Graz – Cosa Vedere nella Capitale della Stiria

Hauptplatz - Piazza Principale di Graz con Edifici Storici e Colorati

Dopo aver visitato Klagenfurt, la capitale della Carinzia, ci spostiamo verso est nella vicina regione della Stiria. In circa un’ora e mezza in automobile raggiungiamo Graz, la capitale della Stiria, dove pernotteremo.

Il centro cittadino di Graz è sensibilmente più grande, infatti si tratta della seconda città austriaca più abitata, dopo la capitale Vienna. Il centro storico di questa città è ricco di storia, ma anche moderno e inoltre è ottimamente conservato e curato. L’ottimo stato di conservazione è valso a Graz l’inserimento del suo centro nei Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 1999.

Graz è una delle città che più ho apprezzato di tutto il tour dell’Austria, le sue dimensioni raccolte ma non troppo, l’alta vivibilità delle sue vie e il verde presente anche all’interno della parte più centrale della città sono tutti elementi che la rendono bellissima e piacevole da visitare. Anche le persone a zonzo per il centro cittadino sono nel giusto numero che ti fa sentire all’interno di una comunità viva, ma allo stesso tempo ti permette di passeggiare tranquillamente.

Dove si trova Graz ^

Schlossberg Platz e salita alla torre dell'orologio di notte - Graz

Siamo ancora nella parte meridionale dello stato austriaco, più spostati verso l’est del paese, dove ai confini si trovano la Slovenia e l’Ungheria. Graz dista circa due ore da Vienna ed è la capitale della regione della Stiria, caratterizzata da molto verde e numerose foreste.

Il centro cittadino è attraversato dall’impetuoso fiume Mur, sul quale è stata costruita una piccola isola che funge anche da attraversamento pedonale tra le due sponde. Intorno a Graz si trovano basse colline che la proteggono dai fenomeni atmosferici più intensi.

Cosa Vedere a Graz in un Giorno ^

Il centro storico di Graz può sembrare a una prima occhiata più raccolto di quanto in realtà non sia. Come a Klagenfurt è possibile visitare la maggior parte delle sue attrazioni muovendosi a piedi, è però necessario avere un passo allenato e molta curiosità da soddisfare per muoversi velocemente su e giù per le sue vie, anche quelle che conducono alla grande torre dell’orologio, simbolo cittadino, che domina la città.

Noi giungiamo in città in automobile e appena arrivati in hotel ci accorgiamo che non risulta la nostra prenotazione. Dopo qualche minuto passato a risolvere l’inconveniente, capiamo di essere nell’hotel sbagliato della stessa catena prenotata. Raggiungiamo il secondo hotel, più centrale rispetto a quello in cui ci trovavamo e aiutati dalla giornata festiva (domenica) riusciamo a trovare parcheggio. Credo che parcheggiare in centro nei giorni feriali sia abbastanza complicato. Bisogna fare attenzione a dove si lascia l’auto, perché la cartellonistica stradale è differente rispetto a quella italiana.

Arrivati in hotel veniamo accolti in maniera un po’ fredda dalla ragazza alla reception e subito si presenta un secondo problema: la prenotazione risulta essere stata fatta per una sola persona. Riusciamo a risolvere velocemente saldando la differenza e siamo pronti per scoprire cosa vedere a Graz.

Mariahilfer Kirche – Chiesa di Nostra Signora del Soccorso ^

Buona parte del centro storico di Graz si trova sulla sponda orientale del fiume Mur, dove abbiamo l’hotel. Per raggiungere la piazza centrale decidiamo però di fare un giro leggermente più ampio e passare sulla sponda ovest. Qui, in una piccola piazza decorata da un’aiuola con al centro un albero che ombreggia alcune panchine, si trova la facciata della chiesa di Nostra Signora del Soccorso, la Mariahilfer Kirche.

La Mariahilfer Kirche venne costruita come sede per i monaci dell’ordine dei minoriti a partire dal 1607. La sua edificazione in stile barocco durò solamente 4 anni e fu inizialmente progettata senza le due torri che completano la facciata, dandole un aspetto imponente. Queste torri vennero aggiunte pochi anni dopo, infatti la loro costruzione cominciò nel 1742 e fu terminata in due anni.
Sul timpano della facciata è presente una statua, in stile barocco, dell’arcangelo Gabriele impegnato a spingere all’interno della chiesa la rappresentazione di lucifero.

Mariahilfer kirche - Chiesa di Nostra Signora del Soccorso - Graz

Gli interni della chiesa di nostra Signora del soccorso sono lineari e semplici, resi ancora più semplici dalla rimozione della cupola sul presbiterio e delle decorazioni in stucco avvenuta nel 1769.

Kunsthaus – Il Sommergibile Sede del Museo di Arte Contemporanea ^

Spostandoci di qualche passo in direzione del ponte Erzherzog Johann Brucke non si possiamo non notare il grande edificio che ospita il museo di arte contemporanea: il Kunsthaus. Ci interroghiamo, senza riuscire a darci una risposta, su quale forma rappresenti la struttura del palazzo. Io ci vedo un grande sommergibile.

Questo edificio venne realizzato nel 2003, in occasione dell’elezione di Graz come capitale europea della cultura. Le sue forme lo fanno rientrare all’interno dell’architettura blob, una corrente di cui non avevo mai sentito parlare, ma che ho scoperto rifarsi a forme amebiforme, organiche.

