In trent’anni di vita non sono mai stato alle Cinque Terre, anzi ho visto molto poco della Liguria, giusto un paio di visite a Genova. È giunto quindi il momento di porre rimedio a questa mancanza e di visitare questa meta, così apprezzata anche all’estero dai turisti che vengono nel Bel Paese.
Quali Sono le Cinque Terre
Come Organizzare il Viaggio
Cinque Terre Card – Come Muoversi alle Cinque Terre
Parco Nazione delle Cinque Terre
Itinerario Completo di Due Giorni alle Cinque Terre – Cosa Vedere
Monterosso al Mare
Vernazza
Corniglia
Riomaggiore
Manarola
Trekking delle Cinque Terre – Il Sentiero Azzurro e la Via dell’Amore
Portovenere e il Golfo dei Poeti
La Spezia
Mappa dell’Itinerario delle Cinque Terre
Dove Soggiornare alle Cinque Terre
Le Cinque Terre si trovano nella parte più meridionale della Liguria, quasi al confine con la Toscana. Qui il mare Tirreno prende il nome di mar Ligure e bagna una costa piuttosto frastagliata e irregolare. Numerose sono le alture che terminano a strapiombo sull’acqua e molto più rare sono le spiagge, per lo più rocciose.
Le Cinque Terre sono dei piccoli borghi a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro che occupano una piccola porzione delle rocce che terminano a picco sul mar Ligure.
Da nord a sud e da occidente ad oriente, le Cinque Terre sono:
Per organizzare un viaggio alle Cinque Terre bisogna scegliere come prima cosa due fattori: quanti giorni stare e dove soggiornare. Si può considerare che in due giorni le Cinque Terre si visitano comodamente. I borghi storici sono infatti di dimensioni estremamente contenute e non si passerà più di qualche ora in ognuna di esse.
La bellezza del Parco Naturale delle Cinque Terre, patrimonio UNESCO dal 1997, è anche passeggiare tra i suoi verdi sentieri. Siamo però in un brutto momento: a causa di smottamenti e frane non è più garantita la sicurezza di questi percorsi di trekking e molti di essi sono chiusi. Ciò riduce ulteriormente il tempo da dedicare alla visita. Se si sceglie di visitare anche Portovenere (consigliatissimo!) e La Spezia si possono valutare almeno tre giorni pieni di viaggio, soprattutto se amate prendervi con calma le visite.
La scelta di dove soggiornare va di pari passo con il programma del viaggio e vi permetterà di scegliere se dormire in una delle Cinque Terre o invece scegliere La Spezia.
Per muoversi all’interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre, è caldamente consigliato sottoscrivere la Cinque Terre Card. Si può scegliere la soluzione di un giorno, due giorni oppure quella dedicata ai tre giorni.
Si possono scegliere due tipologie di Cinque Terre Card, in base anche a come si deciderà di muoversi. Se, come mi sento di consigliare, pensate di fare alcune tratte in treno, la più conveniente è quella comprendente anche questi spostamenti.
La scelta è quindi tra:
La prima permette di accedere a tutti i percorsi di trekking che collegano tra loro le varie terre, la seconda comprende sia i percorsi di trekking che l’accesso ai treni che si muovono da La Spezia a Levanto in entrambe le direzioni e senza limitazione di corse.
Entrambe le Card danno accesso a servizi aggiuntivi, come l’utilizzo dei servizi igienici gratuitamente in ogni stazione e ingresso al bus che collega la stazione di Corniglia al centro abitato.
Il costo delle card varia dai 7,5 € della Cinque Terre Trekking Card giornaliera ai 41 € della Cinque Terre Treno Card per i tre giorni (il costo per la singola giornata è di 16 €).
Per sottoscrivere la Cinque Terre Card ci si può rivolgere ai Centri di Accoglienza del Parco Nazionale delle Cinque Terre, alla stazione dei treni di La Spezia o online a questo indirizzo. Se, come è successo a noi, vi ritrovate alla stazione di La Spezia con chilometri di fila davanti a voi per l’acquisto del biglietto, sappiate che potete acquistarlo online anche da smartphone e utilizzare la versione digitale ad ogni ingresso ai sentieri, alle toilette e come biglietto del treno.
