Forte di Bard e Borgo di Bard – Guida alla Visita

Il forte di Bard è una famosa fortezza all’ingresso della Valle d’Aosta. Si tratta di una complessa struttura costruita sul crinale di un colle, in maniera tale da godere di una buona visuale su tutta la vallata.

Al suo interno potevano starci 416 uomini, che raddoppiavano in caso di attacco attraverso una sistemazione paglia a terra degli uomini. I magazzini erano in grado di ospitare viveri che permettessero di resistere agli assedi anche per tre mesi.

Oggi i suoi spazi sono utilizzati per eventi e mostre d’arte, oltre che aperti alla visita da parte dei turisti.

Dove si trova il Forte di Bard ^

Il forte di Bard sorge rialzato sul borgo di Bard, in Valle d’Aosta. Siamo quindi in provincia di Aosta e più precisamente sulla sponda sinistra della Dora Baltea nel punto in cui si stringe formando una gola.

L’intero forte di Bard è costruito su di una formazione rocciosa formatasi in seguito al ritiro del ghiacciaio Balteo. Grazie ai suoi movimenti di avanzamento e ritiro il ghiacciaio ha inglobato notevoli quantità di detriti che, sfregando sulla roccia, l’hanno modellata. Le rocce rimaste sono conosciute come rocce montonate, che significa arrotondate e levigate, come il dorso di un montone.

Altitudine del Forte di Bard ^

Il forte di Bard è posizionato ad un’altitudine di 384 metri sul livello del mare.

Dall’interno del Forte di Bard ci sono anche più punti panoramici sulla vallate sottostante. La sua forma fa facilmente capire che questa era anticamente un grande ghiacciaio. Fino a 10000 anni fa, infatti, questa zona era interamente occupata dal ghiacciaio Balteo, largo circa 5 chilometri e spesso 600 metri. Ritirandosi ha poi conferito alla valle la classica forma ad U.

Come si arriva al Forte di Bard ^

Binari e Stazione di Hone-Bard

Puoi raggiungere il forte di Bard sia in auto che con i mezzi pubblici. Se opti per l’auto puoi uscire ai caselli dell’A5 di Pont-Saint-Martin a sud (e magari fare una tappa a vedere l’antico ponte romano) oppure a quello di Verrès. Diversamente puoi arrivare attraverso la strada statale 26.

Se invece desideri arrivare al forte di Bard con i mezzi pubblici puoi scegliere tra:

  • treno. La stazione di Hone-Bard è a 600 metri dall’ingresso del forte;
  • autobus, attraverso le linee di trasporto locale Arriva o Vita Group.

Dove parcheggiare ^

Se arrivi in auto dovrai trovare anche un parcheggio per la tua automobile. Il più pratico è il parcheggio multipiano che trovi direttamente sulla strada. Il costo è di € 3 giornalieri tra settimana ed € 4 il sabato e festivi.

Se invece vuoi optare per un parcheggio gratuito puoi scegliere il P2 San Giovanni in questa posizione a 200 metri dal forte, oppure questo ai piedi della salita che conduce alle Opere superiori e a via Vittorio Emanuele II, la quale spacca in due il borgo storico.

Breve storia del Forte di Bard ^

Il forte di Bard nasce come castello medievale. Già all’epoca si trovava in una posizione strategica, che gli permetteva di monitorare il territorio circostante. Ciò la rendeva però anche molto in vista e possibile vittima d’attacchi. Per questo motivo venne fortificata fin dai tempi più antichi.

Nel XIII secolo divenne proprietà del dominio sabaudo e nel 1661 fu al centro del presidio del Ducato di Savoia su tutta la Valle d’Aosta.

Forte di Bard - Ricostruzione ottocentesca del castello medievale

In tutta la sua storia l’assedio più importante di cui fu vittima fu nel 1800. La mattina del 14 maggio ben 40.000 uomini dell’Armée de réserve di Napoleone arrivarono attraverso il Gran San Bernardo per sorprendere l’esercito austro-piemontese. Marciarono fino a Bard, dove trovarono la guarnigione austriaca. Dopo 14 giorni di resistenza gli austriaci dovettero firmare la resa, ma Napoloene, provato dall’inaspettata resistenza, fece radere al suolo il “vilain castel de Bard”, ricostruito poi nel 1830 su volontà di Carlo Felice.

