Itinerario di 7 giorni in Molise – Tour del Molise

Il Molise è una regione che negli ultimi anni sta attraendo sempre più turisti. Se fino a qualche tempo fa era praticamente sconosciuta, ora si sta facendo conoscere sempre di più. Per questo motivo ho deciso di organizzare una settimana di viaggio in cui ho percorso questo itinerario di 7 giorni in Molise.

Se, come me, ami scoprire piccoli borghi e perderti tra vallate e montagne in piacevoli trekking, il Molise è una destinazione perfetta. Non solo, qui troverai attrazioni annoverate nel patrimonio UNESCO, borghi tra i più belli d’Italia, castelli, mare, montagna, siti archeologici e tanta cultura.

Se non vedi l’ora di partire, ecco tutte le informazioni per organizzare i tuoi 7 giorni in Molise. Sarà un viaggio itinerante on the road.

Guida completa alla visita del Molise

Dove si trova il Molise
Perché un tour di 7 giorni in Molise?
Cosa vedere in 7 giorni in Molise
Giorno 1 in Molise – Termoli, Larino e Civitacampomarano
Termoli in breve – la città sul mare
Larino in breve
Civitacampomarano in breve – Tra i murales e il castello
Giorno 2 in Molise – Campobasso e Altilia Sepino
Campobasso, il capoluogo del Molise, in breve
L’area archeologica di Altilia Sepino in breve
Giorno 3 in Molise – Ferrazzano, Oratino, Castropignano e Pietracupa
Ferrazzano in breve
Oratino in breve
Castropignano e il Castello d’Evoli in breve
Pietracupa in breve – il borgo all’ombra della rupe
Giorno 4 in Molise – Frosolone, Sant’Angelo in Grotte, Castelpetroso e la Basilica Minore dell’Addolorata
Frosolone in breve – il borgo dei coltelli
Sant’Angelo in Grotte in breve – tra la chiesa in una grotta e antichi affreschi
Castelpetroso in breve – il borgo abbandonato
Basilica Santuario di Maria Santissima Addolorata – un’icona del Molise
Giorno 5 in Molise – Isernia e Fornelli
Isernia in breve
Fornelli in breve – tra i borghi più belli del Molise
Giorno 6 in Molise – Cerro al Volturno, Cascata del Volturno, Abbazia di San Vincenzo al Volturno, Lago di Castel San Vincenzo e Venafro
Cerro al Volturno in breve
Cascata del Volturno in breve
Abbazia di San Vincenzo al Volturno in breve
Lago di Castel San Vincenzo in breve
Venafro e Castello Pandone in breve
Giorno 7 in Molise – Carpinone, Riserva Naturale Statale Montedimezzo, Pietrabbondante, il Santuario Sannitico e Agnone
Carpinone in breve – il borgo abbandonato e le cascate
Riserva Naturale Statale Montedimezzo in breve – tra fauna recuperata e splendidi sentieri
Pietrabbondante e il Santuario Italico in breve – il borgo delle morge e l’area archeologica
Agnone in breve – il borgo delle campane
Organizzare un viaggio di 7 giorni in Molise
Dove dormire nel tour di 7 giorni in Molise
Paesini da visitare in Molise
Luoghi magici del Molise
Mappa dell’itinerario del tour di 7 giorni in Molise

Dove si trova il Molise ^

Il Molise è la seconda regione più piccola d’Italia dopo la Valle d’Aosta. Si trova però all’opposto della regione settentrionale. Il Molise è infatti nel sud Italia e più precisamente tra l’Abruzzo e la Puglia, con un piccolo affaccio sul mare Adriatico.

A ovest confina con Lazia e Campania. Le sue piccole dimensioni, unite alle tante regioni che lo circondano, ha reso il Molise una raccolta estremamente particolare di influenze. La maggiore influenza la eredita senza dubbio dall’Abruzzo, regione con cui formava un tutt’uno fino al 1963, anno in cui le due regioni si sono divise.

Perché un tour di 7 giorni in Molise? ^

Io ho pensato a un tour del Molise dopo aver visitato l’Abruzzo (guarda il bellissimo itinerario!). Queste due regioni sono infatti molto simili tra loro e regalano ai turisti dei ricordi indimenticabili.

Un tour di 7 giorni in Molise ti permetterà di viaggiare per tutta la regione, scoprendo la totalità delle sue attrazioni più celebri e anche qualcosa in più. Con meno giorni riuscirai comunque a vedere molto di questa regione (guarda l’itinerario di 3 giorni in Molise), ma una settimana è il giusto tempo per non dover rinunciare a nulla.

Passerai dal mare alla montagna, visitando piuttosto bene sia la provincia di Campobasso che quella di Isernia.

Cosa vedere in 7 giorni in Molise ^

Con 7 giorni in Molise, come detto, riuscirai a vedere molto bene questa piccola regione. Le attrazioni sono tantissime, ma spesso sono davvero piccole e veloci da visitare. Per questo motivo potrai combinare all’interno di una stessa giornata numerose destinazioni. L’itinerario che ti propongo a seguire è ottimizzato negli spostamenti, considerando di cambiare hotel una sola volta (due hotel in tutto) ed è bilanciato in base alla dimensione delle singole città che ti propongo.

I 7 giorni in Molise partono dal mare, in provincia di Campobasso, e progressivamente risalgono l’entroterra fino ad arrivare in provincia di Isernia e avvicinarsi ai confini con la Campania, il Lazio e l’Abruzzo.

Dalla spiaggia passerai ai castelli, dai siti archeologici passerai a piccolissimi borghi, da passeggiate in mezzo alle montagne passerai a brevi trekking fino a delle cascate.

Ecco dunque i miei consigli per organizzare al meglio la tua vacanza in Molise.

Giorno 1 in Molise – Termoli, Larino e Civitacampomarano ^

Il primo dei 7 giorni in Molise è quello di arrivo. Se possibile cerca di arrivare di buon’ora, così da godere al massimo del tempo a tua disposizione. Il tour alla scoperta del Molise comincia dalla provincia di Campobasso e, più precisamente, dalla costa adriatica.

