto in piedi della costruzione originaria della chiesa di Santa Caterina, ovvero della prima edificazione in stile romanico. I suoi quattro lati in pietra sono divisi verticalmente in cinque sezioni dalle altezze differenti e sono sormontati da un tetto che sorregge la chiesa finale. Gli ultimi tre piani nascondono la cella campanaria e si aprono all’esterno attraverso due file di bifore e, sopra, una fila di trifore.
Sulla seconda sezione è invece apposto un orologio con numeri romani e segni cardinali.

Chiesa di San Michele al Cimitero ^

Adiacente alla chiesa di Santa Caterina, all’interno del cimitero cittadino, si trova anche la cappella (o chiesa) di San Michele al Cimitero. Pare che le sue origini vadano ricercate agli inizi del XVI secolo quando venne disegnata dalla scuola dei monumenti artistici dell’Alto Adige.

Il ruolo della cappella di San Michele al Cimitero fu sempre secondario rispetto alla chiesa parrocchiale. Infatti la sua costruzione avvenne dopo che l’adiacente chiesa di Santa Caterina venne demolita nella sua forma originaria in stile romanico e ricostruita in stile gotico. Durante il XVI secolo divenne frequente la costruzione di chiese secondarie e questa ne è un palese esempio.

Anche questa chiesa venne inizialmente titolata a Santa Caterina, per poi essere modificata in San Michele. Nella sua storia subì due grossi restauri, un primo nel 1776 e un secondo tra gli anni 2009 e 2010, ma nel 1884 ne fu rimossa un’intera parte, l’angolo posto a nord, per fare spazio alla strada. Ancora oggi si conserva il suo pavimento in roccia calcarea e le volte a nervatura, derivate da quelle ad ogiva.

La chiesa di San Michele al Cimitero di Sluderno è oggi utilizzata come cappella funebre e al suo interno vengono conservate numerose opere d’arte e alcuni affreschi originali. Gli interni sono piuttosto raccolti. Oltre all’altare principale, caratterizzato dalla statua della Madonna risalente alla fine del XVII secolo e accompagnata da due colonne tornite, è presente una piccola cappella sulla sinistra. Molto particolare, sulla destra della chiesa appena entrati, è il grande armadio del 1681 caratterizzato da due ante con ornamenti intagliati con grande maestria. Questo armadio venne rialzato un paio di volte, per poter ospitare al suo interno le bandiere parrocchiali, anche le più lunghe.

Tra le opere d’arte più antiche delle chiesa di San Michele al Cimitero c’è invece la statuetta di Sant’Anna, detta Selbdritt, che risale agli inizi del cinquecento. Si tratta di una statua in legno colorato, che porta in braccio Gesù Bambino con un grappolo d’uva sul braccio destro e Maria con le mani giunte in preghiera sul braccio sinistro. Al suo fianco si trova invece la statua dell’Immacolata, risalente alla fine del XVII secolo e rappresentata in piedi su di un serpente e dotata di un mantello dorato, come la corona stellata.

Esternamente la chiesa si presenta con una facciata a capanna in uno stile piuttosto grezzo, con la roccia a vista quasi come fosse incompiuta. Sul fronte si apre una piccola finestra sulla sommità e il portone caratterizzato da un arco a sesto acuto risalente al XVI secolo. La cornice del portale è in pietra scanalata, mentre la porta vera e propria è in legno e dotata di tre cassettoni.
Sul lato posto in direzione della chiesa di Santa Caterina si aprono due grandi finestre, poste ad altezze differenti, che illuminano gli interni, affiancate da un grande crocifisso. Sul lato opposto invece si trova un antico affresco ormai sbiadito, protetto da una tettoia.

Municipio di Sluderno ^

Continuiamo la passeggiata tra i monumenti di questa città e arriviamo così alla piazza principale, ovvero piazza del Magistrato, sulla quale si affaccia il palazzo del municipio di Sluderno. 

Nell’itinerario turistico della città non si prevede di rinnovare documenti o richiedere certificazioni, ma vale la pena giungere fino a qui per vedere questo bel palazzo, le cui facciata sono riccamente decorate con dipinti, con forme geometriche e con lo stemma cittadino. 

Lo stemma attuale venne adottato nel 1967 ed è diviso in due con una parte a fondo rosso e una parte a fondo argenteo. La metà sinistra, quella a fondo color argento, è presente una mezza ruota di tortura nera con lame azzurre che rappresenta la patrona santa Caterina che fu condannata a morte attraverso il supplizio della ruota dentata, la quale però si ruppe durante l’esecuzione. La parte rossa vede rappresentato un covone di grano color oro che sottolinea l’importanza della cerealicoltura per l’economia locale.

Davanti al municipio è presente anche la statua di un cavallo. Questa è l’omaggio cittadino al cavallo avelignese. Si tratta di una particolare razza di cavalli che si trovano numerosi sull’altipiano di Avelengo e sono caratterizzati da una criniera dorata che scende sul pelo color miele o marrone. Il cavallo avelignese nasce proprio qui nel 1874 e questo è motivo di orgoglio per la zona.

