Guida di Frosolone – Cosa Vedere

Largo Vittoria - Tra monumenti e alberi

Frosolone è un piccolo borgo molisano che conserva ancora oggi il suo assetto medievale. Celebre per la produzione di coltelli e forbici porta ancora oggi avanti questa tradizione artigiana.

Passeggiando per i suoi stretti vicoli potrai vedere antiche testimonianze della costruzione del borgo. Un rovinoso terremoto, nel 1805, ha avuto proprio qui l’epicentro e ha distrutto parte degli antichi monumenti. Fortunatamente non tutto è andato perduto e, anzi, si conserva ancora buona parte del tessuto urbano originario.

Ecco la guida completa per la visita di Frosolone.

Dove si trova Frosolone ^

Vallata ai piedi di Frosolone - provincia di Isernia

Frosolone è un piccolo borgo del Molise, in provincia di Isernia. Già il suo nome descrive il territorio su cui è costruito a 894 metri sul livello del mare. Pare infatti che il termine Frosolone si riferisca proprio a un luogo franoso, con detriti di roccia.

Non a caso, visitando il borgo, potrai vedere un intero lato del borgo a strapiombo sulla vallata sottostante. La cittadina sorge infatti su di un promontorio circondato da rupi, colline, boschi e pascoli.

Distanza tra Frosolone e Campobasso ^

Se, come me, arrivi a visitare Frosolone partendo da Campobasso, ti interesserà sapere che la distanza tra le due città è di appena 32 chilometri, percorribili in circa 30 minuti d’auto. La stessa distanza separa la città dal suo capoluogo di provincia, ovvero Isernia.

Puoi visitare tutte queste città all’interno di un itinerario di 7 giorni in Molise.

Coltelli di Frosolone ^

Il borgo di Frosolone è conosciuto in tutta Italia per la presenza di diverse botteghe artigiane che producono coltelli. Questa produzione va avanti da svariati secoli, già durante il Regno di Napoli la cittadina era famosa per questo. Si pensa che le prime botteghe artigiane risalgano al VI secolo, durante la presenza dei longobardi.

Fu però grazie a Carlo di Borbone, re delle Due Sicilie, che si sviluppò maggiormente questa usanza. Il re infatti volle riorganizzare il regno e le sue produzioni artigiani. In questo territorio gli artigiani presenti furono costretti a convertire le loro botteghe per produrre coltelli, che presero poi a decorare.

I coltelli di Frosolone divennero presto celebri e iniziarono ad essere trasportati anche al di fuori dei confini italiani. Ciò permise al borgo di prosperare, tanto che a fine ottocento quest’attività impiegava centinaia di persone e a inizio novecento erano presenti ben ottanta botteghe artigiane.

Ancora oggi Frosolone continua nella sua tradizione che, innovandosi, è divenuta un centro di lavorazione dell’acciaio, con produzione di coltelli, forbici, sciabole, bisturi, rasoi e strumenti da taglio in genere. Passeggiando per i vicoli del centro potrai trovare diversi negozi che vendono questi prodotti tipici del luogo.

Cosa vedere a Frosolone ^

L’itinerario alla scoperta di Frosolone ti porterà a passeggiare tra i vicoli di questo piccolo ma bel borgo. L’intero centro storico è racchiuso dalle mura, ma alcune attrazioni ne sono al di fuori.

In poche decine di minuti girerai completamente il centro cittadino. In qualche ora riuscirai anche a visitare le sue chiese e i suoi musei.

Ecco l’itinerario completo alla scoperta di Frosolone.

Porta San Pietro ^

Ingresso al borgo medievale - Porta San Pietro
Tra gli archi di Porta San Pietro a Frosolone

Comincia il tuo itinerario all’interno del borgo di Frosolone entrando dalla porta San Pietro. Questa ha una larghezza inferiore rispetto alle altre porte cittadine (porta Santa Maria e porta Sant’Angelo) ed è inglobata all’interno di un edificio di epoca più recente, utilizzato come condominio.