Nel primo pomeriggio inizierai poi la risalita verso l’entroterra e vedrai i primi borghi molisani. Concluderai la giornata tra castelli e murales…

Termoli in breve – la città sul mare ^

Termoli è la prima tappa del viaggio in Molise. Soprattutto in estate questa bella città si anima di turisti, grazie alle sue spiagge. Il borgo è arroccato su di uno sperone roccioso che scende a strapiombo sul mare e che contiene, oltre ai numerosi edifici storici, anche il castello posto a vedetta per proteggere l’entroterra.

Sulla parte più interna si sviluppa invece la parte nuova di Termoli, con una grande piazza e numerosi negozi, ristoranti e bar.

Puoi dedicare tutta la mattinata alla visita di Termoli e ripartire dopo pranzo per il resto delle destinazioni della giornata. Se invece preferisci fermarti qualche ora in spiaggia, puoi saltare la successiva visita di Larino e raggiungere direttamente Civitacampomarano nel tardo pomeriggio.

Tra le cose da non perdere nella visita di Termoli ti segnalo:

  • piazza Vittorio Veneto e corso Nazionale, la strada che dalla Termoli nuova ti porta dritto fino all’antico borgo;
  • il castello Svevo dell’XI secolo, il cui mastio si innalza imponente dietro alle mura che scendono a strapiombo;
  • la torretta Belvedere e l’ingresso di Porta Nuova, che segnano l’accesso al borgo antico di Termoli;
  • la cattedrale di Santa Maria della Purificazione, ovvero il duomo cittadino in stile romanico, che raccoglie al suo interno le reliquie di San Basso e di San Timoteo e che è dotato di una grande cripta;
  • la scoperta della Termoli sotterranea, a cui puoi accedere dal palazzo della Casa Episcopale;
  • una passeggiata sulla strada panoramica di Termoli, via Federico II di Savoia, che corre lungo tutte le mura che si affacciano sul mare;
  • la Rejecelle, ovvero la stradina più stretta di tutta Termoli e che si contende il titolo di strada più stretta d’Italia.

Queste sono solo alcune delle destinazioni che ti consiglio nell’itinerario completo alla scoperta di Termoli. Scoprile tutte.

Larino in breve ^

Dopo pranzo riparti nel tour del Molise, destinazione Larino! Questo piccolo borgo dista meno di mezzora da Termoli e si trova immerso tra le colline.

A renderlo celebre è il suo anfiteatro romano, posto a pochi chilometri di distanza dal centro antico, dove si è poi sviluppata la città nuova. Anche il borgo storico di Larino merita una passeggiata tra le sue vie fatte di antichi palazzi e piccole piazze.

Nella visita di Larino non puoi perdere:

  • l’anfiteatro romano, datato 80 dopo Cristo e che poteva accogliere fino a 10.000 spettatori;
  • il palazzo Ducale nel cuore del borgo storico. Questo, oltre ad alcuni uffici comunali, ospita il museo civico;
  • la torre Galuppi, una piccola casa a torre risalente al IX secolo;
  • la cattedrale di San Pardo, ovvero il bellissimo duomo di Larino in stile romanico-gotico;
  • i tanti palazzi storici, appartenuti a famiglie nobili locali, come palazzo Bucci, palazzo de Gennaro, palazzo Magliano e tanti altri. Nessuno di questi è visitabile internamente, perché sono tutti di proprietà privata.

Scopri tutte le attrazioni di Larino nella guida dedicata.

Civitacampomarano in breve – Tra i murales e il castello ^

Concludi la tua giornata a Civitacampomarano. Quando sono arrivato in questo bellissimo borgo, costruito a strapiombo su di uno sperone roccioso, sono venuto per il suo particolare castello. In realtà sono rimasto sorpreso percorrendo le sue vieil borgo è infatti al centro di un progetto di street art, dove i muri delle case, le porte, le strade sono decorate con murales che ogni anno aumentano di numero.

Potrai visitare tutta Civitacampomarano in un paio d’ore, per via delle sue piccole dimensioni. Tra le sue attrazioni ti segnalo:

  • la torre dell’Orologio, posta al fianco del castello, è ciò che resta della chiesa di Santa Maria Maggiore;
  • la chiesa di San Giorgio Martire, nella parte più bassa dell’antico centro cittadino;
  • il castello Angioino di Civitacampomarano. Costruito interamente in roccia, è davvero bello. Con grossi torrioni angolari circolari e l’accesso dalla piazza che sostituisce il vecchio ponte levatoio. Percorrine anche gli interni per scoprire le sue antiche sale e il bel cortile con un ingegnoso sistema di recupero dell’acqua;
  • i murales sparsi per tutta la città. Puoi ritirare la mappa di queste opere all’ingresso del paese, oppure scegliere di camminare per il borgo con il naso all’insù. Ti divertirai a scoprire tutti i suoi murales. Imperdibile è l’iconico “Il Molise non esiste“.

A questo link puoi leggere la guida completa alle attrazioni di Civitacampomarano e scaricare la mappa dei murales.

Giorno 2 in Molise – Campobasso e Altilia Sepino ^

Il secondo giorno della tua settimana in Molise è quasi interamente decidato al suo capoluogo: Campobasso. Questa città ha una doppia anima: un borgo antico e una parte moderna. La sua visita richiederà buona parte della giornata, ma ti rimarrà comunque il tempo per raggiungere la vicina area archeologica di Altilia Sepino, distante circa una ventina di minuti in auto.

Campobasso, il capoluogo del Molise, in breve ^

Comincia il secondo giorno di tour del Molise con Campobasso. Io, avendo ancora energie a disposizione e cercando un luogo di cenare, ne ho approfittato già la sera precedente per passeggiare un po’ nella sua parte storica.

Il cuore antico di Campobasso è davvero suggestivo. Un intricato insieme di scale e vicoli che dalla piazza principale salgono progressivamente fino al castello che sormonta la città, è illuminato in maniera tenue dai lampioni. Questa parte è davvero suggestiva e bellissima.

Durante il giorno, oltre a ripercorrere queste vie, visita anche il resto del centro cittadino. La sua visita richiederebbe una giornata intera, ma ottimizzando i tempi riuscirai a ricavarti un paio d’ore per visitare anche la seconda tappa della giornata.