Alla fine del XIX secolo il forte di Bard andò incontro al declino. Trasformato in prigione divenne poi un semplice deposito di munizioni. Solo dal 2006 è stato trasformato in un sito visitabile e in una suggestiva location per mostre d’arte.

Le dimensioni del Forte di Bard ^

Vasto insieme di edifici interni alla fortezza

Le dimensioni del Forte di Bard sono impressionanti: 14.467 metri quadri di superficie con ben 283 locali. Il dislivello totale che copre è di 106 metri, percorribili attraverso 806 gradini. Ci sono 2.036 metri quadri di cortili interni e 9.000 metri quadri di tetti. I corridoi occupano ben 1.295 metri quadri e sono accessibili per via di 385 porte.
Le finestre totali sono 323 e ci sono 296 feritoie che potevano essere utilizzate per resistere agli attacchi.

Cosa c’è al Forte di Bard ^

L’attuale forte di Bard è frutto della ricostruzione operata tra il 1831 e il 1838 a seguito della demolizione fatta fare su tutte le piazzaforti sabaude da Napoloene Bonaparte.

Dopo decenni di abbandono è stato riaperto alla cittadinanza nel 2006. La ristrutturazione ha permesso di ricavarvi all’interno molteplici spazi per mostre d’arte. Ospita infatti continuamente e in maniera simultanea mostre di arte antica, arte moderna, arte contemporanea e di fotografia. Purtroppo poco si conserva di arredi, strumenti o armi utilizzate anticamente al suo interno.

Tuttavia rimane molto suggestivo visitare il Forte di Bard indipendentemente dalle sue mostre. All’interno del cortile principale, durante l’estate, vanno inoltre in scena spettacoli teatrali e concerti.

Ecco cosa puoi vedere accedendo al forte di Bard.

Opera Ferdinando ^

La prima Opera a cui si arriva visitando il Forte di Bard è l’Opera Ferdinando. Questa fa parte delle Opere Basse insieme all’Opera Mortai e all’Opera Vittorio.

L’Opera Ferdinando è composta da due corpi di fabbrica distinti, divisi da un fosso e posizionati su due livelli con quello superiore in posizione retratta. Il motivo era di tipo militare: sarebbe infatti stato possibile fare fuoco da due piani sovrapposti. Il fronte esterno si apre verso valle con una forma a tenaglia che segue quella del terreno, e aperture per i cannoni.

La parte interna, invece, è munita di feritoie e di un fossato. Questo fronte ospitava tutte le attività e strutture necessarie per rendere funzionante il Forte di Bard: depositi, magazzini e cisterne.

La polveriera ^

Proseguendo la salita all’interno del Forte di Bard incontrerai la polveriera, costruita agli inizi del novecento, quando la struttura fu trasformata in deposito.

Per via del suo delicato ruolo, questa costruzione ha delle mura piuttosto imponenti, che proteggono un vasto spazio allungato. Su tre lati è inoltre dotata di un corridoio che fungeva sia da intercapedine che, attraverso delle finestrelle con chiusura di sicurezza, da sistema per monitorare il locale polveri.

Opera Mortai ^

La successiva Opera che incontrerai nella visita del Forte di Bard è l’Opera Mortai. Questa è costruita parallelamente alla salita. La sua forma è estremamente stretta ed allungata.

L’Opera Mortai, aggiunta a metà dell’ottocento, ospitava al suo livello superiore una batteria di mortai, armi che permettono di effettuare dei tiri con una traiettoria molto curva e a breve gittata.

Opera Vittorio ^

L’ultima delle Opere basse è l’Opera Vittorio. Questa costruzione protegge la base del Forte di Bard ed è composta da due piani.

Anticamente vi si accedeva attraverso un ponte levatoio posizionato sul fronte “di gola”. Questo è scandito da feritoie ai lati del portone. La parte opposta, invece, posizionata verso valle, era organizzata con sei grandi cannoniere che permettevano di sparare oltrepassando il tetto dell’Opera Mortai.

All’interno dell’Opera Vittorio è presente anche una ripida scalinata coperta che, proveniendo dalla Polveriera, conduce fino all’Opera Carlo Alberto.

Opera Carlo Alberto ^

L’Opera Carlo Alberto è la più spettacolare. È composta da cinque piani che si innalzano oltre le mura. Per questo motivo è anche nota come Fortezza Perpendicolare. Non a caso questa è l’Opera più imponente e caratterizza l’intera sommità della Rocca.

