Islanda Da Nord a Sud passando per Egilsstadir

Ragazzo Natura Islanda

L’arrivo ad Egilsstadir

Arriviamo nei pressi di Egilsstadir intorno alle 23 e, seguendo il navigatore satellitare, prendiamo una stretta strada che ci porta fin sopra ad una collina. Di tanto in tanto una strada sterrata si dirama dalla principale per raggiungere una piccola casetta o una fattoria. In giro non c’è anima viva e anche noi cominciamo a farci assalire dal dubbio di aver sbagliato strada.

Finalmente il navigatore ci indica di svoltare a sinistra, salendo per una piccola strada dissestata. Appena arrivati ci troviamo davanti a un ragazzo che, all’interno di una piccola cabina in legno, ci attende per farci entrare. Si tratta di una piccola casa in legno e lamiera con una stanza per la cucina, un intimo salotto, un bagno enorme ed uno più piccolo e due o tre grandi stanze che vengono affittate. All’interno del frigorifero si trovano dei succhi di frutta concentrati che è possibile utilizzare per la colazione dell’indomani.

Egilsstadir Hotel

In hotel c’è anche una coppia di donne cinesi che allagano puntualmente i due bagni, perciò cerchiamo di farci una doccia calda facendo meno danni possibili.. fuori la temperatura è fredda, probabilmente intorno ai 5°C, perciò cerchiamo di evitare quanto più possibile di ricorrere al terzo bagno.. esterno.

La giornata trascorsa

La tappa più lunga del viaggio è stata fatta. In una giornata abbiamo visto tantissime meraviglie nel nord dell’Islanda, tutte diverse tra loro. Siamo partiti dalla seconda città islandese Akureyri e attraverso il lago MyVatn e le meraviglie della sua regione (un vulcano, caldare ribollenti, acqua che sgorga a temperature altissime), attraverso le cascate di Dettifoss e di Selfoss, giungendo fino ad Asbyrgi nel profondo nord e scendendo lungo il canyon del fiume Jokulsa, passando per la (nascosta) cascata di Hafragilsfoss siamo giunti fino a qui. Siamo piuttosto stanchi, ma entusiasti ed arricchiti da quello che abbiamo visto. Avremmo voluto dormire più vicini alle mete della giornata, ma il problema degli alberghi in Islanda è reale: si tratta di una meta a forte incremento turistico e spesso e volentieri non è possibile trovare posti letto dove si vorrebbe a causa della mancanza di strutture recettive (come in questo caso) o a causa degli elevati costi dell’isola.

Il risveglio a Egilsstadir

Ci risvegliamo di buon’ora. Il programma di questa giornata non è ricco come quello del giorno appena trascorso, ma è altrettanto pieno di meraviglie che ci attendono. Scendiamo da Egilsstadir fino al sud dell’Islanda, percorrendo anche buona parte della costa meridionale dell’isola.

Egilsstadir è una piccola cittadina islandese, ma la più grande tra quelle orientali. Fu fondata nel 1947 accorpando diversi piccoli paesi e si tratta di un’ottima base di partenza per escursioni in questa zona grazie anche alla vicinanza con le principali strade.  Possiede un ospedale ed un’università ed è anche il punto di arrivo delle navi che provengono dall’Europa. Si tratta quindi di una città portuale i cui traffici navali hanno dato una mano alla sua espansione. L’altra fonte principale di sostentamento è la produzione di energia idroelettrica. Oltre a tutto questo, però, non c’è molto e dal punto di vista turistico non è una città degna di nota, tanto che anche la guida Lonely Planet, che solitamente tenta di trovare qualcosa di buono anche nelle peggiori mete, non riesce a fare questo sforzo. Decidiamo perciò di non avventurarci per la città, ma di partire subito verso il sud.

Direzione sud dell’Islanda

Lasciamo le verdi colline che hanno come sfondo alcune montagne innevate e scendiamo attraversando il fiume Lagarfljot che scorre veloce sotto ad un lungo ponte ma che, al momento, ha una portata piuttosto limitata. Le colline che abbiamo intorno sono rocciose, spesso ricoperte di muschio e costantemente accompagnate da alti pali che trasportano l’energia elettrica nel paese. Di tanto in tanto troviamo dei piccoli calanchi che sembrano quasi essere dei terrazzamenti naturali del terreno, che è comunque lasciato incolto. Il clima islandese non permette infatti di coltivare grandi quantità di verdura, la quale per lo più proviene dall’Europa e di conseguenza, insieme alla frutta, ha prezzi piuttosto proibitivi.

Percorriamo la Ring Road, la strada principale che gira tutta l’isola ed in alcuni punti rimaniamo sorpresi perché non è totalmente asfaltata. All’altezza di Oxi prendiamo una deviazione che ci permette di accorciare un po’ i tempi di percorrenza, per poi reinserirci sulla Ring Road qualche decina di chilometri dopo. Ci troviamo in mezzo ad una natura selvaggia ed intatta, dove l’unico intervento dell’uomo pare essere stato la definizione di uno stretto sentiero. Non incrociamo quasi nessuna macchina, nonostante siamo nel pieno della stagione turistica. Spesso ci fermiamo per fare qualche foto al panorama che ci si para davanti, dove di tanto in tanto ci imbattiamo in una piccola cascata o in una vallata con in lontananza un laghetto che si insinua tra i monti rocciosi.
Continuando a percorrere lo stresso sentiero ci troviamo improvvisamente all’inizio di una lunga e tortuosa discesa dove io vorrei fermarmi continuamente per scattare qualche foto. Ogni tanto facciamo una sosta nelle rientranze della strada che sembrano essere un po’ più sicure.

Siamo arrivati praticamente sulla costa e ci stiamo ricongiungendo con la Ring Road. I monti arrivano a strapiombo sull’oceano Atlantico e si confondono con la costa frastagliata che a tratti si trasforma in spiaggette rocciose. Di tanto in tanto troviamo una casetta isolata che è circondata a 360° da questa natura. Penso che la vita qui debba essere appagante ma anche piuttosto dura, specialmente nei mesi invernali dove il tempo scorre lento e in solitudine. Probabilmente amerei passarci un anno per sperimentare queste sensazioni, non sono sicuro una vita intera..

Scopri tutto il tour di 8 giorni in Islanda:

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Islanda Da Nord a Sud passando per EgilsstadirLa cittadina orientale di Egilsstadir è la tappa ideale nella discesa da Nord a Sud dell'Islanda. Immersa nella natura selvaggia e tra terre sperdute..https://www.lorenzotaccioli.it/islanda-nord-sud-egilsstadir/
Lorenzo Taccioli