Itinerario nel Borgo di Silvi Alta

Belvedere di Silvi Alta - Perla dell'Adriatico

Se ti trovi a passare per la costa abruzzese e magari sei nei dintorni di Pescara, ricavati un’oretta per visitare il borgo di Silvi Alta. Noto per essere la terrazza sul mare Adriatico, ha un piccolo centro storico rialzato che gli regala dei punti panoramici decisamente suggestivi. Il borgo è noto anche con il nome di Silvi Paese, perché identifica la parte storica della cittadina.
Di origine medioevale è infatti affiancato dalla città più recente di Silvi Marina, ideale se vuoi passare qualche ora in spiaggia.

Il centro di Silvi Alta è decisamente raccolto e ti basteranno pochi minuti per attraversarlo completamente, ma i suoi scorci suggestivi sapranno attirarti e farti prendere la visita con la dovuta calma.

Dove si trova Silvi Alta ^

Silvi Alta è un bellissimo borgo in provincia di Teramo. Siamo quindi in Abruzzo e, più in particolare, sulla costa Adriatica. In realtà il centro di questo borgo è più vicino alla città di Pescara che a quella di Teramo. Dista infatti da questo capoluogo di provincia appena una ventina di chilometri in direzione nord.

Il borgo domina la costa, situata a pochissima distanza, e la raggiunge attraverso Silvi Marina, la parte più recente della città. Questa risale all’ottocento e venne fondata dai pescatori che decisero di trasferirsi più vicini alla costa, ormai al sicuro da eventuali incurisioni via mare.

Tutto intorno al borgo di Silvi Alta potrai vedere ampi campi coltivati e le colline di Città Sant’Angelo e della suggestiva Atri, oltre che dei piccoli calanchi.

Come arrivare a Silvi Alta ^

Raggiungere Silvi Alta in automobile è piuttosto semplice, grazie alla sua vicinanza con la grande città di Pescara. Potrai infatti percorrere l’autostrada in direzione di questa città. Venendo da nord dovrai prendere l’uscita A14 Pineto – Atri e proseguire per altri 11 chilometri circa. Venendo da sud dovrai prendere l’uscita Pescara Nord – Città Sant’Angelo e proseguire per circa altri 3 chilometri in direzione nord. In entrambi i casi dovrai poi prendere la SP533 fino al bivio per Silvi Alta e ti troverai davanti il borgo sorretto dagli archi che l’hanno reso un’icona.

Se invece vuoi raggiungere Silvi Alta con i mezzi pubblici, potrai farlo raggiungendo la città di Pescara (in aereo, in treno o in autobus). Da qui (ma anche dalle città di Roma e Giulianova) puoi procedere con i bus che conducono fino a Silvi Marina, dove dovrai infine cambiare per prendere l’autobus che sale fino all’antico centro storico.

Cosa vedere a Silvi Alta ^

Il centro storico di Silvi Alta è costruito su di un colle a 240 metri di altitudine e regala un affaccio sul vicinissimo mare e sulla sottostante Silvi Marina, di origine più recente. Il centro storico è estremamente raccolto e dotato di una via principale, Corso Umberto I, dalla quale si diramano brevi vicoli circondati dalle case antiche. Sui confini del centro puoi affacciarti sul panorama circostante e vedere, oltre il mare, anche il fenomeno dei calanchi e parte della catena montuosa del Gran Sasso d’Italia.

La sua posizione arroccata sulla collina la rendeva fortificata dalla natura stessa, in quanto difficilmente raggiungibile e con un punto di controllo sul territorio circostante decisamente favorito. L’intero centro è sorretto da grandi archi di rinforzo, costruiti dopo il terremoto del 1933. In quell’occasione vennero trovati degli archi analoghi di dimensioni più piccole, risalenti all’epoca romana.

Silvi Alta è tanto piccola quanto bella e lo stesso Gabriele d’Annunzio non esitò nel definirla la perla dell’Adriatico.

Ecco cosa vedere a Silvi Alta durante una breve passeggiata.

Chiesa di San Salvatore ^

Appena entrato nel borgo di Silvi Alta ti troverai davanti la sua chiesa principale: la chiesa di San Salvatore. È una chiesa antica, risale infatti agli inizi del XII secolo, ed è collegata all’antica porta d’ingresso medioevale che conduce ai vicoli del centro. Questa si trova sulla facciata esterna della chiesa.

La grande chiesa di San Salvatore è titolata al santo che fino al XVI secolo era considerato il protettore della città, titolo poi passato a San Leone. Il suo aspetto attuale è frutto di diversi interventi, uno dei quali ha addirittura cambiato l’orientamento della facciata. Sul fianco sinistro puoi vedere la forma di tre vecchi portali estremamente decorati e frutto del lavoro degli stessi scultori che portarono a termine il duomo di Atri.

