Escursioni sul Monte Avic

Panorami sul Monte Avic - Lago Cornuto e Lago Nero

Il Parco del Monte Avic è un’incantevole area naturale, tra le più belle che ho visto in Valle d’Aosta. L’intera zona è un’area protetta istituita nel 1989.

I trekking che puoi fare sul monte Avic sono numerosi, grazie a una fitta rete di sentieri. Io te ne propongo tre, che potrai fare in giornata e con un livello di difficoltà crescente.

Durante le tue escursioni sul Monte Avic incontrerai facilmente la fauna del luogo: camosci, marmotte e stambecchi popolano queste montagne. Sono diffidenti verso l’uomo, ma potrai ammirarli in lontananza. Personalmente, durante il mio trekking, ho incontrato marmotte e camosci.

Dove si trova il Monte Avic ^

Il Monte Avic è in Valle d’Aosta e occupa i territori comunali di Champdepraz, Champrocher, Issogne e Verrès. Più in particolare questa vasta area naturale si estende tra i valloni di Champdepraz e di Champorcher ed è solcata dal torrente Chalamy.

Siamo nella parte meridionale della Valle d’Aosta e puoi salire su queste cime già entrando da oriente nella regione.

La sua vetta di erge sulla cresta che si stacca verso nord dal Monte Glacier.

Altitudine del Monte Avic ^

Il monte Avic ha un’altitudine di 3006 metri sul livello del mare.

Il parco del Monte Avic ^

Il parco naturale del Monte Avic è il primo parco naturale regionale della Valle d’Aosta, dopo quello nazionale del Gran Paradiso con cui confina. Occupa una superficie di ben 5.747 ettari ed è stato istituito nel 1989, nonostante se ne parlasse già dagli anni settanta. Nel 2003 è stato ulteriormente ampliato.

All’intero del parco naturale del monte Avic sorge la più estesa foresta di pini uncinati di tutta la regione, con una supeficie di 980 ettari. Più di un terzo dell’intero parco è occupato da foreste. Oltre al pino uncinato trovi pino silvestre, larice e faggio.

Puoi visitare il parco attraverso una fitta rete di sentieri, che ti porterà a scoprire contesti naturali dalla rara bellezza e numerosissimi laghetti di origine glaciale.

Sono presenti due centri visite: in località Chateau di Champorcher e in località Chevrere a Champdepraz.

Cosa vedere nel parco naturale del Monte Avic ^

Durante la tua visita al parco naturale del Monte Avic la cosa principale e preferibile che potrai fare è camminare. In questo modo vedrai le bellissime montagne del parco, i suoi laghi e le torbiere. Passeggiando incontrerai anche alcuni animali selvatici: marmotte, camosci e stambecchi.

Puoi anche visitare i due centri visite, dove oltre ad avere informazioni, potrai visionare fotografie e filmati del parco, un museo naturalistico che descrive gli ambienti circostanti e un plastico in scala 1:5000 di tutta l’area.

Laghi del Monte Avic ^

L’intera area del Parco del Monte Avic è estremamente ricca di laghi e laghetti, oltre che di zone umide alpine. Questo rende possibile il proliferare di alcune specie di piante ormai rare sulle Alpi, ma che si trovano invece in abbondanza in queste torbiere. Tra queste ci sono lo sparganio e il ranuncolo d’acqua che in estate fa delle particolari fioriture bianche che galleggiano sul lago. Ovviamente in questo ecosistema ci sono anche numerosi animali, quali libellule, gerridi e rane rosse.

La quasi totalità dei laghi presenti sul Monte Avic sono di origine glaciale. Se ne contano circa trenta e rappresentano un’importantissima risorsa per la biodiversità della zona. Buona parte di questi sono lungo il bacino del torrente Chalamy, che è stato modellato dalle glaciazioni quaternarie.

Nei trekking che ti propongo qui a seguire vedrai sette laghi e una torbiera.

Trekking sul Monte Avic ^

Di trekking da percorrere sul Monte Avic, ce ne sono di numerosi. Ne è presente anche uno ad anello che dura un paio di giorni e fa tappa intermedia al rifugio Barbustel.

