Escursione alle Cascate di Stanghe

Orrido delle Cascate di Stanghe

Le cascate di Stanghe sono una bella escursione dell’Alto Adige che può essere fatta da tutta la famiglia. La bellezza di questo trekking non è tanto la cascata conclusiva in se, ma più il percorso che si snoda tra boschi e passerelle in legno che sormontano il rio Racines e lo attraversano più volte.

Orrido delle Cascate di Stanghe

Dove si trovano le Cascate di Stanghe ^

Le cascate di Stanghe si trovano in Alto Adige, a pochissimi chilometri di distanza da Vipiteno (circa 5) in località Racines. Questo luogo naturale, che dà vita a un vero e proprio orrido, è a cavallo tra la val Ridanna e la valle di Racines, sempre in provincia di Bolzano.

Ci troviamo quindi nella parte più settentrionale del Trentino Alto Adige, a poca distanza dall’autostrada A22 che procede poi in direzione del Brennero.

Come arrivare alle Cascate di Stanghe ^

Arrivare alle cascate di Stanghe non è complicato se avete un’automobile. Arrivando da sud è sufficiente seguire le indicazioni per Vipiteno, sia che stiate percorrendo l’A22, che la strada statale 508 che si collega a Bolzano o la strada statale 44 che sale invece direttamente da Merano.

Da Vipiteno seguite poi le indicazioni per la località Stanghe, un piccolo paesino con un pugno di casette, in cui si trova l’accesso al sentiero che porta fino alle cascate, non raggiungibili ovviamente in automobile.

Chi vuole utilizzare i mezzi pubblici per arrivare qui deve sapere che Vipiteno è ben collegata con autobus e treni alle altre città altoatesine, ma pecca un po’ il collegamento che conduce fino a Stanghe. Volendola fare a piedi è possibile raggiungere questa località in circa un’ora di camminata.

Il sentiero lungo l’orrido richiederà circa un’ora di passeggio per arrivare alla sua fine e circa 15 minuti in meno al ritorno.

Parcheggio per Cascate di Stanghe ^

Arrivando a Stanghe in auto dovrete parcheggiare l’automobile per poi procedere a piedi fino al sentiero che conduce alle cascate. Ci sono diversi parcheggi che potete utilizzare, tutti ben segnalati e nelle vicinanze del punto di partenza. Durante la stagione estiva però questi tendono a riempirsi, ma ne è comunque disponibile uno piuttosto capiente in corrispondenza del campo da calcio cittadino in questa posizione, subito prima del centro del paese.

Consiglio questo parcheggio anche perché è presente una stradina pedonale che in nemmeno dieci minuti conduce fino all’ingresso del sentiero.

Escursione alle Cascate di Stanghe ^

L’escursione alle cascate di Stanghe immerge il visitatore in un panorama davvero suggestivo. Il tratto iniziale si sviluppa all’interno del bosco con al fianco il torrente che scorre impetuoso ma, progressivamente, il bosco lascia spazio alla roccia e si fanno più frequenti le passerelle in legno che ci innalzano sopra al torrente e ci collegano ai tratti scavati direttamente nella montagna. Dopo i primi venti minuti di passeggiata il bosco diventerà solo un ricordo e le passerelle, i gradini in legno, una dozzina di ponti sospesi e la roccia scavata si alterneranno velocemente rendendo di fatto impossibile non fermarsi continuamente per scattare qualche foto di scorci suggestivi. 

Nonostante l’impressione sia differente, ci troviamo in una gola di marmo bianco puro, in un ambiente naturale protetto. Da questa gola venne estratto, ad esempio, il marmo utilizzato nella costruzione della chiesa della Corte di Innsbruck.  La purezza del marmo bianco è andata perdendosi, soprattutto dove passiamo per percorrere il sentiero: il tempo, l’umidità e le intemperie hanno annerito questa roccia donandole dei riflessi di colore verde.

L’origine dell’orrido di Stanghe è piuttosto antica ed è attribuibile al rio Racines che nei secoli (circa 12000 anni) ha scavato la roccia in profondità per circa 15 metri. L’uomo ha esplorato una prima volta questo spettacolo naturale tra il 1893 e il 1895. Resosi subito conto dello spettacolo naturale che offriva l’ha messo in sicurezza e aperto al pubblico il 2 agosto del 1896, nonostante l’inaugurazione ufficiale sia poi avvenuta solo nel 1898 quando gli venne attribuito il nome di orrido dell’Imperatore Francesco Giuseppe, personaggio di cui si trova ancora una targa di commemorazione durante il percorso datata 1898.
Dopo essere caduto nel dimenticatoio durante le guerre mondiali, l’orrido e la sua passeggiata sono state messe nuovamente in sicurezza nel 1961 e riconsegnate così ai turisti.