La superficie della Kunsthaus è ricoperta da oltre mille elementi di plexiglas che durante la notte emettono segnali luminosi, rendendo ancora più particolare quest’edificio.

Kunsthaus - Museo Arte Moderna di Graz - Edificio Sottomarino in Ghisa e Vetro

Franziskanerkloster ^

Già dalla sponda occidentale del fiume Mur è inevitabile notare l’alto campanile della Franziskanerkirche, che sorge adiacente al Franziskanerkloster, il chiostro di San Francesco. Come suggerisce il nome, questo monastero maschile, venne fondato dai frati francescani durante il XIII secolo.

Sia la chiesa che il chiostro componevano, insieme agli altri edifici adiacenti, una parte delle mura cittadine che servivano a difendere il centro storico di Graz. La torre in particolare, costruita tra il 1636 e il 1643, fu eretta come torre difensiva.

Hauptplatz – La Piazza Principale ^

Hauptplatz di Graz - Piazza Centrale con Biblioteca itinerante - Cosa Vedere a Graz

Procediamo dritti per pochi metri e ci troviamo in Hauptplatz, la piazza principale di tutta la città di Graz. Su questa piazza, a base triangolare, non si contano gli edifici storici che si affacciano, ognuno con la facciata di un colore differente. Al nostro arrivo la piazza è ulteriormente colorata da grandi cuscini e amache presenti per promuovere la lettura. Agli angoli della piazza si trovano delle piccole biblioteche portatili dove è possibile prendere qualche libro e leggerlo comodamente stesi.

Il tempo non è dei migliori e i cuscini sono purtroppo bagnati, quindi vi ci si trova seduto solo qualche impavido austriaco.

Essendo Hauptplatz la piazza principale di Graz, si affacciano su questo spazio diversi punti di interesse. L’Hauptplaz è qui presente a partire dal XII secolo e oggi come allora viene impiegata anche per svolgervi il mercato cittadino. Alcuni chioschetti, ospitati in piccoli container, si trovano qui in maniera fissa e vendono prevalentemente cibo.

A proposito di cibo cominciamo ad avvertire la fame, ormai l’ora del pranzo è quasi passata e noi non abbiamo messo ancora nulla sotto i denti. Non ci affidiamo a uno di questi container, ma scegliamo un piccolo locale che espone i tavolini proprio sulla piazza.

Riprendiamo poi la nostra visita alla scoperta di quanto Graz ha da offrire.

Fontana dell’Arciduca Giovanni ^

Al centro di Hauptplatz si trova la fontana dell’arciduca Giovanni. Le statue poste sulla fontana sono diventate verdi ossidandosi con l’umidità e la pioggia. Questa è una fontana abbastanza grande, dove su ognuno dei quattro angoli si trova una statua e al centro, sopra un alto piedistallo si trova la statua principale che raffigura l’arciduca Giovanni. Per raggiungere la fontana, protetta da una nera cancellata in ferro, è necessario salire le scale che vengono spesso utilizzate come comodo appoggio mentre si mangia qualche cibo di strada proveniente dai vicini chioschetti della piazza.

L’arciduca Giovanni, abbreviativo di Giovanni Battista Giuseppe Fabiano Sebastiano d’Asburgo-Lorena fu un arciduca austriaco, nato a Firenze e morto a Graz, vivendo a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo. Fu un importante esponente della famiglia degli Asburgo e ricoprì diversi incarichi all’interno dell’impero austriaco, dal feldmaresciallo al reggente imperiale. Fu anche un grande promotore dello sviluppo della Stiria, per la quale ottenne anche la creazione del Giovanneo (una prima università tecnica).

Fontana dell'Arciduca Giovanni - Hauptplatz

L’arciduca Giovanni fu fondamentale per lo sviluppo e lo splendore della città di Graz. Proprio a lui si deve il merito della creazione della ferrovia Vienna-Trieste che passa per Graz e che continua attraverso la prima galleria ferroviaria europea che si trova nei pressi del passo di Semmering.

Rathaus – Municipio di Graz ^

La grande fontana copre parzialmente la vista sulla Rathaus, ovvero il palazzo del municipio, che occupa un intero lato della piazza. La storia del municipio riflette bene quella della città di Graz. Infatti quando l’amministrazione comunale scelse la Hauptplatz come sede dei propri uffici, si insediò in un piccolo edificio rinascimentale che ospitava al suo interno anche le prigioni. Siamo agli inizi del ‘500 e la città ancora non è sbocciata.

Pian piano Graz comincia ad assumere importanza nel panorama austriaco e le sue dimensioni cominciano a crescere. Così agli inizi del XIX secolo l’amministrazione comunale si trasferisce in un palazzo in stile classicista notevolmente più grande e sempre su questa piazza, fino a quando alla fine del XIX secolo non terminò il progetto di costruzione dell’attuale Rathaus. Il problema fu però la mancanza dello spazio per edificare un edificio di queste dimensioni, che si dovette far largo tra i palazzi qui già presenti. I proprietari delle case già esistenti si rifiutarono di venderle (la testardaggine è una caratteristica nota degli stiriani), così il palazzo dovette in parte adattarsi. Un segno di questa problematica lo si può vedere su uno dei fianchi dell’edificio, sull’Herrengasse, dove si trovano tre abitazioni strette nell’imponente edificio.