I suoi due metri di larghezza erano inzialmente inferiori, ma la porta venne modificata per adempiere a una funzione secondaria, ovvero quella di far fuoriuscire l’acqua piovana in caso di grossi temporali. Tutti i vicoli cittadini sono infatti costruiti in discesa verso le porte, proprio per adempiere a questa funzione. Una porta troppo stretta potrebbe impedire il defluire delle acque.

Originariamente la porta era dotata di fori in cui inserire i montanti laterali, oggi andati scomparsi, come testimoniato dai segni lasciati all’interno della porta.

Largo Vittoria ^

Largo Vittoria - Tra monumenti e alberi

Appena varcata la porta San Pietro raggiungi il largo Vittoria. Questo spazio è decisamente particolare. Ha una superficie semicircolare con alberi dalla folta chioma che risultano essere un po’ insoliti per essere dentro alle mura di un vecchio borgo.

Le case che si affacciano su largo Vittoria sono tutte differenti tra loro e passano da facciate in pietra ottimamente conservate, ad altre intonacate che necessiterebbero di qualche intervento.

Croce stazionaria di San Pietro ^

Croce stazionaria di San Pietro - Frosolone

In mezzo al largo Vittoria, quasi all’ombra di un albero, potrai vedere la croce stazionaria di San Pietro. Questa risale al 1660, come riportato sulla base che la sostiene e pare derivi dalla vecchia chiesta di San Pietro situata nei dintorni e oggi scomparsa.

Girando intorno alla colonna che sorregge la croce stazionaria di San Pietro leggerai anche la data del 1825. Questo è l’anno in cui la croce è stata riposizionata in questo luogo e in questo modo. Probabilmente fu il terremoto del 1805 a rendere inagibile la chiesa e, di conseguenza, a farla scomparire.

Al fianco della croce stazionaria sono posizionate le sculture di due leoni che, probabilmente, reggevano il protiro dell’antica chiesa scomparsa. Osservarndoli più attentamente potrai vedere che il leone sinistro sta sbranando un vitello, mentre quello di destra sta mangiando un animale fantastico che ricorda un serpente con le zampe.

Alla base della colonna c’è lo stemma dell’università di Frosolone, mentre sulla croce è scolpito Cristo e le sue braccia puntano verso le teste di due cherubini con ali spiegate. Al di sopra è invece simboleggiato lo Spirito Santo per mezzo di una colomba con un sole raggiato. Sul lato opposto della croce è invece scolpita la Madonna con le mani giunte.

Museo dei Ferri Taglienti ^

A poca distanza dal largo Vittoria c’è il museo dei Ferri Taglienti. Questo è il luogo dove si celebra la particolarità di Frosolone, ovvero i suoi coltelli. All’interno di questo museo, infatti, potrai vedere centinaia di coltelli e forbici, oltre che oggetti taglienti in genere, recuperati da appassionati locali e famigliari delle persone che producevano coltelli.

Nel museo dei Ferri Taglienti potrai vedere anche lame da taglio militare. Non mancano anche pezzi particolari creati dagli artigiani durante le manifestazioni cittadine che si susseguono da anni e nelle quali gli artigiani creano direttamente all’aperto, in piazza, esemplari di coltelli particolari.

Municipio ^

Ingresso al municipio di Frosolone su corso Garibaldi
Chiostro del palazzo municipale tra la chiesa di San Pietro Apostolo e il museo dei Ferri Taglienti

Procedi la visita di Frosolone con il suo municipio. Lo trovi su corso Garibaldi. Ti aiuteranno le bandiere, italiana ed europea, esposte al balcone, ad identificarlo. È infatti affiancato alla chiesa di San Pietro Apostolo e la sua facciata quasi sparisce al confronto.

Un grande arco in pietra con sopra una targa in marmo che riporta la scritta municipio fa da ingresso al palazzo. Oltrepassa il cancello, se lo trovi aperto, e arriverai in un piccolo chiostro nascosto da cui i cittadini accedono ai diversi uffici comunali. Questo spazio a base rettangolare è interamente circondato da archi e al centro c’è un grande vaso da cui si diramano i raggi di un sole dipinto sulla pavimentazione.

Ti accorgerai che l’ingresso attraverso il quale sei entrato è ricavato in un angolo del palazzo del municipio, il quale ha un lato in comune con la chiesa di San Pietro Apostolo e un altro con l’edificio del museo dei Ferri Taglienti.

