Innsbruck – Un Giorno nella Capitale del Tirolo Austriaco

Abitazioni sul Fiume Inn dal centro storico di Innsbruck

Arriviamo ad Innsbruck a serata già inoltrata. Raggiungiamo subito il nostro hotel sulla sponda nord del fiume Inn. Siamo a ridosso del centro storico, ma non al suo interno. Nonostante ciò trovare parcheggio non è una passeggiata, ma con un colpo di fortuna troviamo un posto dove lasciare l’auto.

Dopo essere arrivati in hotel ci accomodiamo in stanza e scendiamo in centro storico a piedi per mettere qualcosa sotto i denti. Sono più o meno le 22.30 ed è praticamente impossibile trovare un posto ancora aperto dove cenare. Guardandoci intorno vediamo un pub che fa anche qualche finger food. Una volta accomodati scopriamo che anche qui la cucina è chiusa e quindi addio a ogni possibilità di cibo, se non qualche misera patatina in sacchetto. La morale è che è meglio muoversi per tempo, se non si vuole essere brilli con una birra come successo a noi.

Dove si Trova Innsbruck ^

Innsbruck - Case sul Fiume Inn

Innsbruck è la capitale della regione del Tirolo austriaco. Si trova quindi nella parte occidentale della nazione, proprio dove l’Austria si assottiglia in una lingua di terra e va a toccare la Svizzera, oltre che le regioni italiane del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia. Non a caso Innsbruck è una delle mete austriache più visitate dagli italiani, grazie alla sua vicinanza con la nostra nazione e ai collegamenti stradali diretti.

La città di Innsbruck venne costruita nel medioevo nella posizione dove i fiumi Sill e Inn confluiscono. Il fiume Inn continua parallelo al centro storico, del quale segna il confine superiore.

Breve storia di Innsbruck ^

Il nome della città, come è ovvio, è legato al fiume Inn, bruck invece significa “ponte” e l’unione dei due termini ha generato il nome. Innsbruck fu una città di confine durante l’epoca dell’impero romano e la sua prima apparizione risale a un documento del 1133. Il centro storico della città iniziò a svilupparsi dal 1180, quando i conti Andechs, possessori di questi territori, decisero di farne un’area di mercato, proteggendola con torri e mura da possibili ingerenze esterne.

Il commercio si sviluppò molto rapidamente, tanto che nel 1239 venne conferito a Innsbruck il rango di città. Nel 1420 la città divenne anche la capitale del Tirolo, che fino a quel momento aveva visto come città principale quella di Merano, e Innsbruck divenne la residenza ufficiale dell’imperatore Massimiliano I.

Quest’area fiorì nei secoli XVI e XVII, grazie ad un periodo d’oro per la città che le permise di aprire anche una propria università nel 1669.

All’inizio del XIX secolo Innsbruck venne contesa tra Germania e Austria, infatti nel 1805, alla firma della pace di Presburgo, la città passò sotto la Baviera, salvo tornare austriaca appena 10 anni più tardi con il Congresso di Vienna.

I rapporti con l’Italia non furono sempre rosa e fiori, infatti quando all’inizio dello scorso secolo venne aperta una facoltà in lingua italiana presso l’università di Innsbruck, un gruppo di studenti protestò in maniera molto forte, assalendo anche l’università fino a farla chiudere.

Gli italiani, invece, occuparono Innsbruck tra il 1918 e il 1920, mentre durante la seconda guerra mondiale i bombardamenti colpirono duramente anche qui, provocando ingenti danni.

Itinerario di Un Giorno a Innsbruck – Cosa Vedere ^

Ci svegliamo che fuori piove e, purtroppo, ci porteremo dietro la pioggia per quasi tutto il giorno. Scendiamo a fare colazione in albergo e poi, una volta ricaricate le valige in auto, partiamo a piedi per la visita di un giorno a Innsbruck.

Anche in questo caso il centro storico è abbastanza raccolto da poterlo visitare comodamente a piedi, ovviamente essendo disposti a camminare un po’. Notiamo una netta differenza con le altre città visitate nella parte centrale e orientale dell’Austria: Innsbruck ci sembra meno curata delle altre, soprattutto nelle vie secondarie meno battute dai turisti.