Nel secolo successivo alla sua costruzione, quello scorso, la facciata della Rathaus venne sensibilmente alleggerita e privata di diverse statue che la decoravano, anche se poi vennero in parte ripristinate sopra l’ingresso del palazzo. Si tratta di statue allegoriche, che rappresentano artigianato, arte, scienza e commercio.

La particolarità di questo palazzo, dove vengono celebrati anche matrimoni, è che la sala dedicata agli sposalizi è dotata di web cam ed è quindi possibile seguire le cerimonie anche da remoto.

Haus der Luegg ^

Al civico 11 e 12 della piazza Hauptplatz  si trova un edificio riccamente decorato con affreschi rinascimentali e stucchi del primo periodo barocco. Queste decorazioni risalgono al 1690 circa, mentre il palazzo, mantenuto in ottime condizioni, risale addirittura al XIII secolo. Al piano terra, come gli altri palazzi della piazza, ospita alcuni negozi, il più grande dei quali è quello di Swarovski.

Haus del Luegg si affaccia sull’angolo della piazza che si congiunge con la via Sporgasse.

Haus der Luegg - Residenza con Decorazioni Rinascimentali e Barocche - Graz

Murinsel – Isola sul Fiume Mur ^

Da qui torniamo sui nostri passi e ci dirigiamo in direzione del fiume Mur. Questo fiume è attraversato da numerosi ponti, pedonali e non, ma ce n’è uno decisamente particolare che al suo centro ha una piccola piattaforma e che è noto con il nome di Murinsel, è l'”isola sul fiume Mur”. Si tratta di una struttura moderna in acciaio, che ricorda vagamente le forme di una nuvola.

Al centro dell’isola si trova un piccolo bar da cui è possibile vedere gli edifici del centro storico che si affacciano sulla riva, tra cui il grande Kunsthaus che ne condivide l’origine: anche questa moderna struttura venne costruita nel 2003 in occasione dell’anno in cui Graz fu capitale della cultura.

Una volta terminato l’anno della cultura questa struttura a forma di conchiglia lunga 50 metri e larga 20, sarebbe dovuta essere smontata e ricreata su di un altro fiume europeo, ma i cittadini di Graz non acconsentirono e vollero tenerla definitivamente con loro.

Dreifaltigkeitkirche – Chiesa della Trinità ^

Lasciata anche l’isola galleggiante, cominciamo a dirigersi verso la torre dell’orologio. Per farlo passiamo davanti alla grande facciata della chiesa della trinità, la Dreifaltigkeitkirche. Non è particolarmente accattivante, ma quello che più colpisce di questa chiesa, attaccata in un lato ad un palazzo, è la forma strana della sua facciata.

La chiesa originaria qui presente, venne costruita a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo per l’ordine delle sorelle orsoline ed infatti sorse insieme al convento delle suore.  La chiesa della trinità rimase di proprietà di quest’ordine fino al 1900, quando passò alle suore francescane, con le orsoline che si videro assegnate un nuovo convento.

Dreifaltigkeit kirche - Chiesa della Trinità

La sua costruzione richiese l’abbattimento di 5 abitazioni presenti nell’area. Edificata in stile barocco italiano, venne contaminata dallo stile asburgico, dando quindi vita a un esempio di stile barocco asburgico. La facciata è caratterizzata da imponenti colonne monumentali e da un timpano a semicerchio sopra il portone di ingresso.  Le nicchie ricavate al fianco del portale di ingresso ospitano le statue di Giuseppe e Maria. Sopra al timpano si trova invece la rappresentazione della santa trinità, con Dio e Gesù Cristo sormontati da un piccione di stucco che impersonifica lo Spirito Santo.

Schlossberg Platz ^

Per salire alla torre dell’orologio sono possibili due alternative: o prendere l’ascensore che sale velocemente fino al simbolo di Graz, oppure camminare sulla suggestiva scalinata adiacente alla roccia e che si può imboccare da Schlossberg Platz. Siamo giovani e ci piace camminare, quindi la scelta è più che scontata. La piazza in cui ci troviamo ospita una piccola fontana decorata con statue a forma di piccioni.

Intorno a noi qualche bar ha fuori i tavolini, ma non ci facciamo distrarre e andiamo dritti alla meta, attraversando la lunga piazza rettangolare e imboccando la scalinata di 260 scalini che ci porterà su e che durante la notte diventa piuttosto suggestiva grazie all’illuminazione dei suoi lampioni.

Giardini Pensili sul Schlossberg ^

Quasi raggiunta la cima si può fare una piccola deviazione verso i giardini pensili del monte Schlossberg. Il versante meridionale del monte, quello che dà sul centro storico cittadino, una volta era interamente ricoperto di vigne. Tolte la maggior parte delle vigne, è però rimasto il giardino pensile di Graz. Sarebbe meglio parlare di giardini pensili, perché la loro posizione terrazzata ha dato vita a più piani di giardini, anche diversi gli uni dagli altri.