Quelli che ti propongo qui a seguire sono invece tre trekking che potrai fare in un’unica giornata. Anzi, ancora meglio, potrai valutare mentre li percorri quali e quanti farne. Si tratterebbe infatti di un unico trekking che da Champorcher conduce fino al Gran Lago, ma in realtà spesso viene spezzato e molti escurisionisti ne percorrono solo una parte, quindi voglio proporteli divisi. Potrai sempre combinarli, come ho fatto io, per raggiungere la tua destinazione.

Le tratte che ti propongo sono:

  • Champorcher – lago Muffè (circa mezz’ora a tratta, escursione facile);
  • Lago Muffè – Lago Bianco e rifugio Barbustel (circa un’ora a tratta, escursione media);
  • Rifugio Barbustel – Gran Lago (circa un’ora e mezza a tratta, escursione difficile).

Combinandole percorrerai un trekking di circa 3 ore (abbondanti) solo andata. Il ritorno sarà lungo lo stesso percorso, a meno che tu non voglia stare fuori due giorni e fare il giro ad anello.

Monte Avic – Escursione Facile al lago Muffè ^

L’escursione facile che ti propongo sul Monte Avic è quella che conduce fino al rifugio e lago Muffè, partendo da Champorcher. Più precisamente puoi parcheggiare l’automobile in questo parcheggio lungo la strada. Sarai a quota 1760 metri di altitudine.

Pochi passi prima del parcheggio, sul lato opposto della carreggiata, troverai la mulattiera che sale verso il lago Muffè, su cui è presente anche una targa in legno che indica che questo è il sentiero giusto per arrivare al rifugio. Il segnavia da seguire è il numero 10.

Il sentiero sale velocemente lungo il crinale della montagna. Il passaggio è ben segnalato e alterna sentieri sterrati a tratti in cui le pietre fungono da scalini naturali. Lungo la salita passerai al fianco di un torrente che scende verso valle. La prima parte è all’interno di una boscaglia che diventa poi più aperta.

Passerai al fianco di pascoli artificiali, così chiamati perché il panorama circostante è il frutto del lavoro dell’uomo che ha modellato l’ambiente secondo le sue necessità. I grandi prati che qui puoi vedere sono frutto del disboscamento dell’uomo, operato per ottenere grandi spazi da utilizzare come pascoli.

Il sentiero prosegue sempre in salita, fino ad arrivare a una piana ai piedi della cima della Torretta, affiancata dalla cresta conosciuta come Tete des Hommes. Qui scorgerai il rifugio Muffè e, subito dietro, il lago Muffè. Sarai giunto a 2076 metri di altitudine sul livello del mare, con un dislivello percorso di 316 metri.

Durata e difficoltà dell’escursione per il lago Muffè ^

L’escursione sul Monte Avic che dal parcheggio del Monte Avic conduce fino al lago Muffè è lunga poco meno di 1,5 chilometri, che puoi percorrere in poco più di mezz’ora.

Si tratta di un’escursione facile per via della sua breve distanza. Nonostante ciò è meglio essere un po’ preparati, perché il sentiero è comunque faticoso, perché in costante salita all’andata e in costante discesa al ritorno. È perciò imprescindibile indossare un paio di comode scarpe da trekking per affrontare il sentiero. Soprattutto la parte iniziale del trekking presenta una ripida salita, che lentamente si fa più dolce.

Il sentiero dei pianeti ^

Sentiero dei Pianeti - Monte Avic

Dal rifugio Muffè parte anche il breve sentiero dei pianeti. Dovrai procedere lungo il Monte Avic in direzione del Lago Bianco e troverai 8 pannelli, uno per ognuno degli otto pianeti del nostro sistema solare. Questi sono collocati in maniera tale da rispettare la loro distanza media dal Sole in una scala che equivale a 40.000 chilometri per ogni centimetro percorso. In questo modo il pannello dedicato a Mercurio, il più vicino al Sole, si trova a 14 metri dal pannello iniziale. L’ultimo, dedicato a Nettuno, è invece a 1120 metri di distanza.

