Il castello di Chillon è uno dei più celebri castelli svizzeri, a poca distanza da Ginevra e Losanna. La sua bellezza è legata sia al contesto panoramico in cui sorge, a strapiombo sul lago e con le Alpi come sfondo, ma anche alla struttura che nei secoli ha saputo aggregare numerosi edifici in un unico corpo.
E così ti troverai davanti un ricco insieme di torri e torrette. Ma non solo, il castello di Chillon è celebre anche per essere stato l’ambientazione del celebre poema di Lord Byron Il prigioniero di Chillon.
Ecco tutti i dettagli per organizzare la tua visita.
Dove si trova il castello di Chillon
Come arrivare al castello di Chillon
Breve storia del castello
Visita al castello di Chillon
Ingresso e sotterranei
L’area del castellano
Residenza privata dei Savoia
Le sale pubbliche
Gli spazi per la difesa del castello di Chillon
L’edificio del tesoro e il mastio
Quanto dura la visita
Leggenda del castello di Chillon
Orari e prezzi del castello di Chillon
Il castello di Chillon è nella parte sud occidentale della Svizzera francese, sulle sponde del lago Lemano (o lago di Ginevra). Più precisamente è sulla sponda orientale, vicino alla celebre Montreux e con intorno le vette alpine.
Appartiene al comune di Veytaux, nel cantone di Vaud, a poca distanza dal confine con la Francia.
Il metodo più comodo per arrivare al castello di Chillon è in automobile. Sono presenti alcuni parcheggi gratuiti nei pressi del castello. Diveramente puoi arrivare con la navigazione sul lago Lemano, scendendo a Chillon o con l’autobus (VMCV, linea 201) scendendo sempre a Chillon.
Se preferisci raggiungere il castello di Chillon in treno, puoi prendere la linea svizzera S1 e scendere a Veytaux-Chillon.
La posizione in cui sorge il castello di Chillon era valutata strategica fin dai tempi antichi, perché permetteva il controllo delle acque del lago Lemano e dei traffici che si muovevano da Ginevra verso la Francia e l’Italia e l’importante passo del San Bernardo.
Già in epoca romana, nel X secolo, iniziarono le prime costruzioni, anche se prima erano già presenti delle strutture militari. Dopo aver eretto una doppia palizzata in legno i romani procedettero fortificandola e poi aggiungendo un mastio quadrato.
A metà del XII secolo il castello di Chillon era già di proprietà dei Savoia. La manutenzione della struttura era molto costosa, tanto che per finanziarla i Savoia decisero di richiedere un pedaggio a chi si trovasse a passare da qui. Il castello si trovava infatti sulla via Francigena.
Se inizialmente i Savoia utilizzavano il castello sia come residenza che per scopi militari, a partire dal duecento divenne una residenza estiva, ma anche un carcere, dove secoli dopo venne rinchiuso, tra gli altri, il prete protestante Francois Bonivard che si rifiutava di convertirsi. Questa non fu l’unica macchia del castello di Chillon, infatti nel 1348, durante un’epidemia di peste, vennero rinchiusi nel castello e torturati parecchi ebrei con lo scopo di fargli dichiarare di avere avvelenato l’acqua dei pozzi per poi espellerli.
Nel cinquecento i Savoia non riuscivano più a gestire i vasti territori di loro pertinenza e abbandonarono il castello, che venne occupato dai bernesi. Parzialmente danneggiato durante uno scontro, fu restaurato e infine divenne la residenza dell’ufficiale giudiziario bernese fino al 1733. Nel 1798 il castello di Chillon passò ai patrioti di Montreux, per poi essere trasformato in un magazzino per l’artiglieria nel 1835. Nello stesso periodo furono apportate alcune modifiche per rendere più agevole l’installazione di cannoni e nella seconda metà dell’ottocento il castello ospitava gli archivi nel mastio e la prigione militare.
Divenne infine un museo e una delle celebri attrazioni turistiche del luogo.
Il castello di Chillon è il risultato di svariate costruzioni indipendenti che furono progressivamente unite fino a formare l’attuale unico edificio e la loro visita è molto suggestiva. Migliaia di turisti lo visitano ogni anno, tanto da essere l’edificio storico più visitato di tutta la Svizzera.
All’interno, oltre alle antiche sale e ai cortili interni, potrai ammirare gli affreschi trecenteschi, le volte sotterranee dove si trovavano le prigioni, le sale di rappresentanza e la stanza da letto conservata esattamente com’era durante il dominio bernese. Durante la visita passerai per 25 palazzi e quattro dei cinque cortili protetti da due cinte murarie circolari.
Potrai anche fermarti per una sosta al cafè Byron.
Ecco come si svolge il percorso di visita.