Ecco cosa non perdere nella visita di Campobasso:

  • il castello Monforte, sulla sommità del paese e dove puoi parcheggiare liberamente la tua auto. Se lo trovi aperto entra nel cortile interno e sali sulla torre, per godere di un panorama suggestivo sul centro e le vallata;
  • la chiesa di Santa Maria del Monte. Sulla stessa piazza del castello, ha preso il posto di una chiesa duecentesca;
  • la chiesa di San Giorgio Martire, sotto il castello, che risale all’XI secolo. L’intera chiesa è costruita in pietra nasconde al suo interno una piccola cappella ottagonale affrescata e dedicata a San Gregorio;
  • la chiesa di San Bartolomeo, che incontrerai continuando a scendere lungo le strade che portano al nuovo centro cittadino. Dentro è conservata una croce stazionaria che anticamente occupava il sagrato. Al fianco della chiesa sorge la torre Terzano;
  • il fondaco della Farina, una piccola e intima piazzetta che un tempo fungeva da deposito;
  • piazza Gabriele Pepe, la bella piazza che funge da collegamento tra il nuovo e l’antico centro e che ospita la cattedrale della Santissima Trinità;
  • piazza Vittorio Emanuele II, la più grande piazza del nuovo centro di Campobasso.

Con una passeggiata tra queste attrazioni impiegherai circa mezza giornata, ma in realtà la città ne offre molte altre. Scopri tutte le cose da vedere a Campobasso nella guida dedicata.

L’area archeologica di Altilia Sepino in breve ^

Concludi questa seconda giornata nel sito archeologico di Altilia Sepino. Parcheggiata l’automobile accederai al sito attraverso la porta Tammaro e in pochissimi passi ti troverai, sulla destra, i resti dell’antico teatro. Ancora oggi si conservano l’ima e la media cavea, l’orchestra e il blocco frontale.

Quest’area archeologica racconta la storia del luogo risalente al V – IV secolo avanti Cristo, quando venne fondato dai Sanniti. Altilia si trovava lungo la via percorsa dai pastori per spostare le mandrie dall’Abruzzo alla Puglia.

Il sito, visitabile tranquillamente in un paio d’ore, presenta numerosi (resti di) edifici. Oltre le mura e le porte non puoi prendere i palazzi che sorgono tra il Decumano e il Cardo e che si incontrano nel foro romano. Troverai due siti termali, mausolei, una basilica, edifici religiosi e politici, botteghe e case private.

Scopri la guida completa alla visita dell’area archeologica di Altilia Sepino.

Giorno 3 in Molise – Ferrazzano, Oratino, Castropignano e Pietracupa ^

Il terzo dei 7 giorni in Molise è l’ultimo interamente dedicato alla provincia di Campobasso. Questa giornata è totalmente dedicata ai borghi. Sono tutti piuttosto piccoli e visitabili quindi in poco tempo. Inoltre distano pochi minuti gli uni dagli altri e sono disposti da sud verso nord.

In alcuni di questi borghi troverai anche dei suggestivi castelli ad attenderti. Ecco tutte le tappe della terza giornata.

Ferrazzano in breve ^

Il primo borgo che visiterai oggi è quello di Ferrazzano. Le sue forme non dovrebbero esserti totalmente sconociute, infatti lo avrai notato durante la visita di Campobasso. Il borgo è sulla collina opposta a quella del castello Monforte.

Le sue vie diventano progressivamente più strette e percorrendole continuerai a salire sulla collina e tra le abitazioni del borgo, trovandoti infine sulla sua sommità, dove è presente anche l’antico castello.

Ecco cosa non puoi perdere durante la visita di Ferrazzano:

  • piazza Giacomo de Sanctis, dalla forma irregolare e ricavata tra antichi edifici in pietra. Da qui parte anche una scalinata che, attraverso un arco ricoperto di vegatazione, continua a salire sulla collina;
  • i suoi punti panoramici, rivolti verso la vallata e dai quali potrai ammirare anche la vasta città di Campobasso;
  • il particolare teatro del Loto su piazza Spensieri. Lo noterai per i suoi murales esterni. Questo rappresenta il più bel piccolo Teatro d’Italia, riprogettato secondo i principi del Feng Shui;
  • il castello Carafa, di proprietà privata, ma che se sarai fortunato riuscirai a sbirciare anche nel suo cortile interno;
  • la chiesa di Santa Maria Assunta, le cui dimensioni maestose occupano buona parte della piazza su cui è costruita, sembrando quasi fuori misura all’interno del suo contesto.

Scopri l’itinerario completo della visita di Ferrazzano.

Oratino in breve ^

Procedi ora fino ad Oratino, un altro borgo ottimamente conservato a distanza di appena 20 minuti da Ferrazzano e citato anche nei borghi più belli d’Italia. Anche questo sorge sulla collina e arrivandoci potrai notare il suo skyline, reso ben riconoscibile dalla torre del serbatoio idrico.

Il borgo di Oratino ha dimensioni estremamente compatte e potrai girarlo in nemmeno un’ora. La maggior parte delle attrazioni sono racchiuse dentro alle mura circolari e raccolte su di un paio di strade.

Ecco cosa non puoi perdere nella visita di Oratino:

  • il belvedere Ugo Calise, da cui puoi affacciarti sulla vallata sottostante;
  • piazza Giordano, subito fuori dall’ingresso principale al borgo storico. Qui troverai anche il massiccio palazzo dei Giordano, appartenuto ad uno dei personaggi più amati della città;
  • la chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, chiesa principale del paese con un bellissimo campanile con cupola rivestita in maioliche colorate;
  • il romantico vicolo del Bacio, arricchito da decorazioni di yarn bombing;
  • la rocca di Oratino, al di fuori del centro storico e costruita su di una rupe. Risale al X secolo ed oggi rimane solo la sua antica torre.

Leggi tutte le cose da vedere ad Oratino nella guida dedicata.

