Guida a Mazzorbo – Cosa Vedere

Vigna Murata e Campanile della chiesa di San Michele Arcagelo a Mazzorbo

Tra le isole della laguna veneta sicuramente Mazzorbo non è la più celebre. A dire il vero non è nemmeno la più bella e non motiverebbe una partenza dal centro di Venezia per raggiungerla.

Mazzorbo è però direttamente collegata a una delle più suggestive isole di Venezia, ovvero Burano, che con le sue case colorate incanta ogni giorno decine di turisti. Proprio questa vicinanza e il fatto che da Burano sia raggiungibile a piedi, può far venire voglia di passeggiare per l’isola di Mazzorbo e, già che siamo qui, scoprire un volto più selvaggio della laguna.

Dove si trova Mazzorbo ^

Mazzorbo si trova all’interno della laguna veneta, e più precisamente a nord est di Venezia. Rispetto a Burano, invece è ad ovest, e la si può raggiungere semplicemente percorrendo il ponte pedonale che le congiunge.

A sudest dell’isola di Mazzorbo si trova la palude di Santa Caterina, mentre a ovest la palude del Monte e a nord ovest si trova l’isola di Mazzorbetto, di dimensioni maggiori.

Come arrivare a Mazzorbo ^

Per arrivare all’isola di Mazzorbo da Venezia è sufficiente prendere il vaporetto che va in direzione delle più famose isole della laguna, ovvero Murano, Torcello e Burano. La linea 12, che si può prendere all’imbarcadero Fondamenta Nove nel sestiere Cannaregio conduce fino a qui in poco più di mezzora.

Se invece arrivate da Burano dovete raggiungere l’imbarcadero dell’isola e procedere poi lasciandovelo alle spalle e tenendo il mare alla vostra destra. Vedrete praticamente subito il lungo ponte che collega le due isole e in meno di un paio di minuti sarete arrivati a destinazione.

Cosa vedere a Mazzorbo in poche ore ^

Mazzorbo è un’isola davvero piccola della laguna veneta e serviranno poche decine di minuti per vederla. In realtà l’isola non ha molto da offrire in termini di monumenti, ma al contrario di quelle vicine e più popolate ha grandi spazi verdi che si aprono davanti ai visitatori e che vengono in parte coltivati per produrre i famosi carciofi di Mazzorbo, noti per la loro sapidità, dovuta anche all’aria di mare che sferza continuamente sui campi.

In meno di un’ora si sarà vista tutta l’isola e si potrà poi tornare a Burano per visitarla o per riprendere il vaporetto che conduce verso le altre isole (Torcello o Murano) oppure al centro di Venezia.

Ponte Longo ^

Ponte Longo di Mazzorbo

Se raggiungete Mazzorbo da Burano, la prima cosa che vi troverete davanti sarà il ponte che congiunge le due isole attraversando il canale d’acqua che le divide.

Chiamato dai locali Ponte Longo, per via della sua lunghezza di circa 60 metri che rende necessari diverse palafitte di sostegno, è un ponte costruito in legno, sia nella struttura che nei parapetti laterali. In corrispondenza dei sostegni piantati in acqua si trovano anche i pali che sorreggono le luminarie per la sera.

Ponte Longo, a causa del fatto che i suoi sostegni siano in legno e continuamente sommersi e sottoposti a costanti correnti, richiede una frequente manutenzione per assicurarne la stabilità.

Mura di Mazzorbo – Vigna Murata ^

Appena attraversato il Ponte Longo ci ritroviamo sull’isola di Mazzorbo. Davanti a noi si apre una lunga vigna murata, cinta da alte mura in mattone sulle quali si aprono un paio di ingressi.

Al di là delle mura si nasconde appunto la vigna murata, ovvero la tenuta Venissa, nella quale la famiglia Bisol che la gestisce ha riportato in auge la coltivazione del vitigno Dorona di Venezia. Le mura che circondano l’intero vitigno di circa 2 ettari sono di origine medioevale e vennero riviste nel 1727, come testimoniano anche alcune lapidi in marmo poste ai lati.

