Lago Maggiore Tour con Trenord

La sera sul lago Maggiore
Traghetto Lago Maggiore Tour

Sono sempre stato affascinato dalle atmosfere dei laghi: molto più tranquilli delle spiagge, con il tempo meteorologico spesso variabile e con molto verde anche a ridosso dell’acqua. Non da meno sono le cittadine e i paesini che si affacciano su questi specchi d’acqua, dove le strade ed i vicoli si fanno sempre più stretti tanto più ci si avvicina al lago, fino ad aprirsi in piazzette, sentieri e percorsi con panorami mozzafiato. Il Lago Maggiore Tour di Trenord è un’ottima opportunità per scoprire questo lago al confine tra Piemonte e Lombardia.

Trenord: Lago Maggiore Tour, come funziona ^

In Lombardia è possibile fare un bel giro sul Lago Maggiore, attraverso una valida offerta di Trenord: il Lago Maggiore Tour. Con circa 25€ (€ 14,30 per i bambini) è possibile acquistare un biglietto che da qualsiasi punto della regione ti fa raggiungere la stazione di Arona, nel sud del Lago Maggiore, attraverso la rete ferroviaria lombarda.

Da Arona si possono prendere poi i traghetti che partono e cominciano a snodarsi tra gli itinerari sul lago. Il biglietto consente una navigazione progressiva, vieta cioè di tornare indietro ad una tappa precedente, e si snoda tra i vari punti di interesse: la rocca di Angera, il Santuario di Caterina del Sasso Ballo, Stresa, le tre isole Borromee (l’isola Bella, l’Isola dei Pescatori e l’Isola Madre), Villa Taranto, fino all’arrivo a Laveno. Da qui è possibile riprendere qualsiasi treno di Trenord per tornare al proprio punto di partenza.

Ovviamente nel biglietto Trenord del Lago Maggiore Tour non sono compresi gli ingressi alle varie attrazioni delle città, soprattutto sulle isole Borromee, dove è possibile fare un biglietto combinato ad hoc, ma prevede uno sconto sulla visita di Villa Taranto.

Arona ^

Noi partiamo da Milano e raggiungiamo in circa un’ora la stazione di Arona, attraverso la linea ferroviaria di Trenord. Vogliamo vedere le cose con calma e, considerando le numerose destinazioni in cui possiamo fermarci, decidiamo di partire piuttosto presto. Alle 8.30 circa siamo ad Arona.

La città sembra doversi ancora svegliare, l’aria è fresca e frizzantina e intorno a noi non ci sono molte persone: il lungolago, raggiungibile in pochi passi dalla stazione, è quasi deserto se non fosse per qualche marinaio che raggiunge i traghetti per cui presterà servizio. Ci informiamo alla Navigazione Laghi di Arona sulla partenza del prossimo traghetto e, siccome mancano ancora diverse decine di minuti alla partenza, proseguiamo la nostra passeggiata fino al centro storico, attraverso il lungolago caduti di Nassiriya.

Il centro storico di Arona è abbastanza piccolo (altra cosa che apprezzo delle tipiche città lacustri), così lo possiamo girare comodamente a piedi in pochissimo tempo. A quest’ora le attrazioni visitabili sono ancora chiuse, ma il nostro obiettivo è quello di impiegare la maggior parte del tempo della giornata sulle isole Borromee, quindi non ci tratteniamo a lungo.

Rocca di Angera ^

Torniamo verso il porticciolo dove sta arrivando il primo traghetto che ci condurrà attraverso questo Tour sul Lago Maggiore. Il personale della Navigazione Laghi ci conferma che non è necessario convertire il nostro biglietto, ma che già quello fatto autonomamente alle macchinette automatiche in stazione a Milano, ci permetterà di procedere con il nostro viaggio.

I traghetti del lago Maggiore sono un po’ datati, ma comunque comodi per i brevi tragitti che dovremo fare. Ogni volta che prendo il traghetto ho sempre un momento di indecisione iniziale su dove stare per godermi al meglio il viaggio: al piano più basso all’esterno, dove di tanto in tanto arrivano un po’ di gocce direttamente dal lago, oppure di sopra al coperto ma comunque con un’ottima vista magari rialzata?