Castropignano e il Castello d’Evoli in breve ^

Il prossimo borgo è a distanza di appena un quarto d’ora. In realtà sono arrivato qui per vedere il castello d’Evoli che sorge attaccato al borgo di Castropignano. Ciò mi ha però dato l’occasione di scoprire questo piccolo borgo, quasi abbandonato, dove il tempo sembra essersi fermato.

Il castello d’Evoli oggi conserva le sue antiche mura, ma gli interni sono andati tutti perduti dopo che è stato abbandonato nell’ottocento, quando si estinse la famiglia d’Evoli. Potrai comunque accedere ad alcune sale interne, principalmente quelle scavate nei sotterranei, e al cortile. Inoltre potrai salire sulla cinta muraria e godere di una vista panoramica sulla vallata e sul borgo di Castropignano.

Dentro al castello d’Evoli vengono spesso allestite delle mostre d’arte.

Oltre al castello fai una passeggiata nel borgo. Ecco cosa non perdere:

  • piazza San Marco, con la sua enorme chiesa madre di San Marco Evangelista, che sembra di dimensioni spropositate, considerato il basso numero di persone che vivono in città;
  • una passeggiata tra i vicoli del borgo antico, nella parte più alta del paese. Ti troverai in un labirinto di scalinate che spesso conducono davanti all’ingresso di abitazioni private;
  • la torre dell’Orologio, che rappresenta ciò che rimane del primo castello cittadino;
  • la porta di via Roma. Questo era l’antico ingresso al borgo storico.

Ecco tutti i dettagli su cosa vedere a Castropignano e nel Castello d’Evoli.

Pietracupa in breve – il borgo all’ombra della rupe ^

Concludi questa giornata tra i più bei borghi della provincia di Campobasso con Pietracupa, distante 20 miuti di auto da Castropignano. Se i borghi che hai visto fino adesso erano piccoli… questo è decisamente minuscolo!

Nonostante ciò è estremamente particolare, quando ti starai avvincando, vedere la grande rupe che si innalza dalla collina e che sormonta il centro storico. Questa rupe è stata sfruttata dagli abitanti del borgo per costruire nelle sue cavità e fessure alcuni edifici. Il più particolare è senza dubbio la chiesa rupestre di Pietracupa. Questa è ricavata nella roccia e sostituì un posto di guardia.

Adiacente alla roccia, ma che ne sfrutta in parte la sua conformazione, c’è poi la chiesa di Sant’Antonio Abate.

Concludi la giornata facendo un passeggiata lungo i vicoli del borgo, dove sostanzialmente potrai godere di diverse viste sulla rupe e sulle case che vi sorgono intorno.

Qui trovi tutti i dettagli su cosa vedere durante la visita di Pietracupa.

Giorno 4 in Molise – Frosolone, Sant’Angelo in Grotte, Castelpetroso e la Basilica Minore dell’Addolorata ^

Il quarto dei 7 giorni in Molise segna il passaggio dalla provincia di Campobasso a quella d’Isernia, muovendoti verso ovest. Passerai per strade di montagna che ti porteranno, attraverso borghi di dimensioni differenti, fino al santuario della Basilica Santuario di Maria Santissima Addolorata, dove rimarrai a bocca aperta per la sua bellezza.

Questa è anche la giornata in cui, se ti organizzi come me, cambierai di hotel e ti sposterai nei dintorni d’Isernia.

Ecco tutte le destinazioni di questo quarto giorno.

Frosolone in breve – il borgo dei coltelli ^

Spostandoti dalla provincia di Campobasso a quella di Isernia avvertirai un cambio anche nei borghi che visiterai. La mia impressione è che la provincia di Campobasso sia più curata e meglio conservata del territorio di Isernia. Non per questo motivo, però, la provincia di Isernia merita meno tempo.

Frosolone è la prima destinazione della giornata e il primo borgo, in questo caso annoverato tra i borghi più belli d’Italia. Si presenta stretto tra le mura circolari che, per un terzo, sono a strapiombo sulla vallata sottostante la collina su cui è costruito il borgo.

Questa cittadina è famosa per la costruzione di coltelli. Arte celebrata anche all’interno delle sue vie, dove potrai vedere botteghe, tabacchi e altri negozietti vendere questi prodotti tipici dell’artigianato locale.

Il centro, visitabile in un paio d’ore scarse, è interamente pedonale e tagliato a metà da corso Giuseppe Garibaldi, dal quale si articolano poi diversi vicoli più piccoli. Passeggiandoci non devi perdere:

  • le antiche porte sulla cinta muraria. Queste hanno la particolarità di essere studiate per far defluire al meglio l’acqua verso l’esterno;
  • largo Vittoria, ovvero la piazzetta interna alle mura, con un’antica croce stazionaria in bella vista su di una colonna in pietra chiara;
  • il museo dei Ferri Taglienti, che racconta la storia dell’antica produzione artigiana di Frosolone;
  • la chiesa di Santa Maria Assunta, risalente all’XI secolo, ma totalmente trasformata durante i secoli;
  • il palazzo Baronale Zampini, meglio apprezzabile dall’esterno delle mura. Questo edificio prese il posto dell’antico castello cittadino;
  • la fonte Grossa, ovvero la fontana utilizzata anticamente anche come lavatoio, come testimoniato dalla sua particolare struttura.

A questo link puoi trovare la guida completa alla visita di Frosolone.

Sant’Angelo in Grotte in breve – tra la chiesa in una grotta e antichi affreschi ^

A poco più di venti minuti di auto (nemmeno 15 chilometri) da Frosolone troverai il piccolo borgo di Sant’Angelo in Grotte. Non è molto conosciuto a livello turistico, ma io ti consiglio di fermartici assolutamente.

Sono due le particolarità che non puoi pedere. La prima è la chiesa rupestre di San Michele Arcangelo. Scavata nella roccia è ai piedi del paese. È molto particolare entrarci, perché sarai proiettato in una realtà molto antica, totalmente trasformata in epoca medioevale. La roccia in cui è scavata serve anche per buona parte del tetto e presenta un’apertura che dona luce agli interni.