In ogni pannello trovi una descrizione sintetica del pianeta a cui è dedicato, una tabella con la quale confrontare le dimensioni dei pianeti e un richiamo al diametro del pianeta.

La torbiera ^

Proseguendo per qualche centinaia di metri lungo il sentiero che sale dal lago Muffè, arriverai a una torbiera. Le zone umide del monte Avic sono causate da substrati rocciosi con scarsa permeabilità. Grazie ai numerosi avvallamenti del terreno si creano poi le condizioni che fanno stagnare l’acqua e la decomposizione dei resti vegetali, uniti a una scarsa ossigenazione dell’acqua, dà vita alla torba.

In tutto il parco ci sono oltre 20 torbiere ed una di queste è proprio qui. Potrai comunque attraversarla senza infangarti, grazie al sentiero che la scavalca. Salendo leggermente riuscirai inoltre a vederla dall’alto.

Escursione per il Lago Bianco e il rifugio Barbustel ^

L’escursione che ti condurrà al Lago Bianco e al rifugio Barbustel è il continuo di quella fatta per raggiungere il lago Muffè.

Una volta arrivato al lago Muffè riprendi a salire lungo il segnavia 10C. Vedrai davanti a te la sella del Colle del Lago Bianco, che dovrai raggiungere superando la Torbiera e che ti porterà a 2.309 metri di altitudine. Nelle giornate più terse godrai da qui di un bellissimo panorama, oltre che sulla vallata sottostante, anche sulle cime del Monte Rosa e del Monte Cervino. Nonostante la sella del Colle del Lago Bianco sembri così vicina al lago Muffè, saranno necessari circa 35/40 minuti per arrivarci, anche a causa dei frequenti strappi in ripida salita.

Dalla sella parte una ripida discesa, segnavia numero 5, che ti condurrà fino al rifugio Barbustel, a 2.200 metri di altitudine. Saranno necessari circa 20 minuti.

Il panorama qui è davvero bellissimo, uno dei più belli che abbia visto in tutta la Valle d’Aosta. Dai prati emergono dei grandi massi rocciosi da cui puoi affacciarti e vedere numerosi specchi d’acqua ai tuoi piedi. Intorno a te trovi delle piccole aree boschive e gli alti crinali rocciosi del Monte Avic, con torrenti che scorrono sulle pietre arrontondante.

Intorno a te troverai quattro laghi: il lago Vallet, il lago Bianco, il lago Nero e il lago Cornuto.

Il Lago Vallet ^

Lago Vallet senza pesci

Il lago Vallet, a pochissimi passi dal lago Bianco, ha una particolarità: è totalmente privo di pesci. Questo favorisce la riproduzione di insetti acquatici che solitamente vengono mangiati e sono perciò molto rari. Inoltre è l’ambiente perfetto in cui trovare la rana temporaria.

Un’altra particolarità del lago Vallet è che qui nidifica l’anatra moretta, una particolare specie di anatra tuffatrice. Questo è il punto più alto in Italia in cui si trova questo animale.

Il nome del lago deriva da quello del preparatore di formatti negli alpeggi, conosciuto in dialetto patois come valet.

Il Lago Bianco ^

Lago Bianco - Monte Avic

Il territorio intorno al lago Bianco è il risultato evidente delle azioni dei ghiacciai. Le rocce montonate, i massi erratici e i dossi arrotondati che si alternano a conche, rendono evidente l’azione degli antichi ghiacciai sul substrato roccioso di questi territtori.

Il nome del lago Bianco deriva da come veniva identificato dai cacciatori quando, durante i mesi autunnali, lo vedevano e ne ammiravano il contrasto tra la sua superificie ghiacciata e i larici rossi che arrivavano fino alla sua riva.

Il Lago Nero ^

Un altro dei laghi qui presenti è conosciuto come lago Nero. Ciò è legato alle sue profonde acque, che gli conferiscono un colore piuttosto scuro rispetti agli altri specchi d’acqua.

