Dopo aver lasciato Eza e il suo giardino esotico, ci rimettiamo in macchina e dalla Costa Azzurra raggiungeremo la Provenza. Per farlo costeggeremo la gola del Verdon, un incredibile insieme di paesaggi e scorci, prima rocciosi e poi più avvolti nel verde, che scendono a strapiombo sul fiume Verdon.
La Gola del Verdon è la gola più grande e più profonda d’Europa, tanto da essere conosciuta come il Grand Canyon du Verdon (Gorges du Verdon). Lungo il suo percorso il fiume Verdon ha scavato il terreno, fino a creare dei precipizi profondi fino a settecento metri, che attraverso i tantissimi punti panoramici, rendono imperdibile questo spettacolo naturale. In alcuni punti è possibile scendere e raggiungere anche l’acqua del fiume, tanto che lungo il tracciato si trovano diverse possibilità per diversi sport.
Di tanto in tanto ci sono dei piccoli laghetti, intorno ai quali nei mesi estivi i francesi sono soliti passare le giornate rinfrescandosi nella fredda acqua. Il punto finale, andando verso l’entroterra, è il lago di Santa Croce (Lac de Sainte-Croix).
Le Gole del Verdon si trovano nel sud est della Francia e compongono un tragitto di circa ventuno chilometri che da est prosegue verso ovest attraverso la roccia calcarea delle Prealpi, scavata durante i secoli.
Il fiume Verdon scende dal monte Rougon, dove è presente un piccolo villaggio, e scorre tra gallerie scavate nella roccia, per arrivare fino al Lac de Sainte-Croix, dove sfocia all’altezza del Pont de Galetas.
A seconda del tempo che si ha a disposizione si può decidere di visitare le Gole del Verdon in diversi modi. Il più veloce è sicuramente in automobile, con numerose soste ai punti panoramici e per piccoli trekking. Per i più sportivi si può decidere di prenotare anche un’esperienza, come rafting o passeggiata all’interno del letto del fiume. Sono infatti numerose le associazioni che offrono questo tipo di intrattenimento sulle acque del fiume.
Se si decide di percorrere a piedi le Gole del Verdon è necessario informarsi molto bene sull’itinerario, preferendo prendere uno dei sentieri che parte dal lato nord del fiume. In questo caso bisogna informarsi anche su come ritornare al punto di partenza, se non avete intenzione di fare sia l’andata che il ritorno a piedi. Non sarà facile trovare un servizio pubblico che collega le due estremità della gola, e per percorrere anche il ritorno sarà necessario fermarsi almeno una notte.
Noi optiamo per il percorso in automobile, attraverso la sponda settentrionale che ci permetterà di percorrere anche la Route de Cretes, una splendida strada panoramica, che si distacca dalla via maestra.
Partiti da Eza, per raggiungere la destinazione di Lac de Saint-Croix, imbocchiamo la strada D952, sulla quale si trovano le indicazioni stradali per una svolta a sinistra su di una strada senza uscita che conduce al Point Sublime, in località Rougon.
In realtà al Point Sublime ci si può arrivare molto vicini anche in automobile, ma è bello fare il trekking che dal basso, dall’acqua del fiume Verdon, conduce fino a questo punto panoramico. Per questo motivo consiglio di parcheggiare l’automobile lungo questa strada.
Da qui il panorama è già stupendo, ci troviamo nella gola scavata dal fiume con le alte pareti rocciose ai nostri fianchi. In fondo alla strada (senza uscita) si trovano i cartelli che danno le indicazioni per due percorsi: uno passa all’interno di gallerie scavate nella roccia (Couloir Samson) e porta fino al livello dell’acqua del fiume, l’altro invece va in direzione del Point Sublime.
Il Point Sublime è raggiungibile attraverso una mezz’oretta o poco più di camminata in mezzo al bosco e alla roccia, si tratta di un percorso relativamente semplice e che non richiede un particolare allenamento. Nella parte finale il sentiero fa una decisa impennata in salita ed è necessario prestare attenzione ai cartelli che non sono disposti benissimo. Dall’alto il panorama è impagabile, ma è necessario fare attenzione alla roccia liscia che rende il suolo abbastanza scivoloso.
Ci sono diversi sentieri, anche più lunghi, che conducono fino a qui, come ad esempio quello che inizia in località La Maline e si congiunge al sentiero “Sentier Martel” e dura circa sette ore totali.
Un altro suggestivo sentiero da percorrere è il Couloir Samson, che parte dallo stesso punto in cui si prende quello per il Point Sublime e, in un percorso ad anello scende fino a toccare l’acqua del Verdon. La particolarità di questo sentiero è che passa all’interno della roccia delle montagne. Qui è infatti stata scavata una galleria di circa 670 metri che di tanto in tanto ha una finestra che si affaccia sulle gole del Verdon. L’ambiente è piuttosto fresco anche d’estate, perciò è consigliabile avere una maglia pesante con se. Inoltre l’umidità va a creare alcune pozzanghere lungo il percorso quindi sono consigliate le scarpe da trekking.
Da non dimenticare anche una piccola torcia (o un telefono cellulare bello carico per utilizzare il suo flash), perché all’interno delle grotte non è presente illuminazione artificiale e le sporadiche finestre non illuminano sufficientemente l’intero percorso.
