Giro delle Torri del Vajolet e Lago di Antermoia

Panorama sulle Torri del Vajolet - Val di Fassa

Tra le destinazioni più famose della Val di Fassa ci sono le Torri del Vajolet e lago di Antermoia. Queste meraviglie naturali sono raggiungibili attraverso suggestivi trekking che ti immergeranno tra i panorami delle Dolomiti.

Le Torri del Vajolet sono un insieme di sette guglie di pietra dolomia, che vanno dai 2670 metri di altezza fino ai 2813 e che si innalzano al centro del gruppo montuoso del Catinaccio. Il vicino lago di Antermoia è invece un piccolo lago d’origine glaciale che ha preso il posto della parte finale della lingua del ghiacciao che nell’epoca delle glaciazioni ha modellato l’intera vallata.

Questo trekking alle Torri del Vajolet e lago di Antermoia unisce in un’unica giornata la visita a queste destinazioni. Ecco tutti i dettagli sui sentieri da percorrere.

Dove si trovano le Torri del Vajolet e lago di Antermoia ^

Le torri del Vajolet sono una celebre meta della Val di Fassa, in Trentino Alto Adige e più precisamente sono comprese nel comune di Tires, in provincia di Bolzano, anche se molti dei trekking che vi ci conducono partono dai paesini della provincia di Trento.

Il vicino lago di Antermoia è invece all’interno del comune di Mazzin, compreso nella provincia di Trento.

Trekking Torri del Vajolet e lago di Antermoia – Dettagli del percorso ^

Il trekking delle Torri del Vajolet e lago di Antermoia è un bellissimo giro che puoi fare in un’unica giornata se sei allenato. Spesso e volentieri questo trekking viene diviso in due e fatto su giorni differenti. Nel mio caso, a causa di previsioni meteo non troppo favorevoli per gli altri in cui avrei soggiornato in Val di Fassa, ho deciso di unirlo in un unico percorso.

Il risultato è stato un trekking lungo e con una buona escursione in termini di altitudine, ma che ha regalato panorami e scorci stupendi.

Puoi fare questo trekking indipendentemente da dove hai l’albergo. È infatti molto facile raggiungere il punto di partenza a Pera di Fassa con gli autobus di linea e altrettanto facile rientrare in autobus all’hotel da Campitello di Fassa, dove il giro a piedi che ti propongo termina.

Sentieri da seguire per il trekking per le Torri del Vajolet e lago di Antermoia ^

Questo trekking unisce diversi sentieri CAI durante tutto il tragitto. Quelli che dovrai seguire sono i seguenti:

  • 546 dal rifugio Gardeccia al rifugio Vajolet;
  • 542 dal rifugio Vajolet al passo Santner. Questo tratto è per escursionisti esperti e se non te la senti puoi evitare questa deviazione risparmiando circa un paio d’ore di percorrenza;
  • 584 dal rifugio Vajolet al lago di Antermoia passando per il Passo Principe;
  • 580 dal lago di Antermoia alla Val Duron;
  • 578 e 532 dalla Val Duron al rifugio Micheluzzi.

Ecco qualche informazione in più sulle singole tratte.

Da Pera di Fassa al rifugio Vajolet ^

Il consiglio per affrontare questo lungo trekking è quello di saltare la prima salita che da Pera di Fassa conduce fino in quota, ma prendere la seggiovia da Pera di Fassa che con i due tronconi Vajolet 1 e Vajolet 2 ti porta all’inizio del sentiero 546 che, immerso tra splendidi boschi e prati verdi, conduce in pochi minuti fino al rifugio Gardeccia, a 1949 metri di altitudine.

Il percorso è in costante salita, inizialmente abbastanza dolce, ma nel tratto conclusivo che dal rifugio Gardeccia conduce al rifugio Vajolet si fa via via più marcata. Quando vedrai il rifugio Vajolet davanti a te, costruito su di uno sperone di roccia, ti sembrerà altissimo e irraggiungibile, ma un passo via l’altro conquisterai la meta da cui potrai godere del panorama su tutta la vallata da 2243 metri di altitudine.