La seconda cosa che non puoi perdere nella visita di Sant’Angelo in Grotte è la sua chiesa di San Pietro in Vincoli. La sua particolarità sta nella cripta. È qui che sono emersi degli antichi affreschi medievali di scuola senese che riempiono interamente le volte a botte di questo spazio angusto. Gli affreschi della cripta risalgono al trecento e rappresentano le sette opere di misericordia corporale, per poi terminare con una veduta della città di Betlemme.

Scopri tutte le cose da vedere nella visita di Sant’Angelo in Grotte.

Castelpetroso in breve – il borgo abbandonato ^

Un ultimo borgo è ciò che visiterai prima di raggiungere il santuario simbolo del Molise. Sto parlando del borgo di Castelpetroso, ad appena 4 minuti in auto da Sant’Angelo in Grotte. Si trova lungo la strada e ti consiglio di farci una fermata, ti richiederà appena una mezz’oretta.

Castelpetroso è un altro di quei borghi che sembrano essere quasi totalmente abbandonati. In realtà alcune persone lo abitano ancora. Quasi nascosto dalla vegetazione della collina potrai accederci attraverso la lunga porta del Parco, l’unica delle tre porte cittadine arrivata ai giorni nostri. Giungerai poi in piazza Marconi, dove si trova la duecentesca chiesa di San Martino.

Continuando a salire arriverai poi in piazza Girasole, da cui puoi godere di un affaccio suggestivo sulla vallata e dove trovi il castello di Castelpetroso, ovvero il palazzo Marchesale de Rossi, visitabile solo in alcune fasce orarie.

Se ti interessa vedere meglio il borgo, scopri l’itinerario completo alla visita di Castelpetroso.

Basilica Santuario di Maria Santissima Addolorata – un’icona del Molise ^

Il quarto dei 7 giorni in Molise puoi concluderlo al santuario basilica di Maria Santissima Addolorata. Questa è proprio una di quelle attrazioni che non mancano in qualsiasi materiale promozionale del Molise. E non manca a ragion veduta: già avvicinandoti puoi renderti conti della sua magnificenza e del bellissimo contesto naturale in cui è avvolta.

Le sue fattezze ricordano i castelli disneyani, mentre la sua pianta simboleggia la forma di un cuore trafitto da sette spade. La basilica santuario di Maria Santissima Addolorata è stata costruita qui per omaggiare il luogo in cui, nell’ottocento, ci sono state diverse apparizioni mariane.

Dopo aver visitato la basilica, che a mio avviso è molto più bella negli esterni che negli interni, percorri il sentiero Via Matris che risale la montagna e, attraverso prati e un piccolo bosco, ti condurrà al luogo delle apparizioni. Lungo il percorso troverai le statue che rappresentano i sette dolori della Madonna, mentre l’arrivo è nel piazzale delle Apparizioni.

Qui, oltre un altare, trovi la Fonte Miracolosa e una riproduzione della prima Apparizione. A poca distanza c’è una stele che indica il punto esatto in cui la Madonna si fece vedere da due pastorelle nel 1888 e, a pochi metri, una piccola cappella.

Scopri tutti i dettagli sulla storia e su cosa vedere nella basilica Santuario di Maria Santissima Addolorata.

Giorno 5 in Molise – Isernia e Fornelli ^

Il quinto giorno in Molise è un po’ più rilassante degli ultimi e prevede meno spostamenti, anche in previsione del sesto giorno, molto più itinerante.

Dedicherai buona parte del tuo tempo alla città di Isernia, per poi concludere la giornata nel bellissimo borgo di Fornelli, distante appena venti minuti in auto e assolutamente da non perdere!

Isernia in breve ^

Questo quinto giorno è più rilassante dei precedenti per via dei minori spostamenti. Devo però essere onesto e avvisarti che non sarà all’altezza dei giorni scorsi in quanto a bellezza, almeno la prima parte. Per poter avere un’idea completa del Molise è giusto visitare anche la città di Isernia, seconda provincia della regione, ma questa a parer mio non regge il confronto con Campobasso e gli altri borghi.

Sicuramente Isernia paga lo scotto dei bombardamenti che l’hanno colpita durante la seconda guerra mondiale e che hanno portato a tanta distruzione. Purtroppo anche alcuni degli edifici storici che sono rimasti in piedi risultano essere malmessi. Tuttavia non manca qualche scorcio piacevole che troverai se decidi di visitare la città.

Ecco cosa ti consiglio di non perdere nella visita di Isernia:

  • la chiesa di San Francesco, risalente al duecento, con l’ufficio comunale al suo fianco ricavato nell’antico monastero di San Francesco. Entra anche nel chiostro di quest’ultimo;
  • palazzo de Lellis Petrecca, dove lo stile neoclassico si fonde con le origini del palazzo su di una domus romana del III secolo avanti Cristo;
  • l’Arco di San Pietro, che divide il centro storico antico dalla parte moderna e che è ricavato nel campanile del duomo;
  • la cattedrale di San Pietro Apostolo. Visita sia i suoi interni che i suoi sotterranei, dov’è stata ricavata un’importante area archeologica;
  • piazza Celestino V, il salotto buono di Isernia, nonché la piazza moderna dove si trova anche la celebre fontana Fraterna, simbolo della città;
  • il santuario dei Santi Cosma e Damiano, a pochi chilometri dal centro cittadino e totalmente immerso nel verde. Sorge sui resti di un tempio pagano ed è stato costruito nel cinquecento. Gli interni sono riccamente decorati da affreschi seicenteschi.

Se vuoi saperne di più sulla città, leggi l’itinerario completo alla scoperta di Isernia.

Fornelli in breve – tra i borghi più belli del Molise ^

La giornata svolta decisamente quando da Isernia ti sposterai verso il piccolo borgo di Fornelli, annoverato tra i borghi più belli d’Italia. A parere mio entra di diritto tra i borghi più belli di tutto il Molise.

Fornelli dista venti minuti di auto da Isernia ed è sulla sommità di una collina, a 530 metri sul livello del mare. Intorno è circondato da campi di ulivi che creano un panorama spettacolare, ancora più bello se visto dalla cinta muraria della città.

Questo borgo è completamente circondato dalle mura normanne, che si aprono in corrispondenza di quattro porte. Lungo l’intero perimetro ci sono poi diverse torri che danno un aspetto ancora più slanciato alle alte mura.

