Guida al Castello di Porciano

Castello di Porciano - Baluardo dei Conti Guidi

Una torre che sorge in mezzo alle colline del Casentino è ciò che vedrai avvicinandoti al castello di Porciano. Questo antico castello è una vivida testimonianza della dominazione del territorio da parte dei conti Guidi, ma anche un’opportunità per approfondire la vita e la cultura locale.

Potrai accedere alla sua torre e scoprire gli ambienti che questa custodisce, oltre che passeggiare nell’adiacente borgo di Porciano.

Castello di Porciano - Baluardo dei Conti Guidi

Ecco tutti i dettagli per organizzare la tua visita.

Dove si trova il castello di Porciano ^

Il castello di Porciano è nell’Alto Casentino, un territorio monutoso ai piedi del monte Falterona e al confine tra Toscana e Romagna. Più precisamente il castello di Porciano si trova nel borgo di Porciano, appartenente al comune di Pratovecchio Stia, in provincia di Arezzo.

Breve storia del castello di Porciano ^

Mastio duecentesco del Castello di Porciano

Il castello di Porciano è la testimonianza della presenza dei conti Guidi nel territorio dell’Alto Casentino, tant’è che questo edificio rappresentò uno dei fulcri principali dell’attività della famiglia. Da questa località il potere e l’influenza della famiglia Guidi andò poi espandendosi verso la Toscana nord-orientale e l’Alto Casentino.

Si tratta di una struttura molto antica, costruita agli inizi dell’XI secolo attorno alla quale andrò poi a crearsi un piccolo borgo. Durante i secoli subì alcune modifiche, ad esempio la torre di tre piani venne aggiunta nella seconda metà del XIII secolo.

La torre era la residenza dei conti Guidi, dove la famiglia esercitava i poteri signorili dell’amministrazione del territorio. Si trattava sia di un mastio che di un palazzo signorile, ricoprendo anche scopi militari e difensivi in quanto torre fortificata.

Il castello iniziò ad entrare in crisi tra il XIV e il XV secolo, a causa di confilitti tra gli esponenti della famiglia del ramo Porciano-Modigliana, fino ad allora molto legati tra loro, e alla perdita dell’indipendenza politica a favore di un crescente potere di Firenze. Tuttavia, durante il suo esilio in Casentino, Dante Alighieri fu ospitato proprio all’interno del castello.

Fu nel 1442 che il castello di Porciano divenne di proprietà della repubblica fiorentina e divenne l’ultimo possedimento dei Conti Guidi ad essere perso dalla famiglia. Purtroppo quello fu anche il momento in cui il castello cominciò ad andare in rovina, fino a quando l’abate Giuseppe Goretti de Flamini decise di acquistare all’asta i ruderi del castello nel 1793 e, nel giro di pochi anni, anche quelli del vicino castello di Romena. L’abate era un discedente della famiglia dei conti Guidi.

Solo nel 1963 Flaminia Goretti de Flamini ristrutturò, insieme al marito, i ruderi del castello vendendo la loro villa fiorentina per finanziare i lavori. In appena 12 anni il castello fu riportato alle sembianze attuali.

Visita al castello di Porciano ^

La visita al castello di Porciano è una tappa molto veloce all’interno di un viaggio o una gita in Casentino. Oltre a poter visitare liberamente il suo piccolo cortile, ben visibile anche dall’esterno delle mura, potrai accedere agli interni del mastio. Lungo i suoi tre piani è stato allestito un piccolo museo.

Oggi il castello di Porciano dispone anche di due camere nella parte più alta della torre, in cui poter soggiornare durante una vacanza in Casentino. Le colazioni vengono addirittura servite nella terrazza panoramica in cima alla torre.

Ecco tutto quello che puoi vedere visitando il castello.

Gli esterni ^

Gli esterni del castello di Porciano sono composti da un bel giardino, l’antico cortile interno, lungo il quale si sviluppa la cinta muraria, ben conservata su di un lato. Sul cortile interno sorge la torre principale, il mastio, sede dell’attuale museo e un tempo residenza dei conti Guidi e torre fortificata.

Ad aggiungere protezione al castello, oltre a questa torre di 35 metri con tre piani interni, ci sono due torrette più basse che servivano a monitorare eventuali attacchi provenienti da est e da ovest.

Museo del Castello ^

Gli interni del castello di Porciano sono visitabili grazie all’istituzione del museo del castello di Porciano, che fa parte della rete Ecomuseo del Casentino. Qui sono raccolte testimonianze sulla cultura e sulla vita di tutti i giorni del territorio nel periodo che va dal medioevo al novecento.

La realizzazione del museo iniziò negli anni sessanta dello scorso secolo, quando la struttura del castello di Porciano venne ristrutturata da parte dei coniugi Flaminia Goretti de Flamini e George A. Specht. Il museo aprì ufficialmente le porte nel 1978. Il castello appartiene ancora alla figlia della coppia che ideò il museo, e anche lei permette l’accesso ai visitatori al fine di valorizzare il territorio.