Dal rifugio Vajolet alle torri del Vajolet e rifugio re Alberto I ^

Dopo esserti ripreso dall’ultimo tratto in salita, potrai scegliere se continuare verso il rifugio re Alberto I, salendo di fatto fin sotto le torri del Vajolet con il sentiero 542, oppure continuare direttamente verso il passo Principe.

Se sei allenato e hai tempo a disposizione, ti consiglio di salire in direzione del passo Santner e quindi del rifugio re Alberto I. Questo è uno dei tratti più difficoltosi, soprattutto se soffri di vertigini. Il sentiero battuto lascia spazio ad alcuni tratti un po’ più esposti in cui dovrai arrampicarti sulla roccia, aiutandoti con il cordino presente in alcuni passaggi.

La segnaletica indica per questa deviazione circa un’ora a salire e 40 minuti a scendere, anche se personalmente la discesa mi ha causato più difficoltà della salita. Arrivati in cima però sarai degnamente ricompensato con un panorama estremamente suggestivo su di un piccolo laghetto ma, soprattutto, sulle celebri Torri del Vajolet. Potrai anche vedere qualcuno fare arrampicata e raggiungere la sommità delle Torri.

Qui trovi il rifugio re Alberto I a 2621 metri di altitudine. Già che sei qui, però, ti consiglio di salire ancora un po’ fino al passo Santner, dove trovi l’omonimo rifugio e da dove puoi godere di una vista ancora più belle sulle Torri del Vajolet e sulle vallate circostanti. Avrai così raggiunto i 2743 metri di altitudine.

Scendi ora di nuovo verso il rifugio Vajolet. In totale questa deviazione avrà richiesto tra le due ore e le due ore e mezza, che potrai sottrarre al tempo e ai chilometri che ti indico sotto se deciderai di non percorrerla.

Dalle torri del Vajolet al passo Principe ^

Tornato al rifugio Vajolet potrai prendere il sentiero 584 che ti condurrà fino al lago di Antermoia. La prima sosta è però al passo Principe a 2601 metri di altitudine. Il sentiero è inizialmente abbastanza facile e con una pendenza limitata, ma presto riprende a salire, con la parte finale molto ripida.

Io mi sono fermato a pranzo proprio al rifugio per spezzare la fatica e rinfrescarmi con una birra fresca. Al di fuori del rifugio c’è una bella terrazza con un panorama suggestivo sul percorso fatto fin qui.

Dal passo Principe al lago di Antermoia ^

Terminato il pranzo si riprende il trekking in direzione del lago di Antermoia. Se la salita è sembrata faticosa fin qui, sappi che non è ancora finita! Devi infatti raggiungere il passo Antermoia a 2768 metri di altitudine.

E questo è l’altro tratto difficoltoso: qui troverai facilmente alcuni residui nevosi e pochi appigli da poter afferrare. È quindi imprescindibile avere scarpe adatte e un passo abbastanza sicuro per scavallare questo pezzo un po’ esposto. Terminata la neve sarai a cavallo tra tre valli e vedrai un paesaggio stupendo ai tuoi piedi.

Un’ulteriore piccola salita, questa volta sulla roccia, ti permetterà di scavallare e giungere nella vallata successiva dove, finalmente, inizia la discesa che velocemente (e passando su alcuni tratti innevati) ti condurrà fino a fondo valle. Attenzione a non perdere l’equilibrio a causa della neva e della discesa, anche se si tratta di passaggi non troppo pericolosi.

Terminata l’area con depositi nevosi procederai a fondo valle su di un sentiero abbastanza semplice. Improvvisamente vedrai davanti a te lo specchio d’acqua del lago di Antermoia che ti accoglierà in tutta la sua bellezza e con le montagne che si riflettono nel lago. Sarai circa a 2500 metri di altitudine e al fianco del lago troverai l’omonimo rifugio.