Durante una passeggiata per Fornelli non puoi perdere:

  • le mura normanne. Avrai tempo sia per camminare sul vecchio camminamento di ronda all’interno delle mura, che lungo il perimetro esterno;
  • porta Carmignano, l’ingresso principale al borgo, aperto direttamente in una torre;
  • piazzetta Municipio, la prima piazza che incontrerai. Davanti a te troverai una piccola cappella, mentre alla tua destra ciò che resta dell’antico castello;
  • largo Chiesa con la sua chiesa di San Michele Arcangelo;
  • piazza San Pietro Martire con l’omonima chiesa al termine di una breve scalinata e con la fontana dedicata all’Estate;
  • la piazzetta della Lettura, con delle belle finestre sulla vallata e con un’antica bifora aperta nelle mura di una casa.

La visita di Fornelli non richiederà più di un’ora o al massimo due, ma il borgo è talmente bello che vorrai continuare a camminare nel suo intricato sistema di vicoli. Ecco la guida completa alla scoperta di Fornelli.

Giorno 6 in Molise – Cerro al Volturno, Cascata del Volturno, Abbazia di San Vincenzo al Volturno, Lago di Castel San Vincenzo e Venafro ^

Il penultimo dei 7 giorni in Molise è quello più itinerante. Ti sposterai nella parte più occidentale della regione attraverso tante piccole e veloci destinazioni, che però vale la pena vedere. Ti muoverai tra natura, un piccolo borgo e castelli.

Nel pomeriggio arriverai nella città di Venafro, dove passeggerai tra le sue vie e visiterai infine il particolare castello Pandone.

Vediamo nel dettaglio tutte le tappe di questo giorno.

Cerro al Volturno in breve ^

Comincia la tua giornata con il piccolo borgo di Cerro al Volturno. Anche in questo caso ho raggiunto il borgo per vedere il suo castello, che noterai già da lontano. La strada che conduce a Cerro al Volturno è nella vallata, mentre il castello sormonta il borgo che sorge su di uno sperone di roccia.

In realtà è presente una parte ‘nuova’ del borgo anche ai piedi della roccia. Nonostante ciò la visita al paese sarà piuttosto veloce, per via delle sue dimensioni estremamente compatte.

A Cerro al Volturno devi assolutamente vedere:

  • la piazzetta Santa Maria, con la sua chiesa di Santa Maria Assunta risalente all’XI secolo;
  • la passeggiata che conduce fino al castello. Troverai alcune vecchie abitazioni decorate da murales;
  • il castello Pandone di Cerro al Volturno, purtroppo non visitabile liberamente perché di proprietà privata;
  • una passeggiata sulle mura storiche che si snodano una decina di metri al di sotto delle mura del castello.

Scopri anche tutte le altre cose da vedere a Cerro al Volturno con la guida dedicata.

Cascata del Volturno in breve ^

Una volta visitato il borgo prendi l’automobile e raggiungi la località La Cartiera. Qui, attraverso un breve percorso nella natura, potrai vedere la cascata del Volturno.

Il fiume Volturno nasce a pochi chilometri da qui e in questo punto un dislivello del suo letto crea questo spettacolo naturale che ogni anno richiama migliaia di turisti. Il sentiero, in mezzo alla natura, per arrivarci è percorribile in pochi minuti, ma conviene avere delle scarpe da trekking perché a tratti può essere scivoloso.

Arrivati sulla sponda del fiume vedrai le cascate alla tua destra. Se vuoi vederle al meglio dovresti togliere le scarpe e passeggiare lungo il letto del fiume per trovartele frontalmente. Attenzione però, perché il rischio di scivolare è alto!

Scopri tutte le informazioni su come raggiungere e cosa vedere alle Cascate del Volturno.

Abbazia di San Vincenzo al Volturno in breve ^

Riprendi poi l’automobile e in tre minuti arriverai davanti all’abbazia di San Vincenzo al Volturno. Questo è un altro dei luoghi iconici del Molise, grazie al pezzo di acquedotto Augusteo che è conservato davanti alla chiesa e che la incornicia.

In realtà ciò che vedi dell’abbazia di San Vincenzo al Volturno è l’abbazia del XII secolo risistemata. Nelle strette vicinanze c’è una vasta area archeologica, visitabile acquistando un biglietto, che ti porterà indietro fino al 703 dopo Cristo. Qui potrai vedere i resti delle chiese e dei monasteri di San Vincenzo Minore e San Vincenzo Maggiore. Nella prima è conservata anche la cripta di Epifanio, celebre per i suoi affreschi che rappresentano uno dei migliori resti di pittura altomedievale in Europa.

Leggi tutti i dettagli su come visitare questo luogo e cosa vedere nell’abbazia di San Vincenzo al Volturno.

Lago di Castel San Vincenzo in breve ^

C’è ancora una tappa nelle vicinanze che non puoi perdere: il lago di Castel San Vincenzo. Ancora una volta lo spostamento sarà breve: appena 10 minuti in automobile.

Ti troverai davanti a un lago di origine artificiale, risalente alla fine degli anni cinquanta. Tutto intorno le alte montagne e aree boschive creano un bellissimo contesto naturale.

Il lago di Castel San Vincenzo è affollato sopratutto d’estate, quando i turisti arrivano sulle sue sponde e ne approfittano per fare un bagno o qualche sport in acqua. C’è anche un’attrezzata area picnic in cui puoi fermarti a mangiare o a riposarti.

Scopri tutte le cose che puoi fare sul lago di Castel San Vincenzo.

Venafro e Castello Pandone in breve ^

Concludi la penultima giornata di questi 7 giorni in Molise a Venafro, a 40 minuti di distanza dal lago in direzione sud. Siamo molto vicini al confine con le regioni Lazio e Campania.

La cittadina di Venafro ha un vasto centro storico che si sviluppa al fianco del castello Pandone, la vera attrazione per cui vale la pena venire fino a qui. Il resto della città è un po’ malmessa e gli gioverebbe una profonda ristrutturazione, salvo alcuni quartieri recentemente risistemati.