Il museo del Castello è un’opportunità per valorizzare il patrimonio artistico e paesaggistico dell’intera area del Casentino. Alcuni ragazzi ti guideranno nella visita dei vari spazi, organizzati su tre piani. Questo ti permetterà di vedere anche gli spazi interni del castello di Porciano.

Piano terra ^

Il piano terra del museo del castello conserva l’esposizione della collezione rurale e della piccola raccolta di oggetti dei nativi americani appartenuta a George A. Specht. Qui viene illustrata anche la civiltà contadina locale.

Potrai vedere una vasta raccolta di utensili domestici, ma anche attrezzi agricoli impiegati nella campagna circostante e nella vita di tutti i giorni tra il settecento e l’ottocento.

Primo piano ^

Il primo piano del museo del castello conserva la sezione storico-archeologica. La maggior parte dei reperti qui esposti sono stati rinvenuti durante i restauri del castello di Porciano. Tra i vari pezzi esposti ci sono una ricca collezione di ceramiche, vasellami e vetri risalenti a un periodo fino al trecento.

A completare questa sala c’è anche la documentazione fotografica sui lavori di restauro del castello.

Secondo piano ^

Il secondo e ultimo piano del museo del castello è noto come il Salone di Dante ed è principalmente impiegato per ospitare eventi ed iniziative sia pubbliche che private.

Questo spazio era la sala di rappresentanza dell’intero castello.

Orari del castello di Porciano ^

Il castello di Porciano con il suo museo è aperto da maggio a ottobre, tutte le domeniche e i festivi negli orari tra le 10:00 e le 12:00 e tra le 16:00 e le 19:00. L’ingresso è a offerta libera.

È possibile prenotare una visita privata contattando il numero 0575 582 635.

Ristorante del castello di Porciano ^

Il castello di Porciano è celebre anche per il suo ristorante. Si tratta del ristorante Il Fienile, ai piedi del castello. Qui vengono serviti piatti tipici della tradizione toscana in chiave appunto tradizionale, ma anche rivisitata con l’impiego di prodotti locali.

Molto bella è la location: le sale del ristorante sono infatti ricavate in stanze in pietra restaurate e nel periodo estivo è presente anche un dehor esterno.

Cosa vedere nei dintorni ^

Il castello di Porciano è all’interno del piccolo borgo di Porciano. Vale la pena prendersi qualche decina di minuti per passeggiare tra i suoi vicoli e le antiche case in pietra.

Oltre al borgo ci sono un paio di tappe da vedere a brevissima distanza, oltre alla cittadina di Stia e al castello di Romena.

Chiesa di San Lorenzo a Porciano ^

Facciata della chiesa di San Lorenzo a Porciano

Sempre in località Porciano, a pochissimi passi dal castello, c’è la chiesa di San Lorenzo. La sua prima costruzione risale al periodo medievale, ma è stata completamente ristrutturata nel settecento.

La chiesa di San Lorenzo ha una struttura a capanna e sulla facciata in pietra si apre un portale con sopra una finestra seicentesca. Sulla destra si innalza il campanile a vela ad una luce.

Gli interni sono disposti su di un’unica navata chiusa da un soffitto a capriate. Qui è conservata una tavola raffigurante San Lorenzo e donatrice, opera risalente alla seconda metà del quattrocento.

Santuario di Santa Maria delle Grazie ^

A dieci minuti di auto dal castello di Porciano puoi trovare il Santuario di Santa Maria delle Grazie. La sua costruzione è antica ed è legata a un’apparizione mariana avvenuta a monna Giovanna il 20 maggio del 1428.

Ciò fece sì che, nel giro di poco, questo luogo divenne meta di devoti e destinazione di pellegrinaggi. Questo portò alla decisione di costruire una chiesa nel giro di pochissimo tempo: la prima consacrazione avvenne nel 1432. A causa di un incendio che devastò l’intera struttura, il santuario venne ricostruito tra il 1474 e il 1485.

Oggi le sue condizioni non sono delle migliori, ma è ancora possibile vedere la facciata in pietra, con tetto a capanna chiuso da un timpano triangolare. Davanti alla facciata c’è un portico rettangolare sostenuto da due piccole colonne squadrate. Sul lato sinistro, sul fondo della chiesa, si erge il campanile a vela.

Al fianco della chiesa c’è un piccolo chiostro organizzato su due ordini sorretti da colonne con capitelli decorati.

Gli interni del Santuario di Santa Maria delle Grazie sono invece organizzati su di un’univa navata, chiusa da un soffitto a capriate. In fondo alla navata trova posto il coro e un saccello decorato con terracotte invetriate risalenti agli inizi del XVI secolo.

All’interno del Santuario di Santa Maria delle Grazie c’è inoltre una tavola quattrocentesca di Paolo Schiavo che rappresenta la Crocifissione tra Dolenti e Angeli, un Crocifisso settecentesco e un grande affresco quattrocentesco che raffigura la Madonna col Bambino tra Angeli con il donatore Antonio di Francesco Debasca.

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Guida al Castello di PorcianoScopri come visitare e cosa vedere nel Castello di Porciano a Pratovecchio Stia. Foto, storia e descrizioni nella guida completahttps://www.lorenzotaccioli.it/guida-completa-al-castello-di-porciano/
Lorenzo Taccioli