Il sentiero conduce dall’inizio della Val Racines fino a Ponte Giovo, meta dell’escursione, dove si trova la cascata più alta, di circa 15 metri. Questa non è però la più soprendente, infatti nonostante altre abbiano un salto minore, la portata e la velocità dell’acqua non è lontanamente paragonabile. Nelle cascate secondarie di Stanghe l’acqua si tuffa proprio nelle viscere della roccia e noi visitatori possiamo ammirare questo spettacolo dall’alto delle passerelle sospese sul torrente. Si dice che in corrispondenza della cascata principale l’aria sia particolarmente salubre, per via di un’alta concentrazione di ioni d’ossigeno che in località montane è di circa 5000 ioni per centimetro cubo, mentre qui sale addirittura a 50000. Gli ioni sono in grado di legare polveri sottili e gas di scarico e di stimolare il sistema immunitario agendo sulle mucose respiratorie con effetti positivi sia sul sistema neurovegetativo che sulla circolazione. Si parla addirittura di “terapia della cascata”, che consiste nel respirare a pieni polmoni l’aria qui presente ed è consigliata per chi soffre di allergie o asma.

La Calcara ^

Durante il primo tratto del sentiero, quello che si snoda nel bosco, è possibile scendere fino al torrente e vedere i resti di una calcara. Questa costruzione in pietra calcarea veniva utilizzata per cuorere la calce, pratica che in Alto Adige continuò fino allo scorso secolo. La calce cotta veniva poi utilizzata in edilizia e, nonostante la fatica con cui veniva prodotta, garantiva un reddito sicuro agli abitanti di queste zone.

Calcara - costruzione in cui si cuoceva la calce

Si trattava di una pratica contadina e le metodologie di costruzione di una calcara venivano tramandate di padre in figlio. La maggior parte presentavano una forma cilindrica con un’altezza e un diametro che variavano tra i 2 e i 4 metri e le pareti esterne erano costituite di porfido e granito per resistere alle alte temperature. Importante era anche non disperdere il calore, per cui la struttura era sigillata con argilla su tutti i lati e, al centro, era presente un canale di scolo. 

La temperatura interna raggiungeva i 1000 / 1400 gradi centigradi e veniva mantenuta tale anche per una settimana, garantendo un continuo combustibile al fuoco inserendo assi di legno lunghe anche due metri e mezzo. Al termine della cottura la calce doveva poi riposare per 14 giorni prima di essere estratta.

Biglietti per le cascate di Stanghe ^

L’accesso al sentiero delle cascate di Stanghe è per via di un biglietto che viene acquistato direttamente all’ingresso del sentiero, sia che lo prendiate da una parte che dall’altra. Al tornello vi verrà richiesto il costo di 7,00 € per gli adulti e di 5,00 € per i bambini, ma è previsto anche un biglietto di 6,50 € a testa per i gruppi di almeno 20 persone e un’offerta famiglia dove con l’acquisto di due biglietti per adulti è prevista la gratuità per un bambino. Il costo dei biglietti serve soprattutto per svolgere la manutenzione dei sentieri.

Per accedere non è necessaria alcuna prenotazione, ma bisogna considerare che il percorso è consentito solo nei mesi più più caldi dell’anno, da inizio maggio a inizio novembre. L’orario di apertura del sentiero è dalle 9.00 alle 17.00 tutti i mesi ad esclusione di luglio e agosto dove il sentiero chiude alle 18.00.

In corrispondenza delle biglietterie sono presenti anche i servizi pubblici per chi dovesse averne bisogno. Nei giorni più frequentati sarà necessario fare qualche minuto di fila.

Difficoltà dell’escursione ^

Orrido di Stanghe a Racines e passerelle nelle rocce di marmo

L’escursione della gola delle cascate di Stanghe è piuttosto semplice. Si percorrono in totale circa 2,5 chilometri e un dislivello di 175 metri. Alcuni passaggi possono fare un po’ impressione a chi non è abitutato a camminare in montagna, perché stretti e scavati direttamente nella roccia. Nonostante ciò nessun tratto risulta essere lontanamente pericoloso e può essere affrontato con tranquillità anche da chi non è per niente allenato.

Di tanto in tanto una panchina permette di fermarsi a riposare se ne avete la necessità, ma fate attenzione a partire con le borracce di acqua cariche, perché non è presente alcuna fontanella.

Accesso con bambini e cani ^

L’accesso all’orrido di Stanghe e alle cascate di Stanghe è ovviamente concesso anche ai bambini. Il sentiero però non è percorribile con il passeggino, a causa delle scale e del fondo a tratti sconnesso. Si rende ovviamente necessario badare attentamente ai bambini più piccoli che camminano autonomamente, mentre non ci sono particolari rischi per quelli più cresciuti.

L’escursione lungo le cascate di Stanghe che conduce a Ponte Giovo è aperta anche agli amici a quattro zampe, potrete quindi portare con voi i cani tenendoli ovviamente al guinzaglio.

https://www.lorenzotaccioli.it/wp-content/uploads/2020/12/Orrido-delle-Cascate-di-Stanghe-600x400.jpg
px600
px400
Escursione alle Cascate di StangheScopri la passeggiata nella gola delle cascate di Stanghe. Passerelle in legno, ponti sospesi sul torrente e roccia scavata. Tutte le info.https://www.lorenzotaccioli.it/escursione-alle-cascate-di-stanghe/
Lorenzo Taccioli