Chiesa di San Pietro Apostolo ^

Uscito dal municipio di Frosolone ti troverai al cospetto della chiesa di San Pietro Apostolo. La sua facciata stretta e alta è coronata dalla statua del santo che, con le braccia aperte, guarda verso il basso.

Inizialmente questa chiesa faceva parte del convento di Santa Chiara e un’altra chiesa di San Pietro era posizionata nel vicino largo Vittoria, ma venne distrutta dal terremoto del 1805. All’interno dell’attuale chiesa di San Pietro Apostolo, organizzata su di una sola navata con altari laterali, si conservano alcuni elementi della chiesa originaria, come la statua della Madonna in legno, risalente al 1750, la statua della Sacra Famiglia e il Sacro Cuore di Gesù, opera di Duprè e della figlia Amalia.

La facciata della chiesa presenta invece due coppie di lesene ai lati e un grande portale centrale incorniciato in pietra. Al piano superiore si aprono due finestre rettangolari con al centro delle targhe in marmo che celebrano la chiesa. Al di sotto della sommità c’è invece una scultura in bassorilievo, contenuta all’interno di un cerchio che ritrae il Sacro Cuore di Gesù.

Croce di Malta ^

Croce di Malta a Frosolone

Mentre prosegui su corso Garibaldi in direzione della chiesa di Santa Maria Assunta, presta attenzione. Sulla tua destra ti troverai un breve vicolo dove potrai vedere la croce di Malta scolpita sul fianco di un palazzo.

La croce di Malta apparteneva a un ordine cavalleresco gerosolimitano e più in particolare a un ordine ospedaliero. Purtroppo non è dato sapere molti dettagli ulteriori e, anzi, non è chiaro chi sia l’autore e perché sia stata posizionata proprio qui.

L’unica informazione che abbiamo è che questa croce di Malta risalga al 1605, come inciso nella dicitura al di sotto di questo simbolo.

Chiesa di Santa Maria Assunta ^

Procedendo lungo l’itinerario di Frosolone vedrai spuntare il campanile della chiesa di Santa Maria Assunta lungo corso Garibaldi. Questo occupa la parte destra della facciata della chiesa ed è a base quadrata. Dietro all’orologio si nascondono ben cinque campane.

La chiesa di Santa Maria Assunta è la principale chiesa di Frosolone, come testimoniato dalle ampie dimensioni. Le sue origini si fondano nell’XI secolo, ma durante i secoli successivi venne totalmente trasformata a causa di ristrutturazioni in parte dovute a fulmini e terremoti. Queste modifiche stravolsero l’impianto originario della struttura ma anche il sistema decorativo.

Originariamente nota come chiesa di Santa Maria Maggiore è stata riconsacrata come chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo nel 1531, come testimoniato anche da una lapide dietro l’altare maggiore.

La facciata è in stile barocco e il timpano testimonia le dimensioni della navata centrale. Già da fuori è facile intuire la divisione in tre navate degli spazi interni. Davanti all’ingresso c’è una doppia rampa con balaustra in pietra calcarea che permette di accedere alla chiesa di Santa Maria Assunta. Sulla parte centrale della scalinata si innalza una statua della Madonna contornata da putti.

Gli interni sono a pianta basilicale a tre navate, separate tra loro da massicci pilastri. Sulle navate secondarie sono disposte quattro cappelle. Altre due sono posizionate ai limiti del transetto. A sorprendere è però l’abside: a terra si sviluppa un coro in noce, mentre la parte superiore è riccamente affrescata con, al centro, una nicchia che ospita una statua della Madonna.

La piazza davanti alla chiesa era il fulcro dell’antico borgo di Frosolone, ed era il luogo d’incontro della popolazione e centro dei commerci cittadini.

Porta Santa Maria ^

Porta Santa Maria

Uscendo dalla chiesa e seguendo i vicoli che partono dalla fiancata sinistra puoi raggiungere un altro degli ingressi cittadini: la porta Santa Maria. La sua forma ad arco è ricavata tra i palazzi che la avvolgono completamente.

