Hverir: la Terra che Fuma in Islanda

Pozza di fango ribollente
crateri Krafla - Islanda

Dopo esserci lasciati alle spalle i bagni termali di Myvatn e il piccolo laghetto di Bjarnaflag, sede della più antica centrale geotermica islandese, riprendiamo il tragitto in direzione della cascata di Dettifoss. Come per il vulcano Hverfjall anche le due precedenti fermate non erano previste, perciò accumuliamo un po’ di ritardo sul programma giornaliero che avevamo pianificato.. Decidiamo perciò di andare spediti fino a Dettifoss….. ma appena dopo quattro o cinque minuti in automobile lungo la Ring Road notiamo un piccolo campo che fuma: si tratta di Hverir!

Non possiamo non fermarci per l’ennesima volta, così decidiamo di sostare al massimo per mezz’oretta (tempo più che sufficiente per visitare la zona). Ci troviamo alle pendici del monte Námafjall e davanti a noi tante persone si muovono tra crateri pieni di fango che ribolle e coni di pietre costruiti ad altezza uomo, per proteggere le fenditure della terra dalle quali il vapore esce corposo. Sono impressionato da questo spettacolo della natura, anche se a tratti l’odore solfureo emanato dalle pozze rende l’aria difficile da respirare. Hverir è una solfatara compresa nell’area geotermale del Krafla nel nord dell’Islanda.

Anche noi scendiamo dall’automobile lasciata nell’ampio parcheggio e cominciamo a camminare tra i vari fumi e crateri dei piccoli vulcani sparsi per il campo. Alcuni cartelli avvertono del concreto rischio di scottarsi, perché i fanghi ed il vapore raggiungono gli 80/100 gradi centigradi.
Quello che ai miei occhi rende Hverir così speciale, oltre ad essere uno spettacolo piuttosto insolito per noi, sono i colori: si passa dall’azzurro del cielo al marrone della terra con molte sfumature ocra che contrastano con il grigio argenteo del fango interno alle pozze ed alle fumarole. Avvicinandoci ai crateri più grandi sentiamo persino il terreno più caldo sotto ai nostri piedi attraverso la suola delle scarpe. Un’altra cosa che mi stupisce è il confronto con l’Italia: credo che molto probabilmente se fossimo stati in patria ogni cratere sarebbe stato transennato per motivi di sicurezza, mentre qua in Islanda si lascia il destino delle persone alla loro intelligenza e rettitudine nel seguire le regole.

Hverir è uno dei posti che mi piacciono di più dall’inizio del viaggio, probabilmente perché si tratta di un panorama piuttosto insolito rispetto alle meraviglie italiane che sono abituato a vedere. Dopo circa mezz’ora abbiamo completato il giro di tutti i crateri e delle varie solfatare, perciò riprendiamo il viaggio in direzione della cascata di Dettifoss..

Scopri tutto il tour di 8 giorni in Islanda:

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Hverir: la Terra che Fuma in IslandaLe foto di Hverir: la solfatara nel nord dell'Islanda dove il fango ribolle dentro ad alcuni crateri attivi ed il vapore esce potente dal sottosuolo.https://www.lorenzotaccioli.it/hverir-terra-che-fuma-islanda/
Lorenzo Taccioli