Questi giardini, dotati di alcune panchine per fermarsi ad ammirare il suggestivo panorama, furono aperti ai cittadini nel 1930. Da qui si gode veramente di un ottimo panorama, potendo vedere la quasi totalità delle attrazioni di Graz da un punto di vista rialzato e contemporaneamente si ha una visione su tutti i tetti arancioni e spioventi, tipici dell’Austria.

Torre dell’Orologio – Uhrturm ^

Girando di poco la testa ci accorgiamo di essere praticamente sotto alla torre dell’orologio, l’Uhrturm di Graz. Nonostante già nel XIII secolo qui fosse presente una torre, l’aspetto attuale risale alla metà del XVI secolo.
Osservando attentamente l’orologio della torre si può notare qualcosa di strano, ovvero che la lancetta delle ore è ben più lunga di quella dei minuti. Non si tratta di un errore, ma la sua causa va ricercata nella storia degli orologi: anticamente erano infatti dotati di una sola lancetta, quella delle ore, mentre quella dei minuti venne aggiunta successivamente. Per questo motivo, quando si aggiunse anche la lancetta dei minuti, questa fu inserita di una lunghezza più corta per differenziarla da quella delle ore.

Nonostante sia stato reso elettrico alla metà del secolo scorso, il meccanismo che fa funzionare le lancette della torre dell’orologio è ancora quello del 1712. Nella torre sono presenti inoltre tre campane, risalenti a diverse epoche, ognuna con una funzione:

  • quella del 1645 veniva utilizzata per avvertire la popolazione in caso di incendi;
  • quella del 1450 è conosciuta come “campana dei vagabondi”, perché veniva utilizzata per indicare ai nottambuli l’orario giusto per rincasare. Originariamente suonava durante le esecuzioni capitati;
  • la campana più antica di Graz, quella del 1312 scandisce ancora oggi lo scorrere delle ore.

Negli angoli della torre alta 28 metri si trovano tre simboli araldici, mentre sotto c’è il Bürgerbastei, ovvero il bastione che sarebbe servito come protezione alla popolazione. Attualmente è contornato da fiori e vegetazione, come un prolungamento dei vicini giardini pensili. Anche qui sono presenti le panchine dalle quali si può godere di un ottimo panorama su tutta la città.

Attualmente la torre dell’orologio è in ristrutturazione, ma si può comunque ammirare buona parte della struttura.

Monte Schlossberg ^

Alle spalle della torre dell’orologio, si trova invece il Grazer Schloßberg, ovvero il castello di Graz, che sorge proprio sulla collina più alta della città, il Monte Schlossberg che raggiunge un’altitudine di 473 metri. Il nome della città capoluogo della Stiria è indissolubilmente legato a questo monte. Proprio qui infatti, più di mille anni fa, era stata costruita una fortezza che veniva chiamata, secondo la lingua slava, Gradec.

Questo monte è complementare alla bellezza del centro storico, infatti è insolito avere così tanto verde in una città di origine medievale. Oltre al fiume, il monte Schlossberg è il polmone verde della città ed è piacevole camminare nei sentieri immersi nella natura, ottimamente custodita.

La genesi di questo monte è legata ad una leggenda secondo la quale il diavolo promise ai grazesi di rendere ancora più alto il monte Schöckl, situato alle porte della città, in cambio dell’anima dei primo scalatore che lo avrebbe percorso. Quando poi il diavolo si trovò a sorvolare la città con un grosso masso tra le mani, vide una colonna di persone che in processione stava salendo il monte. Si trattava della processione del giorno di Pasqua e, in questo giorno sacro, il diavolo non avrebbe potuto conquistare nessuna anima. Questo lo mandò in escandescenza e tirò violentemente il sasso che portava con se sulla città. Questo sasso si ruppe e diede vita a due alture, il monte Austein, sul quale si svolge la via crucis, e il monte Schlossberg.

Castello di Graz ^

Quello che resto del castello di Graz (Grazer Schloßberg) è un insieme di edifici messi insieme e sopra ad un pozzo profondo 98 metri e noto come Türkenbrunnen. Originariamente il castello, di origine romanica, venne costruito sulla pietra nuda per essere poi ampliato seguendo lo stile gotico e infine, nel 1544, cambiato nuovamente trasformandolo in una fortezza rinascimentale.

La particolarità di questa fortezza, gli è valsa l’entrata nel Guinness dei primati come la fortezza più forte di sempre. Addirittura riuscì a resistere agli attacchi di Napoleone, che per vedere soddisfatto il suo desiderio di distruzione, quando conquistò Vienna ordinò che tutte le fortezze venissero distrutte, pena l’abbattimento della capitale.

I grazesi nel 1809, a malincuore, demolirono la loro fortezza, ma ottenerò di poter mantenere in piedi la torre dell’orologio e il campanile del castello.

Il bastione stabile, ancora oggi visibile, raggiunge i 20 metri di altezza e le sue mura sono profonde fino a 6 metri. Venne costruito a partire dal 1544 e ospitava sopra di se le stalle del castello.

Proseguendo nella passeggiata intorno ai resti del castello si potrà notare un gazebo che ha come panorama la città intera. Il suo nome è padiglione cinese e venne costruito nel 1890 sostituendo un pergolato con viti risalente all’epoca romana.