Durante la tua passeggiata per Venafro non perdere:

  • castello Pandone, risalente al X secolo. Se possibile rendilo la prima tappa della visita, così da poter accedere alle sue stanze. Il tesoro del castello è al piano nobile, dove intere stanze sono affrescate con veri e propri ritratti di cavalli provenienti dalle scuderie di Enrico Pandone;
  • il convento di San Nicandro, a pochi chilometri dal centro storico, ospitò Padre Pio per circa un mese;
  • la palazzina Liberty, una bella ristrutturazione di un antico mulino direttamente nel centro storico;
  • la cattedrale di Santa Maria Assunta, il duomo di Venafro, già esistente nel IV secolo;
  • la torre Caracciolo, un tempo adiacente alla principale porta cittadina;
  • piazza Vittorio Veneto, recentemente risistemata e abbellita da alberi e dagli antichi palazzi storici che vi si affacciano.

Scopri la guida completa con l’itinerario per la visita di Venafro.

Giorno 7 in Molise – Carpinone, Riserva Naturale Statale Montedimezzo, Pietrabbondante, il Santuario Sannitico e Agnone ^

Il viaggio di 7 giorni in Molise si conclude nel territorio settentrionale della provincia di Isernia. Sarà come un ripasso di tutte le bellezze della regione. In questa giornata infatti passerai da un trekking tra le cascate a piccoli e particolari borghi, da un castello a un’area archeologica, fino a passeggiare in una riserva naturale per poi concludere l’itinerario in una cittadina più vasta, ma davvero bella.

Ecco le tappe della settima giornata.

Carpinone in breve – il borgo abbandonato e le cascate ^

La prima tappa di quest’ultimo giorno in Molise è Carpinone. Chi viene qui lo fa principalmente per visitare le sue cascate, ma io ti consiglio di tenerti un po’ di tempo anche per passeggiare per i vicoli del borgo.

Sono due le cascate del fiume Carpino che puoi vedere nelle primissime vicinanze del centro storico. Un bel sentiero ad anello di 4,6 chilometri ti permetterà di vederle entrambe. La più bella è la cascata del Carpino, dove l’acqua fa un salto di circa 10 metri per tuffarsi in una pozza. Se hai poco tempo puoi scegliere di raggiungere solo questa e ci metterai appena una ventina di minuti.

Tornato nel centro storico di Carpinone ti renderai conto del suo essere quasi un borgo abbandonato. Alcune case sono ancora abitate, ma lungo i vicoli saranno molte le finestre e le porte chiuse. Oltre alle varie chiese che trovi lungo le scalinate in salita, raggiungi il castello Caldora. Di proprietà privato è oggi in condizioni critiche a causa dell’abbandono. Entrandoci troverai il grande cortile interno e potrai passeggiare, a tuo rischio, tra le antiche sale.

Ecco tutti i dettagli sulle cascate di Carpinone e l’itinerario di cosa vedere nel borgo.

Riserva Naturale Statale Montedimezzo in breve – tra fauna recuperata e splendidi sentieri ^

Ripresa l’automobile dirigiti verso nord fino alla riserva naturale statale Montedimezzo, nell’estremo settentrione del Molise, a quatto passi dal confine con l’Abruzzo.

Questo territorio è istituito dall’UNESCO all’interno del programma internazionale Man and Biosphere. Al centro visitatori troverai, oltre al museo naturalistico, anche la partenza di numerosi sentieri dalla durata molto variabile e che puoi combinare tra loro. Da poche decine di minuti a diverse ore.

Farai un trekking all’interno del bosco di faggi, cerri e abeti. Potrai inoltre vedere, all’interno di recinti e voliere per il recupero della fauna selvatica, molti animali che non sopravviverebbero più in natura e che qui trovano riparo e tutte le cure di cui necessitano.

Fermati qui anche per pranzo: vicino al centro visitatori c’è un piccolo chiosco e un food truck dove poterti rifocillare.

Ecco la guida dedicata con tutte le cose da fare e da vedere nella riserva naturale statale Montedimezzo.

Pietrabbondante e il Santuario Italico in breve – il borgo delle morge e l’area archeologica ^

In solo mezz’ora di auto raggiungerai poi la prossima tappa: il borgo di Pietrabbondante. Questo non è famoso solo per le rupi che incombono sul suo centro storico, ma anche per conservare il più grande insediamento sannitico al mondo, conosciuto come Santuario Italico.

Tra le cose che non puoi pedere a Pietrabbondante ti segnalo:

  • il Santuario Italico e, soprattutto, il suo grande teatro ricavato nella pendenza della collina e il grande tempio che lo sormonta;
  • le tre morge, ovvero le rupi che incombono sul borgo storico e sulle quali potrai salire attraverso brevi sentieri che ti regaleranno panorami suggestivi;
  • la torre Marchesani, di origine duecentesca e addossata alla morgia della Torre;
  • la chiesa di Santa Maria Assunta, posizionata in uno dei punti più alti di tutto il borgo e con decorazioni barocche.

Scopri tutti i dettagli per visitare il Santuario Italico e il borgo di Pietrabbondante nella guida dettagliata.

Agnone in breve – il borgo delle campane ^

Concludi questa settimana alla scoperta del Molise con la cittadina di Agnone, venti minuti a nord di Pietrabbondante. Questo è uno dei principali centri in questa parte del Molise ed è una città vivace e popolata.

Agnone è celebre per la sua produzione di campane, un artigianato che si fonda addirittura nell’anno mille e che continua ancora oggi. La cittadina ti stupirà inoltre con un centro storico ricchissimo di palazzi storici e un quartiere… veneziano!

Ecco cosa non perdere quando sarai ad Agnone:

  • la fonderia Marinelli, dove ancora oggi nascono le campane che puoi trovare sparse in tutto il mondo;
  • la chiesa di San Marco Evangelista, intorno alla quale si è sviluppato tutto il quartiere veneziano;
  • i leoni veneziani sparsi per il quartiere Ripa e che potrai trovare sulle facciate delle case e nascoste nelle architravi delle chiese;
  • il belvedere La Ripa, da cui godere di uno splendido panorama sulla vallata sottostante;
  • la piazza Plebiscito, cuore del borgo antico di Agnone;
  • la particolarissima chiesa di Sant’Emidio. Fondata nel duecento è stata allargata con l’aggiunta di un ulteriore navata durante i secoli. Ciò è particolarmente evidente visitandone gli interni.