Rocca di Angera a Strapiombo sul lago Maggiore

In pochi minuti, trascorsi in piedi a spostarsi sul traghetto, siamo alla rocca di Angera. La rocca è già visibile da lontano, addirittura dalla città di Arona. Noi decidiamo di proseguire e saltare questa tappa, per conservare più tempo per le rimanenti destinazioni.

Santuario di Santa Caterina del Sasso Ballo ^

L’arrivo successivo è quello al santuario di Santa Caterina del Sasso Ballo. Anche questo santuario è già visibile dal lago, anzi proprio da qui dà il meglio di se, perché si trova costruito sulle rocce a strapiombo sull’acqua. Decidiamo di scendere nel piccolo porticciolo e con una breve scalinata raggiungiamo il santuario costruito da un’eremita come ringraziamento per la salvezza da una tempesta che si era scatenata sul lago. Il santuario di Santa Caterina del Sasso è molto bello e suggestivo ed è composto da diverse strutture. In questa attrazione è possibile entrare gratuitamente e, se non si opta per salire ulteriormente sopra alla struttura, in circa un’ora si sarà di nuovo pronti a ripartire.

Stresa ^

La prossima tappa è Stresa, si tratta d uno dei tragitti più lunghi, ma comunque riconducibile a qualche decina di minuti. La città di Stresa si trova sul lato occidentale del lago, passando quindi sotto la regione del Piemonte. Noi ci arriviamo che è circa l’ora di pranzo, quindi appena scesi dal traghetto del Tour sul Lago Maggiore, ci guardiamo intorno e raggiunto il vicinissimo centro storico cerchiamo un posticino per un pranzo veloce, in maniera tale da non perdere troppo tempo: ci aspettano ancora tutte le isole Borromee.

All’imbarco sul primo traghetto il comandante ci aveva rassicurato che il tempo sarebbe stato più che sufficiente per fare tranquillamente il giro di tutte le destinazioni turistiche, ma a noi sembra che il tempo non sia mai abbastanza.

Dopo aver pranzato visitiamo il piccolo centro storico di Stresa, tra tavolini di ristoranti ed esercizi commerciali. Si tratta di una cittadina molto turistica e lo si percepisce dalle numerose attività commerciali e dalla loro tipologia. Abbandonato il centro storico prendiamo la strada sul lungolago che in circa 20/30 minuti ci conduce fino all’altro terminal traghetti di Stresa. Il lungolago è molto bello, forse l’ho apprezzato ancora più del centro storico, ed ha un panorama costante sulle vicinissime isole Borromee e sui monti (Prealpi) che circondano il Lago Maggiore.

Camminiamo con calma per goderci tutto il panorama e la giornata soleggiata, fino a quando arriviamo al terminal traghetti. Qui inizia ad esserci molto movimento di turisti: effettivamente Stresa è la città più vicina alle isole Borromee e molte persone decidono di partire proprio da qui per visitarle.

Isole Borromee: l’Isola Bella ^

In pochissimi minuti di traghetto raggiungiamo l’isola Bella: ci troviamo su di un’isola colma di turisti che invadono ogni vicolo di questa famosissima destinazione del Lago Maggiore. Passeggiamo, facendoci spazio, per i vicoli ricchi di bar e ristoranti che vendono le più famose specialità italiane.

Vogliamo visitare il palazzo Borromeo, per poter accedere anche ai grandi giardini che racchiudono al loro interno il teatro Massimo: un’alta fontana adornata di statue a grandezza d’uomo. Ci mettiamo in fila alla biglietteria, ma vista la lentezza con cui scorre decidiamo di fare il biglietto direttamente online ed esibirlo all’ingresso per poter accedere. Il biglietto per gli ingressi all’isola Bella costa 16€, ma noi optiamo per il combinato con l’isola Madre al costo di 21€. Eventualmente è disponibile anche un’ulteriore biglietto che per 25€ permette l’ingresso anche alla rocca di Angera (che noi abbiamo saltato).

All’interno si possono ammirare le bellissime stanze del palazzo Borromeo, ma quello che più mi colpisce è inevitabilmente il giardino botanico coronato dal Teatro Massimo.

Terminata la visita dell’isola Bella ci dirigiamo nuovamente verso il traghetto.