Passeggiata tra i vicoli di Sluderno ^

In realtà durante la visita a Sluderno vale la pena prendersi qualche minuto anche solo per passeggiare tra i suoi pochi vicoli. Questo è una cittadina di montagna, ma con grandi e bei palazzi. E così tra la chiesa e il municipio può spuntare un fienile caratterizzato da una struttura in pietra e il tetto in legno, o l’abitazione di un devoto con un Cristo in Croce nel giardino e svariati affreschi sulle facciate della casa. O ancora ci si trova a scavalcare il fiume Adige che scorre lungo il lato orientale del centro storico.

Le persone che incontriamo sono cordiali e ci riservano un sorriso, ma il clima non è quello tipico dei paesini arroccati di montagna, ma più quello di una piccola città.

Museo della Val Venosta ^

Per chi vuole approfondire la conoscenza di questa zona è possibile visitare a Sluderno anche il museo della Val Venosta (VUSEUM). Questo spazio culturale affronta diverse tematiche, dagli aspetti ecologici a quelli sociali, da quelli culturali a quelli archeologici e idrici. In particolar modo questi ultimi due aspetti sono molto approfonditi nel museo:

  • dal punto di visita archeologico bisogna considerare che qui vengono ospitati molti dei reperti trovati al vicino sito archeologico di Ganglegg, risalente all’età preistorica e unico nel suo genere. Chi vuole può poi raggiungere il sito attraverso una passeggiata di 45 minuti;
  • dal punto di vista idrico bisogna invece considerare che la Val Venosta è un territorio estremamente secco e che quindi ha portato i suoi abitanti ad ingegnarsi durante i secoli, creando anche importanti e studiati sistemi di irrigazione.
Museo della Val Venosta di Sluderno

All’interno del museo della Val Venosta è infine presente una sezione dedicata alla povertà di questi territori. In passato la zona era talmente povera che i bambini si trovavano a dover andare a lavorare in Svevia (Germania) durante le estati e queste vicissitudini vengono raccontate nella mostra.

Castel Coira ^

Tra i monumenti più celebri di tutta Sluderno non si può non ricordare il bel Castel Coira, che sorge sulle primi pendici del monte Sole e guarda la città dall’alto.

Castel Coira è ben riconoscibile per la sua forma fortificata, i merletti che decorano tutte le sommità del palazzo e il mastio che emerge da dentro il castello.
Questo edificio durante i mesi estivi è abitato dai conti Trapp, che lo possiedono da diversi secoli ma che ne aprono le porte quotidianamente per visite guidate.

Entrando non potrete che rimanere stupiti dalla sua loggia, caratterizzata dall’affresco di un lunghissimo albero genealogico delle due famiglie di conti che l’hanno posseduto. Inoltre qui è ospitata una delle armerie private più grandi al mondo, con una ricca collezione di armature. Anche chi non ama questo genere di cose rimarrà incantato ascoltando la descrizione della guida che accompagna la visita.

Sentiero delle Rogge di Sluderno ^

Dal museo della Val Venosta o da Castel Coira parte anche il sentiero delle rogge di Sluderno, una delle passeggiate montane da non perdere assolutamente se siete in vacanza in questi luoghi.

Il sentiero si sviluppa lungo due rogge, ovvero canali artificiali che vennero scavati anni fa per portare l’acqua dei torrenti di alta montagna ai campi dei contadini sparsi per tutto il crinale. Anche se oggi questo impiego è divenuto marginale rispetto a una volta, le rogge vengono mantenute attive e il sentiero che le affianca si può percorrere durante tutto l’anno, in un mix di tranquillità e natura rigogliosa che vale la pena vedere.

Attraverso il sentiero delle rogge, che richiederà non più di tre ore di percorrenza, si giunge anche al sito archeologico di Ganglegg. Questo è il sito più importante relativo all’età del bronzo e del ferro che si può trovare in tutta la Valle d’Aosta e che testimonia quanto anticamente queste zone fossero abitate.

Biotopo di Sluderno ^

Sempre nei dintorni di Sluderno si trova un altro luogo d’interesse: il biotopo di Sluderno. Questo è un’area tutelata di circa 140 ettari, conosciuta come ontaneto, per la presenza massiccia di queste piante per lo più nella varietà nera con solo qualche esemplare bianco.

Il biotopo di Sluderno è un’area umida, dove crescono diversi elementi del sottobosco, come giunghi, calte palustre, geranio di palude, ortica e felci in genere. Qui si nasconde anche una fauna piuttosto variegata con alcune specie in via d’estinzione. Tra questi molti uccelli che vengono qui a covare, alcuni anfibi e alcuni mammiferi. Questo ontaneto rappresenta anche una zona di sosta per molti uccelli migratori.

Chi vuole può visitare il biotopo di Sluderno rispettando la natura circostante, attraverso un sentiero di circa 2,7 chilometri su cui si trovano 12 tabelloni informativi che illustrano meglio le particolarità di questo territtorio che rappresenta una riserva speleologica protetta dal 1976.

Mappa dell’itinerario di Sluderno ^

Ecco la mappa dell’itinerario per visitare Sluderno.

Scopri anche l’itinerario per 4 giorni in Val Venosta.

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Cosa vedere a Sluderno in un GiornoEcco cosa vedere a Sluderno: tutte le attrazioni del centro storico e gli itinerari naturali da non perdere nei dintorni. Mappa e dettagli.https://www.lorenzotaccioli.it/cosa-vedere-a-sluderno-in-un-giorno/
Lorenzo Taccioli