L’itinerario di un giorno a Innsbruck comincia dal ponte Innbrucke che dalla sponda nord ci collega al centro storico cittadino, oltrepassando il largo fiume Inn. Su di un lato del ponte si trova una grande scultura in bronzo che raffigura Gesù in croce, a testimonianza della grande vocazione religiosa della città.

Ottoburg – la Torre di Accesso alla Città ^

Davanti a noi si vedono già chiaramente le due alte torri del duomo cittadino che spuntano da dentro il centro storico, ma prima di accedere ai suoi vicoli non possiamo non notare la strana costruzione dell’Ottoburg, una struttura a metà tra una torre e un palazzo residenziale. Le 90 persiane rosse e bianche che spiccano sulla facciata grigia decorano vivamente le forme in proiezione e recessi della struttura. Al piano terra, dal 1913 è ospitato un ristorante molto quotato: per sedersi ai suoi tavoli è imprescindibile la prenotazione.

Le sue forme tardo gotiche derivano da una ricostruzione della fine del XV secolo, e da un successivo ampliamento del 1542. La struttura originaria, invece, risale all’XI o XII secolo e nei secoli ha ospitato moltissime personalità cittadine tra i quali i figli dell’imperatore Massimiliano I. La torre residenziale venne costruita sulle mura cittadine e venne progressivamente alzata durante i secoli, questo spiega anche il perché della forma così strana.

Per circa 50 anni durante il XVI secolo la torre rimase senza abitanti e per questo motivo venne temporaneamente rinominata Eepurg, ovvero “castello vuoto”. Il nome Ottoburg, invece deriva dall’associazione creata in omaggio al duca Otto II von Andechs, ricordato come fondatore della città di Innsbruck.

Hier weilte Goethe ^

Prendiamo la via che dal fiume Inn conduce fino alle piazze centrali di Innsbruck e ci troviamo immersi in eleganti e storici palazzi. Il primo di questi è Hier weilte Goethe, il cui nome significa “Goethe è stato qui“.  In quest’edificio, nel quale oggi c’è una locanda, si trova anche la stanza di Goethe.

Al suo interno sono passati i più grandi scrittori, poeti e artisti tirolesi, oltre che l’imperatore Giuseppe II e Andreas Hofer, noto come “generale barbone”, che guidò le truppe tirolesi unite a quelle austroungariche contro gli eserciti francesi e bavaresi durante la guerra della quinta coalizione (inizio ottocento).

All’interno della stanza di Goethe si possono tutt’ora ammirare immagini, testi e libri di tutte le personalità che sono passate attraverso questo luogo in visita al poeta e drammaturgo tedesco che spese qui diversi anni della sua vita.

Hier weilte Goethe

Stadtturm – Torre cittadina ^

Herzog-Friedrich-Strasse strada principale centro storico
Stadtturm - Torre cittadina del XIV secolo

Proseguiamo la nostra passeggiata su via Herzog-Friedrich Strasse, una delle più belle vie di tutta Innsbruck. La strada si stringe tra le facciate dei numerosi palazzi barocchi che si alternano in svariate forme e colori. Tra queste si trova anche la Stadtturm, l’antica torre civica cittadina anch’essa stretta tra le facciate dei palazzi medievali.

La torre civica di Innsbruck venne costruita nel 1450 in stile gotico e circa un secolo più tardi fu completata attraverso il tetto a cipolla. Per l’epoca i suoi 51 metri di altezza rappresentavano una grande conquista ed erano motivo di orgoglio per gli abitanti della città. Attraverso la Stadtturm si poteva accedere al vecchio municipio cittadino.

Per circa 450 anni la Stadtturm venne impiegata per controllare il territorio comunale: sopra la torre si alternavano le guardie che monitoravano continuamente il possibile avvicinarsi di pericoli o che non ci fossero incendi in città. Sotto di loro, ai piani bassi della torre, si trovavano invece le prigioni cittadine.

Attualmente, invece, l’accesso alla torre è aperto a cittadini e turisti, che attraverso una scala di 133 scalini possono salire all’altezza di 31 metri sulla terrazza posta sopra l’orologio e godere del bel panorama sul resto della città.