Tra le opzioni per visitare le Cinque Terre non è da sottovalutare anche il traghetto: ad esclusione di Corniglia, che si trova su di un’altura, le altre terre hanno tutte a disposizione dei piccoli porti in cui attraccare. Questa opzione non è coperta dalla Cinque Terre Card, ma è possibile sottoscrivere un biglietto giornaliero anche con la compagnia di navigazione, al costo massimo di 35 € al giorno. A questo link le tariffe di navigazione aggiornate con le diverse opzioni.
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è un’area naturale che comprende i cinque borghi delle cittadine e i parchi naturali che si sviluppano sulle prime alture. Il parco nazionale si allunga in parte anche ai territori di Levanto e La Spezia.
Fa parte del Parco Nazionale delle Cinque Terre anche il mare davanti alle Cinque Terre, che dà vita all’area naturale marina protetta.
Quest’area naturale è stata dichiarata formalmente Parco Nazionale nel 1999 con l’obiettivo di preservarne l’ambiente e le costruzioni che si trovano sopra di esso, tra le quali anche i muri a secco su cui poggiano i terrazzamenti che contraddistinguono questa regione italiana.
L’itinerario completo di due giorni alle Cinque Terre riporta la mia esperienza di viaggio che, oltre a queste destinazioni, ha incluso anche Portovenere e La Spezia.
Io ho soggiornato a La Spezia e da lì mi sono mosso con il treno per arrivare alle Cinque Terre e poi, a parte un tratto di Sentiero Azzurro, ho continuato a muovermi col treno a causa dei sentieri franati. Per raggiungere Portovenere ho invece utilizzato l’autobus da La Spezia. Senza correre queste sono le destinazioni che si possono visitare in due giorni, volendo fare le cose più velocemente è possibile aggiungere anche una piccola visita a La Spezia, ma non completa di tutta la città.
Sono arrivato in hotel circa alle 9 della mattina, così da avere tutto il primo giorno a disposizione per la visita delle Cinque Terre. Come prima cosa ci siamo recati alla stazione di La Spezia per comprare il biglietto, che abbiamo fatto online vista la fila interminabile davanti a noi. La Cinque Terre MS Card ci ha permesso di viaggiare liberamente entrambi i giorni. Il treno era sempre pienissimo, con decine di persone in piedi, ma nonostante questo l’atmosfera nei singoli borghi era più che vivibile, non spaventatevi quindi!
Scegliamo di cominciare la nostra visita dalla Terra più lontana, Monterosso al Mare. La stazione dei treni non arriva esattamente nel borgo storico, ma nel borgo più nuovo della città, chiamato Fegina. Questa parte della città è anche più vivibile se si vuole andare in spiaggia. Considerate che Monterosso al Mare è l’unica terra ad essere dotata di spiagge, nelle altre bisognerà accontentarsi di qualche scoglio.
Da Fegina, si può arrivare direttamente al borgo storico di Monterosso con una passeggiata di circa cinque minuti sul lungomare, oppure si può scegliere di allungare la strada e, attraverso la via delle Agavi, raggiungere la chiesa di San Francesco, sopraelevate rispetto al centro.
Una volta scesi e arrivati al centro storico, si capirà la bellezza delle Cinque Terre e del perdersi tra i loro vicoli. Di per se questi borghi non offrono troppe attrazioni, ma i loro centri storici lo sono già da soli.
Comunque prima di lasciare Monterosso al Mare ricordatevi di vedere:
Arriviamo circa all’ora di pranzo, così decidiamo di mangiare qualche focaccia ligure (deliziosa quella col pesto alla genovese), prima di ripartire.
Per arrivare a Vernazza, la seconda terra più a nord tra le Cinque Terre, scegliamo di non riprendere il treno, ma di continuare dal borgo storico di Monterosso al Mare, attraverso il sentiero Azzurro che ci porta fino a questo borgo. Si tratta dell’unico pezzo interamente aperto e quindi non possiamo non approfittarne.