Questo lago è molto particolare. Posto più in basso rispetto agli altri, è molto ampio e si fonde in lontanza con il panorama. L’intera area per raggiungerlo è una zona umida, per cui se vuoi avvicinarti fai attenzione a dove metti i piedi.

Il Lago Cornuto ^

Il lago Cornuto ha vaste dimensioni ed è quello che, lungo il trekking del Monte Avic che giunge fino al Gran Lago, troverai prima di arrivare a destinazione. Il nome è legato alla sua forma che grazie ad un roccione ricorda quella di due corna.

Durata e difficoltà dell’escursione al Lago Bianco ^

Il trekking che dal parcheggio di Champorcher conduce fino al lago Bianco e al rifugio Barbustel dura circa un’ora e mezza o solo un’ora se si considera il lago Muffè come punto di partenza. In questo caso la distanza dal parcheggio è di circa 3,3 chilometri.

La difficoltà è maggiore rispetto al precedente trekking, perché alla salita fino al lago di Muffè si aggiunge il tratto che ti permette di scavallare il colle del Lago Bianco. Percorrerai infatti un dislivello di 550 metri. La difficoltà è media, per via degli strappi in salita, che richiedono un po’ di allenamento e resistenza.

Il rifugio Barbustel ^

Sei finalmente giunto al rifugio Barbustel. Questo è posizionato a 2.200 metri di altitudine, a pochi passi dal lago Bianco, dal lago Nero, dal lago Vallet e dal lago Cornuto. Diversi sentieri arrivano qui, tanto che oltre che con questo trekking che sale da Champorcher, potresti arrivarci anche da Champdepraz.

Il rifugio risale al 1994, quando venne costruito sulle rovine di un vecchio alpeggio. Negli ultimi anni è però stato completamente ristrutturato. Oggi può ospitare al suo interno circa una quarantina di persone in camere con letti a castello.

Rifugio Barbustel in Valle d'Aosta
Polenta Concia e Peperonata al rifugio Barbustel

Il rifugio è dedicato a Guido Barbustel, vissuto dal 1929 al 1993. Barbustel era il cugino e compagno di intere estati su di questi monti di Luigi Berger, l’imprenditore che fece costruire il rifugio nel 1994.

Noi decidiamo di fermarci qui per pranzo, prima di riprendere il nostro trekking che ci condurrà fino al Gran Lago. Io ordino polenta concia con peperonata. La migliore polenta che abbia mai mangiato, con l’aggiunta di un panorama davvero suggestivo!

Escursione fino al Gran Lago ^

Non è finita qui. Ancora una volta puoi scegliere di tornare indietro oppure di procedere con l’ultima parte del trekking, quella più impegnativa, che ti porterà fino al celebre Gran Lago. Inutile dire che se hai tempo ed energia ti consiglio di non perdere quest’ultimo tratto, perché la natura saprà come ricompensarti. Questo trekking è quindi il continuo dei due precedenti e di fatto collega il parcheggio di Champorcher al Gran Lago.

Dal rifugio Barbustel prendi il sentiero che scende fino al lago Nero, segnalato come numero 5C. Goditi il panorama suggestivo e poi girati verso il lago Cornuto. Questo lo vedrai da tutte le angolazioni, perché dovrai salire sul sentiero alla sua destra che ti porterà sempre più in alto, regalandoti un punti di vista spettacolare.

Il sentiero del Monte Avic da seguire fino al Gran Lago è ben segnalato e su fondo con ghiaia che solo nell’ultimo tratto lascerà il passo alla roccia nuda. Il panorama intorno a te diverrà, se possibile, ancora più sbalorditivo, grazie al torrente che scende verso valle e che per buona parte costeggerai. Rocce, alberi, prati e fiori sono una costante intorno al corso d’acqua.

