Le gole dell’Alcantara sono una celebre destinazione naturale della Sicilia orientale. Il fiume Alcantara durante i secoli ha dato vita a un canyon tra la roccia di lava basaltica, depositata qui durante le eruzioni del vulcano Etna.
In questo luogo potrai vedere pareti alte anche 25 metri e la cui larghezza varia dai 2 ai 5 metri. Sorprendente è il colore solitamente turchese delle acque che, solo a fronte di grossi temporali a monte, vira sul grigio a causa del fango che trascina con sè.
Qui alle gole dell’Alcantara l’acqua è piuttosto fredda durante tutto l’anno, ma nel periodo più caldo potrai anche immergerti e risalire il fiume, per godere delle varie formazioni basaltiche. Da aprile a ottobre puoi inoltre percorrere il sentiero rialzato, dal quale potrai vedere diversi scorci sulle gole.
Dove si trovano le gole dell’Alcantara
Come arrivare alle gole dell’Alcantara
Escursione alle gole dell’Alcantara
Quanto costa il biglietto
Quanti gradini ci sono
Quanto dura il giro delle gole
Come vestirsi per visitare le gole dell’Alcantara
Quando andare alle gole dell’Alcantara
Temperatura dell’acqua alle gole dell’Alcantara
Parco botanico e geologico dell’Alcantara
Balcone delle tre colate
Balcone e anfiteatro delle muse
Balcone delle cascatelle
Terrazza dell’amore
Balcone di Venere
Il tumulto di Vulcano
La Saja
Le gole dell’Alcantara si trovano nell’omonima valle, al termine dei monti dei Peloritani della Sicilia orientale. Questo spazio naturale si estende tra i comuni di Castiglione di Sicilia e di Motta Camastra, rispettivamente tra le province di Catania e Messina.
Il fiume Alcantara nasce nel monte Musarra, a 1250 metri di altitudini e percorre circa 48 chilometri per arrivare alla sua foce nel mar Ionio, segnando spesso il confine tra le province di Catania e Messina.
Il metodo più comodo per raggiungere le gole dell’Alcantara è senza dubbio l’automobile. Qui sono presenti tre parcheggi e non avrai vincoli d’orario per la visita dovuti ai mezzi pubblici. In questo caso dovrai prendere l’autostrada A18 e uscire al casello di Giardini Naxos. Da qui si prosegue sulla SS185 in direzione di Francavilla di Sicilia e dopo circa 15 chilometri sarai arrivato a destinazione.
La distanza da Catania è di circa 50 minuti (senza traffico) per una cinquantina di chilometri. Da Taormina ci sono invece solo venti chilometri, percorribili in una mezz’ora.
Se invece preferisci utilizzare i mezzi pubblici, dovrai arrivare a Taormina o a Giardini Naxos. Al terminal bus troverai la linea Interbus che svolge tre corse giornaliere di collegamento. Il costo è di circa 3,20€ a tratta.
Le gole dell’Alcantara, anche note come gole di Larderia, sono dei suggestivi canyon scavati dal fiume tra le rocce di lava basaltica in epoca preistorica. Questo particolare fenomeno avveniva dopo a improvvise e fluide colate laviche che fuoriuscivano dai crateri laterali sul versante settentrionale dell’Etna.
La lava, scendendo verso valle, raggiungeva il letto del fiume Alcantara e si raffreddava lungo il corso d’acqua, generando i basalti neri che ancora oggi puoi ammirare qui. Durante i secoli il continuo scorrere del fiume ha scavato la roccia, riportando alla luce questi bellissimi prismi verticali, dovuti alla spaccatura della parete rocciosa, che danno vita a balsati colonnari a sezione pentagonale o esagonale.
Passeggiando sulle gole dell’Alcantara puoi vedere diverse tipologie di prismi esagonali, legati all’orientamento dello scorrere dell’acqua. Ci sono quelli a canna d’organo, perpendicolari al fiume, o quelli arcuati dalla forma ad arpa, se dotati di una leggera inclinazione, o a ventaglio quando questa è più marcata. Ce ne sono alcuni addirittura orizzontali, noti come catasta di legna.
L’escursione alle gole dell’Alcantara non può prescindere dal raggiungere la spiaggetta sul fiume (in ascensore acquistando il biglietto “privato”, o tramite scalinata acquistando il biglietto pubblico). Da qui, nella bella stagione, puoi procedere risalendo il fiume (attenzione l’acqua è molto fredda!). L’ente privato organizza delle visite fornendoti anche gli stivali, altrimenti puoi percorrerlo in autonomia in costume.