Qui si coltiva questa particolare varietà di uva bianca, caratterizzata da una buccia spessa e da una forte resistenza anche alle alluvioni. L’intera isola di Mazzorbo è infatti ad appena un metro sul livello del mare. Con quanto coltivato si riescono a produrre circa 4000 bottiglie di vino l’anno, che solitamente va a ruba tra gli appassionati.

Vigna Murata di Mazzorbo - Mura medioevali

Dentro alla tenuta Venissa si può chiaramente vedere anche l’antico campanile della chiesa di San Michele Arcangelo. La tenuta Venissa è importate però anche perché ospita in una sua piccola parte gli orti per gli anziani dell’isola di Burano. Più in particolare sono nove gli anziani che si prendono cura degli orti, producendo vegetali per le loro famiglie e per il ristorante e l’osteria contemporanea di Venissa. Particolarmente di pregio nelle loro produzioni è il carciofo, prodotto tipico dell’isola, che occupa praticamente metà degli orti.

Chiesa di San Michele Arcangelo ^

Anticamente l’isola di Mazzorbo contava cinque chiese e sei monasteri, su di un territorio dalle dimensioni decisamente raccolte. Nel tempo andarono perdute in buona parte e già nel seicento rimanevano appena due chiese e tre monasteri.

Vigna Murata e Campanile della chiesa di San Michele Arcagelo a Mazzorbo

Di queste chiese, ad oggi, ne rimane solo una, ovvero la chiesa di Santa Caterina, mentre subito all’inizio dell’isola di Mazzorbo si trovano i resti della chiesa di San Michele Arcangelo, dei quali di ben riconoscibile c’è solo il campanile che svetta solitario in mezzo alla vegetazione. Questo campanile è caratterizzato da una pianta quadrata e da una divisione in tre sezioni verticali. La prima è la più alta ed è decorata da tre lesene che si uniscono in piccoli archi e tra cui ai aprono alcune piccole finestrelle. Nella parte superiore invece si trovano quattro copie di monofore che aprono la cella campanaria sormontata a sua volta da una torretta con bifore oggi chiuse per garantire maggiore stabilità alla struttura.

La chiesa di San Michele Arcangelo sorgeva all’interno di quello che allora era un parco pubblico e fu una delle ultime a scomparire, resistette infatti fino all’ottocento, quando fu aperta la chiesa del convento di Santa Caterina, decretando così la fine anche di questa chiesa per i costi non sostenibili da parte dei parrocchiani. 

Chiesa di Santa Caterina ^

L’ultima tappa tra le cose da vedere a Mazzorbo, dopo essersi goduti una piacevole passeggiata tra il suo verde e le sue rive, è la chiesa di Santa Caterina. Si tratta di una vecchia chiesa, costruita nella seconda metà del milleduecento per il monastero di cui faceva parte. Ancora oggi ha un importante primato: ospita infatti al suo interno la campana più antica di tutta la laguna veneta, risalente al 1318.

Il monastero che affianca la chiesa risale all’VIII secolo, ma venne totalmente ricostruito nel XIII secolo. Nonostante l’ordine monastico delle benedettine sia stato soppresso nel 1806 ancora oggi è decisamente ben conservato.

La chiesa di Santa Caterina costruita in mattone a vista, si trova ben integrata all’interno delle poche case di Mazzorbo, tanto che può essere difficile distinguerla, se non fosse per il grande portone sormontato dalla lunetta in marmo che raffigura il matrimonio di Santa Caterina. Un altro aiuto arriva dal campanile del XIV secolo che è ospitato all’interno del cimitero cittadino. Qui dentro si trova la campana del 1318, ed è possibile scorgerla tra le bifore delineate dalla pietra d’Istria, proprio sotto la cupola che termina la costruzione.

Gli spazi interni son organizzati su di un’unica navata, chiusa da un soffitto in legno a carena di nave, in cui si trovava anche lo spazio dal quale le monache assistevano alla messa. Qui si trovano anche alcune antiche opere d’arte, come il rilievo del XIV secolo che raffigura la Vergine con Gesù.

Mappa dell’itinerario di Mazzorbo ^

Ecco l’itinerario delle cose da vedere a Mazzorbo. Vale la pena godersi la passeggiata tra i canali sul mare e le vaste aree verdi, più che giungere sull’isola con l’intento di trovare attrazioni mirabolanti.

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Lorenzo Taccioli