Arriverai così a una grande piana erbosa con i ruderi di qualche costruzione. Attraversa il ponticello di legno che oltrepassa il torrente e prepara la tua energia. Dovrai ora salire tutte le alte montagne rocciose che ti trovi davanti. Il sentiero si snoda sul crinale della roccia, con alcuni tratti in cui vedrai delle riserve di neve e, allo stesso tempo, dei bellissimi panorami sulla vallata sottostante e il lago Cornuto in lontananza.

Cerca di spezzare il fiato e continua a salire. Quando davanti a te vedrai un muro di sassi significa che sarai arrivato. Oltrepassalo e vedrai il Gran Lago davanti a te. Puoi continuare a salire sui crinali delle montagne rocciose per godere di una vista rialzata e, se sarai fortunato quanto me, incontrare un piccolo gruppo di camosci incuriositi dalla tua presenza.

Non ti fermare ancora, per godere della vista del lago dall’alto continua lungo il sentiero e, passando per un piccola baita di montagna, raggiungi il piccolo Lago de la Leità. Giungerai così a 2.542 metri di altitudine.

Rilassati un po’ e goditi l’arrivo. Da qui potrai poi riscendere e tornare al punto di partenza in circa 2 ore e mezza.

Il Gran Lago ^

Arrivati davanti al lago Bianco non potrai che rimanere a bocca aperta. Sei a 2.490 metri di altitudine, a monte della soglia rocciosa di Pesonet, dove una grande conca rocciosa è stata riempita da questo specchio d’acqua. A dominare il lago Bianco c’è la vetta del Mont Glacier, ovvero la vetta più alta del parco del Monte Avic, situata sulla cresta che divide le valli di Champdepraz e Champorcher.

Le dimensioni del lago Bianco sono così ampie, circa 17,9 ettari di superficie, da renderlo il secondo lago della Valle d’Aosta per estensione.

Durata e difficoltà dell’escursione al Gran Lago ^

In questo caso la distanza totale percorsa dal parcheggio di Champorcher è di circa 7 chilometri, quindi si aggiungono 3,7 chilometri rispetto alle tappe che giungono fino al rifugio Barbustel. Sarà necessaria circa un’ora e mezza per arrivare qui dal rifugio, per un totale di 3 ore di percorrenza dalla partenza del sentiero al parcheggio.

Il dislivello totale è di circa 870 metri in positivo, e si faranno ben sentire a causa delle frequenti e ripide salite. Per questo motivo il trekking che da Champorcher conduce fino al Gran Lago è difficoltoso e faticoso. È imprescindibile essere allenati ed avere delle adeguate scarpe da trekking.

Il percorso totale, considerata andata e ritorno, ha una lunghezza di 14 chilometri, percorribili in poco meno di sei ore se non si fanno soste. Considerato il pranzo e qualche fermata intermedia, puoi conteggiare anche sette ore o poco più.

Mappa dei sentieri del Monte Avic ^

Scarica qui la mappa dei sentieri presenti sul Monte Avic, che coprono circa 100 chilometri di lunghezza in totale. Questa è la mappa ufficiale disponibile del parco.

Qui a seguire invece, una mappa con segnalato il punto di partenza del parcheggio di Champorcher e i sentieri per salire lungo i tre percorsi proposti.

Cartina per i trekking sul Monte Avic

Dove dormire ^

Se vuoi dormire nei dintorni per partire di prima mattina o per non metterti alla guida al termine del tuo trekking, ti consiglio di scegliere Champorcher. Clicca qui per trovare una sistemazione.

Se invece stai cercando dove dormire per spezzare il trekking in due giorni, l’unica scelta possibile è il rifugio Barbustel.

Nel caso tu stia invece organizzando un viaggio in Valle d’Aosta e il Monte Avic rappresenta solo una tappa del tuo intinerario, ti consiglio di valutare altre due possibilità:

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Escursioni sul Monte AvicTre trekking sul Monte Avic. Tutte le info per raggiungere il lago Muffè, il lago Bianco e il Gran Lago, passando per il rifugio Barbustelhttps://www.lorenzotaccioli.it/escursioni-sul-monte-avic-guida/
Lorenzo Taccioli