Il lago e l’eremo di Santa Giustina – Cosa Vedere

La diga e il torrente Noce dal lago di Santa Giustina

Il lago di Santa Giustina è un bacino artificiale ottenuto nel 1951 sbarrando le acque del torrente Noce che qui e poco più a sud ha scavato una profonda forra. Rappresenta oggi il più grande bacino artificiale del Trentino e, in termini di volume d’acqua, quello principale tra tutti i laghi della regione, contenendo circa 182 milioni di metri cubici.

Posto in uno scenario naturale di grande bellezza, la sua forma allungata è contornata da meleti, campi coltivati, boschi e montagne verdeggianti.

Dove si trova il lago di Santa Giustina ^

Il lago di Santa Giustina è al centro della Val di Non. Siamo in provincia di Trento, a poca distanza dal santuario di San Romedio e quello di Santa Giustina. Siamo anche a pochi passi dal parco naturale dell’Adamello Brenta e dall’imbocco della Val di Tovel che conduce all’altro celebre lago locale.

Le acque del lago di Santa Giustina bagnano diversi comuni, tra cui quello di Cles, Cagno’ e Sanzeno. La sua superficie è di circa 3,5 chilometri quadrati ed ha una forma allungata di 6 chilometri di lunghezza per circa 1 di larghezza.

Quanto è profondo il lago di Santa Giustina? ^

Il lago di Santa Giustina raggiunge una profondità di 150 metri circa. Trattandosi di un bacino artificiale ottenuto con la costruzione di una diga, questo livello varia, anche di diversi metri, durante l’anno e a seconda delle condizioni atmosferiche.

La diga di Santa Giustina ^

La diga di Santa Giustina venne costruita in questa posizione nel 1950, sbarrando il fiume Noce. Deve il suo nome al vicino eremo, raggiungibile a piedi. Entrata in funzione nel 1951 ha rappresentato a lungo la diga più alta di tutta Europa, grazie ai suoi 152,5 metri.

Il progetto era talmente importante che vi collaborò anche l’architetto Giò Ponti, occupandosi di progettare la centrale elettrica e le case dei dipendenti, come prima mansione per la società elettrica Edison.

La costruzione della diga di Santa Giustina richiese cinque anni di lavoro e ancora oggi aziona le turbine da 34,5 MW della centrale elettrica sotterranea di Taio.

La costruzione della diga ha dato origine al lago di Santa Giustina. Essendo quindi questo relativamente recente, in questa zona erano già presenti diverse infrastrutture. La generazione del lago ha quindi inondato ponti e strade che, ancora oggi, quando l’acqua è particolarmente bassa riaffiorano. Solitamente ciò avviene verso marzo o aprile e scendendo a Plaze di Dermulo potrai scorgere il Pont dei Regai. Se il livello dell’acqua è particolarmente basso, sotto i 530 metri sul livello del mare, potrai vedere anche il piccolo ponte medioevale noto come Pont della Mula. Oltre a questi, posti sul Rio di San Romedio, puoi scoprire anche il Ponte Alto sul torrente Noce e il ponte di Banco, sulla strada del Regai.

Suicidi alla diga di Santa Giustina ^

Purtroppo la diga di Santa Giustina è stata più volte scelta da persone disperate per suicidarsi gettandosi nel vuoto. La sua altezza non lascia infatti scampo a chi decide di gettarsi giù. Nonostante i parapetti e i sistemi di protezione è capitato diverse volte che le persone riuscissero ad eluderli per farla finita.

In alcuni casi il pronto intervento è stato tempestivo per risolvere le situazioni senza arrivare al tragico epilogo, ma in altri non si è purtroppo arrivati in tempo. Ad oggi gli unici casi di morte nel lago di Santa Giustina non sono imputabili ad annegamenti dovuti a malori o incidenti, ma esclusivamente a suicidi.

Cosa fare al lago di Santa Giustina? ^

Attività sul lago di Giustina - Panorami e lago

Il lago di Santa Giustina è molto conosciuto dai trentini che vivono nei dintorni, ma non così tanto dai turisti. Effettivamente non è celebre quanto il vicino lago di Tovel o il grande lago di Molveno. Le sue sponde sono inoltre abbastanza ripide e quasi per niente sfruttate a livello turistico.

Tuttavia ci sono alcune attività che potrai fare sul lago di Santa Giustina. Tra queste ti consiglio di visitare il punto panoramico più celebre per vedere il lago dall’alto, oppure di recarti alla ‘spiaggia’ (sì, ne esiste una!) e, nella stagione più calda, fare il bagno.

Se poi vuoi potrai anche solcare le acque del lago in canoa o kayak, percorrendo anche un tratto del canyon del Rio Novella.

Se ti rimane tempo dai un’occhiata anche alle altre bellissime destinazioni per un viaggio nel parco naturale dell’Adamello Brenta.

Punto panoramico sul lago ^

Il punto migliore da cui guardare il lago di Santa Giustina è il Dos di Pez, ovvero la terrazza panoramica di Cles. La puoi raggiungere in auto, proseguendo poi a piedi attraverso un parco giochi per bambini che termina in una struttura in legno con dei parapetti che si affacciano sulla vallata circostante. Siamo sul lato occidentale del lago, più o meno a metà della sua lunghezza. Questo è il luogo esatto che puoi impostare sul navigatore per raggiungere il punto panoramico sul lago di Santa Giustina.

Davanti a te vedrai il lago nella sua interezza, circondato dalle montagne e dal Castel Cles che domina l’intera vallata. Poco prima del castello c’è la linea ferroviaria che passa tra i meleti e che continua verso i paesi a sud del lago.