Le alte mura dell Opera Carlo Alberto al Forte di Bard

Composta da più corpi di fabbrica che si affacciano sul cortile quadrato interno dotato di portici, ospitava il comando, le caserme, la chiesa, l’ospedale e alcuni magazzini.

Un lato dell’Opera Carlo Alberto era protetto da un fossato, mentre gli altri tre sono difesi naturalmente da una ripida scarpata.

Il fronte rivolto verso valle dell’Opera Carlo Alberto è dotata di più piani di cannoniere. Questo è il lato migliore per ammirare l’imponenza di tutto il Forte di Bard, testimonianza dell’architettura militare ottocentesca e progettata secondo le teorie sulla fortezza perpendicolare del marchese di Montalembert.

Le prigioni ^

All’interno dell’opera Carlo Alberto sono presenti le prigioni del forte. Qui trovi 24 celle suddivise su quattro sezioni. Le loro dimensioni sono piuttosto anguste, infatti ognuna di queste misura appena due metri per un metro e trenta.

Le prigioni furono particolarmente attive durante l’ottocento, ospitando decine di carcerati, specialmente durante la terza Insurrection de Socques, nel 1854.

Dopo l’utilizzo come prigioni vennero trasformate in magazzini, dove venivano stoccati i viveri per tutti gli ospiti del forte di Bard. Oggi, invece, ospitano un percorso termatico multimediale con filmati e ricostruzioni in 3D che spiega la trasformazione della fortezza dall’anno mille ai giorni nostri.

Opera di Gola ^

Addossata all’Opera Carlo Alberto c’è l’Opera di Gola. Il suo ruolo era meramente di difesa, essendo in posizione opposta a quella da cui potevano giungere i nemici.

Anche l’ingresso era reso più semplice, attraverso un fronte bastionato e un fossato raggiungibile attraverso una ripida discesa. Accedendo ci si trovava in un primo cortile interno, oggi utilizzato dal ristorantino e bar che serve l’intero Forte di Bard. Qui è presente anche un piccolo albergo.

Opera Supplementare ^

Prima di lasciare il Forte di Bard passerai anche per l’Opera Supplementare, raggiungibile dall’Opera di Gola attraverso un ascensore. Quest’ultima Opera è ai piedi dell’Opera Carlo Albero, proprio sul ciglio roccioso rivolto verso il borgo di Bard.

Non a caso per accedere al complesso di casematte che caratterizzano questa struttura dovrai camminare nello stretto corridoio che, sul lato opposto, è formato dalle rocce che emergono dal terreno.

Attraverso l’Opera Supplementare era possibile tenere sott’occhio la via d’accesso che sale dal centro abitato sottostante.

Avengers ^

Il forte di Bard è celebre anche per le scene girate qui di Avengers: Age of Ultron, produzione Marvel del 2015. Nonostante le scene di Avengers siano state girate in varie location della Valle d’Aosta, il forte di Bard ne è diventato l’icona.

Nella pellicola il forte rappresentava la sede dell’Hydra, nemica dello Shield. Qui il barone Von Strucker collabora con i gemelli Scarlet Witch e Quicksilver e proprio qui Ultron mette a punto il suo piano di distruzione dell’intero pianeta.

Oggi, a testimonianza delle scene girate nel 2014, sono collocati i modelli in scala 1:1 di Iron Man, Hulk e Captain America. Li puoi vedere all’uscita del terzo ascensore panoramico.

Mostre d’arte ^

Al di là della sua valenza storica, spesso chi visita il forte di Bard lo fa anche per le sue mostre artistiche. Questa è infatti una delle location della Valle d’Aosta che ospita le più importanti mostre d’arte.

La programmazione di mostre temporanee è molto serrata e piuttosto etorogenea: fotografia, sculture, dipinti, video installazioni sono solo alcuni dei media utilizzati.

