Krysuvik Seltun, la Terra che Fuma. Solfatare in Islanda

Passerelle tra Solfatare di Krysuvik Seltun in Islanda

Grindavìk

Lasciatoci alle spalle le meraviglie del Golden Circle, uno dei percorsi turistici più battuti in Islanda (ma nonostante questo ancora estremamente vivibile anche nel picco della stagione turistica), scendiamo nel profondo sud dell’isola per raggiungere la nostra camera per la notte. Arriviamo a Grindavìk, presso l’Anita’s Guest House, prima di rimetterci in viaggio per Krysuvik Seltun.

La Guest House è sostanzialmente il piano terra di una grande abitazione, nella quale al piano rialzato risiede una famiglia con un paio di figli. Le camere di sotto sono spaziose, ci sono un paio di bagni e un’immensa zona giorno nella quale è possibile utilizzare anche la cucina, che si affaccia sul grande giardino. Chiacchieriamo circa 10/15 minuti con i proprietari, che si dimostrano interessati al nostro itinerario e a darci consigli sulle mete turistiche. L’itinerario programmato per la giornata finirebbe qui, ma non sono nemmeno le 19 e in questo periodo il sole non tramonta mai (il famoso sole di mezzanotte).. quindi sarebbe un peccato sprecare così la sera del nostro penultimo giorno (il settimo) in Islanda. Mappa alla mano ci consigliano di visitare due luoghi relativamente distanti tra loro: a Est Krysuvik Seltun, mentre a Ovest Gunnuhver, una splendida zona costiera con tante meraviglie naturali: da acqua ribollente, a laghetti estremamente azzurri a causa del silicio nelle loro acque, fino a una scogliera mozzafiato sormontata da un faro. Io, come sempre, non so scegliere e miro a fare entrambe le tappe!

La cittadina di Grindavìk

Grindavìk è una cittadina islandese di circa 2.700 abitanti sita nel sud ovest dell’Islanda. I suoi abitanti sono per lo più impiegati nel settore ittico, anche grazie alla presenza di uno dei pochi porti d’Islanda. La cittadina in se è carina, ma non c’è molto da vedere oltre le file di basse case, molto curate, che si affacciano sul mare. Ovviamente è una buona base di appoggio perché è presente qualche ristorante, diversi supermercati e la pompa di benzina. Inoltre viene spesso scelta, come nel nostro caso, perché è il centro abitato più vicino alla Blue Lagoon (il meraviglioso centro termale più famoso d’Islanda) e l’aeroporto lowcost di Keflavìk.

Krysuvik Seltun, le meravigliose solfatare

Passerelle tra Solfatare di Krysuvik Seltun in Islanda

Da Grindavìk a Krysuvik Seltun

La descrizione di Krysuvik Seltun mi entusiasma molto: si tratta della solfatara più grandi del circondario e dopo la piacevole scoperta nella visita di Hverir, che è rimasta una delle mete che più ho apprezzato durante il nostro viaggio in Islanda, non posso avere dubbi.
Guidiamo per circa 25 minuti su di una strada deserta che si snoda nelle vallate tra basse montagne con una vegetazione ormai conosciuta e che mi entusiasma sempre: muschio e licheni che crescono sopra la roccia lavica solidificata nel corso dei secoli. Sarà un’altra delle cose che ricorderò come tra le più affascinanti dell’isola islandese.

Arrivati a Krysuvik Seltun capiamo presto dove doverci fermare: all’ingresso del campo geotermale di Austuregjar non c’è praticamente nessuno. Una piccola insenatura nella strada viene utilizzata come parcheggio da un camper a cui ben presto ci aggiungiamo. Già dalla strada si notano alte colonne di fumo uscire dal terreno rossastro, colorato dallo zolfo. Appena scesi dall’auto veniamo accolti dal classico odore acro, quasi nauseabondo, che avevamo trovato anche ad Hverir, nel nord dell’Islanda. Un cartello posto prima dell’ingresso ci avverte della pericolosità della zona, riportando che potrebbe essere soggetta a scoppi ed esplosioni improvvise di cui ci assumiamo la responsabilità.

La visita al campo Geotermale

Con un po’ di timore entriamo comunque nel ‘parco’ di Krysuvik Seltun. Il nome Krysuvik (Krýsuvík) deriva da una storica fattoria della zona ora abbandonata, anche se nei dintorni io non vedo nulla.. Seltun (Seltún) invece è proprio il nome del campo geotermale che stiamo visitando. Si tratta di un’area piuttosto curata, anche se poco visitata (sulla guida turistica le viene dedicato un trafiletto di colonna): una lunga passerella in legno si snoda tra i vari crateri fumanti, che è possibile vedere da molto vicino e da una posizione rialzata. Lo spettacolo è emozionante: ci troviamo tra basse montagne vulcaniche, con solfatare fumanti che emanano odori acri, ma che ti fanno capire quanto sia viva e ribollente la terra sotto ai nostri piedi. Infatti la temperatura del sottosuolo può raggiungere i 200° C e penso sia anche per questo che il percorso si snodi su passerelle rialzate e ovviamente questo spiega perché l’acqua che affiora in superficie ribolle con violenza.

Negli anni ’90 ci fu un tentativo di utilizzare tutta questa energia del sottosuolo: venne scavato un pozzo di trivellazione che avrebbe fornito energia alla zona di Hafnarfjordur (un sobborgo della capitale Reykjavik), ma 9 anni dopo la struttura esplose improvvisamente, senza che ne fu mai capito il reale motivo. Ciò porto all’abbandono del progetto e, probabilmente, all’installazione del cartello all’ingresso dell’area di Krysuvik Seltun che avvisa di possibili e improvvise esplosioni.

Noi continuiamo la nostra passeggiata in questo territorio surreale, con la luce del sole bassa, in mezzo a un silenzio irreale interrotto solo dal ribollire dei fanghi all’interno dei crateri delle fumarole e delle solfatare, mai spezzato dal passaggio di una macchina: ci sentiamo nella terra di nessuno, tanto è raro il passaggio di qualcuno. Il colore del terreno è estremamente saturo grazie alla composizione di minerali che si sprigionano dal sottosuolo e fa un bellissimo contrasto con il grigio ribollente dei fanghi contenuti nelle sorgenti solforose e gorgoglianti di Krysuvik Seltun.

Le solfatare si sono create in seguito a vere e proprie esplosioni del terreno, la più forte delle quali, nel 1999, ha creato una pozza con il diametro di 30 metri!

Un’altra delle cose che più mi è piaciuta dell’Islanda è che ogni qual volta trovino un’area naturale interessante, viene creato un parco a protezione dell’ambiente.. e così anche quest’area è compresa nel parco nazionale di Reykjanes (il nome della penisola su cui sorge).

Scopri tutto il tour di 8 giorni in Islanda:

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Krysuvik Seltun, la Terra che Fuma. Solfatare in IslandaDa Grindavìk raggiungiamo il parco di Krysuvik Seltun. Attraverso passerelle di legno è possibile ammirare le tante solfatare ribollenti in un luogo magico.https://www.lorenzotaccioli.it/krysuvik-seltun-solfatare-islanda/
Lorenzo Taccioli