Le sue dimensioni iniziali erano inferiori, ma presto ci si accorse che non erano adeguate per fare entrare grossi carichi all’interno della città, soprattutto a seguito del terremoto del 1805 che richiese ingenti lavori e materiali per ripristinare, tra le altre, anche la facciata della chiesa di Santa Maria Assunta.

Gli abitanti di Frosolone pensarono bene, non potendo ampliare la porta in larghezza per via delle case già presenti, di scavare sotto la strada, per rendere maggiormente alta la porta Santa Maria.

Un’altra particolarità di porta Santa Maria la puoi notare uscendo. Il lato destro, che formerebbe un angolo retto con la casa adiacente, è stato riempito. Questo serve ad evitare l’abitudine di urinare contro il muro, cattiva abitudine già in voga negli scorsi secoli.

Palazzo Baronale Zampini ^

Palazzo Baronale Zampini a Frosolone

Anziché rientrare per mezzo della porta Santa Maria, procedi esternamente al centro abitato e ti troverai a costeggiare il palazzo Baronale Zampini. Questo particolarissimo edificio prese il posto dell’antico castello di Frosolone, costruito durante la dominazione longobarda.

Il palazzo Baronale risale agli inizi del XVI secolo. Purtroppo non è possibile visitarne gli interni, a cui si accede per mezzo di una scalinata in pietra che conduce ad un ingresso ad arco che porta a sua volta a un giardino interno. Questo è poi separato dall’ingresso vero e proprio al palazzo Baronale per via di un secondo portone. Le sue sale interne sono riccamente affrescate.

Esternamente riconoscerai il palazzo Baronale Zampini per via delle sue grandi arcate cieche che sorreggono l’intera struttura e il piano superiore dedicato ai nobili. Qui c’è un piccolo loggiato caratterizzato da sette piccoli archi divisi da colonne con capitello.

Il nome dell’edificio è legato alla famiglia Zampini, che lo acquistò nel 1771 dalla famiglia Muscettola. I Zampini detengono ancora oggi la proprietà dell’edificio e ne hanno recentemente curato la ristrutturazione esterna.

Monumento ai Caduti di Frosolone ^

Monumento ai Caduti di Frosolone

Sempre al di fuori dal centro storico, davanti al suo ingresso principale, troverai il monumento ai caduti di Frosolone, praticamente immerso tra la vegetazione degli alberi che gli sono accanto e protetto da una balaustra.

Il monumento ai caduti di Frosolone venne creato nel 1924 grazie a una raccolta fondi tra i cittadini e venne scelto lo spazio occupato dalla villa comunale, che rappresentava il polmone verde del borgo, per la sua posizione definitiva.

Il monumento è composto da diverse rocce accatastate tra loro sulla cui sommità è posto una statua che raffigura la Vittoria nell’atto di deporre fronde di alloro Ai suoi piedi c’è una corona di fiori e fogli di ulivo e quercia in bronzo. Alla base del monumento ci sono due targhe in marmo su cui sono riportati i nomi dei frosolonesi caduti nella prima guerra mondiale e nella seconda guerra mondiale.

Sul lato sinistro del monumento c’è anche un cannone che risale alla seconda guerra mondiale.

Fonte Grossa ^

Aspetta ancora un po’ a rientrare nel borgo e raggiungi la vicina Fonte Grossa, anche nota come Fontana dell’Immacolata. Questo secondo nome è legato alla statua posizionata al centro della struttura, al di sopra di una massiccia colonna in pietra alla base della quale ci sono i quattro mascheroni che sputano acqua nella vasca sottostante.

Particolare è il fatto che la fonte Grossa non si esaurisce qui, ma ai lati ha due lavatoi simmetrici che anticamente venivano utilizzati dai frosolonesi per lavare gli abiti. L’intero monumento assume così una pianta a C e dalla parte frontale potrai riconoscere i lavatoi per mezzo dei loro archi. Questi sorreggono la struttura che serviva a dare riparo dal sole e dalle intemperie.

La fonte Grossa è la principale fontana di Frosolone, risale alla metà dell’ottocento ed è interamente costruita in pietra calcarea.