In uno dei punti più alti del monte Schlossberg, si trova il campanile ottagonale alto circa 34 metri, scampato allo spirito di distruzione di Napoleone. Venne costruito nel 1588 e ospita al suo interno la terza campana più grande di tutta la Stiria. Dal 1921 agli anni novanta, al secondo piano di questo campanile venne aperto un piccolo museo delle dimensioni di una stanza.

Attualmente non è possibile visitarne gli interni.

Tunnel sotterranei ^

Un po’ dentro tutto il monte Schlossberg si trova un fitto reticolo di gallerie, scavate a diversi scopi. Queste vennero create durante la seconda guerra mondiale dai lavoratori forzati. Le dimensioni di questo reticolo sono impressionanti: una lunghezza di circa 6,3 chilometri è percorribile attraverso i 20 ingressi sparsi per la montagna. I cunicoli artificiali si collegano in alcuni punti a delle grotte naturali già presenti.

L’utilizzo di questi scavi fu vario: durante la guerra vennero utilizzati come sede del centro di comando, come riparo per 50.000 persone durante gli attacchi aerei e addirittura vi fu allestito un ospedale durante il bombardamento di Graz.

Attualmente solo una parte è liberamente visitabile. Noi ci imbattiamo in uno degli ingressi quasi per caso mentre raggiungiamo Karmeliterplatz e ci infiliamo dentro. All’interno di queste grotte vengono, saltuariamente, allestite anche delle mostre.

Tunnel sotterranei scavati nella roccia

Karmeliterplatz ^

Scendendo dalla parte opposta rispetto a quella dei gradini che ci hanno portato sul monte cittadino, arriviamo in Karmeliterplatz, una bella e sgombra piazza, che pare essere nascosta ai turisti, nonostante la sua posizione centrale. Questa piazza venne creata nel 1578 come centro d’espansione della città e sulla sua pianta rettangolare si affacciano diversi edifici storici. Il primo del quale nasconde dentro di se l’ingresso alla strada che abbiamo appena percorso, e che conduce fino al castello.

Davanti a questo edificio si trova la colonna della Santa Trinità. La posizione originale di questa colonna era nella piazza principale, ma la sua decadenza e i problemi alla viabilità richiesero un trasferimento su questa piazza. Il pilastro della Trinità venne donato alla città di Graz dall’imperatore Leopoldo I a memoria della fine della peste.

L’edificio colorato, con davanti una doppia fila di alberi, è invece l’ex monastero carmelitiano che diede il nome alla piazza a partire dal 1629, anno della sua fondazione. Alla fine del XVIII secolo il monastero venne profanato e abbandonato e all’interno dell’edificio fu istituito un ospedale. Attualmente ospita invece l’archivio provinciale della Stiria.

Scendendo verso il duomo di Graz, una delle attrazioni più conosciute dell’intera città, passiamo per un’altra piccola piazza, chiamata Freiheitsplatz, il cui terreno non è nemmeno asfaltato. Sembra una piazza sconosciuta e di passaggio, ma guardando bene, nelle panchine sotto gli alberi ai lati della piazza si trovano tante persone ferme a riposare.

Al centro della piazza sorge una grande statua dell’imperatore Francesco I d’Austria, noto anche come Francesco II (imperatore del sacro romano impero). Fu l’ultimo imperatore dei romani e il primo dell’impero austriaco.

Freiheitsplatz

Duomo di Graz – Chiesa di Sant’Egidio ^

Svoltiamo la curva a sinistra dopo la Freiheitsplatz, e ci troviamo il grande duomo di Graz sulla destra, direttamente sulla strada. Il duomo (Dom), dedicato a Sant’Egidio Abate, era stato originariamente costruito come chiesa del castello, tra il 1439 e il 1464 dall’imperatore Federico III. Il portale occidentale d’ingresso al duomo presenta un blasone con sopra il motto dell’imperatore, ovvero AEIOU, le cinque vocali che stavano a significare “Austriae Est Imperare Orbi Universo“, ovvero “il mondo intero è impero dell’Austria”.

Il duomo venne elevato al rango di cattedrale nel 1786 e dichiarato basilica minore nel 1930.

Duomo di Graz - Chiesa di Sant'Egidio
Interni della Chiesa Vescovile - Duomo di Graz

La sua struttura a tre navate è estremamente imponente, soprattutto vista dall’interno, e alzando gli occhi si potranno notare le volte a stella che poggiano sugli alti pilastri.

Lo stile tardo gotico della struttura esterna venne rivisto a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo. Le facciate esterne erano completamente dipinte in maniera estremamente sfarzosa, ma sono state totalmente ricoperte di un colore chiaro, eccezione fatta per un dipinto conosciuto con il nome di “Affresco dei Flagelli di Dio” che racconta quanto successe a Graz nel 1480. In quell’anno infatti la città venne colpita da cavallette africane, peste e guerra interpretate come una punizione divina.

L’attuale facciata sobria, così come l’intera struttura esterna, può portare in inganno: sono gli interni ad essere il vero punto forte del duomo.

Entriamo in chiesa durante la cerimonia, e mi stupisco di quanti ragazzi siano presenti alla messa. Sapevo che l’Austria è un paese molto credente, ma pensavo che i praticanti fossero per lo più persone di una certa età, come in Italia.