Alle mostre temporanee sono affiancate poi dei brevi percorsi permanenti:

  • il museo delle Alpi: un percorso multimediale e interattivo in cui scoprire le Alpi e la montagna;
  • le prigioni del forte: un breve percoso museale negli spazi occupati dalle prigioni, con celle e ricostruzioni multimediali;
  • le Alpi dei ragazzi: un percorso dedicato ai più piccoli che permette di conoscere queste celebri montagne;
  • il museo delle Fortificazioni e delle Frontiere: duemila metri quadri suddivisi in tre sezioni. Qui il visitatore è immerso in scenografie ricreate con armi e ricostruzioni in scala di fortificazioni. A questi si aggiungono filmati e armi autentiche che seguono una narrazione sull’evoluzione delle fortezze e delle strategie militari.

Quanto tempo di vuole per visitare il Forte di Bard ^

Per visitare il Forte di Bard saranno necessarie circa 2 ore. A questo tempo va aggiunto quello da dedicare alle eventuali mostre che si desidera visitare all’interno della struttura. Il tempo medio di permanenza è comunque stimato da una a tre ore.

Quanto costa l’ingresso al Forte di Bard ^

Il costo d’ingresso al Forte di Bard varia in base agli accessi che desideri acquistare. Il costo minimo è di € 8 (intero) ed € 7 (ridotto) e permette di accedere al forte e ad una mostra a scelta tra tutte quelle in corso.

Il costo aumenta aggiungendo ulteriori mostre e arriva ad un massimo di € 24 (intero) per poter accedere al forte e visitare tutte le mostre in corso. Il biglietto è totalmente gratuito per le persone fino ai 25 anni e per i possessori degli abbonamenti Musei Piemonte – Valle d’Aosta o Musei Lombardia – Valle d’Aosta. Con questo abbonamento potrai entrare liberamente anche in tanti altri castelli della Valle d’Aosta.

Borgo cittadino di Bard ^

Visitando il forte di Bard ti troverai a passare con molta probabilità per il borgo cittadino di Bard, annoverato tra i borghi più belli d’Italia. Se così non fosse ti consiglio di allungare la tua passeggiata per arrivarci. È posto alla base dell’imponente struttura ed è composto da un’unica lunga via, via Vittorio Emanuele II, che sale progressivamente fino alla chiesa cittadina e poi fino al fortino.

Lungo la strada si affacciano antiche case dalle facciata suggestiva e scorci particolari, tutti ben segnalati e spiegati con apposite tabelle. Ecco le principali.

Casa Nicole ^

Casa Nicole nel borgo di Bard

Questa è la prima casa che incontrerai arrivando al borgo di Bard dal parcheggio segnalato lungo la strada. Già esistente nel XIV secolo come dimora dei nobili de Jordanis, casa Nicole deve l’attuale forma a un ampliamento di metà settecento con l’attigua casa della famiglia dei conti Nicole di Bard.

Essendo un’abitazione nobile è dotata di ampi balconi ed aveva anche delle pitture murali, di cui si vedono alcune tracce, come quella del putto alato. Nell’ottocento venne poi ulteriormente modificata per svolgere anche delle funzioni commerciali, di cui rimangono traccia nelle insegne esterne ormai sbiadite.

Gli interni sono invece caratterizzati da ampi saloni di rappresentanza dotati di grandi volte decorate con cornici di stucco e dalla presenza di una cappella privata posta all’ultimo piano.

Merita di essere vista perché porta con se delle vivide testimonianze storiche: lungo le sue mura puoi vedere i segni delle pallottole sparate al forte durante l’assedio del 1800 dall’armata di Napoleone Bonaparte. Durante l’assedio di 14 giorni furono lanciate contro casa Nicole colpi d’artiglieria, granate a mano, tiri di scatole a mitraglia e fuoco incrociato di moschetteria.

La strada che conduce in paese passa al di sotto di casa Nicole e proprio qui si trovava una delle porte cittadine, nota come Courlét.

Casa con finestra crociata lignea ^

Casa con finestra crociata lignea a Bard

La particolarità del borgo di Bard è che sono presenti innumerevoli abitazioni, tutte diverse tra loro. Tra queste c’è anche la casa con la finestra crociata in legno. Nonostante le ristrutturazioni svolte durante i secoli, è stato conservato questo elemento originario risalente agli inizi del cinquecento.

Oltre questa particolarità, la casa è caratterizzata da un’altra finestra con architrave carenato in pietra e un doppio gradino e un passaggio a volta al pian terreno caratterizato da un piccolo arco in pietra.