Portale dell’antica bottega artigiana ^

Ingresso dell'antica bottega artigiana - Frosolone

Rientra tra i vicoli del centro storico di Frosolone e imbocca via Fazioli. Dopo pochi passi, sulla tua sinistra, potrai trovare un’antica testimonianza della storia di questo borgo. Sulla facciata di una casa noterai un portone con le imposte in legno tinto di verde. A rendere particolare questo ingresso è però la sua cornice in pietra.

Sulla sommità ci sono dei simboli che riportano alla peculiarità di Frosolone, ovvero la produzione dei coltelli. Infatti potrai riconoscere in questi simboli i classici strumenti del fabbro, come il martello, la pinza e l’incudine.

Sei davanti all’antico ingresso di una bottega artigiana.

Vecchia Casa di Ubald’ ^

La vecchia casa di Ubald'
Vecchia casa di Ubald' e vite sulla facciata

Procedendo dritto davanti a te arriverai in un piccolo slargo. Qui la via Fazioli lascia spazio a corso Zampini. Troverai un vecchio palazzo la cui facciata è decorata da una folta vegetazione di viti. Questa è la Vecchia Casa di Ubald’.

Ma chi era Ubald’? Ubaldo Di Nezza era un cittadino di Frosolone nato a fine ottocento, che aveva una piccola bottega proprio qui nei pressi di via Tevere. Via Tevere era nota come la via delle botteghe, perché qui si concentravano la maggior parte delle botteghe artigiane (circa dieci) dei produttori di coltelli di Frosolone.

Ubaldo era un tuttofare benvoluto dai suoi compaesani e le viti che oggi puoi vedere intorno alla sua casa risalgono ai tempi in cui lui la abitava. Particolare è il fatto che ogni anno faceva una vendemmia che fruttava tra i 60 e i 70 litri ad ogni spremitura. Il vino buono, la prima spremitura, lo teneva per sè e i suoi amici, mentre l’altro lo offriva agli avventori che si trovavano a passare da qui.

Chiesa di San Michele Arcangelo ^

Procedendo su corso Zampini arriverai al cospetto della chiesa di San Michele Arcangelo, lasciandoti sulla sinistra il vicolo su cui sorgeva la porta Sant’Angelo, oggi scomparsa. Da quel vicolo c’è però un bel panorama sulla vallata sottostante, che scende a strapiombo sotto alle ultime case del borgo.

Pare che, tra tutte le chiese di Frosolone, quella di San Michele Arcangelo sia la più antica e prese il posto di un tempio pagano. Il suo campanile è ben riconoscibile ed è stato rivisto dopo il terremoto del 1805 con elementi raffinati. Sulla sua sommità ci sono alcuni parapetti, ripresi nel piano delle campane. Anche la struttura della chiesa è stata rivista, ad esempio una navata laterale non venne ricostruita e oggi, al suo posto, ci sono alcuni contrafforti in corrispondenza ai piedritti. Sul lato opposto c’è invece un arco esterno a testimoniare l’antica presenza di una navata.

Come la chiesa di Santa Maria Assunta anche quella di San Michele Arcangelo è preceduta da una doppia rampa che conduce all’ingresso incorniciato in pietra. Sopra c’è una piccola nicchia con una statua e al piano superiore, sotto al timpano, due finestre. Nei pressi della chiesa c’è inoltre una piccola fontana in pietra che riporta incisa l’anno 1890.

Gli spazi interni della chiesa di San Michele Arcangelo sono organizzati su di una pianta basicale, con due cappelle laterali appena dopo l’ingresso alla chiesa e una chiusura con volte a botte. Le decorazioni sono in stile barocco e lungo l’unica navata si affacciano alcuni altari laterali.

Ruderi della Chiesa del Santissimo Sacramento ^

Ruderi della chiesa del Santissimo Sacramento - Frosolone
Facciata dell'edificio della Commenda

A pochi passi da qui, sulla destra, troverai i ruderi della chiesa del Santissimo Sacramento. Questa chiesa aveva dimensioni massicce. Purtroppo però non ne rimane nulla oltre alle mura esterne, che versano comunque in condizioni critiche. Il fianco destro è dotato di grandi archi alla cui base si scorgono alcune decorazioni.