Helbling Haus – lo Stile Rococò a Innsbruck ^

Helbling Haus - Centro di Innsbruck

Svoltato l’angolo di Herzog-Friederich Strasse non si può non notare un curioso palazzo. L’Helbling Haus è un edificio decisamente fuori dalle righe anche per Innsbruck.

Originariamente questo palazzo era un ‘normale’ palazzo in stile gotico costruito tra il XIV ed il XV secolo, ma nel 1725 la sua facciata venne completamente rivestita con opulenti decorazioni in stucco in pieno stile rococò che l’hanno trasformato nell’edificio particolare che ancora oggi possiamo vedere. La casa borghese è composta di 4 piani più il piano terreno nel quale si trovano alcuni negozi.

L’edificio venne acquistato nel 1725 da Johan Fischer che qualche anno più tardi decise di decorare la facciata con questo stile opulento. Il lavoro richiese circa due anni, tra il 1730 e il 1732, e si sviluppa sull’intera facciata con cornici alle finestre, tralci floreali, angeli, volute e conchiglie. All’inizio del 1800 la casa cambiò proprietà ed entrò nei possedimenti di Sebastian Helbling, il quale la possedette fino al 1827 e  dal quale deriva l’attuale nome del palazzo.

Goldenes Dachl – Tetto d’Oro di Innsbruck ^

Innsbruck - Goldenes Dachl - Tettuccio d'Oro - Cosa Vedere nel Tirolo - Austria

Il Goldenes Dachl è una delle attrazioni più conosciute di tutta la città di Innsbruck. Si trova nelle estreme vicinanze della Helbing Haus, dando sulla stessa via, la Herzogh-Friedrich Strasse, nel punto dove la sua forma somiglia più ad una lunga piazza. Questa struttura si trova sulla facciata del Neuer Hof, l’antico palazzo del 1420 dei conti del Tirolo.

Conosciuto anche come tetto d’oro, per via dei suoi colori, si tratta di un affaccio aggiunto nel 1500 su volere di Massimiliano I al preesistente palazzo. L’alto bovindo è infatti ricoperto da un tettuccio con 2657 tegole in rame che brilla di diverse sfumature d’oro, a seconda della luce che lo colpisce. La struttura è decorata anche esternamente: balaustre movimentate da rilievi che ritraggono scene della danza della Moresca e sei blasoni sotto le finestre del primo piano. Tra questi uno ritrae Massimiliano I e sue due mogli (Bianca Maria Sforza e Maria di Borgogna). Un altro blasone ritrae invece l’imperatore contornato da giullari di corte. Il bovindo dorato si divide sostanzialmente in due parti: la parte più bassa, in chiaro stile tardo-gotico e decorata da stemmi scolpiti (gli attuali sono una copia degli originali) accompagnati dagli stendardi dell’Austria e del Tirolo. La parte superiore, quella dove si trova il terrazzo con il tetto d’oro, è più incentrata sulla vita di corte di Massimiliano I.

Il Goldenes Dachl era l’affaccio preferito da Massimiliano I, che da qui poteva vedere scorgere la vita all’interno della via principale della città e delle sue piazze. Attualmente il palazzo sul quale si trova il Tetto d’Oro, ospita il Maximilianeum, un piccolo museo sulla vita dell’imperatore. Inoltre dal Goldenes Dachl si esibiscono spesso bande musicali che eseguono musica tradizionale e folkloristica.

St Jakob – Duomo di Innbruck ^

Già dal tetto d’oro cominciamo a scorgere in lontananza il duomo di St Jakob: la sua grande cupola è inconfondibile. Arriviamo in pochi passi in Domplatz, dove qualche panchina e un’aiuola curata hanno come sfondo la grande facciata del duomo.