Agnone ha però tantissimo altro da offrire. Scopri tutte le attrazioni nella guida completa alla visita di Agnone.

Organizzare un viaggio di 7 giorni in Molise ^

Per organizzare un viaggio in Molise non serve molto, solo la voglia di partire. Se sei in estate metti in valigia abiti leggeri e un costume, oltre a scarpe da trekking e una macchina fotografica. In inverno sostituisci il costume con maglioni pesanti e giubbotti: tra le sue montagne le temperature diventano rigide!

Con l’aiuto di questo itinerario di 7 giorni in Molise potrai visitare la regione con una guida dettagliata sempre a tua disposizione. Per ottimizzare gli spostamenti e per arrivare ovunque tu voglia, credo sia imprescindibile avere un’auto a disposizione. I mezzi pubblici non sono ancora così efficienti da raggiungere tutte queste destinazioni e ti rallenterebbero di molto.

Dove dormire nel tour di 7 giorni in Molise ^

La scelta di dove dormire durante il tour di 7 giorni in Molise è molto importante. Se vuoi evitare di cambiare continuamente hotel o bed and breakfast è bene scegliere attentamente i punti in cui soggiornare.

Io ho optato per due bed and breakfast. In questo modo ho trovato una sistemazione sempre intermedia tra le varie attrazioni che ho visitato nelle diverse giornate. Cambiando una volta la sistemazione, passando dalla provincia di Campobasso a quella di Isernia, sono riuscito a rimanere ogni giorno entro i 45 minuti di tragitto dal luogo in cui dormivo.

Ecco dove dormire nel tour di 7 giorni in Molise che ti propongo in questo articolo:

  • le prime tre notti ho scelto Campobasso. Ti consiglio di optare per una struttura che faccia check in fino a tardi, perché soprattutto la prima sera arriverai tardi, proveniendo dalla costa. Qui trovi tutte le soluzioni disponibili a Campobasso;
  • le ultime tre notti ho scelto Isernia. Il quarto, quinto e sesto giorno sarai sempre nei dintorni della città, mentre il settimo giorno ti muoverai leggermente più distante, verso nord. Questo è comodo soprattuto se provieni dalle regioni centro settentrionali. Qui trovi tutte le soluzioni disponibili ad Isernia.

Più precisamente io ho scelto questa struttura a Campobasso, dotata di un comodo parcheggio privato e posizionata poco distante dal centro, così da evitare il traffico cittadino ogni mattina che parti per raggiungere le tue destinazioni. Invece ad Isernia ho scelto questo bed and breakfast. Più precisamente è ai piedi del borgo di Fornelli. Anche questo è molto comodo perché è sulla strada e, inoltre, è dotato di un grande parcheggio. Le camere sono silenzione ed essenziali, ma molto nuove e la colazione alla mattina prevede una vastissima scelta.

Paesini da visitare in Molise ^

Il borgo molisano di Pietrabbondante

Il Molise è ricchissimo di borghi e, in questo itinerario di 7 giorni in Molise, te ne propongo tantissimi. Qui voglio consigliarti quelli che più mi sono piaciuti e che ti suggerisco di non perdere:

  • Civitacampomarano. Volevo vederlo solo per il suo castello e sono rimasto a bocca aperta per i suoi murales;
  • Ferrazzano. Il piccolo borgo che potrai scorgere costantemente mentre visiti Campobasso. Le sue vie intricate sono quasi labirintiche;
  • Oratino. Il centro storico ha dimensioni minuscole, ma è ben conservato ed è molto bello passeggiare tra le sue case di pietra;
  • Pietracupa. È molto suggestiva la grande rupe che sormonta il centro storico e nella quale è stata ricavata una chiesa;
  • Sant’Angelo in Grotte. Da non perdere la chiesa nella grotta, ma nemmeno una visita nella cripta della chiesa principale, con i suoi antichi affreschi;
  • Fornelli. Probabilmente il borgo più bello di tutto il Molise, con la sua cinta muraria intatta e le torri che vi si innalzano;
  • Agnone. Anche se più che un borgo è una cittadina, ma che conserva un bellissimo centro storico.

Luoghi magici del Molise ^

Ai tanti bellissimi borghi e alle città principali, il Molise affianca tantissimi luoghi magici. Che sia per il contesto naturale o per il loro essere insoliti, questi sono quelli che ti consiglio di non perdere:

  • l’area archeologica di Altilia Sepino, risalente al V secolo avanti Cristo;
  • i resti del castello di Castropignano con il vicinissimo borgo semidisabitato;
  • la basilica Minore dell’Addolorata. Un santuario dalle dimensioni considerevoli aggrappato sul fianco della montagna;
  • le cascate del Volturno che puoi vederle dalla riva, ma ancora meglio passeggiando nel fiume;
  • l’abbazia di San Vincenzo al Volturno, con i resti di un antico acquedotto che la incorniciano dandole un sapore storico;
  • le cascate del Carpinone: due salti a breve distanza tra loro, immersi nella natura;
  • la riserva naturale statale Montedimezzo. Oltre ai piacevoli trekking nel bosco sono imperdibili i grandi recinti per il recupero degli animali selvatici;
  • il Santuario Italico di Pietrabbondante. Un’altra testimonianza della storia antica di questi luoghi.

Mappa dell’itinerario del tour di 7 giorni in Molise ^

Ecco la mappa dell’itinerario di 7 giorni in Molise. Le tappe sono suddivise per giornata, riconoscibili anche per il diverso colore.

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Itinerario di 7 giorni in Molise - Tour del MoliseNell'itinerario di 7 giorni in Molise le cose da vedere sono tante. Ecco la guida completa, con mappa, foto e programma dei singoli giorni.https://www.lorenzotaccioli.it/itinerario-di-7-giorni-in-molise-tour-del-molise/
Lorenzo Taccioli