Purtroppo la chiesa del Santissimo Sacramento ha subito ingenti danni durante il terremoto del 1805 e, a differenza delle altre chiese cittadine, non venne ripristinata a causa delle fondamenta compromesse. La sua superficie divenne così un giardino collegato all’adiacente edificio della Commenda.

Nel 2022 è stato avviato un progetto di ristrutturazione degli spazi con l’obiettivo di creare un edificio ad uso civile.

Antica Cisterna ^

Nella parte più bassa del paese di Frosolone si trovava il più antico insediamento del borgo. Camminando in questa zona, sulla parte finale di via Tevere, noterai un alto muro.

Questo contiene una grandissima cisterna con una camera di 12 metri per 6 metri per 3 metri di altezza che veniva riempita d’acqua. Questa serviva a soddisfarre il fabbisogno idrico del castello, sia come acqua potabile che per lavarsi.

L’antica cisterna era dotata di un sistema di paratie che permetteva di regolare il fluire delle acque.

Solo alla fine dell’ottocento la cisterna iniziò ad essere utilizzata per far girare una sorta di ruota nella quale gli artigiani andavano ad affilare le lame dei loro coltelli a turno. Questa particolare costruzione si trovava a valle della cisterna, a pochi metri da questo grande contenitore.

Oggi non è possibile visitare la cisterna, ma puoi limitarti a vederne la struttura da fuori, protetta da grosse mura e sormontata da una strada senza uscita.

Chiesa di Santa Maria delle Grazie ^

Cortile e chiesa di Santa Maria delle Grazie - Frosolone

Esci dal centro e termina l’itinerario alla scoperta delle cose da vedere a Frosolone con la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Questa è direttamente collegata al convento dei frati cappuccini e risale al quattrocento.

La chiesa è più antica del convento, il quale fu aggiunto nel 1580 e ospitò i frati cappuccini fino al 1799. Nel 1833 gli spazi della chiesa subirono un ampliamento, che gli conferì le dimensioni attuali. La sua facciata si chiude con un elemento curvo , mentre al piano terreno c’è un portale ad arco con gli stipiti in pietra lavorata. Al di sopra si apre una finestra in asse con il portale e, davanti, c’è un piccolo giardino recitanto all’interno del quale è presente una croce stazionaria e un tiglio secolare.

Gli interni della chiesa di Santa Maria delle Grazie sono a navata unica e conservano molte decorazioni, tra cui un altare in legno del 1600 e numerosi dipinti murali.

Mappa dell’itinerario di Frosolone ^

Ecco la mappa che puoi seguire per scoprire l’itinerario di Frosolone. Troverai tutti i punti da visitare direttamente indicati sulla cartina.

Dove dormire a Frosolone ^

Se durante la visita di Frosolone preferisci soggiornare nel borgo devi sapere che ci sono alcune sistemazioni disponibili, ma sono abbastanza limitate come numero. Il borgo offre inoltre alcuni servizi per i turisti, ma in maniera molto limitata. Qui trovi le struttura disponibili a Frosolone.

Personalmente ti consiglierei di scegliere una delle due città capoluogo di provincia del Molise, Campobasso o Isernia, per soggiornare. In questo modo avrai molta più scelta di strutture e, inoltre, una vasta proposta di ristoranti, pizzerie, osterie e servizi per i turisti in genere. A questo link trovi le strutture disponibili a Campobasso, mentre a questo le strutture disponibili ad Isernia.

Io ho visitato Frosolone durante il mio tour alla scoperta del Molise e questa tappa l’ho affrontata proprio nel giorno in cui cambiavo albergo, da Campobasso ad Isernia.

A Campobasso ho soggiornato in questa struttura (comoda perché dotata di comodo parcheggio e un’ampia stanza). Ad Isernia ho invece scelto questa (nel comune di Fornelli). Qui le camere sono nuove e la colazione con una vastissima scelta.

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Guida di Frosolone - Cosa VedereScopri l'itinerario tra le cose da vedere a Frosolone. Mappa, fotografie e descrizione di tutte le attrazioni per un tour di mezza giornatahttps://www.lorenzotaccioli.it/guida-di-frosolone-cosa-vedere/
Lorenzo Taccioli