La mattinata è stata abbastanza coperta e con qualche pioggia, quindi il clima non era dei più torridi. Se così non fosse stato avremmo avuto qualche problema: il sentiero azzurro è piuttosto suggestivo, con continui scorci a strapiombo sul mare, ma anche piuttosto scoperto e caldo nelle giornate di sole.
Arrivare a Vernazza dal Sentiero Azzurro significa godere della vista del borgo dall’alto, nel punto più suggestivo della sua baia. Già dal di qui si può godere dello spettacolo delle sue case colorate che si affacciano sul Mar Ligure e delle due maggiori attrazioni cittadine:
Arrivati in città ci accorgiamo delle sue dimensioni piuttosto contenute e raggiungiamo il piccolo porticciolo dove alcuni abitanti si sono già lanciati in acqua per un bagno rinfrescante. Tra le altre cose da vedere a Vernazza ci sono:
Tutti i dettagli su cosa vedere a Vernazza sono raggiungibili a questo link.
Ormai si è fatto metà pomeriggio e il centro storico di Vernazza l’abbiamo girato in lungo e in largo. Siamo quindi pronti per la meta successiva.
Corniglia è la terra di mezzo e si distingue dalle altre per una caratteristica che la rende unica: è l’unica delle Cinque Terre a non avere l’accesso diretto al mare, in quanto si trova su di una posizione sopraelevata. Il centro storico è costruito su una roccia che la innalza a circa novanta metri di altitudine.
Una volta usciti dalla stazione (abbiamo raggiunto Corniglia in treno), ci sono due possibilità: salire al centro storico attraverso la lunga scalinata della Lardarina, oppure prendere il piccolo bus che fa la spola tra il centro storico e la stazione (questo è compreso nella Cinque Terre Card). Noi, giovani e sportivi, optiamo per la scalinata.
Arrivati al centro storico di Corniglia ci lanciamo nella visita di questa terra che sembra essere più appartata e riservata rispetto alle altre. Anche le persone in giro per il paese sono molte meno, ma non mancano numerosi esercizi commerciali per i turisti.
Per un elenco dettagliato di cosa vedere a Corniglia si può leggere qui. Tra le cose da non perdere comunque ci sono:
Se vi va, poi, è possibile anche raggiungere la ‘spiaggia’ (scogli) ai piedi del borgo, attraverso una seconda lunga scalinata. Noi scendiamo per rilassarci un pochino mentre il sole comincia a scendere sul borgo.
Sta per cominciare il tramonto e Corniglia non è la terra più suggestiva nella quale vedere calare il sole. Non vogliamo certo, in quest’unica sera a nostra disposizione, tornare già a La Spezia, così optiamo per raggiungere Riomaggiore, ancora una volta attraverso il treno che passa ogni mezz’ora circa.
Scegliamo quindi di visitare la terra più a sud, lasciandoci la quarta terra (Manarola) per il giorno successivo.
Arrivati a Riomaggiore imbocchiamo il lungo tunnel che dalla stazione porta verso il centro storico e andiamo subito verso la ‘spiaggia’, dove si trova il punto panoramico sul borgo. Qui iniziano già ad appostarsi i primi fotografi in attesa del calare del sole, quando la mitica ora blu regala degli scorci di rara bellezza. Io non sono mai stata una persona paziente, e così decido di proseguire nella visita del centro storico, per poi tornare più tardi.
Se siete incuriositi da Riomaggiore, qui potete leggere tutti i dettagli su come visitarla al meglio.
In breve, oltre a vivere i suoi vicoli, dovete ricordarvi di vedere almeno i seguenti punti di interesse:
In attesa dello scendere ulteriore della luce del giorno, le nostre pance cominciano a farsi sentire, così ci dedichiamo ancora una volta a un po’ di street food. Focacce e coni di fritto accompagnano la nostra serata.
Sazi e contenti torniamo al punto di osservazione e ci godiamo il tramonto sulle facciate colorate delle case di Riomaggiore. In serata, con calma e dopo un buon cono gelato, riprendiamo il treno in direzione di La Spezia, dove facciamo un’ultima passeggiata prima di rientrare in albergo.
