Arriviamo a Fano nel tardo pomeriggio, perché si tratta di una meta improvvisata. La cittadina non è grandissima ed in un paio d’ore la si gira piacevolmente, soprattutto se non si ha intenzione di visitare qualche museo.
Fano è un comune marchigiano che si affaccia sul mare ed appartiene alla provincia di Pesaro Urbino. La città ha origini molto antiche, già in epoca romana cominciò a splendere grazie alla sua posizione strategica tra la valle del Tevere e l’Italia settentrionale. Grazie all’imperatore Augusto fu dotata di cinta muraria che ancora oggi è parzialmente visibile e successivamente a quest’epoca la cittadina fu oggetto di diverse contese e conseguentemente di scontri.
Nel 271 terminò a Fano il tentativo degli Alemanni di conquistare l’impero romano ed infatti qui vennero sconfitti dall’imperatore Aureliano. Nel XIII secolo passò sotto i signori di Rimini, i Malatesta, che mantennerò il dominio fino alla seconda metà del ‘400, quando la città passo sotto al duca di Urbino Federico da Montefeltro.
A causa della sua posizione la città fu soggetta a particolari attenzioni anche durante le due guerre mondiali: durante la prima subì alcuni bombardamenti navali austriaci e durante la seconda guerra mondiale subì diverse incursioni aree da parte degli alleati per distruggere le principali vie di comunicazione e quando l’esercito tedesco battè in ritirata distrutte la maggior parte dei campanili e delle torri di Fano.
La piazza raggiungibile attraverso il corso principale del centro storico di Fano è quella più importante: Piazza XX Settembre. Si tratta dell’antica ‘platea magna’ dove il popolo si ritrovava per prendere decisioni. Su questa grande piazza si affaccia il Palazzo del Podestà, costruito nel trecento e con un’alta torre civica.
Qui si trova anche la fontana della fortuna, coronata da una statua copia dell’originale datata 1593 oggi disponibile all’interno del museo civico. Anche la fontana, con il suo bacino ottagonale, risale al ‘500.
Un altro particolare degno di nota è la timida facciata della Chiesa di San Silvestro che si erge tra palazzi storici. Si tratta di una costruzione in stile barocco costruita in cotto e pietra arenaria datata 1565 ed a cui venne fatta un’aggiunta circa 50 anni dopo come sopraelevazione della chiesa stessa.
Il palazzo malatestiano è un’imponente struttura che ingloba più edifici. Una parte erano originariamente case dei Malatesti costruite intorno al 1300 e nei secoli completamente abbandonate fino ad una ristrutturazione totale ad inizio del ‘900 da parte della Cassa di Risparmio che vi ha fatto la sua sede. Attualmente vi si trova la pinacoteca della banca, dove è possibile ammirare i più celebri quadri di artisti che furono legati a Fano.
Le altre parti, progettate e sviluppate a più riprese tra il ‘400 ed il ‘500 seguono stili differenti.
Il palazzo Malatestiano venne ceduto dai Malatesta nel 1463 al magistrato civico che lo destinò a residenza dei priori. Dal 1954 la corta malatestiana è la sede di spettacoli culturali svolti all’aperto nelle calde sere estive.
Ci incamminiamo verso un altro degli ingressi al centro storico. I vicoli stretti sono contornati di casette colorate e già in lontananza si può scorgere l’arco di Augusto. Proseguiamo per poterlo vedere anche esternamente. Si tratta della porta di ingresso alla città attraverso l’antica via Flaminia ed è tra le costruzioni storiche più antiche di Fano, risalendo al 9 dopo Cristo. Questa data è stata ricavata da un’iscrizione di fregio presente sull’arco.
L’arco è costituito di grossi blocchi di pietra arenaria, rivestiti dalla pietra estratta dal vicino monte Nerone.
Lungo corso Matteotti e costruita davanti ad un piccolo ed intimo sagrato si trova la facciata della Chiesa di San Tommaso; le sue origini sono medievali, ma la facciata in stile neogotico ed adornata da un grande rosone, è stata rifatta a fine ‘800.
Passeggiando per il corso principale di Fano ci troviamo davanti la facciata dell’antica chiesa di Sant’Antonio Abate, in piazza Costanzi. Edificata intorno alla metà del XIII secolo subì gravi danni dovuti alla pioggia durante il ‘700, tanto che venne ricostruita nel 1749. La particolarità della chiesa di Sant’Antonio Abate è la pianta ottagonale che caratterizza la struttura.
La chiesa di Santa Maria Assunta o chiesa di Santa Maria Nuova o ancora chiesa di Santa Maria Maggiore è la cattedrale della cittadina e dal 1953 è stata elevata a grado di basilica minore. In stile romanico venne costruita durante il XII secolo sulle ceneri di una precedente chiesa andata distrutta in un incendio. A memoria di questo spiacevole evento si trova una lapide all’interno dell’attuale chiesa.
Originariamente la struttura era a tre navate con tre absidi, ma durante il XVI secolo i due absidi laterali vennero trasformati in cappelle, mentre quello centrale fu ingrandito; venne infine distrutta la cripta ed abbassata la zona presbiterale. Durante i secoli successivi venne anche diminuito il numero delle cappelle per fare spazio a nuovi ingressi.
Con una facciata estremamente imponente e arricchita da un bel chiostro, si può ammirare la chiesa di San Paterniano. Il suo chiostro di epoca cinquecentesca è adiacente alla parte sinistra della chiesa e conta 24 colonne. La chiesa, dedicata al patrono di Fano, è in stile tardorinascimentale e venne inaugurata durante il ‘500 portando qui il corpo del Santo che fino a quel momento riposava in un’altra chiesa a lui titolata, poco distante dal centro storico.