Isole Borromee: l’Isola dei Pescatori ^

Raggiungiamo l’isola dei Pescatori, conosciuta anche come Isola Superiore per via della sua posizione, in pochissimi minuti (si potrebbe misurare la distanza in secondi) di traghetto dall’isola Bella. Quest’isola è attualmente ancora abitata e deve il suo nome proprio alla principale attività dei suoi abitanti, infatti oltre al turismo, il maggiore impiego è proprio quello della pesca e lo si può vedere delle grandi rete stese ad asciugare e dalla tipologia di abitazioni che si trovano sull’isola.

L’isola dei Pescatori dà l’idea di essere piuttosto viva e, fortunatamente, meno assediata dai turisti. Non ha troppe attrazioni da vedere, ma è già piacevole camminare tra i suoi vicoli per passare un’oretta in tranquillità.

Isole Borromee: l’Isola Madre ^

Inizia ad essere pomeriggio inoltrato e la luce del sole comincia a diventare più calda. Su questa atmosfera raggiungiamo anche l’Isola Madre, la terza e ultima isola Borromea del nostro Lago Maggiore Tour. Sapevamo di averci visto giusto: è complicato visitare tutte le attrazioni in un’unica giornata ed è meglio fare una preselezione (noi abbiamo optato per lasciare indietro la rocca di Angera e non riusciremo a visitare nemmeno Villa Taranto, molto conosciuta per i suoi spettacolari giardini).

Arrivati sull’isola Madre ci dirigiamo subito all’ingresso del Palazzo Borromeo, adibito a museo attraverso un apposito percorso tra le stanze, è sicuramente meno suggestivo di quello dell’isola Bella. Molto piacevole è invece la tortuosa passeggiata che si può fare tra le verdi collinette del giardino botanico che è stato creato anche qui, e che è stato curato da generazioni di “ortolani”.

Non manca, tra le altre, qualche specie di pianta piuttosto rara, come il cipresso del Kashmir, vittima di una storia travagliata..

Usciti dal giardino botanico raggiungiamo l’unica via che percorre metà del perimetro dell’isola e, camminando sui bassi scogli, arriviamo a toccare l’acqua del lago. Anche sull’isola Madre abbiamo visto tutto, ritorniamo perciò verso l’imbarco dei traghetti.

Laveno-Mombello ^

Purtroppo è troppo tardi per poter visitare anche Villa Taranto, infatti i suoi cancelli chiuderebbero a breve e non ci permetterebbero di vedere degnamente i giardini. Inoltre il tour sul lago Maggiore ci ha reso abbastanza stanchi (anche a causa del sole battente che ci ha accompagnato per questa giornata). Decidiamo perciò di raggiungere direttamente Laveno-Mombello. Qui, grazie al Tour sul Lago Maggiore di Trenord possiamo prendere un qualsiasi treno regionale della compagnia ferroviaria per raggiungere la destinazione preferita tra tutte le città lombarde.

Noi decidiamo di non prendere il primo treno disponibile, ma di fare una breve passeggiata all’interno della città lacustre conosciuta, tra le altre cose, per avere dato i natali a Renato Pozzetto.

Sembra una cittadina di lago un po’ atipica: le vie e le piazze sono più larghe rispetto a quanto sono abituato a vedere. Anche qui non si contano bar, gelaterie e ristoranti; si tratta infatti di una cittadina vocata al turismo nella quale è piacevole e rilassante camminare.

Dopo un gelato e dopo aver visitato il centro storico ci dirigiamo in stazione, dove prendiamo il primo treno utile per tornare a Milano (circa un’ora di tempo). Arriviamo che la sera è già scesa e siamo piuttosto stanchi, ma appagati da questi paesaggi e dalle isole e delle città così curate e belle. L’esperienza del pacchetto Trenord è stata positiva e penso approfitterò di altre soluzioni organizzate nella stessa maniera che, annualmente, vengono proposte ai turisti.

Alternativamente al tour con Trenord è possibile scegliere una delle tante compagnie che offrono la navigazione sui laghi. Alcune di queste arricchiscono la loro offerta con servizi di guida alle isole borromee.

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Lago Maggiore Tour con TrenordAlla Scoperta delle Meraviglie del Lago Maggiore con Il Lago Maggiore Tour di Trenord. Come funziona la visita alle Isole Borromee e alle cittadine sul lagohttps://www.lorenzotaccioli.it/lago-maggiore-tour-con-trenord/
Lorenzo Taccioli