Dal Dos di Pez ti rendi conto anche di quanta natura il Trentino disponga: le rive che scendono verso il lago sono un incastro di terreni coltivati che degradano verso aree boschive nelle vicinanze dell’acqua.

Spiaggia del lago di Santa Giustina ^

Panorama sul lago del parco spiaggia Le Plaze

Se stai visitando il lago di Santa Giustina in estate, vorrai poterti godere anche un po’ di relax, magari sdraiato al sole. Buone notizie! Sul lato orientale del lago, nella parte meridionale, c’è una spiaggia.

È il parco spiaggia Le Plaze che, per essere onesti, è più un grande prato erboso che degrada verso le acque del lago, più che una spiaggia. Sulla parte terminale c’è un piccolo lembo di sabbia fina. Qui lo spazio è davvero tanto e, verso monte, c’è una fitta boscaglia. Durante l’estate molte persone si radunano qui, anche grazie al grande parcheggio in cui poter lasciare la tua auto, che dista circa 5 minuti a piedi.

Dalla spiaggia del lago di Santa Giustina, in questa posizione, puoi scendere fino alle acque del lago, oppure acquistare un gelato o una birra rinfrescante nel bar che serve i bagnanti.

Bagno al lago di Santa Giustina ^

Bagno nelle acque del lago di Santa Giustina

Proprio dalla spiaggia Le Plaze puoi raggiungere le acque del lago. Tecnicamente questo è un lago artificiale di competenza di Dolomiti Edison, l’azienda che gestisce la diga. Per questo motivo senza un’adeguata sorveglianza, attualmente assente, non è balneabile.

Tuttavia, come potrai vedere con i tuoi occhi raggiungendo la spiaggia Le Plaze, in molti infrangono questo divieto e fanno un rinfrescante bagno rimanendo nelle strette vicinanze della sponda.

L’eremo di Santa Giustina ^

A pochissima distanza dal lago di Santa Giustina, c’è l’eremo di Santa Giustina. Questo è posizionato sulla parete della montagna che scende ripida nel canyon creato dal fiume Noce. Proprio la sua posizione isolata ha fatto sì che questa divenisse il luogo in cui costruire la struttura.

L’eremo di Santa Giustina era composto dalla residenza dell’eremita, affiancata da una scuola e una piccola chiesa dedicata ai Santi Cipriano e Giustina. Nonostante i primi atti che testimoniano l’esistenza della chiesa risalgano al 1537, è in realtà ben più antica. Si ipotizza che l’eremo risalga al duecento.

Questo luogo di preghiera veniva frequentato all’epoca da chi si recava in processione durante alcuni giorni dell’anno, oppure in caso di calamità pubbliche che richiedevano una dose extra di preghiere. Con i secoli l’eremo di Santa Giustina divenne abitato solo nei mesi più caldi: dal 1617 al 1782 infatti gli eremiti trascorrevano gli inverni a Dermulo.

Successivamente sia l’eremo che la chiesa furono abbandonati e caddero in rovina, così come li possiamo vedere tutt’ora. Ovvero un cumulo di rocce che dà forma a diverse strutture, ammassate alla parete verticale della montagna.

Come arrivare all’eremo di Santa Giustina ^

L’eremo di Santa Giustina è nella forra del fiume Noce. Proprio il nome eremo “Hermulum” ha dato il nome al paese di Dermulo nel XIII secolo. Da qui parte infatti un sentiero che scende e attraversando il fiume Noce con un ponte risale verso Tassullo.

Il fiume Noce, dall’alto della diga, è attraversabile grazie al ponte di Santa Giustina che venne costruito in ferro tra il 1886 e il 1889 ed oggi è riviesto in calcestruzzo e rappresenta la strada su cui passano le auto.

Per arrivare all’eremo di Santa Giustina puoi parcheggiare la tua auto a Dermulo, che è un piccolo insieme di case e qualche negozio. Da qui scendi a piedi verso l’unica strada che si inserisce tra le case e procede in discesa, è la via “strada romana”. Sulla sinistra troverai il sentiero, segnalato, che si infila in mezzo ai campi coltivati a mele. Prendilo e continua a piedi fino al successivo cartello che ti porta a scendere verso sinistra. Il sentiero procede con una ripida discesa adiacente alla parete rocciosa che progressivamente si fa più alta. Fai attenzione perché potresti incontrare animali selvatici. Io ad esempio ho trovato sul mio sentiero un serpente lungo un paio di metri che è subito scappato.

Una volta giunto ai resti dell’eremo ti consiglio di proseguire per altri cinque minuti sul sentiero: giungerai al ponte di legno sul fiume Noce, trovandoti esattamente in mezzo al canyon formato dallo scorrere dell’acqua. Qui potrai camminare tra la folta vegetazione e arrivare praticamente ai piedi del ponte stradale che avrai percorso per arrivare fino a qui e che precede la diga.

Il sentiero è il numero 529 e, se vuoi, puoi procedere dall’altra parte del fiume fino a Tassullo, oppure tornare indietro. Se procedi fino a Tassullo, puoi poi tornare all’automobile con il treno. Le due cittadine sono infatti collegate dalla linea ferroviaria Trento-Malé. Il sentiero completo da Dermulo a Tassullo è di circa 2,5 chilometri, con un dislivello di 100 metri sia in discesa che in salita, percorribili in circa un’ora o un’ora e mezza.
Il tratto tra Dermulo e l’eremo di Santa Giustina richiede poco più di venti minuti.

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Lorenzo Taccioli