La cattedrale di San Giacomo venne costruita all’inizio del XVIII secolo in stile barocco, di cui rappresenta uno dei più grandi edifici in tutta l’Austria. Il duomo venne costruito sui resti di una precedente chiesa risalente al XII secolo, che nel XVI secolo diventa famoso grazie ad alcuni affreschi che la fanno diventare un’istituzione per il culto mariano. Un violento terremoto alla fine del XVII secolo distrugge la chiesa e così, circa 20 anni dopo, viene costruito l’odierno edificio. Non c’è ancora pace però per la chiesa di San Giacomo, che durante la seconda guerra mondiale viene colpita da alcuni bombardamenti. Quando nel 1964 terminano i lavori di ripristino la chiesa viene elevata al rango di cattedrale e sede della nuova diocesi di Innsbruck, formatasi dopo la divisione di questo territorio da quella di Bressanone a causa del passaggio del Trentino Alto Adige all’Italia.

La facciata è imponente ma piuttosto semplice: composta da pietra a vista, ha una forma concava tra le due alte torri che la chiudono ai lati e che sono visibili da quasi tutta Innsbruck. Si tratta di due campanili con copertura in rame e, in uno di questi si trova il carillon più grande di tutta l’Austria, dotato di ben 48 campane.

Entrando in chiesa si noterà la pianta a croce latina e a navata unica. Gli alti soffitti sono dotati di cupole in realtà piatte e di una invece reale. Gli occhi vengono ingannati dalla miriade di decorazioni, stucchi e colori degli affreschi sui soffitti. I dipinti nelle varie cupole raffigurano la vita di San Giacomo, mentre nell’altare maggiore si trova raffigurata la Madonna con Gesù Bambino.

Nella parte sinistra del transetto si trova invece il Mausoleo dell’arciduca Massimiliano III d’Austria. Questo monumento venne costruito entro il 1630 ed è composto di 4 colonne bronzee decorate con tralci di vite, lumache, cavallette e uccelli. Al di sopra del mausoleo si trova invece la statua di Massimiliano III, raffigurato con San Giorgio e un drago.

Girandoci verso l’ingresso, troviamo il grande organo piuttosto recente: risale infatti alla fine dello scorso secolo ed è contenuto all’interno di una cassa barocca costruita della prima metà del ‘700.

Quello che non finisce mai di stupirmi, oltre la bellezza del St Jakob Dom, è in quanti modi la chiesa riesce a promuovere il suo business: è infatti vietato scattare foto all’interno del duomo, a meno che non si acquisto un pass temporaneo (30 minuti) in una delle casse automatiche all’ingresso della cattedrale. Il costo è di qualche euro ed è richiesto anche per foto scattate con il cellulare. Acquisto il pass e lo metto in tasca.. così dopo qualche minuto che scatto fotografie vengo avvicinato da un uomo della chiesa che mi richiede di mostrargli la ricevuta di pagamento. Io, senza parole, la estraggo dalla tasca e gliela mostro.

Tiroler Landestheater ^

Landestheater - Teatro di Innsbruck

Usciti dalla chiesa procediamo la visita del centro storico. Il cielo piuttosto nuvoloso non si placa e continua a scendere una pioggia fina ma fitta che ci sta rovinando la giornata. La prossima tappa che vediamo è il giallo Landestheater di Innsbruck, conosciuto anche come Tiroler Landestheater (teatro statale tirolese).

Nonostante il teatro cittadino fosse attivo dal 1654, questo grande edificio risale al 1846, quando una compagnia locale alla ricerca di una propria sede, non poté utilizzare il vecchio teatro caduto ormai in malora. La compagnia non si perse d’animo e cominciò una raccolta fondi che gli permise di costruire lo Stadttheater, divenuto Tiroler Landestheater nel 1945/1946. Durante gli anni successivi il teatro venne più volte chiuso per procedere con un ampliamento dei suoi spazi, portandolo ad ospitare fino a 800 posti.

Hofburg – Palazzo Imperiale di Innsbruck ^

Cortile interno dell'Hofburg
Ingresso all'Hofburg - Palazzo Imperiale di Innsbruck

Un’altra meta imperdibile per chi visita Innsbruck è l’Hofburg, il palazzo imperiale. L’inizio della costruzione di questo palazzo deriva dal volere dell’arciduca Sigismondo d’Austria in epoca medievale che sentì la necessità di fortificare il piccolo borgo di Innsbruck. Massimiliano I si occupò di ampliare questo castello gotico, mentre durante l’epoca di Maria Teresa le dimensioni non erano più un problema, ma nel 1755 si sentì la necessità di una profonda ristrutturazione che toccò un’ala dell’edificio, la grande facciata e l’imponente scalinata interna, dando a tutta la struttura uno stile più classicista.