Acquistando il biglietto privato puoi anche visitare il parco botanico e geologico, che ti permette di vedere le gole dall’alto.
Il costo del biglietto per la visita alle gole dell’Alcantara varia in base al tipo di visita che intendi fare. È importante sapere che non esiste solo l’accesso privato, ma anche quello pubblico il cui costo è decisamente inferiore.
Raggiungendo in auto le gole, troverai un grande parcheggio sulla sinistra. Questo fa parte dell’ente privato, che ti permetterà di scendere fino al fiume in ascensore e che mette a disposizione un percorso per vedere le gole anche dall’alto, altrimenti non fruibile, e l’accesso a una proiezione multimediale in 4D. In questo caso il costo varia in base ai servizi acquistati, a partire da 6€. Con 9€ potrai visitare anche il parco Botanico e Geologico Gole Alcantara.
Proseguendo sulla strada per pochi altri metri, troverai il parcheggio pubblico con un piccolo chiosco dove, al costo di 1,5€ puoi acquistare l’accesso al fiume scendendo una bella scalinata che conduce fino alla spiaggetta.
Se scegli di acquistare il biglietto pubblico puoi scendere alle gole dell’Alcantara percorrendo i 254 gradini che dalla strada scendono fino alla spiaggetta. Non sono niente di difficoltoso e sono adatti a tutti. Ovviamente, soprattutto in salita, ognuno terrà il ritmo che riesce.
La durata della visita alle gole dell’Alcantara varia molto in base alle attività che vorrai fare. Se vuoi solo affacciarti alla spiaggetta dalla quale potrai vedere il fiume e tante formazioni basaltiche, puoi considerare anche solo una mezz’ora (compresa di discesa e salita).
Se vuoi fare il trekking fluviale con la guida (circa due chilometri nell’acqua), questo ha una durata di circa 2 ore. Attenzione però, perché viene organizzato solo due volte al giorno con partenza alle 10:00 o alle 15:00. Nel caso ti consiglio di prenotarlo in anticipo.
Nel caso tu voglia visitare il parco botanico e geologico devi considerare almeno un’altra ora. Questo te lo consiglio se hai dei bambini, perché oltre ad essere una passeggiata molto tranquilla e con scorci suggestivi, ha alcune attrazioni pensate per loro (un parco con statue di dinosauri e una proiezione in 4D con la mascotte del parco).
Per visitare le gole dell’Alcantara puoi vestirti normalmente, come affronteresti una qualsiasi escursione semplice. Ti consiglio quindi scarpe da ginnastica (o da trekking) e abbigliamento comodo.
Se hai intenzione di entrare nel fiume, meglio avere un costume e delle scarpe da fiume, per ridurre il rischio di scivolate. Se scegli di affidarti alle guide, queste ti metteranno a disposizione una salopette impermeabile. Tuttavia considera che, almeno un po’, ti bagnerai comunque. Se vuoi portare con te i tuoi effetti personali è opportuno avere anche una borsa impermeabile, altrimenti potrai lasciarli in custodia alla guida.
Le gole dell’Alcantara sono visitabili da inizio aprile a fine ottobre, ma ovviamente la possibilità di entrare nel fiume è riservata ai mesi più caldi e alle giornate con tempo sereno.
Se puoi scegliere quando andare, il periodo migliore è quello estivo (ma attenzione alle orde di turisti!). In questi mesi infatti il rischio di temporali è inferiore e quindi troverai un’acqua incredibilmente turchese e inoltre ci sarà la temperatura adatta per entrare dentro al fiume. Nei rimanenti mesi di apertura puoi comunque scendere fino alla spiaggetta e, tra aprile e ottobre, percorrere il parco botanico e geologico (chiuso nei rimanenti mesi).
Tieni però presente che questa attrazione naturale è presa d’assalto dai turisti durante i mesi estivi, soprattutto luglio, agosto e i weekend, quando le temperature esterne raggiungono anche i 36 gradi e può risultare meno piacevole anche la visita del giardino botanico. I mesi migliori per la visita risultano quindi essere da maggio a metà giugno e da settembre e inizio ottobre.
La temperatura dell’acqua alle gole dell’Alcantara è di circa 10 gradi. Se d’estate può sembrare un buon modo per rinfrescarsi, tieni presente che dopo qualche minuto in acqua potrebbe risultare piuttosto fastidioso.
Una volta che raggiungi le gole dell’Alcantara ti consiglio di acquistare il biglietto per il parco botanico e geologico. Se scegli di scendere fino alla spiaggetta con le scalinate pubbliche, potrai acquistare anche il biglietto per il solo parco, più economico di quello che comprende anche l’ascensore.