Gli interni del duomo di Graz sono molto sfarzosi e qui si trovano ancora elementi originali, proveniente dagli anni della sua costruzione, come gli affreschi gotici che dipingono la vita ai tempi della peste. La maggior parte delle decorazioni è però di epoca barocca.

Dentro al duomo è anche presente un mastodontico organo del 1978 con ben 5374 canne e 73 registri.

Mausoleo dell’Imperatore Ferdinando II ^

Cupole del duomo di Graz

Al fianco del duomo, e con una struttura esterna molto più elaborata e imponente, si trova il mausoleo (Mausoleum). Quest’edificio venne commissionato dall’imperatore Federico II come tomba per se e per tutta la sua famiglia. Federico II fu famoso per la sua spiccata credenza nel cattolicesimo e per la forte volontà di ripristinarla come religione ufficiale del paese attraverso la controriforma.

La sua progettazione fu completamente italiana: gli architetti Pietro de Pomis e Pietro Valnegro si susseguirono nella progettazione e costruzione di quest’ottimo esemplare di manierismo austriaco che combina al suo interno diversi stili e che è fortemente riconoscibile grazie alle tre cupole turchesi, di diverse altezze, che si stagliano al cielo. Queste cupole furono le prime, di questo genere, ad essere eseguite al di fuori del territorio italiano.

Gli stessi architetti si prodigarono anche nella costruzione della chiesa connessa di Santa Caterina.

Il sogno di Federico II, di riposare in questo bellissimo mausoleo, viene però esaudito solo per metà. Infatti, quando  nel 1619 partì per Vienna dopo essere stato nominato imperatore, i lavori al mausoleo si bloccarono. Così, alla sua morte avvenuta nel 1637, l’imperatore si troverà a riposare in un mausoleo non totalmente completo. Solo suo nipote, Leopoldo I, darà il mandato di terminare quest’imponente edificio.

All’interno si trova un sarcofago di marmo rosa che domina l’intera cripta e che accoglie le spoglie della madre di Ferdinando. La posizione del corpo di Ferdinando II, invece, è segnalato solamente da un’iscrizione sui muri.

Burg e la Scala Elicoidale ^

Poco distante dal complesso del duomo e del mausoleo, si trova il Burg che nasconde al suo interno un’inusuale opera architettonica: la scala elicoidale. Non è semplice capire esattamente dove si trovi il Burg, noi ci facciamo aiutare da Google Maps e apriamo bene gli occhi per trovare l’ingresso. Si tratta di un ingresso piuttosto anonimo, che dà su di un piccolo cortile pedonale.

Il Burg è l’edificio che ospita attualmente la sede del Governatore della Stiria ma che venne costruito come residenza degli asburgo. Grazie alle numerose modifiche avvenute lungo i secoli, oggi presenta diversi stili: dal gotico al rinascimentale.

L’edificio venne commissionato da Federico III nel 1438 insieme alla costruzione del duomo, al quale risultava collegato da una via diretta e privata oggi non più esistente. Come tutti gli edifici da lui costruiti o commissionati, anche sul Burg è presente l’acronimo AEIOU.

La costruzione del palazzo venne terminata da Massimiliano I, figlio di Federico III, che fece costruire all’interno della struttura la particolare scala elicoidale. Una volta entrati nel cortile non è difficile arrivare alla scala elicoidale, è sufficiente seguire le poche indicazioni che la indicano all’interno della torretta. Fortunatamente noi troviamo l’ingresso aperto e cominciamo a percorrere la strana scala. Varcata la porta si presenta come due scalinate indipendenti, che al piano superiore si congiungono per poi separarsi a quello sopra e ricongiungersi nuovamente in quello successivo e così via.

Questa scala viene identificata dai grazesi come “scala della riconciliazione“, perché simboleggia un percorso che porta a dividere le persone per poi ritrovarsi.

Il Carillon di Graz in Glockenspielplatz ^

Continuiamo a scendere dal monte Schlossberg per ricongiungerci alla piazza principale, nei pressi della sponda del fiume Mur. Per farlo scopriamo dei piccoli angoli di Graz che continuano a sorprenderci e a rendere sempre più affascinante questa città.

Arriviamo in Glockenspielplatz, una zona della città ricca di bar e pub dove i grazesi amano incontrarsi. La particolarità di questa piazza è rappresentata dal Glockenspiel, ovvero l’edificio dal quale fuori esce un grande carillon. Dobbiamo verificare più volte sulla mappa la posizione del palazzo, perché non essendo il carillon in funzione non capiamo subito di quale edificio si tratti.

Il Glockenspiel si trova proprio sull’edificio che fa angolo con la stretta stradina che ci conduce fino alla piazza, ed è sormontato da una piccola torretta con un terrazzino a 360 gradi.

Se ci si vuole gustare lo spettacolo offerto dal carillon e dalle sue 24 campane che suonano 3 melodie differenti è necessario essere estremamente puntuali: lo spettacolo va in scena solo tre volte al giorno e più precisamente alle 11, alle 15 e alle 18. Certo, se si arriva un po’ prima ci si può accomodare nel ristorantino sotto al palazzo e mangiare qualcosa nell’attesa che si faccia l’orario giusto.

Durante lo spettacolo, dalle due finestre dell’ultimo piano (poste sotto il piccolo orologio), fuoriescono due statuine che ritraggono un ragazzo e una ragazza stiriana che, in abiti tipici, ballano insieme.