Nata inizialmente come residenza del governatore del Tirolo, venne trasformata in residenza estiva della famiglia imperiale.

Gli interni, visitabili, sono invece in stile rococò. Al secondo piano, dal 1773, si trovano gli appartamenti di stato, tra cui la Riesenhalle (sala dei giganti) riccamente decorata da stucchi bianchi e oro che contornano il grande soffitto affrescato. Sulle pareti di questa sala si trovano invece grandi ritratti di Maria Teresa, dei suoi 16 figli e del resto della famiglia reale.

Noi raggiungiamo l’imponente cortile interno dell’Hofburg, chiuso sui quattro lati dai quattro piani del palazzo. All’interno dell’Hofburg vanno attualmente in scena mostre e convegni, dopo essere passato nelle proprietà dello stato austriaco.

Pfarramt Hofkirche – la Chiesa di Corte ^

Al fianco dell’Hofburg si trova la grande chiesa, collegata al palazzo. Conosciuta con il nome di Pfarramt Hofkirche, come nelle altre chiese viste in città è assolutamente vietato l’accesso ai turisti durante le funzioni. Il divieto è fatto rispettare da alcuni uomini che stanno all’ingresso, tipo buttafuori in discoteca. I turisti vengono ovviamente riconosciuti attraverso gli zaini e macchine fotografiche, probabilmente se si fosse più discreti si riuscirebbe comunque a entrare. Penso che il motivo per cui siano stati istituiti questi buttafuori non sia solo per non disturbare le funzioni, ma anche perché l’ingresso ai turisti è a pagamento.

L’Hofkirche è la chiesa di corte e la sua costruzione venne cominciata nel 1553 e si protrasse per circa 10 anni. L’obiettivo iniziale di Ferdinando I, il mandante della chiesa, era quello di edificare un mausoleo per il nonno Massimiliano I, e si occupò personalmente del progetto della tomba con a guardia due statue di guerrieri in ghisa.

Pfarramt Hofkirche di Innsbruck

Il sarcofago si trova al centro della chiesa e sopra un’altra statua raffigura l’imperatore inginocchiato. Sono presenti anche alcuni pannelli laterali, che dipingono la vita del sovrano. Tutto l’impegno profuso venne però vanificato dalla sepoltura di Massimiliano I, che non si trova all’interno del sarcofago, ma sepolto a Wiener Neustadt, una località nel sud dell’Austria. All’interno dell’Hofkirche si trova però una tomba reale: nella Silberne Kapelle c’è infatti la tomba dell’arciduca Ferdinando II e della sua moglie.

Le volte interne vennero riviste all’inizio del XVII secolo, aggiungendo numerose decorazioni in stile barocco in linea con la rivisitazione effettuata all’intera chiesa.

L’ingresso alla Hofkirche è composto da un portale rinascimentale che si protrae verso l’esterno, mentre la chiesa è riconoscibile dai diversi punti della città di Innsbruck grazie alla torre ottagonale che svolge la funzione di campanile.

Jesuitenkirche – La Chiesa Gesuita ^

Un’altra chiesa ben riconoscibile è la Jesuitenkirche, la chiesa gesuita. Questa è una delle poche chiese in cui arriviamo nel momento in cui non si sta celebrando una funzione e quindi possiamo entrare liberamente. Ci troviamo nei pressi dell’università e rimaniamo particolarmente colpiti dalla sua facciata, praticamente simmetrica e divisibile in due.

La Jesuitenkirche, dedicata alla Santa Trinità, venne costruita una prima volta nel 1619, ma la struttura crollò e così intorno al 1627 venne cominciata la costruzione della chiesa attuale che terminò solo nel 1640. Le torri vennero invece aggiunte all’inizio del XX secolo. Al suo interno una grande cupola bianca illumina tutte le pareti chiare sulle quali rimbalza la luce. Scendendo una scala, vicina all’ingresso, si accede alla cripta. Si tratta di una cripta insolita, molto spaziosa e luminosa rispetto a quelle che sono stato abituato a vedere. Qui riposano i gesuiti morti a Innsbruck e i fondatori della chiesa: Leopoldo V e Claudia de Medici.