La facciata attuale della chiesa di San Salvatore risale invece agli inizi del settecento, come il campanile che dal 1851 ospita l’orologio civico prima posizionato nella chiesa di Sant’Antonio.

Gli esterni sono in mattoni con una cornice in pietra sul basamento che corre su Corso Umberto I, utile per eliminare la pendenza della strada. Internamente gli spazi sono distribuiti su di un’unica navata decorata in stile barocco. Qui ci sono tre altari, dedicati alla Madonna del Carmine, a San Giuseppe e a San Leone. Quest’ultimo contiene il busto del santo martire, realizzato nel 1766.
Di origine medioevale sono invece le due acquasantiere ottenute con parti di un antico tempio romano e i resti dell’affresco di Santa Caterina d’Alessandria risalente agli inizi del duecento.

Fontana di Silvi Alta ^

Fontana novecentesca di Silvi Alta

Quando si parla di fontana a Silvi Alta, non si può che riferirsi alla fontana novecentesca posta agli inizi di Corso Umberto I. Questa sorge praticamente al fianco della chiesa di San Salvatore ed è caratterizzata da una vasca semicircolare alimentata da tre getti d’acqua.

I tre getti sono all’interno di altrettante nicchie ad arco a tutto sesto dotate di loro vasche. L’acqua in eccesso confluisce nella vasca sottostante di dimensioni decisamente più ampie. Sopra ad ogni arco è riportato il simbolo di Silvi e l’intera fontana è ricavata in un muro in mattoni che segna il perimetro di una piccola piazzetta rialzata in cui trovano posto gli ingressi di piccole case del centro storico.

Belvedere di Silvi Alta ^

Visitando Silvi Alta non puoi perdere il suo belvedere. Questo è probabilmente il luogo a cui la cittadina deve la sua celebrità.

Il bevedere di Silvi Alta è nel punto più orientale del borgo, dove la via Circolare Meridionale si incontra con la via Circolare Boreale. Qui c’è una piccola piazzetta allestita con i tavolini di una locanda e svariate panche in cui puoi fermarti a contemplare il panorama.

Ai tuoi piedi vedrai la costa Adriatica, con i suoi paesi e le sue città, tra cui Silvi Marina al di sotto di Silvi Paese e Pescara poco più a sud. Ma non c’è solo il mare, prima della costa troverai i calanchi che caratterizzano quest’area. Basse colline verdeggianti anticipano alture più alte in un susseguirsi di panorami incantevoli a 360 gradi.

Ti consiglio di percorrere anche le due vie Circolari, per godere a pieno di questi panorami.

Torre di avvistamento Belfiore ^

Torre di avvistamento Belfiore

Praticamente al termine di corso Umberto I, all’interno della piazzetta del belvedere, puoi vedere la torre Belfiore. Questa era una torre di avvistamento che faceva parte di un sistema più complesso di controllo del territorio. Nel 1568 durante il regime aragonese, infatti, il commissario presidente della Regia Camera di Summaria dispose di costruire 14 torri costiere in Abruzzo, che potessero vedersi l’un l’altra. Lo scopo era quello di inviare segnali di fumo in caso di avvistamento di nemici dal mare.

La Torre Belfiore serviva a ripetere eventuali segnali ricevuti dalle coste ed avvisare gli abitanti del borgo in caso di pericolo imminente, così che potessero evacuare. Questa torre è anche l’unico elemento che rimane dell’antico castello fortificato di Silvi Alta, costruito nel trecento.

All’interno della torre erano presenti diversi tipi di guardie: i soldati, i cavallari e i torrieri, che sapevano leggere e scrivere e che venivano scelti dall’esercito spagnolo. A loro era affidato il compito di comandare il distaccamento, di gestire il vettovagliamento, le munizioni e in generale tutto ciò che era dato in dotazione alla torre.
Durante il periodo estivo, visto l’aumentare delle incursioni via mare, aumentava il numero di uomini al servizio delle torri.

Nel 1754 quando il regno spagnolo strinse un accordo con i saraceni per evitare le incursioni, la torre Belfiore, così come le altre, iniziò a svolgere un servizio di monitoraggio contro il contrabbando e di controllo del territorio, oltre ad essere impiegata come abitazione.

Torre di avvistamento ^

Torre di avvistamento nascosta tra le case

Continuando a camminare per i vicoli di Silvi Alta scoprirai un ricco insieme di casette e scorci suggestivi. Percorrendo la via circolare Boreale, sul lato settentrionale del centro storico, arriverai alla torre di avvistamento. Questa seconda torre nel centro cittadino è ben nascosta tra le facciate delle case che oggi vi sono praticamente appoggiate.

Sul lato esterno puoi vedere l’ingresso al piano rialzato, seminascosto dala scalinata che serve anche il primo piano di una vicina casa, e una finestra circolare al di sotto del tetto. Il tetto ricoperto da tegole è inoltre dotato di piccole torrette decorative dalla forma di camino.

Chiesa di San Rocco ^

Facciata della chiesa di San Rocco - Silvi Alta

La chiesa di San Rocco è la seconda chiesa presente a Silvi Alta. Questa è di origine cinquecentesca, ma il suo aspetto venne rivisto sia nell’ottocento che nel novecento. Inizialmente fu edificata come cappella rurale.

La sua facciata è a capanna, con due colonne laterali che la stringono. L’alto portone di accesso è sormontato da una monofora che illumina gli interni, mentre a chiusura della facciata c’è una piccola cornice con al centro una croce che si innalza verso il cielo. Sul retro della chiesa si erge invece il campanile a vela, dotato di una piccola campana a vista.

Negli interni della chiesa di San Rocco sono estremamente semplici e distribuiti su di un’unica navata. Qui è presente un altare barocco con una statua in legno che ritrae il santo.

Torre del Cerrano ^

Dal centro storico di Silvi Alta e dal suo belvedere puoi notare la torre del Cerrano, che appartiene al vicino comune di Pineto. Questa appare piccola e direttamente sulla costa.

La torre del Cerrano fa parte dello stesso sistema di controllo della costa della torre Belfiore e proprio con questa comunicava attraverso segnali di fumo. Questa torre venne costruita nel 1588 e il suo nome è legato al torrente Cerrano che a 500 metri da qui sfociava in mare dopo essere sceso dai colli di Atri.

All’antica struttura sono state aggiunte nei secoli altre componenti, come la parte più alta e quelle laterali, realizzate nel novecento da alcune famiglie che si insediarono nella torre, utilizzandola come abitazione. Solo nel 1981 venne liberata, quando passò nelle mani della provincia di Teramo.

Oggi all’interno della torre del Cerrano trova posto il museo del Mare, l’info point dell’area marina protetta e il centro nazionale di formazione veterinaria dell’istituto zooprofilattico sperimentale per l’Abruzzo e il Molise.

Davanti alla torre del Cerrano c’è il porto Cerrano, che in epoca romana era noto come porto della città di Hadria. Alcune ricerche subacque condotte negli anni ottanta dello scorso secolo hanno dimostrato l’esistenza di questi resti. Nel trecento il porto era al centro di una fiorente attività commerciale ed era dotato di un piccolo borgo, con tanto di torre, case, ospizio, oratorio, chiesa e chiostro.

Il porto del Cerrano scomparve totalmente nel 1627 a causa di un terremoto che fece sprofondare in acqua tutta la struttura, per via del cedimento del versante collinare.

La festa de Lu Ciancialone ^

Se hai la fortuna di visitare la città l’ultima domenica di maggio, potrai godere della rievocazione de Lu Ciancialone. Questa tradizione nata nel XVI secolo ricorda la sconfitta che i cittadini di Silvi infierirono agli invasori turchi. Secondo la tradizione un giovane di nome Leone scese la collina con una fiaccola in mano dirigendosi verso gli invasori. Questa emanò sempre più luce e fece pensare agli invasori di trovarsi davanti un esercito pronto ad attenderli. Ciò li spaventò e li mise in fuga.

Per ricordare l’evento viene eretto un alto cilindro di canne nella piazza principale. Questo raggiunge anche i 10 metri di altezza e gli viene dato fuoco, festeggiandogli attorno fino a quando non smette di ardere.

Mappa dell’itinerario di Silvi Alta ^

Ecco la mappa delle cose da vedere a Silvi Alta. Puoi svolgere tutto l’itinerario a piedi, tranne la visita alla torre del Cerrano, per la quale di consiglio di prendere l’automobile.

Se ti piace Silvi Alta, dai un’occhiata agli altri borghi, parchi naturali, montagne, mare e città da visitare in Abruzzo nell’itinerario completo della regione.

Dove dormire a Silvi Alta ^

Se stai cercando dove dormire a Silvi Alta sarai sorpreso, perché nonostante le piccole dimensioni del borgo, questo ha diverse sistemazioni anche nell’area più storica del borgo. A questo link ne trovi diverse.

Siamo poi in una zona di mare molto turistica, quindi se vuoi avere più scelta puoi dare un occhio anche alla vicinissima Silvi Marina, che sorge proprio ai piedi della città. Clicca qui per trovare le strutture disponibili a Silvi Marina.

Se invece stai seguendo il mio itinerario di nove giorni in Abruzzo sappi che in questo caso io ho soggiornato nei pressi di Ortona. Più precisamente in questo bed and breakfast. A questo link trovi invece un’altra serie di alberghi disponibili in tutta Ortona.

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Itinerario nel Borgo di Silvi AltaAlla scoperta di Silvi Alta, il borgo abruzzese panoramico che si affaccia sulla costa e sui calanchi. Cosa vedere e tutte le info utilihttps://www.lorenzotaccioli.it/itinerario-nel-borgo-di-silvi-alta/
Lorenzo Taccioli