Casa Valperga ^

Casa Valperga

Casa Valperga ha un’importanza storica. Si tratta infatti dell’abitazione di Flaminio Valperga, governatore di Bard agli inizi del cinquecento. Durante i secoli fu rivista più volte, come testimoniato dalle differenti finestre presenti al primo piano.

La finestra bifora posta al centro è quella più antica. Risale infatti al duecento l’usanza di avere due archetti realizzati in concio al posto di un’architrave unico. Al fianco di questa finestra ce ne sono altre due crociate, risalenti al periodo tra il quattrocento e il cinquecento, decorate con una cordonatura.

Al di sotto della bifora c’è un dipinto con due stemmi: quello dei Valperga e quello dei Savoia.

Casa Challant ^

Casa Challant nel borgo cittadino di Bard

Un luogo strategico come Bard non poteva prescindere dalla presenza degli Challant, una delle tre più importanti famiglie della Valle d’Aosta. Furono proprio loro a trasformare il preesistente edificio in una dimora nobiliare tra la fine del quattrocento e gli inizi del cinquecento. Filiberto di Challant divenne il castellano di Bard tra il 1487 e il 1517, e volle i lavori che trasformarono il palazzo in casa Challant.

Davanti a casa Challant c’è una piccola piazza. Un tempo questa era il cortile della casa e sulla parete di fondo del cortile c’era l’accesso all’abitazione. Oggi quella porta è diventata una finestra.

Casa Urbano ^

Casa Urbano con stemma sabaudo

Casa Urbano è invece caratterizzata da una pittura murale a losanghe bianche e rosso mattone, estremamente frequente tra il duecento e il quattrocento. Le decorazioni non terminano qui: al fianco dell’ingresso è presente lo stemma sabaudo con una croce bianca in campo rosso. Lo stesso ingresso è decorato con una fascia di intonaco con piccoli fiori su dei conci di pietra.

Anche gli interni di casa Urbano sono prestigiosi. Qui ci sono delle volte a crociera con stucchi. Inoltre l’abitazione era dotata di un mulino, composto da una vasca di scarico riempita attraverso acqua piovana che cadeva su di una ruota collegata a un segaccio per falegnami.

Casa della Meridiana ^

Casa della Meridiana a Bard

Continuando a salire giungerai alla casa della Meridiana. Il suo nome è legato ai grandi orologi solari dipinti nella parte più alta della facciata meridionale e orientale.

La casa della Meridiana è composta da due sezioni di diverse altezze che, collegate tra loro, hanno una forma ad L. A queste si accedeva per via dell’ingresso caratterizzato dall’archivolto in pietra, che immetteva in un piccolo porticato.

L’abitazione è inoltre caratterizzata da finestre crociate della fine del quattrocento.

Chiesa parrocchiale di Bard ^

Antico campanile della chiesa di Bard

La passeggiata per il borgo di Bard si conclude in corrispondenza della chiesa parrocchiale cittadina, a pochi passi dall’ingresso al forte.

La chiesa ha origini antiche, era infatti già esistente nel 1176. L’aspetto attuale è però risalente a una ricostruzione di metà ottocento, quando venne progettata ad aula unica su base rettangolare.

Il campanile ha una forma di torre quadrata e si sviluppa su tre ordini, due con finestre a monofora e uno con cella campanaria e bifore. Al contrario della chiesa questo è uno degli elementi storici e risale a metà del duecento.

Dove dormire per visitare il forte di Bard ^

Se desideri visitare il Forte di Bard e il borgo di Bard la destinazione più comoda dove pernottare è senza dubbio Bard stessa. Qui trovi un elenco di strutture disponibili.

Se non ti accontenti di dormire intorno al forte o dentro al borgo, puoi optare per l’hotel dentro al forte di Bard, più precisamente ospitato nell’Opera Carlo Alberto. I prezzi non sono poi così proibitivi. Qui il link all’hotel.

Questa posizione è comunque comoda anche per visitare la parte orientale della regione Valle d’Aosta e la valle del Lys o di Gressoney e può quindi essere una buona base d’appoggio per qualche giorno.

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Forte di Bard e Borgo di Bard - Guida alla VisitaScopri cosa vedere nella visita al Forte di Bard e al borgo di Bard. Ecco tutti i dettagli sulla fortezza all'accesso della Valle d'Aosta.https://www.lorenzotaccioli.it/forte-di-bard-e-borgo-di-bard-guida-alla-visita/
Lorenzo Taccioli