Durante questi secoli non furono presenti sempre i gesuiti al suo interno, infatti nel 1773 venne firmato un decreto che soppresse l’ordine dei gesuiti, su pressioni del papa Clemente XIV. Solo nel 1838 venne ripristinato l’ordine e la comunità dei gesuiti rientrò in possesso della chiesa.

Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum ^

Eccoci arrivati al museo regionale tirolese, il Tiroler Landesmusem Ferdinandeum. Il grande palazzo si presenta con una serie infinita di grandi finestre disposte sui tre piani. Davanti, l’ingresso c’è un piccolo porticato che attraverso le sue colonne sostiene un terrazzo posto al primo piano.

Costruito nel XIX secolo, l’edificio prende il nome dall’arciduca Ferdinando II, vissuto durante il XVI secolo, che ha regnato su questa regione e che fu un appassionato collezionista d’arte. All’interno del museo si trovano diverse sezioni: una dedicata all’ambiente, una alla storia all’arte e all’artigianato. Infine è presente anche una biblioteca. Oltre ai pezzi storici, all’interno del museo ci sono anche alcuni pezzi di arte contemporanea di Klimt e Schiele.

Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum - Museo sul Tirolo di Innsbruck

Spitalskirche ^

Spitalskirche - Hospital Church of The Holy Spirit di Innsbruck

Imboccata un’altra delle vie principali del centro storico di Innsbruck, la Maria Theresien Strasse, notiamo il profilo rosa intervallato dalla scura pietra a vista, della Spitalskirche. questa è la chiesa dell’ospedale, anche se quest’ultimo è stato relegato fuori dalle mura fino al 1888, per paura di possibili infezioni. La chiesa, invece, venne costruita all’inizio del XVIII secolo, al posto di una struttura gotica precedentemente presente in questo luogo.

L’accesso alla Spitalskirche è reso possibile da due portali abilmente intagliati, mentre gli interni sono caratterizzati da numerosi stucchi. Sull’altare maggiore è presente un crocifisso gotico risalente agli inizi del XVI secolo, mentre gli affreschi che decorano la chiesa sono piuttosto recenti. Furono infatti realizzati nel 1962 dopo il ripristino della Spitalskirche in seguito ai bombardamenti che la colpirono durante la seconda guerra mondiale.

Volkshochschule Tirol ^

Volkshochschule Tirol - Innsbruck

Alla fine di Marktgraben, la strada perpendicolare alla Maria Theresine Strasse, si trova la Volkshochschule Tirol, la scuola per adulti del Tirolo. Quest’istituzione senza partito nacque nel 1945 come Volkshochschule Innsbruck, per poi trasformarsi nel 1982 nella Volkshochschule Tirol.

Lo scopo di questa scuola è quello di fornire un’istruzione aggiuntiva a chi lo desideri, dopo l’età scolare. Spesso i corsi all’interno di questa scuola sono gratuiti, offerti in collaborazione con l’università che organizza qui anche frequenti conferenze. I temi toccati all’interno della Volkshochschule Tirol sono i più variegati: lingue, creatività, sport, formazione professionale, sviluppo personale e sono organizzati anche alcuni incontri di taglio politico.

Dal 2007 alla Volkshochschule vengono organizzati corsi di lingua per tutte quelle persone immigrate a Innsbruck che ne sentono la necessità.

Il crescente interesse verso questa istituzione gli ha permesso di trasferire la loro sede all’interno del Kursräumlichkeiten nell’ex monastero delle Orsoline sulla via Marktgraben.

Town Square – la Piazza Principale ^

Town Square - Piazza Principale di Innsbruck

Raggiungiamo Town Square, la piazza principale di Innsbruck, durante una piccola tregua dalla pioggia. Oggi è domenica e la maggior parte dei negozi sono chiusi, giusto la Rathaus Galerien (un piccolo centro commerciale) è aperto, ma anche all’interno di questa la maggior parte dei negozi sono chiusi. La Rathaus Galerien è ospitata all’interno dell’edificio del Rathaus di Innsbruck, il suo nuovo municipio.