La mattina ci svegliamo intorno alle otto e ci rechiamo in un bar in piazza Garibaldi di La Spezia per la colazione. Questa giornata la prenderemo con più calma, anche se finiremo comunque per vedere un sacco di cose.
La prima tappa è Manarola, l’ultima delle Cinque Terre che ci rimane da visitare. Si tratta della seconda terra a partire da sud e anche da oriente, subito dopo a Riomaggiore. Ancora una volta raggiungiamo la nostra destinazione in treno, con il biglietto delle Cinque Terre Card che abbiamo sottoscritto per due giorni.
Abbiamo fatto bene a lasciarci questa Terra per ultima, oltre che per la suggestiva bellezza, si tratta anche di quella che con ogni probabilità è la più vasta. Essere riposati ci aiuta ad affrontare il continuo sali e scendi dei vicoli del centro storico.
Cominciamo la nostra visita dalla parte alta di Manarola, sulla quale si affacciano i terrazzamenti coltivati ad uva di un lato della valle.
Se avete i tempi stretti non potete perdervi i seguenti punti:
Da Manarola abbiamo anche la speranza di imboccare via dell’Amore, il tratto del Sentiero Azzuro che la congiunge a Riomaggiore. In realtà dopo poche centinaia di metri scopriamo che la via dell’Amore è ancora inaccessibile a causa di smottamenti verificatisi diversi anni fa.
La nostra visita alle Cinque Terre si conclude quindi con un po’ di amaro in bocca, ma per fortuna… il meglio deve ancora venire!
Se come me siete degli amanti delle passeggiate in mezzo alla natura, il Sentiero Azzurro del Parco Nazionale delle Cinque Terre non può che essere un favoloso richiamo anche per voi. Il sentiero azzurro è un percorso di trekking lungo dodici chilometri che si snoda tra le Cinque Terre e che le collega l’una alle altre. Il Sentiero Azzurro si muove sulla roccia che spesso scende a picco sul Mar Ligure ed è piuttosto suggestivo.
Alcuni tratti richiedono un po’ di allenamento, per poter essere fatti senza fatica, anche se mi è capitato di incrociare i classici stereotipi di americani che riuscivano comunque a portare a termine la passeggiata. In alcuni punti il Sentiero Azzurro diventa piuttosto stretto e in altri le poche protezioni possono rendere un po’ pericolosi e scivolosi alcuni passaggi. Nonostante ciò vale davvero la pena di percorrerlo.
Il panorama che si gode dall’alto, la vista suggestiva dei borghi visti nella loro interezza ai propri piedi, i terrazzamenti coltivati a vite nei quali i contadini si aiutano nella raccolta con delle rotaie, saranno degli ottimi ricordi per la vostra memoria.
Per poter percorrere il sentiero azzurro è necessario pagare una sorta di pedaggio ad ogni stazione di ingresso, posta nelle vicinanze di ogni borgo. Se avete sottoscritto una delle Cinque Terre Card, vi basterà esibirla al check point e non dovrete sborsare altri euro.
Arriviamo però al punto dolente della questione: la maggior parte delle tratte del Sentiero Azzurro sono attualmente chiuse per manutenzione (estate 2023). Le uniche tratta aperte sono quelle che collegano Monterosso a Vernazza (3,5 chilometri / un’ora e mezza) e Vernazza a Corniglia (4 chilometri / un’ora e mezza), niente da fare per le terre poste più a sud, che non riapriranno prima del 2024. La tratta che collega Corniglia a Manarola (3 chilometri) richiederebbe circa un’ora. In alternativa al Sentiero Azzurro è possibile percorrere dei sentieri che si sviluppano più in quota rispetto a questo ma che allungano di parecchio la percorrenza. L’unica valida alternativa che puoi scegliere di percorrere è il sentiero 531 (via Beccara), che in circa un’ora (1,5 chilometri) collega Riomaggiore a Manarola.