La passeggiata è imperdibile soprattutto per quel che riguarda gli affacci dall’alto sulle gole, che ti permettono di vedere le diverse formazioni basaltiche da un punto di vista privilegiato. Il resto del parco è curato, ma niente di soprendente, a parte qualche attrazione che può far divertire i bambini.
Durante la passeggiata troverai diversi punti panoramici. Eccoli qui a seguire.
Il balcone delle tre colate è un suggestivo affaccio dal quale potrai vedere le colate laviche che 8.000 anni fa hanno generato questo spettacolo. Da qui vedrai anche la spiaggetta che puoi raggiungere a piedi o in ascensore.
Dal balcone delle tre colate puoi distinguere tre fasi di colate laviche, dalla più antica, ovvero quella posta più in basso, alla più recente, ovvero quella più vicina a te.
Il balcone e anfiteatro delle muse è il punto in cui le gole raggiungono i 25 metri di altezza. Qui ti troverai davanti ai basalti colonnari. Potrai anche osservare la differenza di altezza delle due pareti, probabilmente dovuta a un cedimento del terreno sul quale si erano posate le colate laviche, per via del loro peso.
I basalti colonnari che puoi vedere da qui sono pincipalmente a canna d’organo e inoltre puoi scorgere l’effetto delle piene invernali in cui l’acqua scorre veloce e leviga le rocce, che si presentano in parte lisce e lucide.
Il balcone delle cascatelle è una sporgenza sul fiume Alcantara, attraverso la quale puoi vedere la piccola Grotta delle Gole, ma anche la spiaggetta. Se volgi lo sguardo verso monte noterai anche la simmetria delle pareti verticali che vanno via via restringendosi. Qui sono presenti anche delle piccole cascatelle che si generano internamente alle gole.
La terrazza dell’amore è nominata da Omero, che racconta essere il punto in cui si consuma l’amore tra il Dio Vulcano e la Dea Venere. Vulcano, Dio distruttore, creò appositamente questa alcova per la sua amata, modellando le pareti di lava rovente con le stue stesse mani. Fece inoltre uscire nuova lava dal vulcano Etna per scaldare le acque del fiume affinché fossero calde per i bagni di Venere.
Vulcano si rendeva conto di avere creato un luogo speciale e tentò di nasconderlo agli occhi degli altri dei e degli uomini, fino a quando Venere non lo tradì con Marte. Vulcano andò su tutte le furie, rese gelide le acque del fiume e frantumò e piegò le pareti di lava. Allo stesso tempo Vulcano decise di rivelare questo luogo agli altri dei e agli uomini, affinché potessero amarsi e vivere lo stesso amore provato per Venere, ma mantenne gelide le acque, come monito per chi volesse infrangere le promesse d’amore.
Puoi raggiungere il balcone di Venere attraverso un breve sentiero che conduce a pochi metri sul livello del fiume, circondati dalle alte pareti di basalto colonnare.
Questo è un punto di osservazione privilegiato, perché da qui hai una visuale più aperta sia verso valle che verso monte. Ci sono alcune protezioni che non devi assolutamente scavalcare, per mantenere la sicurezza della visita. Questo punto è piuttosto suggestivo, perché le rocce sembrano accartocciarsi e poi distendersi, in un gioco geometrico senza fine.
Il tumulto di Vulcano è un altro punto di osservazione sulle gole dell’Alcantara. Il nome è legato al fatto che qui l’acqua scorre veloce e risuona sbattendo violentemente tra i basalti lavici.
Tornando indietro, verso l’ingresso del parco, noterai un particolare canale in muratura. Questo ha origini molto antiche e si chiama Saja. Venne introdotto in Sicilia durante la dominazione araba e si diffuse rapidamente per la semplicità con la quale era possibile canalizzare l’acqua sia sopra che sotto il livello del terreno.
Nella saja l’acqua viene raccolta nella gebbia e scorre lungo la struttura attraverso la pendenza del terreno. Attraverso degli zappeddi (saracinesche) che sbarrano il corso dell’acqua, questa veniva riversata sui terreni dove i contandini creavano delle conche intorno ad ogni pianta per poter raccogliere un po’ d’acqua.
Arrivando alla Saja passerai per le statue dei dinosauri che decorano il parco. Continuando verso l’ingresso potrai raggiungere l’area museale, dove alcuni pannelli raccontano la storia geologica del luogo e potrai accedere alla proiezione 4D che la racconta, in maniera accattivante, anche ai più piccoli.