Il trekking del Couloir Samson è ad anello e la fine (o l’inizio, a seconda della direzione in cui lo prendete) è ricompensata con una scala che scende fino alle rocce nelle quali scorre l’acqua del fiume Verdon che, nei secoli, le ha modellate. Per ritornare al punto di partenza si prenderà anche un piccolo ponticello che sormonta parte del letto del fiume.
Proseguendo sulla strada D952, in direzione del lago di Santa Croce, continua il nostro percorso panoramico sulle gole del Verdon. Se si vuole procedere spediti si può proseguire seguendo le indicazioni del navigatore satellitare.
Se invece si ha un po’ di tempo a disposizione, circa un’ora, il mio consiglio è quello di prendere la Route de Crêtes. La Route de Crêtes è una strada panoramica ad anello che si può prendere dal centro della frazione di La Palud e che si sviluppa su di una lunghezza di circa 23 km.
La strada è cosparsa di punti panoramici, nei quali è praticamente impossibile non fermarsi per dare un’occhiata al di sotto degli anche ottocento metri di dislivello. In alcuni punti la strada non è dotata di barriere di protezione, perciò chi teme l’altitudine potrebbe avere qualche problema di vertigine.
In compenso, circa metà del tragitto è percorribile in una sola direzione, rendendo più sicuro il traffico che durante il mese di agosto può diventare più sostenuto. Per questo motivo il consiglio è di prenderla partendo dal lato est, ovvero imboccando il sentiero non appena ci si presenta.
Importante è sapere che la Route de Crêtes è chiusa nel periodo invernale e più precisamente dal 15 novembre al 15 marzo.
I punti panoramici lungo la Route de Crêtes sono davvero numerosi e tutti ben segnalati dai cartelli stradali. Per la quasi totalità è presente anche una piccola area di sosta nella quale poter lasciare le automobili per poter affacciarsi sulle splendide gole del Verdon:
Oltre a questi, lungo la Route de Crêtes, sono segnalati numerosi altri punti panoramici in cui vale la pensa fermarsi.
La Corniche Sublime è invece la sponda meridionale delle Gole del Verdon ed è altrettanto bella di quella settentrionale. La strada D71, che compone questo tratto, è molto tortuosa e un po’ malmessa e, collegandosi alla D955 mette in comunicazione le città di Comps-sur-Artuby a Aiguines.
Anche questa via è ricca di punti panoramici, ma per chi soffre di vertigini è una strada ancora più da brividi rispetto alla Route de Crêtes. Tra i punti panoramici da non perdere:
Se avete poco tempo a disposizione e non avete intenzione di fare il percorso ad anello, passando sia il lato settentrionale che quello meridionale del fiume, è preferibile seguire la sponda nord (più suggestiva) con tanto di Route de Crêtes.
La nostra giornata a cavallo delle Gole del Verdon si conclude al Lac de Sainte-Croix, un grande specchio d’acqua utilizzato dai francesi per trovare sollievo dai giorni più caldi. Il Pont de Galetas divide il bacino dall’imbocco del canyon più profondo d’Europa, il canyon del Verdon appunto.
Da questo ponte il panorama è suggestivo sia verso il lago, sia verso il canyon, dove alcune canoe e pedalò si avventurano alla scoperta di questi panorami. Sulle spiagge del Lac de Sainte-Croix è infatti possibile noleggiare barche a remi, pedalò e canoe a prezzi un po’ elevati, ma che vale la pena spendere.
I noleggi sono aperti fino al pomeriggio inoltrato.
Intorno al Lac de Sainte-Croix si trovano pochi bar e aree ristoro. Per mangiare qualcosa con calma è necessario raggiungere le due cittadine che si trovano poco distanti: Moustiers-Sainte-Marie (la città arrampicata sulla roccia) o Aiguines dove inizia la strada della Corniche Sublime.
Le gole del Verdon sono parecchio apprezzate anche dai francesi, oltre che per i loro paesaggi suggestivi e unici all’interno della Francia, anche per la possibilità e la varietà di sport che si possono praticare in questo territorio.
Oltre il trekking, con passeggiate davvero spettacolari e di diverse lunghezze a seconda del proprio allenamento, si può scegliere di praticare anche arrampicate, escursioni in canoa o rafting, bungee jumping e ciclismo.
Su tutta la lunghezza del fiume si trovano diverse aziende che noleggiano il materiale o che mettono a disposizione delle guide per accompagnare i turisti in questi sport.
Alcune di queste sono:
Le gole del Verdon sono un lungo canyon che per si snoda per chilometri in mezzo alla natura selvaggia. Per questo motivo sarà complesso trovare hotel lungo il suo tragitto. Io ti consiglio di arrivare fino al Lac de Sainte-Croix, dove nei dintorni si sviluppa qualche paesino e cercare qui una sistemazione. Questa zona è inoltre ben organizzata anche per gli sport e troverai diversi punti di noleggio per l’attrezzatura che ti permetterà di addentrarti dentro alle gole.
Io ho scelto questo bell’hotel immerso nella natura e dallo stile provenzale. Volendo puoi guardare altre sistemazioni in questa cittadina, che ha più scelta rispetto ai luoghi nei dintorni.
Le gole del Verdon sono solo una tappa iniziale del viaggio di sette giorni in Provenza e Camargue.