Dal lago di Antermoia alla Val Duron ^

Imboccando il sentiero 580 ti muoverai verso la Val Duron, oltrepassando la Val di Dona. Qui la roccia lascia progressivamente il passo a manti erbosi e alla bassa vegetazione, colorando nuovamente di verde il panorama che si apre progressivamente su vallate più ampie.

Se vuoi tagliare il tragitto puoi scegliere di rientrare dalla Val di Dona raggiungendo il paese di Mazzin, ma se hai ancora energia ti consiglio di procedere lungo la Val di Dona, dove percorrendo i sentieri 578 e 532 ti troverai immerso tra i paesaggi suggestivi e fioriti della Val Duron.

La discesa continua in maniera costante e, a tratti, fiancheggia alcuni torrenti. Quando il sentiero immerso nelle montagne lascia spazio a una strada sterrata che si snoda tra baite e malghe significa che sarai ormai nei pressi del rifugio Micheluzzi, a 1860 metri di altitudine.

Dal rifugio Micheluzzi a Campitello di Fassa ^

Arrivati al rifugio Micheluzzi puoi decidere di rientrare a Campitello di Fassa con la navetta oppure continuare a piedi per un’altra ora abbondante. Il sentiero passa all’interno del bosco ed ha diversi tratti in ripida discesa.

Nonostante il contesto naturale, se devo essere sincero questo non è il tratto più bello, anche a causa dei numerosi alberi che sono stati tagliati. Se inizi ad accusare la stanchezza, quindi, una buona opzione può essere quella di rientare in navetta.

Giunto a Campitello di Fassa, a seconda di dove soggiorni, puoi prendere l’autobus di linea che ti riporterà in albergo.

Lunghezza e difficoltà del trekking ^

Il trekking che da Pera di Fassa conduce fino alle torri del Vajolet e passando per il lago di Antermoia e la Val Duron rientra a Campitello di Fassa ha una lunghezza di 21,9 chilometri.

Si tratta di un percorso per persone allenate e abituate a camminare in montagna. Nonostante non siano quasi mai presenti passaggi esposti, ci sono alcuni passaggi più difficoltosi, come la salita al rifugio re Alberto I sulla roccia nuda o il passaggio tra tratti innevati verso il passo Principe.

Anche il dislivello è importante, si tratta infatti di circa 1482 metri di dislivello in salita e 1873 metri di dislivello in discesa.

Se non si è particolarmente allenati consiglio di spezzare il giro in due trekking: uno fino alle Torri del Vajolet e uno con arrivo al lago di Antermoia.

Durata del giro delle Torri del Vajolet e lago di Antermoia ^

La durata di questo trekking dipende dal passo di ognuno. In generale si possono prevedere circa 10 ore, comprensive di qualche sosta e pranzo in rifugio. Senza alcuna pausa il tempo di percorrenza varia tra le 8 ore abbondanti e le 9 ore.

Mappa del trekking delle Torri del Vajolet e lago di Antermoia ^

A questo link trovi la mappa con il trekking e l’itinerario che puoi seguire.

Dove dormire per il giro delle Torri del Vajolet e Lago di Antermoia ^

Puoi percorrere il trekking alle Torri del Vajolet e Lago di Antermoia partendo da diversi punti della Val di Fassa. Il mio consiglio è di partire da Pera di Fassa, che potrai comodamente raggiungere in autobus da ogni parte della Val di Fassa. Ovviamente, quindi, uno dei punti migliori in cui soggiornare per partire di prima mattina è proprio Pera di Fassa.

Questo hotel è molto comodo per raggiungere gli impianti di risalita, mentre qui puoi vedere altre sistemazioni disponibili a Pera di Fassa.

Un’altra buona opzione è quella di scegliere Campitello di Fassa come luogo in cui soggiornare. Il trekking termina infatti in questa città e potrebbe essere comodo avere l’hotel vicino all’arrivo. Inoltre qui sono disponibili molte più strutture rispetto a Pera di Fassa.

Questo hotel è alle porte del centro, così che una volta parcheggiato potrai dimenticarti dell’auto. A questo link trovi invece tante altre strutture disponibili a Campitello di Fassa.

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Lorenzo Taccioli