Nel nostro weekend alle Cinque Terre, noi abbiamo scelto di percorrere il pezzo che da Monterosso giunge fino a Vernazza, che ci ha richiesto circa due ore di percorrenza, ma regalato paesaggi imperdibili.
Il tratto di Sentiero Azzurro che collega Manarola a Riomaggiore è conosciuto con il nome di via dell’Amore. Si tratta di uno dei tratti più brevi del Sentiero Azzurro, con una lunghezza di appena un chilometro percorribile in circa venti minuti di passeggiata. La sua rara bellezza e la presenza di tantissime specie di vegetazione autoctone ha fatto si che diventasse famoso in tutto il mondo. Purtroppo a causa di una frana anche questo tratto è chiuso da svariati anni e non riaprirà almeno fino al luglio del 2024.
Siamo circa ad orario di pranzo del nostro secondo giorno alle Cinque Terre e le destinazioni non sono ancora terminate. Dopo essere rientrati a La Spezia in treno, a poca distanza dalla stazione troviamo la fermata dell’autobus che ci porta fino alla città più bella in assoluto che vediamo in questo weekend: Portovenere.
In mezz’ora arriviamo sul sottile lembo di terra ferma che chiude il golfo dei poeti e che ospita questo borgo tanto antico quanto meraviglioso.
Le cose da vedere qui sono diverse e in mezza giornata si riusciranno a vedere comodamente. Se preferite prenderla con più calma, fare un giro delle tre isole che si trovano davanti a voi (la Palmaria, del Tino e del Tinetto) e magari prendere un po’ di sole, dovrete dedicargli almeno una giornata.
In breve dovrete assolutamente vedere:
Non vi pentirete del tempo che gli avrete dedicato.
Rientrati alla base, anziché ritirare subito l’automobile e sfrecciare in Romagna, ne approfittiamo per fare una passeggiata nel centro di La Spezia, ripercorrendo le attrazioni già viste nella serata precedente e la mattina durante la colazione.
Ormai è quasi sera e se si vuole vedere con calma La Spezia sarà necessaria una giornata (qui l’itinerario completo della visita a La Spezia), ma in un paio d’ore si riuscirà a vedere la maggior parte del centro storico che si stringe tra viale Cavour e via del Prione.
Per una visita completa alla città non bisogna perdersi:
Sicuramente dormire all’interno di uno dei borghi regala atmosfere uniche quando comincia a scendere la sera. In questo caso i più suggestivi potrebbero essere Vernazza e Manarola, per via della loro conformazione. Manarola ha più scelta rispetto a Vernazza, perché di dimensioni sensibilmente maggiori. A questo link puoi trovare le principali sistemazioni di Manarola.
Nella maggior parte delle Cinque Terre, sarà abituale trovare affittacamere non presenti online e che vendono le loro camere direttamente in loco, attraverso cartelli apposti sulle case del centro storico.
Per una maggiore praticità, tra cui anche l’arrivo in automobile (le Cinque Terre non sono transitabili in auto nelle zone del centro storico), e una maggiore scelta, La Spezia è la meta ideale. Qui sono svariati gli alberghi e gli affittacamere che propongono le loro stanze e che vivono quasi esclusivamente di turismo diretto alle Cinque Terre. In questo caso vi consiglio di optare per uno degli hotel che ha a propria disposizione anche un posto auto, perché praticamente in tutta la Liguria può diventare estremamente frustrante trovare un parcheggio. Se invece arrivate in treno, la scelta si amplia ulteriormente.
All’interno di La Spezia è preferibile scegliere il quartiere della stazione (spostandosi verso il centro storico) se si pensa di visitare le Cinque Terre in treno, altrimenti è possibile optare per il centro storico, qualora si scelga di muoversi con i traghetti che fanno avanti e indietro tra la città e i famosi borghi a strapiombo sul mare.
A questo link puoi consultare e prenotare i numerosissimi hotel e sistemazioni a La Spezia.
Se invece preferisci dormire in una delle Cinque Terre o a Portovenere ecco a seguire i link in cui trovare gli hotel: