Keflavik – la Cittadina dell’Aeroporto Low Cost Islandese

casa in lamiera

Keflavik è la prima tappa del viaggio in Islanda. Si tratta di una tappa forzata, in quanto atterriamo nell’isola Islandese che è circa la mezza di notte dell’orario locale (il quale ha una differenza di 3 ore con il fuso orario italiano). In aeroporto attendiamo un po’ il dipendente dell’ostello che deve venirci a prendere per portarci fino alla struttura e questo ci dà qualche preoccupazione: mentre buona parte degli altri passeggeri inizia ad uscire, noi continuiamo a guardarci intorno alla ricerca di un cartello che riporti i nostri nomi.

Dopo circa 10 minuti dall’arrivo finalmente troviamo un anziano signore che ci dice di aspettarlo alla navetta e che da lì a poco saremmo partiti. Con un viaggio di circa 15 minuti arriviamo alla cittadina di Keflavik. La luce di mezzanotte, per cui è famosa l’estate islandese, ci permette di cominciare a scrutare il territorio di questa nazione durante il viaggio.
Tutto intorno a noi la terra è scura ed arida, i pochi arbusti presenti sono tutti molto bassi (probabilmente anche a causa dei mesi invernali in cui non ci sono ore di luce). Arrivati nella cittadina scorgiamo diverse strade che si incrociano a 90 gradi e su cui nascono file di casette tutte simili tra loro.

Presa la giusta traversa arriviamo all’ostello dove un’anziana signora ci spiega e ci mostra tutto il necessario per la colazione della mattina dopo. Noi vorremmo solo dormire ed in pochi minuti raggiungiamo la stanza e ci buttiamo a letto.

La mattina dopo facciamo una ricchissima colazione, dolce e salata. La cosa particolare che non avevo mai sentito è un latte piuttosto denso, quasi al pari di uno yogurt e con un gusto acidulo (non si tratta di latte scaduto, ma di una bevanda tipica islandese). Terminata la colazione ci informiamo su come raggiungere la capitale Reykjavik ed apprendiamo che l’unico mezzo possibile è un bus che, purtroppo, nel weekend passa solo a mattina inoltrata. Ne approfittiamo quindi per fare le cose con calma e facciamo una calda doccia per cominciare al meglio la giornata.

Il sole fuori è già alto, così scendiamo per vedere il centro cittadino. In realtà Keflavik è paragonabile ad un quartiere dormitorio di una grande città ed anche le guide turistiche lo sconsigliano apertamente per l’assenza totale di punti di interesse. Rimane una meta gettonata per il gran numero di ostelli che offrono anche il servizio di navetta da e per l’aeroporto.
Lungo la strada iniziamo a notare con curiosità le prime case: sono praticamente tutte rivestite da lamiera ondulata, probabilmente per essere meglio riparate da fenomeni atmosferici intensi e da eventuali tempeste di sabbia che possono verificarsi essendo la cittadina sul mare. Il resto dei materiali utilizzati per la costruzione sembra principalmente materiale di recupero.

Raggiungiamo gli scogli che si affacciano sull’oceano Atlantico per poi tornare alla fermata del bus ed attendere circa 10 minuti il mezzo che ci porterà fino a Reykjavik attraverso un’oretta di viaggio in pullman, dove incontriamo anche altri signori italiani lì presenti per lavoro. Si può pagare il biglietto del mezzo direttamente a bordo e con la carta di credito, questa è stata una grande fortuna considerando che non abbiamo ancora prelevato nemmeno una corona islandese.

Scopri tutto il tour di 8 giorni in Islanda:

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Keflavik - la Cittadina dell'Aeroporto Low Cost IslandeseUna breve tappa a Keflavik dopo l'arrivo in aeroporto per un sonno ristoratore ed un breve sguardo alla cittadina che ha ben poco da offrire..https://www.lorenzotaccioli.it/keflavik-cittadina-aeroporto-islanda/
Lorenzo Taccioli