Gli edifici che si affacciano sulla Town Square sono un miscuglio di stili architettonici tra il barocco, il gotico e il medievale e le tante facciate colorate si alternano con diverse larghezze.

Rathaus di Innsbruck – Il Nuovo Municipio ^

Il vecchio municipio è stato ospitato all’interno di un palazzo al fianco della torre civica dal 1358 al 1897, quando venne trasferito nell’attuale palazzo di via Maria Theresien Strasse. Inizialmente la gestione cittadina non richiedeva troppi impegni, tanto che il sindaco aveva un ufficio direttamente all’interno della sua abitazione. Dal XIV secolo però, con l’aumentare delle dimensioni della città, si è reso necessario un palazzo che ospitasse degli uffici appositamente costituiti. Inizialmente al sindaco venne dato un rimborso che gli permettesse di acquistare una casa più grande su quella che era una delle vie principali del centro storico, mentre successivamente vennero acquisite altre case per aumentare le dimensioni dell’intera struttura.

Il nuovo municipio, invece, venne ottenuto dalla ricostruzione di tre precedenti case gotiche, all’inizio del XVIII secolo, dando vita al palazzo barocco chiamato Kunig. Da quel momento, l’edificio, cambiò diverse proprietà: nel 1810 venne acquistato da un mercante che nel 1847 passò la proprietà a un albergatore che lo trasformò in albergo fino al 1876 quando la concorrenza spietata non gli permise di proseguire nell’affitto delle sue stanze. Nel 1882 venne di nuovo venduto a un grossista di carta, che ne mantenne la proprietà fino al 1897 quando decise generosamente di donarlo alla città di Innsbruck come nuova sede per il municipio cittadino. Questo gesto gli valse il titolo di cittadino onorario.

Rathaus Galerien - Rathaus Innsbruck

Durante il periodo in cui l’edificio venne utilizzato come albergo, la sua facciata venne leggermente rivista in stile classico, che possiamo ancora ammirare nei suoi 4 piani di altezza. La facciata simmetrica è sostenuta da pilastri regolari che mantengono in piedi l’intera struttura, mentre al secondo piano si trova un piccolo balcone che si affaccia sulla piazza Town Square.

A partire da metà degli anni ’80 è stato effettuato un nuovo progetto che prevedeva un’estensione del Rathaus, realizzato anche grazie ad investimenti privati. Nel 2002 sono terminati i lavori ed è stato inaugurato il nuovo complesso, sensibilmente più grande del precedente. All’interno del municipio si trova ora un hotel congressuale, una galleria commerciale e un parcheggio sotterraneo. Inoltre è stata decisamente incrementata la profondità dell’edificio, che prevede un ingresso sulla piazza principale, un altro sulla Adolf Pichler Platz e un ultimo sulla Anichstrasse. Il tetto della galleria è coperto da pannelli in vetro colorati che fanno filtrare la luce.

Colonna di Sant’Anna – Annasaule ^

Al centro della Town Square  troviamo la colonna di Sant’anna, o Annasaule. Questo monumento venne eretto all’inizio del XVIII secolo, nel 1704, come ringraziamento per la cessazione delle invasioni da parte delle truppe bavaresi a seguito della loro espulsione durante la guerra di successione spagnola.

Lo scultore che costruì l’Annasaule fu il trentino Cristoforo Benedetti che utilizzò il marmo rosa di Kramsacher. La colonna presenta quattro statue sul piedistallo e una a coronamento della colonna. Le quattro statue nella parte bassa rappresentano Sant’Anna (madre di Maria), Kassian (patrono della diocesi di Bressanone, alla quale apparteneva anticamente anche Innsbruck), Virgilio (patrono della diocesi di Trento) e Georg accanto a San Giuseppe.