Glockenspielplatz - Edificio con il Carillon

La creazione del Glockenspiel è dovuta a Gottfried Maurer, un fabbricante di liquori che, di ritorno da viaggi in Germania e Belgio rimase entusiasta dei carillon che vide. Decise quindi di costruirne uno nella sua casa che suonò per la prima volta la notte del Natale 1905. Il signor Maurer continuò ad abitare questa casa fino al 1929, quando decise di lasciare il carillon alla città di Graz in cambio della promessa che sarebbe stata curata la sua manutenzione.
Le sue volontà furono osservate fino alla seconda guerra mondiale, quando le campane vennero requisite e fuse per scopi bellici. Il carillon rimase muto fino al 1956, quando vennero rimpiazzate e si ricominciò ad udire la sua musica.

Il signor Maurer, in fatto di marketing, la sapeva lunga: era infatti anche il proprietario dell’osteria al piano terra della sua casa e, con il richiamo del carillon, riusciva ad assicurarsi numerosi clienti. Non a caso le due statue brindano mentre ballano. A chiusura dello spettacolo si attiva poi anche il gallo dorato che canta sbattendo le ali.

Le melodie del Glockenspiel vengono cambiate circa 5 volte all’anno, facendole ruotare tra canzoni natalizie e canti tipici jodler o ancora con canzoni di compositori contemporanei.

Opernhaus – Teatro dell’Opera ^

All’improvviso le persone intorno a noi cominciano ad aumentare notevolmente. Inizialmente non capiamo e ci rispondiamo che probabilmente di domenica i grazesi sono abituati a stare all’aria aperta. Poi piano piano cominciamo a vedere tantissime strutture sportive e temporanee che invadono le vie cittadine.

Si tratta di un evento di promozione dell’attività fisica, volta soprattutto ai ragazzi (che ritroveremo anche a Vienna). Numerosi campi sportivi con altrettanti allenatori invitano i più giovani a provare quante più discipline sportive possano.

Dietro a tutto ciò, invaso anche da un piccolo palco, si trova l’Opernhaus, il teatro dell’opera cittadino.

L’edificio, risalente al 1899 nasconde un auditorium di 1400 posti e venne costruito in stile neo-barocco e rococò. L’Opernhaus fu eretto in occasione della ricorrenza dei 50 anni di regno dell’imperatore Francesco Giuseppe I su grande richiesta della cittadinanza. I grazesi infatti erano molto affascinati dall’opera lirica e nonostante i due teatri precedentemente costruiti (il primo risalente al 1736 nelle scuderie di corte della famiglia imperiale, e il secondo risalente al 1864) sentivano l’esigenza di un nuovo palazzo che meglio rispondesse alle specifiche di questa disciplina artistica.

I fondi messi a disposizione erano limitati, e così del progetto iniziale si dovette rinunciare alla sala da concerto adiacente al teatro e a un piccolo teatro popolare sul fiume Mur.

Alla destra della chiara facciata dell’Opernhaus si trova un’area piuttosto moderna, con un alto corridoio in vetro sotto al quale un passaggio pedonale ci riporta verso la piazza centrale.

Noi ci fermiamo qualche minuto a guardare lo spettacolo sul palco davanti al teatro, dove dei giovani ragazzi ballano danze tipiche stiriane. Prendiamo una birra al vicino bar temporaneo e poi ci rimettiamo in moto.

Herrengasse – la via dello shopping ^

Stiamo per tornare al punto di partenza: siamo all’imbocco di Herrengasse, la via dello shopping di Graz. Intorno a noi decine e decine di persone si muovono calme tra i pochi negozi aperti o si godono un po’ di pace nelle panchine intorno alla grande fontana che segna l’inizio della via.

Una grande statua dorata, che rappresenta la Madonna, si trova su di un’alta colonna scura e controlla ciò che avviene sulla piazza Am Eisernen Tor. La colonna, risalente al 1670 celebra la vittoria in una battaglia al tempo delle guerre turche di un secolo prima. La sua posizione è cambiata un paio di volte, fino ad approdare qui nel 1928.

In mezzo alla Herrengasse viaggiano i tram che si muovono nel centro cittadino e ai lati si trovano i bei palazzi storici dalle facciate variopinte. I negozi di marchi nazionali e internazionali fanno a gara per accaparrarsi uno spazio lungo questa via.

Landeszeughaus – Museo dell’Armeria ^

Continuando per Herrengasse in direzione della piazza Hauptplatz ci si troverà sulla sinistra, al civico 16, il portone d’ingresso della Landeszeughaus, ovvero il museo dell’armeria, un vanto per la città di Graz. Si tratta del  più grande in assoluto del suo genere: tutti e 5 i piani del palazzo sono dedicata alla mostra e ospitano qualcosa come 32000 oggetti tra armi storiche, utensili di guerra, scudi e armature. Gli oggetti in mostra sono databili dalla fine del ‘400, fino agli inizi del ‘900.