Per accedere al castello di Chillon supererai il ponte settecentesco che oltrepassa un fossato naturale. All’interno del fossato, durante alcuni scavi, sono emersi numerosi oggetti quali piastrelle da stufa, pelli e pezzi di stoviglie.
Ti troverai così nella torre quattrocentesca utilizzata per proteggere il ponte e l’ingresso al castello. Qui puoi vedere alcune pitture sulle pareti e sul camino risalenti alla fine dell’ottocento. Giungerai così al primo cortile interno, le cui dimensioni sono state ampliate dopo il terremoto del 1584. Procedendo nella visita passerai per le antiche scuderie e le stalle cinquecentesche e scendendo alcuni scalini continuerai la visita nelle cantine dell’XI secolo, dove veniva conservato il vino e le derrate alimentari. Il loro aspetto è quello del duecento, quando vennero costruite le volte gotiche. All’interno delle cantine vedrai anche le celebri prigioni del castello di Chillon, tra cui quella di Bonivard. Nei sotterranei c’è anche un accesso diretto al lago, previsto per eventuali fughe via acqua e per ricevere le merci.
Sotto al primo cortile vedrai poi la cripta, ritrovata durante alcuni scavi ottocenteschi. Questa apparteneva a una cappella dell’XI secolo utilizzata per la cittadina di Chillon e abbandonata nel duecento.
Il primo cortile è direttamente collegato al secondo attraverso un passaggio allargato nel 1836 per far passare i cannoni. Le stanze intorno a questo cortile, in epoca medievale, erano riservate al castellano che amministrava il castello. Al centro svetta il mastio, costruito nell’XI secolo e che ancora oggi rappresenta la costruzione più antica dell’intera struttura.
Tra le sale del casatellano potrai vedere:
Prosegui la visita del castello di Chillon con la parte riservata alla residenza dei Savoia. Questa parte del castello era aperta e ammobiliata esclusivamente quando i Savoia arrivavano al castello. Potrai vedere:
Scendendo passerai poi per il terzo cortile, noto come Cortile d’Onore, era circondato dagli appartamenti privati dei Savoia. Le sale che ora vedrai hanno subito diverse modifiche durante i secoli, cambiando destinazione d’uso. Alcune di queste sono anche disponibili per eventi privati.
Proseguendo nel giro del castello di Chillon passerai per:
La visita al castello di Chillon prosegue negli spazi difensivi. Qui potrai vedere:
La visita al castello di Chillon è praticamente conclusa, ma devi ancora vedere due punti imperdibili:
La durata della visita al castello di Chillon varia tra un’ora e mezza e due ore e mezza. In questo tempo potrai ammirare le sale ben conservate e la sua articolata struttura.
Più che di leggenda, relativamente al castello di Chillon, si può parlare di un mix tra letteratura e storia. Qui venne infatti ambientato il poema Il prigioniero di Chillon di Lord Byron. Nel romanzo vengono raccontati i sotterranei del castello, dove trovano posto le prigioni.
Si tratta di un mix con la storia, perché il poema fa riferimento a Francois Bonivard, il prete protestante che venne realmente incarcerato qui per sei anni nel cinquecento. Byron, duramente provato dall’esilio seguito allo scandolo del suo divorzio, decise di raccontare la storia del prete, trasponendo in lui i sentimenti che provava. Byron fu infatti molto colpito dal castello, che visitò durante il suo viaggio verso l’Italia e dove conobbe la storia di Bonivard.
Il protagonista narra in prima persona i propri sentimenti di carcerato. La situazione gli diviene così familiare, tanto da lasciare solo a malincuore la cella nel momento in cui viene liberato. Nell’opera di Byron il prigioniero è presentato come un eroe della libertà, contrapposto alla tirannia che subì.
Il poema raggiunge rapidamente un grande successo, tanto da rendere presto celebre a livello internazionale il castello che entra a far parte del Grand Tour, viaggi che i giovani nobili britannici erano usuali fare nel continente europeo.
In realtà anche Jean-Jacques Rosseau si fece ispirare da questo luogo e nel settecento vi ambientò il suo romanzo Giulia o la nuova Eloisa.
Gli orari di apertura del castello di Chillon variano durante l’anno, secondo la seguente modalità:
L’ultimo ingresso è sempre un’ora prima della chiusura, mentre il castello è chiuso esclusivamente nelle giornate del 25 dicembre e del 1 gennaio.
I prezzi di ingresso sono di 12,50 franchi svizzeri per gli adulti, 6,00 franchi per i bambini e 10,50 franchi per il ridotto studenti e per gli over 60 anni. Potrai fare la visita in autonomia e ti verrà consegnato un opuscolo, oppure seguire una visita guidata.
Purtroppo l’accesso ai cani non è consentito.
Puoi visitare il castello di Chillon durante un weekend lungo nella Svizzera francese. Ecco tutti i dettagli per organizzare il tuo itinerario.