Sulla cima della colonna di Sant’Anna si trova invece una statua che raffigura la Madonna. Le sculture che si possono vedere esposte ora, sono tutte delle copie delle originali che per motivi di conservazione sono state asportate e riposizionate in altri punti della città più protetti. La prima a essere sostituita fu la statua della Madonna, nel 1958, mentre le altre furono tutte rimpiazzate nel 2009.

Colonna di Sant'Anna - Annasaule Innsbruck

Servitenkirche ^

Maria Theresin Strasse - Via del Tirolo - Austria
Servitenkirche - Sankt Josef - Innsbruck

Abbandoniamo la town square e un altro campanile rosa ci appare a distanza. Un’altra chiesa ha scelto questo colore per la sua facciata: la Servitenkirche, o chiesa dei servi di Maria, una chiesa con annesso il convento.

Le sue forme sono piuttosto discrete: si trova infatti inserita tra le altre case e quasi non si noterebbe se non fosse per il campanile e per il bovindo affrescato che sporge a metà altezza sul marciapiede.

La costruzione della Servitenkirche risale agli inizi del XVII secolo, su iniziativa di Anna Caterina Gonzaga vedova dell’arciduca d’Austria Federico II. Il corpo della donna, insieme a quello della figlia Maria d’Austria sono tuttora seppelliti all’interno della chiesa.
L’edificio venne eretto a partire dal 1613, ma già nel 1620 rimase vittima di un incendio che distrusse completamente l’edificio. Solo a seguito della consacrazione venne costruito l’altare, datato 1628, da parte di un altro artista trentino: Mattia Carneri.

Circa un secolo più tardi furono fatti alcuni ampliamenti che riguardarono l’aggiunta di due cappelle. Molto più recente è invece il campanile rosa, che venne costruito alla fine del XIX secolo.

Anche la Servitenkirche venne colpita dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, riportando gravi danni che vennero sistemati dopo il 1945, con il ritorno dell’ordine dei servi di Maria nel 1947. Gli ultimi lavori di ristrutturazione risalgono invece alle annate 1968 e 1990, che le hanno dato l’aspetto attuale che l’ha portata fino a noi.

Triumphpforte – Arco del Trionfo ^

Triumphpforte - Arco del Trionfo di Innsbruck

Alla fine di Maria Theresien Strasse troviamo il Triumphpforte, ovvero l’arco di trionfo cittadino, che chiude la strada. L’arco venne costruito nel 1765 come omaggio alle nozze dell’arciduca Leopoldo, figlio dell’imperatrice Maria Teresa. Il matrimonio si celebrò il 5 Agosto e appena 12 giorni dopo, il 17 Agosto, morì l’imperatore Francesco Stefano di Lorena, padre di Leopoldo. Il progetto dell’arco venne subito rivisitato e, come è attualmente, da una parte si trovano le decorazioni per la celebrazione del matrimonio, mentre dall’altro ci sono decorazioni in onore del funerale di Francesco I.
Si tratta quindi di un arco agrodolce..

La nostra visita ad Innsbruck si conclude qui, e torniamo verso l’automobile nei pressi dell’hotel. Ripartiamo pronti ad abbandonare l’Austria e tornare a casa, attraverso il passo del Brennero, che come spesso succede è presa d’assalto e si formano diverse code. Con Innsbruck e la sua pioggia si conclude il tour di tutta l’Austria, certo avrei preferito un addio meno bagnato, ma non posso comunque lamentarmi di questi 8 giorni in giro per l’Austria..

Mappa dell’itinerario ^

Ecco la mappa dell’itinerario della passeggiata per il centro storico.

Innsbruck è stata l’ultima tappa del nostro bellissimo tour di 8 giorni in Austria. Ecco cosa fare e cosa vedere nell’itinerario completo di questa nazione!

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Innsbruck - Un Giorno nella Capitale del Tirolo AustriacoCosa fare e cosa vedere ad Innsbruck, la capitale del Tirolo austriaco presa d'assalto per i mercatini. L'itinerario di un giorno alla scoperta di tutte le attrazioni e della loro storia. Ecco cosa non perdersi a Innsbruck.https://www.lorenzotaccioli.it/innsbruck-un-giorno-tirolo-austriaco/
Lorenzo Taccioli