Ma perché l’armeria più importante del mondo si trova proprio a Graz? La ragione è semplice e va ricercata nella storia di questa regione. Graz è situata ai margini delle Alpi ed era vista come capitale dell’Austria ‘interna’, nonché primo fronte di difesa verso i possibili attacchi che arrivavano dall’est. Verso la fine del XV secolo sono i turchi a preoccupare la regione stiriana, che decide quindi di riorganizzare la difesa contro un possibile attacco. L’obiettivo è quello di ampliare il proprio arsenale di armi e per raggiungere lo scopo vengono chiamati maestri armaioli da Norimberga, Innsbruck e Augusta.

Contestualmente viene eretto un palazzo adiacente alla Landhaus per ospitare tutto l’arsenale. Il palazzo Landeszeughaus è abbastanza stretto, ma alto 5 piani e lungo 50 metri, con una capacità contenitiva non indifferente. Costruito nel 1642 è facilmente distinguibile dagli altri palazzi nei dintorni grazie alle due statue ai lati del portone di accesso: Minerva, dea delle arti e della guerra e Marte, dio della guerra.

All’interno dell’edificio nel quale soffitto, pareti e pavimenti sono ricoperti di legno per assorbire l’umidità, evitando che gli oggetti in ferro arrugginiscano, si trova anche il centro d’informazioni turistiche della città di Graz.

Landeszeughaus di Graz - Museo Armeria

Giusto per citare qualche numero, all’interno dell’armeria si trovano oltre 3000 tra corazze ed elmi, quasi 8000 armi a mano da fuoco, 5400 lance, oltre 2000 pezzi tra sciabole e spade. Insomma un patrimonio storico dal valore inestimabile.

Landhaushof e il suo Bellissimo Cortile con Porticati ^

Landhaushof - Palazzo del consiglio della Stiria

L’ultima tappa della giornata e della nostra visita a Graz è il cortile del Landhaushof, sempre su Herringasse, subito dopo l’ingresso dell’armeria. Il palazzo, riconoscibile dalle bandiere che gli sventolano davanti, era la sede della dieta della città, ovvero dove il popolo era usuale riunirsi soprattutto in occasione dell’elezione dei sovrani. Nei secoli ha mantenuto una funzione pubblica ed ospita attualmente il consiglio regionale della Stiria.

L’edificio, in stile rinascimentale, ha avuto una storia particolare che inizia nel 1494. In quest’anno il palazzo venne acquistato dal Ducato di Stiria (a capo della dieta regionale) che vi inserì una cancelleria e fece costruire una piccola cappella dedicata alla Madonna. A distanza di soli 6 anni ci si accorse però che gli spazi non erano sufficienti, così si passarono i 10 anni successivi a ricostruire il palazzo. Lo spazio continuava a non essere comunque abbastanza, così negli anni 1519 e 1549 il palazzo venne ulteriormente ingrandito fino a occupare un intero blocco sulla principale via di Graz.

Siamo nel 1555 e l’obiettivo è quello di dare uno stile omogeneo all’intera struttura. Ancora una volta viene coinvolto un architetto italiano, Domenico dell’Allio, che aveva già lavorato alla fortezza cittadina. Il suo progetto è quello di ristrutturare tutto il complesso, creando un unico palazzo in stile manierista con contaminazioni barocche. I lavori cominciarono dalla facciata, per poi arrivare al punto forte del Landhaushof: il cortile a tre ordini di portici e logge. Una squadra totalmente italiana continuò a lavorare al progetto anche successivamente alla morte di dell’Allio, con il termine dei lavori dei cortile tra il 1581 e il 1585.

A metà del XVII secolo venne sottratta una parte dell’edificio per fare spazio all’arsenale, dove oggi risiede il museo appena visto e nel 1886 vennero murati alcuni portici in occasione anche del restauro della facciata e della creazione di un nuovo tratto di edificio che ospitasse ulteriori uffici.

Nel 1963, infine, venne fatto un restauro completo dell’edificio che l’ha portato ai giorni nostri in ottima forma.

Essere dentro il grande cortile dell’edificio è qualcosa di spettacolare. Su tre lati si è circondati da porticati a più piani chiari e regolari. Su di un lato del cortile si trova un piccolo pozzo del 1590 con una copertura ad edicola scolpita in bronzo e che rappresenta una delle maggiori opere scultoree dell’arte fusoria del bronzo a nord delle Alpi.
Dietro il pozzo si trova la cappella dell’Assunta, risalente al 1630 e che prese il posto di una torre scalare demolita qualche decennio prima.

Graz è un concentrato di storia, cultura, e verde all’interno di un centro storico a misura d’uomo ed estremamente curato. Ha tutti gli elementi di una città che la rendono la meta ideale per una visita o per fermarsi qualche tempo in mezzo ai suoi vicoli.

Mappa dell’itinerario di Graz ^

Ecco la mappa dell’itinerario a piedi all’interno del centro storico di Graz.

Scopri tutte le tappe per una settimana alla scoperta dell’Austria!

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Graz - Cosa Vedere nella Capitale della StiriaLa visita di Graz e delle sue attrazioni. Ecco l'itinerario di un giorno per non perdersi nulla nella capitale della Stiria. Una passeggiata dal fiume Mur, fino alla torre dell'orologio, passando per l'armeria e le splendide piazze cittadine nella magia dell'Austria patrimonio dell'UNESCO.https://www.lorenzotaccioli.it/graz-cosa-vedere-nella-capitale-della-stiria/
Lorenzo Taccioli